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PER L'ENNESIMA VOLTA, NON FATEVI ILLUSIONI: NON VOGLIONO LEGALIZZARE NULLA
Benvenuti, amici, alla nuova puntata dell’amatissima rubrica "Un penalista specializzato in stupefacenti per amico."
Dire che ultimamente si è tornati a parlare di legalizzazione della cannabis è un gentile eufemismo, sarebbe più accurato dire: persino un leghista ha fatto la sua proposta di legalizzazione.
Come già discusso qui, infatti, qualche tempo fa Gianni Fava ha twittato dal suo account un invito a riflettere sul fallimento del proibizionismo, iniziativa che in rapida successione ha causato un retweet di Maroni poi attribuito a un errore dello staff, smentite varie, precisazioni di Salvini e un infinito numero di commenti sul tema—tra cui quello di Matteo Renzi, che ha subito reagito alla proposta usandola come ottima occasione per non prendere una posizione decisa sull’argomento, e limitandosi a dire che la legge Fini Giovanardi ha bisogno di modifiche. Che è un po’ come dire che la teoria eliocentrica è un po’ datata.
La notizia, però, è che a Torino sono stati approvati due provvedimenti proposti dal consigliere Marco Grimaldi, in area Sel, riguardanti la disciplina degli stupefacenti. Nella prima parte si autorizza l’utilizzo di farmaci e preparati a base di cannabis in ospedali e farmacie. Nella seconda parte c’è una sorta di dichiarazione di intenti contro la Fini-Giovanardi, che non si capisce bene che ricaduta possa avere nella vita quotidiana dei consumatori. Allora, come al solito, ho chiamato l’Avvocato Zaina per capire se tutta questa rinnovata attenzione può portarci qualcosa di buono.
VICE: Avvocato Zaina i provvedimenti approvati a Torino sono significativi?
Carlo Alberto Zaina: Nessun consiglio comunale può legiferare in materia, è come se fosse una dichiarazione del Rotary o della parrocchia. È un’affermazione di principio, ma non ha alcun significato a livello legislativo. Mi sembra un intervento un po’ demagogico. Non è un comune che deve decidere queste cose. Ma poi vogliono che il comune chieda un decreto al governo per abolire la Fini-Giovanardi, cioè vorrebbero abolire la legge Fini Giovanardi usando le stesse forme per cui la Fini Giovanardi è incostituzionale... sembra che non si sappia di cosa si sta parlando.
In questo momento il dibattito sul tema è particolarmente vivo. Secondo lei può portare a qualche soluzione concreta?
Credo che in questo momento ci sia una corsa alla telecamera. Chiunque adesso si inventa le proposte più strampalate, magari anche in buona fede. Le proposte vanno fatte con dei fondamenti giuridici, non si possono fare solo di pancia. Giustissimo osservare che la Fini Giovanardi va cambiata e quello che vuoi, già è un’affermazione più complessa dire che si è favore della legalizzazione. Ci si riempie la bocca col concetto di legalizzazione senza capire che non è un tipo di materia che si può gestire come si è fatto con l’aborto o altri istituti. In questo caso ci sono dei limiti e delle direzioni di diritto sovranazionale, che vanno rispettati, se si vuole fare una proposta concreta.
Quale potrebbe essere un primo passo concreto, invece?
Se intanto arrivassimo a stabilire, con parametri certi, che la coltivazione e la detenzione a scopo personale sono depenalizzati si arriverebbe a una cosa che legalizzazione non è, ma sarebbe già una scelta più civile. Io credo che la depenalizzazione sia una soluzione fattibile, per esempio, mentre legalizzare vuol dire riconoscere un diritto a una determinata condotta, che quindi andrebbe tutelata. Per assurdo si potrebbe arrivare a far causa allo stato perché non garantisce la disponibilità di un determinato tipo di semi per la coltivazione di cannabis. Mi sembra un po’o una forzatura. Ma ora c’è molta confusione sull’argomento, tutti provano ad accaparrarsi il loro posto al sole. Alcune proposte, come quella di Manconi, sono una riedizione di tentativi che sono già stati fallimentari, come la proposta Farina. Ha i suoi lati buoni, perché interverrebbe sulle sanzioni, ma sostanzialmente non funziona. Ad esempio concede la cessione per uso immediato che secondo me è superficiale. In questo senso sarebbe come dire apertamente che si può spacciare. È un regalo alla criminalità organizzata. Io faccio l’avvocato da 34 anni, parlo per esperienza e continuo a dire che cercare di legalizzare il piccolo spaccio non ha molto senso. Al momento non ci sono in circolazione proposte che si possano concretamente prendere in esame, sono solo sortite politiche, di persone che vogliono dei voti.
Quindi neanche in questo caso c’è qualche cambiamento sostanziale per il consumatore medio?
Assolutamente no, si tratta davvero di un provvedimento sul nulla.
Quale sarebbe secondo lei la strada da percorrere?
Un progetto ampio e organico, di regolamentazione degli stupefacenti in generale, non una di queste misure secondarie e ineffettive. Tornare alla giusta distinzione fra droghe leggere e droghe pesanti, che questa legge abolisce arbitrariamente. La legge Fini Giovanardi va cambiata in maniera articolata, è una legge terribile. Bisogna eliminare le sanzioni, in favore di una depenalizzazione. Ma questo richiede tempi lunghi, mentre tutti vogliono presentarsi adesso come padri di questa grande rivoluzione sulle droghe. Non si lavora su una vera disciplina di modifica perché quella non interessa a nessuno e non è perché qualcuno ha un’esperienza passata di ribellione o disobbedienza civile può pensare di reinventarsi nella scrittura di una legge sulla legalizzazione. So che un consumatore di fronte alla prospettiva che qualcosa cambi in suo favore a livello legislativo si accontenta di tutto, ma c’è bisogno di un disegno di legge più importante, strutturato. Si gioca sulle aspettative della gente, con un bel cinismo. Svegliatevi, perché vi prendono in giro.
http://www.vice.com/it/read/per-lennesima-volta-non-fatevi-illusioni-legalizzazione-cannabis
Di seguito vorrei riportare anche il commento/considerazioni al riguardo del buon SAMORINI su fb.
Senza bisogno di offendere un avvocato che si esprime con concetti essenzialmente giuridici (ed è ovvio, poiché queste sono le sue competenze), guardate che è molto importante che i consumatori o quant'altri si interessino a questo argomento siano in grado di distinguere fra tre concetti molto differenti fra di loro: depenalizzazione, liberalizzazione e legalizzazione. Per quanto riguarda le ultime due "vie", scordatevele, soprattutto in un desiderio hic et nunc ("qui e ora"), e non posso altro che dare ragione all'avvocato Zaina.
Ciò che è possibile in tempi più brevi è la via della depenalizzazione dei comportamenti associati all'utilizzo della cannabis.
Ma per rincuorare i lettori "cannabinici", offro la seguente considerazione: che qualcosa stia cambiando nel mondo, e non tanto in Italia, in merito alle politiche sulle droghe, in specie sulla Cannabis, è cosa certa. Ed esiste uno storico "effetto domino", tale per cui una nuova legge - vedi Uruguay - induce inevitabilmente cambiamenti nei paesi limitrofi. E ciò sta già accadendo nell'America Latina. Anche le reazioni contrarie che si sono create in alcuni (uno solo) paesi limitrofi fanno parte dell'effetto domino, come "colpi di coda" del vecchio sistema legislativo. Dall'America Latina sopraggiungerà l'effetto domino, prima di tutto in Spagna, per via degli storici legami con le sue ex-colonie, e in Germania, e questi due paesi "domineranno" di conseguenza sui paesi limitrofi. Osservando poi che il maggiore responsabile delle politiche anti-cannabiniche europee - gli USA - sta crollando sotto i colpi dei coffe-shop, la strada "europea" appare ora maggiormente in discesa. Non si deve dimenticare l'Ucraina, che in merito a licenza cannabinica stava volando alto, sebbene si sia momentaneamente fermata per via della sua aspirazione (poveretta, non sa cosa le attende, sarebbe meglio continuasse ad aspirare qualcos'altro) ad entrare in Europa. Va notato che anche agli estremi del Mediterraneo, in Israele e in Marocco, si stanno creando i presupposti per nuove legiferazioni cannabiniche. Conclusione: non è tanto internamente all'Italia che ci si può attendere qualcosa di nuovo hic et nunc, al massimo un contentino depenalizzante, bensì è nell'ambito globale. E qui, è vero, dopo quasi un secolo di pesante proibizionismo cannabinico, sta accadendo qualcosa di nuovo.
E la storia dei proibizionismi delle droghe, dal caffè al cacao al tabacco - e qui mi permetto di evidenziare la mia competenza - ci dice che una pera ci mette tanto a maturare, ma quando è matura, impiega poco tempo a cadere (come fu il caso del muro di Berlino, distrutto in 2 soli giorni). Rincuoratevi, dunque, ma senza inutili illusioni.
Avv. Zaina
15-01-14, 18:53
Scusi STRAM, ma il commento che Lei riporta inizia con : " Senza bisogno di offendere un avvocato che si esprime con concetti essenzialmente giuridici (ed è ovvio, poiché queste sono le sue competenze), guardate che è molto importante che i consumatori o quant'altri si interessino a questo argomento siano in grado di distinguere fra tre concetti molto differenti fra di loro: depenalizzazione, liberalizzazione e legalizzazione. Per quanto riguarda le ultime due "vie", scordatevele, soprattutto in un desiderio hic et nunc ("qui e ora"), e non posso altro che dare ragione all'avvocato Zaina".
La domanda è la seguente ma chi mi offende e perché?
muchogusto
15-01-14, 19:10
Io penso avvocato che siano commenti sul post di fb di quel tipo che la ha intervistata!!!
"Per assurdo si potrebbe arrivare a far causa allo stato perché non garantisce la disponibilità di un determinato tipo di semi per la coltivazione di cannabis."
Questo può avere un senso per quanto riguarda la coltivazione, ma per quanto riguarda la vendita non sarebbe meglio una completa e totale legalizzazione?
Avere un trattamento simile a quello delle sigarette/alcolici-superalcolici non mi sembra una stupidaggine.
Questo può avere un sensocor quanto riguarda la coltivazione, ma per quanto riguarda la vendita non sarebbe meglio una completa e totale legalizzazione?
Avere un trattamento simile a quello delle sigarette/alcolici-superalcolici non mi sembra una stupidaggine.
Giusto. Io vedrei normale un trattamento come lattuga e sedano ma...
Giusto anche chiamarla vendita e finiamola con sto "piccolo spaccio" che serve solo a dare un senso negativo.
La domanda è la seguente ma chi mi offende e perché?
Buongiorno,
sinceramente non ho ben capito come mai Giorgio Samorini ha iniziato così il suo post.....forse Giorgio la stava difendendo da qualche poco cortese commento all'articolo (del link che ho riportato sopra ).....
ad ogni modo non mi sono soffermato su questo aspetto......
Invece la volevo ringraziare per la grande attività di INFORMAZIONE che stà facendo in rete........trovo le sue considerazioni sempre molto interessanti e soprattutto la ringrazio per riportare alla realtà noi grower e consumatori smontando le considerazioni di politici vari ed eventuali, spacciatori d'illusioni sempre a caccia di qualche voto in più o di giornalisti sensazionalistici che avvalorano le parole di questi illusionisti falliti........
Senza aprire un altro thread riporto un altro interessante punto di vista di Mirko Venturini riguardante la situazione in oggetto:
La temperatura sale in merito alla prospettiva di abrogazione della #FiniGiovanardi, ma cosa sta accadendo realmente?
Le due proposte sin ora presenti sono a firma #PartitoDemocratico e #Sel.
La proposta #Gozi @Roberto Giachetti, presentata alla Camera il 17 Maggio 2013 [http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0008470.pdf] prevede che "la coltivazione a fini di commercio, l'acquisto, la produzione e la vendita di #cannabis indica e di prodotti da essa derivati" sia soggetta ad autorizzazione. All'art 3 comma 1 si legge che "al di fuori delle autorizzazioni ... coltivazione, acquisto, produzione, vendita e cessione sono puniti ai sensi dell'art 73 del testo unico di cui al decreto del PDR 9 Ottobre 1990 n309 e successive modifiche". Al comma 2 la proposta specifica che "non sono punibili la coltivazione ad uso personale e la cessione di terzi di piccoli quantitativi destinati al consumo immediato...".
La proposta Gozi-Giachetti mirerebbe dunque alla regolamentazione dell'uso farmacologico concedendo ai malati possibilità di produzione in base ad autorizzazioni mediche. Il comma 1 dell'art 3 sembra escludere possibilità al di fuori di tali autorizzazioni, tuttavia, in controsenso a questo, il comma 2 stabilisce la non punibilità dell'uso personale e della coltivazione ad uso personale. Ora, come farà la legge a distinguere tra uso personale e non? Come si distinguerà tra consumatore e spacciatore? Che influenza si prefigge di avere tale proposta sul problema giudiziario e carcerario che colpisce indiscriminatamente consumatori e spacciatori, e che impatto avrà sugli introiti che il proibizionismo garantisce alle malavite organizzate? Il problema a mio avviso resterebbe insoluto.
Il passo avanti in favore dell'uso farmacologico è evidente, ma i limiti della proposta sono altrettanto espliciti. Qualora @roberto Giachetti voglia illuminarci sugli intenti della proposta sarei lieto di invitarlo a prendere parte alla discussione, almeno per capire di che consenso gode la sua proposta all'interno del partito e con che intenti si prefigge di sconfiggere la fallimentare esperienza della fini giovanardi.
La seconda proposta, quella del Sel presentata il 14 Giugno 2013 alla camera, reca invece firma di Daniele Farina (ed altri) [http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0005790.pdf]. L'art 1 della proposta presenta ciò che abbiamo già letto con la proposta precedente, al comma 3 bis si legge che "non sono punibili coltivazione per uso personale e cessione a terzi di piccoli quantitativi destinati al consumo immediato...". La stessa proposta all'art 2 (Fatti di lieve entità), riduce fortemente le pene previste dalla fini giovanardi indicando reclusione da tre mesi a due anni e multa. Ora mi chiedo in tutta sincerità come verranno determinati i "fatti di lieve entità", meno chiara sarà la legge più ambiguo sarà l'effetto della eventuale legge.
A differenza di quanto si scrive, ad oggi non esiste una proposta del #m5s, ma da quello che si legge nelle loro intenzione sarà anch'essa soggetta ad autorizzazione.
In sostanza entrambe le proposte non mi sembrano affatto risolutive del problema del narcotraffico, delle carceri, dei tribunali, e mi sembra largamente ingiustificato l'entusiasmo che una disinformazione diffusa sta contribuendo a creare intorno alla tematica (almeno se ne parla!). Rinnovo a tutte le forze politiche disposte a discuterne l'invito ad una riflessione in merito ad una proposta che risolva sì il problema dell'uso farmacologico della sostanza, riducendo di fatto i costi d'accesso attraverso l'autopropduzione, ma che al contempo esoneri la malavita organizzata "dall'onere" della produzione, distribuzione, e commercializzazione della sostanza, e che dia possibilità allo stato di operare per un controllo positivo della qualità su una sostanza adoperata da moltissimi consumatori quotidianamente nel nostro paese. Invito le forze politiche a riflettere sul fatto che se il traffico resta illecito, e non regolamentato attraverso una legge apposita, il consumatore continuerà a rifornirsi dal mercato nero, e se il consumatore sarà costretto a rifornirsi dal mercato nero continuerà a finire in tribunale ed in carcere indiscriminatamente rispetto al venditore. #Depenalizzare è tornare al passato, #Legalizzare è guardare avanti.
https://www.facebook.com/mv.press/posts/252592084901243
Avv. Zaina
16-01-14, 15:10
Caro Stram, sono fondamentalmente d'accordo con Lei salvo per quanto concerne depenalizzazione e legalizzazione, ma non mi pare proficuo discutere di problemi lessicali, perchè è la sostanza che conta e su tale aspetto ocnvergiamo.
Io ho letto una sorta di proposta del M5S e devo confessare che mi ha colpito positivamente perchè, in primo luogo è molto più precisa e differente dalle proposte FARINA, MANCONI, GIACHETTI e similia. In secondo luogo noto molti elementi di convergenza con la mia proposta - della quale non ho avuto alcun riscontro ad oggi a livello politico - e ciò mi fa piacere.
Devo, poi, informarvi che nonostante abbia cercato un dialogo con questi illustri esponenti progressisti, nessuno di essi (salvo sembrerebbe l'on. Farina che mi avrebbe - il condizionale è d'obbligo - risposto molto educatamente su Facebook) ha avuto un minimo tempo per confrontarsi su questi.
Mi sono permesso di inviare osservazioni anche al M5S ad una mail generica, dove si dice che atteso l'evento numero di comunicazioni non tutte vengono prese in esame.
Mi chiedo allora, come pretendono che la gente partecipi, se talune osservazioni potrebbero non guardarle a priori?
Probabilmente - ma questo è un mio malevolo timore - era più importante, per costoro, avere visibilità sui media, con proclami e proposte che lasciano il tempo che trovano, ma colpiscono l'immaginario collettivo, piuttosto che discutere seriamente del tema privatamente.
D'altronde questo è il vezzo ed il livello politico italiano.
Rotten society
16-01-14, 15:18
PER L'ENNESIMA VOLTA, NON FATEVI ILLUSIONI: NON VOGLIONO LEGALIZZARE NULLA
Citazione:
...So che un consumatore di fronte alla prospettiva che qualcosa cambi in suo favore a livello legislativo si accontenta di tutto, ma c’è bisogno di un disegno di legge più importante, strutturato. Si gioca sulle aspettative della gente, con un bel cinismo. Svegliatevi, perché vi prendono in giro.
http://www.vice.com/it/read/per-lennesima-volta-non-fatevi-illusioni-legalizzazione-cannabis
Sono d'accordo.
Caro Stram, sono fondamentalmente d'accordo con Lei salvo per quanto concerne depenalizzazione e legalizzazione, ma non mi pare proficuo discutere di problemi lessicali, perchè è la sostanza che conta e su tale aspetto ocnvergiamo.
Io ho letto una sorta di proposta del M5S e devo confessare che mi ha colpito positivamente perchè, in primo luogo è molto più precisa e differente dalle proposte FARINA, MANCONI, GIACHETTI e similia. In secondo luogo noto molti elementi di convergenza con la mia proposta - della quale non ho avuto alcun riscontro ad oggi a livello politico - e ciò mi fa piacere.
Devo, poi, informarvi che nonostante abbia cercato un dialogo con questi illustri esponenti progressisti, nessuno di essi (salvo sembrerebbe l'on. Farina che mi avrebbe - il condizionale è d'obbligo - risposto molto educatamente su Facebook) ha avuto un minimo tempo per confrontarsi su questi.
Mi sono permesso di inviare osservazioni anche al M5S ad una mail generica, dove si dice che atteso l'evento numero di comunicazioni non tutte vengono prese in esame.
Mi chiedo allora, come pretendono che la gente partecipi, se talune osservazioni potrebbero non guardarle a priori?
Probabilmente - ma questo è un mio malevolo timore - era più importante, per costoro, avere visibilità sui media, con proclami e proposte che lasciano il tempo che trovano, ma colpiscono l'immaginario collettivo, piuttosto che discutere seriamente del tema privatamente.
D'altronde questo è il vezzo ed il livello politico italiano.
Mi fa piacere il punto da lei espresso e da me evidenziato.
Per il resto, posso capirli sa? E' da anni che seguo il movimento, ed hanno subito (e continuano a subire) lo strapotere dei media in generale, che rema contro di loro in ogni modo, indi comprendo il volere, con dei proclami, comparire sui media, così contrapposti da sempre.
Per finire, anche se mi danno sicuramente più fiducia degli imbecilli dell'ultimo ventennio (almeno loro prendono meno soldi SUL SERIO e vanno a lavorare in bicicletta), la mia sfiducia per la politica italiana, è in crescita esponenziale.
Come amo ripetere, Sarà Dura!!
:hippy:
Ma come si fa in un discorso del genere a non tirare in ballo la lotta alla mafia?
Caro Stram, sono fondamentalmente d'accordo con Lei salvo per quanto concerne depenalizzazione e legalizzazione...
forse era il pensiero di Mirko Venturini.....comunque in merito ai problemi lessicali (depenalizzazione, legalizzazione, liberalizzazione e/o tolleranza delle sostanze) ha ben descritto il mio forse volubile punto di vista nell'ultima parte dell'intervista.....
So che un consumatore di fronte alla prospettiva che qualcosa cambi in suo favore a livello legislativo si accontenta di tutto.......
purtroppo ho perso ogni fiducia verso la macchina politica incapace di agire (offrendo soluzioni posticce e tese al tornaconto economico di pochi) di fronte a qualsivoglia problema sociale.....
continuo qui.........volevo condividere con voi le sempre interessanti considerazioni di Samorini sull'argomento in oggetto:
TOLLERANZA, DEPENALIZZAZIONE, LIBERALIZZAZIONE, LEGALIZZAZIONE di una droga: è importante che chiunque si interessi all'argomento abbia ben chiaro la grande differenza che sussiste fra questi quattro concetti.
Non si creda che Colorado, Olanda e Uruguay abbiano dato vita, in tempi diversi, al rispetto dei DIRITTI dei cannabinici. Ciò è un'illusione basata più sulla "speranza di un mondo migliore" che su concrete e purtroppo obbligatoriamente fredde analisi storiche, sociali ed economiche. La "via" olandese è esistita non per questione di diritti, bensì per motivi di TOLLERANZA, la cosiddetta "quarta via". Ma la tolleranza è possibile costituzionalmente solo nei paesi dove non vige il derivato moderno del diritto romano. Nei paesi dove vige questo diritto, tipo in Italia, la tolleranza non è ammessa di legge. Per definizione, la tolleranza di un reato è lo spazio che esiste fra il reato e la sua persecuzione. In Olanda questo spazio, per i reati minori, è relativamente ampio e tutto il mercato dei coffee-shop olandesi si è inserito nello spazio di tolleranza cannabinica (stabilita di anno in anno dai sindaci e prefetture, e comunicata ai cittadini), come si inserì per decenni il mercato della prostituzione sulla tolleranza a tale reato. Altro che diritti! Eventualmente si tratta di CIVICO PRAGMATISMO. Per quanto riguarda l'Uruguay, dubito si possa trattare unicamente di motivazioni di "diritti cannabinici" offerti dal buon presidente. I primi paesi che legalizzano la cannabis riceveranno fior di quattrini dai paesi che ne hanno bisogno per via della loro legalizzazione del suo solo uso terapeutico, e per i rifornimenti si rivolgeranno ovviamente ai paesi che la producono legalmente. E in effetti c'è già la fila di inviati governativi, ad esempio israeliani, nelle ambasciate dell'Uruguay.... E il Marocco sta proprio ora fiutando l'affare e non vuole rimanere dietro all'Uruguay, vista la sua storia di coltivazione su ampia scala della cannabis. La storia del proibizionismo e della successiva legalizzazione delle droghe, dal cacao al caffè al tabacco, da ragione alle motivazioni economiche e logistiche per il cambio di paradigma (tipo intasamento delle carceri e del sistema giuridico). E' un'illusione pensare a una maturazione etica e morale, e quindi di "diritti" del consumatore.
NON FATEVI ILLUSIONI: NON VOGLIONO LEGALIZZARE NULLA
a me basterebbe la decriminalizzazione (no galera e no multe) per l'uso e la coltivazione personale di Cannabis.
Poi i Coffee Shop possono aspettare ..
una legge "antipro" significa inanzitutto diritti, NON soldi.
esistono varie motivazioni che possono spingere a una legge antiproibizionista, bisognerebbe stabilire delle chiare priorità e obiettivi, ovvero: migliorare le condizioni di salute e l'economia domestica dei cittadini consumatori, garantendo loro il diritto di coltivare a costo 0 [ZERO] la Cannabis
proposta M5S/Uruguay/Colorado: scopo primario: $OLDI
Si fa di tutto per controllare/arginare la produzione personale (autorizzazioni, tasse) e trasformare la Cannabis in "CannabiZ" (business)
Queste proposte sono incentrate sul ruolo della vendita regolamentata, allo scopo di toglier soldi alle mafie e riversarli nello Stato sottoforma di entrate.
Negozi -> Soldi
Tassa e autorizzazione per coltivazione personale -> Soldi e controllo (es: strain OGM di Stato come in Uruguay, vedi altro topic)
Conseguenze:
-pochi consumatori-grower ( assurdi disincentivi alla coltivazione personale: tassa e autorizzazione)
-spesa procapite sproporzionata: si spende un botto per comprare dal growshop (ma i growshop pagano tasse è questo è positivo). I malati possono avere sconti ottenendo la cannabiZ dal SSN, il quale probabilmente la compra dai growshop (che come detto pagano le tasse) ma il costo del SSN grava su tutta la popolazione ....
Che senso ha far passare l'erba e i soldi in circuiti privati (o anche statali) per "dare benessere" attraverso maggiori introiti che lo Stato riceve, quando è possibile bypassare il denaro permettendo ai consumatori di autoprodursi il proprio benessere? (meno soldi spesi, da ogni cittadino, in ganja per uso medico/"ludico" e meno soldi spesi in generale da tutta la cittadinanza per l'acquisto dei numerosi farmaci industriali perchè essi potranno, in gran parte, essere sostituiti dalla Cannabis !! )
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La "proposta KGB" :), eccola: scopo primario: migliorare la salute e il benessere economico d'ogni cittadino
benessere indotto dal cittadino a sè stesso, tramite l'autocoltivazione (d'un numero di piante limitato per legge) per uso personale e cessione di modiche quantità ad amici e conoscenti (es.: tipo la nonna che ne ha bisogno per farne uso medico).
Certo, non s'avrebbe la "botta d'introiti statali" che altre proposte conseguono, ma che importa?
1) il mercato nero sparirebbe comunque (perchè non ci sono restrizioni alla coltivazione personale, fatto salvo il rispetto del numero di piante definite per legge)
2) i soldi che col "metodo KGB" non vanno in tasse (perchè non ci sono, ancora "ganjashop") corrispondono comunque a soldi in meno sborsati procapite da ogni cittadino.
3) un'eventuale indotto di produzione e nuovi lavori può generarsi nel settore delle attrezzature per la coltivazione e nel settore agricolo in generale (vasi, concimi lampade ecc ecc)
differenza principale:
La proposta m5s et al. punta ad ottenere il numero minore possibile di grower NON commerciali, mira ad avere tutte le coltivazioni sotto stretto controllo statale ed incentiva il mercato legale di cannabis a scapito dell'autoproduzione
La proposta KGB invece punta sul numero maggiore possibile di grower NON commerciali, in modo da far sì che nessun tipo di mercato (legale o meno) della cannabis sia possibile. Ovvero: prima di tutto i diritti e l'autonomia dei consumatori.
Quando la società si sarà abituata a ciò, allora si potrà anche legalizzare il commercio senza problemi, anche se a quel punto gli introiti saranno minori (macchissene!! Tutti nel frattempo avranno risparmiato soldi e guadagnato in salute e saranno felici ed è questo ciò che conta veramente e più di tutto!!) perchè la quasi totalità dei consumatori saranno già autonomi.
È essenziale che prima di tutto diventi legale coltivarla per uso personale SENZA richiedere autorizzazioni o tasse.
Altrimenti, se si legalizza il commercio nei modi già visti succederà che il commercio prenderà il sopravvento, fin dal principio, sui diritti dei consumatori-coltivatori, facendo così passare in secondo piano gli interessi dei cittadini che dovrebbero essere considerati il centro della questione!
Antipro non vuol dire "far soldi mungendo consumatori"!
Vuol dire invece "dare LIBERTÀ e AUTONOMIA ai cittadini"
:biggrinthumb:
StRaM
Mirko Venturini, da quel che ho letto nel tuo post pare aver mal interpretato la seconda proposta:
[...]
La proposta #Gozi @Roberto Giachetti, presentata alla Camera il 17 Maggio 2013 [http://www.camera.it/_dati/leg17/lav...DL0008470.pdf] prevede che "la coltivazione a fini di commercio, l'acquisto, la produzione e la vendita di #cannabis indica e di prodotti da essa derivati" sia soggetta ad autorizzazione.
[...]
La seconda proposta, quella del Sel presentata il 14 Giugno 2013 alla camera, reca invece firma di Daniele Farina (ed altri) http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0005790.pdf
L'art 1 della proposta presenta ciò che abbiamo già letto con la proposta precedente, al comma 3 bis si legge che "non sono punibili coltivazione per uso personale e cessione a terzi di piccoli quantitativi destinati al consumo immediato...". La stessa proposta all'art 2 (Fatti di lieve entità), riduce fortemente le pene previste dalla fini giovanardi indicando reclusione da tre mesi a due anni e multa. Ora mi chiedo in tutta sincerità come verranno determinati i "fatti di lieve entità", meno chiara sarà la legge più ambiguo sarà l'effetto della eventuale legge.
[...]
"La seconda proposta (Sel) .... presenta ciò che abbiamo già letto con la proposta precedente"
mmh, io sono andato a leggere nella seconda proposta e vedo che non si fa alcun cenno a "autorizzazioni" per la coltivazione.
Quindi, almeno da quel punto di vista, la seconda proposta è di gran lunga meglio della prima.
[e, direi, la proposta di Sel sembra meglio anche della distopica proposta M5S che, prevede invece l'autorizzazione e addirittura una tassa, per chi coltiva per uso personale]
«3-bis
. Non sono punibili la coltiva-
zione per uso personale di
cannabis indica
e la cessione a terzi di piccoli quantitativi
destinati al consumo immediato, salvo che
il destinatario sia un minore »
OT: hai postato un link sbagliato, quello della seconda legge contiene un "]" in fondo al link quindi non è cliccabile, ecco il link corretto:
http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0005790.pdf
www.
camera.
it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0005790.pdf
ciao
a me basterebbe la decriminalizzazione (no galera e no multe) per l'uso e la coltivazione personale di Cannabis.
Cosa vuol dire decriminalizzazione. Giovanardi ti direbbe che già ora non vai in galera se consumi. Multe?:icon_scratch:
Poi i Coffee Shop possono aspettare ..
una legge "antipro" significa inanzitutto diritti, NON soldi.
esistono varie motivazioni che possono spingere a una legge antiproibizionista,
Io che seguo sta cosa da inizio anni '80 ho sempre sentito dire dalle varie organizzazioni antipro che occorre legalizzare le droghe e anzitutto la cannabis per (in ordine sparso):
togliere alla mafia e al mercato nero l'enorme giro di denaro che generano hascisc e cannabis. Portare il consumo alla luce del sole quindi.
liberare le forze dell' ordine e i tribunali da una inutile caccia alle streghe con enorme risparmio di denaro pubblico e tempo.
evitare di rovinare la vita di migliaia di cittadini (spesso giovani cosa ancor + grave) con processi, galera, fedine macchiate, disastri economici o anche solo ritiri di patente, visite inutili e costosissime per una cosa che alla fine è paragonabile al consumo di alcool o tabacco.
tutelare la salute del consumatore dandogli modo di consumare sostanze naturali e non tagliate con le maggiori schifezze (lucido, hennè, paraffina, etc)
eliminare l'unico punto comune che esiste tra cannabis/hascisc e le droghe pesanti: lo spacciatore.
Ecco a grosse linee queste mi sembra siano sempre state le ns bandiere.
Rivendicare il diritto di:
di coltivare a costo 0 [ZERO] la Cannabis o dire
Antipro......Vuol dire invece "dare LIBERTÀ e AUTONOMIA ai cittadini"
mi sembra chiedere la "liberalizzazione". Che è un'altra cosa.
Ora.... io ti faccio tanti auguri, ma mi sembra che hai le idee un po' confuse. Forse infatti ti sfugge che una legge serve a tutelare i diversi interessi dei cittadini. Il tuo interesse (che è anche il mio) a consumare e a procurarti la sostanza senza rischiare il culo(sia che te la coltivi, sia che la compri, poco importa). Ma anche l'interesse di chi non gliene frega niente della cannabis e non vuole che io e te lediamo la sua libertà di non avere a che fare con i "drogati". I tuoi "ragionamenti" invece pensano solo a te stesso. A quello che potrebbe andare bene a te. Già a me, che fumo come te, la tua proposta non piace. Dici infatti:
tramite l'autocoltivazione (d'un numero di piante limitato per legge) per uso personale e cessione di modiche quantità ad amici e conoscenti (es.: tipo la nonna che ne ha bisogno per farne uso medico).
Lasciamo perdere l'esempio della nonna, un po' capzioso, ma se fosse come dici tu che io posso coltivarmi le mie piante liberamente, senza controllo, visto che siamo in Italia, tempo 3 mesi (le autofiorenti in pratica) troveresti al posto degli spaccini di piazza, gli amici o i compagni di scuola o i colleghi con il pollice verde e lo spazio a disposizione che ti possono "aiutare".
Mica tutti possono o hanno voglia di coltivare. La stragrande maggioranza di consumatori non coltiva.
E poi io potrei benissimo essere sia uno che coltiva esclusivamente per consumo personale, sia essere che coltivo le mie piante per poi darle agli amici o altro e trarne vantaggio economico (spacciare in pratica). Come mi distingue la proposta KGB? Ci vuole un giudice che lo decide? O mi devono pedinare/intercettare i carabinieri? Oppure è permessa la cessione a terzi? Solo a titolo gratuito? O pure se me la vendo? E chi lo decide se l'ho regalata o venduta?
Io che ho interesse a farmi le mie piantine per esclusivo consumo personale (chiaramente anche con amici) e voglio stare tranquillo ho tutto l'interesse ad essere distinto da chi se le vuole coltivare per commerciare. Mi spieghi come si farebbe se fosse coltivazione libera?
http://www.treccani.it/vocabolario/decriminalizzare/
Cosa vuol dire decriminalizzazione? sempre questi problemi lessicali ahhaha..........per come la vedo è vero che i consumatori e gli AUTOproduttori di erba sono criminalizzati:
La criminalizzazione in criminologia e il processo mediante il quale i comportamenti individuali sono trasformati in atti criminali[1]. Anteriormente (rispetto a cosa???????) il procedimento di trasformazione avveniva grazie alla legge e al sistema giurisdizionale. Il potere dei giudizi di promulgare nuove leggi e criminalizzare i comportamenti è attualmente deprecato. In modo altrettanto ambiguo, dove le leggi non hanno attecchito, certi comportamenti possono subire una sorta di criminalizzazione de facto attraverso un'azione più incisiva delle forze dell'ordine. da wiki
perchè non criminalizzano così gli evasori?
Siamo trattati dai vari Serpelloni come dei problemi sociali e citandolo da un recente articolo:
“Significa che andiamo incontro a un disastro sanitario".
http://www.famigliacristiana.it/articolo/serpelloni-vi-spiego-perche-e-una-droga-e-fa-male.aspx
......l'estremo accanimento contro coltivatori in proprio e consumatori dall'entrata in vigore della FIni Giovanardi e di Serpelloni a capo del Dip. poLLitiche "Antidroga" O (anticittadini fumatori) ha richiesto immense risorse (vedi le centinaia di perquisizioni nelle case di coloro i quali han acquistato semi legali in alcuni siti internet) e non è mai stato così pesante........una cosa è certa, bisogna fare qualcosa contro quest'assurda caccia alle streghe che ha avuto più di qualche morto!
A livello sociale veniamo continuamente trattati come dei criminali e ci vengono afflitte pene anche più severe di reati come omicidio e rapina .......leggi fasciste e azioni fasciste sui consumatori di cannabis/droga vanno a braccetto con notizie diffamatorie nei giornali locali di poveri cristi beccati con qualche grammo o magari se si ha "la sfiga" di aver appena raccolto con qualche centinaio di g (compresi i vasi .....)
In questa situazione credo che rispetto alla cannabis l'unica cosa nociva alla salute e alla libertà degli utilizzatori sia la legge che la regolamenta! e che la paragona a certe altre schifezze sintetiche e chimiche!
La soluzione? parlarne è sicuramente proficuo....... magari mettendo al centro del discorso le persone che usano queste sostanze e che sono state oggetto di persecuzione......sicuramente arroccarsi nelle proprie convinzione (sia pro che contro) sembra essere il primo problema che si presenta nell'arrivare ad una soluzione che accontenti i più rispetto ad una legge meno criminalizzante e criminale.....
http://www.treccani.it/vocabolario/decriminalizzare/
Cosa vuol dire decriminalizzazione? sempre questi problemi lessicali ahhaha..........per come la vedo è vero che i consumatori e gli AUTOproduttori di erba sono criminalizzati:
da wiki
perchè non criminalizzano così gli evasori?
Siamo trattati dai vari Serpelloni come dei problemi sociali e citandolo da un recente articolo:
http://www.famigliacristiana.it/articolo/serpelloni-vi-spiego-perche-e-una-droga-e-fa-male.aspx
......l'estremo accanimento contro coltivatori in proprio e consumatori dall'entrata in vigore della FIni Giovanardi e di Serpelloni a capo del Dip. poLLitiche "Antidroga" O (anticittadini fumatori) ha richiesto immense risorse (vedi le centinaia di perquisizioni nelle case di coloro i quali han acquistato semi legali in alcuni siti internet) non è mai stato così pesante........e sicuramente bisogna fare qualcosa contro quest'assurda caccia alle streghe che ha avuto più di qualche morto!
A livello sociale veniamo continuamente trattati come dei criminali e ci vengono afflitte pene anche più severe di reati come omicidio e rapina .......leggi fasciste e azioni fasciste sulla droga vanno a braccetto con notizie diffamatorie nei giornali locali di poveri cristi beccati con qualche grammo o magari se si ha "la sfiga" di aver appena raccolto con qualche centinaio di g (compresi i vasi .....)
In questa situazione credo che rispetto alla cannabis l'unica cosa nociva alla salute e alla libertà sia la legge che la regolamenta e che la paragona a certe altre schifezze sintetiche e chimiche!
La soluzione? parlarne è sicuramente proficuo....... magari mettendo al centro del discorso le persone che usano queste sostanze......sicuramente arroccarsi nelle proprie convinzione (sia pro che contro) sembra essere il primo problema che si presenta nell'arrivare ad una soluzione che accontenti i più rispetto ad una legge meno criminalizzante e criminale.....
Ti ringrazio StRam per avermi messo la definizione di wiki. E ti ringrazio pure per avermi illustrato i danni della Fini Giovanardi (che conosco ben anche se a me il culo me l'ha fatto la Vassali-Iervolino). Siamo d'accordissimo che bisogna fare qualcosa.
Da questo "strano" giornale riporto intervista di Leopoldo Grasso Gruppo Abele
http://www.famigliacristiana.it/articolo/legalizzazione-non-liberalizzazione.aspx
«Ci può essere una prudente sperimentazione all’interno della categoria della legalizzazione, non della liberalizzazione. Non si può pensare a un libero mercato, si può pensare a una legalizzazione di alcune sostanze, ma in un mercato molto controllato, molto vigilato, molto monitorato, molto protetto, perché siamo consapevoli dei rischi collegati».
Leopoldo Grosso, vicepresidente del Gruppo Abele e già consulente del ministero per le Politiche sociali proprio sul tema delle tossicodipendenze, interviene nel dibattito sulla liberalizzazione delle droghe leggere spiegando la complessità del fenomeno e le distorsioni prodotte finora dalla legge Fini-Giovanardi. «Mi riferisco soprattutto alla maggiorazione del danno che avviene con la carcerazione dei piccoli spacciatori/consumatori (a volte dipendenti, a volte solo consumatori), tendenzialmente in giovane età, che fanno l’esperienza del carcere. Un'esperienza che sappiamo inutile e dannosa. Sarebbe più importante, invece mettere in campo esperienze di accompagnamento e di cura. Quindi un primo punto sarebbe quello di insistere per la depenalizzazione piena del consumo con un superamento della legge Fini-Giovanardi».
Leopoldo Grosso richiama anche la riflessione dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (Unodc), che ha sede a Vienna, per dire che «in tutte le valutazioni in sedi istituzionali, compresa la stessa Vienna, si è concluso che siamo in una fase di post proibizionismo. Ormai si è preso atto che 20 anni di guerra alla droga non hanno portato, ahimé, a grandi risultati e quindi bisogna cercare di capire quali altri strategie sono utilmente perseguibili».
In altre parole, spiega l'esperto, «vanno sperimentate nuove strade a cominciare da quelle che presentano minor rischio. E una di quelle che presenta minor rischio sicuramente riguarda le droghe leggere. Credo che, intanto, bisogna reitrodurre la distinzione tra sostanze in base a quelle che fanno maggior danno e quelle che fanno danno, ma minore. Cioè reintrodurre la distinzione tra droghe leggere e pesanti e cercare di capire come agire sui due fronti. Per esempio sull’hashish e la marjuana sono proponibili ragionevoli e prudenti proposte di sperimentazione che in qualche modo facciano emergere il fenomeno, legalizzino alcune modalità di consumo. Ovviamente non per i minorenni, limitando ad alcune quantità, ad alcune sostanze, appunto hashish e marjuana, il cui principio attivo dovrebbe essere controllato e non deve superare certe soglie, limitando acnhe il consumo ad alcune aree ben precise».
Secondo Grosso questo permetterebbe di capire se si possono ottenere vantaggi su due fronti: «Il primo è quello dell’individuazione delle situazioni di consumo problematico dove, cioè, lo scopo del consumo non è solo ricreativo, ma ha anche funzione di autocura e, quindi, è finalizzato all’illusoria e momentanea soluzione di problemi che invece dovrebbero essere affrontati diversamente. Far emergere questi consumatori significherebbe, forse, avere più probabilità di approccio con le persone che fanno consumo problematico». Una seconda questione riguarda invece il narcotraffico: «Tutta la produzione e distribuzione di droghe leggere oggi è tendenzialmente, quasi dappertutto, illegale. Il fatto di portare questo mercato, almeno in parte, in un'economia legale avrebbe dei vantaggi e sarebbe un piccolo colpo contro il narcotraffico. Certo non ci si illuda di sconfiggerlo, non si è riusciti a debellare totalmente il traffico illegale neppure con il tabacco. Però sicuramente per il narcotraffico sarebbe un danno ed eviterebbe anche che chi consuma sia fuorilegge».
Il vicepresidente del Gruppo Abele non nasconde che «questo terreno è sdrucciolevole e quindi, se da una parte ci possono essere vantaggi, dall’altra sono ben rappresentati i rischi di una legalizzazione di consumo. Sappiamo, per esempio, che l’alcol è legale, ma l’alcol legale comporta tutta una serie di problemi con un rischio principale che è quello dell'aumento della domanda. Questo rischio, però, dovrebbe essere contrastato con un investimento più forte delle risorse economiche, sia di quelle risparmiate che di quelle introiettate con la legalizzazione della vendita. Risorse da investire in campagne di prevenzione rispetto al consumo e soprattutto per fortificare la scelta di chi decide di non consumare. Per gli altri ci deve essere un’educazione a un consumo limitato, consapevole e prudente, magari all’interno di locali di consumo dove il ragazzo può essere più raggiungibile».
Non una generale apertura, dunque, ma «una prudente, prudentissima sperimentazione».
Grazie StRam. Non mi sarei mai aspettato una apertura su questo giornale. Bene. Così come leggere Feltri, Facci e Ferrara pro-legalizzazione.
Se pure tra i cattolici e a destra si cominciano a vedere aperture piu' o meno timide è un gran bel segno. Che Vendola sia antipro è scontato e quasi controproducente ormai.
Grazie StRam. Non mi sarei mai aspettato una apertura su questo giornale. Bene. Così come leggere Feltri, Facci e Ferrara pro-legalizzazione.
Se pure tra i cattolici e a destra si cominciano a vedere aperture piu' o meno timide è un gran bel segno. Che Vendola sia antipro è scontato e quasi controproducente ormai.
Speriamo sia un apertura e anche una presa di coscienza e che si smetta di fare demagogia!
rolando
:wallbash:
Cosa vuol dire decriminalizzazione. Giovanardi ti direbbe che già ora non vai in galera se consumi. Multe?:icon_scratch:
certo: multe.
depenalizzazione vuol dire niente galera per consumo.
niente galera, da sola, vuol dire "sanzioni amministrative"
quindi "decriminalizzazione" = "niente galera" E "niente multe"
Io che seguo sta cosa da inizio anni '80 ho sempre sentito dire dalle varie organizzazioni antipro che occorre legalizzare le droghe e anzitutto la cannabis per (in ordine sparso):
togliere alla mafia e al mercato nero l'enorme giro di denaro che generano hascisc e cannabis. Portare il consumo alla luce del sole quindi.
liberare le forze dell' ordine e i tribunali da una inutile caccia alle streghe con enorme risparmio di denaro pubblico e tempo.
evitare di rovinare la vita di migliaia di cittadini (spesso giovani cosa ancor + grave) con processi, galera, fedine macchiate, disastri economici o anche solo ritiri di patente, visite inutili e costosissime per una cosa che alla fine è paragonabile al consumo di alcool o tabacco.
tutelare la salute del consumatore dandogli modo di consumare sostanze naturali e non tagliate con le maggiori schifezze (lucido, hennè, paraffina, etc)
eliminare l'unico punto comune che esiste tra cannabis/hascisc e le droghe pesanti: lo spacciatore.
Ecco a grosse linee queste mi sembra siano sempre state le ns bandiere.
:polliceu:
esatto e non vedo come possa esser in contrasto col modello da me appoggiato.
mi sembra chiedere la "liberalizzazione". Che è un'altra cosa.
no. Non è "liberalizzazione" ....forse dovresti consultare treccani :)
vabbe te la spiego:
"liberalizzazione" vuol dire considerarla come l'insalata, ovvero libera coltivazione senza limiti di piante.
Ora.... io ti faccio tanti auguri, ma mi sembra che hai le idee un po' confuse.
eh già, io eh? :roflmao:
Forse infatti ti sfugge che una legge serve a tutelare i diversi interessi dei cittadini. Il tuo interesse (che è anche il mio) a consumare e a procurarti la sostanza senza rischiare il culo(sia che te la coltivi, sia che la compri, poco importa). Ma anche l'interesse di chi non gliene frega niente della cannabis e non vuole che io e te lediamo la sua libertà di non avere a che fare con i "drogati".
hai un concetto un po' particolare di "libertà".
Se uno non vuole avere a che fare coi drogati fa presto: basta che stia alla larga da loro. Ovvero: basta che non abbia nulla a che fare con loro. (dov'è il problema? nessuno gli impone di frequentare "drogati". )
Altrimenti un giorno un partito potrebbe fare lo stesso con neri, testimoni di geova, metallari, punk ecc e rendere illegali anche quelli semplicemente perchè non li tollera.
Pensa un po' che ieri in TV si parlava proprio di un partito tedesco che nel secolo scorso non tollerava gli ebrei. Guarda come è andata a finire.
Accettare che una categoria di persone venga "disumanizzata" e privata dei propri diritti fondamentali (es: non andare in galera) è un pessimo metodo per iniziare un percorso antipro.
I tuoi "ragionamenti" invece pensano solo a te stesso. A quello che potrebbe andare bene a te.
ti sbagli: non sono l'unico:
1)a cui piace coltivare ganja per uso personale
2)che ha a cuore la propria privacy e sicurezza e che non ha fiducia nei partiti/governi e in ciò che potrebbero fare con la lista degli "autoschedati"
3)ad aver pochi soldi
Già a me, che fumo come te, la tua proposta non piace. Dici infatti: Lasciamo perdere l'esempio della nonna, un po' capzioso, ma se fosse come dici tu che io posso coltivarmi le mie piante liberamente, senza controllo, visto che siamo in Italia, tempo 3 mesi (le autofiorenti in pratica) troveresti al posto degli spaccini di piazza, gli amici o i compagni di scuola o i colleghi con il pollice verde e lo spazio a disposizione che ti possono "aiutare".
Mica tutti possono o hanno voglia di coltivare. La stragrande maggioranza di consumatori non coltiva.
ma hanno amici e conoscenti fra i quali ci sarà un coltivatore che ovviamente sarà disposto a regalare via parte del raccolto. O sbaglio?
E poi io potrei benissimo essere sia uno che coltiva esclusivamente per consumo personale, sia essere che coltivo le mie piante per poi darle agli amici o altro e trarne vantaggio economico (spacciare in pratica).
Come fai ad avere vantaggio economico in un contesto in cui il prezzo al grammo ammonta a pochi centesimi? Non avevi pensato a questo, eh? :biggrinthumb:
Praticamente, in un contesto simile, scroccare un po' di grammi sarebbe paragonabile (in termini economici) all'attuale scrocco di una o due sigarette
Come mi distingue la proposta KGB? Ci vuole un giudice che lo decide? O mi devono pedinare/intercettare i carabinieri? Oppure è permessa la cessione a terzi? Solo a titolo gratuito? O pure se me la vendo? E chi lo decide se l'ho regalata o venduta?
Semplice: Se ti vedono a spacciare è spaccio.
Dopodichè aspettano di vedere se lo fai di professione (ti controllano).
Infine, appurato che spacci ti fanno perqua in casa e se hai più di 4 piantine è ulteriore aggravante.
Es: se ti beccano a spacciare e poi vedono che hai 4 piante in casa è "piccolo spaccio" se ne hai di più (tipo 10 20 100 200 500!) è spaccio aggravato dalla coltivazione industriale.
Io che ho interesse a farmi le mie piantine per esclusivo consumo personale (chiaramente anche con amici) e voglio stare tranquillo ho tutto l'interesse ad essere distinto da chi se le vuole coltivare per commerciare. Mi spieghi come si farebbe se fosse coltivazione libera?
come fai a stare tranquillo se ogni tot giorni o settimane ti fanno la perqua in casa, magari a sorpresa? (immagina: stai partendo per le vacanze per qualche dì e loro ti tengono a casa facendoti perder l'aereo perchè voglion farsi i c***i tuoi)
Certo qualche seccatura, coi birri col fiato sul collo, ce l'avresti no? O ti fa piacere?
E che succede se la legge vien cambiata da giovanardi fra un anno o due?
Se continui a coltivare ti sgamano: hanno il tuo nome nella lista.
Tu sei intervenuto nell'altro topic in maniera polemica facendo domande superstiziose che già più volte erano state ampiamente risposte (come anche quelle che hai posto in questo post)
Costava tanto leggere la discussione? Avresti risparmiato tempo, sia il tuo che il mio :icon_study:
----------
OT: Personalmente sarei favorevole anche alla Liberalizzazione.
La società è più che pronta per "affrontarla" (non serve preparazione alcuna, basta toglier la canapa dalla Tabella). e avrebbe tutto l'interesse ad adottarla come rimedio al traffico mafioso.
Il fatto è che non la capirebbe e quindi una legge di quel genere non passerebbe, proprio a causa di pregudizi e superstizioni assai diffuse
----------
consiglio di leggere l'articolo di fuoriluogo: "Politica della droga come fuga dalla razionalità" che paragona il proibizionismo, e le derivanti superstizioni e pregiudizi, al vudu:
http://www.fuoriluogo.it/cgi-bin/dada/mail.cgi/archive/fuoriluogo/20131223203637/
...tanto io (come moltissimi altri...) con qualunque propostina ... fino alla vera liberalizzazione o cmq qualcosa che ci vada molto vicino...restero' quello che sono.
Alla fine mi sono reso conto che davvero quasi ogni persona ha la propria ricetta...che pero' tanto non arrivera' mai ad essere somministrata a nessuno, a questo punto aggiungo...per fortuna!!!:biggrinthumb:
................
Guarda KGB non te la prendere ma ho finito la voglia, l'acqua e il sapone. E' come pestare l'acqua nel mortaio con te.
Avv. Zaina
28-01-14, 10:00
Credo che bisognerebbe, salvo rari casi porre un limite di caratteri ai vari interventi sul forum, sennò altro che arringhe avvocatesche!!!
E poi un poco di sintesi non guasterebbe, come un poco più di disponibilità verso gli altri, meno saccenza, senza pensare di essere gli unici depositari della verità.
Diceva Totò "e che c....."
io pur pernsando che la faccenda debba essere trattata in modo diverso e che debba partire da presupposti molto distanti, proprio come punto di origine...sia dalla visione di rolando che almeno in parte da quella di KGB, non ho pero' difficolta' a comprendere i punti di vista dell'uno e dell'altro.
Come tali devono essere trattati...nessuno, ma proprio nessuno ne qui ne altrove ha le chiavi aprire le porte giuste, e chi crede inequivocabilmente di avere la ricetta giusta o pensa che la propria idea sia la meglio attuabile fa un grossolano errore di presunzione, che quando ci si confronta per risolvere un problema non si dovrebbe mai fare.
Penso che ormai chiunque leggendo questo topic, che per me resta comunque interessante chiunque possa renderesi conto delle varie opinioni di chi si e' espresso...non c'e' proprio bisogno di finire saponi o usare omini che danno capate al muro in segno di ostinazione; mi sembra che da ambo le parti abbia prevalso lo stesso tipo di atteggiamento, che reputo sbagliato.
Per quel che puo' valere la mia opinione....:biggrinthumb:
@Avv.Zaina, qui non siamo su twitter...e se una persona ritiene servano cento righe per tentare di farsi capire o solo perche' ha qualcosa da dire puo' farlo...regolare anche questo mi sembra davvero eccessivo...al limite lo si fa notare all'interessato che si regolera'...
Daltronde nessuno e' obbligato a continuare a leggere cio' che non trova interessante, per altri magari non e' cosi', le pare?
Beh vedi Moran io da parte mia ce l'ho messa tutta per dire la mia. Diventerei noioso. Pure io rispetto le tue idee e quelle di kgb, ma quando uno rovescia la realtà, mi parla di coltivazioni di tabacco (illegali in Italia) e dice mille altre castronerie (a mio giudizio e senza voler offendere nessuno), onde evitare di ripetere le stesse cose e annoiare tutti o alzare la voce, mi ritiro. Col sorriso. Ora vado. :fumacb4:
Avv. Zaina
28-01-14, 10:45
Caro Moran è perfettamente vero che fortunatamente non siamo su twitter, ma mi consentirà di osservare che una regola aurea per il confronto delle idee è quello di cercare di essere chiari, diretti e motivati, senza tanti giri di parole e ripetizioni.
Potrà sembrarle strano che un avvocato - cioè un soggetto appartenente ad una categoria che usualmente viene dipinta come solo di chiacchiere fumose - inviti alla sintesi.
Reputo, però, irrevocabile la necessità che il dialogo su problemi di questo importante genere non si fondi su verità preconcette, che qualche utente continua a ribadire, con dovizie di riferimenti (ma che poi sono sempre gli stessi) senza curarsi delle altrui opinioni.
Si tratta sennò di un dialogo dove una persona è sorda alle valutazioni degli altri.
Ormai abbiamo capito, sino alla noia che il sig. KGB ritiene - a torto o meno non è questo il punto - di avere ragione su tutto quello che dice (sostiene tra l'altro, spiritosamente ed autoreferenzialmente che "c'è pure la proposta KGB che, modestamente, non è affatto male"), che noi altri sosteniamo tesi infondate, che lui mai prende in considerazioni.
Lo fa come ho già detto con modi che non mi piacciono per nulla, perchè trasudano arroganza e poco rispetto.
Io non sono d'accordo con lui, ma nessuno (dico nessuno) può accusarmi di dileggiare od atteggiarmi con superiorità verso chi non la pensa come me, anzi!
il sig. KGB non provoca, siamo noi - secondo lui - che rispondendo alle sue domande retoriche, lo provochiamo ed altre amenità del genere.
Non credo proprio che questi lunghi e ripetitivi sermoni costituiscano il modo di crescere nel confronto ed in un forum.
Temo che Lei Moran abbia ragione quando scrive D'altronde nessuno e' obbligato a continuare a leggere cio' che non trova interessante, per altri magari non e' cosi', le pare?.
Però se dobbiamo sorvolare argomenti solo perchè non è possibile un dialogo sereno, così uccidiamo la community.
...puo' essere...pero' la liberta' di decidere spetta sempre a chi legge.
E come lei ben sa per me è la prima cosa...ciascuno, lo ripetero' fino alla noia, sempre nel massimo rispetto a diritto ad essere quello che e'...
Io ho premesso di non trovarmi d'accordo su un sacco di cose molte volte, da destra o da sinistra, sopra o sotto...ma sinceramente non mi da fastidio che qualcuno cerchi di convincermi con i propri metodi, in fondo se lo ritengo essere in buona fede, accetto anche di leggere quella che per me e' una "stupidata" senza fondamento, anche quando al limite dopo diversi chiarimenti viene reiterata...Posso sempre immaginare che per qualcun altro quella stessa stupidata sia qualcosa di diverso...
A me e' parso che l'atteggiamento di arroganza sia piu' che altro una sua impressione, io non l'ho percepito...quello che invece mi e' arrivato e' da parte di tutte le parti (evidentemente stanche di non ricevere ragioni...) un atteggiamento sempre meno tollerante verso le altrui opinioni...
Meglio una sana riflessione e magari un sorriso piuttosto che una risata vera e propria, confrontarsi non vuol dire giudicare le opinioni o i punti di vista degli altri, non ha nessuno scopo cosi'.
ed:::certo che evitare di scrivere bislacchi paragoni o metafore improbabili (per cercare di rafforzare le proprie esposizioni) in argomenti come questo sarebbe meglio evitarlo.
Ma lo considero un peccato "veniale".:biggrinthumb:
Avv. Zaina
28-01-14, 11:19
Viva comunque e sempre la pacatezza
quando uno rovescia la realtà,
castronerie
ad esempio?
tipo quando uno che dice che "coltivare tabacco per consumo personale in Italia è illegale" ?
coltivazioni di tabacco (illegali in Italia)
:icon_rolleyes: :rolleyes:
ehm ... ottimo esempio :biggrinthumb:
lol
Avv. Zaina
28-01-14, 22:22
Meglio urlare ed insultare, vero sig. KGB ? La pacatezza non si addice a chi si reputa il depositario della verità urlata.
Vuol sapere che le dico? Desidero che lei si possa esprimere quanto e come vuole, affinché tutti possano fare le loro valutazioni.
Avv. Zaina
Non mi pare di aver insultato nessuno.
Il termine "castronerie" nel mio post era una citazione dello scorso post di rolando, io mi sono limitato a citare e spiegare che le castronerie non sono certo io ad averle scritte.
In quanto poi all'accusa d' "urlare" .... non può che farmi sorridere. Come si fa ad "urlare" su un forum?
vabbè la lascio alle sue "elucubrazioni"
@Avv. Zania, nel caso lei si stesse riferendo al fatto che ho messo un "non mi piace" sotto al suo "post sulla pacatezza", (non ci voglio credere, spero di sbagliarmi. Non se la prenderà così tanto per un "non mi piace"!!! ) il motivo del "non mi piace" è presto (anche se questo richiederà una spiegazione non molto concisa) detto:
"Viva comunque e sempre la pacatezza".
La frase, di per sè, ha giustamente l'approvazione di tutti, me compreso. (ma il "non mi piace" non era rivolto alla frase, bensì all'uso che ne è stato fatto. A me non piaceva il post, non la frase in sè.)
Il fatto è che la stessa frase assume significati diversi, in contesti diversi. Ovvero, in determinati contesti, può mandare un messaggio molto diverso dal significato letterale delle parole usate nella frase.
Nel contesto di questo topic io l'ho percepita giustamente come provocazione, visti anche i suoi scorsi post, perchè (mia impressione, nèh!) "sembrava" attribuirmi un atteggiamento poco pacato.
Ad esempio, se io avessi scritto in un post solo la frase: "E come diceva mio nonno: meglio ragionare col cervello piuttosto che col c*l*",
chiunque non avrebbe avuto nulla da ridire sulla frase in sè, ma dato il contesto di discussione abbastanza accesa lei avrebbe potuto interpretarlo come una offesa gratuita nei suoi confronti. E questo perchè sarebbe stata una frase che nulla c'entra con la discussione attuale: ovvero una frase innocua usata a sproposito in un contesto ben preciso.
breve esempio di come un cambio di contesto può ottenere, partendo dalla medesima frase, di comunicare messaggi diversi: ( e comportare reazioni anche opposte in chi legge)
Se in un topic di un forum che parla di politica e critica il fatto che il politico X ha approvato una legge al solo scopo di favorire delle sue aziende, io posto questa frase:
"La politica dovrebbe avere come prima priorità quella di fare leggi a tutela di tutti i cittadini, anzichè occuparsi delle faccende economiche private di pochi affaristi"
È chiaro che voglio riferirmi ad un conflitto d'interessi e al fatto che la tal legge favorisce interessi privati a discapito dell'interesse dei cittadini.
Sicuramente tale post, in quel contesto, risulterebbe ineccepibile e troverebbe l'approvazione di molti, ottenendo anche qualche "mi piace"
Ma se la stessa identica frase la scrivessi in un commento all'interno del topic "M5S vuole superare la fini-giovanardi .." e quel post contenesse soltanto quella frase e nient'altro, il significato letterale sarebbe chiaro come prima ma il messaggio dato varierebbe, in quanto è cambiato il contesto (ovvero la legge e l'argomento a cui si riferisce la frase).
"Forse" in questo secondo caso non riceverei nemmeno un mi piace (e come mai? è la stessa identica frase di prima! che strano, pensavo fosse un valore condiviso), ma non ci metterei la mano sul fuoco :)
Nota:
Come obiezione alla proposta M5S ho fatto notare in passato che essa antepone la libertà imprenditoriale alla libertà personale del cittadino.
Nessuno qui, fin'ora, ha saputo spiegarmi perchè si debba scegliere per forza questa scala di valori.
------------------
Vuol sapere che le dico? Desidero che lei si possa esprimere quanto e come vuole, affinché tutti possano fare le loro valutazioni.
La ringrazio per la concessione/autorizzazione/certificazione :) (spero non serva anche una tassa :eek:)
(anche se rispiegare le cose e rispondere 10 volte alle stesse domante inizia a fiaccarmi) :icon_study:
.................................................. .................................................. ...
Nessuno qui, fin'ora, ha saputo spiegarmi perchè si debba scegliere per forza questa scala di valori.
------------------
:
...Infatti NON SI "DEVE"...chi lo vuole fare avra' i suoi motivi, cosi' come altri hanno i loro per non farlo.
Ricordiamoci da dove partiamo...vedrai che di strada per ora ne faremo ben poca.
Io mi permetto forse un po' egoisticamente, alla mia età si diventa piu' romantici...o meno? non ricordo...comunque dicevo, mi permetto di restare in questa condizione...ormai cosa vuoi, mi ci sono abituato, forse mi fa illudere di essere piu' libero continuando a trasgredire, o forse sono altri i motivi...chissa'.
53476
Avv. Zaina
29-01-14, 08:20
Di fronte a questa Sua irriducibilità da ultimo giapponese disperso in un'isola a 70 anni dal termine della seconda guerra mondiale, ed ignaro della fine del conflitto, reputo assolutamente inutile proseguire...scriva e faccia quel che vuole, sarà il forum a valutare.
Le dico solo che Lei non ha capito che io non c'entro nulla con M5S (soprattutto dovrebbe avere la disponibilità a documentarsi seriamente ed a leggere e tentare di comprendere i termini della mia personale proposta di legge, pubblicata in tempo non sospetto su questo ed altri forum e che non mi sono mai permesso di "vantare" ).
Adieu
ad esempio?
tipo quando uno che dice che "coltivare tabacco per consumo personale in Italia è illegale" ?
:icon_rolleyes: :rolleyes:
ehm ... ottimo esempio :biggrinthumb:
lol
Capisco che non puo ricordarti tutte le sciocchezze che scrivi ma in un post hai scritto per rispondermi:
Originariamente scritto da rolando
Chi me lo controlla il numero? Tu? Vieni tu a contarmi le piante. O ci mettiamo la polizia (e torniamo daccapo)
Originariamente scritto da KGB
Se coltivi troppo tabacco (es.: a livelli industriali) senza autorizzazione chi controlla?
Eppure va tutto bene, perchè vanno a verificare hai l'autorizzazione solo quando il numero di piante è eccessivo. Allo stesso modo con la canapa potrebbero sanzionare qualcuno solo se il numero di piante è maggiore di 4. Vedi che schedatura e tassa allora non hanno motivo di esistere? Basterebbe multare chi coltiva troppo e mandare in galera chi viene trovato a spacciare.
Sei tu a rispondermi: se coltivi troppo tabacco senza autorizzazione. E io ti ho detto e ripeto che dici un mucchio di belinate e questo è solo un piccolo esempio. Coltivare tabacco in Italia è illegale e ti legano. E non esiste autorizzazione che te lo permette. Non attribuire agli altri i tuoi svarioni e fai uno sforzo di memoria che senno' dicono che la cannabis fa venire i buchi nel cervello.
Rolando, non è vero che coltivare tabacco è illegale in Italia.
C'è un numero di piante (o meglio foglie, mi pare 1000), oltre il quale diventa industriale, e quindi soggetta a monopolio di stato.
Ma l'Italia, è il 10° produttore di tabacco al mondo!!
E comunque, un paio di piante, non sono assolutamente illegali.
:hippy:
Di fronte a questa Sua irriducibilità da ultimo giapponese disperso in un'isola a 70 anni dal termine della seconda guerra mondiale,
Si sbaglia. Non sono l'unico antiproibizionista rimasto.
ed ignaro della fine del conflitto,
ah beh, se secondo lei il problema del proibizionismo s'è già risolto ... :facepalm:
Secondo me invece, qua in Italia dobbiamo ancora iniziar, non dico a vedere risultati concreti, ma addirittura a vedere proposte di legge che siano anche solo minimamente sensate.
Forse una abbastanza decente (come punto d'inizio) c'è, al momento, e potrebbe essere quella presentata da Sel, che permette l'autocoltivazione. (tuttavia migliorabile, ma pur sempre un decente punto d'inizio)
Le dico solo che Lei non ha capito che io non c'entro nulla con M5S
Lo so benissimo, ma che c'entra questo con le mie obiezioni alla suo proposta e anche a quella M5S (che a me paiono comunque pressochè concettualmente identiche) ?
Lei considera la sua proposta, e/o quella M5S, come la proposta migliore possibile al momento (ossia come "punto d'inizio ideale per un percorso antipro in Italia") e nonostante le forti obiezioni che le sono state fatte non è stato in grado di controargomentare (e nemmeno di rispondere a semplici domande*) , in maniera logica, a tali obiezioni.
*domande tipo: cosa rischia chi come me (ma anche molti altri), in caso passasse la legge, si mettesse a coltivare (per uso personale) senza autoschedarsi? Rischia un'accusa di "spaccio" e quindi la galera ?
(soprattutto dovrebbe avere la disponibilità a documentarsi seriamente ed a leggere e tentare di comprendere i termini della mia personale proposta di legge, pubblicata in tempo non sospetto su questo ed altri forum
Da quel che ho capito, basandomi sulle sue precedenti affermazioni, la sua legge è una "trovata" molto simile, anzi direi identica (!!!) , a quella M5S. Nel fare il confronto mi sembrava d'esser di fronte ad un gioco della settimana enigmistica: "trova la differenza", da quanto sono simili le due proposte.
e che non mi sono mai permesso di "vantare" ).
eh?
Adieu
до свидания !
Sei tu a rispondermi: se coltivi troppo tabacco senza autorizzazione. E io ti ho detto e ripeto che dici un mucchio di belinate e questo è solo un piccolo esempio.
è solo un piccolo esempio di come:
A) non sai leggere o
B) leggi ma non capisci bene ciò che hai letto.
caspita hai addirittura quotato la frase da me detta:
Se coltivi troppo tabacco (es.: a livelli industriali) senza autorizzazione chi controlla?
Eppure va tutto bene, perchè vanno a verificare hai l'autorizzazione solo quando il numero di piante è eccessivo
"Chi controlla?" ---> nessuno.
"Eppure va tutto bene," ----> va tutto bene nonostante non ci sia un controllo strettissimo e nonostante NON servano autorizzazioni (se l'uso non è industriale)
SOLAMENTE quando ti trovano a fare coltivazione industriale vanno a controllare se hai l'autorizzazione . È più chiaro?
quindi, caro rolando, Non attribuire agli altri i tuoi svarioni!!
fai uno sforzo di memoria che senno' dicono che la cannabis fa venire i buchi nel cervello.
1) in questi giorni proprio non ho fumato
2) fumare non mi ha mai causato problemi di alcun genera alla salute, anzi
3) non ti conviene parlare di buchi nel cervello, per lo meno non dopo le figuracce che hai fatto negli ultimi post sull' "illegalità della coltivazione non industriale del tabacco" (altrimenti qualcuno potrebbe correlare i due argomenti :) )
in futuro, anzichè fare radiografie o altre analisi, i dottori potrebbero decidere di rilevare "buchi nel cervello" semplicemente limitandosi a chiedere al paziente se è illegale o meno la coltivazione non industriale di tabacco ... :roflmao:
Rolando, non è vero che coltivare tabacco è illegale in Italia.
C'è un numero di piante (o meglio foglie, mi pare 1000), oltre il quale diventa industriale, e quindi soggetta a monopolio di stato.
Ma l'Italia, è il 10° produttore di tabacco al mondo!!
E comunque, un paio di piante, non sono assolutamente illegali.
:hippy:
Io sapevo che non si poteva coltivare tabacco, ma evidentemente e ho verificato, hai ragione, mi sbagliavo e ti ringrazio di avermelo fatto notare. Non si finisce mai di imparare. Cio' non toglie che pensare di permettere la coltivazione di cannabis come il tabacco è folle e controproducente per la nostra battaglia, secondo me. E la legge te lo permette a livello individuale perchè tanto nessuno lo fa. La nostra pianta è diversa dal tabacco. Intendiamoci anche a me piacerebbe vivere in un mondo ganjia free ma mi sembra utopia pura. Ciao:hippy:
mi scuso...ma e' quasi impossibile stare in disparte...
siccome secondo me a questo punto le parole servono a poco proviamo cosi':
SE anziche'..:wallbash::brucelee::climb2::a015::icon_ twisted2:
magari...:icon_twisted2: e... :gathering:...potrebbe anche...:lighten:
il concetto e' chiaro...alla fine facciamoci una risata...purtroppo non siamo cosi' determinanti...:sambarq4:
folgore_disattivato
29-01-14, 11:18
Quotone per Moran, ormai i punti di vista di chi è intervenuto sono abbastanza chiari.
La cosa che piu' mi piace di questo 3D e di quelli che trattano la stessa tematica è che (contrariamente da quanto percepito dall' avv.Zaina) si è riusciti ad esporre le proprie idee, senza insultare ne urlare.
Ritengo che gli interventi di KGB siano sempre stati rispettosi e mai offensivi verso nessuno. Io li ho percepiti e letti cosi'
Beh Folgore un po' di casino l'ho fatto io e mi dispiace, perchè ero convinto che coltivare tabacco fosse illegale. In buona fede comunque. E quando parli di percezione hai centrato il problema. Io la vedo come fossimo al bar e tra un:cheers: e un :icon_smoke: si discute. Da come la pensi percepisci le risposte. Comunque raccolgo l'invito di Moran. Perchè non aprite un post tipo bacheca dove chi vuole mette la sua idea.
Magari è come dici tu folgore (grazie per l'intervento) ma anch'io noto un certo astio ingiustificato da parte del Sig. kGB per chi non la pensa come lui e non capisco perchè dopo aver capito il personaggio si continui ad alimentare il suo ego portando questo thread un po' fuori strada!
Ma perchè invece di trovare qualche punto in comune nelle idee e proposte ci si arroventa a trovare e combattere le differenze? lo trovo poco costruttivo......
dividi et impera
per tornare in tema vorrei condividere con voi una parte di un articolo che m'ha fatto riflettere molto e forse mi ha lasciato con più di qualche dubbio in merito alle modalità di legalizzazione delle piante psicoattive:
PAGANI SILVIO, 1995,
L’addomesticamento della molecola selvaggia.
Tabacco e cannabis a confronto, Altrove, vol. 2, pp. 67-75.
Nella nostra società, l’opera di desacralizzazione della cannabis è in atto da tempo.
Ciascun consumatore di marijuana ne è a suo modo responsabile, per lo più inconsapevole
Gli effetti psicoattivi della pianta sono ancora ben percepiti e vissuti dai
consumatori, ma il processo di “disattivazione” delle sue potenzialità enteogeniche
appare iniziato, o per lo meno, nulla fa ritenere il contrario.
Quanti fumatori di marijuana o di hashish ricordano i loro primi “jo/n!’ accompagnati
da esperienze di tipo “psichedelico”, e che solo di rado – fra i consumatori abituali – si
sono in seguito ripresentate. E quanti, sempre fra i consumatori abituali, riconoscono
gli effetti “più psichedelici” dei joint fumati dopo un lungo periodo di astinenza; sono
anche in molti a ricordare come i joint più “rivelatori”, nella loro esperienza con la
cannabis, quelli costruiti con potenti marijuane tropicali, fumati sul luogo di produzione,
lontani dalla propria routine quotidiana di approccio alla pianta. Ancora, i consumatori
quotidiani di cannabis e dei suoi derivati sono ben consapevoli, a proprie spese,
che nel rapporto personale con questa pianta non è tutto “rosa e fiori”.
È probabile che nell’individuale opera quotidiana di profanazione della cannabis,
attraverso il suo utilizzo nei più disparati contesti ariflessivi, si celi il primo germe di
quel processo culturale-fisiologico che trasforma una pianta sacramentale in una droga
sociale.
Non c’è uomo al mondo più profanato re di se stesso dell’uomo di cultura occidentale,
e il suo rapporto con i suoi sacramenti è da secoli disastroso.
Estrapolando la visione pessimista qui maturata, la fantasia porterebbe – in analogia con
quanto èaccaduto per il tabacco – a vedere in futuro applicato alla cannabis (sempre che,
appunto, non sia già iniziato) quel processo di “addomesticamento della molecola
selvaggia”, mediante il quale siamo soliti trasformare, nel giro di poche generazioni,
piante sacramentali in droghe sociali, socialmente (massivamente) “accettabili”, con gli
effetti originari in un qualche modo “disattivati”. Andando ancora più in là con la
fantasiosa analogia con il tabacco, con la definitiva accettazione (monopolizzazione)
della cannabis da parte dei governi occidentali, correremmo il rischio – e se non noi, le
future generazioni – di vedere un giorno la marijuana venduta in tabaccheria come una
inefficace droga cancerogena
È una visione indubbiamente pessimista quella qui presentata, e, fortunatamente, non
è la migliore di cui disponiamo. Tuttavia, ritengo opportuno sottolineare, la nocività di
qualunque tipo di monopolio governativo sulla cannabis, e che una vera liberalizzazione
dovrebbe permettere la libertà individuale di coltivare la pianta per uso personale Solo
con questa libertà, sarebbe forse possibile svincolare dal vizioso meccanismo dell’accettazione
governativa di una pianta sacramentale, mediante la sua monopolizzazione
e trasformazione in droga sociale.
Piuttosto che sognare Manifatture Stata Ii per la cannabis, in sostituzione delle attuai i vie
del narcotraffico, sarebbe meglio pensare questa pianta libera di crescere nei luoghi
dove verrebbe amata, presso le aree socio-culturali della consapevolezza e del godimento
dei suoi benefici, dove ben meriterebbe di esistere e di donarsi in santa pace·
Libera di scegliere e di venire liberamente scelta.
La “marijuana in tabaccheria” significherebbe una sconfitta del nostro rapporto con la
pianta di Shiva, e, in ultima analisi, con lo stesso Shiva.
Cio' non toglie che pensare di permettere la coltivazione di cannabis come il tabacco è folle e controproducente per la nostra battaglia,
e perchè? non è più "folle" permetterne solo il commercio?
Inoltre il tabacco crea danni alla salute. Quindi perchè quello sì e la cannabis no?
E la legge te lo permette a livello individuale perchè tanto nessuno lo fa.
Non è vero,
Dalle mie parti molti lo fanno e , fra non molto, inizierò anche io. (sto aspettando che m'arrivino i semi)
La nostra pianta è diversa dal tabacco.
su questo non c'è dubbio.
mondo ganjia free ma mi sembra utopia pura. Ciao:hippy:
eppure ci vuol poco: la Repubblica Ceca ha fatto una scelta simile:
http://fuoriluogo.it/sito/home/mappamondo/europa/repubblica_ceca/pi-canne-meno-ipocrisia-praga-diventa-la-nuova-amsterdam#more%3Cbr%20/%3E
fuoriluogo.it/sito/home/mappamondo/europa/repubblica_ceca/pi-canne-meno-ipocrisia-praga-diventa-la-nuova-amsterdam#more%3Cbr%20/%3E
noto un certo astio ingiustificato da parte del Sig. kGB per chi non la pensa come lui
Nessun astio verso nessuna persona.
Solo un po' d'irritazione (ma passa subito :) ) quando leggo (s)ragionamenti che non si basano su logica e razionalità.
si continui ad alimentare il suo ego portando questo thread un po' fuori strada!
e che c'entra l'ego? :icon_scratch:
In questo thread si parla di antiproibizionismo e inoltre nel titolo c'è anche la parola "illusione" quindi parlare della proposta M5S è pertinente eccome.
<EDIT>
io ho solo fatto notare che dovrebbero esistere delle priorità in una proposta di legge del genere:
i diritti fondamentali dei cittadini prima di tutto.
Vedo molta gente qui che accetta di legalizzare la produzione commerciale mantenendo però illegale la produzione domestica.
Credo sia nell'interesse di tutti che la legge preveda il diritto di coltivazione per uso personale.
O forse qua la maggior parte dei lettori ha intenzione di avviare una produzione commerciale non appena passerà la legge?
Ne dubito!
anche perchè se tutti coltiveranno per venderla chi la comprerà mai? Inoltre come copriranno i costi se il prezzo si abbassa a pochi euro l'etto? (ipotesi, ma forse anche meno)
</EDIT>
Credo sia nell'interesse di tutti che la legge preveda il diritto di coltivazione per uso personale.
E su questo, non ci piove. Penso che la stragrande maggioranza di noi, voglia proprio questo.
:hippy:
edit: con "diritto di coltivazione" ovviamente intendo diritto senza discriminazioni di reddito (senza tassa) e senza che serva autorizzazione. Altrimenti è inutile.
Scusi STRAM, ma il commento che Lei riporta inizia con : " Senza bisogno di offendere un avvocato che si esprime con concetti essenzialmente giuridici (ed è ovvio, poiché queste sono le sue competenze), guardate che è molto importante che i consumatori o quant'altri si interessino a questo argomento siano in grado di distinguere fra tre concetti molto differenti fra di loro: depenalizzazione, liberalizzazione e legalizzazione. Per quanto riguarda le ultime due "vie", scordatevele, soprattutto in un desiderio hic et nunc ("qui e ora"), e non posso altro che dare ragione all'avvocato Zaina".
La domanda è la seguente ma chi mi offende e perché?
credo si riferisca alla reazione del tizio "Giovanni Sin Carrieri" che ha scritto un commento il "January 15 at 5:34am") dandole dell'ipocrita perchè ha detto che spaccio e semplice cessione di modiche quantità di cannabis sono la stessa cosa.
Poi prosegue facendo l'esempio di fiaschi di vino regalati agli amici ..
Samorini infatti rispondeva proprio a quell' utente perchè mentre scriveva:
"Avvocato delle mie p*lle! legalizzare vuol dire distruggere il mercato nero, punto."
Il tizio faceva una gran confusione fra depenalizzazione e legalizzazione, non distinguendo i vari modelli antiproibizionisti.
Per questo Samorini gli ha risposto dicendo che non c'è bisogno d'offendere e che serve imparare i vari significati di depenalizzazione ecc ecc.
link: http://www.vice.com/it/read/per-lennesima-volta-non-fatevi-illusioni-legalizzazione-cannabis
<EDIT>
La domanda è la seguente ma chi mi offende e perché?
ah, ma che lo chiede a fare se già lo sa? Ha già risposto Lei stesso, circa 8/9 ore prima, al tizio che la criticava:
Carlo Alberto Zaina (signed in using Hotmail)
Caro Sig. GIOVANNI SIN CARRIERI desidero complimentarmi per lo stile pacato ed educato con il quale commenta le mie osservazioni. Sarò sempre liet[...]
"pacato" ... le piace proprio quella parola eh? (e l'uso sarcastico della parola pacatezza a fini provocatori mi ricorda un post letto di recente)
vabbè.. fine Offtopic
</EDIT>
StRaM...nel contenuto del tuo post c'e' "quasi" tutto cio' che penso di essere riuscito a capire in tanti anni su questo argomento.
E se ho interpretato bene il tuo modo di vedere le cose, è molto simile al mio (NO secco al rischio gestionale istituzionale a qualsiasi livello, perche' porterebbe a mio parere in pochissimo tempo alle conseguenze da te descritte, anzi penso ancora peggio...
Pensare che basterebbe davvero poco...altro che utopia.:biggrinthumb:
Avv. Zaina
29-01-14, 21:14
Caro Kgb mi toglie una curiosità? Perchè è così ossessionato da me? Non credo che interessi nessuno riprendere un 3D dove mi domando perchè tale Giovanni Sin Carrieri (certamente uno pseudonimo) non abbia trovato di meglio che gratificarmi di meritatissimi complimenti.
Eppure Lei va a rimestare in questa vicenda che non ha neppure il dono dell'attualità.
Bah contento Lei.
PS volevo dirLe tutte le Sue elucubrazioni sulla tempistica del mio post sono errate, perchè quando ho chiesto chi mi offendeva realmente non sapevo chi fosse stato e ne ero dispiaciuto
PPS Dimenticavo; la Sua esegesi del termine pacatezza rivela come il Suo dizionario (ove ne avesse uno) sia privo della pagina che ne spiega il significato, come, purtroppo, temo che difetti anche di molte altre pagine relative a molte altre parole a Lei sconosciute. Se non si offende sarei lieto di fargliene avere uno completo.
Nessun sarcasmo, poi, su valori non negoziabili (almeno per me).
Stavo semplicemente cercando altri commenti di Samorini sull'argomento, mi interessava capire che ne pensa della proposta m5s tutto qui.
Nel leggere mi sono imbattuto nel commento del tizio e devo dire che, anche se ha usato termini offensivi (che non possono esser giustificati) nei suoi confronti, le critiche che muoveva sono fondate.
Non vedo alcuna logica in un'intervista in cui si sostiene che la "cessione gratuita di modiche quantità (ad esempio a un conoscente) sia da considerarsi spaccio".
---
EDIT: Anzi! Sostenere una cosa del genere danneggia la società
si pensi alle fantasie di Giovanardi sui "buchi nel cerverllo" e al danno sociale che i luoghi comuni derivanti da tali affermazioni hanno causato... Se lei avesse voluto spararla ancor più grossa che avrebbe detto? che la coltivazione è pericolosa per la società e va permessa solo alle aziende? :rolleyes: (Ops)
---
... la Sua esegesi del termine pacatezza ...
(Ho già un dizionario, grazie.)
Lei il più delle volte m'ha criticato per questioni di "forma", arrivando pure a sostenere che "urlo" ( :eek: ).
Se la stessa persona si mette a dire "viva la pacatezza" poco dopo aver criticato i miei post non per il contenuto ma per la forma a suo parere "urlata". È conclusione logica che sta cercando di provocarmi.
Ma questo è un concetto che ho già spiegato prima.
Non ha nulla a che fare col significato letterale del termine (ad esempio "pacatezza") bensì col contesto e il modo in cui viene usata la parola o frase. :saggio:
ok, ci rinuncio, alle prossime domande doppie rispondo direttamente con un link del post in cui ho già risposto :)
Rotten society
29-01-14, 23:22
per tornare in tema vorrei condividere con voi una parte di un articolo che m'ha fatto riflettere molto e forse mi ha lasciato con più di qualche dubbio in merito alle modalità di legalizzazione delle piante psicoattive:
PAGANI SILVIO, 1995,
L’addomesticamento della molecola selvaggia.
Tabacco e cannabis a confronto, Altrove, vol. 2, pp. 67-75.
Ė brutto pensare che quelle fantastiche parole sono solo una lontana utopia.
Davvero...non comprendo.Per quale motivo si tratta solo di utopia.
Schiavi dei soldi,siamo gli unici esseri viventi su questa terra a non vivere la vita come dovremmo.
purtroppo non siamo cosi' determinanti...:sambarq4:
non tutti.
L'Avv. Zania ha detto che incontrerà il parlamentare 5stelle quindi direi che un po' determinante lo è, perchè può influire in un eventuale miglioramento/aggiustamento della proposta m5s in merito ai diritti civili (aka "non aziendali")
Sarebbe deludente se dopo tutta 'sta discussione non accennasse nemmeno al fatto che:
1)molta gente non vuole tassa e schedatura e
2) non vuole andare in galera per coltivazione personale
e si limitasse a discutere la prop m5s e la sua (che praticamente sono uguali sul tema di coltivazione domestica o sbaglio?)
peccato che nel suo post abbia confermato di essere fermo nelle sue posizioni e non sentir ragioni. (mi riferisco al post in cui dice "lo incontrerò ..... per discutere anche della mia proposta ...")
Vabbè l'importante è averci provato.
consoliamoci: Se non altro la 309/90 fa meno schifo della fini-giovanardi, inoltre chi ha soldi da spendere potrà fumare (a pagamento) l'erba prodotta legalmente da pochi ricchi, ma comunque erba buona..
:(
non tutti.
L'Avv. Zania ha detto che incontrerà il parlamentare 5stelle quindi direi che un po' determinante lo è, perchè può influire in un eventuale miglioramento/aggiustamento della proposta m5s in merito ai diritti civili (aka "non aziendali")
Secondo te un parlamentare e' determinante?.......quando mai???
Sarebbe deludente se dopo tutta 'sta discussione non accennasse nemmeno al fatto che:
1)molta gente non vuole tassa e schedatura e
2) non vuole andare in galera per coltivazione personale
e si limitasse a discutere la prop m5s e la sua (che praticamente sono uguali sul tema di coltivazione domestica o sbaglio?)
1000 x 1000 d'accordo...e aggiungerei pure qualche altra cosuccia.....Incontentabile!!!
peccato che nel suo post abbia confermato di essere fermo nelle sue posizioni e non sentir ragioni. (mi riferisco al post in cui dice "lo incontrerò ..... per discutere anche della mia proposta ...")
Kappagibi ...ognuno ha diritto alle proprie..........Liberalista!!!
Vabbè l'importante è averci provato.
:yes::yes::yes:
consoliamoci: Se non altro la 309/90 fa meno schifo della fini-giovanardi, inoltre chi ha soldi da spendere potrà fumare (a pagamento) l'erba prodotta legalmente da pochi ricchi, ma comunque erba buona..
Di tutto cio' non sono poi cosi' convinto...
ma per me non cambia granche'...ho le mie abitudini. :polliceu:
:(
bandits forever
..........Liberalista!!!
manca un "neo-"
:)
<EDIT>:
ah, no.. lapsus freudiano
avevo letto "liberista" anzichè "liberalista"
eh, ancora una volta, il contesto colpisce ancora :icon_lol:
:roflmao:
:starwars:
</EDIT>
Scusami StRam se approfitto del tuo topic ma ne avrei dovuto aprire un altro con lo stesso titolo. Volevo invitare tutti quelli che pensano sia possibile, a breve, trasformare l'Italia nella Spagna o nella Rep.Ceca a leggere i commenti facebook a questo link: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=646805308694447
Io ho notato una notevole intolleranza e convinzione nei commenti contrari alla cannabis e secondo me la strada da fare è ancora tantissima. Cioè, per spiegarmi meglio ...Giovanardi è un incompetente, un bigotto, etc. e lo sappiamo tutti ma di italiani come lui o peggio ce ne sono MILIONI. Hai voglia a cambiare la testa a tutti.:wallbash:
Pawan Kumar - ASCIA
30-01-14, 23:43
I milioni di italiani che non la pensano come noi non sono così per caso, ma sono il frutto di decenni di informazione proibizionista operata dai mezzi di informazione, se si cambiassero le informazioni diffuse, la maggior parte delle teste potrebbero cambiare nel giro di pochi mesi, e questa, secondo me, è la cosa veramente impressionante sul potere di persuasione delle masse e di come viene utilizzato.
Il fatto che si sia acceso tutto questo dibattito può essere il segnale che qualcosa stia cambiando, quando e come lo vedremo.
Vi allego il link di due pagine di articoli sulla legalizzazione della cannabis del sole 24 ore, ce n'è anche uno proibizionista di Serpellone :icon_puke_r::
http://www.politicheantidroga.it/media/629405/cannabis%2024h%20sanit%C3%A0.pdf
in pochi giorni tra questa trasmissione e altre tipo ...su rai 3 ecc...sai quanti babbi ha convinto delle sue stronzate???
53615
qui giova spiega ls sede del dolore causato dal.. primo buco nel cervello che lui
conosce bene...e ancora pensa che i suoi buchi siano stati causati dal fumo passivo che e' stato costretto a subire in gioventu'...proprio il caso di dire...gioventu' bruciata!
53616
qui l'illustrissimo serpelloni illustra la sua teoria...alle sue spalle, immagini che parlano da sole...minacciose macchie rosse emergono dal cervello ...di Homer simpson?...i famosi buchi cerebrali...
53617
Infine...la verita' nascosta a tutti...purtroppo occorrera' qualcosa di piu' di un fotomontaggio per convincere le persone a favore delle stronzate di cui sopra...
53618
folgore_disattivato
31-01-14, 10:21
....e poi diciamo: "facciamo un primo passo"!!!....ma de che.... SPACCAMO TUTTO!! :)
...acci loro.....che rabbia!!!
si cherza ovviamente
Eh già Moran hai reso l'idea. Cambiare le teste è dura. Ma a chi poi, mi chiedevo? Secondo me, i giovani (20/30enni) in grande maggioranza sanno la verità sulla cannabis e sono favorevoli alla legalizzazione (tranne i cattolici e i fascisti).
Poi ci sono i 40/50enni che l'hanno provata e hanno opinioni contrastanti in %, direi 50/50. E poi ci sono quelli dai 60 in su. Il problema. Tranne poche eccezioni in quella fascia d'età sono ignoranti in materia di cannabis (non c'era ai loro tempi - solo vino). Sanno che è una droga (decenni di bombardamento mediatico); hanno visto i loro figli-nipoti cominciare con lo spinello e finire al buco (è successo non nascondiamoci) e per motivi anagrafici sono contrari ai cambiamenti. Sono quelli a cui cambiare la testa. Come? Con l' informazione. Per capirci, se Piero Angela per esempio, dedicasse un Superquark alla cannabis, la storia, i pro e i contro, gli usi medici etc. secondo me cambierebbe molti pregiudizi in quel target. O Report senno'. O le trasmissioni di medicina. E perchè no' la Barbara D'Urso che racconta un caso di SM e gli evidenti benefici della pianta "droga" alla domenica pomeriggio.
Temo che fare dei gran cortei non convincerà quella fascia di popolazione (anzi li spaventerà). Convince i già convinti.
hanno visto i loro figli-nipoti cominciare con lo spinello e finire al buco (è successo non nascondiamoci)
e chi lo nasconde?
È noto che il proibizionismo sulla canapa è, probabilmente, la principale causa di passaggio a droghe pesanti. Nel mercato nero si viene in contatto con tutte le sostanze. È proprio questo il motivo per cui bisognerebbe permettere (senza bisogno d'autorizzazioni o tasse) la coltivazione personale :)
In ogni luogo in cui s'è tolta la canapa dal mercato nero (anche tramite la creazione di un mercato legale della canapa, sebbene questo non sia l'unica soluzione) c'è stato un forte decremento nell'uso/diffusione di droghe pesanti (vedi Olanda).
se Piero Angela per esempio,
proprio lui vai a scegliere ? :)
Quello mi pare che "tifi" per i poteri forti ... (è del cicap)...
"Barbara D'Urso" ....
... no comment,
ma capisco che forse l'hai citata per fare umorismo
e chi lo nasconde? bla bla bla bla
proprio lui vai a scegliere ? :)
Quello mi pare che "tifi" per i poteri forti ... (è del cicap)...
"Barbara D'Urso" ....
... no comment,
ma capisco che forse l'hai citata per fare umorismo
E' molto difficile farti capire le cose in quanto da tutto quello che scrivi in giro per il forum trasuda egocentrismo. Esisti solo te. Pure le tue risposte qua sopra fanno capire che per te gli altri non esistono. Sei totalmente incapace di metterti nei panni degli altri. Di capire i pensieri degli altri. Esiste solo il tuo naso e il tuo orizzonte è quello.
Pure a me fa schifo la B.D'Urso, ma purtroppo esistono milioni di persone che ci credono alle minchiate che dice tutte le sere. Se vuoi convincere della legalizzazione tutta sta marea di gente che gli dici? Di passare sul forum a leggere i deliri di KGB? Capirne una alla prima no eh?
Gli altri Kgb. Esistono pure gli altri.
OT: si dice che quando uno non ha argomenti logici da esporre a sostegno delle proprie tesi, la cosa più facile da fare sia quella di tentare di attaccare/screditare l'interlocutore :whistling:
-----
potrei farti notare il tuo comportamento egocentrico...
Dopo che ho fatto notare che la tua frase
hanno visto i loro figli-nipoti cominciare con lo spinello e finire al buco (è successo non nascondiamoci)
è una colossale str*nz*ta ed averti spiegato il perchè, tu senti minacciato il tuo ego e ribatti attaccandomi e accusandomi d'"egocentrismo" :icon_lol:
Come se il mio spiegarti che eri in torto marcio riguardo tale tua affermazione fosse un mio personale interesse, anzichè una cosa che ( ritengo ) è necessario fare, onde evitare che altri cadano nel tuo stesso errore/pregiudizio/"naiveismo".
Se proprio volevi metterla sul piano personale... costa tanto ammettere l'errore e dire "ebbene, m'ero lasciato abbindolare dalla propaganda sullo 'Stepping Stone' ...", (non che ce ne sia bisogno eh! Questa non è una gara/QUIZ sull'abc di proibizionismo e antiproibizionismo) ?
Se dopo la mia spiegazione (vedi il mio post precedente) sei ancora convinto che la cannabis porti all'uso di droghe pesanti [es. eroina]; non sarebbe male, da parte tua, controargomentare alle mie affermazioni (come io ho fatto con le tue).
Può darsi che tu abbia ragione ed io torto, nèh!
Magari conosci qualche nuovo studio scientifico fin'ora poco noto, che dimostra il rapporto causale fra uso di cannabis e un conseguente uso di eroina.
---------
Riguardo la faccenda "Barbara D'urso", "Piero Angela" ecc.
Credi veramente che questi figuri, se dovessero decidere di fare una puntata sulla Cannabis la farebbero in maniera onesta?
giusto due domande, così magari mi spiego meglio:
Giudicheresti positivo se Emilio Fede (vabbè non è + in tv, ma è un esempio) facesse uno special sulla Cannabis?
Credi che tratterebbe l'argomento in maniera oggettiva oppure lo tratterebbe in maniera "giovanardiana" ?
:a045:
Quindi ben venga se Angela, D'Urso ecc non trattano l'argomento! Sono soltanto danni (propaganda proibizionista) in meno! :hippy:
Non voglio alimentare alcun flame, ma devo dare ragione a KGB. L'effetto gateway è una stupidaggine smontata e rismontata, da tempo.
OT: si dice che quando uno non ha argomenti logici da esporre a sostegno delle proprie tesi, la cosa più facile da fare sia quella di tentare di attaccare/screditare l'interlocutore :whistling:
-----
potrei farti notare il tuo comportamento egocentrico...
Dopo che ho fatto notare che la tua frase
è una colossale str*nz*ta ed averti spiegato il perchè, tu senti minacciato il tuo ego e ribatti attaccandomi e accusandomi d'"egocentrismo" :icon_lol:
Come se il mio spiegarti che eri in torto marcio riguardo tale tua affermazione fosse un mio personale interesse, anzichè una cosa che ( ritengo ) è necessario fare, onde evitare che altri cadano nel tuo stesso errore/pregiudizio/"naiveismo".
Se proprio volevi metterla sul piano personale... costa tanto ammettere l'errore e dire "ebbene, m'ero lasciato abbindolare dalla propaganda sullo 'Stepping Stone' ...", (non che ce ne sia bisogno eh! Questa non è una gara/QUIZ sull'abc di proibizionismo e antiproibizionismo) ?
Se dopo la mia spiegazione (vedi il mio post precedente) sei ancora convinto che la cannabis porti all'uso di droghe pesanti [es. eroina]; non sarebbe male, da parte tua, controargomentare alle mie affermazioni (come io ho fatto con le tue).
Può darsi che tu abbia ragione ed io torto, nèh!
Magari conosci qualche nuovo studio scientifico fin'ora poco noto, che dimostra il rapporto causale fra uso di cannabis e un conseguente uso di eroina.
---------
Riguardo la faccenda "Barbara D'urso", "Piero Angela" ecc.
Credi veramente che questi figuri, se dovessero decidere di fare una puntata sulla Cannabis la farebbero in maniera onesta?
giusto due domande, così magari mi spiego meglio:
Giudicheresti positivo se Emilio Fede (vabbè non è + in tv, ma è un esempio) facesse uno special sulla Cannabis?
Credi che tratterebbe l'argomento in maniera oggettiva oppure lo tratterebbe in maniera "giovanardiana" ?
:a045:
Quindi ben venga se Angela, D'Urso ecc non trattano l'argomento! Sono soltanto danni (propaganda proibizionista) in meno! :hippy:
mannaggia kgb sei davvero logorroico.......
mannaggia kgb sei davvero logorroico.......
meglio "logorroico" che "diarreico" :rolleyes:
meglio "logorroico" che "diarreico" :rolleyes:
Daje KGB! Hai già un'infrazione per linguaggio scorretto...
contieniti n'attimo...è proprio più forte di te :icon_rolleyes:
Eh già Moran hai reso l'idea. Cambiare le teste è dura. Ma a chi poi, mi chiedevo? Secondo me, i giovani (20/30enni) in grande maggioranza sanno la verità sulla cannabis e sono favorevoli alla legalizzazione (tranne i cattolici e i fascisti).
Poi ci sono i 40/50enni che l'hanno provata e hanno opinioni contrastanti in %, direi 50/50. E poi ci sono quelli dai 60 in su. Il problema. Tranne poche eccezioni in quella fascia d'età sono ignoranti in materia di cannabis (non c'era ai loro tempi - solo vino). Sanno che è una droga (decenni di bombardamento mediatico); hanno visto i loro figli-nipoti cominciare con lo spinello e finire al buco (è successo non nascondiamoci) e per motivi anagrafici sono contrari ai cambiamenti. Sono quelli a cui cambiare la testa. Come? Con l' informazione. ......
Caro Kgb oltre a non vedere oltre il tuo naso non sei capace di capire i post degli altri. Rileggilo per cortesia, è qua sopra. Non mi sembra cosi' difficile.
Primo: non parlavo con te, ma evidentemente hai una grande considerazione di te stesso. Secondo: chi ha mai sostenuto che la cannabis porta all'eroina? Dove lo leggi?
Io ho detto che la fascia d'eta dai 60 in su ha visto i loro figli e nipoti passare dalle canne agli spinelli. E questo è un dato di fatto. Non voglio dire che lo penso io, che penso il contrario. Lo pensano loro. Molti hanno perso figli o nipoti e intere famiglie sono state distrutte. La fascia d'eta nata dal 55 al 65 è stata decimata dalle mie parti. Intere compagnie disintegrate; chi morto chi in comunità.
Io ero un ragazzo quando negli anni '70 è arrivata la roba in Italia e so di cosa parlo. Ho perso un fratello minore di 18 anni cazzo, morto d'overdose in piazza brignole a Genova nel '80 e numerosi amici (overdose e aids). Abbiamo cominciato insieme con le prime cannette (si compravano le striscioline di nero a 5/10000 lire) e purtroppo lui è stato solo molto più curioso di me. Come vedi sono la testimonianza vivente della stronzata della teoria del passaggio. Leggi meglio per cortesia.
E poi ti ringrazio delle "spiegazioni" ma puoi continuare da solo per quanto mi riguarda. Mancava proprio un professorone in sto forum. E secondo me non ti sei iscritto per caso, proprio adesso.
Primo: non parlavo con te,
La prossima volta manda un messaggio privato a moran, no? :biggrinthumb:
La tua non era una mail
Hai postato un commento su un forum, ci si aspetta che chi legge sia il destinatario, o no? Ebbene io ho letto ed ho notato la str****ta:
(è successo non nascondiamoci
Secondo: chi ha mai sostenuto che la cannabis porta all'eroina? Dove lo leggi?
Lo leggo quando dici "è successo, non nascondiamoci" che sembrava implicare un rapporto di causa-effetto fra l'uso di cannabis e di eroina.
Frase che io, come immagino anche altri, ho interpretato come "è una scomoda verità ma dobbiamo ammettere che su questo i giovanardi e c. hanno ragione".
E secondo me non ti sei iscritto per caso, proprio adesso.
ovvio che no.
Ho letto della prop M5S e, allarmato da certi aspetti della proposta, ho girato in rete per saperne di più e vedere se ero l'unico a cui faceva schifo la faccenda della schedatura e canone per le coltivazioni domestiche.
Avv. Zaina
06-02-14, 15:45
Sig. Kgb,
ma perchè Lei cerca sempre e solo una sterile polemica offensiva, andando a riprendere vecchi messaggi che ormai hanno esaurito ogni funzione?
La mia frase che Lei riporta è addirittura del 29 gennaio!!!!!
E' così felice di vivere in una dimensione onirica fatta di continue provocazioni e spregi verso gli altri?
A me spiace molto, perchè mi sembra che Lei si sia iscritto in questo forum solo creare discussioni livorose e litigare con gli iscritti.
Non è possibile per Lei confrontarsi in modo tollerante e pacato?
@Avv. Zania :a045:
ma io con quel post volevo solo approfittare per ottenere un vocabolario a scrocco! :(
edit: se invece mi dice che la sua offerta era solo retorica sono pronto a cancellare immediatamente quel post, onde evitare polemiche EDIT: rimosso
Pawan Kumar - ASCIA
06-02-14, 21:04
Vorrei riportare in argomento questa discussione, che per me è interessante, aggiornandovi con questo articolo di "Giornalettismo" sulle varie proposte di legge che si stanno ormai accumulando, giudicate tutte insufficienti:
http://www.giornalettismo.com/archives/1301457/le-verita-scomode-sulla-marijuana-libera-che-i-partiti-non-ti-vogliono-dire/
dall'articolo:
<<La proposta che lascia più perplessi è sicuramente quella del M5s [...]
UNA PROPOSTA SCRITTA CON I PIEDI -
[...] Lunare è poi l’idea che il consumatore debba indicare il luogo dove lo fa e dotarsi per di più di un «provvedimento autorizzativo vincolato al pagamento di una tassa di concessione governativa». Lo stato quindi dovrebbe esigere una tassa da chi voglia coltivarsi 4 piantine in casa e questi per farlo dovrebbe per di più ottenere un’autorizzazione (da chi? quali i criteri?) da soggetti ancora non specificati. Il tutto per coltivare e consumare 4 piante senza ovviamente farne commercio. Viene il sospetto che in presenza di una disciplina del genere sarebbero ben pochi a mettersi in regola e ad autodenunciarsi all’attenzione delle autorità, [...]
M5S. Che su un argomento del genere forse poteva provare a farsi avanguardia senza grossi rischi e che invece ha preferito intrupparsi ipocritamente con le altre forze politiche, senza avere il coraggio di ripudiare la Fini-Giovanardi. [...]
e:
[...] La leadership del PD, quella dei partiti di destra e quella del M5S sono invece perfettamente allineati ideologicamente sul tema, l’unica differenza è nella quantità di seccature inutili che ritengono giusto procurare ai consumatori di cannabis.
Anche quelli che in quei partiti dicevano di essere «oltre» o a favore della depenalizzazione, alla prova dei fatti si sono rivelati ipocriti o foglie di fico messe in minoranza nei rispettivi partiti, improvvisamente muti e comodamente allineati alla casta proibizionista.
L'articolo non parla della proposta Farina (nata a metà del 2013) che mi pare, al momento, la meno insensata fra tutte quelle sin'ora viste. :polliceu:
Ma dubito che una proposta del genere possa superare eventuali votazioni parlamentari, visto come la pensano gli altri partiti (destra, PD, M5S, e "grandecentro" ) :(
Pawan Kumar - ASCIA
07-02-14, 01:23
Sono contento che hai apprezzato l'articolo KGB, l'ho messo per rilanciare nei giusti toni la discussione, che secondo me è molto interessante proprio perché ricca di opinioni diverse.
Posso testimoniare che sia Farina che Ferraresi hanno chiesto il parere anche dell'ASCIA e i nostri suggerimenti riguardo alle loro proposte di legge e c'è stata una certa collaborazione costruttiva, che mi auguro riveli una loro sincera volontà di fare il meglio possibile per modificare la normativa sugli stupefacenti. Poi non tutti i nostri pareri o suggerimenti sono stati ascoltati allo stesso modo, mi è sembrato, comunque, di cogliere una volontà di fare queste modifiche nel migliore dei modi a loro possibile, del resto mi sembra evidente che la depenalizzazione-legalizzazione della cannabis sia un argomento complesso, scottante e che sia difficile trovare due sole persone che siano d'accordo su tutto.
Personalmente (scrivo a parere mio) anche a me non piace per niente l'idea di un'autorizzazione a coltivare per uso personale, né quella di indicare il posto, né quella di pagarci tasse o concessioni, perché potrebbero benissimo essere negate a tutti quelli che hanno già dei precedenti penali per coltivazione, e ne siamo un esercito! E sarebbe un'altra "schedatura"(visto che usate questa parola) utile ai fini di censire una categoria di persone vastissima e troppo a lungo perseguitata troppo duramente e un futuro ritorno al potere delle destre e del proibizionismo (veramente ancora ci stanno al potere e a perseguitarci, sembra il loro hobby, come per noi coltivare cannabis) ci potrebbe portare a facilitargli una drammaticissima persecuzione futura. Io vorrei vivere anonimo, libero e sereno, finalmente. Autorizzazione e tasse avrebbero più senso in coltivazioni eventualmente destinate alla vendita, che personalmente non intendo eticamente come un "legalizzare lo spaccio", ma come una regolamentazione della vendita per garantire prezzi economici e buona qualità di prodotto a chi non se la può coltivare per uso personale ma la vorrebbe acquistare, i quali, secondo me, sarebbero molto più numerosi degli autocoltivatori capaci.
Non trovo giusto che si determini il concetto di quantità per uso personale con il numero massimo delle piante coltivabili, perché un coltivatore outdoor esperto potrebbe fare diversi kilogrammi di ottime infiorescenze nette con sole 4 piante, mentre io determinerei il quantitativo massimo di infiorescenze ottenibili annualmente, indipendentemente dal numero di piante, le quali possono essere di taglie e varietà estremamente diverse, come scorta annuale personale nel caso di coltivazioni outdoor, o per ogni ciclo indoor, calcolandone e permettendone 4 all'anno, anziché continuare ad insistere erroneamente sul numero delle piante coltivabili per uso personale. 500 grammi all'anno possono bastare? (a me no, però me li posso fare anche bastare, per il momento, perché posso stare benissimo anche senza fumare, ma chi è malato e ne deve consumare 5 grammi al giorno deve avere il diritto di coltivarsela o di ottenerla buona e gratis dallo stato, o da un amico che gliela fa, o da un CSC o un'altro tipo di associazione).
Nell'ASCIA abbiamo fatto e rifatto queste discussioni e questi confronti (anche se non ci arrabbiamo o insultiamo, semmai ci scherziamo, forse perché siamo pochi...) e li stiamo ancora facendo e siamo anche molto interessati a vedere come la pensano gli altri, però in maniera costruttiva e anche realisticamente realizzabile in questo momento in Italia.
Io personalmente sarei per la liberalizzazione completa a livello mondiale, almeno a livello idealistico, come penso un sacco di altre persone (forse è il sogno di tutti i fumatori o assuntori fruitori di cannabis?) ma mi è evidente che dopo tutti questi decenni di proibizionismo, persecuzioni, disinformazioni allarmistiche, pregiudizi etici che sono stati creati, business miliardari della criminalità organizzata, dei centri di "recupero", dobbiamo fare i conti con ciò che è realisticamente ottenibile in breve tempo da questi politici che abbiamo.
Spero che coloro che hanno redatto le proposte di legge abbiano il buonsenso anche di visitare queste discussioni di questo forum e di altri forum e siti antiproibizionisti, che gli abbiamo segnalato a suo tempo, per partecipare, o, almeno, per tenere conto del panorama di conoscenze e di opinioni che li potrebbero arricchire di una visione più profonda e completa del "legalizzare la cannabis", come stiamo facendo anche noi dell'ASCIA, in questo variegatissimo fronte antiproibizionista italiano.
Nonostante nell'ASCIA abbiamo già fatto e rifatto e ripetuto le stesse discussioni che state e stiamo facendo qui sul forum, con gli stessi concetti, le stesse differenze di idee e di vedute, seguiamo con interesse quello che scrivete e ne prendiamo spunto quando ci sembra giusto e sentiamo che potrebbe migliorare anche la nostra proposta, basta che non ci si infogni in polemiche sterili, ideologiche o personali, o che non si arrivi alle espressioni offensive o di ripicca o di insulto, che fanno andare via la voglia di partecipare costruttivamente un po' a tutti.
In fondo sono solo proposte di legge, quella di Ferraresi dovrà passare il vaglio e le modifiche del M5S, poi, se ci sarà veramente una volontà politica di cambiare, (della quale dubito ancora) potranno avere altre modifiche nei passaggi parlamentari alla Camera e al Senato, poi, se ancora saremo vivi, potremmo, forse, vedere il parto di una nuova normativa di legalizzazione della cannabis, che, sono sicuro, sarà criticatissima da tutte le parti, tranne da chi l'avrà fatta.
La situazione è talmente disperata che mi basterebbe solo non finire più in galera per coltivare la cannabis.
O Report senno'.
trovata!
Hanno fatto un servizio, ben 13 anni fa:
http://web.archive.org/web/20050220053806/http://www.report.rai.it/2liv.asp?s=112
Avv. Zaina
07-02-14, 12:06
Segnalo un link molto interessante su corriere.it in relazione alla svolta del Colorado
http://www.corriere.it/foto-gallery/reportage/esteri/14_febbraio_06/corsa-all-erba-colorado-l-economia-marijuana-legale-undici-punti-13a2e2da-8f68-11e3-8c4a-c355fa40
Buona lettura
[QUOTE] l'ho messo per rilanciare nei giusti toni la discussione
Ti ringrazio Pawan per il tuo post. Molto bello, costruttivo e pieno di verità. Raccolgo il tuo invito.
......sia un argomento complesso, scottante e che sia difficile trovare due sole persone che siano d'accordo su tutto.
Verissimo nemmeno tra di noi riusciamo ad essere d'accordo o non ci capiamo.:wallbash: Ogni testa è un mondo intero.
Personalmente anche a me non piace per niente l'idea di un'autorizzazione a coltivare per uso personale, né quella di indicare il posto, né quella di pagarci tasse o concessioni
Io, invece, ho sostenuto questa ipotesi nei vari post, perchè penso che sia impossibile ottenere la coltivazione libera, senza controlli. E controproducente chiederla. Ma, sia chiaro, nemmeno a me piace e non è detto che mi farei schedare in futuro (ci dovrei pensare al momento). Vogliamo l'Italia tutta di pannocchie, pomodori e marijuana (come cantavano i Pittura freska) ? Magari. Ma come in tutte le trattative non si puo' ottenere tutto e subito. Per me l'obiettivo primario è come dici tu:
La situazione è talmente disperata che mi basterebbe solo non finire più in galera per coltivare la cannabis Aggiungerei: garantire cure facilmente accessibili e gratuite per chi ha bisogno della cannabis per curarsi.
Non trovo giusto che si determini il concetto di quantità per uso personale con il numero massimo delle piante coltivabili
Straquotone: come dici tu parlerei di quantità massima del raccolto a prescindere dal numero di piante. E occorre distinguere l' indoor dall' outdoor (compreso serre).
Io personalmente sarei per la liberalizzazione completa a livello mondiale, almeno a livello idealistico, come penso un sacco di altre persone (forse è il sogno di tutti i fumatori o assuntori fruitori di cannabis?)
Certo che sarebbe il sogno di un po' tutti. E un giorno ci arriveremo forse, anche se io e molti altri, credo che non ci saremo a godercela.
ma mi è evidente che dopo tutti questi decenni di proibizionismo, persecuzioni, disinformazioni allarmistiche, pregiudizi etici che sono stati creati, business miliardari della criminalità organizzata, dei centri di "recupero", dobbiamo fare i conti con ciò che è realisticamente ottenibile in breve tempo da questi politici che abbiamo.D'accordo al 1000% e d'altronde è quello che ho provato a spiegare. Secondo me poi è peggio di come possiamo pensare: è logico e banale pensare che interessi miliardari legali e illegali abbiano comprato politici a tutti i livelli, giornalisti, avvocati, medici, etc. per proteggere il loro business. Non sempre i ns interlocutori sono in buona fede quindi e cio' rende la battaglia impari. Secondo me solo portando la maggioranza della popolazione dalla nostra parte (60% almeno) con l'informazione e creando degli interessi economici legati alla legalizzazione (tasse per lo stato, nuovi posti di lavoro, nuovi business come in colorado, etc) avremo qualche speranza di sconfiggerli.
Ne approfitto per ringraziarVi per il vs lavoro.
Segnalo un link molto interessante su corriere.it in relazione alla svolta del Colorado
http://www.corriere.it/foto-gallery/reportage/esteri/14_febbraio_06/corsa-all-erba-colorado-l-economia-marijuana-legale-undici-punti-13a2e2da-8f68-11e3-8c4a-c355fa40
Buona lettura
Avvocato, mi son permesso di copiare di seguito il testo (anche perchè così rimane) che, ha ragione lei, offre molti spunti.
p.s. anche le foto sono bellissime:yes:
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Nel 2000, gli elettori del Colorado hanno approvato un emendamento per legalizzare il possesso di marijuana terapeutica per i pazienti con condizioni debilitanti. Originariamente, i pazienti potevano delegare a un amico o un vicino (definiti assistenti) la coltivazione di massimo sei piante di marijuana. Ogni assistente poteva aver al massimo cinque pazienti.
Nel 2007, Sensible Colorado, un’associazione impegnata nella legalizzazione della cannabis, ha fatto causa al dipartimento della Sanità statale e il tribunale ha dichiarato il limite di cinque pazienti incostituzionale. Nei due anni successivi hanno aperto oltre 1.000 dispensari, dove è possibile acquistare marijuana. I pazienti sono diventati improvvisamente 100.000.
Oggi in America sono venti gli Stati ad aver legalizzato la marijuana medica, oltre al District Of Columbia. Dopo che gli elettori hanno approvato l’Amendment 64 il 6 novembre 2012, il primo gennaio di quest’anno il Colorado è divenuto il primo Stato a legalizzare la marijuana per scopo ricreativo. Nello stesso giorno gli elettori dello Stato di Washington hanno approvato l’Initiative 502: oggi la marijuana è già legale, ma il parlamento locale sta ancora concedendo le licenze per venderla e i primi negozi apriranno entro l’estate. In Colorado, invece, le vendite sono iniziate il primo gennaio.
Secondo l’Amendment 64, i residenti dello Stato al di sopra dei 21 anni possono comprare fino a un’oncia di marijuana (28,35 grammi), mentre i turisti possono acquistarne un quarto (poco più di 7 grammi). I minori di 21 anni possono fare uso di marijuana medica con il consenso dei genitori. I cittadini potranno inoltre coltivare sei piante a scopo ricreativo, mentre per i nuclei familiari si sale a dodici. I negozi autorizzati dovranno invece coltivare almeno il 70 per cento della marijuana che venderanno. Resta illegale fumare in pubblico o guidare dopo aver fumato.
Il primo gennaio fuori dai rivenditori autorizzati si sono formate lunghe file, con persone arrivate da ogni angolo dell’America per acquistare marijuana. Per evitare di rimanere a corto, i negozianti avevano imposto un limite alla quantità di erba acquistabile da ogni cliente. Gli orari di vendita sono regolati dallo Stato: non è possibile acquistare marijuana prima delle 8 di mattina. La prima persona ad acquistarla è stata Sean Azzariti, un veterano della guerra in Iraq che soffre di disturbo post traumatico da stress.
Nelle prime 24 ore i clienti sono stati più di 10.000 ed è stata venduta marijuana per oltre un milione di dollari, mentre nella prima settimana di attività, i 37 rivenditori che hanno già aperto in Colorado (17 solo a Denver) hanno riportato vendite per 5 milioni.
Le stime per il primo anno parlano di ricavi per 600 milioni di dollari e lo Stato ha in programma di raccogliere circa 70 milioni di dollari in tasse, che saranno utilizzati per finanziare l’istruzione e per il controllo dell’industria della marijuana.
Lo Stato del Colorado ha concesso in totale 137 licenze per vendere marijuana a scopo ricreativo. I commercianti che inizialmente hanno potuto richiederle, però, erano quelli che già lavoravano con quella medica. I dispensari possono coltivare sei piante per ogni cliente che li segnala come fornitore. I consumatori non sono obbligati a comprare erba solamente dal proprio fornitore, mentre i dispensari possono venderla ad altri.
Il Colorado si sta trasformando in un laboratorio per l’industria della marijuana.Prima che la legge entrasse in vigore, in Colorado hanno cominciato a nascere numerose aziende secondarie legate al business della marijuana fra cui consulenti, avvocati specializzati in marijuana, agenzie di marketing e di sicurezza. Una di queste, Blue Line Protection Group, ha trenta dipendenti e lavora con dodici società del settore della marijuana. Finora sono stati creati decine di migliaia di posti di lavoro.
Secondo un rapporto di ArcView Market Research, la vendita di marijuana legale in Colorado aggiungerà 359 milioni di dollari all’economia, mentre nello Stato di Washington i milioni saranno 208. A beneficiare dalla legalizzazione, fra gli altri, sono le fabbriche (ad esempio quelle che producono sacchetti di plastica), il settore immobiliare (gli agenti puntano sulla possibilità di coltivare erba in casa) e il turismo: almeno tre agenzie turistiche hanno cominciato a organizzare tour tematici mentre, secondo un rapporto del sito Hopper.com, le ricerche di voli per Denver sono aumentate del 6,3% rispetto alla media nazionale.
Nella prima settimana di gennaio si è registrato un aumento del 14%.Dopo la “Corsa all’oro”, che popolò la regione negli anni Sessanta dell’Ottocento, in Colorado si è ora scatenata una vera e propria “Green Rush”, ovvero la “Corsa all’erba”.
I pionieri, in questo caso, sono imprenditori e uomini d’affari che stanno invadendo lo Stato alla ricerca di nuove fonti di guadagno con il business della marijuana. L’industria dell’erba è considerata infatti una di quelle in più rapida crescita in tutti gli Stati Uniti, insieme alle stampanti 3D e al cloud computing. Secodo il magazine Governing, che monitora il parlamento locale, nel 2013 sono state 36.284 le persone che si sono trasferite in Colorado. Circa 8.000 in più rispetto all’anno precedente.
La “corsa all’oro”, nel Ventunesimo secolo, si basa soprattutto sulle startup. Lo scorso settembre, oltre sessanta investitori hanno incontrato a Denver 22 startup che puntano sull’industria della marijuana, scommettendo più di un milione di dollari. Per fare investimenti, però, bisogna essere residenti del Colorado da almeno tre anni. Fra le startup di maggior successo c’è Leafly, azienda di Seattle considerata lo Yelp dell’erba: si tratta di un database della cannabis con oltre 50.000 recensioni e 2,6 milioni di visitatori al mese.
I dirigenti del magazine di settore High Times, intanto, hanno annunciato il lancio di un nuovo fondo di private equity che investirà in startup legate alla cannabis e che punta a raccogliere 100 milioni di dollari nei prossimi due anni. Max Patton, un 26enne arrivato dall’Oklahoma a novembre, ha lanciato invece maxqualityglass.com, una startup specializzata in pipette di vetro, di qualità e costose.
Nei primi sessanta giorni di attività ha guadagnato 12.000 dollari al mese. «E’ un lavoro fantastico», ha specificato al Daily Beast. «Faccio sorridere le persone».Dal momento che la marijuana è ancora classificata a livello federale come narcotico di primo livello, tutti coloro che ne facilitano coltivazione o distribuzione – anche in Stati dove è legale – violano il Controlled Substances Act.
Per questo motivo le banche non possono fornire servizi alle aziende dell’industria della marijuana, alle quali è impedito di aprire conti correnti o di fare transazioni con carte di credito. Molte sono inoltre costrette a pagare tasse e licenze – decine di migliaia di dollari – in contanti. Se le banche accettassero soldi da aziende illegali a livello federale, rischierebbero di essere condannate per riciclaggio. Alla fine di gennaio, però, il ministro di Giustizia Eric Holder ha dichiarato che le aziende che operano nell’industria della marijuana legale dovranno avere accesso al sistema bancario americano e che il governo si impegnerà a trovare una soluzione.
Da quando la marijuana è diventata legale, ci sono due modi di acquistarla in Colorado: andare in un negozio autorizzato dove le tasse sono molto alte (fino al 36%), oppure ottenere una tessera per la marijuana medica e comprarla a prezzi molto minori. Nel primo caso si spende molto di più, nel secondo si finisce nei registri statali.
Per questo motivo in molti continuano a servirsi di spacciatori, come ad esempio Mario, uno studente trentunenne che ha specificato a Buzzfeed di non voler essere iscritto nei registri statali finché va all’università e di comprare l’erba da un vicino di casa. Un’oncia (28,35 grammi) legale costa 400 dollari, una di erba medica 200 dollari, mentre rifornendosi da uno spacciatore si scende a 150 dollari. Uno dei principali argomenti a favore della liberalizzazione era proprio l’eliminazione del mercato nero, ma non è ancora chiaro se avverrà davvero.
Nonostante l’entrata in vigore della legge statale, i datori di lavoro del Colorado non hanno intenzione di cambiare i propri regolamenti. Secondo l’Amendment 64, i datori di lavoro mantengono infatti il diritto di effettuare test antidroga e di licenziare i dipendenti qualora dovessero risultare positivi. La questione ha dato il via al dibattito: quanto è legale l’uso di marijuana se chi la fuma può potenzialmente perdere il lavoro, la casa o la custodia dei figli? Dopo l’entrata in vigore della legge, alcuni datori di lavoro hanno ampliato i controlli, specialmente quelli che possono essere ritenuti responsabili degli errori dei propri dipendenti.
Da quando la marijuana è diventata legale, gli aeroporti di Denver e Colorado Springs hanno chiarito immediatamente che sarà vietato portare marijuana (medica o ricreativa) all’interno dei terminal, dove i passeggeri sono soggetti alla legge federale.
I gestori dell’aeroporto di Colorado Springs, la seconda città più popolosa dello Stato, non volevano che la marijuana fosse gettata nei normali cestini. Per questo motivo sono stati installati tre contenitori verdi di metallo, dove i viaggiatori possono gettare l’erba prima dei controlli. I cestini – chiamati “scatole dell’amnistia” – vengono monitorati 24 ore su 24, e solamente la polizia locale ha l’autorità di svuotarli e distruggerne il contenuto. Se i passeggeri vengono trovati in possesso di marijuana rischiano una multa fino a 2.500 dollari e la prigione. All’aeroporto di Denver non sono invece stati installati cestini.
Avvocato, mi son permesso di copiare di seguito il testo (anche perchè così rimane)
infatti ....
<<Pagina non disponibile
La pagina non è stata trovata.
Potete cercarla nel motore di ricerca in alto, o tornare alla home page di Corriere.it .
Oppure, consultate la mappa del sito qui sotto.>> :roflmao:
hai fatto bene a copia-incollare, visto che quelli del corriere a quanto pare cambiano idea molto velocemente... :polliceu:
Avv. Zaina
07-02-14, 20:35
infatti ....
<<Pagina non disponibile
La pagina non è stata trovata.
Potete cercarla nel motore di ricerca in alto, o tornare alla home page di Corriere.it .
Oppure, consultate la mappa del sito qui sotto.>> :roflmao:
hai fatto bene a copia-incollare, visto che quelli del corriere a quanto pare cambiano idea molto velocemente... :polliceu:
Quando si parla di informazione libera e non orientata....bella figura il Corriere che manifesta pruriti progressisti e alla fine è un fulgido esempio di bacchettonismo.
L'articolo c'è ancora, eccolo qui
http://www.corriere.it/foto-gallery/reportage/esteri/14_febbraio_06/corsa-all-erba-colorado-l-economia-marijuana-legale-undici-punti-13a2e2da-8f68-11e3-8c4a-c355fa4079e9.shtml#1
Avv. Zaina
08-02-14, 15:38
Allora è ricomparso miracolosamente!!!
svelato il mistero
il primo link postato è monco, mancavano gli ultimi 10 caratteri:
79e9.shtml
il link completo infatti è corriere.it/foto-gallery/reportage/esteri/14_febbraio_06/corsa-all-erba-colorado-l-economia-marijuana-legale-undici-punti-13a2e2da-8f68-11e3-8c4a-c355fa4079e9.shtml
una buona notizia. Almeno sappiamo che non è mai stato censurato.
Avv. Zaina
08-02-14, 18:56
svelato il mistero
il primo link postato è monco, mancavano gli ultimi 10 caratteri:
79e9.shtml
il link completo infatti è corriere.it/foto-gallery/reportage/esteri/14_febbraio_06/corsa-all-erba-colorado-l-economia-marijuana-legale-undici-punti-13a2e2da-8f68-11e3-8c4a-c355fa4079e9.shtml
una buona notizia. Almeno sappiamo che non è mai stato censurato.
Effettivamente mancavano. Però devo dire che per un poco di tempo la pagina non risultava disponibile, quindi, il timore di una censura non era infondato.
Un altro punto di vista che voglio condividere con voi........insomma sembra non ci sian sostanziali cambiamenti con l'eventuale fine della fini giovanardi........
Credo che in ItaGlia e non solo, indipendentemente dalle leggi, il vero problema sia la metodologia d'applicazione delle stesse......
Cosa cambia se la Fini-Giovanardi viene dichiarata incostituzionale?
11 FEBBRAIO 2014
La Corte Costituzionale potrebbe spedire definitivamente in soffitta la legge Fini-Giovanardi per incostituzionalità, stabilendo il ritorno alla legge Iervolino-Vassalli del 1990. Una eventuale sentenza di incostituzionalità da parte della Corte Costituzionale sarebbe certamente un fatto di grande importanza sia a livello politico – sancendo la sconfitta di Giovanardi, Fini, Serpelloni e la loro cricca di fondamentalisti – sia a livello pratico – in quanto comporterebbe la reintroduzione della distinzione tra droghe leggere e pesanti (con pene inferiori per le prime) che era prevista nella legge voluta a suo tempo da Craxi.
Tuttavia le sue conseguenze non sarebbero tutte positive, ne abbiamo parlato con Elia De Caro, avvocato specializzato nella difesa degli imputati della legge Fini-Giovanardi e membro dell’associazione Antigone.
Credi sia possibile che la Corte Costituzionale dichiari veramente illegittima la Fini-Giovanardi?
Si, credo che sia possibile. In passato ci sono già stati altri casi in cui la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittime delle leggi per lo stesso motivo per il quale è sotto giudizio la legge sulle droghe, cioè non per il contenuto della legge stessa, ma semplicemente per un vizio di forma. Cioè per il fatto di essere stata approvata tramite un decreto di urgenza senza averne i requisiti.
Nel caso della Fini-Giovanardi, che è stata messa dentro al decreto per le Olimpiadi invernali di Torino 2006, questa stortura è evidente.
Cosa cambierebbe con l’incostituzionalità della Fini-Giovanardi?
Una sentenza di incostituzionalità stabilirebbe il ritorno alla legge precedente, la Iervolino-Vassalli. La conseguenza più evidente sarebbe il ristabilimento della differenziazione tra droghe leggere e droghe pesanti, con un alleggerimento delle pene per detenzione e spaccio di hashish e marijuana. Se infatti ora la pena prevista va da un minimo di 6 a un massimo di 20 anni per ogni sostanza, con la Iervolino-Vassalli la pena per le droghe leggere andava da 2 a 6 anni.
Inoltre la legislazione precedente aveva una concezione di uso personale più elastica, la Fini-Giovanardi infatti non parla più di “consumo personale”, ma di “consumo esclusivamente personale”, una differenza che non è solo semantica, ma ha comportato una stretta repressiva nei confronti dei consumatori. Se prima era considerato personale anche il consumo di gruppo, l’aggiunta della parola “esclusivamente” fu infatti decisa per depotenziare gli effetti positivi del referendum del ’93 (che sancì la depenalizzazione del consumo, ndr).
Tuttavia è anche importante sottolineare che il ritorno alla Iervolino-Vassalli non avrebbe solo effetti positivi, anzi…
Quali sarebbero gli effetti negativi della sentenza?
Prendiamo l’esempio di un imputato trovato in possesso di due diverse sostanze – per esempio hashish e cocaina – che la legge Iervolino-Vassalli mette in due tabelle diverse. Il risultato può essere quello di subire una pena superiore a quella prevista attualmente con la Fini-Giovanardi, in quanto il giudice si troverebbe non più a giudicare per possesso ai fini di spaccio di droga, ma per due reati diversi: possesso di droghe leggere e possesso di droghe pesanti.
Un altro peggioramento sarebbe per le pene previste per le droghe pesanti, che tornerebbero ad avere una pena da 8 a 20 anni, mentre ora è da 6 a 20.
Per quanto riguarda le pene amministrative cambierebbe qualcosa?
Anche qui ci sarebbe un peggioramento, con la Fini-Giovanardi è stato stabilito un procedimento che consente anche il ricorso al giudice di pace per chi subisce la pena, mentre prima le pene amministrative rimanevano completamente nel terreno dell’arbitrio. Non era raro che un consumatore fosse obbligato dal Sert del suo paese a fare esami delle urine anche per due anni, senza nessun controllo legislativo, su questi aspetti la Fini-Giovanardi fu migliorativa. Mentre sulle pene in se (ritiro passaporto, patente, ecc) non cambierebbe molto, le pene previste sono le stesse, cambia solo la durata prevista in alcuni casi.
Non ci sarebbe troppo da festeggiare insomma…
L’annullamento della Fini-Giovanardi sarebbe un grande risultato, e avrebbe probabilmente l’effetto di far sì anche che il parlamento si convinca a legiferare una nuova legge, con una reale depenalizzazione del consumo. Ma senza una nuova legge si tornerebbe appunto alla Iervolino-Vassalli, che era una legge repressiva, che già produceva 1/3 dei detenuti.
Da avvocato dico che si sono create forse un po’ troppe aspettative su questa sentenza e sicuramente la lotta contro il proibizionismo dovrà continuare.
http://www.effetticollaterali.org/cosa-cambia-se-la-fini-giovanardi-viene-dichiarata-incostituzionale
...bene bene quindi niente di nuovo all'orizzonte...ancora troppo lontano.
Mi sa che quando abdichero'...lo faro' ancora da "bandito",,,w l'italia!!!:Italia2::armati15:
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