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Visualizza Versione Completa : Allarmismo dal veneto



Pawan Kumar - ASCIA
11-09-14, 09:52
I proibizionisti sono a corto di argomenti.:yes:
Questi allarmismi rispecchiano stranamente gli stessi lanciati da Serpelloni quando era ancora al DPA...

http://www.veneziatoday.it/cronaca/studio-marijuana-ulss-12-venezia-settembre-2014.html

Studio sulla marijuana Ulss 12 Venezia settembre 2014

"Marijuana sempre più potente", lo dimostra uno studio veneziano
L'Ulss 12 ha analizzato mille campioni di cannabis sequestrati nel 2013: il livello di THC (il principio attivo) sarebbe aumentato di circa un quarto

9 settembre 2014

Studio sulla marijuana Ulss 12 Venezia settembre 2014

E’ veneziano lo studio che confermerebbe come la cannabis sia sempre più “potente” e quindi sempre più pericolosa. A rendere la sostanza più dannosa, secondo una nota dell'Ulss 12, sarebbe la percentuale di tetraidrocannabinolo (THC), in aumento rispetto al passato; e a dimostrare questo aumento del THC è uno studio del Laboratorio di Igiene Ambientale e Tossicologia Forense (LIATF) dell’azienda sanitaria, effettuato sui reperti sequestrati nell’area estesa del territorio veneto, i cui risultati sono stati pubblicati nei giorni scorsi dalla rivista Drug Testing and Analysis.

"L’aumento nella cannabis del tenore di principio psicoattivo THC, ora scientificamente dimostrata, è una tendenza osservata in diversi paesi nel mondo, e provoca grande preoccupazione: può portare nei consumatori di cannabis l’aumento di sintomi quali ansia, depressione, psicosi ed effetti negativi sul sistema respiratorio e cardiovascolare, e aumenta il rischio di sviluppare dipendenza - afferma l'Ulss - E poiché l’assunzione di cannabis durante l’adolescenza interferisce con la regolare maturazione del cervello, ancora in fase di sviluppo, le alte concentrazioni di THC possono produrre effetti dannosi ancora più severi".

Il LIATF, che fa capo al Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 12, sta monitorando il tenore di principio attivo della cannabis e dei suoi derivati da diversi anni, e il recente studio descrive i risultati delle analisi effettuate su circa 1000 prodotti sequestrati nel 2013, confermando i risultati dei precedente studi nei quale già erano stati analizzati circa 4000 campioni raccolti nel periodo di tempo 2010-2012. Si osserva un aumento significativo (+24,6% sui valori mediani) del contenuto di THC sia nella marijuana – il derivato erbaceo della cannabis – che nella resina di cannabis (+9,7%). Per contro, lo studio ha evidenziato una significativa tendenza alla diminuzione del tenore di CBD, un cannabinoide che pare contrastare gli effetti del THC. Si conferma quindi la tendenza generale a produrre sostanze derivate ad alta concentrazione di THC e a bassa concentrazione di CBD, con conseguenze sempre più critiche per la salute di chi consuma cannabis. Tutto questo potrebbe spiegare, secondo i ricercatori, i significativi aumenti di accessi al pronto soccorso da parte di persone che fanno uso di marijuana, e anche un’alta percentuale di incidentalità stradale.

StRaM
11-09-14, 10:36
Mentre in veneto le grappe homemade a 60° ed i fegati spappolati e gli alcofili o alcolisti non aumentano gli ingressi al pronto soccorso e sicuramente non incidono nella percentuale di "incidentalità" stradale! che ridicoli!!!

Che sia perchè sabato a Rovigo si parla di cannabis medica?

Yomi
11-09-14, 12:53
I proibizionisti sono a corto di argomenti.:yes:
Questi allarmismi rispecchiano stranamente gli stessi lanciati da Serpelloni quando era ancora al DPA...

http://www.veneziatoday.it/cronaca/studio-marijuana-ulss-12-venezia-settembre-2014.html

Studio sulla marijuana Ulss 12 Venezia settembre 2014

"Marijuana sempre più potente", lo dimostra uno studio veneziano
L'Ulss 12 ha analizzato mille campioni di cannabis sequestrati nel 2013: il livello di THC (il principio attivo) sarebbe aumentato di circa un quarto

9 settembre 2014

Studio sulla marijuana Ulss 12 Venezia settembre 2014

E’ veneziano lo studio che confermerebbe come la cannabis sia sempre più “potente” e quindi sempre più pericolosa. A rendere la sostanza più dannosa, secondo una nota dell'Ulss 12, sarebbe la percentuale di tetraidrocannabinolo (THC), in aumento rispetto al passato; e a dimostrare questo aumento del THC è uno studio del Laboratorio di Igiene Ambientale e Tossicologia Forense (LIATF) dell’azienda sanitaria, effettuato sui reperti sequestrati nell’area estesa del territorio veneto, i cui risultati sono stati pubblicati nei giorni scorsi dalla rivista Drug Testing and Analysis.

"L’aumento nella cannabis del tenore di principio psicoattivo THC, ora scientificamente dimostrata, è una tendenza osservata in diversi paesi nel mondo, e provoca grande preoccupazione: può portare nei consumatori di cannabis l’aumento di sintomi quali ansia, depressione, psicosi ed effetti negativi sul sistema respiratorio e cardiovascolare, e aumenta il rischio di sviluppare dipendenza - afferma l'Ulss - E poiché l’assunzione di cannabis durante l’adolescenza interferisce con la regolare maturazione del cervello, ancora in fase di sviluppo, le alte concentrazioni di THC possono produrre effetti dannosi ancora più severi".

Il LIATF, che fa capo al Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 12, sta monitorando il tenore di principio attivo della cannabis e dei suoi derivati da diversi anni, e il recente studio descrive i risultati delle analisi effettuate su circa 1000 prodotti sequestrati nel 2013, confermando i risultati dei precedente studi nei quale già erano stati analizzati circa 4000 campioni raccolti nel periodo di tempo 2010-2012. Si osserva un aumento significativo (+24,6% sui valori mediani) del contenuto di THC sia nella marijuana – il derivato erbaceo della cannabis – che nella resina di cannabis (+9,7%). Per contro, lo studio ha evidenziato una significativa tendenza alla diminuzione del tenore di CBD, un cannabinoide che pare contrastare gli effetti del THC. Si conferma quindi la tendenza generale a produrre sostanze derivate ad alta concentrazione di THC e a bassa concentrazione di CBD, con conseguenze sempre più critiche per la salute di chi consuma cannabis. Tutto questo potrebbe spiegare, secondo i ricercatori, i significativi aumenti di accessi al pronto soccorso da parte di persone che fanno uso di marijuana, e anche un’alta percentuale di incidentalità stradale.

Quanta disinformazione becera e arrivistica, è esattamente il contrario, miei cari proibizionisti. :icon_puke_r:

MJM
11-09-14, 13:05
La cultura scarseggia e la papera non galleggia. :polliced:

midril
11-09-14, 18:46
Questi sono ricercatori dei miei stivali. Mai un dato in supporto a teorie. Potrebbe, si suppone... Come no.

Myface
11-09-14, 20:10
Che sia perchè sabato a Rovigo si parla di cannabis medica?

Nooooooo!! :biggrin2: