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cozzaro
11-03-14, 17:40
Buongiorno signor Avvocato avevo una domanda da porLe.
Nel caso in cui una persona pregiudicata per coltivazione con pena sospesa con la condizionale dopo patteggiamento, avvenuta sotto regime Fini-Giovanardi.
Che succederebbe se dovesse commettere ancora il reato di coltivazione? Si può appellarsi alla lieve entità dell'uso personale, per evitare il penale?
Grazie mille buona giornata.

Avv. Zaina
11-03-14, 22:33
Buongiorno signor Avvocato avevo una domanda da porLe.
Nel caso in cui una persona pregiudicata per coltivazione con pena sospesa con la condizionale dopo patteggiamento, avvenuta sotto regime Fini-Giovanardi.
Che succederebbe se dovesse commettere ancora il reato di coltivazione? Si può appellarsi alla lieve entità dell'uso personale, per evitare il penale?
Grazie mille buona giornata.

Gentile Cozzaro, innanzitutto cerchiamo di non fare confusione.
La lieve entità e' una cosa e presuppone responsabilità penale.
L'uso personale e' altra cosa e presuppone assenza di responsabilità penale.
Dunque, ciò che lei propone "per evitare il penale" e' una impropria commistione di situazioni che non permetterebbero, però, di evitare un procedimento penale.
Sino a che la vigente normativa non verrà cambiata, la coltivazione sarà fondamentalmente un reato, e solo singole pronunzie giurisdizionali potranno, di volta in volta, assolvere qualcuno che coltivi per scopi di consumo personale.

cozzaro
11-03-14, 23:22
La ringrazio signor Avvocato,
Quindi, dato che il reato di coltivazione, è un reato a se' stante rispetto al possesso per uso personale, non si può giocare su questo fatto.
Quindi il giudice che ruolo può avere? Ha qualche margine di manovra?
Un secondo processo per coltivazione quindi senza attenuanti, con reiterazione di reato, spalancherebbe le porte del carcere, e, domando, alla seconda pena verrebbe sommata anche la prima?in ogni caso si può fare un ricorso in quanto la prima pena è stata comminata(?) con una non-legge(Fini-Giovanardi)?nel caso di ricorso verrebbe inflitta una nuova pena con un nuovo processo per il primo, originario, reato?e poi, di conseguenza, nuovo processo per il secondo?oppure uno finisce dentro buttano via la chiave e finita li?
La ringrazio già in anticipo, Avvocato, scusi per le mille domande.

Avv. Zaina
12-03-14, 23:08
La ringrazio signor Avvocato,
Quindi, dato che il reato di coltivazione, è un reato a se' stante rispetto al possesso per uso personale, non si può giocare su questo fatto.
Quindi il giudice che ruolo può avere? Ha qualche margine di manovra?
Un secondo processo per coltivazione quindi senza attenuanti, con reiterazione di reato, spalancherebbe le porte del carcere, e, domando, alla seconda pena verrebbe sommata anche la prima?in ogni caso si può fare un ricorso in quanto la prima pena è stata comminata(?) con una non-legge(Fini-Giovanardi)?nel caso di ricorso verrebbe inflitta una nuova pena con un nuovo processo per il primo, originario, reato?e poi, di conseguenza, nuovo processo per il secondo?oppure uno finisce dentro buttano via la chiave e finita li?
La ringrazio già in anticipo, Avvocato, scusi per le mille domande.

Quante domande!
Con ordine, tenterò di risponderle.
Il giudice può valutare come non punibile la coltivazione ad uso personale, fondando il proprio giudizio sul fatto che non essendo destinata a terzi, la sostanza prodotta con la coltivazione, non vi è violazione del principio di offensività, cioè in parole povere non vi è reato.
Un secondo processo per volti azione non necessariamente di può concludere nei catastrofici termini che lei ipotizza.
La concessione delle attenuanti e' subordinata a considerazioni che a priori, e' difficile valutare in senso positivo od in senso negativo.
Una seconda condanna potrebbe comportare la revoca della sospensione condizionale eventualmente concessa in precedenza, con la conseguenza che due sarebbero le pene da scontare.
L'abrogazione della Fini-Giovanardi permette di ricomputare le pene inflitte quando essa era in vigore e per questo consiglio di proporre l'incidente di esecuzione.
Quanto al rischio di buttare la chiave, beh non drammatizzerei.