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Visualizza Versione Completa : Analisi sul testo della nuova legge sulle droghe



cheese
15-05-14, 09:36
Vorrei riuscire a capire bene come stanno le cose con l'approvazione della nuova legge sulle droghe.
In giro si leggono già svariati commenti, ma nessuno davvero chiaro....quindi come al solito....meglio provare a farsi luce da soli nell'oscurità del giornalismo odierno.

Il testo: http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato8518807.pdf


Le parti salienti cominciano da qui:

60273

Per cui andiamo ad analizzare cosa c'è nella tabella I:

60274

Come potete leggere da soli, nella denominazione di entrambi i tetraidrocannabinoli vi è la dicitura trans: Delta-9-trans-tetraidrocannabinolo (THC)

Vi dice nulla? In poche parole in chimica la dicitura ''trans'' sta ad indicare un isomero. In particolare la dicitura trans indica una stereoisomeria.

Per capirci si tratta di una molecola simile al THC, ma non è il THC.

Per cui, nella tabella I vi è il solo riferimento all'isomero del THC, ma non al THC stesso.

Questa è una buona notizia? Probabilmente si, ma continuiamo ad approfondire:

Alla fine della tabella vi è una chiara dicitura:

60275

Per cui, visto che anche le forme isomere delle sostanze in tabella sono inserite in essa automaticamente, di rimando anche il THC stesso (deltra-9-tetraidrocannabinolo) è inserito nella tabella come sottinteso.

Badare bene che però la tabella non parte dalla forma comune, ma dalla trans appunto, che si può trovare in prodotti come il dronabinol (marinol) della Unimed Pharmaceuticals, inc. che appunto contiene la forma sterochimica del THC.


Ma allora che senso ha tutto questo? Per ora poco, quindi continuiamo ad approfondire.

Andando avanti nel testo troviamo:

60276

La cannabis indica deve essere inserita nella tabella II, per cui:

60277


Come si evince, fiori, foglie, hasish e olio, rientrano nella tabella II. Non vi sono specificate quantità di principio/i attivo/i.

Osservando subito sotto la tabella troviamo un riferimento alle tabelle dei medicinali. Peronalmente non ho trovato nessun collegamento con tali tabelle, presenti nella parte finale del testo.


A questo punto, provo ad identificarmi in un ipotetico giudice che deve sentenziare su una condotta illecita relativa alla coltivazione di cannabis.

Avendo in mano il testo della nuova legge e dovendolo applicare al caso in questione, è abbastanza palese e tremendamente logico che io prenda come riferimento la tabella II e non la I.

Per cui nel caso di un processo, in caso si venga trovati in possesso di cannabis o derivati ''classici'' la pena dovrebbe essere relativa alla tabella II.

Ora non voglio affrontare le pene a cui si va incontro, ma sta di fatto, che da quanto ho potuto capire analizzando solo gli aspetti che mi sembravano importanti, la cannabis e i suoi derivati vanno nella tabella II e le riproduzioni sintetiche del THC vanno nella tabella I.


Cosa ne pensate? E' corretta secondo voi l'analisi?

cheese
15-05-14, 09:56
La parte che forse è tra le più interessanti è questa:


la vecchia Iervolino-Vassalli recitiva all'articolo 14, comma 1, lettera a:


''Nella tabella I devono essere indicati:''

al numero 6, stesso comma, stessa lettera troviamo:


'' i tetraidrocannabinoli, i loro analoghi, le sostanze ottenute per sintesi o semisintesi che siano ad essi riconducibili per struttura chimica o per effetto farmaco-tossicologico ''


e viene sostituita con:


'' le sostanze ottenute per sintesi o semisintesi che siano riconducibili per struttura chimica o per effetto farmaco-tossicologico al tetraidrocannabinolo ''


Mi sembra chiaro che sia stato posto un accento sulle molecole sintetiche simili al THC modificando questo punto, contemporaneamente ''declassando'' il THC non sintetico nella tabella II.

StRaM
15-05-14, 10:35
Grazie per l'approfondimento......

solo non mi pare si faccia riferimento nei post sopra al fatto che:



Ordine del Giorno n. G/1470/4/2 e 12 al DDL n. 1470

G/1470/4/2 e 12 (testo 2)
BIANCONI
Il Senato ,
premesso che:
occorre sottoporre agli organismi tecnici di supporto al Ministro della salute l'avvio di un approfondimento per verificare gli eventuali rischi per la salute pubblica derivante dall'uso di particolari varietà di cannabis che possono raggiungere alte concentrazioni di principio attivo, per l'individuazione della concentrazione di THC che potrebbe rendere equivalenti la cannabis ad altre sostanze contenute in Tabella I
invita
il Governo, all'esito degli approfondimenti tecnici di cui in premessa, a valutare l'opportunità di individuare se la concentrazione di THC renda equivalenti la cannabis ad altre sostanze contenute in Tabella I.

ossia spetta al governo e credo a questo punto al DPA indicare le % di THC che "potrebbero" far inserire una ganja al 10% in tabella I!

StRaM
15-05-14, 10:49
Altra cosa che non mi è chiara (in grassetto) riportata da rainews:


Le norme Spicca la riduzione di pena per il piccolo spaccio a quattro anni, scelta che esclude di fatto la reclusione in carcere. Inoltre, il reato non distingue fra droghe leggere e droghe pesanti, ma sarà compito del giudice graduare l'entità della pena in base alla qualità e quantità della sostanza venduta. Niente da fare per gli emendamenti di Forza Italia tesi a non distinguere fra droghe leggere e pesanti per quanto riguarda il consumo. Sarà, invece, il governo, che ha accolto un ordine del giorno delle Commissioni riunite Sanità e Giustizia, spiega uno dei due relatori, Carlo Giovanardi (Ncd), "ad effettuare una ricerca scientifica sulla cannabis arricchita, per verificare se procuri gli stessi danni, e dunque vada inserita nella stessa, rispetto alla cannabis sintetica". Altra novità è la reintroduzione dei lavori di pubblica utilità nel caso di condanna, nonché la riduzione di sanzioni per l'uso personale. - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/senato-decreto-droghe-pd-legge-f505c48d-cf6b-48ea-a888-6ed549d14df3.html#sthash.FEcCfcEh.dpuf


http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/senato-decreto-droghe-pd-legge-f505c48d-cf6b-48ea-a888-6ed549d14df3.html

cheese
15-05-14, 11:00
In effetti quell'ordine del giorno è la parte peggiore del tutto credo.

Per adesso rimane al di fuori della legge, ma appunto, in futuro potrebbe portare a creare una modifica nella legge che penalizza tutti i consumatori di cannabis, perchè diciamoci la verità, ormai gli ibridi ottenuti grazie alla selezione di persone capaci (e non agli OGM, ignoranti che non siete altro) hanno al 90% una quantità di THC che il Giova considererebbe pari all'uranio arricchito per dannosità.

In questo senso, spero che la ragione trionfi sull'idealismo e che per una volta sia fatta un minimo di giustizia, non per qualcuno in particolare, ma per l'umanità stessa che ha bisogno di verità e conoscenza, non di tempi buii e menti ottenebrate.

cheese
15-05-14, 11:11
Inoltre, il reato non distingue fra droghe leggere e droghe pesanti, ma sarà compito del giudice graduare l'entità della pena in base alla qualità e quantità della sostanza venduta.

In caso di lieve entità non si fa riferimento alle tabelle, ma è un contesto a sè stante. Questo mi sembra di capire.

In poche parole, se ti beccano con poca cocaina o con poca ganja la pena è la stessa (lieve entità).

Se ti beccano con tanta cocaina o con tanta ganja, la pena è diversa.

In futuro (se la legge viene modificata come i proibizionisti vorrebbero) si tornerebbe all'uguaglianza delle pene sia per coca che per ganja, anche in presenza di notevoli quantità. Questa sarebbe la vittoria beffarda di un proibizionista che ci affligge da anni e che altro non ha fatto che peggiorare le cose nel corso degli anni. Spero vivamente che venga interrotto al più presto, magari potesse pensarci madre natura...



Carlo Giovanardi (Ncd), "ad effettuare una ricerca scientifica sulla cannabis arricchita,

Ossimoro: '' ... In quanto espressione dell’antitesi, l’ossimoro unisce contrapponendoli due pensieri o due significati che sono di per sé inconciliabili perché l’uno esprime il contrario dell’altro. ''

Prima si dichiara incostituzionale la legge scritta da Giovanardi per la mancata differenziazione tra droghe leggere e pesanti.
Poi si modifica la legge per ovviare a questo problema e si lascia allo stesso Giovanardi di prendere in considerazione un' ulteriore modifica per considerare l'aggiunta di una droga leggera nella tabella delle droghe pesanti...

Ti ricorda qualcosa questo modo di fare? Ti ricorda qualcuno? Qualche Paese?

Vorrei rispondere a me stesso di no e rimanere stupito di una cosa del genere.....purtroppo non lo sono....e non va bene!

StRaM
15-05-14, 15:31
Un bel articolo in merito.....


Nel mondo si discute sul fallimento della guerra alla droga; ne scrivono premi Nobel, economisti, scienziati, capi di Stato e di Governo, funzionari, artisti, cani e gatti e porci. Non nel Parlamento italiano dove si va avanti a decretazione di urgenza e svolte che fanno svoltare solo chi le promuove.
Così ieri è stato trasformato in legge il decreto Lorenzin; stesso strumento legislativo, sanzionato dalla Corte costituzionale non più tardi di tre mesi fa, stesso impianto proibizionista, stesse facce con in testa Giovanardi, nominato relatore in Aula ( N.B.: Presidente della Giunta per le autorizzazioni, Presidente del Comitato Parlamentare per i procedimenti di accusa, Membro della I Commissione Affari costituzionali della Presidenza del Consiglio e Interni, Membro della II Commissione Giustizia, e, last but not least, candidato sindaco a Modena).
Che cosa non cambia? Scusate se per prima cosa rilevo che la coltivazione domestica di canapa resta un reato penale; e che, oggi come ieri e altro ieri, la stessa quantità di canapa, per uso personale, trovata in tasca o in casa, se deriva da un acquisto in piazza è illecito amministrativo, se coltivata in proprio è reato penale. Questo mentre si riconosce universalmente, anche se in Italia non ci se ne accorge, che un primo passo graduale di uscita dalla scellerata strategia persecutoria messa in moto 50 anni fa è esattamente la legalizzazione della coltivazione per uso domestico.
Grazie al referendum promosso dai radicali nel 1993, l’uso personale non è proibito, e non dà luogo all’arresto; però non vi crediate di passarla liscia, ancora oggi è possibile levarvi patente, passaporto, paternità, maternità, farvi perdere il lavoro, la famiglia, ridurvi un reietto della società, spedirvi in una comunità terapeutica, farvi analizzare tutte le settimane, imporvi l’obbligo di firma. E scusate se è poco.
Resta vietato, e dà luogo a sanzioni penali, coltivare, produrre, fabbricare, estrarre, raffinare, vendere, offrire o mettere in vendita, cedere o ricevere, a qualsiasi titolo, distribuire, commerciare, acquistare, trasportare, esportare, importare, procurare ad altri, inviare, passare o spedire in transito, consegnare per qualunque scopo o comunque illecitamente detenere, quantità che non sono ancora fermamente stabilite, e che potrebbero anche cambiare a sorpresa e a piacimento di questo o quel Governo.
Certo, le pene per quanto riguarda la cannabis sono diminuite, se erano previsti dai 6 ai 20 anni con la Fini Giovanardi, ora il peggio che vi possa capitare è subire una condanna di soli 6 anni (più 77.468 euro di multa), e al meglio di 2 (più 5164 euro di multa); aumentano invece le pene per tutte le altre sostanze, e per qualche tiro di coca o qualche pasticca vi beccate la reclusione da otto a venti anni e la multa da lire cinquanta milioni a lire cinquecento milioni (la conversione in euro fatela voi, che a me scappa da ridere).
Per le “droghe leggere” diminuisce anche il periodo per il quale potete essere sottoposti a sanzioni, in caso che riusciate a pagarvi un buon avvocato e a dimostrare l’uso personale, ma ce n’è comunque abbastanza per rovinarvi la vita.
Per armonizzare questo abburatto di legge con i decreti svuotacarcere, resta in vigore l’eccezione di lieve entità, equiparata per pesanti e leggere, con una incoerenza ferrea.
Che cosa ci sia da festeggiare, nell’arcipelago senza traghetti del mondo antipro italiano, non si capisce. Anche lo spadone di Damocle dell’inserimento in tabella “pesanti” della cannabis, qualora contenga un quantitativo considerato troppo alto di THC, resta intatta e presente, è solo questione di tempo. Poi sarà come dire: “Signor Governo, mi posso sballare a casa mia, e senza dare noia a nessuno?” “Sì, ma poco poco, e ti sfracasseremo la minchia lo stesso”.
E, come si va ripetendo da decenni, qui prodest? Indovinate un po’, quale sarà l’effetto dell’aumento di pene per le “pesanti” … quello di aumentare i prezzi, aumentando il rischio? Bravi. E chi beneficerà di tale aumento? La criminalità organizzata. Esatto.

http://antiproibizionistiradicali.blogspot.it/2014/05/che-cosa-non-cambia-con-la-nuova-legge.html