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Pawan Kumar - ASCIA
07-10-13, 09:43
fonte: http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=6628

Dove giace la proposta di legge dell'on. Farina?

Avevamo intenzione di lanciare questa iniziativa circa una decina di giorni fà, ma le vicende di “governo sì-governo no” ci hanno bloccato non sapendo che fine avrebbero fatto i gruppi e le commissioni parlamentari, ma visto che il governo è salvo e tutto continua come se niente fosse accaduto, e che quindi le Commissioni dovrebbero essere operative, vi invitiamo a leggere l’articolo che segue e partecipare più numerosi di sempre all’iniziativa che lanciamo in sostegno alla legge Farina, che seppur non riteniamo soddisfacente, ha comunque il merito di poter aprire un dibattito parlamentare in tema di cannabis. Massima diffusione in web!

In questi anni di attivismo antiproibizionista abbiamo più volte dovuto mandar giù bocconi amari, dopo aver solo immaginato il sapore di una possibile soluzione ai problemi generati dalla “war on drug” a livello mondiale e nel nostro Paese dalla Fini-Giovanardi.

In tutto questo tempo abbiamo appreso di considerevoli e qualificate prese di posizione per una immediata cessazione della politica repressiva e caldeggiato i numerosi inviti per un approccio diverso in relazione alle problematiche connesse all’uso degli stupefacenti e mentre abbiamo visto in altri Paesi come la volontà politica arrivi poi a trovare una soluzione tra esigenze della collettività e diritti dell’individuo, nella nostra maltrattata Italia, dai tempi in cui Pannella negli anni ’70 si faceva fotografare con le piante di cannabis ad oggi dove l’on. Bernardini le mostra davanti a Montecitorio, non abbiamo fatto un passo avanti e cominciamo a convincerci che la questione non voglia realmente essere discussa in Parlamento, da dove purtroppo è nata e dove dovrebbe essere seppellita.

Da quando fu varata la legge nel 2006, in ordine cronologico dovremmo aver avuto, se ricordiamo bene, una proposta dell’on. Bernardini di cui era stata comunicata la calendarizzazione e mai discussa in Commissione a causa delle vicende politiche dell’epoca e a distanza di un paio d’anni una proposta dei senatori Della Seta e Ferrante del PD che addirittura non fu neanche presa in considerazione e dato che oggi i due senatori sono ex-parlamentari, è molto probabile che non sentiremo più parlare né di loro né della loro proposta di legge!

Arrivando ai giorni nostri (con una media di una proposta di legge ogni 2 anni!) a giugno abbiamo di nuovo esultato quando l’on. Farina di SEL ha depositato un nuovo disegno di legge per modificare la Fini-Giovanardi (che anche se incompleto, ci sembrava comunque un’opportunità per dibattere ufficialmente l’argomento) .

Il Disegno di Legge era stato inserito nel calendario della Commissione Giustizia della Camera, ma le vicende del Cavaliere hanno mandato tutto a monte, con la conseguenza che anche stavolta di cannabis in Parlamento non se ne parla …ma che fine ha fatto la proposta dell’on. Farina?

Cercheremo di contattare di persona l’on. Farina per capire come pensa di procedere, noi intanto invitiamo nuovamente i nostri lettori e i nostri soci ad alzare la voce inviando alla Commissione Giustizia della Camera un’esortazione affinché non cada nel dimenticatoio anche questa nuova proposta.

Direttivo ASCIA

Vi invitiamo a partecipare numerosi a questa mailbombing indirizzata al presidente della Commissione Giustizia della Camera, ai vicepresidenti, ai segretari e a tutti i deputati di PD, SEL e M5S presenti in Commissione, copiando la seguente parte della News Letter e inviarla all’elenco sottoindicato:

Mailbombing:

Signori deputati in Commissione Giustizia, da quando fu varata la legge Fini-Giovanardi nel 2006, in ordine cronologico dovremmo aver avuto, se ricordiamo bene, una proposta dell’on. Bernardini di cui era stata comunicata la calendarizzazione e mai discussa in Commissione a causa delle vicende politiche dell’epoca e a distanza di un paio d’anni una proposta dei senatori Della Seta e Ferrante del PD che addirittura non fu neanche presa in considerazione e dato che oggi i due senatori sono ex-parlamentari, è molto probabile che non sentiremo più parlare né di loro né della loro proposta di legge!

Arrivando ai giorni nostri (con una media di una proposta di legge ogni 2 anni!) a giugno abbiamo di nuovo esultato quando l’on. Farina di SEL ha depositato un nuovo disegno di legge per modificare la Fini-Giovanardi.

Il Disegno di Legge era stato inserito nel calendario della Commissione Giustizia della Camera (24 luglio 2013), ma le vicende del Cavalier Berlusconi e del Governo hanno mandato tutto a monte, con la conseguenza che anche stavolta di regolamentare l’uso di cannabis in Parlamento non se ne parla …ma che fine ha fatto la proposta dell’on. Farina?

Vi invitiamo a dibattere l’argomento il prima possibile per risolvere il problema della criminalizzazione di milioni di pacifici cittadini consumatori che a causa della legge vigente rischiano ogni giorno una ingiusta persecuzione e discriminazione.

suggeriamo inoltre la lettura di alcune proposte di legge di iniziativa popolare:

Proposta ASCIA: http://www.legalizziamolacanapa.org/?page_id=4836

Proposta avv. Zaina: http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=6531

Proposta 3Leggi: http://www.3leggi.it/presentazione/modifiche-alla-legge-sulle-droghe-depenalizzazione-del-consumo-e-riduzione-dellimpatto-penale/

Proposta Partito Pirata: http://www.piratpartiet.it/mediawiki/index.php?title=Salute_e_sanità

Destinatari:
[email protected]
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Pawan Kumar - ASCIA
08-10-13, 13:04
La proposta di legge Farina in Commissione

A seguito della mailbombing lanciata ieri abbiamo ricevuto una risposta dal Presidente della Commissione Giustizia della Camera che ci ha informato della sua calendarizzazione: la proposta dell’on. Farina verrà dibattuta oggi in commissione.

Vi ringraziamo quindi per aver partecipato al nostro invito e vi chiediamo di sospendere per ora l’invio della mail. La proposta di Farina è l’ultima nella discussione prevista oggi ed è accorpata con un’altra proposta degli on. Gozi e Giacchetti che prevede la depenalizzazione della coltivazione domestica. Abbiamo motivo di credere che viste le varie problematiche in calendario le due proposte di legge slitteranno a nuova data, ma mai fasciarsi la testa prima della botta.

Appena saremo in grado di aggiornarvi lo faremo.

Direttivo ASCIA

Pawan Kumar - ASCIA
08-10-13, 13:16
Per informazione completa, questo è il testo della proposta Gozi-Giachetti, che verrà discussa oggi, salvo slittamenti e rinvii, dalla Commissione Giustizia della Camera insieme alla proposta Farina. Questa proposta era stata presentata prima della proposta Farina. Da un primo esame (l'ho appena letta) sembra che sostanzialmente si tratti di una semplice richiesta di depenalizzazione della coltivazione domestica e del possesso per uso personale, mantenendo solo le sanzioni amministrative. Ve la sottopongo, così possiamo studiarcela meglio.

http://www.camera.it/leg17/995?sezione=documenti&tipoDoc=lavori_testo_pdl&idLegislatura=17&codice=17PDL0008390&back_to=http://www.camera.it/leg17/126?tab=2-e-leg=17-e-idDocumento=971-e-sede=-e-tipo=


PROPOSTA DI LEGGE
d'iniziativa dei deputati
GOZI, GIACHETTI
Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, in materia di depenalizzazione della coltivazione domestica di piante dalle quali possono essere estratte sostanze stupefacenti o psicotrope
Presentata il 17 maggio 2013



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Onorevoli Colleghi! La presente proposta di legge, già presentata nella scorsa legislatura dall'onorevole Bernardini ed altri, reca modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990 in materia di depenalizzazione della coltivazione domestica di piante delle quali possono essere estratte sostanze stupefacenti e psicotrope. Nel nostro ordinamento giuridico, nonostante il divieto dell'uso personale di sostanze stupefacenti sia stato abrogato con il referendum del 1993, la condotta di coltivazione non autorizzata di piante da stupefacenti continua a costituire sempre e comunque un illecito penale, con esclusione di qualsivoglia spazio per un intervento punitivo solo in via amministrativa ai sensi dell'articolo 75 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, di seguito «testo unico», e ciò pur in presenza di coltivazioni di modestissima dimensione, rispetto alle quali sarebbe inverosimile una destinazione del ricavato al mercato.
E invero l'attività di coltivazione di piante dalle quali sono estraibili sostanze stupefacenti non è richiamata né nell'articolo 73, comma 1-bis, né nell'articolo 75, comma 1, ma solo nel comma 1 del citato articolo 73 del testo unico; ne deriva che il legislatore sembra aver attribuito scientemente a tale condotta comunque e sempre una rilevanza penale, quale che sia ladimensione della piantagione e quale che sia il quantitativo di principio attivo ricavabile dai fiori o dalle foglie delle piante.
Anche dopo l'incisivo intervento di riforma della disciplina sanzionatoria delle sostanze stupefacenti realizzato nel 2006 (decreto-legge 30 dicembre 2005, n. 272, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2006, n. 49), il legislatore ha finito con l'aderire a quell'opinione giurisprudenziale senz'altro prevalente, fatta propria anche dalla Corte costituzionale (sentenza n. 360 del 24 luglio 1995), secondo cui la condotta di coltivazione, in quanto potenzialmente in grado di aumentare il quantitativo di droga circolante, sarebbe intrinsecamente più grave rispetto a quella di mera detenzione, così da meritare un trattamento punitivo diverso e più severo.
Peraltro la predetta impostazione è stata ribadita più recentemente anche dalla giurisprudenza di legittimità (Corte di cassazione, sezioni unite, sentenza n. 28605 del 2008), essendosi riaffermato, pur dopo il novum normativo del 2006, che l'attività di coltivazione, in base al combinato disposto di cui agli articoli 26, 28, 73, comma 1-bis, e 75, comma 1, del testo unico, è vietata e sanzionata penalmente anche qualora la finalità dell'agente sia di destinare il prodotto della coltivazione a mero consumo personale.
Il divieto generale e assoluto di coltivare le piante comprese nella tabella I di cui all'articolo 14, comma 1, lettera a), del testo unico (tra le quali è annoverata la cannabis indica) appare davvero eccessivo, perlomeno rispetto a quelle condotte di coltivazione rudimentale e domestica di poche piantine, destinate a consentire il ricavo di modestissimi quantitativi di principio attivo, giacché in casi del genere il rischio di destinazione a terzi della sostanza stupefacente è pressoché nullo e parimenti nullo è il rischio per la salute individuale del coltivatore-assuntore.
Con la presente proposta di legge, pertanto, si intendono innanzitutto modificare gli articoli 26 e 28 del testo unico, così da cogliere la reale diversità di situazione che caratterizza la coltivazione in senso tecnico da attività solo naturalisticamente rientranti in tale nozione, rispetto alle quali è preferibile non operi il divieto di coltivazione in assenza di autorizzazione.
L'altra importante modifica consiste nel richiamare espressamente la condotta di coltivazione sia nell'articolo 73, comma 1-bis, che nell'articolo 75 del medesimo testo unico, in modo da attribuire alla stessa, qualora emerga che il ricavato della coltivazione sia destinato a un uso esclusivamente personale, una rilevanza meramente amministrativa.
In sintesi, la normativa introdotta dalla presente proposta di legge, estendendo gli effetti del referendum abrogativo del 1993 anche a tutte quelle attività di coltivazione cosiddetta «domestica» delle piante da stupefacenti, è l'unica in grado di evitare le irragionevoli conseguenze che discendono dall'applicazione della disciplina di rigore vigente che, da un lato, impone di sanzionare penalmente il modesto coltivatore di qualche piantina di canapa indiana mentre, dall'altro, punisce solo in via amministrativa le condotte di detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti, anche in quantitativi di significativa consistenza.
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PROPOSTA DI LEGGE
Art. 1.
1. Dopo il comma 1 dell'articolo 26 del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modificazioni, è inserito il seguente:
«1-bis. Nel divieto di cui al comma 1 non è compresa l'attività di coltivazione priva di caratteristiche tecnico-agrarie o imprenditoriali».

Art. 2.
1. Dopo il comma 1 dell'articolo 28 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, è inserito il seguente:
«1-bis. L'autorizzazione di cui all'articolo 26, comma 2, non è richiesta con riferimento all'attività di coltivazione priva di caratteristiche tecnico-agrarie o imprenditoriali».

Art. 3.
1. All'alinea del comma 1-bis dell'articolo 73 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, dopo le parole: «senza l'autorizzazione di cui all'articolo 17,» è inserita la seguente: «coltiva,».

Art. 4.
1. All'alinea del comma 1 dell'articolo 75 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modificazioni, dopo le parole: «Chiunque illecitamente importa,» è inserita la seguente: «coltiva,».

Avv. Zaina
08-10-13, 17:37
Scusate, ma dopo avere letto questa pseudo proposta di legge mi contengo perché dovrei fare un'esclamazione che vi costringerebbe a bannarmi per molto tempo.
La montagna ha partorito il topolino (anzi una vera pantegana).
Permettetemi di dire che proprio non ci siamo e che credere a questa gente, significa non capire che ci si trova dinanzi ad interventi normativi ridicoli, fatti solo per fare stare buoni e zitti coloro che coltivano od usano.
Vogliono dare un contentino, perché, in realtà non hanno interesse a cambiare la legge.
E' troppo impegnativo studiare il problema, non da un ritorno positivo, né di immagine, né di potere, né di vantaggi elettorali.
E' umiliante per un politico dovere ammettere di non sapere esattamente di cosa parla e magari dovere chiedere ausilio ad avvocati o biologi...meglio scrivere quattro stupidate, avvalendosi di qualche scriba, che si picca di avere dato qualche esame all'Università.
E' triste constatare che i politici in genere - soprattutto dell'area quelli cui molti di voi fanno riferimento - continuano a pensare che siate mendicanti e che possiate apprezzarli solo perché distrattamente si interessano a voi coltivatori e consumatori.
Ma vi rendete conto che vogliono che vi accontentiate di nulla, spacciandovelo falsamente (scusate l'espressione) per chissà quale risultato.
Vogliono ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. E gli viene permesso!!!
Fino a quando sarete supini dinanzi a questo trattamento?
Il mailbombing il cui ricorso mi pare francamente ormai inutile, perché non lo trasformate in proteste contro tutti quei politici che hanno fatto promesse e poi fanno queste proposte, oppure a quelli che manco rispondono?
Quelli che vi rappresentano sono tutti palliativi....

Avv. Zaina
10-10-13, 17:27
In relazione alla presunta approvazione di norme di depenalizzazione della coltivazione vi segnalo .
Attenzione non fatevi prendere da entusiasmi eccessivi, perché non ve ne è ragione, purtroppo.
In primo luogo la notizia è proposta in modo fuorviante ed inesatto.
L'emendamento approvato è il seguente
1.0.100/31
LUMIA, CAPACCHIONE, CIRINNÀ, FILIPPIN, GINETTI, LO GIUDICE, MANCONI
All'emendamento 1.0.100, al comma 2, lettera c), dopo il numero 6), aggiungere il seguente: «6-bis). Articolo 28, comma 2 del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309;»..
La norma emendata è l'emendamento 1.0.100 comma 2 lett. c) che recita "Trasformare in illeciti amministrativi le contravvenzioni punite con la pena alternativa dell'arresto o dell'ammenda, previste dalle seguenti disposizioni di leggi speciali".
Vale a dire che si interviene sull'art. 28 dpr 309/90 che disciplina effettivamente la coltivazione dichiarandola illecita in assenza di autorizzazione, ma l'emendamento approvato tocca il comma 2° di tale articolo, che tratta solo del mancato rispetto delle prescrizioni e delle garanzie che tale autorizzazione comporta. A mio avviso dunque si tratta di un intervento inutile perché la norma da riformare principalmente è l'art. 73 che è la norma in base alla quale si viene puniti (dove si dimostra che i politici spesso si muovono in buona fede ma erroneamente e non hanno una visione ad ampio respiro dei processi di modificazione normativa).
Non vi alcun raccordo, quindi, con le norme penalmente rilevanti.
Non cambia nulla in pratica.
In secondo luogo, ammesso e non concesso che l'intervento possa avere qualche valore (ma così non lo ha affatto) si tratterebbe di una proposta che deve passare, poi, alla Camera e poi dovrà andare in aula in entrambi i rami del Parlamento.
Dunque allo stato potrebbe essere un primo passo di un lungo cammino.
Continuo a pensare che non si possa definire questioni del genere sulla base di emendamenti, senza intervenire in modo chiaro ed univoco.

Pawan Kumar - ASCIA
10-10-13, 18:51
NON SO SE CREDERCI! AGGIORNAMENTO DI OGGI POMERIGGIO! NOTIZIA DALL'ANSA:

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/10/10/galera-chi-coltiva-marijuana_9440265.html

Top NewsPercorso:ANSA.it > Top News > News
No galera per chi coltiva marijuana
Approvato emendamento da commissione Giustizia
10 ottobre, 16:27

No galera per chi coltiva marijuana (ANSA) - ROMA, 10 OTT - La Commissione Giustizia del Senato ha depenalizzato il reato di chi viola le regole per la coltivazione della Cannabis. E' stato approvato infatti un emendamento al provvedimento sulle pene non detentive a firma di Giuseppe Lumia che trasforma in illecito amministrativo la violazione delle prescrizioni per la coltivazione della Marijuana.

Pawan Kumar - ASCIA
10-10-13, 19:06
Prima di esultare, assicuriamoci che non sia una bufala.

Pawan Kumar - ASCIA
10-10-13, 20:28
Purtroppo è una bufala!
Riguarderebbe solo chi è già in possesso di un'autorizzazione a coltivare la canapa e viola le norme.

http://www.fanpage.it/marijuana-niente-carcere-italia/

Avv. Zaina
10-10-13, 22:57
Scusi Pawan ma non si è accorto di quanto ho scritto?

Pawan Kumar - ASCIA
10-10-13, 23:22
Nella fretta di aggiornare non l'avevo letto, pensando che fosse il suo post precedente. Grazie Avvocato di avermi preceduto. A quanto pare me ne ero accorto dopo di tutti, ero fuori a lavorare ed ho visto la notizia solo quando sono rientrato, mi sono messo subito ad aggiornare e mi sono accorto solo successivamente che era stata aperta anche la discussione "No galera per chi coltiva marijuana". Certo che pure l'ANSA....:polliced: con un titolo così equivoco. Ai deboli di cuore gli potrebbero essere fatali tutte queste emozioni!

morrisco
11-10-13, 07:57
Sono 40 anni che assisto a questi ipocriti balletti,indipendentemente da chi presenta la legge o modifiche,i cari laders...fanno finta di niente:d'altra parte hanno avuto ORDINI BEN PRECISI DALLA MAFIA. la droga la gestiscono loro,punto e basta!!!!?????

Avv. Zaina
11-10-13, 08:40
Sono 40 anni che assisto a questi ipocriti balletti,indipendentemente da chi presenta la legge o modifiche,i cari laders...fanno finta di niente:d'altra parte hanno avuto ORDINI BEN PRECISI DALLA MAFIA. la droga la gestiscono loro,punto e basta!!!!?????

Caro Morisco, guardi non credo che tutti siano prezzolati dipendenti della mafia.
Penso, invece, che la stragrande maggioranza di costoro sia composta da presuntuosi ignoranti, i quali vogliono decidere (e sarebbe anche loro dovere farlo) ma senza prendere coscienza dei problemi e delle effettive soluzioni.
Io ho avuto modo di parlare talora con qualche parlamentare (di tutti i partiti presenti in Parlamento) ebbene mi sembrano scesi da Marte.
Sui temi della cannabis constato la più grande ignoranza e supponenza che si possa riscontrare.
L'episodio di ieri testimonia un simile assunto ed al tempo stesso certifica il livello di attendbilità del giornalismo italiano.
Qualcuno dovrebbe chiedere pubblicamente scusa per avere divulgato notizie false, ma nessuno lo farà mai, perché per ammettere un errore ci vuole onestà intellettuale...:yes:

Pawan Kumar - ASCIA
11-10-13, 17:06
Vi aggiorno sulla notizia inesatta dell'ANSA con il nostro comunicato stampa:

http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=6756

Comunicato Stampa delle comunità OverGrow.it, ASCIA su notizia ANSA

Veniamo a conoscenza della notizia pubblicata dall’ANSA d.d. 10/10/2013, riguardante le approvazioni in Commissione Giustizia sulle mozioni al disegno di legge n. 925 di modifica del D.P.R. 309/90 (modificata dalla Fini-Giovanardi).
La notizia com’è stata pubblicata dall’Ansa è equivoca ed estremamente ingannevole, perchè non chiarisce che la depenalizzazione (approvata dalla Commissione Giustizia), non riguarda la coltivazione ad uso personale della Cannabis (per produrre infiorescenza da utilizzare per scopi medici, religiosi o sociali), ma soltanto per la coltivazione soggetta ad autorizzazione, perciò quella per usi agricoli, industriali, farmaceutici e alimentari; Canapa con ridotto contenuto di principio attivo (THC< 0,2%).
Ci teniamo a ricordare a tutti che il Disegno di Legge approvato in Cammissione Giustizia, non è ancora Legge, ma deve passare per l’approvazione delle camere, dove confidiamo possa essere ulteriolmente modificato, depenalizzando le piccole coltivazioni ad uso strettamente personale della cannabis per usi medici, religiosi e sociali.
Dalle prime indescrezioni trapelate sembrerebbe che ci fossero due emendamenti 18 e 31 inerenti la coltivazione, il 31 (inerente la coltivazione autorizzata all uso industriale farmaceutico e di ricerca ) è passato, mentre il 18 che avrebbe sancito la depenalizzazione per la coltivazione ad uso personale non è passato per il voto contrario di PD, SC e PDL.

Invitiamo pertanto l’Ansa a correggere ed approfondire questa notizia.

Staff OverGrow.it

Staff ASCIA


Riferiamo inoltre il commento dell’Avv. Zaina:
“In relazione a lanci di stampa che sostengono che sia stata depenalizzata la coltivazione dalla Commissione Giustizia al Senato, mi permetto di segnalare quanto segue.
Attenzione non fatevi prendere da entusiasmi eccessivi, perché non ve ne è ragione, purtroppo.
In primo luogo la notizia è proposta in modo fuorviante ed inesatto.
L’emendamento approvato è il seguente:
1.0.100/31
LUMIA, CAPACCHIONE, CIRINNÀ, FILIPPIN, GINETTI, LO GIUDICE, MANCONI
All’emendamento 1.0.100, al comma 2, lettera c), dopo il numero 6), aggiungere il seguente: «6-bis). Articolo 28, comma 2 del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309;».
La norma emendata è l’emendamento 1.0.100 comma 2 lett. c) che recita “Trasformare in illeciti amministrativi le contravvenzioni punite con la pena alternativa dell’arresto o dell’ammenda, previste dalle seguenti disposizioni di leggi speciali”.
Vale a dire che si interviene sull’art. 28 dpr 309/90 che disciplina effettivamente la coltivazione dichiarandola illecita in assenza di autorizzazione, ma l’emendamento approvato tocca il comma 2° di tale articolo, che tratta solo del mancato rispetto delle prescrizioni e delle garanzie che tale autorizzazione comporta. A mio avviso dunque si tratta di un intervento inutile perché la norma da riformare principalmente è l’art. 73 che è la norma in base alla quale si viene puniti (dove si dimostra che i politici spesso si muovono in buona fede ma erroneamente e non hanno una visione ad ampio respiro dei processi di modificazione normativa).
Non vi alcun raccordo, quindi, con le norme penalmente rilevanti.
Non cambia nulla in pratica.
In secondo luogo, ammesso e non concesso che l’intervento possa avere qualche valore (ma così non lo ha affatto) si tratterebbe di una proposta che deve passare, poi, alla Camera e poi dovrà andare in aula in entrambi i rami del Parlamento.
Dunque allo stato potrebbe essere un primo passo di un lungo cammino.
Continuo a pensare che non si possa definire questioni del genere sulla base di emendamenti, senza intervenire in modo chiaro ed univoco.”
Avv. Carlo Alberto Zaina

mayoh
15-10-13, 20:43
Ci sono stati ulteriori approfondimenti? L'ansa si è degnata di una risposta?

Pawan Kumar - ASCIA
16-10-13, 12:23
Non che io sappia, cercherò di informarmi...

Pawan Kumar - ASCIA
30-10-13, 23:45
La Commissione Giustizia della Camera ha iniziato le audizioni delle associazioni.
Ecco un interessante video di aggiornamento:

http://webtv.camera.it/archivio?id=4205&position=0

Martedì 29 Ottobre 2013 ore 14:15 Mostra link
COMMISSIONE GIUSTIZIA - Audizione Comunità accoglienza su stupefacenti
Presso la Sala del Mappamondo, la Commisssione Giustizia ha svolto l'audizione di rappresentanti del Coordinamento nazionale comunità di accoglienza - CNCA - in merito all’esame delle proposte di legge recanti modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, in materia di coltivazione e cessione della cannabis indica e dei suoi derivati.

Avv. Zaina
01-11-13, 08:49
Inizia il rito falso e defatigatorio della concertazione.
Invece di tutti questi incontri burocratici ed inutili ,meno chiacchiere e più fatti!
E' evidente che chiunque intende sostenere una propria tesi alla quale è' collegata una rendita di posizione e non il bene comune.
Chiameranno di questo passo anche per il loro parere Vigili Urbani di Rimini che si dedicano spesso all'antidroga....e non sto scherzando!
Di questo passo non si va da nessuna parte.
Mi sembra la Ammuina di borbonica memoria....

Pawan Kumar - ASCIA
06-11-13, 09:57
Le audizioni della Commissione Giustizia della Camera continuano, ecco un altro video di aggiornamento, riferiscono l'Istituto di Fisiologia Clinica del CNR, l'Associazione Antigone, il Gruppo Abele:

http://webtv.camera.it/archivio?id=4230&position=0


Martedì 5 Novembre 2013 ore 15:15 Mostra link
COMMISSIONE GIUSTIZIA - Audizioni su cura tossicodipendenze
Presso la Sala del Mappamondo di Palazzo Montecitorio, la Commissione Giustizia, in merito all'indagine conoscitiva sull’esame delle proposte di legge recanti modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, in materia di coltivazione e cessione della cannabis indica e dei suoi derivati, ha svolto l'audizione di Sabrina Molinaro, responsabile sezione epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell’Istituto di fisiologia clinica del CNR, di rappresentanti dell’associazione Antigone, di Leopoldo Grosso, vicepresidente del Gruppo Abele.

Pawan Kumar - ASCIA
07-11-13, 12:36
E non poteva mancare l'audizione di Serpelloni, leggete un po':

http://www.asca.it/news-Droga__Serpelloni__non_affidare_a_malato_coltivazi one_marijuana-1332946-POL.html

Droga: Serpelloni, non affidare a malato coltivazione marijuana
06 Novembre 2013 - 16:21
(ASCA) - Roma, 6 nov - ''Noi non riteniamo che la coltivazione domestica di marijuana possa essere affidata al malato, poiche' ci sono alcuni punti che restano oscuri nella loro definizione: ad esempio, come si accerta la percentuale del 5 o del 55%? E ancora: che uso ne fara' il malato? L'auto-uso non fa parte di alcun codice medico''. Questa la posizione di Giovanni Serpelloni, capo dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri, che e' intervenuto oggi in commissione giustizia della Camera in merito all'indagine conoscitiva sull'esame delle proposte di legge di modifica al testo unico sulla disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, in materia di coltivazione e cessione della cannabis. Posizione che, come ha tenuto a specificare lo stesso Serpelloni, ''non rappresenta necessariamente la posizione del Governo''. ''Quando proponiamo la depenalizzazione delle droghe leggere - ha spiegato Serpelloni - dobbiamo considerare un parametro molto importante: la disapprovazione sociale. Quando essa diminuisce, aumenta l'uso di droghe leggere. E di questo dobbiamo tenere conto soprattutto quando si parla di adolescenti''. Serpelloni, rispondendo alle domande dei vari deputati, ha poi fatto alcune precisazioni. ''Negli ultimi tre anni, il trend europeo dell'uso di droghe leggere e' calato del 25%. Solo nella fascia di eta' tra i 15 e i 18 anni, e solo per quanto riguarda l'uso di canne, esso e' aumentato''. In merito alla legalizzazione, Serpelloni ha spiegato che ''al momento la stessa Ue ricorda che il provvedimento non e' nell'agenda. Inoltre - ha detto - se guardiamo nello specifico, la coltivazione domestica e' al momento consentita solo in Spagna, e comunque oltre le cinque piante sfora nel penale''. Precisazioni anche per quanto riguarda i semi: ''c'e' una normativa Ue che dice che tutte le sementi devono essere certificate, e quelle di canna non lo sono''.

Pawan Kumar - ASCIA
07-11-13, 12:54
Questo è il link del video dell'audizione di Serpelloni del 6 novembre:

http://webtv.camera.it/archivio?id=4233&position=0

Randagio
08-11-13, 16:42
Questo è il link del video dell'audizione di Serpelloni del 6 novembre:

http://webtv.camera.it/archivio?id=4233&position=0

Sto buzzurro... dicesse almeno che Strain raggiunge il 55% che lo provo!:yikes: Da 6 cicli l'anno..ovvero autofiorenti! Insomma lui ha questa documentazione dice... e noi qui a cercare quali autofiorenti sono le migliori! Chiediamo a Serpelloni!

Quanta quanta disinformazione!

Pawan Kumar - ASCIA
13-11-13, 19:33
Le audizioni previste per martedì 12 novembre sono state rinviate a martedì prossimo, 19 novembre. Da quanto ho capito, faranno le audizioni ogni martedì pomeriggio, fino alla fine del mese. I prossimi ad essere sentiti dovrebbero essere Giorgio Di Lauro, Direttore del Dipartimento per le dipendenze patologiche ASL Napoli 2-nord e Alessandro Meluzzi, portavoce Comunità Incontro Amelia. Anche noi dell'ASCIA abbiamo fatto richiesta di essere ascoltati, ma ancora non ci hanno fatto sapere niente. Personalmente non ho molte speranze neanche io, in primo luogo perché non credo che questo parlamento durerà ancora per un tempo sufficiente a mettere mano a qualcosa, e poi, con tutte queste audizioni, il tempo sta passando inesorabilmente. Quando ci hanno imposto la Fini-Giovanardi :icon_puke_r: l'hanno fatto in un lampo, inserendola incostituzionalmente al volo nel decreto per le olimpiadi invernali, che non c'entravano nulla, senza audizioni, senza ascoltare nessuno, col fare impositivo tipico della destra, eppure sono passati quasi 8 anni ed è ancora in vigore e non ce la facciamo a levarcela di dosso, un esercito di persone innocue ne ha patito le conseguenze e, per anni, nessuno ha detto niente. Almeno adesso la discussione politica sul tema cannabis si è accesa, mentre a livello internazionale c'è un generale ripensamento sugli interventi proibizionisti nella guerra alle droghe. Ma sono lentissimi!
E, intanto, per noi perseguitati, per le forze dell'ordine, per la magistratura, l'assurda persecuzione continua come sempre, con tutte le spese, i patimenti e i danni inutili. Il bollettino degli arresti si allunga sempre più, le carceri si riempiono sempre più, i tribunali si intasano sempre più, e questi le audizioni le rinviano pure, tanto... che fretta c'è?
Io non credo proprio che non si rendano conto che il governo delle larghe intese ha i giorni segnati, se volessero fare subito qualcosa di concreto si dovrebbero muovere velocemente, come quando ci mettono nuove tasse ingiuste e balzelli di ogni tipo, o come quando ci hanno imposto, incostituzionalmente, :icon_rambo:in una notte, la Fini-Giovanardi :badair::icon_puke_r:

Pawan Kumar - ASCIA
14-11-13, 21:42
http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=6970

La nuova crociata anti cannabis della solita Armata Brancaleone

Ci sono tre proposte di legge in discussione alla Commissione Giustizia della Camera e, a quanto sembra, a breve tempo ci sarà anche il pronunciamento della Corte Costituzionale sulla legittimità della Fini-Giovanardi, due scadenze che vengono attese con ansia da noi, ma anche da tutti coloro che da sempre sostengono la legge, causa prima ed assoluta di una inspiegabile ed assurda repressione contro i consumatori di cannabis. Ci siamo impegnati a tenere informati, facendo sentire il nostro punto di vista, i membri della Commissione Giustizia su tutto quello che riteniamo necessario per una obiettiva valutazione sul fenomeno del consumo, sulla necessità di regolamentarlo e soprattutto nel fornire dati ed elementi che confutino le tesi ambigue, false e fuorvianti portate a difesa dell’apparato repressivo dalla solita Armata Brancaleone, guidata dal firmatario della legge (il nostro mai sufficientemente disprezzato senatore Giovanardi), dalla sua creatura (il DPA) guidato dalla pregiudiziale ideologica del dott. Serpelloni e dalla solita truppa di servizio al soldo dell’uno o dell’altro. Un’armata che in quanto a qualità combattive risulta invidiabile per la spocchia e la sicumera che impongono, che di disponibilità finanziarie con cui lanciare la Crociata ne dispone in quantità, ma che manca di un elemento importante quando si conduce una battaglia: la credibilità del messaggio che giustifichi l’azione! Prima è sceso in campo Giovanardi a Radio 24.it e al convegno della LUISS riproponendoci la solita voluta confusione con il suo slogan preferito: “le droghe sono tutte uguali“, nel momento storico e sociale in cui tutto il mondo avverte l’urgenza di un cambiamento di rotta almeno nei confronti delle “droghe leggere”. Poi è stato il turno del dott. Serpelloni all’audizione della Commissione Giustizia, che ogni mese aggiorna, in base a non si capisce quali studi o criterio, la percentuale di THC contenuto nella cannabis e continua incoscientemente ad evitare il discorso della prevenzione intesa come educazione sull’uso e sull’abuso, come avviene per alcol e tabacco, privilegiando invece quello della repressione, che tanti soldini fa girare con le comunità di recupero! Ed infine ecco all’attacco la fanteria, con i soliti gruppi integralisti che non permettono alcun confronto sul tema e che delle sante parole del caro senatore e del DPA ne fanno vangelo con cui convincere le masse!
Segnaliamo a questo proposito l’articolo con cui L’Avvenire apre un’inchiesta sulle droghe leggere, (http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/dietro-lo-spinello.aspx?fb_action_ids=10152092317770039&fb_action_types=og.recommends&fb_source=other_multiline&action_object_map=%7B%2210152092317770039%22%3A672 4383627) consigliando la lettura solo a chi ancora crede nelle fate o in babbo natale, perché per tutti coloro che invece non vivono più di piacevoli menzogne, risulta spregevole e strumentale l’utilizzo di argomenti drammatici per nascondere una realtà nazionale che, con la semplice regolamentazione per la coltivazione di poche piante ad uso personale, risolverebbe il problema del narcotraffico nostrano e di decine di migliaia di ingiusti processi e di altrettanto ingiuste carcerazioni.

Questa volta non lanciamo una mailbombing, ma se qualcuno volesse far pervenire alla redazione di “Avvenire” la propria indignazione e disgusto, questo è il contatto: [email protected]
Giancarlo Cecconi – ASCIA

fonte: Legalizziamolacanapa.org

Pawan Kumar - ASCIA
22-11-13, 18:18
Ho questo aggiornamento, ma non è un video, è solo audio, durata 1h 13' 54", da Radio Radicale. Audizione 21 novembre 2013, di Mauro Palma, Presidente della Commissione per l'elaborazione degli interventi in materia penitenziaria presso il Ministero della Giustizia:

http://www.radioradicale.it/scheda/3...a-della-camera

Pawan Kumar - ASCIA
24-11-13, 21:13
Allora, l'audizione di Palma è tutta dedicata al problema carceri sovraffollate, pene alternative alla detenzione, con accenni alla revisione della normativa sugli stupefacenti (più che altro alle pene della Fini-Giovanardi). A me è interessato sentirla, perché ho passato 6 mesi della mia vita dentro le carceri italiane per la cannabis, mi ha fatto piacere sentire finalmente sostenere che i detenuti dovrebbero lavorare dentro il carcere, e anche fuori, perché quello che logora psicologicamente nei carceri italiani è proprio la noia, i detenuti sono trattati come animali, vengono nutriti, lavati, ma segregati tutto il tempo senza fare niente, chi non sa come controllare la mente rischia di andare fuori di testa in breve tempo, spesso aiutato dai criminali incalliti più prepotenti. Altro che recupero alla società!
Comunque dovranno fare qualcosa per le carceri prima di maggio, e presentare il progetto di questo "qualcosa" entro la fine di questo novembre, altrimenti l'Europa ci multa.