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Visualizza Versione Completa : Qualche regola per difendersi in materia di coltivazione



Avv. Zaina
06-07-13, 09:55
Poichè vi è molta attenzione sul tema della coltivazione di piante di cannabis da cui derivare sostanze stupefacenti o psicotrope, mi permetto di svolgere alcune osservazioni di pura natura processuale.
Desidero fornirvi informazioni giuridiche per difendersi correttamente e senza sotterfugi.
Fatta la premessa che, allo stato, nonostante qualche sentenza di segno favorevole, l'attività coltivativa rimane tassativamente una condotta sanzionata penalmente dall'art. 73 comma 1 dpr 309/90, credo che chi incappi nelle maglie della giustizia debba avere qualche indicazione di carattere difensivo.
Per vero, quello che sto per dire dovrebbe maggiormente interessare gli operatori del diritto, in senso stretto (avvocati o magistrati), ma ritengo che un patrimonio di informazione, anche se tecnica, non debba rimanere circoscritto a pochi.
Ritengo che la prima cosa che si debba fare quando la persona subisce una perquisizione sia quella di chiedere immediatamente (e prima che inizino le operazioni) di avvalersi di un difensore, di modo che vi sia un controllo sulla conformità della perquisizione ai dettami di legge.
Soprattutto, credo che in questa fase sia opportuno controllare cosa i verbalizzanti effettivamente sequestrino.
Sovente, infatti, succede che non venga sequestrata la parte di pianta rilevante ai fini del procedimento (foglie od infiorescenze), ma che oltre al fusto, addirittura vengano prelevate le radici con annesse - talvolta- zolle di terra.
Il tutto viene pesato e il peso lordo così (impropriamente) ricavato viene altrettanto impropriamente addebitato all'indagato nel capo di accusa, si da giustificare l'adozione di una misura cautelare e dell'arresto.
Se, quindi, gli agenti pesano quanto sequestrato in vostra presenza pretendete che a verbale venga inserita una vostra dichiarazione dove contestate il peso delle piante ed il tipo di parti della piante che si sequestrano.
E' molto importante fare ciò (che è un vostro diritto) perchè sin dall'inizio si deve cercare di stabilire il rispetto della correttezza delle regole del gioco.
Altro aspetto che reputo di significativa importanza consiste nel verificare che la descrizione della piante sia effettuata in modo rigorosamente aderente alla realtà.
Quindi, vi deve essere indicazione esatta dell'altezza, esatto stato di germinazione, corretta descrizione del luogo e delle modalità di rinvenimento della pianta (o piante), tipo modo di invasamento, luogo esatto etc. .
si deve poi richiedere subito che venga disposta una consulenza tecnica tesa a verificare la percentuale di THC contenuta nelle piante.
Mi rendo conto che può trattarsi di una strategia processuale che potrebbe in qualche maniera portare ad assumere una prova a sfavore, ove il THC si rivelasse - all'esito della perizia - di livello elevato rispetto alla normalità.
Osservo, però, che
1. la consulenza nel 95% dei casi viene disposta d'ufficio dal PM ai sensi dell'art. 359 cpp (senza contraddittorio con l'indagato)
2. è necessario partecipare materialmente e processualmente alla consulenza per potere verificare le modalità con cui la stessa viene svolta e contraddire se del caso.
E qui subentra l'ultimo consiglio che, per ora mi permetto di dare.
Sappiate che le metodiche peritale usate allo stato non sono sempre corrette.
Ciò non avviene per malafede, ma soprattutto per ignoranza.
Or bene se vengono sequestrate più piante l'analisi, purtroppo,comunemente, si sofferma sull'eventuale THC che globamente può essere ricavato dall'insieme delle piante.
Questo è un metodo sbagliato!!!!!
Va contestato.
La perizia in materia di coltivazione deve essere svolta allo scopo di verificare l'idoneità di ogni singola pianta a produrre THC!
L'esame si deve incentrare su ogni pianta, perchè non tutte possono avere la stessa capacità ed attitudine a produrre THC e, dunque, può succedere che talune di esse non debbano essere tenute in considerazione ai fini dell'imputazione.
Non si può operare la somma aritmetica dei singoli THC!
La Cassazione, infatti, ha escluso la rilevanza penale della coltivazione quando le piante rinvenute contengano un THC di basso livello, che risulti insufficiente a produrre effetti droganti concreti (percentuale fino a 0,3%).
Capita spesso che nel contesto di coltivazione di una pluralità di piante, una parte significativa non raggiunga quel limite minimo.
Secondo aspetto che riguarda la perizia.
L'eventuale THC presente nelle piante non va calcolato in funzione delle dosi medie giornaliere ricavabili (mg. 25), quanto piuttosto in funzione della quantità massima detenibile (mg. 500).
E' di tutta evidenza la circostanza che la d.m.g. serve solo in presenza di situazioni di spaccio.
La coltivazione, invece, va assimilata alla detenzione e, dunque, il parametro deve essere diverso.
La q.m.d. è canone di valutazione introdotto proprio con la L. 49/2006 (una delle pochissime cose buone di questa legge) per permettere di creare un coefficiente di individuazione del quantitativo massimo di principio attivo astrattamente detenibile.
Chiunque può capire, inoltre, che utilizzare un criterio pari a 500 mg appare certamente più favorevole di quello impostato su mg. 25.
Spero di essere stato chiaro, ma se non lo fossi stato parliamone e ditemelo.:polliceu::polliceu:

Ska
06-07-13, 10:11
grazie avvocato, questa volta è stato chiarissimo, ha parlato in maniera tale da far capire il discorso a tutti :polliceu:

Avv. Zaina
06-07-13, 12:06
Grazie a voi

Yomi
06-07-13, 13:11
Grazie dottor Zaina, chiarissimo!! Solo una precisazione, su questa parte:

Ritengo che la prima cosa che si debba fare quando la persona subisce una perquisizione sia quella di chiedere immediatamente (e prima che inizino le operazioni) di avvalersi di un difensore, di modo che vi sia un controllo sulla conformità della perquisizione ai dettami di legge.

Quanto tempo ho, al massimo, per far giungere un avvocato? Un'ora, due?

Buona domenica!!:polliceu:

:punkif5:

mostarda
06-07-13, 13:45
Peccato che non ci siano Avvocati come Zaina un po' sparsi ovunque sul territorio Italiano.
Non so se converrebbe chiamare un avvocato quando questi e' impreparato in materia...
Ci vorrebbe il teletrasporto :yes:

O esiste una lista di legali specialisti?
Scusate la mia ignoranza.

bluedigit
06-07-13, 14:22
Bhé, data la diffusione ed il carico giudiziale che ne deriva forse Lei, Avvo, ed i suoi colleghi, dovreste creare una associazione di penalisti "specializzati" che pubblichi anche il proprio albo per renderlo consultabile ed accessibile a chiunque ne avesse bisogno "al volo".:icon_study::specool:

Billy_koen
06-07-13, 21:14
la ringrazzio Avvocato Zaina per le info. ciò non toglie che nonostate tutto siamo completamente vulnerabili a prepotenze da parte di polizia e stato nel caso in cui ci dovessero beccare.

Avv. Zaina
06-07-13, 22:05
Grazie dottor Zaina, chiarissimo!! Solo una precisazione, su questa parte:

Ritengo che la prima cosa che si debba fare quando la persona subisce una perquisizione sia quella di chiedere immediatamente (e prima che inizino le operazioni) di avvalersi di un difensore, di modo che vi sia un controllo sulla conformità della perquisizione ai dettami di legge.

Quanto tempo ho, al massimo, per far giungere un avvocato? Un'ora, due?

Buona domenica!!:polliceu:

:punkif5:

E' evidente che le operazioni non possono iniziare sino a che il difensore (o la persone di fiducia) non arriva.
E' altrettanto evidente che non si può aspettare per chissà quale tempo.
Lei potrebbe certamente nominare un avvocato anche non della sua città, ma costui deve organizzarsi - ad esempio - incaricando un sostituto sul posto per quell'atto.

Avv. Zaina
06-07-13, 22:11
Bhé, data la diffusione ed il carico giudiziale che ne deriva forse Lei, Avvo, ed i suoi colleghi, dovreste creare una associazione di penalisti "specializzati" che pubblichi anche il proprio albo per renderlo consultabile ed accessibile a chiunque ne avesse bisogno "al volo".:icon_study::specool:

Il problema dell'albo di specializzazione è già allo studio della nostra categoria.
Io devo dirle che credo poco nelle associazioni tra avvocati, perchè c'è sempre qualcuno più "furbo", (d'altronde ne abbiamo avuto evidenti prove negli anni) e si finisce per litigare e danneggiare i nostri assistiti.
Ritengo, inoltre, che per sostenere di essere specializzati in una specifica materia non basti affermarlo, ma è necessario dimostrarlo e se mi consentite ne ho visti parecchi di avvocati che, giunti al dunque, non erano in grado di elaborare una strategia adeguata, preferendo, magari patteggiamenti assurdi, per sgravarsi, oppure dibattimenti altrettanto assurdi per alzare i costi del processo.
Io mi limito solo a dire che chiunque può trovarmi 24 ore su 24 al 3339030931 e che ovunque mi chiamino io - se vi sono le condizioni - vado.
Non sono infallibile, ma sono molto testardo e ragionevole.:wallbash::specool:

PurpleHazeKiller
06-07-13, 22:39
Tutti gli avvocati dovrèbbèro èssèrè comè lèi.

Stasèra mi sono rèso conto di quanti soldi ho buttato a causa di tutti i pattèggiamènti chè ho dovuto farè, probabilmèntè solo pèrchè gli avvocati chè avèvo non èrano compètènti...
Mi fa proprio piacèrè vèdèrè chè c'è ancora qualcuno chè fa il proprio lavoro pèr passionè.
Lè faccio i mièi piu sèntiti complimènti, non molli mai!.

Avv. Zaina
06-07-13, 22:46
Nei prossimi giorni ne riparliamo e verifichiamo nuove situazioni nelle quali dovete far valere i vs. Diritti.

ubaccu
06-07-13, 23:58
grazie mille avvocato delle informazioni mi sono già salvato il suo numero,fossero tutti come lei....

drugouno
09-07-13, 07:50
grazie Avvocato, super efficente in questa nota informativa!! come del resto... sempre..Grazie di tutto

SLH
12-07-13, 15:25
Avvocato lei è il mio nuovo dio...:biggrinthumb:
La ringrazio a nome di tutti per l'impegno e la costanza che mette nel suo lavoro :)

Avv. Zaina
12-07-13, 22:16
Gentile Shl non esageri per favore, che Dio e' davvero una cosa seria.
Piuttosto desidero - salvo quesiti che vogliate propormi - soffermarmi ancora su qualche aspetto tecnico procedurale.
Primo non perdete la calma e senza iniziare inutili polemiche chiedete di potere avvertire una persona di fiducia e, se ne conoscete uno, un avvocato.
Sino a che costoro non sono sul posto non si può iniziare la perquisizione e non posso o essere effettuati sequestri di sorta.
Secondo, raccomando di insistere per una verbalizzazione delle operazioni più dettagliata possibile .
Non temete di insistere .
La descrizione corretta delle piante, dei reperti effettivamente sequestrati e del loro però può essere decisiva sia al momento che in funzione dell'indagine e dell'ipotetico processo.

SLH
13-07-13, 00:12
Gentile Shl non esageri per favore, che Dio e' davvero una cosa seria.
Piuttosto desidero - salvo quesiti che vogliate propormi - soffermarmi ancora su qualche aspetto tecnico procedurale.
Primo non perdete la calma e senza iniziare inutili polemiche chiedete di potere avvertire una persona di fiducia e, se ne conoscete uno, un avvocato.
Sino a che costoro non sono sul posto non si può iniziare la perquisizione e non posso o essere effettuati sequestri di sorta.
Secondo, raccomando di insistere per una verbalizzazione delle operazioni più dettagliata possibile .
Non temete di insistere .
La descrizione corretta delle piante, dei reperti effettivamente sequestrati e del loro però può essere decisiva sia al momento che in funzione dell'indagine e dell'ipotetico processo.

Mi creda avvocato di Dei ne esistono pure troppi, ma sfortunamente siamo stati dotati di libero arbitrio....

Ska
13-07-13, 15:16
Gentile Shl non esageri per favore, che Dio e' davvero una cosa seria.
Piuttosto desidero - salvo quesiti che vogliate propormi - soffermarmi ancora su qualche aspetto tecnico procedurale.
Primo non perdete la calma e senza iniziare inutili polemiche chiedete di potere avvertire una persona di fiducia e, se ne conoscete uno, un avvocato.
Sino a che costoro non sono sul posto non si può iniziare la perquisizione e non posso o essere effettuati sequestri di sorta.
Secondo, raccomando di insistere per una verbalizzazione delle operazioni più dettagliata possibile .
Non temete di insistere .
La descrizione corretta delle piante, dei reperti effettivamente sequestrati e del loro però può essere decisiva sia al momento che in funzione dell'indagine e dell'ipotetico processo.

ancora grazie avvocato, una curiosità, ho qualche diritto sulla stesura del verbale?
faccio un esempio per spiegarmi meglio, posso pretendere che vengano scritte cose reali e dettagliate, del tipo, vengono pesate le piante comprese di fusto e radici e non solo le infiorescenze, oppure il funzionario incaricato può scrivere ciò che più gli garba?
nel secondo caso, come possiamo comportarci?

p.s. anche la chiamata all'avvocato o alla persona di fiducia è un nostro diritto che possiamo pretendere? oppure possono negarcela?

Avv. Zaina
13-07-13, 16:05
Gentile Ska
la verbalizzazione corretta di tutte le circostanze attinenti e rilevanti è un diritto della persona.
L'assistenza (e dunque la chiamata) da parte di una persona di fiducia o dell'avvocato è anch'essa un diritto ineludibile.

holy
15-07-13, 07:47
Sarebeb interessare anche conoscere un iter serio da mantenere durante un controllo in auto e/o perquisizione personale e/o dello stesso veicolo. L'ultima volta che mi è capitato siamo stati allegramente fermati, perquisiti, calate le mutande e uno prese uno schiaffo .. comincio a dubitare che fosse una procedura standard (...)

Avv. Zaina
15-07-13, 08:48
No, non era una procedura standard, o meglio lo è talora - spero assai raramente - da parte di qualche persona che, così facendo, nasconde dietro una divisa la propria meschinità ed indegnità a servire veramente lo Stato.
Per quanto attiene alle perquisizioni personali esse dovrebbe essere svolte nell'assoluto rispetto e nel pieno decoro della persona che subisce il controllo.
In questi casi io consiglio il buon senso.
Cerchiamo di mantenere la calma assoluta, non cerchiamo di ricorrere a furbizie che possono creare equivoci con le forze dell'ordine e favorire condotte - da parte di costoro - non ortodosse.
Se siete in possesso di sostanze proibite od illecite, consegnatele spontaneamente, perché esse difficilmente sfuggiranno alla perquisizione.
Tanto vale, quindi, prendere l'iniziativa, assumere un atteggiamento leale, proprio perché se si detiene - senza fini di cessione a terzi - non si ha nulla da nascondere e tale condotta costituisce un argomento difensivo di carattere logico e storico, indubbiamente valido.
Non cadete nelle provocazioni e non rispondete a battute od insulti.
Ribadisco, se una persona detiene su di sé per uso personale e viene colta in un luogo pubblico, o nella propria autovettura, in tale situazione - vale a dire con un quantitativo modico di qualche grammo - non deve temere nulla.
Si tratta di una condotta che anche se valutata dagli inquirenti o dal PM, all'inizio come violatrice l'art. 73 e, quindi, penalmente rilevante, in realtà - come insegna la giurisprudenza che si è venuta a formare - deve essere riconosciuta come, al più, in contrasto con l'art. 75.
Non cedete al timore dell'arresto, perché per qualche grammo detenuto (non ceduto) le forze dell'ordine non devono arrestare l'indagato.
Se le operazioni si protraessero al di là del mero controllo personale, del mero sequestro dello stupefacente, se gli agenti iniziano a farvi domande di qualsiasi natura, chiedete di avvertire un avvocato, o la vostra famiglia, od una persona di vostra fiducia (è un vostro diritto).
Ricordate che non potete essere interrogati senza la presenza di un difensore, e non sbilanciatevi in dichiarazioni, che, per lo più, non sono di alcuna utilità processuale per voi.
Questo in linea di massimo deve essere l'atteggiamento da serbare,

mostarda
15-07-13, 13:44
Grazie Avvocato Zaina per i preziosi post.
Quello che pero' mi torna in mente e':
se dovesse avvenire una perquisizione nell'area di coltivazione,
quale avvocato dovrei chiamare?
Di fiducia non ho nessuno.
Non potrebbe magari fornirci dei nomi di suoi colleghi che operano in regioni come la Valle d'Aosta o la Sicilia, giusto per citarne due agli antipodi, ma e' detto per sapere info su tutto il territorio Nazionale.

Se capitasse a Rimini c'e' Lei...
ma in caso contrario?
Non sono molto fortunato con gli avvocati.

Avv. Zaina
15-07-13, 21:55
Grazie Avvocato Zaina per i preziosi post.
Quello che pero' mi torna in mente e':
se dovesse avvenire una perquisizione nell'area di coltivazione,
quale avvocato dovrei chiamare?
Di fiducia non ho nessuno.
Non potrebbe magari fornirci dei nomi di suoi colleghi che operano in regioni come la Valle d'Aosta o la Sicilia, giusto per citarne due agli antipodi, ma e' detto per sapere info su tutto il territorio Nazionale.

Se capitasse a Rimini c'e' Lei...
ma in caso contrario?
Non sono molto fortunato con gli avvocati.

Se capita anche fuori Rimini io ci sono, anzi il mio lavoro mi porta spesso fuori.
Non mi creda presuntuoso, ma io al massimo utilizzo avvocati come domiciliatari, perché sono io che fornisco la difesa.
Lei - come chiunque altro - mi può chiamare sempre 365 giorni all'anno e non dubiti che all'organizzazione della difesa ovunque io sia mi dedico personalmente.
Non delego altri e non fornisco nomi altrui perché sono un lupo solitario perché credo nei miei metodi e perché operò in prima persona.
Forse non uso criteri del tutto low cost, ma penso che spesso il tanto magnificato low cost non garantisce preparazione e professionalità.
Nessuno si è mai indebitato per esser stato difeso da me, questo e' certo.
La difesa tecnica ha dei costi, non possono e non devono essere esosi, ma diffidate da chi offre i cd saldi, perché non vi possono garantire un servizio adeguato per tempo e presenza.

furor
16-07-13, 18:50
No, non era una procedura standard, o meglio lo è talora - spero assai raramente - da parte di qualche persona che, così facendo, nasconde dietro una divisa la propria meschinità ed indegnità a servire veramente lo Stato.
Per quanto attiene alle perquisizioni personali esse dovrebbe essere svolte nell'assoluto rispetto e nel pieno decoro della persona che subisce il controllo.
In questi casi io consiglio il buon senso.
Cerchiamo di mantenere la calma assoluta, non cerchiamo di ricorrere a furbizie che possono creare equivoci con le forze dell'ordine e favorire condotte - da parte di costoro - non ortodosse.
Se siete in possesso di sostanze proibite od illecite, consegnatele spontaneamente, perché esse difficilmente sfuggiranno alla perquisizione.
Tanto vale, quindi, prendere l'iniziativa, assumere un atteggiamento leale, proprio perché se si detiene - senza fini di cessione a terzi - non si ha nulla da nascondere e tale condotta costituisce un argomento difensivo di carattere logico e storico, indubbiamente valido.
Non cadete nelle provocazioni e non rispondete a battute od insulti.
Ribadisco, se una persona detiene su di sé per uso personale e viene colta in un luogo pubblico, o nella propria autovettura, in tale situazione - vale a dire con un quantitativo modico di qualche grammo - non deve temere nulla.
Si tratta di una condotta che anche se valutata dagli inquirenti o dal PM, all'inizio come violatrice l'art. 73 e, quindi, penalmente rilevante, in realtà - come insegna la giurisprudenza che si è venuta a formare - deve essere riconosciuta come, al più, in contrasto con l'art. 75.
Non cedete al timore dell'arresto, perché per qualche grammo detenuto (non ceduto) le forze dell'ordine non devono arrestare l'indagato.
Se le operazioni si protraessero al di là del mero controllo personale, del mero sequestro dello stupefacente, se gli agenti iniziano a farvi domande di qualsiasi natura, chiedete di avvertire un avvocato, o la vostra famiglia, od una persona di vostra fiducia (è un vostro diritto).
Ricordate che non potete essere interrogati senza la presenza di un difensore, e non sbilanciatevi in dichiarazioni, che, per lo più, non sono di alcuna utilità processuale per voi.
Questo in linea di massimo deve essere l'atteggiamento da serbare,

io sento spesso parlare della CARTA anche se a me non è mai capitato.
mi spiego, controllo persona trovata con un tot di sostanza per uso personale 2g circ...CARTA.
precisamente cos'è?
che problemi si hanno?
viene fatta sempre in caso si viene trovati in possesso di un piccolo quantitativo di stupefacente?
grazie in anticipo

Avv. Zaina
16-07-13, 20:53
Scusi Furor
ma non capisco affatto cosa intenda con CARTA, termine che mai ho sentito usare.
Può essere più preciso?
Grazie

Yomi
16-07-13, 20:58
Scusi Furor
ma non capisco affatto cosa intenda con CARTA, termine che mai ho sentito usare.
Può essere più preciso?
Grazie

Furor, quoto il dottor Zaina, ci spieghi meglio? :polliceu:

Resina
16-07-13, 21:07
Dottor Zaina grazie di tutte queste informazioni, avrei una domanda sulla perquisizione fuori dalle mura domestiche, dovessi essere fermato in auto con 2 grammi non rischio anche una perquisizione a casa?

Avv. Zaina
16-07-13, 21:37
Dottor Zaina grazie di tutte queste informazioni, avrei una domanda sulla perquisizione fuori dalle mura domestiche, dovessi essere fermato in auto con 2 grammi non rischio anche una perquisizione a casa?

È' un rischio fondato, perché nella pratica avviene sovente.:polliceu:

holy
17-07-13, 08:44
In me sorge il forte dubbio, quando agli organi competenti (e quali sono specialmente) possono permettersi di perquisire, la mia persona, la mia automobile la mia casa ?

In pratica se mi trovano nell'atto del grande reato ok immagino sia quanto di piu normale, ma se guido normalmente e vengo fermato ad un posto di blocco/controllo possono sempre decidere di perquisire ?

Avv. Zaina
17-07-13, 11:49
L'art . 103 pr 309/90 al comma 2 tra l'altro afferma che " le forze di polizia per la prevenzione e la repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, possono procedere in ogni luogo al controllo e all'ispezione dei mezzi di trasporto, dei bagagli e degli effetti personali quando hanno fondato motivo di ritenere che possano essere rinvenute sostanze stupefacenti o psicotrope".
Dunque estrema discrezionalità che se è' ammissibile per fatti rilevanti non lo è in occasione di vicende modeste.

holy
17-07-13, 14:24
"hanno fondato motivo di ritenere che possano essere rinvenute sostanze stupefacenti o psicotrope"

Ed io come cittadino, ovviamente non posso sul momento della perquisizione ritenere il loro 'fondato motivo' che tipicamente sarà occhi rossi, quindi poco o niente individuabile nelle ore successive oppormi alla perquisizione (...) mi sembra di vivere in un paese arabo

Avv. Zaina
17-07-13, 16:12
Si è vero siamo in una repubblica che presenta aspetti talebani.
Per questo predico informazione giuridica corretta.
Regole principale.
Fate inserire in ogni verbale le vostre deduzioni, senza divagare e contestando eventuale percezioni immotivate dei verbalizzanti.
E prima di firmare (ma firmate il verbale) richiedete la lettura delle dichiarazioni riportate e solo se rilevate omissioni od errori non corregibili, rifiutate la firma spiegando la ragione.
Proseguiremo poi con altri consigli

furor
20-07-13, 19:42
scusate sono stato fuori per un po di mare dopo la permanenza inglese.
per carta intendo verbale....ci fermano con 1gr di cannabis cosa succede realmente anche per piccole quantita?

Avv. Zaina
19-08-13, 23:17
Cari amici, prima di riprendere il post dove cercherò di commentare le ultime novità giurisprudenziali, desidero riflettere nuovamente con voi sul problema della difesa in tema di detenzione e coltivazione.
Lo spunto mi viene da alcuni recenti casi nei quali, la perquisizione svolta dalle forze dell'ordine ha determinato il sequestro di prodotti derivati da coltivazione (la quale non era in corso all'atto della perquisizione).
In questi casi - i quantitativi non erano minimi, ma si aggiravano attorno ad alcune decine di grammi di peso globale lordo - ho dovuto constatare che molti difensori consigliano ai loro assistiti
1. di negare di avere coltivato (pur in presenza di indicatori quali una pluralità di vasi, residui d piante, lampade, fertilizzanti, semi etc.)
2. di puntare al patteggiamento sulla scorta di una valutazione di incompatibilità di quantitativi non minimali con la destinazione ad uso personale.
Mi dichiaro contrario ad entrambe le posizioni esposte.
In primo luogo negare una pregressa coltivazione e' inutile
A) perché ricusare l'evidenza dei fatti e' sempre processualmente assurdo e controproducente. Significa, inoltre, ammettere agli occhi dei giudici, implicitamente di avere commesso qualcosa di illecito,
B) perché in realtà - in simili situazioni - la coltivazione non può venire seriamente contestata dagli inquirenti, all'indagato, in quanto non vi è effettiva flagranza di condotta delittuosa, che è poi l'elemento fondamentale di questo reato. Come può essere ipotizzata la coltivazione, senza la presenza materiale di piante?
Dunque il risultato della eventuale pregressa coltivazione costituisce sostanza che si detiene e la cui provenienza appare irrilevante, sia che si verta in un contesto di consumo personale o di possibile cessione in favore di terzi.
Soprattutto in ipotesi di detenzione per uso personale la indagine in ordine alla provenienza dello stupefacente non pare argomento di rilievo o decisivo.
In secondo luogo continuo a dichiararmi contrario al patteggiamento e non certo per esibizionistiche ragioni demagogiche, quanto per un sano pragmatismo.
Patteggiare significa ammettere delle responsabilità.
La sentenza di patteggiamento equivale a sentenza di condanna.
I criteri assunti in giurisprudenza per definire ad uso personale la detenzione di stupefacenti permettono invece una difesa seria, positiva ed idonea a produrre risultati concretamente favorevoli all'imputato.
Troppe volte, invece, si omette di dare corso a Consulenze tecniche tossicologiche, dalle quali desumere la vera portata diffusiva della sostanza.
Credo che si debba, dunque, cambiare mentalità cercando di non chiudersi a riccio per mirare alla minor pena possibile, quanto piuttosto si deve guardare con fiducia alla scelta di affrontare il giudizio difendendosi concretamente, onde dimostrare (ed e' possibile) la non destinazione a terzi di quanto detenuto.
Soprattutto, affinché non si faccia largo l'inacettabil principio che il PM ed il giudice possano presumere la responsabilità del cittadino, in assenza di prove a suo carico.

barbone
20-08-13, 00:18
grazie Avvocato, vedo che torna spesso su questo tema
e fa bene!

bambola87
29-09-13, 12:55
ciao a tutti, scusate la mia ignoranza ma cosa s'intende x d.m.g.??

bartimeus
29-09-13, 15:12
ciao a tutti, scusate la mia ignoranza ma cosa s'intende x d.m.g.??

Il primo messaggio e gradito nella sezione presentazioni.
Grazie.

Avv. Zaina
29-09-13, 16:59
ciao a tutti, scusate la mia ignoranza ma cosa s'intende x d.m.g.??

Per d.mg. si intende la dose media giornaliera e cioè la dose di principio attivo contenuta nella sostanza lorda.
Vale a dire che si parla di quella parte suscettibile di produrre effetti psicotropi o stupefacenti.
Si tratta, quindi, di un parametro che usualmente viene usato processualmente in relazione ad ipotizzate condotte di spaccio, o, comunque, di cessione a qualsiasi titolo, in quanto costituisce criterio in grado di dimostrare la capacità diffusiva, nel bacino di utenza cui può essere destinato un certo quantitativo lordo.
Per la cannabis la d.m.g. è pari a mg. 25 e differisce a seconda del tipo di sostanza.
Le varie d.m.g. sono indicate nelle tabelle allegate al dpr 309/90.:polliceu: