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Visualizza Versione Completa : Esami rinnovo patente.



Drone
13-01-14, 18:14
Salve avvocato,tre anni fa mi è stata tolta la patente e sequestrato il mezzo con l'accusa di guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. In questi tre anni mi sono periodicamente sottoposto all'esame del capello per poter rinnovare la patente, la prima volta per 6 mesi, poi 1 anno, e ora 2 anni. A novembre di quest'anno il giudice mi ha assolto con formula piena perchè il fatto non sussiste ( come prove al mio carico vi erano le sole urine) e ha ordinato il dissequestro del mezzo. Pensavo che il calvario fosse finito, ma mi è stato riferito che dovrò comunque sottopormi all'esame del capello davanti alla commissione medica se vorrò riavere la validità della patente. Questo esame oltre a essere dispendioso e a discrezione della commisione (per altro per nulla simpatica), dopo la sentenza di assoluzione perchè il fatto non sussiste non è logico. La mia domanda è c'è un modo che mi permetta di chiudere una volta per tutte questo episodio, c'è un modo per smettere di sottopormi ad esami e tornare ad un avita normale, consideri che nei tre precedenti esami sono sempre risultato pulito. Grazie per l'attenzione sono disponibile per ogni chiarimento. Drone

Drone
16-01-14, 16:23
Il quesito è aperto a tutti , se potete darmi una mano, o un suggerimento è gradito.

Avv. Zaina
16-01-14, 22:16
Beh innanzitutto sarebbe interessante sapere con quale formula e su quali basi lei è' stato assolto.
Poi osservo che se comunque lei è' risultato positivo all'analisi dei liquidi biologici o di quelli ematici, questo e' un risultato che volere o volare produce sempre effetti amministrativi, dunque, influisce sempre sulla patente.
Ne conseguirebbe che il titolo in base al quale lei è' sottoposto a controlli annuali non è' la specifica violazione dell'art. 187 CdS, bensi la sua positività agli stupefacenti in generale....

Windom Earle
19-01-14, 23:03
Specifico che Drone (lo conosco personalmente) è stato assolto perché il fatto (guida sotto effetto di stupefacenti) non sussiste, in quanto il giudice non ha ritenuto probante il solo esito dell'esame delle urine (THC+); né mai è stato trovato in detenzione di sostanze stupefacenti.
è incensurato, non ha carichi pendenti, non costituisce pericolo per la sicurezza.
Dal primo controllo ne è sempre risultato pulito.
Su basi di questi presupposti, non potrebbe ricorrere a qualche organo di competenza (Prefetto/Motorizzazione Civile)?

Il suo caso ha del farsesco, fosse stato trovato in possesso di qualcosa (che lo avrebbe denunciato come assuntore) il caso sarebbe stato archiviato credo come prima segnalazione; lui invece, che nemmeno è stato trovato in possesso di alcunché, ha ancora sul groppone questi controlli, onerosi e degradanti.

StRaM
20-01-14, 11:22
http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=7277


E’ possibile interrompere la spirale negativa dei giudizi delle Commissioni Mediche Locali!

Con frequenza sempre più elevata, a molti cittadini – a seguito di contestazione della sanzione amministrativa per uso personale di sostanza stupefacente – viene sospesa la patente di guida ai sensi dell’art. 75 Legge Stupefacenti.

In seguito a ciò, però, inizia una spirale illegittima nella quale incappa il cittadino che – limitandosi ad utilizzare la sostanza per uso personale – si vede costretto ad affrontare numerose e costose visite mediche al fine di ottenere il rilascio della patente senza limiti temporali.

Di seguito le opportunità di impugnazione:

1- Quando arriva l’ordinanza della Prefettura è necessario immediatamente rivolgersi al proprio legale: questo atto è impugnabile nel 90% dei casi;

2- Quando è comunicata la revisione della patente di guida da parte dell’Ufficio della Motorizzazione Civile, è necessario immediatamente rivolgersi al proprio legale: questo atto è impugnabile nel 90% dei casi;

3- Se la Commissione Medica Locale ritiene di dover rinnovare la patente per un determinato periodo di tempo (4 mesi – 6 mesi – 8 mesi – 2 anni, etc.), la giurisprudenza ritiene che i dubbi circa il possesso dei requisiti psicofisici o della capacità tecnica non possono avere carattere soggettivo, ma devono trovare fondamento in specifici fatti o comportamenti del soggetto ed esternazione in una puntuale motivazione dei pubblici Uffici.

Che cosa significa tutto questo?
La conseguenza di tutto ciò è che il cittadino, nelle competenti sedi, può dimostrare che la Commissione Medica Locale ha illegittimamente limitato la validità della patente di guida per un determinato periodo di tempo senza apportare una valida motivazione. In particolare non viene motivato il fatto che ad un cittadino che consumava sostanza stupefacente per uso personale venga poi – senza una razionale motivazione – rinnovata la patente con scadenze che implicano impegni economici per le visite mediche e che limitano la libertà del cittadino sempre sottoposto alla spada di Damocle dello Stato che pretenderebbe di tenere sotto controllo i propri cittadini per un lunghissimo periodo di tempo.

Avv. Zaina
20-01-14, 13:09
Non vorrei che, come già avvenuto in precedenza, si vendessero per sicuri, quelli che sono auspici.
Tutti i provvedimenti della PA possono essere impugnati, è, però, necessario verificare il singolo caso concreto per evitare illusioni e, soprattutto, spese che si rivelano inutili.
Io credo che prima ancora che impugnare il provvedimento del Prefetto reso dopo il colloquio ai sensi dell'art. 75, possa, invece, essere utile - quando si riceve avviso notificato dell'apertura di un procedimento amministrativo - presentare delle memorie scritte, (si ha tempo 30 giorni) fornendo, così elementi di valutazione all'organo prefettizio, che deve considerarle e decidere tenendo conto delle stesse.
Se l'organo, pertanto, decide senza tenerne in debito conto le osservazioni difensive tempestivamente prodotte, si è già creato un primo motivo per valutare (dico valutare) la possibilità di proporre un eventuale ricorso.
Si ricordi che la decisione interviene, dopo, il colloquio, quindi, in un'ottica di prevenzione, consiglio di andare a colloquio preparati adeguatamente, perchè è dal contatto diretto che derivano gli esiti (favorevoli o contrari).
Credo, invece, che nella stragrande maggioranza dei casi il ricorso contro la revisione risulti inutile (non escludo però che talun caso possa presentare profili di specificità, tali da potere permettere di ottenere un risultato positivo, si tratta però di ECCEZIONI!).
Quanto alla successiva decisione della Commissione Medica Provinciale, certamente deve essere valutata sempre sul piano della congruità della motivazione. Ma anche in questo caso sarei molto prudente, prima di sostenere la opportunità del ricorso in tutti i casi.
Se la persona interessata è stata assolta in sede penale, io purtroppo, non credo che questo risultato possa essere decisivo.
L'assoluzione, infatti, spesso interviene perchè il giudice esclude che sia stata raggiunta la prova che l'imputato guidasse al momento del controllo delle ff.oo. sotto l'effetto di stupefacenti.
Tale giudizio deriva, però, solo perché la positività del singolo al controllo non permette di individuare il reale momento assuntivo dello stupefacente.
Rimane, così, il fatto che l'accertamento dei liquidi biologici o ematici dimostra, comunque, l'uso (anche se pregresso).
L'uso, dunque, può comportare le conseguenze che sono state indicate sinora.
Siate, dunque, estremamente diffidenti, nel caso di promesse di risultati eclatanti o di esortazioni ad adire l'Autorità giudiziaria, perchè per iniziare un'azione giudiziaria del genere, bisogna avere chiari gli obbiettivi da perseguire, ma, soprattutto, la estrema aleatorietà di quei risultati, che vengono spesso venduti come certi.:biggrinthumb: