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Visualizza Versione Completa : Italia stato autoritario



cozzaro
22-02-14, 16:06
Buongiorno a tutti oggi mi pare una giornata più che adatta per aprire questa discussione.
Qui di seguito lascio il link di wikipedia in cui c'è la descrizione di cosa sia uno stato autoritario.
Premetto che da parer mio in Italia non esiste un dittatore e questa è una delle poche cose in contrasto con la definizione di stato autoritario, ma per il resto non mi sembriamo molto lontani...
Volevo inoltre aggiungere che presumo sia difficile valutare bene una cosa del genere quando ti ci trovi in mezzo(tutti viviamo nel nostro tempo :rolleyes:), molto più facile è valutarla guardandosi indietro.
Detto ciò volevo sapere da voi quali potrebbero essere argomentazioni valide per avvalorare questa tesi oppure per smentirla.
Have a nice day (cosi per dire)!!! Eccovi il link

http://it.m.wikipedia.org/wiki/Stato_autoritario

KGB
22-02-14, 16:58
<<...sovranità è esercitata da un partito egemone o da un dittatore...>>

Più che "partito egemone" qua si tratta di egemonia politica a prescindere dal partito preso in esame...
Questo perchè un'intera area politica (centro-sinistra e sinistra) è stata tagliata fuori dal parlamento e il PD che "in teoria" dovrebbe rappresentare parte del centrosinistra è diventato un partito di centrodestra/destra.
Stiamo andando a finire come gli Stati Uniti, dove c'è un partito unico di destra e autoritario, composto da due correnti: democratici e repubblicani i quali si distinguono solo per piccoli dettagli ma restano concordi per tutto ciò che concerne il percorso di cambiamento del paese verso un sistema fascista.

Esempi su vari temi... i più importanti in assoluto:
-Guerre: in USA così come in Italia le guerre sono accettate da entrambi gli schieramenti.
-l'appoggio al neoliberismo più sfrenato
-il militarismo e le spese militari (basi USA/NATO in Italia e spese per F35)
-la privacy (vedi caso di spionaggio NSA: in entrambi i paesi la politica è unanime nel non opporsi )
-idem per la faccenda OGM e altri tipi di devastazione ambientale permanente (vedi Ilva, PCB, diossina, radiazioni .. ecc..)

e altri temi, anch'essi importanti:
-la repressione di Immigrati
-la repressione di drogati
-la repressione di consumatori di cannabis
ecc...

invece una differenza, dell'Italia (e pure degli USA) rispetto alla definizione c'è qua:
<<Pur essendo presente una rappresentanza politica, quest'ultima è fortemente limitata dal potere del governo>>

visto che in entrambi i paesi non c'è affatto una piena rappresentanza politica (aka "pluralismo" ) dell'elettorato. Tant'è che la gente deve scegliere fra due partiti identici (PD e PDL) oppure se affidarsi alla roulette russa chiamata M5S *****

***** roulette russa perchè se la voti non sai se mai se realizzerà i tuoi migliori sogni o i tuoi peggiori incubi. Infatti è un minestrone che contiene le più disparate ricette politiche: fa sognare, ma anche mette terrore... dipende dai temi affrontati ...

<<Il pilastro fondamentale di uno Stato autoritario è la figura di capo o dittatore>>
Qua abbiamo il duo, in Italia: Napolitano-Berlusconi.
Anche se in fondo è Berlusconi che governa (pazzesco... è pure stato cacciato dal parlamento ma tiene ancora le redini di tutto), perchè ha in mano l'informazione e tutti i partiti (se non vogliono sparire) devono sottostare ai suoi ordini.

<< Questo uomo forte concentra su di sé tutti i poteri dello Stato, arrivando a confondersi con esso, e assume la funzione di guida suprema della nazione>>

e infatti è così: è partito che aveva il partito azienda ed ora siamo arrivati alla nazione azienda.

Altra frase che non rispecchia la situazione italiana:

<<Lo Stato autoritario si differenzia dallo Stato totalitario perché il potere dell'autorità di governo non penetra totalmente il tessuto sociale del Paese.>>

Al che, mi vien da pensare che forse il link giusto per il confronto fra definizione e nazione dovrebbe ( anzichè stato autoritario) essere questo:
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Stato_totalitario
... per via della situazione dei massmedia e dell'informazione (e della mancanza di pluralismo) presente in Italia.

cozzaro
22-02-14, 17:54
Volevo aggiungere che la repressione popolare è aumentata negli ultimi anni( credo non so come fosse prima, fanno poca pubblicità su certe faccende) conosco di un caso dove un referendum perfettamente legale non è stato nemmeno considerato, dal parlamento europeo (dopo un ricorso) hanno risposto che sono faccende interne, e il ricorso presentato alla magistratutra-corte costituzionale non ha nemmeno ricevuto risposta.
Aggiungo un'interessante analisi fatta da Natalino Balasso sul sistema statale italiano(ma anche più generale) pubblicata su facebook. Buona lettura (ciameghe mona).
Quando Obama, osannato dai così detti partiti di sinistra, dichiara che l'America deve tornare ad essere il primo paese industriale del mondo, intende dire che nella competizione internazionale vuole avere una posizione che le permetta di dettare legge e di sfruttare la propria superiorità nei confronti dei paesi più poveri, ricattandone le economie come faceva un tempo.
La parola "democratico" è ancora intesa come nell'antica Grecia: essere alla pari all'interno di una categoria che si considera comunque superiore alle altre. Si basa cioè su una tenace ipocrisia, potente perché non riconoscibile. Anche se non è più identificabile la "sinistra" con l'idea solidaristica e paritaria e non lo è più la destra con l'idea del privilegio paternalistico, queste linee di pensiero sopravvivono qua e là, mescolate in queste due ex ideologie. Ma l'ideologia di un pensiero comune che ci avvicina a quello americano è ancora forte.
In fondo l'ideologia è una buona scusa per mascherare la propria idea del mondo che rimane fondamentalmente egoistica se si è privilegiati e vendicativa se si è svantaggiati. E così si può essere ecologisti e inquinare il mondo con la propria tecnologia spesso futile e si può essere democratici e solidaristici e pagare in nero a pochi soldi una serva proveniente da un paese povero.
Oggi fondamentalmente tutti dicono di essere per una maggiore equità e una maggiore giustizia ma quasi sempre si tratta di parole vuote. L'ideologia, da cui tutti siamo dominati pur senza ammetterlo, è una comoda coltrina nella quale alimentare sogni irreali.
In fondo ce lo dicono da sempre, se leggiamo i paradossi ironici di Socrate non possiamo trascurare un'imposizione di cambiamento delle abitudini che di solito decliniamo. Orwell scriveva: "Tutti i partiti di sinistra nei paesi fortemente industrializzati sono, in fondo, una finzione perché dichiarano apertamente di lottare contro qualcosa che non desiderano veramente distruggere. Essi hanno degli obiettivi internazionalisti e nello stesso tempo lottano per la conservazione di un livello di vita col quale questi obiettivi sono incompatibili. Tutti noi viviamo sfruttando i coolies (lavoratori asiatici irregolari schiavizzati), e le persone "illuminate" dicono tutte che bisogna liberare i coolies; ma il nostro livello di vita e, di conseguenza, la nostra qualità di uomini "illuminati" esigono che lo sfruttamento continui."
E' ciò che avviene nella nostra idea di economia. Tutte le formazioni italiane, dalla destra a Sel, dai sindacati ai Cinque Stelle, in fondo, parlano di come tornare ad essere competitivi, ma la competizione ha come obiettivo il raggiungimento di posizioni di dominanza dalle quali sfruttare la debolezza di altre economie. Si trascura completamente l'idea di ribaltare l'economia con modelli da inventare ma sicuramente diversi da quelli attuali, basati su un principio di "lavoro" che non ha più senso, perché i salariati saranno sempre di meno. L'idea del privilegio può essere ribaltata e trasformata in privilegio degli ex svantaggiati. Un lavoratore dipendente è pronto a scendere in piazza per difendere i suoi sacrosanti diritti acquisiti da altri lavoratori che sono stati sfruttati prima di lui, ma talvolta questi diritti sono un privilegio e per giunta guarda sempre con sospetto quando a scendere in piazza è un lavoratore indipendente, quasi che anche altre categorie non dovessero avere il diritto a voler vincere l'incertezza economica. Quando si parla di "benessere" si trascura il piccolo particolare che ciò che noi intendiamo per benessere è l'idea del privilegio e quindi non è estendibile a tutti, non si può essere tutti privilegiati. E' un po' come quando vediamo i rapper celebri che cantano il disagio delle strade, ma lo fanno adornati di catene d'oro dopo aver dormito in un albergo a 7 stelle.
Ora va molto di moda, in alcune frange della così detta destra, una certa idea di franchezza che vuole vincere l'ipocrisia di cui parlavamo ammettendo l'indifendibilità della propria posizione. L'idea che si vuole essere privilegiati semplicemente perché lo si è e perché non esserlo sarebbe peggio per noi. E' la posizione di molti leghisti nei confronti degli stranieri o di molti imprenditori fortunati nei confronti dei disoccupati. Come a dire: sono stronzo ma so benissimo di esserlo, quindi sono sincero, perciò sono una brava persona.
Questi due atteggiamenti: lo stronzo che finge di non esserlo e lo stronzo che ammette di esserlo, sono ciò che rimane delle due ideologie che nel nostro paese si sono schierate nel passato al di là e al di qua di uno steccato che serviva a tenere in piedi il tendone da circo che chiamiamo politica. Riporto una citazione che amo ripetere, tratta dalla serie tv ospedaliera "Dottor House", nella quale il protagonista, a un collega che lo accusa di cinismo, ribatte: "Vuoi veramente aiutare il prossimo? ucciditi e dona gli organi". Mi trovo d'accordo con Gaber e Luporini quando scrivevano che ciò a cui bisognerebbe tendere è un egoismo sano, perché l'altruismo è una finzione, un egoismo cioè che sfrutti il meccanismo della mia ricerca di benessere per far sì che questa ricerca diventi comune ed estesa a tutti. In molti ci provano ma sono sopraffatti nel loro tentativo da una enorme mole di persone che adorano i due simulacri ideologici: quello dello stronzo ipocrita e quello dello stronzo sbruffone.

KGB
24-02-14, 15:46
la democrazia è solo un nuovo tipo di totalitarismo: è la dittatura della maggioranza (provate a iscrivervi a wikipedia, e ne avrete un'idea :) ... anzi no, scherzavo! non fatelo!!)

Troppo spesso si presume che la maggioranza abbia sempre ragione e faccia sempre la scelta migliore...
.. non è così.

Vedi USA, dove la maggioranza è facilmente manipolabile dai media e la "minoranza"*** viene calpestata tranquillamente ad esempio:
-quello "stato democratico" prevede la pena di morte.
-guerre: grazie al brainwashing fatto dai massmedia gli americani, almeno all'inizio (stando ai sondaggi, per quel che può valere) erano in stragrande maggioranza favorevoli alle guerre d'Irak e Afghanistan.
-guerre/2: i nordamericani nel corso degli anni hanno cambiato idea e pian piano sono sempre più contrari a guerre d'invasione e vorrebbero il ritiro delle truppe. Ebbene, stavolta i sondaggi vengono ignorati ... chissà perchè ....

Le elezioni possono portare a vincere partiti le cui ideologie nulla hanno a che fare con razionalità o giustizia sociale: vedasi leggi proibizioniste, riforme del lavoro volte alla schiavitù, servitù militari, politiche favorevoli agli OGM ecc ecc.

*** fra l'altro la "minoranza" costituisce la maggioranza della popolazione votante, se stiamo a vedere i dati di affluenza alle urne.
Altro esempio: l'Italia: la maggioranza della popolazione non è a favore del duo PD/PDL (se sommiamo i votanti di m5s e gli astenuti, ad esempio) eppure i media cercano sempre di farci credere che il paese è diviso in quei due (ahimè tanto simili) schieramenti.

per approfondire consiglio un libro, abbastanza breve tra l'altro (l'ho letto tutto d'un fiato), del 2004 scritto da Massimo Fini:
Sudditi. Manifesto contro la democrazia

in rete si trova facilmente il torrent per scaricarlo :)

cozzaro
24-02-14, 19:53
Sono d'accordo con te hai detto cose simili a quelle che avevo scritto in un post precedente...
A questo proposito mi chiedo esistono paesi che adottano politiche rivolte alla minoranza? Non vorrei sparare una stronzata, ma tempo fa avevo letto di questo stato che aveva iniziato qualcosa del genere, ma non per finta come in Italia.
Cercando con google anche senza approfondire si trovano documenti che dovrebbero tutelare le minoranze a livello legislativo, diritto a mio avviso quasi totalmente calpestato fino ad ora, e la situazione sta peggiorando se si pensa alla stupida legge elettorale che quei monelli di Renzi e zio Silvio vorrebbero fare.
Vorrei aggiungere facendo un piccolo OT una riflessione sulla nuova legge elettorale e sulla scarsa memoria di molte persone( evidentemente non solo chi si fuma le canne ha scarsa memoria).
Da anni si parla di cambiare la legge elettorale, da anni la gente vuole poter scegliere la persona che poi dovrebbe sedere in parlamento(tralasciamo il fatto che i politici meritano fiducia zero), è anni che diciamo che questa legge elettorale fa schifo, e smentitemi se sbaglio, stanno rifacendo una legge fotocopia al porcellum con l'aggiunta di alcuni peggioramenti che andrebbero a favorire il bipolarismo estremo come quello americano, e la gente è contenta perché sembra non importi che la legge nuova sia come quella vecchia l'importante e credere davvero che stiano facendo una legge nuova e moderna, tutto questo aiutato da titoli sensazionalistici dei giornali.
Possibile non rendersene conto?evidentemente si...fino a pochi mesi fa le priorità erano la possibilità di scelta dei candidati e l'abolizione del premio di maggioranza, cose di cui ora non si parla più. ASSURDO!!! però magari sbaglio...io ho capito questo confermate?

KGB
25-02-14, 00:51
A questo proposito mi chiedo esistono paesi che adottano politiche rivolte alla minoranza? Non vorrei sparare una stronzata, ma tempo fa avevo letto di questo stato che aveva iniziato qualcosa del genere, ma non per finta come in Italia.

non mi risulta nulla, a parte la Spagna , durante la rivoluzione anarchica (anni '30 circa) in cui le decisioni erano prese tenendo in considerazione il bene della collettività e per decidere venivano fatte assemblee locali in cui tutti avevano diritto di dire la loro.
Esiste un doc in rete, mi pare si chiami "Living utopia" ("utopia vivente" , nel senso che è la prova lampante che una società anarchica è tranquillamente realizzabile).



Da anni si parla di cambiare la legge elettorale, da anni la gente vuole poter scegliere la persona che poi dovrebbe sedere in parlamento(tralasciamo il fatto che i politici meritano fiducia zero), è anni che diciamo che questa legge elettorale fa schifo, e smentitemi se sbaglio, stanno rifacendo una legge fotocopia al porcellum con l'aggiunta di alcuni peggioramenti che andrebbero a favorire il bipolarismo estremo come quello americano, e la gente è contenta perché sembra non importi che la legge nuova sia come quella vecchia l'importante e credere davvero che stiano facendo una legge nuova e moderna, tutto questo aiutato da titoli sensazionalistici dei giornali.
Possibile non rendersene conto?evidentemente si...fino a pochi mesi fa le priorità erano la possibilità di scelta dei candidati e l'abolizione del premio di maggioranza, cose di cui ora non si parla più. ASSURDO!!! però magari sbaglio...io ho capito questo confermate?

confermo. Il porcellum è stato studiato per escludere determinati partiti ( quello che veniva definito "estrema sinistra" , che altro non è che la "sinistra" o "centrosinistra" ).

La nuova proposta di legge elettorale ideata da Berlusconi e condivisa dal suo maggiordomo Renzi altro non è che una proroga del porcellum. In pratica stanno cercando di rimettere i difetti del porcellum in modo da ottenere gli stessi risultati elettorali (ovvero impedire la rappresentanza elettorale a una determinata parte della cittadinanza)

KGB
25-02-14, 00:53
basta ricordare il giochino che fecero Berlusconi e Veltroni: ogniuno dicendo "votate me o il mio avversario principale! Il voto dato a partiti piccoli è un voto buttato via"

Io la chiamo "dittatura bipolare" ...
....che poi. in sostanza, se si guarda bene i due poli non sono così diversi fra loro, anzi! son più le somiglianze che le differenze!