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Un minimo di giustizia è stata fatta :icon_rambo:
Aldrovandi, carcere per tre dei quattro agenti condannati
Il tribunale di sorveglianza di Bologna ha accolto la richiesta del procuratore generale. Paolo Forlani, Luca Pollastri e Monica Segatto passeranno i prossimi sei mesi dietro le sbarre invece che ai servizi sociali come richiesto dai loro difensori. Per il quarto poliziotto, Enzo Pontani, la sentenza è prevista per fine febbraio
Sconteranno i sei mesi residui della condanna in carcere tre dei quattro poliziotti condannati in via definitiva per l’omicidio colposo di Federico Aldrovandi. Il tribunale di sorveglianza di Bologna ha accolto oggi la richiesta del procuratore generale Mirella Bambace per Paolo Forlani, Luca Pollastri e Monica Segatto che verranno raggiunti adesso dall’avviso di carcerazione. Della condanna a tre anni e mezzo per i fatti del 25 settembre 2005, grazie all’indulto, devono scontare solo sei mesi. Ma quei sei saranno sotto forma di arresto e non, come richiesto dalle difese, in affidamento ai servizi socialmente utili. Per il quarto agente, Enzo Pontani, la sentenza arriverà a fine febbraio, sempre dal Tribunale di Sorveglianza, per un vizio di notifica.
Una sentenza, quella del tribunale felsineo, che segna un precedente nella giurisprudenza italiana. “Dal 1975 ad oggi non si è mai registrato un caso di arresto per un delitto colposo”, argomentava prima della diffusione della notizia l’avvocato Gabriele Bordoni, difensore di Forlani. Una decisione insomma che fa scuola ma che non chiude ancora del tutto la battaglia per ottenere giustizia portata avanti dai genitori di Federico. Che ora attendono il pronunciamento del ministero a livello disciplinare, che potrebbe portare alla sospensione o addirittura alla destituzione dei quattro agenti dal copro di Polizia dello Stato.
fonte: ilfattoquotidiano.it/2013/01/29/aldrovandi-carcere-per-tre-dei-quattro-agenti-condannati/482247/
http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2012/08/aldrovandi_er.jpg?47e3a5
Bel paese di merda! Uccidi e ti danno 6 mesi, coltivi e ti danno 6 anni! Riposa in pace Aldrovandi, se riesci :icon_sad: Giustizia non è stata fatta!!!
come dice ecko almeno un minimo di giustizia è fatta, è gia un piccolo segnale!
Ma rimane sempre poco ahime
Sei mesi sono una presa per il culo alla famiglia, speriamo almeno li destituiscano dal servizio
Ultime news :icon_rambo:
Aldrovandi, la madre: rabbia per l'agente scarcerato
A Monica Segatto, uno dei quattro agenti di polizia condannati in via definitiva per la morte di Federico Aldrovandi, sono stati concessi i domiciliari
"Mi sento presa in giro". Reagisce così Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, alla notizia dei domiciliari di Monica Segatto, uno degli agenti di polizia condannati per la morte del figlio diciottenne. "Io non conosco - dice - il decreto 'svuota carceri', ma credo che un omicidio non sia un reato minore. Credo che loro siano più tutelati degli altri solo perché sono poliziotti". "Ciò - conclude - mi avvilisce e mi fa star male".
"Ammazzare i ragazzi è un reato minore. Tutti questi anni di lotta e di fiducia, tutto sommato, nella legge, a cosa portano?", ha scritto poi Moretti in un post su Facebook. "Sembra - ha aggiunto - che questo ulteriore, ennesimo regalo per i colpevoli sia uguale alle risate che i poliziotti facevano in via Ippodromo. Ridono...".
Domiciliari per l'agente - Monica Segatto, uno dei quattro agenti di polizia condannati in via definitiva per la morte di Federico Aldrovandi, è stata scarcerata. L'ha deciso il giudice di Sorveglianza di Padova, nel cui carcere la poliziotta era detenuta dopo l'ordinanza del 29 gennaio del tribunale di Sorveglianza di Bologna. Per Segatto è stata disposta la detenzione domiciliare. L'istanza della difesa è stata fatta, appunto, ai sensi della legge 199 del 2010, che consente la detenzione domiciliare per pene non superiori ai diciotto mesi: l'agente sta scontando i sei mesi residui (per via dell'indulto) della condanna a tre anni e sei mesi per eccesso colposo nell'omicidio colposo del diciottenne morto a Ferrara nel 2005, durante un controllo di polizia. Con lei sono stati condannati i colleghi Enzo Pontani, Paolo Forlani e Luca Pollastri, tutt'ora in carcere dopo la decisione del tribunale di Sorveglianza bolognese.
fonte: http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/emilia-romagna/articoli/1086644/aldrovandi-la-madre-rabbia-per-lagente-scarcerato.shtml
Ecco ora non è più una presa per il culo è un'immensa pagliacciata
Non ho parole, provo solo disgusto:
Poliziotti protestano sotto l'ufficio
della mamma di Aldrovandi
FERRARA - Gli agenti sotto il suo ufficio a protestare. E lei che scende le scale, arriva in piazza e mostra la foto del figlio ucciso. Questa mattina, alcuni poliziotti del sindacato Coisp hanno organizzato un sit-in a Ferrara contro la madre di Federico Aldrovandi, il giovane morto il 25 settembre 2005. Una manifestazione di solidarietà ai colleghi che sono stati condannati al carcere dal Tribunale di sorveglianza di Bologna.
Il Coisp ha manifestato davanti al Comune di Ferrara, mentre la stessa Moretti pubblicava le foto su Facebook. Persino il sindaco della città emiliana, Tiziano Tagliani, è andato dai manifestanti per chiedere di spostare il sit-in pochi metri più indietro. Una richiesta che non è stata accettata. Anzi, sono continuati i messaggi di solidarietà per i poliziotti condannati, Forlani, Segatto, Pollastri e Pontani.
A quel punto la mamma di Federico Aldrovandi è scesa in piazza, affiancata da due colleghe. E ha srotolato una foto tristemente nota, quella che ritrare il figlio morto all'obitorio circondato da una macchia di sangue.
"Non avrei voluto farlo - ha raccontato al termine Patrizia Moretti - perché a me costa moltissimo, ma sono scesa con alcune mie amiche e colleghe e ho mostrato prima alla piazza, poi a loro la foto di Federico. Nessuno di loro mi ha guardata e dopo un po' sono andati via. E' stato triste, e doloroso".
La mamma di Federico Aldrovandi racconta anche l'antefatto: "Ad un certo punto ci siamo affacciate alla finestra e abbiamo visto cosa stava accadendo, abbiamo visto il sindaco Tiziano Tagliani scendere e andare a parlare con loro dell'inopportunità del sit in, ma da lì uno dei manifestanti, molto grosso e alto, ha cominciato a inveire contro il sindaco e ho visto anche alcuni spintoni".
"Oggi con gesto sconsiderato, rinnovato dolore per omicidio Aldrovandi. Oltre ogni limite.
Un forte abbraccio a Patrizia e ai suoi familiari". Così Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà, esprime su twitter la propria solidarietà alla mamma del giovane Federico Aldrovandi.
(27 marzo 2013)
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/03/27/news/agenti_in_sit-in_contro_mamma_aldrovandi_lei_mostra_la_foto_del_ figlio_ucciso-55456665/?ref=HREC1-4
tiaccaci89
27-03-13, 17:07
Hanno proprio la faccia come il culo porca puttana! Nessun rispetto e tanto meno tatto per una madre che comunque, nel giusto o sbagliato, ha perso un figlio. Sempre ACAB
Chi sbaglia non paga mai, se giura per il mestiere.. Mestiere di M****! Carabiniere!
E anche in questa (http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07/06/manganelli-scrive-alla-madre-di-aldrovandi-la-polizia-vi-chiede-scusa/286540/) occasione, come per i pestaggi del G8 Manganelli non seppe fare altro che chiedere scusa, mi sento di tirarlo in ballo ora che è morto e tutti ne hanno tessuto solo le lodi...:icon_rambo:
Non ho parole, provo solo disgusto:
Poliziotti protestano sotto l'ufficio della mamma di Aldrovandi
Veramente! :icon_puke_r: Cose dell'altro mondo!
E poi si lamentano se le forze dell'ordine non sono ben accette dai cittadini
:icon_rambo:
tiaccaci89
28-03-13, 19:48
ho gioito della morte di quell'infame (manganelli) fin da subito. il capo della polizia dal mandato più sanguinoso degli ultimi 50anni
Caso Uva: sorella indagata per diffamazione
VARESE - La sorella di Giuseppe Uva, l'uomo morto nel giugno del 2008 all'ospedale di Varese dopo essere stato fermato dai carabinieri, è indagata dalla Procura di Varese per diffamazione e istigazione a disobbedire alle leggi, a causa di una sua intervista rilasciata alla trasmissione televisiva Le Iene e ad alcuni insulti rivolti alle forze dell'ordine pubblicati sulla sua pagina Facebook.
Nel corso del servizio andato in onda nel 2011 la donna, Lucia Uva, ha accusato i carabinieri di aver percosso il fratello in caserma, dove aveva trascorso parte della notte. I parenti hanno sempre sostenuto che l'uomo, fermato ubriaco per strada, è morto anche a causa di violenze subite da parte delle forze dell'ordine. "Ho ricevuto oggi l'avviso di garanzia - ha spiegato Uva - sono indagata solo perché ho detto la verità ma supereremo anche questo". "Continuo a portare avanti la mia battaglia - ha sottolineato - e a chiedere che venga riaperto il caso per fare chiarezza su quello che è successo quella notte". Il processo che si è aperto dopo la morte dell'uomo ha portato all'assoluzione di uno dei medici dell'ospedale di Varese, accusato di aver somministrato al paziente farmaci incompatibili con il suo stato di ubriachezza.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/03/28/Caso-Uva-sorella-indagata-diffamazione-_8474483.html
Tanto per cambiare :icon_rambo: ***** ***!!
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/03/28/Caso-Uva-sorella-indagata-diffamazione-_8474483.html
Tanto per cambiare :icon_rambo: ***** ***!!
Per fortuna lei li ha querelati! speriamo li metta sul lastrico :icon_rambo:
Sempre più stima per gli Anonymous!
Solidarietà di Anonymous per la madre di Federico Aldrovandi. Gli attivisti hanno hackerato il sito del Coisp, il sindacato di polizia che ha manifestato sotto gli uffici di Patrizia Moretti
http://sphotos-b.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash3/553046_583410561671476_291677648_n.jpg
IN MEMORIA DI FEDERICO...mettiamo un drappo bianco ad ogni finestra, in ogni bacheca, oggi dalle 18 per unirci idealmente alla manifestazione di Ferrara in piazza Savonarola..!!
la mamma diceva "Forse mio figlio ha visto qualcosa che non doveva vedere e ha pagato con la morte"
giustizia non è stata fatta, prima o poi la pagheranno in questa o in altre vite questo è sicuro.
Per fortuna lei li ha querelati! speriamo li metta sul lastrico :icon_rambo:
Purtroppo è il contrario, sono loro che hanno querelato lei!! :icon_rambo::icon_rambo:
w la natura
30-03-13, 13:42
la mamma diceva "Forse mio figlio ha visto qualcosa che non doveva vedere e ha pagato con la morte"
giustizia non è stata fatta, prima o poi la pagheranno in questa o in altre vite questo è sicuro.
Spero la paghino in questa vita.........
https://fbcdn-sphotos-e-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/302161_226109327453772_1812227804_n.jpg
GIOVANARDI CHOC: "ALDROVANDI NON È MORTO PER LE PERCOSSE"
Poi ha aggiunto: "la manifestazione dei sindacati è legittima"
"I poliziotti del caso Aldrovandi non devono essere in galera; gli agenti sono vittime come il ragazzo che è morto e non vanno cacciati dalla polizia; la manifestazione dei sindacati è legittima". Parola dell'onorevole Carlo Giovanardi che dai microfoni della Zanzara va a briglia sciolta sulla vicenda di Federico Aldrovandi:
"La sentenza dice che dopo una battaglia di perizie in tribunale c'è stata una condanna per omicidio colposo. Nessuna tortura, Aldrovandi non è morto per le botte, non è stato massacrato. I poliziotti hanno avuto una condanna che non è neppure assimilabile a quella di Grillo che ha accoppato padre, madre e un figlio uscendo di strada con il fuoristrada, ma non è mai andato in carcere".
fonte (http://www.cadoinpiedi.it/2013/04/01/giovanardi_choc_aldrovandi_non_e_morto_per_le_perc osse.html)
:eek: senza parole.
Quest'uomo non perde occasione di dimostrarsi il solito gran pezzo di merda... io spero solo che il karma prima o poi gli faccia patire le pene dell'inferno a questo maledetto...
punk lover
01-04-13, 11:49
federico aldrovandi e' morto di stenti, gesu' cristo e' morto de freddo
MilleSensi
01-04-13, 14:53
Auguro a Giovanardi ---------------------------.
Spero che chieda aiuto e che qualcuno, passando di li, invece di farlo lo ripaghi con un calcio in faccia.
Nessuna pietà per i servi del potere. Fascista: l'unico fascista buono è un fascita morto. (cit. 99 Posse)
Devo ammettere che è un problema che persone del genere possano così parlare impunemente, sono dei dichiarati provocatori, vogliono fomentare l'odio diffuso, facendo leva sull'indignazione.
Ai vecchi tempi un signore così avrebbe trovato una calibro 9 scaricata sulle ginocchia, come minimo, e poi tutto il seguito di solidarietà,ritorsioni,retate,giri di vite ecc ecc.
Su con le orecchie ragazzi, lasciamolo parlare , anzi diffondiamo il giovanardi -pensiero: e poi sediamoci sulle rive del fiume.:)
Devo ammettere che è un problema che persone del genere possano così parlare impunemente, sono dei dichiarati provocatori, vogliono fomentare l'odio diffuso, facendo leva sull'indignazione.
Ai vecchi tempi un signore così avrebbe trovato una calibro 9 scaricata sulle ginocchia, come minimo, e poi tutto il seguito di solidarietà,ritorsioni,retate,giri di vite ecc ecc.
Su con le orecchie ragazzi, lasciamolo parlare , anzi diffondiamo il giovanardi -pensiero: e poi sediamoci sulle rive del fiume.:)
Hai detto bene per le ginocchia, ma non condivido il proverbio giapponese.
L'Italia sta andando in malora per colpa nostra signori miei, e mi dispiace dirlo. Ce ne freghiamo di tutto, in generale ovviamente, non mi sto riferendo a te di certo. Però c'è quest'ideologia generale del "tanto prima o poi la pagano", peccato che è sempre troppo poi. Perchè non organizziamo una bella manifestazione noi del sito? Dopo tutto quello che ha combinato, e noi del forum dovremmo saperne un bel pò, adesso se ne esce con "la colpa è anche del ragazzo"... non so voi, ma a me stanno girando veramente i coglioni e scusate la parola. Purtoppo succede sempre alle persone buone.
Mi dispiace solo per i bravi poliziotti ma quando la gente seria si sveglierà e non le teste di c... dei black block, sarà un casino. Preferirei le vie democratiche, ma dopotutto, tra le più grandi battaglie della storia ci siamo sempre noi, è ora di riconquistare ciò che ci hanno regalato i nostri nonni con fatica.
Quando è stato commesso questo ASSASSINIO, avevano anche provato a dire che Federico si sarebbe scagliato da solo contro la macchina, prendendosi a testate..
Purtroppo in tempi dove è facile credere a qualsiasi cosa..le parole devono ritornare ad avere un senso..questo è un assassinio, un omicidio.
Molti preferiscono addormentare le coscienze "Eh ma se la polizia picchia qualcuno è perchè se lo merita" (come al G8 no?) "Se è finito dentro, qualcosa avrà fatto"...
purtroppo la giustizia senza giustizia è ingiustizia e la verità senza verità è menzogna.
il deputato commenta anche la foto che la madre di Federico ha esibito:"La foto che ha fatto vedere la madre è una foto terribile, ma quella macchia rossa che è dietro è un cuscino. La foto è vera ma gli avevano appoggiato la testa su un cuscino. Nemmeno la madre può dirlo e non l'ha detto perchè non è così, non è sangue".
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/03/30/news/aldrovandi_l_ultimo_schiaffo_gli_agenti_torneranno _in_servizio-55630674/
http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/files/2007/11/1.jpg
:icon_rambo::icon_rambo: ovviamente è sempre Giovanardi l'addetto a sparare certe stronzate :icon_rambo::icon_rambo:
Che deficiente,ma come si fa a essere così OTTUSI?!?
nel frattempo c'e stato l'ennesimo rinvio per i servitori della partia.....
A.C.A.B.
vauro stasera su servizio pubblico:
vauro stasera su servizio pubblico:
Mi stupisco di Vauro che non si è ricordato che uno di questi signori era una donna :rolleyes:
Intanto sono solo parole ma meno male che a qualcuno vengono un paio di dubbi sull'incompatibilità tra questi signori e il rientro in possesso delle loro divise :icon_rolleyes:
«Il rientro in servizio dei quattro poliziotti condannati per l'omicidio colposo del giovane ferrarese Federico Aldrovandi è incompatibile con il ruolo e la funzione di agente di pubblica sicurezza, in assenza del presupposto imprescindibile dell'affidabilità piena delle persone chiamate a ricoprire la qualifica di pubblico ufficiale».
Lo scrivono i senatori del Partito Democratico Rita Ghedini, Maria Teresa Bertuzzi, Luigi Manconi, Leana Pignedoli e Sergio Lo Giudice, che hanno rivolto un'interrogazione al ministro dell'Interno Angelino Alfano per «sapere se risponda al vero la notizia di un rientro in servizio a gennaio 2014 di tre dei quattro agenti condannati e, in caso affermativo, con quali funzioni».
I senatori chiedono poi «quali siano le sue valutazioni in merito ad un “caso” che ha posto questioni di rilievo nazionale circa l'identificabilità e la responsabilità degli agenti, anche al fine di preservare la credibilità della loro azione e dell'intero corpo di Polizia».
http://lanuovaferrara.gelocal.it/cronaca/2014/02/06/news/caso-aldrovandi-niente-piu-divisa-per-i-4-condannati-1.8614746
muchogusto
07-02-14, 02:02
ma rita ghedini e' parente dell'avvocato di mr B????
comunque e' uno schifo
Volevo segnalare questo articolo e la manifestazione che si terrà domani a Ferrara:
http://www.giornalettismo.com/archives/1358547/via-la-divisa-ferrara-si-rivolta-contro-gli-assassini-di-federico-aldrovandi/
http://www.giornalettismo.com/wp-content/uploads/2014/02/federico-aldrovandi-manifestazione-divisa-3.jpg
:wavetowel2bd7:
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Aldrovandi, la Corte dei Conti dispone il sequestro dei beni degli agenti condannati
Il provvedimento dei giudici contabili è stato disposto dalla sezione giurisdizionale per la Regione Emilia Romagna e riguarda i quasi due milioni di euro di danno erariale che i condannati avrebbero provocato con la loro condotta. Si tratta del risarcimento che venne dato alla famiglia del ragazzo dal ministero dell'Interno. La madre a ilfatto.it: "E' la vera giustizia che cammina e mette a posto le ingiustizie"
La Corte dei Conti ha disposto il sequestro dei beni dei quattro poliziotti condannati in via definitiva per l’omicidio colposo di Federico Aldrovandi, avvenuto a Ferrara, nel settembre 2005. Il provvedimento, di natura conservativa in vista del procedimento presso la magistratura contabile, è stato disposto dalla sezione giurisdizionale per la Regione Emilia Romagna della Corte dei Conti e riguarda i circa 1.870.000 euro di danno erariale che Paolo Forlani, Monica Segatto, Luca Pollastri ed Enzo Pontani avrebbero provocato con la loro condotta.
Quei quasi due milioni di euro, individuati dalla procura come danno erariale, consistono infatti nel risarcimento che a suo tempo (dopo la condanna in primo grado del luglio 2009) il Ministero dell’Interno offrì alla famiglia di Federico a titolo di risarcimento. La misura, notificata in questi giorni dalla guardia di finanza di Ferrara, ha visto il sequestro del quinto dello stipendio, dei beni immobili e dei diritti reali immobiliari di proprietà dei quattro agenti, fino alla concorrenza dell’importo complessivo di circa 1.870.000 euro. Ciascuno dei quattro agenti è tenuto a risarcire, in proprio, un danno di circa 467.000 euro.
La notizia giunge a Patrizia Moretti mentre è in attesa dell’udienza del processo per diffamazione contro uno dei poliziotti, Paolo Forlani, che la insultò su Facebook. “È la vera giustizia che cammina – commenta la madre del ragazzo -, che va avanti, fa i suoi passi e mette a poco a poco a posto le cose”. Per la Moretti esiste un nesso, un collegamento quantomeno ideale tra questo provvedimento e quello appena notificato a cinque poliziotti del G8 di Genova per le percosse a un minorenne: “Probabilmente stanno mettendo a posto tutte queste ingiustizie. Forse, spero, è la nuova linea di una Polizia che non vuol più veder sporcata la propria divisa”. Una linea, “giusta perché quanto fatto da queste persone rappresenta un danno enorme al corpo cui appartengono, ben al di là di un semplice danno di immagine. Alla fine anche i poliziotti vengono messi di fronte alle loro responsabilità. E questo è semplicemente giusto”.
Link:http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/02/omicidio-aldrovandi-corte-dei-conti-dispone-sequestro-dei-beni-degli-agenti-condannati/1046936/
davvero una buona notizia......
Federico Aldrovandi e i frutti di chi mette radici
Oggi Federico Aldrovandi avrebbe compiuto 27 anni. A ricordarlo ogni anno in via Ippodromo a Ferrara c’è una targa. Nato il 17 luglio 1987. Morto il 25 settembre 2005. Tolstoj scriveva che “noi moriamo soltanto quando non riusciamo a mettere radice in altri”.
Federico di radici ne ha messe. Tante. Nel novembre del 2010, in occasione di un incontro pubblico, la madre, Patrizia Moretti, rese pubblico il suo personale elenco di “angeli” che avrebbe voluto ringraziare. Tra questi c’erano “gli amici di Federico, a cui voglio un gran bene, e che per me sono ciascuno una parte di lui”.
I suoi migliori amici erano Andrea e Paolo. Seppero della morte di Federico in modo brutale. La polizia li convocò in questura, senza dir loro il motivo. Quando venne sentito nel corso del processo, Andrea parlò di “un clima che mi non rilassava e frasi che mi hanno intimidito”. “Ho saputo della morte di Federico da un amico; in questura non mi hanno detto nulla e mi hanno aggredito”. Frasi del tipo “sei stato tu a scaricarlo perché ti vergognavi di portarlo in ospedale”, “siete tutti dei tossici”, sarebbero i metodi usati mentre veniva ascoltato come persona informata sui fatti. Quando osò chiedere le cause del decesso di Federico, gli risposero che era morto per uno “schioppone”: “l’avevano cioè – questa la versione che gli fu riferita – trovato ormai privo di vita sopra una panchina di via Ippodromo”.
Non andò meglio a Paolo. Glielo disse un poliziotto: “Il tuo amico è morto. È morto perché era un drogato. Anche tu sei un drogato. Siete tutti dei drogati. Dicci da chi avete preso la droga”. In aula il giudice Caruso, colpito dalla lucidità di Paolo, gli chiese perché avesse interrotto gli studi. “Dopo quello che è successo non ne vedevo il senso”.
Da allora quegli amici sono cresciuti molto in fretta. Andrea ha fondato il comitato Verità per Aldro, organizzato insieme alla famiglia fiaccolate e sit-in e celebrazioni per ricordare Federico. Paolo ha lasciato Ferrara e l’Italia. Vive e lavoro a Londra, ha pubblicato un libro di aforismi ironici e scrive gag per comici della televisione. La storia di Federico gli ha permesso di conoscere una ragazza, Matilde. Lei ha lanciato in tutto il mondo via facebook l’appello “People for #vialadivisa”. In occasione della manifestazione a Ferrara per chiedere la destituzione dei quattro poliziotti condannati per l’omicidio di Federico, Patrizia Moretti lesse una lettera di Paolo. “Una volta un giornalista mi domandò cosa avessi imparato dalla storia di Aldro – scriveva il giovane -. La domanda mi colse impreparato, non ricordo cosa risposi sul momento. In realtà, in seguito, pensai a lungo a quella domanda. Che cosa avevo imparato dalla morte del mio amico? Credo di aver imparato che la gente ha paura delle cose sbagliate”.
Paolo ricostruisce quei giorni successivi al 25 settembre. “Dopo quell’infame pestaggio che costò la vita al mio amico, gli stessi poliziotti diffusero la notizia che Aldro fosse un bestione di due metri per novanta chili, tossicodipendente, dal collo taurino e con la schiuma che gli usciva dalla bocca per la rabbia. Poco importa che tutto questo fosse falso, perché basta creare questo personaggio mostruoso, oscuro, inumano, per fare leva sulle paure più ancestrali e irrazionali delle persone e ottenere il loro consenso senza che facciano troppe domande. Tanto che ancora oggi, in qualche bar della città, è possibile trovare qualche bifolco disposto a dichiarare che Aldro dopotutto se l’è cercata perché era drogato, brutto, grosso e cattivo. Tutti abbiamo paura dell’uomo nero, dello sbandato, tossico, che ci aggredirà e deruberà in un vicolo freddo e buio quando meno ce lo aspettiamo”.
“Nessuno – prosegue Paolo – invece fa mai incubi ambientati in uffici in cui alte cariche dello Stato, sedute su comode poltrone, discutono quale sia la strategia migliore per insabbiare l’ennesimo brutale atto di repressione realizzato dalle cosiddette forze dell’ordine. Nessuno fa mai incubi riguardanti depistaggi, omissioni di atti d’ufficio e favoreggiamento, riammissione in servizio di poliziotti che hanno disonorato la divisa con un omicidio. Eppure è proprio questo genere di crimini ad avere un impatto devastante sulla nostra società democratica, ma non ci colpiscono emotivamente quanto lo spauracchio di un ipotetico brutto tipo che potremmo incontrare una sera. Beh, forse faremmo meglio a scegliere con più cura i protagonisti dei nostri incubi”.
Vedere quei visi spauriti testimoniare al processo e vedere le loro facce oggi fa capire come e quanto Andrea e Paolo siano cresciuti. Sono ciascuno una parte di Federico, direbbe Patrizia.
Andrea ha avuto due figli. Il primo, un maschio, l’ha chiamato Federico. Paolo ha sposato Matilde. Come giorno del matrimonio ha scelto la data di oggi, 17 luglio 2014. Quando Federico avrebbe compiuto 27 anni.
Federico, per riprendere la frase di Tolstoj, non solo ha messo radici. Ha dato anche dei frutti.
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link:http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/17/federico-aldrovandi-e-i-frutti-di-chi-mette-radici/1064061/
R.I.P. Federico e che i tuoi carnefici abbiano gli incubi tutte le notti
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