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KGB
23-01-14, 02:35
Disseminare i luoghi pubblici con semi di canapa il cui contenuto di THC è quasi zero è legale?
Le piante ottenibili hanno anch'esse THC irrisorio e non è previsto alcun raccolto.
I semi usati vengono da negozi di mangimi.

grazie in anticipo per la risposta

Avv. Zaina
23-01-14, 08:56
Come avevo scritto in altro post, le confermo che l'iniziativa potrebbe presentare p,uri i profili penali.
In primo luogo potrebbe venirle contestata la coltivazione, giacché esiste un indirizzo giurisprudenziale che ritiene sussistere il perfezionamento del la coltivazione anche solo con il gesto di seminare.
Poi potrebbe esserle contestata l'istigazione ex art. 82 DPR 309/90.
Inoltre potrebbe esservi illeciti di natura amministrativa di carattere ambientale, o relativi a regolamenti dei singoli comuni in materia di luoghi pubblici.
Potrebbero essere contestati reati concernenti la sicurezza e la tranquillità pubblica.
Queste sono le possibilità.
Non è detto che si verifichino, ma elevate sono le eventualità in proposito.
Può bastare?

KGB
23-01-14, 14:19
Sì, grazie.


(OT: La risposta che m'ha dato in precedenza non ho potuta leggere perchè è stata rimossa assieme al mio post, dato che a quanto pare avevo postato offtopic.)

KGB
23-01-14, 14:39
mi corregga se sbaglio:

Il rischio maggiore fra tutti, nel senso che sarebbe difficile difendersi, resta quindi quello dell' "istigazione" ?

Per quanto riguarda l'accusa di coltivazione non ci sarebbero prove di "coltivazione ai fini di spaccio" e addirittura nemmeno di "coltivazione ad uso personale", dato che:
1) le piante non contengono abbastanza THC
2) l'atto riguarda il semplice "gettar semi" ed evitare saggiamente di "anche solo avvicinarsi alle piante seminate" (senza quindi operare alcun raccolto, ovviamente)
Quindi si verrebbe accusati di "coltivazione", ma mancando ogni sospetto di "interesse a fare un raccolto" e mancando anche lo scopo di "coltivazione personale" si verrebbe facilmente scagionati, è corretto?

E per quel che riguarda le violazioni dello spazio pubblico (seminare piante di qualunque genere in spazi pubblici), si rischierebbe solo una multa, giusto?

In ultimo:
Costituisce attenuante il fatto che tutto ciò avverrebbe per fini politici ? (sensibilizzazione e informazione della cittadinanza in merito all'antiproibizionismo)

grazie ancora

Avv. Zaina
23-01-14, 16:00
mi corregga se sbaglio:

Il rischio maggiore fra tutti, nel senso che sarebbe difficile difendersi, resta quindi quello dell' "istigazione" ?

Per quanto riguarda l'accusa di coltivazione non ci sarebbero prove di "coltivazione ai fini di spaccio" e addirittura nemmeno di "coltivazione ad uso personale", dato che:
1) le piante non contengono abbastanza THC
2) l'atto riguarda il semplice "gettar semi" ed evitare saggiamente di "anche solo avvicinarsi alle piante seminate" (senza quindi operare alcun raccolto, ovviamente)
Quindi si verrebbe accusati di "coltivazione", ma mancando ogni sospetto di "interesse a fare un raccolto" e mancando anche lo scopo di "coltivazione personale" si verrebbe facilmente scagionati, è corretto?

E per quel che riguarda le violazioni dello spazio pubblico (seminare piante di qualunque genere in spazi pubblici), si rischierebbe solo una multa, giusto?

In ultimo:
Costituisce attenuante il fatto che tutto ciò avverrebbe per fini politici ? (sensibilizzazione e informazione della cittadinanza in merito all'antiproibizionismo)

grazie ancora

Guardi, io non voglio apparire a tutti costi una Cassandra, ma non la faccio facile come dice Lei.
La accusa di coltivazione potrebbe essere fondamentalmente formulata nei suoi confronti, perché, a prescindere dalla sua volontà effettiva, la condotta materiale che lei terrebbe con la semina può rientrare nel concetto di coltivazione.
Puramente ipotetico è il discorso della percentuale di THC che le piante
potrebbero effettivamente contenere, come irrilevante è "tenersi lontano" dalle piante, se poi chi ha proceduto alla semina è stato identificato.
Io non so poi, se tutti gli altri ipotetici reati possano essere risolti - semplicisticamente - con una multa, dipende anche dal punto di vista del PM che dovesse intervenire.
Esiste un'attenuante che riguarda i motivi di particolare ed elevato valore morale, ma devo deluderla, in questa accezione, le ragioni politiche non vengono ricomprese - fortunatamente- in quanto su questo abbrivio una sorta di giustificazione potrebbe essere addotta per qualunque condotta, anche la più becera.:biggrinthumb:

KGB
23-01-14, 19:04
Sì, in effetti nel scrivere "motivi politici" intendevo appunto "motivi morali", quindi avevo usato il termine sbagliato, ma il significato è il medesimo. (ovvero "basta far sì che nessun partito metta la propria etichetta o cerchi di attribuirsi il merito di questo genere di iniziative e l'attenuante per motivi di elevato valore morale rimane integra)

La ringrazio per le delucidazioni.

Avv. Zaina
23-01-14, 19:23
Si ma guardi che nel caso che lei cita i valori morali nessun giudice mai glieli riconoscerebbe.