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Visualizza Versione Completa : Ecovillaggio Dolce Vita/Enjoint?



ecko
30-08-14, 09:40
Il nuovo numero di Dolce Vita sarà dedicato al mondo degli ecovillaggi quindi abbiamo pensato di cogliere l'occasione per lanciare o rilanciare un'idea che anch'io personalmente ritengo sempre più interessante e affascinante... ovvero quella di creare una comunità o perchè no, un ecovillaggio, di enjointers e persone vicine al "mondo Dolce Vita".

Se non ricordo male qui sul forum si era già parlato in passato di qualcosa del genere e la cosa aveva sollevato un certo entusiasmo collettivo, anche se poi non ha portato ad azioni concrete.

Rilanciamo la palla? Voi che dite? :mf_farmer:
Siamo pur sempre la community online dedicata a pace, amore e legalizzazione più grande d'Italia!

http://www.dolcevitaonline.it/wp-content/uploads/2014/08/ecovillaggio_500.jpg

the hustler
30-08-14, 11:23
dove/come/perchè?

RigorMortis
30-08-14, 12:06
ok abbiamo una catapecchia/casa/casolare con apezzamento di terra dove poter partire?
io no,ho pochi soldi ma so cucinare e badare l'orto.

white dwarf
30-08-14, 12:20
Io sarei interessato in realtà mi sarebbe sempre piaciuto, al massimo si compra un'appezzamento di terra e si costruisce da zero

Yomi
30-08-14, 12:23
ok abbiamo una catapecchia/casa/casolare con apezzamento di terra dove poter partire?
io no,ho pochi soldi ma so cucinare e badare l'orto.

Quoto, e io so anche badare alle galline, conosco i funghi e varie erbe commestibili e/o utili.
In più ho esperienza di assistenza (anziani o disabili, in questo caso, penserei a disabilità momentanee dovute ad incidenti di lavoro ecc..) in continua formazione, e non ho nessun problema, come si dice dalle mie parti, "a buté le man 'n tla merda", a sporcarmi le mani, sia che si tratti di far pulizie, pulire latrine, lavare culi e scroti, eccetera.

Bello, anche solo pensarci..:mf_farmer::wub:

RigorMortis
30-08-14, 13:02
c'è da rimboccarsi le maniche e cambiare non poche abitudini da adagiati i quali (chi più o meno) siamo,però tutto è fattibile :) per il posto è possible prenderlo anche in "prestito", ce ne sono tanti abbandonati.certo il meglio rimane di comprarselo,io non volevo pagare le tasse,allontanandomi da quasi tutto quello che ci ha portato ad essere il consumismo ma sopratutto dallo stato che abbiamo ora,svuotato della sovranità monetaria e legislativa da parte dell'unione europea.

Prozium
30-08-14, 18:43
Non potrei mai, anche se mi piace la natura, ma per viverci continuamente, non credo che sarei capace. Sono troppo internet-dipendente.
E poi vivere in comunità con il mio carattere sarebbe difficile, mi chiudo in bagno a chiave pure quando sono da solo in casa. loL

danglard
30-08-14, 19:58
volendo per i fondi si potrebbe provare tramite crowdfunding.....(my two cent)

MJM
30-08-14, 20:47
Prima bisogna trovare il posto, la casa, i fondi e poi si può cominciare. :polliceu:

rouge
31-08-14, 10:42
Ottima idea.
Ci sono migliaia di grossi cascinali diroccati e inutilizzati che con un po' di buona volontà potrebbero tornare a rivivere

wow
31-08-14, 11:13
Ragazzi, scusate l'ignoranza...potete spiegarmi in cosa consiste? :D

bluedigit
31-08-14, 12:27
...Stupendo, un sogno covato da decenni!!!:hippy::mf_farmer::hippy: Go, Freacky Farmers!!! GoGoGo!!!
:PACE:
Per il posto, sull'appennino tra Liguria e "Val Padana" (no padania, please!), di posti abbandonati e sfruttabili è pieno, inoltre abbiamo ottimi possibili consulenti, sul vivere isolati, come Pawan Kumar - ASCIA, che credo/spero:hands35: disponibile a metterci la sua esperienza...

punk lover
31-08-14, 13:47
w l'anarchia!!!!

gabrio
31-08-14, 14:12
E' più fattibile di quanto si pensi!!! La sana cooperazione funziona di brutto!!
Stay tuned!

Pawan Kumar - ASCIA
31-08-14, 19:05
Quella di un ecovillaggio enjoint di ecko è un'idea per me molto interessante, dalle grandi potenzialità.

wow un ecovillaggio è fondamentalmente un'esperienza di vita alternativa comunitaria, vissuta in un ambiente naturale, come un villaggio in campagna o in montagna o anche sul mare o su un lago, generalmente improntata su tecniche agricole e artigiane ecosostenibili, con un certo livello di autosufficienza.
Negli ultimi decenni gli ecovillaggi sono fioriti numerosi in tutto il mondo, ognuno è una storia a sé, alcuni si sono sciolti, altri ancora resistono, altri se ne creano, tutti cambiano costantemente alla ricerca di un'armonia migliore.
Non sono per tutti, ma certamente solo per persone molto speciali, che siano disposte a metterci in gioco tutta la loro esistenza, bisogna sentirselo dentro in una maniera fortissima. Ed è molto importante essere un gruppo di persone capaci di essere molto affiatate e che condividano gli stessi valori di base che animano la comunità stessa.
Certo è nella nostra natura sociale ancestrale vivere in un una comunità stretta, il villaggio tribale è stato da sempre la forma di aggregazione umana di tutti i popoli, in ogni epoca preistorica e storica, in tutti i luoghi, anche dopo la formazione delle prime città. La necessità di sopravvivere e di difendersi erano il cemento legante della comunità tribale arcaica, determinavano un senso di appartenenza al villaggio e una capacità di sacrificio individuale spontaneo e naturale per il bene di tutta la collettività, che veniva vissuta come una grande famiglia alla quale si era fieri di appartenere. Si viveva pienamente appagati del semplice lavorare insieme e del sostenersi a vicenda, dall'affrontare insieme le avversità e risolverle, ognuno mettendo il meglio che poteva di sé stesso. Ma non sono tutte rose e fiori, come non lo erano neanche allora.
Personalmente, dalle diverse esperienze di vita comunitaria che ho vissuto negli ultimi 38 anni, ritengo che noi moderni civilizzati abbiamo perso molto di questa capacità di vita comunitaria e dobbiamo anche lavorare su noi stessi, sul nostro individualismo egocentrico, per ritrovare, insieme ad altri, la capacità di vivere armonicamente con gli altri e la natura in modo semplice.
bluedigit, vi dico queste cose non per distruggervi i sogni sul nascere, perché credo, invece, che ogni storia sia unica in sé e il sogno di una vita comunitaria è stato anche il mio da quando ero ragazzo (gli anni '70) e secondo me vale sempre la pena di tentare almeno un'esperienza di vita comunitaria nella nostra breve vita.
Ho fatto la mia prima esperienza veramente forte di vita comunitaria nel 1976, a 16 anni, in due viaggi in Friuli come volontario per la ricostruzione di un piccolo villaggio di montagna dopo il forte terremoto distruttivo del maggio 1976, è stata una bellissima esperienza umana che mi ha toccato e da allora ho ricercato e vissuto anche diverse altre esperienze di vita comunitaria, sia in Italia che in India, ho seguito gli sviluppi degli ecovillaggi negli ultimi 20 anni, ho anche degli amici che sono venuti qui a cavalcare che vivono nell'ecovillaggio di Upacchi, uno dei primi nati in Italia, vicino Anghiari, prov. di Arezzo, e sono stato diverse volte a trovarli là.
Anche nell'Appennino Umbro-Marchigiano e in quello Tosco-Emiliano e Tosco-Romagnolo, dove vivo, si potrebbero trovare casolari e villaggetti da comprare in posti bellissimi, ma stanno rimanendo solo quelli più sperduti e diroccati, perché se li stanno comprando gli stranieri (per lo più tedeschi e inglesi con soldi da investire in ristrutturazioni).
Per esempio, qui a 6 chilometri da me c'è una bellissima ex azienda agricola agrituristica in vendita dalla mia banca a un prezzo ragionevole, con bella casa grande già ristrutturata, piccola cucina per il ristorante agrituristico a noma di legge, con strutture di maneggio per cavalli e box già costruiti, svariati ettari di terreno lavorabile, in un posto rupestre veramente spettacolare, a 500 metri dalle rupi spettacolari del paese e della rocca che torreggiano maestose davanti e a soli 300 metri dalla strada provinciale montana, questa azienda è chiusa e abbandonata da tre anni e messa in vendita all'asta dalle banche a seguito di fallimento, (in paese si dice che l'ultimo proprietario fosse un poco di buono) sono già due o tre volte che l'asta va deserta e nessuno la compra... Se avessi i soldi la comprerei io, per lavorare coi miei cavalli in passeggiate eco turistiche nei parchi montani circostanti, solo che per me da solo e senza soldi sarebbe comunque troppo grande da gestire, ma con un piccolo gruppo di persone affiatate e motivate, appassionate di cavalli, attività agricole, agriturismo e corsi vari, la storia potrebbe avere interessanti sviluppi, anche nel campo delle opportunità lavorative per i partecipanti, considerando la pubblicità che internet consentirebbe di fare all'estero, per esempio in Germania, Svizzera, Scandinavia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, paesi in cui girano i soldi e la passione di fare delle vacanze alternative, come esplorare a cavallo un territorio così bello come il Montefeltro. Queste sono le potenzialità che secondo me una tale azienda potrebbe offrire.
Io, per esempio, ci potrei mettere i miei cavalli con tutte le selle e i finimenti e la mia esperienza per l'addestramento e per le escursioni ecoturistiche a cavallo, la mia esperienza di agricoltura e permacoltura, di apicoltura (per proteggere le api) più 20 arnie, di corsi di Yoga e arti marziali, di cucina mediterranea vegan e macrobiotica, i contatti locali che ho sviluppato negli ultimi 24 anni.
Questo tipo di cose si potrebbero provare in ogni bella zona montuosa o di mare o lacustre d'Italia, e rilancio l'idea di ecko pensando addirittura a diversi ecovillaggi futuri di Enjoint che potrebbero svilupparsi in tutta Italia, sulle Alpi, gli Appennini e le nostre bellissime Isole, con gli Enjointers del luogo, dove si creano le occasioni, ognuno con le sue peculiarità, dall'agricoltura biologica all'artigianato, dalle gite turistiche in barca alle escursioni naturalistiche in parchi e luoghi di interesse.
Potrebbe essere un modo bellissimo di viverci una nostra vita alternativa ecosostenibile in Italia e di guadagnare dignitosamente quanto ci serve.
Però, ovunque e in ogni caso, servirebbe un gruppo veramente affiatato di persone veramente giuste, perché già sarebbe difficile solo per il fatto di farlo in Italia, se poi ci si mette a litigare per questioni personali da poco, si è già sconfitti in partenza. La cosa più difficile, secondo la mia esperienza, è mettere insieme le persone veramente giuste, per non disperdere energie, risorse e tempo in tentativi troppo infruttuosi.
Vogliate perdonarmi il poco entusiasmo, quando ero ragazzo ne avevo tantissimo, ma ne ho viste di tutti i colori, ho vissuto delusioni e amarezze di tutti i tipi ed ora preferisco un allegro distacco ed il realismo, o, meglio, quello che ritengo sia realismo dal mio punto di vista. Non a caso ho finito per fare l'eremita.
Secondo me, quindi, prima di imbarcarsi nell'avventura (stupenda) di un ecovillaggio, sarebbe saggio conoscersi prima personalmente, meglio lavorando anche insieme per qualcosa di più piccolo inizialmente, così da mettersi reciprocamente alla prova e di potersi scegliere i compagni più congeniali.
Questo potrebbe essere il primo passo da fare, poi i posti si trovano.:specool:

wow
31-08-14, 22:09
Beh devo dire che la cosa è molto interessante! Forse un po' difficile, sicuramente un cambiamento drastico. Non so se riuscirei a viversi 365 giornil'anno, ma se doveste fare una cosa del genere verrò a trovarvi sicuramente qualche settimana l'anno! :D Ovviamente si può coltivare erba, si? :roflmao: :mf_farmer:

Pawan Kumar - ASCIA
01-09-14, 00:18
Così finisce subito che l'ecovillaggio lo facciamo in galera: l'ecoprigione! Stili di prigionia alternativi. Sai che divertimento! Già l'ho fatto.
Però, dato che ci sono già stato, preferirei allora continuare a fare l'ecoeremita sobrio ma libero e continuare a cavalcare.:mf_farmer: E a combattere il proibizionismo.

Battute a parte, credo che la tua battuta sia un'occasione per chiarire a tutti il fatto che una comunità o un ecovillaggio enjoint debba essere basato sulla sperimentazione di stili di vita alternativi comunitari e di lavori in equilibrio con l'ambiente naturale piuttosto che sulla coltivazione illegale segreta di canapa.
E' evidente che sarebbe strategicamente stupido fare l'opposto, creare una comunità o un ecovillaggio significa metterci la faccia e il nome, non è come l'anonimato permesso da internet. E' ovvio che le forze dell'ordine svolgano poi dei controlli in una comunità dichiaratamente antiproibizionista. Sarebbe come dipingersi un bersaglio sul petto.
Metterci faccia e nome insieme al nome di Enjoint, secondo me, richiede di essere impeccabili e irreprensibili nel rispetto della legge, questa è una parte del sacrificio personale richiesto a chi partecipa in prima persona, bisogna pensarci bene prima di decidersi.
Altrimenti è meglio continuare a rimanere anonimi. In una comunità lo sbaglio grave di un singolo viene pagato inevitabilmente da tutti.
Sarebbe assurdo creare una comunità enjoint e metterci la faccia per farsi beccare subito a coltivare ganjia e chiudere subito per finire in galera, non credete?
Che ne pensate?

MJM
01-09-14, 00:48
Penso che qualcuno non abbia capito tanto bene la differenza tra ecovillaggio e coltivazione di stupefacente, associazione a delinquere e bla bla.

Tutto il resto però, rimane interessante. :polliceu:

wow
02-09-14, 13:34
La mia era solo una battuta, tranquilli! :biggrin2:

ecko
02-09-14, 15:36
Pawan Kumar - ASCIA sono d'accordo con te su tutto (e in particolare sul discorso ganja, che per me era scontanto) tranne che sull'ultima cosa che scrivi nel tuo post lungo, ovvero quella di conoscersi prima di iniziare un'avventura simile.
Ti spiego perchè: la mia idea di "ecovillaggio Enjoint-Dolce Vita" è molto simile (in piccolo) a quella che stanno cercando di realizzare qui www.ecovillaggiosolare.it (anzi, visto che è pieno di informazioni utili, potrebbe essere un buon punto di partenza per capire una serie di cose e prender spunti).
E' chiaro che questo è nato sull'esperienza di Alcatraz, progetto di Jacopo Fo che va avanti da decenni, quindi hanno già una grandissima esperienza ma, per chiarire, in questo nuovo ecovillaggio le abitazioni sono di proprietà di chi le acquista e poi ci sono una serie di spazi condivisi. In quest'ottica io non ritengo fondamentale conoscersi di persona prima di iniziare il progetto. Perchè le persone che si avvicineranno hanno già una serie di punti in comune che alla fin fine sono quelli importanti.

Riporto 2 passaggi che penso possano chiarire il tutto:


Importante: niente di ideologico. Sostanzialmente ognuno si compra la propria casa e ne è sovrano. Le uniche regole saranno quelle del vivere civile e del mutuo rispetto. Il pieno potere su tutte le decisioni sarà degli abitanti, esattamente come accade in un condominio.


L'idea è di creare un sistema abitativo che minimizzi i costi energetici e le spese condominiali e che possa fornire una serie ulteriore di risparmi. Ad esempio, posso coltivare il mio orto e il mio frutteto, il bosco e i campi mi forniscono legna, insalate selvatiche, erbe officinali, funghi e non compro la lavatrice perché uso quella collettiva.

Naturalmente, soprattutto all'inizio, bisogna capire le disponibilità economiche di ognuno e si possono pensare anche a soluzioni di auto-costruzioni (in cui il proprietario dell'abitazione se la costruisce da sé), multi-proprietà (allora in quel caso si, i membri sarebbe bene si conoscessero) o soluzioni provvisorie, come ad esempio area camping o simili.

Ritengo che i primi passi siano, discuterne (come abbiamo iniziato a fare qui), organizzare degli incontri tra chi è REALMENTE interessato e a quel punto decidere come e se procedere.

Ma più ci penso più mi garba la cosa... :gathering:

moran
02-09-14, 17:49
Malgrado l'eta' troverei la cosa ancora molto stimolante...:biggrinthumb:

Pawan Kumar - ASCIA
03-09-14, 17:18
Grazie ecko per questo bel input sul progetto di Alcatraz, stanno creando davvero una realtà alternativa sempre più bella in quei posti e i posti sono veramente belli e anche strategici, sia come locazione geografica e sia per la vicinanza stessa di Alcatraz, che consentirebbe delle preziose possibilità di sinergie e collaborazioni. La prima cosa che ho pensato dopo aver letto il progetto dell'Ecovillaggio Solare è che sarebbe un'occasione da non lasciarsi sfuggire, avendo già i soldi e la volontà di vivere in un ecovillaggio.
Sono stato ad Alcatraz la prima volta una trentina di anni fa, negli anni '80, ci ho portato anche i miei amici di allora, avevano pure dei simpatici cavalli. Li stimavo e vicino Alcatraz era anche uno dei posti dove stavo pensato di andare a vivere con degli amici, prima di finire qui dove sono, 24 anni fa.
Per come ho conosciuto la realtà di Alcatraz e per come li ho seguiti nel loro sviluppo nel tempo mi sento di ammirarli per come stanno coltivando e diffondendo i germogli di un modello di sviluppo alternativo della nostra civiltà, che a me, e credo a molti di noi, sembra uno dei migliori possibili per il futuro del pianeta e dell'umanità.
Secondo me, avendo i soldi necessari, anche collaborare con loro prendendo una delle case disponibili (quella con la torre e 6 appartamenti interni, Casa Capuzzola, sembrerebbe proprio un sogno!) potrebbe essere molto favorevole.

Per quanto riguarda il fatto di conoscersi personalmente prima andare a vivere in un ecovillaggio, anche se concordo che non sia fondamentale, io lo ritengo più saggio perché, per le esperienze che ho avuto io di vita comunitaria, secondo me diminuirebbe di molto il rischio di possibili incomprensioni, litigi, rancori, dispetti e vendette che avvelenerebbero inevitabilmente l'atmosfera di tutti, potrebbero rovinare la qualità della vita e indurre parecchi a una delusione tale da sognare una vita da eremiti... come qualcuno che conosco...:icon_twisted2:
La penso così perché mi è successo, ripetutamente, anche con persone amiche che conoscevo già da prima. E non solo a me, ma a quasi tutti quelli che eravamo. Probabilmente siamo stati anche particolarmente sfigati, o non abbiamo saputo o potuto relazionarci meglio, e mi rendo anche conto che la mia esperienza personale mi crea un punto di vista particolare, forse un po' troppo prudente, se non addirittura troppo pessimista e diffidente.
E' vero che avere ognuno la propria abitazione e un pezzo di terreno in un ecovillaggio darebbe un buon margine di tolleranza con gli altri, maggiore che in una comunità dove fosse tutto condiviso.
Io ho passato complessivamente diversi anni della mia vita in diverse situazioni di vita comunitaria, di diverso tipo, dai terremotati in Friuli ai villaggi sperduti nell'Himalaya, dal villaggio-condominio in riva al mare alla detenzione in un carcere, dall'ashram himalayano a una comunità in un castello, da un gruppo di trulli in Valle d'Itria sparsi nel raggio di pochi chilometri a qualche casetta in una vallata degli Appennini, anche ognuno con la sua abitazione, addirittura a qualche chilometro di distanza, ma sempre c'è stato uno str...o o una str...a o qualcuno fuori di testa o tutti e tre insieme a rovinare tutto a tutti.
Poi, quando tra le persone succedono certe brutte cose, anche se si abita a qualche chilometro di distanza non è facile lasciare certe atmosfere negative fuori di casa, fuori dal cuore e fuori dalla mente. Perlomeno, per me da giovane non era facile, per altri magari è molto più semplice, poi ho pure imparato a farlo, ma gli altri si sono scontrati tra di loro, la situazione è degenerata e alla fine quel poco di comunitario che era rimasto è sparito e se ne sono andati quasi tutti, dopo averci messo tutte le loro risorse e il loro tempo.
A me la vita ha insegnato in questo modo e, visto che bluedigit mi aveva menzionato come possibile consulente di vita isolata, l'opinione personale che posso condividere col forum è questa, che la difficoltà più grossa in un'esperienza di vita comunitaria, oltre a trovare i soldi, sia di mettere insieme le persone giuste e che sarebbe più saggio conoscersi abbastanza bene prima, per avere maggiori possibilità di successo, e potrebbe anche non bastare. Lavorare insieme è un ottimo modo veloce di conoscersi.
Però vi prego di considerare questa mia opinione solo come frutto di un'esperienza personale piuttosto sfigata, perché non vorrei mai rovinare l'ottimismo e l'entusiasmo iniziale per un esperienza di tipo comunitario come un ecovillaggio, anzi, penso che il giusto entusiasmo dia una marcia in più nel realizzare i progetti.
Tra l'altro ci sono enjointers che già si conoscono, che abitano nella stessa zona, che si sono incontrati, hanno fatto già delle cose insieme e sono già buoni amici, si divertono a stare insieme e farebbero volentieri una vita alternativa insieme.
Ecco, un gruppo così, secondo me, avrebbe minori difficoltà, maggiore solidarietà e migliori probabilità di successo, qualunque cosa decidano di fare insieme.

Conoscersi prima sarebbe auspicabile anche per capire meglio come si potrebbero organizzare i lavori per guadagnare i soldi necessari a vivere nel villaggio, se ognuno ha già una sua indipendenza economica o se sviluppare dei progetti di lavoro in comune, agricoli, artigianali, turistici, magari anche collaborando con delle realtà alternative vicine, come nel caso dell'Ecovillaggio Solare vicino Alcatraz. Come sappiamo, l'unione fa la forza.
Se si va in una zona molto isolata, non è semplice guadagnare, soprattutto d'inverno, quando si può anche restare isolati dalla neve, bisogna tenerne conto e organizzarsi bene.
Questa del lavoro e di come guadagnare soldi è veramente la prima cosa sulla quale discutere e organizzarsi, a meno che ognuno non abbia già i soldi e un proprio lavoro, o progetto di lavoro, che possa svolgere abitando nel villaggio.

Per me gli ecovillaggi sono una delle cose migliori che riesco ad immaginare per il futuro del pianeta e della società umana.
Ormai sono più di trent'anni che cerco le persone giuste per fare un ecovillaggio, ci ho pure provato diverse volte in diversi posti, con gli amici di allora, è sempre andata così male da far passare la voglia e la fiducia negli esseri umani e voler diventare eremiti, però non posso cancellare la mia consapevolezza che gli ecovillaggi siano una delle cose migliori che possiamo fare nella nostra vita, per noi, per il pianeta, per le generazioni future.
Avendo i soldi per un acquisto iniziale bisognerebbe provarci, con le persone giuste, e cogliere le occasioni giuste. Ed è quello che mi auguro di cuore per gli enjointers che fossero interessati. E di combinarsi bene e di riuscirci, naturalmente.

Myface
04-09-14, 13:36
Pawan kumar-ASCIA perché non posti qualche foto di quella fattoria all'asta, magari qualcuno potrebbe essere stimolato.. anch'io, come penso parecchi di noi ,accarezzo da sempre l'idea di un posto simile, anche se per evitare di veder in giro fecce umane la solitudine è sempre stata e rimane la miglior garanzia.

Però c'è un però: se molti di noi si sono "ritirati a vita privata":icon_lol: nei momenti in cui la società sembrava imboccare la via di una certa "tolleranza",

(non insultatemi per questo, è umano stancarsi presto di chiacchere e manganellate, e poi se tieni famiglia ma non ami le rinunce è imperativo farsi i caxxi propri :icon_rambo:)

ora che abbiamo capito tutti ( forse!) come gira il mondo è l'ora di rischiare qualche conflitto personale pur di non vivere come tante pecorelle smarrite, con vita sociale tanto virtuale, facilmente attaccabili dai predatori sociali (reali).

Ecco allora che la pecora nera, anche più di una, che abiterebbe sicuramente l'ecovillaggio potrebbe essere più facilmente portata amorevolmente :hippy: a "miti consigli", si sa: sopravvivere prima di tutto.

Non so se dopo 'sto pippone s'è capito, ma l'idea mi piace molto!! :polliceu:

Pawan Kumar - ASCIA
04-09-14, 15:18
Per le foto ci avevo già pensato, non ho la macchina fotografica e appena potrò farmela prestare ci andrò a cavallo e ve le faccio, il panorama è spettacolare, però si riconoscerebbero facilmente i luoghi e non so se sia opportuno postarle. Intanto ti mando un pm per farti vedere qualcosa.

Per il fatto di rischiare concordo che ne vale certamente la pena, dopo tutti i tentativi che ho fatto penso che sia chiaro che non ho paura di rischiare. Però alla fine, con 4 figli, ho preferito dargli un po' di pace e prendermela pure io. :mf_farmer:
Comunque un certo rischio di contrasti fra le persone c'è sempre, l'armonia e la pace sono cose che si costruiscono insieme giorno dopo giorno, come l'amore e l'amicizia. Quando parlo di "persone giuste" intendo persone che, sia che si conoscano o meno, siano capaci di farlo insieme, condividendo delle basi comuni importanti e che sappiano risolvere i contrasti tra loro abbastanza semplicemente. Ma quelli che non ne erano capaci mi si sono rivelati molto più numerosi di quello che mi immaginavo originariamente, nell'entusiasmo iniziale e con tutte le cose importanti che condividevamo. Io non ci potevo credere, da quanto erano assurdi.
Già ne basta uno in un gruppo a rovinare la festa a tutti, se poi sono più di uno, se non se ne vanno loro dopo poco non vedi l'ora di andartene tu. Il paradiso si tramuta in inferno. C'è gente che non si rende neanche conto di prevaricare e non è possibile ragionarci amorevolmente, perché si offendono per nulla, anche una semplice piccola osservazione pratica, mettendo subito in moto un assurdo carosello di rancori, meschinità, ripicche, dispetti, vendette che ti tolgono ogni speranza.
E ora, dopo le tante delusioni, mi sento di cercare di ridurre i rischi di conflitti personali catastrofici, perché in un'esperienza di villaggio generalmente ci si investe tutto quello che si ha, a meno di non essere già ricchi, e in più ci si investono sogni, speranze, progetti, energie, tempo, amicizie e quando tutto va in malora si deve ricominciare tutto daccapo, e ogni volta la delusione ti lascia un'amarezza in più, come una cicatrice interiore in più, tanto che ormai ci ho fatto il callo e ci posso pure scherzare sopra, che è la cura migliore per non riceverne un danno ma un insegnamento!
Almeno so che ci ho provato, e ripetutamente, so che ci ho messo il meglio che ho potuto di me stesso e ci ho guadagnato comunque, in termini di esperienza e conoscenze, che non è poco!
Sto solo cercando di comunicarvele per aiutarvi a non farvi perdere il tempo che ci ho perso io.
Poi lo so che l'esperienza personale è insostituibile, ma chi è capace di imparare delle lezioni dall'esperienza degli altri è nettamente avvantaggiato, secondo me.

Myface
04-09-14, 20:38
Giusto giusto niente foto.. non bruciamo subito il posto!

Myface
05-09-14, 08:42
w l'anarchia!!!!

Anch'io l'amo...per questo sono solo!:rolleyes:

L'anarchia non potrebbe entrare nel villaggio purtroppo anzi qualcosa mi fa pensare che ci sarebbero delle regole ferree, pena il fallimento di cui ipotizzava Pawan :)

moran
05-09-14, 10:36
Amo l'anarchia da sempre...e anarchia almeno per me non vuol dire caos alla cazzo!
Come la interpreto io e' avere la liberta' di scegliere sempre ...anche se il fatto di poter scegliere non dovrebbe togliere niente alla nostra umanita', semmai il contrario.
Se io vivo in un mondo senza regole dovro' per forza regolarmi da solo perche' comunque non potro' fare qualsiasi cosa senza tenere conto che esistono anche gli altri...e questo varrebbe per tutti, ci sarebbe molto probabilmente meno male in giro di quello che c'e' oggi, nascosto da ipocrisie e interessi di ogni tipo.
La prima forma di anarchia è quella di non giudicare il prossimo e di agire secondo coscienza, alla fine ognuno sa cosa e' bene e cosa e' male, o meglio, cosa vuole dire essere in buona fede...:)

d'accordo su tutta la linea Pawan Kumar!:punkif5:

tiffenau
06-09-14, 12:47
Malgrado l'eta' troverei la cosa ancora molto stimolante...:biggrinthumb:

Ma che dici mai?!?!? un fiore sei!
Conosco dei ragazzi in Francia che già lo fanno da anni: hanno restrutturato una borgata in montagna con tanto di mulino ad acqua recuperato per trattare la lana delle loro pecore che è di una qualità ottima, inquinamento 0 e prodotti artigianali DOC (come miele, frutti di bosco etc)
All'ultima visita parlavano di integrare l'alimentazione delle capre, pecore e galline con semi di canapa...
Una realtà interessante ma gestita da poche persone strette da legami quasi fraterni (passano tutto il giorno a insultarsi eheheh)

Pawan Kumar - ASCIA
07-09-14, 11:17
Le regole troppo ferree e rigide non vengono mai rispettate. Non piacciono neanche a me.
Le regole che vengono rispettate da tutti, o quasi, sono quelle che vengono spontaneamente riconosciute come giuste da ognuno.
Sull'anarchia concordo con moran.
Anch'io non intendo l'anarchia in una comunità come il caos in cui ognuno fa liberamente quello che gli pare indifferentemente a quello che provoca agli altri, ma come un equilibrio di sensibilità e di autocontrollo reciproco e spontaneo, nella consapevolezza che la propria libertà finisce dove comincia quella degli altri e comportarsi di conseguenza con rispetto, sentendosi a proprio agio e facendo sentire gli altri a proprio agio, in armonia. Come quando si suona della buona musica insieme. In una piccola comunità non dovrebbe essere difficile.
Se ne riceve un tesoro in cambio: per me il bello del vivere in comunità è il fatto di volersi bene, di essere spontaneamente solidali e aiutarsi volentieri, di lavorare insieme con allegria ed entusiasmo, mangiare insieme, suonare e far festa insieme. Con le persone giuste l'ho vissuto tante volte, con i miei ragazzi era la normalità familiare. L'esempio che ha fatto tiffenau dei suoi amici del borgo col mulino è ottimo. Con questa atmosfera e questo tipo di sentimenti è proprio bello vivere in un villaggio. Noi moderni, con tutto il nostro bisogno di spazio individuale, abbiamo perso un po' di questa capacità di stare bene semplicemente insieme agli altri, vivere in armonia in un villaggio è la nostra occasione e il modo migliore per recuperarla. Si costruisce insieme giorno per giorno.

Myface
09-09-14, 19:47
Beh poi comunque ci sarebbero sempre le espulsioni per quelli che a insindacabile giudizio.......................................... ..........................giusto?:rolleyes:

Pawan Kumar - ASCIA
12-09-14, 11:36
Myface se uno è proprietario della sua abitazione non è possibile espellerlo da lì, al massimo si può espellere dalla comunità, ma se volesse potrebbe restare lì finché lo desidera.
Sarebbe meglio prevenire queste situazioni, comunque. In alcuni eco villaggi si sono dati delle regole condivise, per questo.

Myface
12-09-14, 15:33
Si la mia era una provocazione, penso che all'inizio tutte le società partano con le migliori intenzioni, pochi membri ben affiatati, è facile.. i problemi nascono quando si vuole ( o si è costretti da vari fattori ) espandere, ed ecco che l'eterogeneità del genere umano crea, come sempre, problemi.

Ho sempre pensato che, archiviando tutti i sofismi sul bene e sul male ( che sono comunque parte della stessa medaglia) nella discussione fra un uomo giusto e uno con la pistola l'ultima parola sia bang.

Tu dici che è meglio prevenire e io ti do ragione, e se guardiamo in giro ovunque, ogni tipo di accozzaglia umana ha avuto un selezionatore di personale o un responsabile o un capobranco un guru o un buttadentro che guardava in faccia chi entrava. O sei dentro o sei fuori, mai crudelmente come oggi.

Crudelmente perché ci condanna alla noia, ai discorsi triti e ritriti , alle stesse persone ecc ecc, tutte consapevoli di ciò, ma sempre sorridenti.

Cosa "diversa" potrebbe essere il "nostro" ecovillaggio, perché pur avendo un minimo comune denominatore ( la nostra amata pianta :icon_smoke: ) sono sicuro raccoglierebbe tutto lo scibile umano, e mi è bastato partecipare a qualche nostro raduno per poterlo affermare con certezza ( nessuno si offenda, mi ci metto io per primo. :) )

tiffenau
12-09-14, 16:04
Non si tratta di società intesa nel mondo monetario, ma semplicemente di integrare quanto s'è perso da 2 generazioni a questa parte, che è di un potenziale.....vivibile! e ho detto tutto

Myface
12-09-14, 16:08
mi riferivo a società in senso lato, ma credimi poco cambia

liri
28-09-14, 14:46
Ho risposto qualche anno fa in merito al topic con la mia personale esperienza di vita di comunità in ashram e quant'altro modello pawan kumar.

La mia comprensione è questa: l'essere umano è potenzialmente buono o cattivo. Sta a noi accendere questo o quel lato. Aprirci e capire l'altro oppure chiuderci a riccio e fottercene degli altri.
Dovremmo ognuno di noi tenere a bada il demone dell'egocentrismo e provare piacere nel condividere con gli altri. Non considerarlo un sacrificio.

Ho vissuto di persona più di queste esperienze e sono portato al pessimismo riguardo all'essere umano.

Comprendo l'eremita Pawan Kumar perchè anch'io mi sono risolto a fare l'eremita per un periodo così da disintossicarmi dalle tossine di quelle esperienze negative.

Poi però penso a Dantep, Resina, al Goblin, a Yomi e a tanti altri enjointers che ho conosciuto ai raduni e il pensiero mi scioglie.

Io non lo so, però l'atmosfera che si crea quando ci ritroviamo è così magica che arriva ad annullare le differenze esteriori di età, pensiero, ecc. ecc.

Che sia perchè ci vediamo solo una volta all'anno e poi ognuno torna nel proprio guscio a farsi gli affarazzi propri?

Temo sia così.
Temo che stare gomito a gomito con altri alla lunga ti logori e tiri fuori il peggio di ognuno di noi (vedi il servizio militare obbligatorio quando c'era).

L'unica soluzione che vedo fattibile è uno spazio gestito da enjointers (un casolare, un rudere, un rifugio, fate voi) nel tempo libero su base volontaria secondo le possibilità e le capacità di ognuno.
Se la cosa evolve positivamente e si crea un gruppo affiatato che sappia tener testa al diavoletto individualista (non secondario alle proprie donne, maestre nell'arte di dividere), col tempo si può pensare anche a qualcosa di più stabile fino ad arrivare a viverci. Non prima.

E' la mia personale opinione ed è un sogno a cui non ho mai smesso di pensare.
Vi abbraccio:mf_farmer:

Dantep
28-09-14, 20:01
Io mi ricordo quando é stato affrontato il tema anni fa....si fa presto e dire,ma non facile a fare...bene o male chi più chi meno siamo tutti abituati a quelle piccole comodità al quale non vogliamo/riusciamo a fare a meno.tutti si adagiano sul poco che ha e affrontare un passo del genere per qualcosa di non ben definito non è facile,chi ha figli pensa che una scelta del genere significa scegliere anche per il futuro dei figli ed il fatto che io voglia magari vivere in una comunità non significa che voglio che i miei figli crescano nell'ignoranza,quando in una comunità del genere deve essere garantita l'istruzione ai più piccoli,per non parlare di un minimo di assistenza a livello medico,non puoi sparire su per una montagna e non avere niente e nessuno con te in caso di bisogno,specie sempre se ci sono dei piccoli e da non sottovalutare anche il discorso di Liri,c'è la possibilità che a lungo termine le persone che in principio si trovavano alla grande non riescano più a condividere gli spazi nel momento delle prime difficoltà (e ci saranno).....personalmente se non avessi figli e dovessi scegliere solo per me a quest'ora probabilmente mi sarei già rintanato alla mia casetta nel bosco,con un bel impiantino fotovoltaico per la luce e il frigo,un paio di conigli e polli,acqua della fonte e vai alla grande in .... A tutto e tutti :biggrin2:

Comunque l'idea è buona :polliceu:

folgore_disattivato
28-09-14, 20:59
Da padre non posso che condividere le tue parole.
Voglio solo aggiungere, che non necessariamente un ecovillaggio deve essere distante 1000KM da un ospedale o da una scuola, qualora non si organizzasse il loco.
Sinceramente non mi piace neanche il pensiero di crescere mio figlio in Italia e soprattutto in una metropoli e in questo sistema di merda.

Dantep
28-09-14, 23:46
E vero che un eco villaggio non deve essere necessariamente lontano da ospedali e scuole,ma é altrettanto vero che già in un eco villaggio uno dovrebbe fare dei sacrifici,se mi togli anche la possibilità di coltivare e fumare allora posso stare anche a casa che già di sacrifici ne faccio :polliceu: quindi ecco il motivo per cui non puoi nemmeno essere troppo "vicino" :biggrin2:

emerald triangle
06-10-14, 21:53
Così finisce subito che l'ecovillaggio lo facciamo in galera: l'ecoprigione! Stili di prigionia alternativi. Sai che divertimento! Già l'ho fatto.
Però, dato che ci sono già stato, preferirei allora continuare a fare l'ecoeremita sobrio ma libero e continuare a cavalcare.:mf_farmer: E a combattere il proibizionismo.

Battute a parte, credo che la tua battuta sia un'occasione per chiarire a tutti il fatto che una comunità o un ecovillaggio enjoint debba essere basato sulla sperimentazione di stili di vita alternativi comunitari e di lavori in equilibrio con l'ambiente naturale piuttosto che sulla coltivazione illegale segreta di canapa.
E' evidente che sarebbe strategicamente stupido fare l'opposto, creare una comunità o un ecovillaggio significa metterci la faccia e il nome, non è come l'anonimato permesso da internet. E' ovvio che le forze dell'ordine svolgano poi dei controlli in una comunità dichiaratamente antiproibizionista. Sarebbe come dipingersi un bersaglio sul petto.
Metterci faccia e nome insieme al nome di Enjoint, secondo me, richiede di essere impeccabili e irreprensibili nel rispetto della legge, questa è una parte del sacrificio personale richiesto a chi partecipa in prima persona, bisogna pensarci bene prima di decidersi.
Altrimenti è meglio continuare a rimanere anonimi. In una comunità lo sbaglio grave di un singolo viene pagato inevitabilmente da tutti.
Sarebbe assurdo creare una comunità enjoint e metterci la faccia per farsi beccare subito a coltivare ganjia e chiudere subito per finire in galera, non credete?
Che ne pensate?

Hai toccato dei punti interessanti e realistici! Chiaramente non e' implicito che ecovillaggio = coltivazione/breeding cannabis....ma meglio non girarci intorno alla questione altrimenti sarebbe un fallimento gia' in partenza. Poi vorrei aggiungere che la politica/politiche meglio lasciarle fuori dei cancelli se no sarebbe un'altro centro sociale versione 'contadina'. Io parlo da esperienza personale..un ecovillaggio per funzionare deve avere regole chiare, scopi chiari e sopratutto operare in maniera legale. Se poi un giorno cambia qualcosa in questo paese sarei uno dei primi ad investire denaro, dedicare terreno ed offrire lavoro per fare del vero 'breeding' al'italiana che farebbe sbavare americani e canadesi...lasciamo stare amsterdam che tanto...

ecko
05-11-14, 14:53
Allora ragazzi che si fa? Mi piacerebbe portare avanti questa discussione e iniziare a non vedere più questo progetto come un'utopia irrealizzabile. C'è qualcosa REALMENTE interessato alla cosa? Qualcuno pronto a fare questo passo?

Dantep
05-11-14, 15:06
Ne è stato parlato più e più volte,e per molti già l'idea di lasciare tutto per spostarsi di 100 km da casa è un eresia,se a questo ci aggiungiamo che si lascia tutto per stare in un'allegra comunità fatta quindi di rinunce ecco che tutto diventa veramente fantascienza allo stato puro,se in più ci vogliamo aggiungere che anche stando nel niente con niente,chi ha figli vuole garanzie di poter ugualmente garantire un istruzione ai propri figli....allora parliamo proprio di qualcosa impensabile tipo macchina del tempo.
Non voglio essere disfattista,ma la prima discussione di questo tipo l'ho aperta io due anni fa e questi sono stati i punti cardine x il quale alla fine nessuno avrebbe mosso un dito...non ci riesce nemmeno raccogliere due euro per sistemare e/o allargare la casetta che viene ormai usata da due anni per i ritrovi di EJ figuriamoci una comunità intera :icon_twisted2:

enricostracciatella
19-03-15, 11:41
Bella idea costruire un Ecovillaggio, io ci sono con tanta voglia di reagire perché davvero credo che chiunque abbia provato le gioie della vita vissuta in una realtà rurale, fuori dal contesto cittadino dalla contaminazione fisica e psicologica. ..

Malgrado abbia poi letto le altre risposte, devo assolutamente dire che ho risposto d'impeto avendoci pensato e ripensato più volte, e allora lasciatemi sognare..

Continua..

sasso
19-03-15, 12:24
Ne sono nati parecchi di eco villaggi negli ultimi anni.... non vedo perché non potrebbe nascerne uno in più. La cosa andrebbe organizzata bene e con piena consapevolezza di ciò che comporta una simile scelta. Citand ad esempio alcuni degli ostacoli evidenziati da Dantep direi che dovrebbe essere scontata la volontà di spostarsi di almeno 100km o forse anche di più, ci si deve rendere conto che l'obbiettivo é decrescere, vivere meglio, con meno. Salvaguardare il pianeta e il nostro futuro. Io ci sarei, davvero. Da un po penso al trasferimento in Spagna, ma devo essere sincero, mi fa rabbia "gettare la spugna" e abbandonare il mio paese d'origine. Non mi dispiacerebbe quindi vivere in una realtà diversa, in Italia, per quanto piccola, che mi permetta di interagire principalmente con persone capaci di portare rispetto al prossimo e vivere sereni, non voglio imposizioni religiose o culturali ne tantomeno alimentari, vorrei un posto dove si possa dialogare, collabora e rispettarsi. Possiamo avere tutti una linea di pensiero simile ma idee differenti, si dialoga e si trova insieme la soluzione più opportuna nel rispetto di tutti gli abitanti dell'ecovillaggio. Vorrei riuscire anche a creare un entrata economica, producendo qualcosa che possa essere venduta al di fuori del villaggio, magari anche coltivando canapa, da fibra o da seme o forse meglio ancora ingegnarsi per diventare uno degli anelli della catena di trasformazione. Ci si dovrebbe produrre quanto più cibo possibile e quello in esubero trasformarlo e rivenderlo. Ci si dovrebbe produrre quanta più energia pulita possibile e quella in esubero rivenderla. Si dovrebbe costituire un associazione per ottenere il diritto di autocostrurci delle abitazioni ecologiche ed economiche. Sarebbe opportuno trovare un pezzo di terra con acqua in abbondanza e capire bene gli aspetti burocratici e fiscali per dare vita a una meravigliosa ma non utopica realtà. Ci si dovrebbe reinventare ed imparare a vivere in un modo completamente nuovo, più sereno e più appagante. A me, se ancora non si fosse capito, piacerebbe davvero tanto e sarei disposto a spostarmi senza esitare negli angoli più remoti del nostro (geograficamente) bellissimo paese, anzi fosse per me potremmo fare tutto ciò anche in Andalusia. Difficile organizzare tutto ciò... ma le cose semplici nella vita, almeno nella mia, a oggi son state davvero poche.... :polliceu:

ecko
03-04-15, 16:48
Segnalo un sito interessante e utile a riguardo: http://cohousing.altervista.org (http://cohousing.altervista.org/)
Questo sito raccoglie le vostre manifestazioni d'interesse, e al raggiungimento di un numero sufficente di adesioni nelle zone di vostro interesse sarete ricontattati per formare un gruppo motivato alla realizzazione di un ecovillaggio. Per aderire riempi il modulo in questa pagina.Ad ogni modo non accantoniamo l'idea dell'ecovillaggio Dolce Vita / Enjoint: prima o poi, se sa da fare, si farà! ;)

isopaz
03-04-15, 18:00
campa cavallo che l'erba cresce :biggrin2: beato lui! sono oramai 30 anni che ne sento di ogni......
sono più delinquenti chi ne aprofitta? o polli noi che vogliamo cambiare il mondo a nostri gusti?
l'unico motivo è fumare? brutta bestia ho smesso di considerare il gruppo proprio per quello....:punkif5:
finche se fuma a scrocco tutti in fila, tutti bravi....come finisce :a045:e i furbetti di turno?
che aspettano che qualcuno spiani la strada per poi fare gli splendidi? con malelingue a seguito?
x un ecovillaggio joint immersion sotto casa sarà dura
ma piloti depressi permettendo e un joint in meno al dì in tanti si può

ok non servono i soliti che hanno da fa sapè "che fora che so" "avvistatori di alieni" "mondi contorti"
ho fumato come un turco..... ma ne avessi visto uno :roflmao:

isopaz
03-04-15, 18:10
Segnalo un sito interessante e utile a riguardo: http://cohousing.altervista.org (http://cohousing.altervista.org/)Ad ogni modo non accantoniamo l'idea dell'ecovillaggio Dolce Vita / Enjoint: prima o poi, se sa da fare, si farà! ;)

e che è? un sito che si presenta con una pagina di iscrizione inserisci i dati che ti sistemiamo noi?
non si parlava di uscire dal sistema? dalla padella alla brace? sa da pagà al furbetto di turno? :polliced:

ecko
04-05-15, 11:21
Riuppo per chiedere e capire chi SERIAMENTE interessato all'argomento. Io ho qualche novità a riguardo ma la cosa ora va discussa a voce, face to face.
Si potrebbe pensare a un incontro-riunione-chiacchierata a Bologna durante la fiera IndicaSativa (5-6-7 giugno).

Cito alcuni di quelli che hanno partecipato al topic: @the hustler (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=17436) @RigorMortis (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=10469) @white dwarf (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=12726) @Yomi (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=11932) @MJM (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=15864) @rouge (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=672) @bluedigit (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=15505) @gabrio (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=11845) @Pawan Kumar - ASCIA (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=15887) @wow (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=12520) @moran (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=16359) @Myface (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=13374) @tiffenau (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=15808) @liri (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=10629) @Dantep (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=8898) @folgore (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=10950) @enricostracciatella (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=14842) @sasso (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=16957)

isopaz
04-05-15, 18:29
Riuppo per chiedere e capire chi SERIAMENTE interessato all'argomento.
Si potrebbe pensare a un incontro-riunione-chiacchierata a riguardo a Bologna durante la fiera IndicaSativa (4-5-6 giugno).

:icon_scratch: il problema di fondo è come numerare le piante è un attimo bruciarle! una mezza ideuccia la avrei ma non di certo qua in italia e tanto meno sperare di vivere di raccolto.... sono 8 anni che non fumo più..... e una settimana ogni tanto per una rimpatriata ci potrebbe stare :whistling: l'ho buttata li vediamo chi coglie la finezza :biggrin2:

ecko
05-05-15, 08:08
:icon_scratch: il problema di fondo è come numerare le piante è un attimo bruciarle! una mezza ideuccia la avrei ma non di certo qua in italia e tanto meno sperare di vivere di raccolto.... sono 8 anni che non fumo più..... e una settimana ogni tanto per una rimpatriata ci potrebbe stare :whistling: l'ho buttata li vediamo chi coglie la finezza :biggrin2:

Io no. Non ho colto nulla. Ma zero proprio. :)

enricostracciatella
05-05-15, 08:39
A Bologna, io potrei arrivarci per discutere a quattrocchi ma poi il problema saranno i tempi di attuazione, discusso il progetto si dovrà provare a renderlo pratico perché sia attuabile. io purtroppo non posso + aspettare. Vi voglio bene.. URGENTEMENTE IO DEVO EMIGRARE

moran
05-05-15, 09:21
Troverò sicuramente il tempo per esserci.
Anche secondo me ci possono essere sviluppi interessanti e vale senz'altro la pena approfondire il discorso.

Myface
05-05-15, 09:44
Segnato in agenda :)

Dantep
05-05-15, 09:59
Cercherò di non mancare almeno uno dei tre giorni :polliceu:

folgore_disattivato
05-05-15, 10:42
Ci saro'!
Altroché se vale la pena di approfondire il discorso:punkif5:....mai come in questo momento della mia vita sarei cosi' motivato.

Yomi
05-05-15, 14:06
Potrò essere lì, non prima del tardo pomeriggio il 6, ma cercherò di esserci!!!!!!!!!!!!!!!!!:sm_clapper::sm_clapper:

ps. Isopaz, .....scusa????:eek:

Pawan Kumar - ASCIA
05-05-15, 20:21
Già sto cercando di organizzarmi per fare un salto a Bologna, spero di potervi incontrare lì.

the hustler
06-05-15, 16:05
Io anche dovrei esserci almeno un giorno su tre :polliceu:

sasso
06-05-15, 22:58
Assolutamente presente a Bologna e interessato a discutere l'argomento :polliceu:

GROOW
07-05-15, 17:11
Io vorrei esserci, ma purtroppo non posso, in ogni caso non accantono l'idea', nel giro di 6/8 mesi sono a vostra completa disposizione, anzi mi ci butto a capofitto con famiglia al seguito, ho ancora dei beni immobili da vendere, dopodiché sarò libero di investireil mio danaro e il resto della mia vita in un futuro migliore per me e per la mia famiglia. Inoltre faccio un mestiere il quale potrebbe essere utile per tutta la fase di progettazione e realizzazzione dell'idea nell'ambito edilizio (iscrizioni ad albi in regola ecc.ecc.) con un trascorso più che ventennale anche come imprenditore edile ed ora appassionato di bioedilizia. Interessato a 360 gradi....Contattatemi privatamente per più info sulle mie competenze e intenzioni, in ogni caso ci sarò, gia discusso con mia moglie......quindi dopo il suo benestare non ho muri davanti a me..

GROOW
07-05-15, 20:32
Lo stato italiano ha pubblicato una serie di appezzamenti di terra con casolari, case cantoniere, manieri diroccati ecc., un po sparsi qua e la per tutto il territorio nazionale, in studio ho un elenco su cartaceo che se trovo posto qui sul foro. Sono beni immobili che lo stato vuole vendere a prezzi modici, in quanto inutilizzati e privi di rendita, ovvero passivi economicamente per essere mantenuti.
osservando l'el'elenco ho notato alcune zone medio montane di particolare pregio ambientale e forestale, con potenzialità turistica e agronomica. Interessante sarebbe proporre una sorta di villaggio ecologico, autosufficiente, che si mantiene anche con l'ausilio recettivo turistico e con la vendita di tutto cio che si autoproduce In loco.
Immagino un villagio interamente costruito con prodotti naturali (case di paglia come esempio), utilizzo di fango, pietrame e legno, fotovoltaico in ogni dove e minieolico domestico a basso impatto ambientale. Bello sarebbe avere una scuola, una bibblioteca con un posto di ritrovo comune con scopo socioculturale, pollaio per le uova, delle mucche da latte per la produzione di formaggi, pecore e capre, un vigneto, un orto, un frutteto, una casa con forno condiviso, dove a turno si produce il pane per tutta la comunità, un campo di canapa da fibra dove poter applicare le nostre conoscenze nel settore e produrre dalla sacra pianta i prodotti di più comune uso, un ambulatorio medico, perche so che fra noi ci sono persone competententi anche in quella materia e cosi via........da cosa nasce cosa.......e soprattutto e importante che questa avventura, oltre a fornirci le abitazioni dovrà fornirci i danari per poter acquistare quelle cose che purtroppo nella società moderna non si può fare a meno.....pertanto occorre portare all' interno del villaggio un microturismo e una nicchia specifica di clienti che possa comperare cio che noi andremo via via a produrre....eragazzi miei, questo è un sogno che può essere tramutato in realta, l'importante è perseverare, volere ed ottenere ciò che si vuole....e noi, ne sono sicuro, siamo gente che sa lottare e sa ciò che vuole, e quando se lo mette in testa, ottiene.
Buon proseguimento a tutti, e facciamo che siano "case di paglia" e non solo "fuochi di paglia" .....
Come detto prima io ci sono........contate pure su di me al 1000x1000

liri
07-05-15, 22:17
se ci troviamo di sabato o domenica io ci sono - fatemi sapere a che ora:mf_farmer:

ecko
08-05-15, 08:47
Ci vediamo allo stand di Dolce Vita (all'entrata della fiera) sabato 6 giugno alle ore 17:00, per un aperitivo-chiacchierata sul progetto Eco-villaggio :polliceu:
@moran (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=16359) @Myface (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=13374) @Dantep (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=8898) @folgore (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=10950) @Yomi (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=11932) @Pawan Kumar - ASCIA (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=15887) @the hustler (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=17436) @sasso (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=16957) @groow68 (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=13446) liri

mayoh
08-05-15, 11:10
:icon_scratch: il problema di fondo è come numerare le piante è un attimo bruciarle! una mezza ideuccia la avrei ma non di certo qua in italia e tanto meno sperare di vivere di raccolto.... sono 8 anni che non fumo più..... e una settimana ogni tanto per una rimpatriata ci potrebbe stare :whistling: l'ho buttata li vediamo chi coglie la finezza :biggrin2:

Non sono più mod però ti leggo e mi sembra di vedere una persona che parla con il muro. C'hai 13 messaggi, ne ho letti 3 e l'impressione che m'hai dato non è delle migliori. Arrivi e fai subito della polemica sterile dal nulla... Secondo te la gente ti vorrà incontrare? Mmmhhh dubito. Impara e porti meglio e più serenamente :mf_farmer:

Detto questo, seguo il post.

isopaz
08-05-15, 14:05
Non sono più mod però ti leggo e mi sembra di vedere una persona che parla con il muro. C'hai 13 messaggi, ne ho letti 3 e l'impressione che m'hai dato non è delle migliori. Arrivi e fai subito della polemica sterile dal nulla... Secondo te la gente ti vorrà incontrare? Mmmhhh dubito. Impara e porti meglio e più serenamente :mf_farmer:

Detto questo, seguo il post.

:roflmao: un bimbominkia va a fare danni e dovrei dirgli bravo? :eek:
un numero imprecisato di persone convivono, e metti il caso che liberizzino e coltivazione FU.....
e davanti una pianta..... tutti educati? :icon_rolleyes:
48 anni non sono brustolini...... vado dove mi porta il cuore.... non dove vedo messaggi di fumo
che non avete messo l'opzione "cancellare" bannate voi che evito di farmi venire voglia di rispondere :polliceu:

xamanek
19-05-15, 22:11
beh ragazzi io vi faccio i migliori auguri possibili x il progetto.
secondo me non è per nulla difficile realizzarlo, nel senso pratico/logistico.
Ad esempio potrei raccontarvi l'esperienza formidabile di una mia amica che una ventina d'anni fa mollò la "società" per andare a vivere in una grotta, insieme al suo compagno di allora. Quando mi raccontò questa sua esperienza a distanza di una decina d'anni mi lasciò davvero di stucco (anche perché eravamo in messico e seppur la vita che facevamo in quel momento non era tanto lontana da quella che fece lei nella grotta, in quanto stavamo vivendo in una capanna, sinceramente non pensavo che un ragazza come lei potesse essere una donna delle caverne).
Poi mi raccontò che dopo qualche tempo ebbe il desiderio di tornare a insegnare, così si mise in contatto con una scuola e di giorno insegnava e la sera risaliva il monte e tornava nella sua grotta. Poi mollò il compagno e anche quel tipo di vita e si rimise a viaggiare (e dunque la conobbi in messico, e ancora oggi rimaniamo in contatto). poi meno di una decina d'anni fa decise di ripiantare le radici e scelse il sud del portogallo: riuscì a rilevare un pezzo di terra su una collina a diversi km dal mare, dove non c'era nulla, nemmeno una strada o una mulattiera che arrivasse fin li, e insieme al suo compagno costruirono una casetta di fango col tetto ricavato da rami accatastati, senza corrente, e con acqua pescata da un pozzo scavato da loro. quindi si attorniarono di alcuni animali necessari alla loro sopravvivenza e si dedicarono interamente alla loro passione, la musica! poi arrivò una figlia che durante i primi anni crebbe insieme alle galline e alle caprette. Di giorno si occupavano della loro terra e degli animali, la sera suonavano, a casa, o in paese, o in qualche città vicina. Ora separata dal padre della bimba, è tornata a viaggiare però insieme alla figlia, suonando di città in città, come in una carovana nomade, e affittando la sua bellissima "capanna" a gente che vuole passare una vacanza diversa dal "normale".
Ma tutto questo l'ha realizzato pressoché da sola, tant'è che poi andava a finire che si separava dai compagni.

ecco allora tornando al vostro progetto, semmai secondo me la cosa difficile sarà "convivere", perché comunque si voglia dire o pensare, la convivenza anche tra amici non è cosa facile, soprattutto se lo scopo della comunità sarà l'autogestione, che quindi implicherà una sorta di "società" (intesa proprio come attività economica) e per esperienza personale devo purtroppo ammettere che convivere con uno o più soci non è cosa per niente facile. Inoltre quando viene messa in discussione la sopravvivenza spesso le idee e la buona volontà prendono una piega purtroppo diversa o addirittura opposta a quella che si era prefissata.
Dalla vostra avete un importantissimo legame ovvero l'aver contribuito alla crescita di questo forum, e questa non è cosa da poco.
Per quanto riguarda la realizzazione logistica invece come dicevo all'inizio penso sia abbastanza semplice. Tutto sta nel capire che cosa volete realizzare. Poi i discorsi legati alla terra e ai "permessi" sono l'aspetto più semplice.
Aver letto questo vostro progetto mi ha fatto pensare ....... e proprio per questo se posso permettermi vorrei segnalarvi qualche domanda da spettatore ... potrebbe tornarvi utile durante il vostro incontro:

- almeno all'inizio forse non sarebbe meglio (o + opportuno) essere in pochi? che ne so una decina al massimo (di famiglie intendo, che poi siano costituite da 1, o 2, o 3 o + persone ciascuna, vale sempre come unico gruppo familiare), una sorta di famiglie fondatrici che possano costituire una specie di statuto (scritto sarebbe meglio, ma poi dipende questo da quanto vorrete uscire dagli schemi) che definisca le linee guida.

- altra cosa che mi è saltata subito alla mente: ma all'interno della comunità sarete tutti uguali??????? nel senso che ci sarà un leader/amministratore/capo/sovrano o sarete appunto tutti allo stesso livello?

- e se sarete tutti uguali, lo sarete fin da adesso o solo un volta piantate le tende? nel senso che purtroppo nella società in cui viviamo esistono delle differenze legate alle cosiddette "classi sociali", e quindi alla moneta e al contributo economico che ciascuno potrà apportare. in poche parole ognuno dovrà partecipare investendo la stessa quota, si avranno delle quote in base al proprio investimento o sarà una vera e propria comune dove ognuno mette quello che può senza che nascano differenze o discriminazioni?

mamma mia quante me ne vengono in mente man mano che scrivo!!!!!

giustissimo infatti ecko il tuo riuppo del 5 maggio: la cosa migliore per far realizzare le cose è discuterne face to face. solo così ci si rende conto di dove si stà nuotando.
Madonna come mi piacerebbe venire a quell'incontro, anche solo come spettatore.

Nel caso un cui riusciste a realizzare questo bellissimo progetto ... e se accoglierete dei villeggianti, mi sa tanto che verrò a trovarvi con la mia famigliola!!!

in culo alla balena!

xamanek
19-05-15, 22:18
:roflmao: un bimbominkia va a fare danni e dovrei dirgli bravo? :eek:
un numero imprecisato di persone convivono, e metti il caso che liberizzino e coltivazione FU.....
e davanti una pianta..... tutti educati? :icon_rolleyes:
48 anni non sono brustolini...... vado dove mi porta il cuore.... non dove vedo messaggi di fumo
che non avete messo l'opzione "cancellare" bannate voi che evito di farmi venire voglia di rispondere :polliceu:
tusipaz non ho mai avuto l'occasione di interloquire con te e non ho la più pallida idea di cosa tu intenda dire con sti messaggi, ma mi fanno morire!!!!
non uso mai ste faccine ma qui ci vogliono proprio proprio:roflmao::roflmao::roflmao::roflmao::roflma o::roflmao::roflmao::roflmao::roflmao::roflmao::ro flmao::roflmao::roflmao::roflmao::roflmao::roflmao ::roflmao::roflmao::roflmao:

Grande!!!! Forse un po' rompiballe (devi per forza permettermi questa critica) ... ma grandissimo comunque!!!!:wallbash:

potpot23
25-05-15, 21:16
In giro per l'Italia, in paesini di campagna, vendono ruderi con terreno a un euro..lo fanno per ripopolare il territorio..a patto poi di ristrutturare la casa rispettando la vecchia architettura..

sasso
28-05-15, 15:45
In giro per l'Italia, in paesini di campagna, vendono ruderi con terreno a un euro..lo fanno per ripopolare il territorio..a patto poi di ristrutturare la casa rispettando la vecchia architettura..

Se hai maggiori informazioni a riguardo questa cosa mi pare molto interessante :polliceu:

Intanto vedo se google mi da una mano ma in questi giorni sono un po incasinato ho poco tempo quindi sei hai qualche link utile è cosa davvero gradita!

potpot23
29-05-15, 02:01
mi sembra che ci sia un paesino in Abruzzo, Lecce nei Marsi, oppure in Sicilia o in Piemonte...diversi comuni adottano queste iniziative..basta che cerchi "case a un euro"...:yes:

isopaz
30-05-15, 16:32
tusipaz non ho mai avuto l'occasione di interloquire con te e non ho la più pallida idea di cosa tu intenda dire con sti messaggi, ma mi fanno morire!!!!
non uso mai ste faccine ma qui ci vogliono proprio proprio:roflmao::roflmao::roflmao::roflmao::roflma o::roflmao::roflmao::roflmao::roflmao::roflmao::ro flmao::roflmao::roflmao::roflmao::roflmao::roflmao ::roflmao::roflmao::roflmao:

Grande!!!! Forse un po' rompiballe (devi per forza permettermi questa critica) ... ma grandissimo comunque!!!!:wallbash:

:icon_scratch: il vantaggio di non essere comunista o di dx..... o qualsiasi altra parrocchia di comodo....
mi rende libero di fanqulizzare qualsiasi castello di carte.... pardon non ho fatto le scuole alte
e :biggrin2: anche qua sono libero di parlare senza usare frasi fatte di comodo o d'effetto tra l'altro sviluppate da altri :a045: hemm perchè uso tante faccine? sono moOolto espressivo quando parlo :biggrin2:
non vorrai che metta il mio faccione per rendere l'idea di come la penso? :biggrin2:

ecko
01-06-15, 10:51
Chiacchiere a parte, l'appuntamento è alle ore 17:00 di Sabato 6 giugno allo stand Dolce Vita all'IndicaSativa trade di Bologna. SOLO chi seriamente interessato. A presto amici.

enricostracciatella
01-06-15, 12:46
Io non potendo più aspettare i porci comodi delle fantomatiche proposte Italiane alla fine ho deciso di andarmene anche per non dover risalire sul tetto.. Fuck the system

ecko
08-06-15, 09:24
Il meeting di gruppo non c'è stato ma alla fine siamo riusciti a parlarne tra alcuni di noi. Ho spiegato la mia visione (che è abbastanza nitida) a quelli con cui sono riuscito a parlare e mi sembra che il feedback sia stato super-positivo. Nei prossimi giorni appena riesco a trovare mezzora di tempo cercherò di illustrarla anche qui in modo da coinvolgere chi interessato.

Per ora non c'è molto se non 2 cose certe: la locazione geografica (colline marchigiane) e la consapevolezza che questa cosa si farà (il quando e il come lo capiremo nei prossimi mesi). Ma si farà. :yes:

jeky
10-06-15, 14:20
Il meeting di gruppo non c'è stato ma alla fine siamo riusciti a parlarne tra alcuni di noi. Ho spiegato la mia visione (che è abbastanza nitida) a quelli con cui sono riuscito a parlare e mi sembra che il feedback sia stato super-positivo. Nei prossimi giorni appena riesco a trovare mezzora di tempo cercherò di illustrarla anche qui in modo da coinvolgere chi interessato.

Per ora non c'è molto se non 2 cose certe: la locazione geografica (colline marchigiane) e la consapevolezza che questa cosa si farà (il quando e il come lo capiremo nei prossimi mesi). Ma si farà. :yes:


ciao ecko,sono venuto a parlarti di persona alla fiera,devo dire che questo progetto mi interessa molto,in primis perchè l'uomo non vive solo di cibo e cose materiali ma vive soprattutto di convivialità con le altre persone avendo tanto spirito di sacrificio da donare agli altri e per se stessi.La vita in ecovillaggio ci cambia la vita in modo radicale ma solo chi ama la natura può capirlo.
di questi tempi è molto difficile riuscire in una cosa del genere, ma munendosi di buone teste passo dopo passo,senza fretta, si può arrivare in alto.Mi piace molto il settore della canapa in generale e tutto quello che riguarda la natura per questo voglio prendere al volo questa occasione,sono fiducioso! offro la mia piena disponibilità per qualsiasi cosa inerente al progetto. grazie ecko sei stato gentilissimo. a presto :king:

PS: la tua casella PM è bloccata non sono riuscito a lasciarti un messaggio.

sasso
19-08-15, 20:47
UP! Questo sogno deve rimanere limpido nelle nostre menti per poterlo perseguire... quindi ogni tanto torno a rilggermi tutto il topic.... e sogno.... :mf_farmer:

Yomi
26-02-16, 09:42
Dai, ho visto che asa82 ha aperto un topic a riguardo, riuppo questo bel progetto, sperando vada in porto un giorno.
E vi ricordo, che in questa stessa sezione, ci sono altri due topic che parlano di ecovillaggi.

ecko
26-02-16, 13:44
Questa cosa va fatta.
Ne parleremo a Bologna.
Io ci credo molto.

GROOW
26-02-16, 13:52
Io sono molto interessato, spero il 6 giugno di venire a trovarvi a Bologna e aggiungermi alla chiacchierata.....
Qui ho messo in vendita e la decisione con la family e di sbaraccare concluse le vendite...Il posto attuale sinceramente mi sta stretto:whistling:

asa82
02-03-16, 11:19
Ciao, mi piacerebbe collaborare a questo progetto con voi se vi posso essere utile in qualche modo contattatemi in pm.. Peace :icon_smoke:love

Complimenti per il 3D !!!:biggrin2:

J.Kush
02-03-16, 16:13
Ciao!
Da tempo sto cercando di farmi una 'cultura' su questo settore. Faccio spesso riferimento a diversi siti:
Esempio: RIVE - Rete Italiana Villaggi Ecologici, Terranuova ed altri.

Sono un ragazzo giovane di 26 anni che, nonostante una vita abbastanza tranquilla, sta vivendo un periodo particolarmente difficile dal punto di vista spirituale. Mi rendo conto, ovviamente, che tutti abbiamo difficoltà di diversa natura ed entità, ma da molto (qualche anno) ho due chiodi fissi in testa:
1. La nostra cara Cannabis, la quale vorrei che diventasse il mio ambito di lavoro (e qui si potrebbe parlare per giorni, ma in altri thread)
2. Il perseguire l'idea di una vita diversa da quella che ci viene imposta. Mi piace molto leggere e, da quando sono capitate fra le mie mani le opere di Serge Latouche, qualcosa dentro di me è cambiato. L'idea della decrescita e, conseguentemente, degli ecovillaggi mi affascina particolarmente.

Chiudo altrimenti vado avanti a scrivere per giorni: sono molto interessato a questo thread e alle opportunità che possono nascere da una discussione faccia a faccia.
Se c'è l'intenzione di parlarne all'Indica Sativa Trade (come l'anno scorso da quanto ho letto) sarò presente.

Mi metto a disposizione per collaborare! :polliceu:

ecko
02-03-16, 16:52
@asa82 (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=20367) ben venga la collaborazione di tutti, ma non combiniamo niente coi messaggi privati.
L'appuntamento è a Bologna, in occasione della fiera (20-21-22 maggio): fisseremo un appuntamento per discutere di questo progetto nelle prossime settimane.
Appuntamento allo stand di Dolce Vita.
J.Kush ...ci vediamo lì anche con te. :polliceu:

asa82
02-03-16, 23:41
@asa82 (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=20367) ben venga la collaborazione di tutti, ma non combiniamo niente coi messaggi privati.
L'appuntamento è a Bologna, in occasione della fiera (20-21-22 maggio): fisseremo un appuntamento per discutere di questo progetto nelle prossime settimane.
Appuntamento allo stand di Dolce Vita.
J.Kush ...ci vediamo lì anche con te. :polliceu:


Grazie eko. Al 99% uno dei 3 giorni ci sarò.. ma causa lavoro non sò bene quale giorno!!:icon_scratch:

ecko
21-04-16, 08:20
Manca 1 mese alla fiera di Bologna. Propongo un incontro per discutere insieme del progetto "eco-villaggio" Sabato alle 11:00 nello stand Dolce Vita.

Cito qualcuno di quelli che sapevo interessati alla cosa: asa82 J.Kush jeky sasso Yomi groow liri moran Myface Dantep the hustler

asa82
22-04-16, 09:56
Spero proprio di esserci.....:gathering:

GROOW
22-04-16, 12:24
Manca 1 mese alla fiera di Bologna. Propongo un incontro per discutere insieme del progetto "eco-villaggio" Sabato alle 11:00 nello stand Dolce Vita.

Cito qualcuno di quelli che sapevo interessati alla cosa: @asa82 (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=20367) @J.Kush (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=17962) @jeky (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=9036) @sasso (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=16957) @Yomi (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=11932) @groow (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=13446) @liri (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=10629) @moran (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=16359) @Myface (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=13374) @Dantep (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=8898) @the hustler (http://www.enjoint.info/forum/member.php?u=17436)

Ok. Grazie.......io confermo che ci sarò. :polliceu:

J.Kush
22-04-16, 16:03
Confermo anch'io la partecipazione! :yes:

Dantep
23-04-16, 22:25
Se riesco volentieri:punkif5:

asa82
12-05-16, 10:34
Allora a sabato prossimo :polliceu:

liri
24-05-16, 15:51
come al solito dormo... dormo...:zzsoft: e mi sveglio sempre tardi quando le cose mi sono già passate sotto il naso...

ecko
25-05-16, 08:36
In realtà liri non è passato niente perchè niente si è ancora fatto.
Si era detto di trovarci in fiera per discuterne ma è passato solo un utente e in 2 un eco-villaggio non lo si fa di certo. L'idea a me continua a piacere e a convincere però dev'esserci una volontà condivisa. Probabilmente non è ancora il momento.

bBerry
25-05-16, 22:18
ecko Se ti garba ancora l'idea, consiglio la lettura de "l'immaginazione al podere" di "stampa alternativa", se ancora non hai avuto modo, in cui l'autore ,in un capitolo, racconta come e con chi ha fondato un eco villaggio e spiega anche come bisognerebbe essere "presi" per cominciare una simile avventura.

ecko
26-05-16, 08:51
Quel libro ce l'ho sullo scaffale "libri da leggere" da più di dieci anni. Forse una volta l'ho anche iniziato. Lo riprenderò per mano, se riesco questa estate, ora che ho uno spunto-motivo in più. Grazie.