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Visualizza Versione Completa : Denuncia del Codacons: milioni di cittadini schedati nei commissariati



Mkb
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Denuncia del Codacons: milioni di cittadini schedati nei commissariati (http://periodicoitaliano.info/2009/10/02/denuncia-del-codacons-milioni-di-cittadini-schedati-nei-commissariati/)


Questa sicuramente non la sapevate.

spyIl 28 settembre 2009 il Codacons, dopo aver effettuato opportune e doverose ricerche, ha presentato un esposto molto interessante all’Autorità Garante per la privacy. Nel rapporto si parla di documenti riguardanti la vita privata dei cittadini, conservati e custoditi gelosamente nei commissariati italiani.

Sono prassi utilizzate ormai da tempo e nel corso degli anni hanno portato alla raccolta di un numero enorme di dati che possono essere definiti “sensibili”.
Tale prassi però appare in aperto contrasto con i principi inerenti la tutela dei dati personali e il consenso al trattamento degli stessi.
Più precisamente la vecchia legge 675/96, poi confluita nel D.lg. 196/2003, stabilisce come i soggetti pubblici o privati hanno l’obbligo di trattare esclusivamente dati pertinenti alle proprie finalità. Non bisogna quindi eccedere nella raccolta di informazioni, a meno che esse non abbiano rilevanza e scopi processuali.
Inoltre tali dati, seppur raccolti in maniera pertinente e osservante, devono essere se necessario aggiornati e conservati per un periodo non superiore al raggiungimento degli scopi per i quali erano stati inizialmente collezionati.
La legge, come detto prima, si applica ai soggetti pubblici e a quelli privati, alle aziende come al singolo cittadino e di conseguenza anche agli organi di Polizia.

Da oltre venti anni invece, dice il Codacons, i commissariati di tutta Italia conservano migliaia di fascicoli personali, molti dei quali (sicuramente) hanno visto cadere la propria eventuale rilevanza processuale se mai ne abbiano avuta una. Pile e pile di documenti colmi di dati inutili ma in aperta contraddizione con quanto stabilito dalla legge e con quanto siamo abituati a sentire in televisione o a leggere sui giornali: querele per invasione della privacy, foto scattate in giardino durante le feste, vicende giudiziarie passate, pagate e prescritte sbattute poi sui giornali.
Tutto mentre lo spensierato cittadino comune, ignaro, è schedato in un computer o in un registro.

Il Codacons ha chiesto al Garante per la privacy di emettere quanto prima un ordine al Ministero dell’Interno, affinché questi fascicoli vengano distrutti o trasformati in forma anonima e che i dati raccolti violando la legge siano bloccati.
Insomma i dossier personali di ognuno devono essere distrutti se non è più necessaria la conservazione.
Non fa una piega…

Chiunque, dopo aver letto questa news di nicchia, fosse interessato a conoscere cosa i commissariati tengono gelosamente custodito riguardo il proprio conto, può chiedere attraverso il Codacons di prendere visione di tutte le carte inerenti.

Marco Pesino