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Visualizza Versione Completa : Marijuana march 2014



lecknick
15-04-14, 20:35
L'appuntamento per il 2014 è per il 10 maggio, a Roma (ma in realtà è un'evento che c'è in tutto il mondo) :icon_smoke:

lecknick
25-04-14, 22:31
Per ulteriori info: http://www.millionmarijuanamarch.info/

Sabato 10 maggio ore 16:00 da Piazzale dei partigiani, Roma.

per chi già ci è andato ho una domanda: xxxxxxxxx




Edit by Mod

punk lover
26-04-14, 07:00
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx




Edit by Mod

lecknick
27-04-14, 02:52
ti ringrazio. ne sei certo? ci sei mai stato?

folgore_disattivato
27-04-14, 06:34
Ragazzi per questo tipo di domande siete pregati di usare i messaggi privati.

Grazie

punk lover
27-04-14, 06:50
Ragazzi per questo tipo di domande siete pregati di usare i messaggi privati.

Grazie

a folgorato, la mia era solo una battuta!!!!!

Randagio
27-04-14, 09:50
Io non ci sono mai stato ma personalmente non mi piace l'aspetto da "street parade/street rave" che prende...

lecknick
27-04-14, 16:40
Scusate pensavo se ne potesse parlare. Chi ci è stato consiglia di andarci?

KGB
27-04-14, 21:17
Ho trovato questo articolo che pare essere il manifesto della Million Marijuana March: :polliceu:

Questa volta hanno spiegato ancora meglio i motivi e lo spirito della manifestazione.
Speriamo basti ad evitare che qualcuno trovi pretesti per polemizzare e/o infiltrarsi a far casino come successe nella scorsa manifestazione di febbraio ... (lo squallido episodio del vecchio tizio che s'infiltrò alla manifestazione allo scopo di fare degli spot pubblicitari per il suo marchio) :whistling: :rolleyes:



<< Million Marijuana March

Il 10 maggio torna a Roma l'annuale appuntamento con la Million Marijuana March. Partenza alle ore 16:00 da Piazzale dei Partigiani. Riceviamo e volentieri pubblichiamo il documento degli organizzatori.

Million Marijuana March
Sabato 10 Maggio 2014

Roma, 10 Maggio 2014, quattordicesima edizione italiana della Million Marijuana March per inaugurare l’era dell’UMANOPOLIO; il monopolio degli umani sui beni comuni, patrimoni della umanità non cedibili ai mercati.

Nelle strade di Roma, come in centinaia di città nel resto del mondo, per:

la fine della persecuzione delle persone che utilizzano sostanze rese illecite dal proibizionismo
il diritto all’uso terapeutico immediato per i pazienti che necessitano della cannabis
il diritto a coltivare liberamente una pianta che è un pezzo del patrimonio botanico del pianeta che appartiene all’umanità intera.

In questo momento storico, in cui si ridefiniscono, non solo a livello nazionale, gli equilibri economici e politici del pianeta, è chiaro che l'"alta" finanza, le multinazionali farmaceutiche e del tabacco puntino al controllo globale del mercato della Cannabis attualmente gestito dalle mafie, per sottrarre ancora una volta la Pianta a tutta l'umanità.

La spinta verso nuovi e fertili terreni di investimento cui sono costrette le multinazionali del tabacco, in seguito alle numerose class-action perse, e l'apertura culturale e intergenerazionale alla cannabis, ormai radicata da decenni nei costumi planetari, rende la Cannabis una merce appetibile per gli affari di questi colossi finanziari.

É pertanto necessario sottrarre il monopolio della produzione, importazione e distribuzione alle narcomafie ed impedire l’affidamento alle multinazionali farmaceutiche e del tabacco: nessun monopolio per la Cannabis bene comune!

L'unica strada che possiamo e dobbiamo percorrere è reclamare la libertà di coltivare le nostre piante come diritto naturale, inalienabile e non cedibile ne trattabile.

Un avanzamento, questo, che si rende necessario non solo sul piano economico-finanziario, ma anche su quello legislativo.

La recente cancellazione della Fini/Giovanardi per incostituzionalità, con le odiose tabelle quantitative e i bassissimi limiti oltre i quali si era automaticamente considerati spacciatori e condannati ha sicuramente determinato una riduzione del danno.

Un danno che rimane però ancora alto, che non ci basta ridurre ma dobbiamo azzerare perché invasivo nelle vite delle persone, delle quali limita libertà e diritti, perseguendole oltre che penalmente anche amministrativamente con sanzioni che ne annullano i diritti di cittadinanza.

Un danno che è ancora altissimo per tutte le persone ingiustamente condannate e private della libertà personale, ammassate in gabbie oltre i limiti della decenza (limiti che un paese che si definisce civile dovrebbe rispettare), in condizioni carcerarie disastrose per le quali a breve, dopo numerosi richiami della Comunità Europea, l'Italia sarà sanzionata.

Per tutte queste vittime del proibizionismo detenute sulla base di una legge incostituzionale, che non sarebbero finite in galera con l'attuale DPR 309/90 e che sono ancora in gran parte detenute in attesa che vengano ricalcolate le pene, chiediamo giustizia immediata!

Inoltre la attuale legge, il DPR 309/90, ha 24 anni ed è anche essa radicata in un proibizionismo fuori dal tempo e dal contesto storico, troppo indietro rispetto al sentire diffuso nella società e ai suoi bisogni mutati assieme ai costumi.

Nella attuale situazione è necessario e irrimandabile avanzare verso politiche altre, con approcci totalmente diversi al fenomeno della assunzione di sostanze che il proibizionismo trasforma in problema sociale, giudiziario e di ordine pubblico.

Ci riconosciamo nella “Carta dei diritti delle persone che usano sostanze – Genova 2014”, che consideriamo una sorta di “Costituzione” entro la quale e non oltre dovrà muoversi chi vorrà legiferare in materia senza calare leggi dall’alto e contro il sentire delle persone da queste leggi interessate.

Chiediamo inoltre l'abolizione del DAP (Dipartimento Politiche Antidroga) che arroga a sè, espletandole con un furore ideologico e un accanimento degno della peggiore propaganda proibizionista, funzioni che dovrebbero essere molto più pragmaticamente di competenza dei ministeri della salute, della giustizia e delle politiche sociali.

Per tutti questi motivi, per rivendicare l’avanzamento possibile e necessario, per reclamare diritti e respingere persecuzioni, per combattere i monopoli e i loro affari truffaldini, come sempre contro mafie e multinazionali, la Million Marijuana March tornerà in piazza a Roma, con la sua immensa e festante folla per la quattordicesima edizione consecutiva il 10 maggio 2014.

Come nel nostro solito stile riempiremo la March e le giornate precedenti di contenuti che svilupperemo in workshop e seminari di approfondimento.

Ribadiamo per l’ennesima volta il nostro storico antagonismo alle destre e alle loro molteplici declinazioni liberiste, anche mascherate: il proibizionismo è figlio del liberismo per quanto riguarda la privatizzazione dei beni comuni ed è figlio del fascismo per la parte persecutoria, razzista e moralista, che colpisce e discrimina i cittadini per le loro libere e intime scelte personali.

Sarebbe quindi un controsenso inaccettabile per noi che lo viviamo sulla nostra pelle non tenerne conto, il proibizionismo e il suo contrasto non sono temi apolitici come vorrebbero farci credere e bisogna decidere da che parte stare.

Il proibizionismo sulla cannabis è stato il primo fenomeno della globalizzazione, inventato negli USA nel ’37 e esportato a macchia d’olio nel resto del mondo, dimostrandosi un formidabile strumento di repressione e ricatto di massa come null’altro, grazie al quale si negano diritti civili, patria podestà dei figli, patente e passaporto, lavoro e dignità e grazie al quale sono possibili TSO ed è possibile interdire persone e dichiararle non in grado di intendere e volere rinchiudendole in reparti psichiatrici.

Le sostanze illegali sono la maggiore fonte di arricchimento per le mafie che riempiono i caveau delle banche, controllano governi che promulgano leggi proibizioniste che tutelano i loro affari, si finanziano le guerre e interi stati sono controllati da narcogoverni.

Non è possibile essere antiproibizionisti senza essere anche antifascisti, antirazzisti, anticapitalisti, contro ogni guerra e discriminazione, contro le mafie, le multinazionali e ogni monopolio, per la riappropriazione dei beni comuni, la difesa dei territori e la futura vivibilità del pianeta, in difesa dei diritti dei più deboli.

Per questo siamo partigiani/e dell’utopia possibile, ci battiamo contro il proibizionismo e non possiamo farlo con chi è dall’altra parte della barricata su tutti gli altri temi.

MILLION MARIJUANA MARCH 2014

né con le narcomafie nè con le multinazionali,
contro i monopoli e la mercificazione,
contro ogni proibizionismo,
per il diritto di coltivare la cannabis,
per la libertà di scelta e di cura,
per l'autogestione dei propri usi,
per il patrimonio botanico del pianeta all'UMANOPOLIO.


Sabato 10 maggio ore 16:00 da Piazzale dei partigiani, Roma. >>

http://www.fuoriluogo.it/sito/home/fuoriluogo/agenda/million-marijuana-march

:biggrinthumb:

rolando
30-04-14, 13:38
In questo manifesto oltre a tantissime affermazioni condivisibili ci sono due stronzate galattiche e che spiegano perchè i movimenti antiproibizionisti marciano divisi e compromettono in parte l' efficacia della lotta.
Dire " il proibizionismo e il suo contrasto non sono temi apolitici " è un grosso errore di concetto. Dovrebbe essere il contrario: essere temi di tutti. Di tutte le persone di buon senso. L'antiproibizionismo infatti è una questione di rispetto dei diritti individuali, dei diritti dei malati, della libertà individuale di fare qualcosa fintanto non lede la libertà altrui. E questi dovrebbero essere difesi da tutti o perlomeno noi dovremmo chiedere a tutti di difendere tali diritti.
Pitturare questa nobile battaglia con qualsiasi colore politico (che poi è sempre la sinistra) è un grosso errore. Controproducente per la ns battaglia. Dovrebbe essere il contrario: coinvolgere quante più parti o frammenti degli schieramenti politici di tutto l'arco costituzionale. Ci vorrebbe un supporto globale non rinchiudere l'antiproibizionismo in un recinto politico.
Dire infatti che "Non è possibile essere antiproibizionisti senza essere anche antifascisti, antirazzisti, anticapitalisti, ........ e non possiamo farlo con chi è dall’altra parte della barricata su tutti gli altri temi." significa condannare la battaglia al fallimento e, secondo me usare la ns battaglia per prendere voti.

KGB
30-04-14, 15:26
In questo manifesto oltre a tantissime affermazioni condivisibili ci sono due stronzate galattiche e che spiegano perchè i movimenti antiproibizionisti marciano divisi e compromettono in parte l' efficacia della lotta.
mah .. io le stronzate le vedo quando leggo qualcuno contrapporre il buon senso a valori che, di fatto, costituiscono il buon senso.... :whistling:

ad esempio:

Dire " il proibizionismo e il suo contrasto non sono temi apolitici " è un grosso errore di concetto. Dovrebbe essere il contrario: essere temi di tutti. Di tutte le persone di buon senso. L'antiproibizionismo infatti è una questione di rispetto dei diritti individuali, dei diritti dei malati, della libertà individuale di fare qualcosa fintanto non lede la libertà altrui. E questi dovrebbero essere difesi da tutti o perlomeno noi dovremmo chiedere a tutti di difendere tali diritti.
è condivisibile... ma poi ti contraddici dicendo:

Dire infatti che "Non è possibile essere antiproibizionisti senza essere anche antifascisti, antirazzisti, anticapitalisti, ........ e non possiamo farlo con chi è dall’altra parte della barricata su tutti gli altri temi." significa condannare la battaglia al fallimento
Essere antifascisti, antirazzisti, anticapitalisti, antiimperialisti, contrari alle guerre, pulizie etniche, violazioni dei diritti umani fa parte del buon senso.
Anzi son proprio i concetti fondanti di ciò che vien chiamato "buon senso"!

e, secondo me usare la ns battaglia per prendere voti.
eh già ... come no! ... ora esiste anche il "Partito Million Marijuana March" :roflmao: :lachen70:

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La Million Marijuana March è una manifestazione apartitica ma non certo apolitica.:polliceu:
Come d'altronde ogniuno di noi può esser solo o da una parte oppure dall'altra. Nessuno è "apolitico". :yes:

OT: Usare espressioni come "nè di sinistra nè di destra" è una stronzata, anche (e specialmente!) nel 2014,

(mi fermo qui, dato che se n'è già discusso parecchio nel topic sulla manif. dello scorso febbraio )
[fine OT]