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Visualizza Versione Completa : Siamo Fatti Così. Droghe E Cannabis



KGB
10-03-14, 02:59
Ho ri-trovato un documentario italiano, ottimo, del 2003. (questo si che è un doc! altro che il doc-americanata "6000 anni di droga" !! pff! )

La cosa bella è che è parecchio "al passo coi tempi" anche se è di più di 10 anni fa.
Infatti il contesto attuale dovrebbe essere lo stesso: è tornata la 309/90 !!
Quindi sarebbe ora di far "ritornare in vita" l'antiproibizionismo di quegli anni.

Il Doc Affronta, fra le altre cose, dei temi ormai scomparsi dal dibattito pubblico/politico (e, ahimè, in certa misura anche dal dibattito antipro), come la riduzione del danno e la legittimità dell'uso delle droghe per il semplice fatto che non ha senso una società senza droghe, visto che da sempre l'umanità ne ha fatto uso.


Doc:

"Siamo Fatti Così.
Droghe E Cannabis"

O61Z0mdIopw
youtube.com/watch?v=O61Z0mdIopw

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Emblematica la frase di un'intervista apparsa alla fine:
<<In Italia lo Stato è fondato sulla delazione. Il 90% della gente che c'è in carcere è dentro per infamate e il 90% di quelli che sono in carcere infama altra gente per uscire. Non ci sono cazzi: non c'è più nessuno che si fà i cazzi suoi, in Italia>>


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La cosa più triste, in questo periodo, è che nonostante sia tornata la 309/90, il clima (negli antipro, ma anche nella popolazione generale) il clima è ancora un "clima da finigiovanardi". spesso c'è addirittura il timore (vedi prop. M5S e relativa discussione) di fare una legge "troppo" antipro e che rischi di non passare.. col rischio che una legge troppo "moderata", per accontentare un po' i proibizionisti, finisca per essere ancora meno efficace (perchè in fondo verrebbe comunque modificata in maniera filo-proibizionista tramite emendamenti/modifiche in parlamento)

Quindi non deve stupirci il fatto che un video del genere, di un decennio fa, presenti dei punti di vista antipro molto più all'avanguardia di quelli attuali.

È questo il problema: la finigiovanardi oltre a far danni sociali ha fatto un danno culturale enorme, anche fra gli antipro.
Addirittura certe idee che nel 2003 erano tranquillamente accettate e considerate buon senso, ora non lo sono più e in certi ambienti antipro vengono considerate addirittura "troppo estreme" :wallbash:

La finigiovanardi è morta e sepolta! È ora di uscire dalle gabbie mentali che quella legge ha creato! Dobbiamo tornare a pensare (e proporre) in grande!
E, aggiungerei: tornare a combattere tutte le mentalità proibizioniste e repressive. Anche per ciò che riguarda le droghe in generale, a prescindere dal tipo di sostanza!!
Per usare un vecchi motto Giusto o sbagliato non può essere reato!

mannaia87
10-03-14, 03:09
La vera anticultura la crea la tv i media e anche la rete,ma la colpa non è dei mezzi di diffusione ma di chi non li sa usare con cognizione di causa

KGB
10-03-14, 03:17
esatto!
Il monopolio mediatico è il maggior ostacolo, specialmente se è in mano a gente che mette propaganda proibizionista in TG, film, varietà ecc. ecc..

Ricordo il doc americano "6000 anni di droghe" che sembrava ok... poi a un certo punto ha cambiato discorso e ha introdotto il concetto che "le droghe sono sicure solo quando passano per un'azienda farmaceutica" e altre assurdità abominevoli che si vedono verso la fine del doc.
Il doc è quello presentato dal "cognato di Walter White", l'attore di Breaking Bad.
Visto però come è finito il programma, e notando che l'attore si chiama Norris ... mi son chiesto: non saran mica parenti lui e chuck norris? :icon_lol:
Se lo fossero, spiegerebbe molte cose :icon_lol: (Chuck è notoriamente proibizionista)

Oltre a "6000 anni .." è andato in onda, sempre su LaEffe, un'altro doc americano che parlava di canapa...
Da notare che si chiama "Marijuana: La storia vera", giusto per confondersi (e sabotarlo) col celebre "La vera storia della marijuana", doc italiano di qualche anno fa che diceva veramente la storia vera.

Invece l'americano "Marijuana: La storia vera" riprendeva bene o male gran parte delle info del nostrano "La vera storia della marijuana", ma con un piccolo dettaglio:
ometteva i motivi del proibizionismo anti-canapa, cioè tutta la questione delle aziende petrolifere (Rockefeller, DuPont, Bayer e altri), farmaceutiche e cartifere che avevano generato la legge

LaEffe/Feltrinelli FAIL :polliced:

M'agganjo
10-03-14, 08:11
Più la proposta è antipro più verrebbe stravolta in parlamento. È per questo che spesso mi dico a favore di un "compromesso"... sia chiaro che il tuo discorso lo condivido appieno, ma siamo in un paese martoriato dalla questione moral-cattolica (drogarsi è sbagliato-lo vietiamo; l'unione fra persone dello stesso è sbagliata-lo vietiamo) e dalla mafia. Dunque come se ne esce?

ot: ricordo una scena bellissima in breaking bad dove Walt ed Hank si confrontano sulla questione proibizionista. Hank si diceva contro la legalizzazione di qualsiasi cosa con un bel sigaro cubano (illegale) in mano:biggrin2:

moran
10-03-14, 09:06
Se ne esce...semplicemente non accettando alcun compromesso
se ne esce con la disobbedienza civile...coltivando...usando...esistendo.
se ne esce con una corretta divulgazione e un'instancabile controinformazione la piu' documentata possibile
Se ne esce con l'indifferenza verso chi in cattiva fede boicotta e disinforma.
Se ne esce lasciando a chiunque la propria opinione, senza voler convincere nessuno a cambiarla
Se ne esce lottando per conquistarsi il proprio spazio (la propria liberta') senza ambire a quello di qualcun altro

Come se ne esce ? Con l'integrita' e il buon esempio, e quando proprio ci vuole con un bel joint!!! :skin_up_bis:...e conseguente smile:biggrinthumb:

Rotten society
10-03-14, 19:13
La vera anticultura la crea la tv i media e anche la rete,ma la colpa non è dei mezzi di diffusione ma di chi non li sa usare con cognizione di causa

Condivido.Purtroppo c'è gente che nemmeno quando ha la possibilità di usare questi mezzi in modo intelligente li usa.(USA...quando si parla di proibizionismo :roflmao: )

KGB
10-03-14, 21:03
Più la proposta è antipro più verrebbe stravolta in parlamento.
(condivido il tuo post, nella parte OT su breacking bad :) e anche il resto.. tranne la parte sul "compromesso" )

Semmai è vero il contrario: meno la proposta è antipro, più c'è il rischio che venga poi stravolta in senso proibizionista.

una proposta di legge non deve basarsi sull' autocensura. Se la proposta è già debole di suo, immagina come sarà dopo che avrà superato l'iter parlamentare...
..sarà stata totalmente snaturata da emendamenti di ogni genere.

Per questo una proposta di legge deve partire puntando in alto!
Perchè sappiamo già che ne verrà sminuita l'efficacia da parte dei vari immancabili emendamenti.

Se partiamo chiedendo 30, otterremo al massimo 20.
Se partiamo chiedendo 100, potremo arrivare anche ad ottenere 70 ... o più!