TRUPPEN
22-03-13, 15:15
http://www.agrigentoflash.it/2013/03/22/raffadali-sequestro-di-marijuana-i-particolari-del-blitz/
Le indagini dei carabinieri hanno permesso il sequestro di 5 chili di marijuana già pronta per lo spaccio, e 37 piantine che avrebbero permesso di ricavare altri 5 chili della stessa sostanza stupefacente. Il blitz dei militari è scattato ieri sera e ha consentito l’arresto di due giovani raffadalesi: Salvatore Butticè, 22 anni, disoccupato, e la propria convivente, Martina Arcuri, 21 anni. Da tempo gli investigatori tenevano d’occhio la casa di via Manzoni, nel centro di Raffadali, ritenendo che la giovane coppia che ci abitava, avesse realizzato un vero e proprio laboratorio per la coltivazione e il confezionamento della droga. Dopo l’irruzione in una stanza gli investigatori diretti dal capitano Giuseppe Asti hanno rinvenuto decine di vasi con le piante di marijuana in pieno stato vegetativo, e 5 chili di marijuana essiccata sistemati su un carrello a più ripiani. Nel locale era stato predisposto un sistema di ventilazione, illuminazione e riscaldamento per consentirne una migliore crescita. Butticè e la donna avevano costruito una vera e propria serra con tanto di lampade alogene, ventilatori, modificatori, concimi chimici, in grado di generare le condizioni climatiche favorevoli alla crescita delle piante. Nel corso della perquisizione sono stati sequestrati un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento dello stupefacente, un termostato, sostanze chimiche e quattro flaconi di concime liquido. La droga secondo i carabinieri era destinata al mercato dello spaccio di Raffadali.
Le indagini dei carabinieri hanno permesso il sequestro di 5 chili di marijuana già pronta per lo spaccio, e 37 piantine che avrebbero permesso di ricavare altri 5 chili della stessa sostanza stupefacente. Il blitz dei militari è scattato ieri sera e ha consentito l’arresto di due giovani raffadalesi: Salvatore Butticè, 22 anni, disoccupato, e la propria convivente, Martina Arcuri, 21 anni. Da tempo gli investigatori tenevano d’occhio la casa di via Manzoni, nel centro di Raffadali, ritenendo che la giovane coppia che ci abitava, avesse realizzato un vero e proprio laboratorio per la coltivazione e il confezionamento della droga. Dopo l’irruzione in una stanza gli investigatori diretti dal capitano Giuseppe Asti hanno rinvenuto decine di vasi con le piante di marijuana in pieno stato vegetativo, e 5 chili di marijuana essiccata sistemati su un carrello a più ripiani. Nel locale era stato predisposto un sistema di ventilazione, illuminazione e riscaldamento per consentirne una migliore crescita. Butticè e la donna avevano costruito una vera e propria serra con tanto di lampade alogene, ventilatori, modificatori, concimi chimici, in grado di generare le condizioni climatiche favorevoli alla crescita delle piante. Nel corso della perquisizione sono stati sequestrati un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento dello stupefacente, un termostato, sostanze chimiche e quattro flaconi di concime liquido. La droga secondo i carabinieri era destinata al mercato dello spaccio di Raffadali.