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Visualizza Versione Completa : Ti consiglio questo libro e ti dico anche il perché...



philmusic
21-11-12, 12:31
Buongiorno a tutti :biggrin2: apro questo topic per far sì che gli enjointers possano condividere le proprie passioni letterarie, consigliando e spiegando il motivo per cui si consiglia un determinato libro (così che sia più facile per i lettori capire se un libro possa interessare o meno :biggrin2:).

Inizio con alcuni dei miei libri preferiti:

Yolande Mukagasana, La morte non mi ha voluta
Consiglio questo libro perché è una testimonianza diretta di uno dei 3 principali genocidi compiuti dell'uomo nel XX secolo, quello in Ruanda perpetrato dagli hutu nei confronti dei tutsi. Molti, pensando alla parola genocidio, volgono la mente allo sterminio ebraico perpetrato dai nazifascisti, ma non vanno dimenticati gli stermini altrettanto atroci dei tutsi (molto recente, 1994) e quello degli armeni a inizio secolo. Il libro è crudo, e mostra ancora una volta quale livello di ferocia e orrore possa raggiungere l'uomo quando è accecato dai suoi falsi ideali.

Lev Tolstoj, La morte di Ivan Il'ic
Non sono un fan della morte (:roflmao:), ma in questo breve romanzo viene descritta la fine della vita di un uomo in una maniera magistrale, lo ritengo un piccolo capolavoro per quanto riguarda abilità descrittiva ed emotività.
Curiosità: questo è uno dei libri che Christopher McCandless, il ragazzo su cui è stato basato "Into the wild", si è portato dietro per tutto il suo viaggio. Tra l'altro, la parte finale del film e quella finale del libro mi sembra che siano notevolmente simili.

potpot23
03-04-13, 04:33
Henry David Thoreau "Walden"
scrittore, filosofo, una sorta di padre psichedelico, un giorno molla il "consorzio urbano" e va a vivere in una capanna nei boschi nei pressi del Lago di Walden, nel New England..siamo a metà dell'Ottocento..e questo libro è il resoconto di quegli anni passati in una sorta di eremitaggio, un "esperimento che aveva anche risvolti politici e sociali"..
lo consiglio a tutti quelli che amano la Natura e la libertà..
:icon_geek:

StRaM
03-04-13, 09:00
Bel thread phill!!!!!!

credo d'averlo già nominato nel topic dove si discuteva di una puntata di Voyager:

LA VITA SEGRETA DELLE PIANTE



Le piante sono molto importanti per la nostra esistenza e qualità della vita, influenzano positivamente il nostro umore perché anche loro hanno un'anima. Una lunga tradizione di studi e ricerche dimostra che provano emozioni come noi, comunicano attraverso i profumi e i colori, entrano in contatto con l'uomo grazie a una misteriosa percezione extrasensoriale. Come in un romanzo appassionante, Peter Tompkins racconta gli studi, le sorprendenti scoperte, si avventura nei meccanismi sottili e invisibili del mondo vegetale. Fin dalla sua pubblicazione La vita segreta delle piante è stato un libro che ha suscitato uno straordinario interesse internazionale; un long seller che ha dischiuso anche ai lettori più scettici i segreti di un nuovo, incredibile universo.

IL PUNTO DI SVOLTA (pubblicato a inizio anni 80 ma attualissimo) da wiki


Il punto di svolta è il secondo saggio pubblicato da Fritjof Capra. Scritto durante la crisi economica e sociale dei primi anni 1980, il libro vuole tracciare un parallelo tra la crisi della fisica nei primi anni del XX secolo, e l'incapacità delle società contemporanee di far fronte a problemi di portata sistemica e globale come quelli economici ed ecologici. In questo senso, Il punto di svolta prosegue l'analisi iniziata dal precedente Il Tao della fisica.

Nell'analisi vengono esaminate le fondamenta della cultura occidentale, basate sul meccanicismo e sulla visione cartesiana, derivate dalle teorie di Locke, Descartes e Bacone, le quali portano alla stessa fisica classica.

La tesi del libro è che, come la fisica ha dovuto abbandonare la visione riduzionista per indagare l'infinitamente piccolo e l'infinitamente grande (teoria dei quanti e relatività), lo stesso dovrebbero fare medicina, biologia, sociologia ed economia. Nel libro è presente una chiara denuncia alle posizioni dello stile di vita occidentale, che non rispettano né le persone né le convenzioni sociali, ma incentrano il loro interesse egoisticamente sul singolo, sia come produttore, sia come consumatore. La critica di Capra non si rivolge esclusivamente al capitalismo, ma anche al marxismo ed al socialismo.

Pur datato, il libro anticipa in effetti alcuni mutamenti di paradigma, nel senso di Kuhn, poi effettivamente verificatisi: nelle scienze cognitive, con la visione di unità mente-corpo; nelle scienze biologiche, con il crollo dell'assioma genetico che asserisce "un gene, una proteina"; nelle scienze sociali ed economiche, con l'incapacità di prevedere crisi e tracolli, come la bolla del 2001 o la crisi petrolifera iniziata nel 2005, con il greggio che sale oltre i 70 dollari al barile per rimanervi, quando solo nel 2003 si parlava ancora del prezzo troppo basso del petrolio.

Anche se a volte Capra parteggia per la visione sistemica e olistica, tuttavia afferma immediatamente che il suo scopo non è ribaltare le idee comuni, ma integrare le conoscenze derivate dal riduzionismo con quelle derivanti dalle relazioni tra le varie parti.

mayoh
03-04-13, 14:27
Me l'ero persa questa:)

Io consiglio a tutti di leggere " flash. Katmandu il grande viaggio", parla di un hyppie francese e le sue avventure vissute in oriente. Il libro è incentrato molto sulla sua esperienza a Katmandu e sulla sua esperienza con l'eroina...

rockandre
03-04-13, 18:12
complimenti per il topic phil :polliceu:

io consiglio particolarmente: "i vagabondi del Dharma" di Jack kerouac
è sulla scia di "on the road" (beat generation dove si parla di lunghissimi viaggi attraverso l'america), però in questo libro si presta una particolare attenzione al viaggio che viene compiuto interiormente dalle persone che si mettono alla ricerca della libertà cercando di liberarsi da tutto il "vecchio" e cercando di aprirsi verso questo immenso mondo dell'interiorità. oltre a questo direi che pure la tecnica di scrittura di Kerouac è molto particolare e a mio parere durante la lettura riesce a scatenare un turbinio di immagini e di pensieri nella mente del lettore, rievocando ragionamenti che spesso molte persone si sono già posti.

oltre a questo consiglio i due libri "il mondo nuovo" di Aldous Huxley e "Fahrenheit 451" di Ray Bradbury
entrambi i libri parlano di controllo mentale e di dittature che arrivano ad ottenere il consenso (inconsapevole o non) dei cittadini. entrambi sono libri che i ritengo moooolto adattabili ai movimenti politici e non che stanno avvenendo nel mondo. oltre a questo entrambi sono libri estremamente coinvolgenti che si leggerebbero d'un fiato e che portano a riflettere.

xamanek
19-04-13, 11:17
Bella phil, discussione perfetta!

avrei una cifra di libri da consigliare .... facciamo così inizio coi must! non sono in ordine di prefernza ma di come mi vengono in mente!!!

1. Shantaram romanzo autobiografico di Gregory David Roberts.
Sinossi presa da Wikipedia: è la storia schietta e anti-retorica di un latitante australiano ex eroinomane - basata sull'esperienza di Roberts appunto- in fuga a Mombay; un uomo che apre un piccolo ambulatorio gratuito in uno slum della città indiana, lavora per il principale boss della mafia di Bombay, opera come riciclatore di denaro sporco e come "soldato di strada" (una locuzione inglese che designa gli operatori volontari che assistono le persone socialmente svantaggiate, tentando di evitare che abbiano guai con la legge), affronta le armi russe nelle montagne dell'Afghanistan e si guadagna il soprannome - attribuitogli con acume dalla madre del suo migliore amico - di Shantaram, che in lingua marathi significa "uomo di pace" ovvero "uomo della pace di Dio".

qs romanzo è avvincente e scritto in maniera "brutale" e racconta la vita degli slum affiancata alla vita dei ricchi di mombay. è un libro "allucinato" ma ricco anche di sentimenti: giuro che quando a un certo punto muore il mio personaggio preferito mi sono davvero messo a piangere. è un libro di ben 1177 pagine eppure l'ho letto in poco più di una settimana (a quel tempo lavoravo in mare e a causa di un maestrale durato 20 giorni sono stato costretto a restare a terra) dato che non riuscivo a staccarmecene.
I diritti televisivi sono stati acquistati da johnny depp ma purtroppo le riprese non sono mai partite. ho ricomprato qs libro per regalarlo e nella nuova versione è allegato un dvd in cui l'autore porta il lettore all'interno degli slum di mombay. bello davvero!

xamanek
19-04-13, 11:28
2. La fine è il mio inizio di Tiziano Terzani.
Opera ultima (e postuma) autobiografica del giornalista, corrispondente, fiolosofo, e tanto altro, scritto a 4 mani col figlio Folco, in cui Terzani ripercorre e riflette sulle esperienze di una vita.

sempre da Wikip.:
«… e se io e te ci sedessimo ogni giorno per un'ora e tu mi chiedessi le cose che hai sempre voluto chiedermi e io parlassi a ruota libera di tutto quello che mi sta a cuore dalla storia della mia famiglia a quella del grande viaggio della vita?» Con queste parole Terzani invita il figlio Folco ad ascoltare il suo ultimo racconto, una rivisitazione della sua vita passata in giro per il mondo (Cina e Asia in primis), ma anche una sorta di testamento spirituale. Una sintesi di alcune parti dei libri precedenti e una sua storia personale.

anche qs libro è avvincente e dopo averlo consigliato ad alcuni cari amici ... ho scoperto che nel giro di pochi mesi avevano letto tutti i libri di questa meravigliosa persona che è stata Terzani!

xamanek
19-04-13, 11:36
:yikes::roflmao::wallbash::hippy::mf_Flush::sm_cla pper::Bolt::blowbubbles::dog::laser::pinocchio::st arwars:

scusate questi ha voluti inserirli mio figlio che ora è qui che se la sghignazza in attesa che li posto.

Yomi
19-04-13, 12:35
Bella Phil!
Alcuni dei miei libri preferiti, sono già nella discussione dedicata alla fantascienza e al fantasy.
Qui inserisco, invece, un libro su una della piaghe sociali, in aumento esponenziale: il suicidio. Macabra come scelta, ma un amico d'infanzia di mia moglie, si è ucciso da poco, perchè non voleva vivere con una stomia, come me..
Questo libro, potrebbe aiutare a capire qualche "perché", uno possa trovare per pensare, di togliersi la vita. E magari, a conoscere le ottime ragioni, per non farlo.

Buona lettura!!:polliceu:
Trama da Wiki, se volete sapere il finale, la trama completa, qui (http://it.wikipedia.org/wiki/Non_buttiamoci_gi%C3%B9).

Il libro è diviso in tre parti e narra la storia di quattro sconosciuti che la notte di San Silvestro si incontrano sulla cima di un palazzo di Londra, noto come la Casa dei Suicidi, con l'intenzione comune di suicidarsi. Ognuno di loro ha motivi diversi per farla finita con la vita. Il primo personaggio ad apparire è Martin, un tempo famoso conduttore televisivo, che si è giocato tutto, carriera, moglie, figli e reputazione, per essersi lasciato tentare a sedurre una quindicenne. Egli è deciso ad uccidersi dopo una scelta razionale e dopo precisi preparativi che vengono però interrotti dall'arrivo del secondo personaggio, Maureen, una donna non più giovane che ha sacrificato tutta la sua vita ad un figlio disabile, e che è determinata a farla finita.
La terza persona a salire sul tetto è Jess una diciottenne dal linguaggio sboccato e dal carattere difficile e vuole buttarsi perché Chas, il ragazzo del quale è innamorata, l'ha lasciata.
Ultimo a salire sul tetto è l'americano JJ, musicista fallito patito per il rock e la sua ragazza. Ma la sua band si è sciolta e la ragazza lo ha mollato.
Tra i quattro avviene una discussione accesa e assurda alla quale l'autore riesce a dare un tocco di humor noir e....

:punkif5:

xamanek
19-04-13, 14:56
3. In vespa. Da Roma a Saigon. Di Giorgio Bettinelli.

Mitico racconto del primo viaggio affrontato da Bettinelli (scomparso nel 2008) in sella alla sua vespa nel 1992: dall'Italia al Vietnam appunto, attraversando paesi che ora non hanno nemmeno più lo stesso nome, culture molto diverse dalla nostra, strade che potevano sembrare impraticabili e 1000 emozioni ed avventure che solo una vespa ti può regalare.
Bettinelli si improvvisa ambasciatore della piaggio e passa a far visita a tutte le sedi Piaggio nei paesi che attraversa.
Inoltre in questo primo racconto è presente una genuinità narrativa che in quelli successivi un po' manca, forse anche perchè la prima esperienza è per forza quella più emozionante e più .... magnificamente indimenticabile!

xamanek
19-04-13, 15:23
4. I segreti erotici dei grandi chef. Di Irvine Welsh.

Bhe, Welsh è uno dei miei autori preferiti, ed è conosciuto dai più grazie a "Trainspotting".
Questo suo romanzo del 2006 però penso che sia il mio preferito (fino ad ora, dato che non li ho letti tutti). Prendendo spunto da wikip. posso dirvi che è ambientato in una Edimburgo contemporanea e surreale, e parla dei contrasti fra due giovani colleghi diametralmente opposti, sia per estrazione sociale sia per personalità. La trama si sviluppa fra colpi di scena e aneddoti divertenti, giungendo ad una conclusione sorprendentemente inaspettata rispetto alla struttura della storia. Il romanzo tratta i temi più profondi dell'essere umano, intessuti in una storia particolareggiata. Lo stile di Welsh è crudo e diretto, a tratti volgare, caratteristico ed inconfondibile come in tutti i suoi romanzi.
Danny Skinner e Brian Kibby sono due giovani di belle speranze che lavorano al Comune di Edimburgo, ispezionando le cucine dei ristoranti più in voga per la sezione igiene ambientale.
fin qui sembrerebbe quindi un lavoro normale e monotono, invece il romanzo offre una serie di avventure allucinate tipiche dei romanzi di Welsh, che a me piacciono un casino.
Cmq Skinner, bello ed estroverso, ha avuto un'infanzia difficile: cresciuto nei sobborghi della città senza padre e con una madre punk e decisamente eccentrica, cede alle tentazioni che gli si presentano numerose grazie agli agganci sul lavoro. Danny si abbandona ai vizi e rischia di compromettere il suo futuro, come spesso gli ricorda la fidanzata Kay Ballantyne, stupenda ballerina che finirà con l'abbandonarlo dopo l'ennesima umiliazione subita a causa di una sbornia.
Kibby invece, estremamente timido, vive per il lavoro e nel tempo libero si rinchiude in soffitta per ampliare a dismisura il plastico ferroviario, costruito con il padre durante la sua infanzia dorata, oppure gioca compulsivamente al computer con i personaggi virtuali della rete. Due personaggi simili non possono che entrare in un conflitto esistenziale, che il comune interesse per la bella collega Shannon McDowall contribuisce ad alimentare fino a livelli inimmaginabili.

Il bello di questo libro è veramente la parte conclusiva ... che va decisamente oltre ciò che ci si aspetterebbe normalmente da un romanzo di Welsh!!!!

xamanek
19-04-13, 15:42
5. e 6. Sempre di Welsh, devo necessariamente consigliare anche "Una testa mozzata" e "Porno".

Il primo romanzo è un po' l'espressione dell'amore secondo Welsh. Una cosa particolare per questo scrittore. non aspettatevi però una storia melensa bensì una storia nello stile crudo, sboccato, ironico e grottesco tipico appunto di Welsh. A voi scoprirlo.

Porno invece è la continuazione di "Trainspotting". In questo libro Welsh riprende i 4 personaggi del 1° romanzo a una decina d'anni di distanza dalle esperienze con l'eroina. Il protagonista principale non è più Rent ma Sickboy (il biondino nel film) il quale pensa di fare un business con la cinematografia porno. Quindi in un modo o nell'altro anche gli altri 3 entrano a far parte di questa storia e il bello è che compaiono anche altri personaggi di un altro suo romanzo, ovvero "Colla".
Cmq non è che con la droga hanno finito, diciamo che principalmente hanno cambiato gusti.
Anche l'ambientazione non è più la sola Edimburgo, ma nella trama si passa anche da Amsterdam e dalla Costa Azzurra francese.
Divertentissimo!!!!

xamanek
19-04-13, 16:17
7. e 8. "Il profumo" di Patrick Süskind e "American Psycho" di Bret Easton Ellis.

questi due li elenco insieme perchè mi sono stati regalati ... insieme. Mi trovavo da alcuni mesi in Messico ed ero in astinenza di libri (dato che appena sceso dall'aereo avevo dimenticato sul primo taxi ben 2 buste della feltrinelli, colme di titoli che avevo comprato prima di partire e che mi ero sbarcamenato avanti e indietro come bagaglio a mano durante i due voli e lo scalo di 6 ore all'aeroporto di newark, necessari per arrivare a Cancun).
cmq una meravigliosa ragazza italiana, appreso che ero in astinenza, mi ha prontamente regalato questi due titoli.

"Il profumo", del 1985, è famosissimo ma allora io l'avevo solo sentito nominare. Più tardi è stato girato anche il film, molto bello e molto (e incredibilmente) fedele al romanzo, ma il libro è davvero una cosa meravigliosa, un libro che ti fa vivere non delle sensazioni ma dei "sentori". Per me è stato una rivelazione incredibile, una cosa davvero difficile da descrivere (per questo faccio i complimenti vivissimi al regista del film), forse davvero uno tra i più bei libri mai scritti e soprattutto GENIALE!!!!!!!!

"American Psycho" altro titolo famoso e da cui è sempre stato tratto un film, bello anche quello, ma il romanzo è davvero Psycho!!!!
Quello che più mi ha colpito è la narrazione davvero maniacale per i dettagli che ti fa necessariamente immedesimare nel protagonista del romanzo, uno "psicopatico della vita normale" (come forse lo siamo un po' tutti), il quale però si fissa in maniera davvero maniacale sulle creme migliori per il corpo, i vestiti più pregiati, e addirittura ossessione massima per lui è il tipo di carta, i caratteri e i finimenti dei bigliettini da visita di un suo collega/avversario.
vi riporto una breve deswcrizione da wikip.:
Patrick Bateman, giovane yuppie di Wall Street di ventisette anni, laureato alla prestigiosa Università di Harvard con un Master universitario in economia, ha un lavoro da 190 mila dollari all'anno, una fidanzata ricca, attraente e superficiale, una cerchia di amici come lui. Giudica le persone che gli gravitano attorno a seconda di quali abiti indossano (tutti capi firmati, come i suoi, e dei quali lui riconosce lo stilista e che descrive minuziosamente), fa lunghe sessioni di ginnastica nella palestra più esclusiva, trascorre con gli amici folli notti a base di sesso, alcol e cocaina nei locali più esclusivi di Manhattan. La mattina è scandita da normali occupazioni, la notte è all'insegna della trasgressione.
Le luci, i colori, i suoni, le immagini patinate sono il ritratto degli anni ottanta. Ma la vita di Bateman è scandita da ritmi incalzanti e deliranti, da folli ossessioni: riuscire a prenotare un tavolo al "Dorsia", il ristorante più frequentato dal suo idolo Donald Trump, saperne di più sul misterioso "Portafoglio Fisher" gestito dallo scaltro collega Paul Owen, noleggiare in continuazione, in modo maniacale, la videocassetta del film Omicidio a luci rosse, non perdere una puntata del Patty Winters Show.
E di notte il "ragazzo della porta accanto" si trasforma in un mostro omicida, in un torturatore freddo, metodico e spietato. A tal punto che la routine quotidiana, la vita da favola e gli istinti e le pulsioni più terribili si fondono in un cocktail micidiale.

philmusic
12-09-13, 19:58
1Q84 di Haruki Murakami

Sto ancora leggendo il libro 2 (è un'opera divisa in 3 parti), ma già mi sento di consigliarlo caldamente a tutti. Avevo già letto qualche libro di questo autore, e mi ero innamorato della sua maniera di scrivere, semplice e concisa, ma dannatamente poetica. E leggendo quest'opera, che in tanti considerano il suo capolavoro, non posso che riaffermare ciò che pensavo di lui in precedenza: è un grande.
In questo libro trovate amore e odio, malinconia e vendetta, dramma e thriller, erotismo e purezza, esotico e occidentale.


La maggior parte delle persone non crede nella verità, ma in ciò che desidera sia la verità

Naive
12-09-13, 20:26
Ecco i libri che mi hanno lasciato un segno:
1) 1984 di George Orwell - Ecco un libro che ti coinvolge sin dalle prime pagine e ti trasporta in un mondo distopico tremendamente (per alcuni aspetti) simile all'attuale. Lo stile di scrittura di Orwell è diretto e abbastanza semplice e l'idea di base del libro è geniale.

2) Il cacciatore di acquiloni di Khaled Hosseini - E' un libro che sa emozionarti come pochi (a me è scappata anche qualche lacrimuccia) e riesce a farti sentire partecipe. La storia che racconta è drammatica e riesce a rappresentare in modo efficace ciò che significa vivere in certi paesi del mondo.

3) Il giovane Holden di J.D. Salinger - Ciò che mi ha colpito di più di questo libro è lo stile con cui l'autore racconta la storia del protagonista. E' dannatamente schietto e gergale, ma penso sia proprio questo il punto di forza. E' un libro semplice e si finisce abbastanza in fretta, ma è così coinvolgente che quando si arriva all'ultima pagina non si vorrebbe leggerla per far sì di poter continuare ancora...

4) Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde - E' un capolavoro. Un'idea di fondo molto originale e proprio per questo è diventato un classico della letteratura inglese. Wilde scrive in modo sublime e alcune frasi sono delle vere pillole di vita.

5) L'alchimista di Paulo Coelho - Come quasi tutte le opere di Coelho vi sono elementi religiosi/spirituali all'interno delle storie che racconta ed è proprio questa caratteristica che inizialmente mi rese riluttante a leggerlo. Ma una volta che si inizia a leggerlo non ci si riesce più a fermare. Non dimenticherò mai le emozioni che ho provato mentre leggevo, mi sono sentita come se fossi nel deserto di notte attorno ad un narghilè a godermi le stelle. Questo libro l'ho amato e odiato, ma alla fine ha prevalso l'amore.



Non ho scritto le trame dei libri perchè potete tranquillamente leggerle su Wikipedia. Ho voluto solo accennare alle caratteristiche che secondo me hanno reso speciali questi libri. :biggrin2:

bluedigit
12-09-13, 21:09
Bel libro, Bettinelli era proprio di queste parti, ecco forse perchè ha girato il mondo in vespa...:whistling:
Complimenti a Phil per il tread! Il mio preferito, riletto più volte, è:"La danza dei Maestri Wu Li", di Gary Zukav, affascinante viaggio nella Fisica, che mostra quanto simile sia alla Filosofia!


"Privata della matematica, la fisica diviene puro incanto. Non importa quanto siate ignoranti in scienza, finito di leggere questo libro vi sentirete voi stessi un Maestro Wu Li.":sm_clapper:

cheese
12-09-13, 22:15
Xamanek, credo che abbiamo gusti simili in tema di letture...bella :punkif5:

Io consiglio il sempre attuale Siddharta di Hesse. E' un libro di facile lettura e ottima scorrevolezza. Ciò nonostante riesce a dare una miriade di spunti di riflessioni su questioni non banali, che tutti dovrebbero fare.

Terzani....Terzani è stato un grande! Uno dei pochi uomini a cui vorrei stringere davvero la mano e dirgli grazie. Non c'è un libro in particolare che consiglierei, ma se dovessi scegliere, escludendo le pubblicazioni più orientate al giornalismo, sceglierei ''Un indovino mi disse'' ...... o forse '' Un altro giro di giostra''.

:mf_farmer:

mannaia87
12-09-13, 23:20
Vedo che la lettura ci accomuna khaled hosseini ha scritto anche un altro gran libro ho chiesto di avere le ali!

Grandissima lettura anche un altro giro di giostra

Richard
13-09-13, 00:26
http://giotto.ibs.it/cop/cop.aspx?s=B&f=170&x=0&e=9788817020930

bBerry
13-09-13, 17:01
Un consiglio di lettura per chi si sente un po' perso: potrebbe essere utile per ritrovarsi o per perdersi ancora un po' :icon_lol:...
Lui per me è un grande (matto!) e dire che lo adoro è veramente poco :biggrin2:.
"Al dì là del bene e del male" è un capolavoro di Friedrich Nietzsche, alcuni dei miei amici non sono riusciti a leggerlo (è vero a volte è un po' pedante ma daltronde era un filologo/filosofo fuori dagli schemi :rolleyes: ) ma per chi ha un po' di pazienza ne vale davvero la pena :polliceu:

sdrino
13-09-13, 22:46
che figata 'sto 3d, uno come me che legge come un forsennato ci impazzirà!:biggrin2:
Oltre ai sopracitati, fra i quali straquoto il sempreverde "1984" e il bellissimo "il cacciatore di aquiloni", consiglio Jonathan Coe, prima "la casa del sonno" e poi "la famiglia Winshaw" che è un capolavoro. Poi "Fango" di Ammaniti che non si può non leggere e "Il profumo" di Suskind.
"Dona flor e i suoi due mariti" di Jorge Amado
"ricorda con rabbia" di Osborne
"patagonia express" di Luis Sepulveda
"american psyco" di Ellis
"cane mangia cane" di Bunker
E non vi dirò nessuna trama perché personalmente adoro andare in libreria e farmi attirare da un titolo o da una copertina

Myface
13-09-13, 23:27
Ragazzi avete tirato in ballo dei gran libri!:punkif5: Io Ho un bel ricordo de "L'insostenibile leggerezza dell'essere" di Milan Kundera, il libro sta tutto nel titolo, posso dire solo questo, e quando sono confuso apro a caso il "Manuale del guerriero della luce", di Coelho, sicuro di trovarvi la risposta.:king:

xamanek
22-09-13, 19:25
2) Il cacciatore di acquiloni di Khaled Hosseini - E' un libro che sa emozionarti come pochi (a me è scappata anche qualche lacrimuccia) e riesce a farti sentire partecipe. La storia che racconta è drammatica e riesce a rappresentare in modo efficace ciò che significa vivere in certi paesi del mondo.

quoto in pieno tutto quanto. è uno dei miei libri preferiti. l'ho letto tutto d'un fiato, se non sbaglio nell'inverno 2007: in uno stanzino quasi in riva al mare, col maestrale che soffiava e si infilava attraverso le finestre rotte. e quello che mi aveva colpito di + ... fu proprio il fatto che purtroppo l'idea che ci si fa riguardo alla vita in "certi paesi del mondo" è (troppo) spesso un po' superficiale e viziata dai media.
e poi ti fa venire l'incredibile voglia di procurarti un acquilone.
Consigliatissimo anche a chi ha il kite nel cuore!!!
MAGNIFICO!!!!

xamanek
22-09-13, 20:33
...... Poi "Fango" di Ammaniti che non si può non leggere ......
"cane mangia cane" di Bunker

di Ammaniti penso di poter consigliare .... tutti i suoi libri.
cmq in particolare:

- io non ho paura (davvero speciale l'immedesimazione nel protagonista bambino)
- che la festa cominci (romanzo in cui Roma si svela in maniera "stupefacente")
- come dio comanda (espressione dell'amore tra un padre e un figlio dei nostri giorni "degradati")


anche di Bunker li consiglierei tutti!!! cmq "little boy blue" e "dog eat dog" sono davvero mitici!!!

a qs punto però devo consigliarvi per forza il libro che ha cambiato di colpo i miei interessi:

Follia di Patrick McGrath.
prima di questo romanzo principalmente facevo la collezione di film e ascoltavo la musica ... tutta (e sempre strafatto), e in pratica ero uno che leggeva forse due libri all'anno (roba di stephenn king e roba simile). bhè ero pischello!!!
"follia" mi ha cambiato e mi ha catapultato dall'adolescenza all'età adulta (o quasi). dopo "follia" non ho mai + smesso di leggere e ... se non leggo almeno un paio di pagine quando vado a letto, poi non riesco a dormire!
l'ho riletto più volte e ogni volta scopro un nuovo particolare che mi colpisce (un po' come è con "shining", quindi non me ne vogliano gli adoratori di S.K. per averlo "sminuito", perchè rimane cmq un grande).
"follia" è un romanzo psicologico che tratta dell'amore ossessivo tra la moglie di uno psichiatra (divenuto vicedirettore di un manicomio criminale) e un artista detenuto nella struttura per uxoricidio! ma la vera follia .... sta in quell'amore "criminale" o si nasconde tra le attenzioni che gli psichiatri propinano come cure????

sdrino
22-09-13, 21:06
di Ammaniti penso di poter consigliare .... tutti i suoi libri.
cmq in particolare:

- io non ho paura (davvero speciale l'immedesimazione nel protagonista bambino)
- che la festa cominci (romanzo in cui Roma si svela in maniera "stupefacente")
- come dio comanda (espressione dell'amore tra un padre e un figlio dei nostri giorni "degradati")


anche di Bunker li consiglierei tutti!!! cmq "little boy blue" e "dog eat dog" sono davvero mitici!!!

a qs punto però devo consigliarvi per forza il libro che ha cambiato di colpo i miei interessi:

Follia di Patrick McGrath.
prima di questo romanzo principalmente facevo la collezione di film e ascoltavo la musica ... tutta (e sempre strafatto), e in pratica ero uno che leggeva forse due libri all'anno (roba di stephenn king e roba simile). bhè ero pischello!!!
"follia" mi ha cambiato e mi ha catapultato dall'adolescenza all'età adulta (o quasi). dopo "follia" non ho mai + smesso di leggere e ... se non leggo almeno un paio di pagine quando vado a letto, poi non riesco a dormire!
l'ho riletto più volte e ogni volta scopro un nuovo particolare che mi colpisce (un po' come è con "shining", quindi non me ne vogliano gli adoratori di S.K. per averlo "sminuito", perchè rimane cmq un grande).
"follia" è un romanzo psicologico che tratta dell'amore ossessivo tra la moglie di uno psichiatra (divenuto vicedirettore di un manicomio criminale) e un artista detenuto nella struttura per uxoricidio! ma la vera follia .... sta in quell'amore "criminale" o si nasconde tra le attenzioni che gli psichiatri propinano come cure????

quotone! anche io ho letto tutto, sia di ammaniti che di bunker, consigliavo quei due per chi volesse assaggiare...
ps little boy blue spacca:punkif5:

potpot23
23-09-13, 02:59
Ragazzi avete tirato in ballo dei gran libri!:punkif5: quando sono confuso apro a caso il "Manuale del guerriero della luce", di Coelho, sicuro di trovarvi la risposta.:king:

a me questo succede con "Il profeta" di Kahlil Gibran, un libricino tanto piccolo ma immenso..

elias2013
28-09-13, 07:16
Io vorrei consigliarvi di leggere "Il Coraggio" di Osho, un libro che fa vedere il mondo da un differente punto di vista che a mio parere vale davvero la pena di vedere.

E' una lettura che mi sta stimolando a ricercare quella curiosità verso la vita che per tanti motivi ho perso tanto tempo fa...

elias2013
28-09-13, 07:32
quoto alla grande 1984 e rilancio con "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?" di Philip K. Dick che ha ispirato Blade Runner di Ridley Scott.

per chi volesse curiosare la trama e il resto

http://it.wikipedia.org/wiki/Ma_gli_androidi_sognano_pecore_elettriche%3F

sdrino
05-10-13, 23:08
ieri ho finito :l'amore bugiardo, di gillian flynn. sconsigliato a chi è in crisi con la donna....per il resto mi è piaciuto e mi ha preso di brutto!!

Il Biciclettaro
11-11-13, 22:49
Beh sto leggendo al momento "Sulla strada" di Jack Kerouac, padre della beat generation... è un romanzo autobiografico, ancora non l'ho finito di leggere ma mi sento di parlarne come uno dei migliori libri tra tutti quelli che ho letto!

philmusic
11-11-13, 22:58
Beh sto leggendo al momento "Sulla strada" di Jack Kerouac, padre della beat generation... è un romanzo autobiografico, ancora non l'ho finito di leggere ma mi sento di parlarne come uno dei migliori libri tra tutti quelli che ho letto!

Quando lo finirai ne sarai ancor più convinto :polliceu:

potpot23
15-06-15, 19:53
Qualcuno domandò durante una riunione: " Come si deve comprendere l ' evoluzione?".
"L'evoluzione dell'uomo, rispose G., può essere considerata come
l ' evolversi in lui di quelle facoltà e di quei poteri che non si sviluppano mai da soli, ossia meccanicamente. Solo questo tipo di sviluppo,
solo questo tipo di crescita caratterizza la vera evoluzione dell 'uomo.
Non c' è e non può esserci alcun altro tipo di evoluzione.
" Consideriamo l ' uomo nella fase attuale del suo sviluppo: la natura
lo ha fatto così com' è, e, preso collettivamente, da quanto si può vedere, rimarrà tale e quale. I cambiamenti che potrebbero violare le generali esigenze della natura non possono prodursi che per singoli individui.
"Per comprendere la legge dell ' evoluzione dell ' uomo è necessario
capire che, oltre un certo grado, questa evoluzione non è per nulla
necessaria, ossia non è necessaria alla natura in nessun momento del
proprio sviluppo. Per parlare con maggiore precisione, l'evoluzione dell' umanità corrisponde all 'evoluzione dei pianeti, ma il processo evolutivo dei pianeti si svolge secondo cicli di tempo per noi infinitamente
lunghi. Nello spazio di tempo che può essere abbracciato dal pensiero
umano, nessun cambiamento essenziale può verificarsi nella vita dei
pianeti , e di conseguenza nessun cambiamento essenziale può verificarsi nella vita dell' umanità.
" L' umanità non progredisce e neppure evolve. Ciò che ci sembra
essere progresso o evoluzione non è che una parziale modificazione che
può essere immediatamente controbilanciata da una corrispondente
modificazione nella direzione opposta.
" L' umanità , come il resto della vita organica , esiste sulla terra per
le necessità e gli scopi propri alla terra. Ed essa è esattamente ciò che
deve essere per rispondere ai bisogni della terra al momento attuale .
"Solo un pensiero così teorico e così separato dai fatti quale il pensiero europeo moderno, poteva concepire che un'evoluzione dell'uomo fosse possibile indipendentemente dalla natura che lo circonda, oppure considerare l'evoluzione dell'uomo come una graduale conquista della
natura. Questo è assolutamente impossibile. Che egli viva, muoia, evolva
o degeneri, l ' uomo serve egualmente le finalità della natura o, piuttosto, la natura si serve allo stesso modo, sebbene forse per differenti
scopi, dei prodotti sia dell'evoluzione che della degenerazione. L'umanità , considerata come un tutto, non può mai sfuggire alla natura ,
poiché l ' uomo agisce in conformità agli scopi della natura, anche quando lotta contro di essa. L' evoluzione di grandi masse umane è opposta
alle finalità della natura, mentre quella di una piccola percentuale di
uomini può essere in accordo con tali finalità. L' uomo contiene in se stesso la possibilità della propria evoluzione, ma l'evoluzione dell'umanità nel suo insieme, cioè lo sviluppo di questa possibilità in tutti, gli
uomini o nella maggior parte di essi , o anche in un grande numero,
non è necessaria ai disegni della terra o del mondo planetario in generale: questo anzi potrebbe essere pregiudizievole o persino fatale all ' umanità. Vi sono di conseguenza speciali forze, di carattere planetario, che si oppongono all'evoluzione di grandi masse umane e che le
mantengono al livello in cui esse devono restare.
"Per esempio, l'evoluzione dell'umanità oltre un certo limite, o più
esattamente oltre una certa percentuale, sarebbe fatale alla luna. Attualmente la luna si nutre della vita organica, si nutre dell 'umanità. L' umanità è una parte della vita organica ; questo significa che l ' umanità è un nutrimento per la luna. Se tutti gli uomini divenissero troppo intelligenti , non vorrebbero più essere mangiati dalla luna .
" Ma, allo stesso tempo, le possibilità di evoluzione esistono e possono essere sviluppate in individui distinti , con l ' aiuto di conoscenze e metodi appropriati. Tale sviluppo può soltanto avere luogo nell ' interesse dell ' uomo, i n opposizione alle forze e, si potrebbe dire, agli interessi del mondo planetario . Una cosa l ' uomo deve ben comprendere :
la sua evoluzione non è necessaria che a lui. Nessun altro vi è interessato, ed egli non deve contare sull ' aiuto di nessuno; infatti , nessuno
è tenuto ad aiutarlo e neppure ne ha l ' intenzione. Al contrario, le forze
che si oppongono all 'evoluzione di grandi masse umane, si oppongono
anche all'evoluzione del singolo. Spetta a ciascuno di eluderle. E se un
uomo può sottrarsi ad esse, l ' umanità non lo può. Comprenderete più
tardi come questi ostacoli siano utili; se non esistessero bisognerebbe
crearli intenzionalmente, poiché soltanto vincendo degli ostacoli l'uomo
può sviluppare in sé le qualità di cui ha bisogno.
"Queste sono le basi per una visione corretta dell ' evoluzione umana.
Non esiste evoluzione obbligatoria, meccanica. L' evoluzione è il risultato di una lotta cosciente. La natura non ha bisogno di tale evoluzione;
anzi non la vuole e la combatte. L' evoluzione può essere necessaria
soltanto a colui che si renda conto della sua situazione e della possibilità di cambiarla , e si renda conto che ha dei poteri che non usa e
delle ricchezze che non vede. Ed è nel senso della presa di possesso di questi poteri e di queste ricchezza che l'evoluzione è possibile; ma se tutti gli uomini o la maggior parte di essi comprendessero questo e desiderassero di ottenere quello che spetta loro per diritto di nascita, l'evoluzione, lo ripeto, diverrebbe impossibile. Ciò che è possibile per il singolo è impossibile per le masse.
L'individuo ha il vantaggio di essere molto piccolo e di conseguenza di non contare nell'economia generale della natura, dove non fa nessuna differenza che ci sia un uomo meccanico in più o in meno.
Possiamo farci un'idea di questo rapporto di grandezze se immaginiamo il rapporto esistente tra una cellula microscopica e il nostro corpo intero. La presenza o l'assenza di una cellula non cambia niente nella vita del corpo. Noi non possiamo esserne coscienti e questo non può avere influenza sulla vita e le funzioni dell'organismo [...] ed è questo precisamente ciò che rende la sua evoluzione possibile, ciò su cui si basano le sue possibilità.
"Riguardo all'evoluzione è indispensabile comprendere fin dall'inizio,
che non esiste la possibilità di una evoluzione meccanica. L'evoluzione
dell'uomo è l'evoluzione della sua coscienza. E la ' coscienza' non può
evolvere inconsciamente. L' evoluzione dell ' uomo è l 'evoluzione della
sua volontà, e la Volontà' non può evolversi involontariamente. L'evoluzione dell 'uomo è l ' evoluzione del suo "potere di fare", e "fare" non può essere il risultato di ciò che "accade".


tratto da "Frammenti di un insegnamento sconosciuto", di P.D. Ouspensky
(la testimonianza di otto anni di lavoro come discepolo di G.I. Gurdjeff)

xamanek
15-06-15, 22:25
In un milione di piccoli pezzi.
Primo romanzo, in teoria autobiografico, di James Frey. Al di la delle controversie nate qualche tempo dopo la pubblicazione, rimane un romanzo molto bello, che parla della riabilitazione di un giovane dalla dipendenza di droghe e soprattutto dell'alcool.
Fa riflettere!

Killing Pablo
di Mark Bowden. Biografia di Escobar, il re della coca! pensate che una volta arrestato Pablo fece costruire il carcere che l'avrebbe ospitato. In poche parole si creò un nuovo quartier generale.
Mitico!!

Le biografie vanno sempre confrontate con un'altra biografia, secondo me, quindi ecco

Pablo Escobar. Il re della coca
di Eugenio Visani. Librettino che si legge in breve tempo.
Molto curioso!

Mooooooolto interessanti i libri scritti dall'ex Subcomandante Marcos.
tra i tenti consiglio:
Don Durito della Lacandona, scarafaggio che decide di indossare il passamontagna e unirsi all"EZNL per la liberazione del Chapas. io l'ho letto anche mio figlio.
Dalle montagne del sud-est messicano raccolta di lettere che Marcos rivolge al governo messicano, ai media internazionali, una (o un paio ora non ricordo bene) anche agli amici e compagni italiani.
Morti scomodi, romanzscritto a 4 mani con Paco Ignazio Taino II. Da pelle d'oca!

Sempre di Paco Ignazio T. II, Senza perdere la Tenerezza. Vita e morte di Ernesto CheGuevara. Biografia molto ben scritta e ben documentata, secondo me.

Un libretto della mia infanzia, ma che mi ha colpito:
Paese delle ombre lunghe. Di Hans Ruesch. Romanzo storico che ripercorre le vicende di una "famiglia" di Inuit (eschimesi) durante i primi del '900. Mi colpì il modo in cui l'autore racconta in maniera cruda e reale la vita difficile nell'artico di quei tempi, dove davvero la forza propria e quella dei cani, permettevano a una coppia di sopravvivere in mezzo ai ghiacci. E come era difficile stare alle regole della procreazione!!!

potpot23
07-11-15, 00:01
Dacci oggi il nostro pane quotidiano...

Ciò significa che, ogni giorno, abbiamo a nostra disposizione un pane. Esiste quindi un alimento per noi, nell'Universo. Se vogliamo amore, c'è amore. Se vogliamo creatività, c'è creatività. Se vogliamo piacere, ce n'è. Se vogliamo coscienza, eccola.
C'è tutto quello che vogliamo. Se accettiamo il Padre interiore,
sappiamo che ogni giorno avremo quello che ci manca.
Non bisogna dire: «Dacci il pane per tutto l'anno»! Ciò significherebbe sminuirsi e aver bisogno di rassicurazioni.
Immaginiamo un figlio che dice al padre: «Voglio che mi ami per sempre». Il padre gli risponde: «Figlio mio, ti amo oggi. E non c'è nient'altro che l'oggi». E se il figlio insiste: «Vorrei avere questa casa per sempre», il padre ribatte: «Ce l'hai oggi, e non c'è altro che l'oggi». E se il figlio aggiunge: «Vorrei questo corpo per sempre», il padre gli suggerisce: «Questo corpo ce l'hai soltanto oggi. Goditelo oggi, il tuo corpo!».
Mangia il tuo pane oggi! Domani, si vedrà. Ogni giorno porta con sé il suo pane e ogni volta il pane è diverso.
Ogni giorno avremo coscienza. Ogni giorno sarà la gioia, la serenità, l'amore, la creatività.
Godremo della più grande compagnia, quella di noi stessi.
Impareremo a stare con noi stessi e così non sentiremo mai la solitudine e potremo stare con gli altri. La solitudine non esiste.
Quando amiamo qualcuno, non bisogna chiedergli più di quanto riesce a darci in quel momento.
La via si percorre passo dopo passo. Se un passo è intenso
e perfetto, lo sarà anche quello successivo. Pensiamo a fare ogni passo in maniera perfetta, non alla via. Non chiediamo altro che il nostro pane quotidiano. E cioè: qui e ora, il nostro presente. Possiamo concepire l'estasi che rappresenta questo fatto? Il pane quotidiano è tutto l'Universo.

e rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li rimettiamo ai nostri debitori...

Perdonare chi ci ha offeso significa essere forti, adulti. Significa comprendere gli altri, poiché per perdonare qualcuno che ci ha dato uno schiaffo bisogna capire perché ce l'ha dato.
Bisogna capire perché ci hanno derubato, perché ci hanno fatto male.
Le prime persone che ci hanno offeso sono quelle del nostro albero genealogico: le quindici o trenta persone venute prima di noi. Cerchiamo di capirle!
Perché nostra madre ha dovuto complicare il nostro parto?
Perché ha contratto la vagina? Qual è stato il motivo? Cercandolo, verificheremo immediatamente che all'origine c'erano i suoi problemi con l'uomo che ci ha generato. Come mai aveva dei problemi? Da dove provenivano?
Nessuno vuole coscientemente fare del male agli altri. Siamo sempre figli di vittime. Cosa provoca allora tutti questi danni?
Perché una persona ci ferisce?
Nel mondo del cinema un tale mi derubò di una somma consistente. Perché mi derubò così tanto? All'inizio della sua vita era stato abbandonato all'Assistenza pubblica e, credendo che nessuno l'avrebbe mai amato, aveva bisogno di dominare.
Lo perdono per avermi derubato, dato che so perché l'ha fatto:
è il prodotto di un'immensa sofferenza. Rubava l'amore che, secondo lui, non avrebbe mai ricevuto. I dollari che accumulava erano una metafora delle carezze di cui l'aveva privato la madre.
Perdoniamo tutte le persone che ci hanno provocato delle malattie, tutti coloro che ci hanno fatto del male.
Se non lo facciamo, abiteranno dentro di noi come archetipi negativi.

Nemmeno una persona sgradevole deve abitare nel nostro spirito, che deve essere pura gioia.
Se lasciamo entrare nella nostra testa delle persone terribili, allora c'è qualcosa di terribile in noi. Se dentro di noi ci sono molte persone spaventose, allora noi stessi siamo spaventosi.
Cambiamo le persone che abitano nel nostro intimo! Ricordiamo che tutto quello che c'è in noi siamo noi stessi!
Il giudizio che formuliamo su una persona definisce noi stessi. Tutto ciò che diciamo parla di noi: siamo tutto.
Per perdonare ci occorre un'enorme pazienza. Non obblighiamo gli altri ad andare più veloce di quel che possono! Perdoniamo agli altri la mancanza di comprensione. Ripetiamo mille volte quello che ci hanno chiesto. Andiamo piano.
Quando avremo perdonato tutti quanti, allora il nostro Dio interiore ci perdonerà. Viceversa, se noi che siamo esseri semplici, un io individuale, non siamo capaci di perdonare un'offesa, come potremo pretendere che la divinità ci perdoni?
La divinità è la nostra perfezione interiore che ci osserva e ci dice: «No, nel tuo intimo non sei perfetto. L'aggressione che vedi fuori di te, ti possiede».
Ancor più in profondità, bisogna perdonare a partire dalla nascita e perfino prima. Bisogna perdonare la civiltà e la storia.
Finché non lo faremo, non saremo liberi.
Se non perdoniamo quelli che ci hanno danneggiato, saremo sempre loro prigionieri e non potremo volare in cielo, verso la pace interiore.
Il dolore non porta a niente. È come un cappotto di cui occorre disfarsi.
Soffrire perché un bambino ha fame non serve al bambino.
Al contrario, se mi affretto subito a nutrirlo, in piena estasi, allora l'aiuto.


e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.

Se dovessimo scegliere una parte del nostro corpo per edificare un tempio alla divinità, in quale parte lo situeremmo?
Potremmo concepire che Dio possa abitare nel nostro sesso?

Sarebbe normale, dato che il sesso è il luogo dove risiede la più grande potenza d'eternità.
In realtà, quando si dice «Padre nostro» ci si appella alla forza del sesso. Non si invocano le potenze del cervello, poiché l'intelletto è il luogo in cui Dio non potrebbe mai abitare. Il posto dove potrebbe situarsi meglio è il sesso.
E nel sesso, chi lo chiama? La chiamata proviene dal cuore.
Si invoca l'energia sessuale per condurla all'intelletto. Il cuore è il Cristo, ma il Padre è il sesso. Il Regno è nel sesso, il potere nel cuore e la gloria nell'intelletto.
Normalmente si lascia il sesso fuori dalla Chiesa, come se fosse la sporcizia incarnata: c'è un errore da qualche parte.
Infatti, non è possibile che l'essere umano abbia in sé qualcosa di sporco. Non è possibile che il piacere e l'orgasmo, se esistono, siano creazioni del diavolo. Sarebbe come ammettere che il diavolo abbia collaborato con Dio nella creazione dell'uomo.
Allora, quando Cristo dice «non ci indurre in tentazione non si tratta della tentazione sessuale. La vera tentazione e
un'altra: è il desiderio individuale, l'ego.
«Non ci indurre in tentazione.» Sappiamo che il diavolo si identifica col desiderio di benefici personali, di guadagni. La Bhagavadgita dice: «Pensa all'opera, non al frutto».
La tentazione è pensare al frutto e non all'opera. Ecco la grande tentazione, la tentazione dell'ego.
La tentazione più grande consiste nel voler esistere al posto del Padre, nel non accettare il Padre e nel voler essere noi stessi la divinità.
«Non lasciare che mi trasformi nel diavolo, cioè nel mio ego! Non lasciarmi pensare di essere il mondo! Non lasciarmi desiderare di essere l'Universo! Non lasciarmi pensare che
Tu esisti e io esisto!» Questa è la tentazione.


... ma liberaci dal male.


Il male è dimenticarsi di Dio.
Non c'è male più grande che dimenticare il Padre. Se la nostra vita conduce alla pazzia, alla nevrosi, alla psicosi, all'impotenza, al caos, è perché dimentichiamo che il nostro centro è il Padre. È questa divinità incommensurabile, questa divinità interiore.
Finché non riconosciamo la nostra divinità interiore non abbiamo obiettivi nella vita e non sappiamo cosa fare. Non
sappiamo costruire un tempio. Non sappiamo amare. Non sappiamo dare. Non sappiamo creare. Non sappiamo fare niente. Siamo come bambini inabili e folli. Sappiamo odiare, detestare, uccidere: viviamo nel caos.


Poiché tuo è il regno,
tua la potenza e la gloria...

A volte si pensa che il sesso sia il potere, ma non c'è potere più grande di quello del cuore. Il Regno corrisponde al sesso perché è quello il luogo in cui Egli abita: è lì che si crea. Poi vengono il potere dell'amore nel cuore, e la gloria, ossia la luce, nell'intelletto.


nei secoli dei secoli.


Vale a dire, oggi. Qui e ora, perché qui e ora equivale a dire
nei secoli dei secoli. Il presente totale.


(tratto da "I Vangeli per guarire" di Alejandro Jodorowsky)

isidoro
09-11-15, 17:12
Vorrei consigliare a tutti la lettura di "capire il potere" di noam chomsky.
Precisando che al contrario di cosa ci si aspetterebbe da un libro con un titolo del genere non è una raccolta di complottismi assurdi e malricamati ma un'ottima lettura di tutta la storia moderna in particolare della politica estera e interna USA , ma che ha grande valore nella comprensione del mondo moderno in generale.

JackIsBack
18-03-16, 17:41
Consiglio:

Il lupo della steppa - Hermann Hesse

La Metamorfosi - Franz Kafka

I due romanzi, classici dela letteratura, sono analoghi e trattano di alienzione e spersonalizzazione dell'individuo, con critiche alla società e alla borghesia.

asdomar
23-03-16, 00:12
Vi consiglio la biografia I'M ZLATAN . Adoro le biografie ma quella di questo ragazzo è leggenda!

J.Kush
23-03-16, 11:26
Ciao a tutti!

Per ora consiglio questi che sono stati le mie ultime letture:

1. "Invisible Monsters" di Chuck Palahniuk, autore del più famoso "Fight Club"

Un piccolo passo del libro:
"Sono stanca di questo mondo di apparenze. Maiali che sembrano grassi. Famiglie che sembrano felici. Dammi liberazione. Da quello che sembra generosità. Da quello che sembra amore. Flash."


2. "Skagboys" di Irvine Welsh, visto che ho notato che era stato consigliato anche sopra. Quest'opera è il prequel di Trainspotting, il periodo in cui Mark Renton e soci entrano nel tunnel dell'eroina.


3. "Marijuana Botany" di Robert Connel Clarke, ma ho il sospetto che su questo forum qualcuno lo abbia già letto......... :biggrin2:


Buona lettura!

:icon_study:

ungiuan
08-08-16, 00:42
Ti consiglio un classico Il nome della rosa di Umberto Eco. E ti dico anche il perché: una pietra miliare della letteratura italiana, il libro é un giallo, grande capacitá descrittive di Eco.
I contro sono purtroppo le gran capacitá descrittive di Eco, a volte é incomprensibile, ma era fatto così! Libro che non può mancare in una libreria :sm_clapper:

Charlie74_delete
03-08-19, 18:15
Io invece vi consiglio "i figli di Armageddon" di Terry Brooks inizio di un viaggio fantasy che se vi prenderà bene vi porterà a leggere anche oltre 30 libri di questo grande scrittore.

sifone900
30-06-21, 17:49
Iniziamo una nuova lettura...139893
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