Visualizza Versione Completa : Charlie Hebdo: Celebrare la libertà, combattere gli integralismi
L'attentato di ieri è stata una tragedia che ci riguarda tutti.
Sono state uccise 12 persone innocenti per fare sì che tacessero.
La situazione è terribile e può solo peggiorare, perché se da un lato ci sono questi estremisti che con le loro armi pensano di poter giustiziare chiunque dica, scriva e disegni quel che gli pare, dall'altro ci sono i nostri estremisti, quelli europei, che con i loro fascisimi e le loro violenze (che poi, gira e rigira, vanno sempre a colpire i più innocenti) non fanno che alimentare le tensioni per avere altri elettori.
Celebrare la libertà e combattere gli integralismi significa, fra le varie cose, anche quello che abbiamo fatto e continuiamo a fare: lottare per la causa antiproibizionista e per le libertà che spettano all'individuo in quanto individuo.
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Rire, bordel de Dieu 15 Oct 2012
Peins un Mahomet glorieux, tu meurs.
Dessine un Mahomet rigolo, tu meurs.
Gribouille un Mahomet ignoble, tu meurs.
Réalise un film de *** sur Mahomet, tu meurs.
Tu résistes à la terreur religieuse, tu meurs.
Tu lèches le *** aux intégristes, tu meurs.
Pends un obscurantiste pour un abruti, tu meurs.
Essaie de débattre avec un obscurantiste, tu meurs.
Il n’y a rien à négocier avec les fascistes.
La liberté de nous marrer sans aucune retenue, la loi nous la donnait déjà, la violence systématique des extrémistes nous la donne aussi.
Merci, bande de cons.
Charb
http://24o.it/links/?uri=https://web.archive.org/web/20130524025216/http:/www.charliehebdo.fr/news/rire-bordel-de-dieu-619.html&from=La+bellissima+poesia+di+Charb+contro+l%E2%80% 99intolleranza
il mondo é marcio...
Rire, bordel de Dieu 15 Oct 2012
Peins un Mahomet glorieux, tu meurs.
Dessine un Mahomet rigolo, tu meurs.
Gribouille un Mahomet ignoble, tu meurs.
Réalise un film de *** sur Mahomet, tu meurs.
Tu résistes à la terreur religieuse, tu meurs.
Tu lèches le *** aux intégristes, tu meurs.
Pends un obscurantiste pour un abruti, tu meurs.
Essaie de débattre avec un obscurantiste, tu meurs.
Il n’y a rien à négocier avec les fascistes.
La liberté de nous marrer sans aucune retenue, la loi nous la donnait déjà, la violence systématique des extrémistes nous la donne aussi.
Merci, bande de cons.
Charb
http://24o.it/links/?uri=https://web.archive.org/web/20130524025216/http:/www.charliehebdo.fr/news/rire-bordel-de-dieu-619.html&from=La+bellissima+poesia+di+Charb+contro+l%E2%80% 99intolleranza
il mondo é marcio...
Dipingi un Maometto glorioso, e muori.
Disegna un Maometto divertente, e muori.
Scarabocchia un Maometto ignobile, e muori.
Gira un film di merda su Maometto, e muori.
Resisti al terrorismo religioso, e muori.
Lecca il culo agli integralisti, e muori.
Prendi un oscurantista per un coglione, e muori.
Cerca di discutere con un oscurantista, e muori.
Non c'è niente da negoziare con i fascisti.
La libertà di ridere senza alcun ritegno la legge ce la dà già,
la violenza sistematica degli estremisti ce la rinnova.
Grazie, banda di imbecilli.
Leggere questo scritto richiede circa 20 minuti. Tempo che, ve ne renderete conto una volta finita la lettura, raramente avete investito così bene. Se vogliamo farci una nostra idea e opinione sui fatti che purtroppo oggi tornano d’attualità (terrorismo, Islam, ecc), credo sia giusto e necessario cercare di avere una visione a 360 gradi, senza chiudersi in quel girone di odio, intolleranza e vendetta, dove politici, mass media e il nostro stesso istinto umano, ci trascinano. E se non si ha la pazienza di leggere un testo del genere, non bisogna nemmeno avere l’arroganza di commentare i fatti in questione.
Vai al post: Sull'Islam NON aveva ragione la Fallaci (http://www.matteogracis.it/sull-islam-non-aveva-ragione-la-fallaci/)
:icon_study:
È solo e sempre guerra tra poveri e ignoranti, che qualcuno ha l'illusione di poter controllare...prima o poi gli arriverà in casa con tutti gli interessi che fino ad ora ha riscosso.
Chissà di cosa non bisogna parlare se sono arrivati a porcate del genere
IO COME TUTTO IL RESTO DEL MONDO "SENSIBILE, GIUSTO, MATURO, DEMOCRATICO, CIVILE, SANO, LIBERO" SONO CHARLIE.
JE SUIS CHARLIE.
Liberté, Égalité, Fraternité
L'attentato di ieri è stata una tragedia che ci riguarda tutti.
Sono state uccise 12 persone innocenti per fare sì che tacessero.
La situazione è terribile e può solo peggiorare, perché se da un lato ci sono questi estremisti che con le loro armi pensano di poter giustiziare chiunque dica, scriva e disegni quel che gli pare, dall'altro ci sono i nostri estremisti, quelli europei, che con i loro fascisimi e le loro violenze (che poi, gira e rigira, vanno sempre a colpire i più innocenti) non fanno che alimentare le tensioni per avere altri elettori.
A quando la distruzione totale di tutte le armi!? i produttori di armi siamo noi occidentali....anche noi portiamo la democrazia in giro con la stessa tipologia di azioni!!!!
NO MORE WEAPONS
www.youtube.com/watch?v=v47K7O3IkuU
0yYm2c4cPHk
Mi piace pensare che una penna possa fare così paura
the hustler
09-01-15, 12:30
"Io non sono Charlie. Io sono Ahmed, il poliziotto morto. Charlie Hebdo metteva in ridicolo la mia fede e la mia cultura e io sono morto per difendere il suo diritto di farlo".
Il tweet di uno scrittore di origine libanese sta facendo il giro della rete francese, provocando una valanga di commenti e riflessioni. Invece di aderire all'hashtag #JeSuisCharlie in solidarietà con i morti del giornale satirico, Dyab Abou Jahjah ha creato #JeSuisAhmed in riferimento al poliziotto barbaramente ucciso con un colpo di grazia davanti alla redazione.
Il vero nome di Ahmed era Hamed Merrabet, aveva 42 anni e due figli. Era uno dei due agenti a protezione del direttore del Charlie Hebdo, il celebre vignettista Charb, ammazzato a colpi di kalashnikov dal commando. Il fatto che due terroristi di matrice islamica abbiano crivellato di colpi due uomini di religione musulmana - nella lista delle dodici vittime compare anche il correttore di bozze Moustapha Ourad - sta naturalmente facendo discutere e fornisce una ragione supplementare a coloro che rivendicano l'esistenza di un islam moderato e integrato con l'Occidente.
E così nel pomeriggio dell'8 gennaio è arrivato il tweet che molto probabilmente sta meglio interpretando il sentimento complesso di molti utenti di religione musulmana, che condannano la strage, non amavano la satira vicina alla blasfemia di Charlie Hebdo eppure non avrebbero mai messo in dubbio il fatto che Charlie Hebdo dovesse continuare a pubblicare i suoi disegni irriverenti.
Il messaggio di Dyab Abou Jahjah è stato condiviso migliaia di volte e l'hashtag #JeSuisAhmed sta circolando a tutta velocità nel Twitter francese, a dimostrazione del fatto che i musulmani francesi hanno voglia di prendere parte al dibattito.
#JesuisAhmed commemorates Muslim police officer Ahmed Merabet murdered in Charlie Hebdo attack http://t.co/qfxjQMhUoN pic.twitter.com/U1AyY3wWYY
— HuffPost UK (@HuffPostUK) 8 Gennaio 2015
http://www.huffingtonpost.it/2015/01/08/charlie-ahmed-tweet_n_6437074.html?ref=fbpr
punk lover
09-01-15, 14:06
a me sta storia me puzza, vedo una regia occulta dietro tutto cio'.... vedo i servizi segreti che tirano i fili....
the hustler
10-01-15, 15:24
puzza puzza.. ma poi è mai possibile che non si riesce mai a catturarli vivi sti tizi? è sospetto.. quello che si era chiuso nel supermercato è semplicemente corso fuori a un certo punto, che ci voleva a sottometterlo in 30 quanti erano gli swat?
the hustler
10-01-15, 15:44
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/08/charlie-hebdo-giannuli-tesi-complotto-i-conti-non-tornano-perche/1323690/
Charlie Hebdo, Giannuli e la tesi del complotto: “Perché i conti non tornano”
Charlie Hebdo, Giannuli e la tesi del complotto: “Perché i conti non tornano”
Cronaca
Tempi di fuga dei terroristi troppo rilassati, scarsa protezione della redazione del settimanale e armi degli attentatori. Ecco i punti dell'attentato che non convincono l'esperto di servizi segreti
di F. Q. | 8 gennaio 2015 COMMENTI
Più informazioni su: Aldo Giannuli, Beppe Grillo, Charlie Hebdo
Già nel giorno dell’attentato alla redazione di Charlie Hebdo avanzava l’ipotesi di un complotto. E anche oggi Aldo Giannuli, esperto di servizi segreti, in un post sempre sul blog di Beppe Grillo, insiste: nella vicenda possono “esserci altre ‘manine’ di ben altra qualità” perché i “conti non tornano”. O meglio: “Molto probabilmente la strage è islamica, però che gran puzza di bruciato!”. Gli elementi che lo inducono a sostenere questa tesi vanno dai documenti ‘dimenticati’ in auto ai rilassatissimi tempi di fuga dei terroristi, passando dalla scarsa protezione della redazione del settimanale e arrivando alle armi degli attentatori.
“Come in tutti i ‘grandi casi’ (Kennedy, piazza Fontana, Palme, 11 settembre, morte di Osama bin Laden ecc), anche in questo di Parigi – scrive Giannuli – i conti non tornano e ci sono un sacco di cose da spiegare”. L’esperto di servizi segreti domanda, ad esempio, “come mai un obiettivo sensibile” come la redazione di Charlie Hebdo fosse “così debolmente protetto”. E, prosegue, “le armi, gli attentatori, dove se le sono procurate? Portate appresso dalla Siria? E i francesi – osserva – se le sono fatte passare sotto il naso?” Ma, soprattutto, “avete mai visto dei terroristi che vanno a fare un’azione portandosi appresso la carta di identità che, poi, dimenticano in auto?”.
E, ancora, quando mai si sono visti “terroristi che agiscono perdendo tanto tempo durante la fuga e dopo aver avuto ben due scontri a fuoco con auto della polizia: si attardano a dare il colpo di grazia ad un agente, raccattano scarpe, poi lasciano un guanto.” E come mai “non è scattato alcun blocco della zona? Nel pieno centro di Parigi, non devono essere state poche le auto della polizia in zona. E Parigi non ha un traffico scorrevolissimo”.
Insomma, conclude Giannuli elencando altre circostanze, “resto dell’idea che la pista della strage jihadista sia quella nettamente più probabile, perché coerente con tutto un quadro formatosi da 10 anni in qua, questo però non vuol dire che nella questione non possano esserci altre ‘manine’ di ben altra qualità. E neppure che gli attentatori non siano stati lasciati fare, magari perché qualche sentore c’era, ma non ci si aspettava una cosa di questa gravità. O che gli organi inquirenti – ipotizza – non abbiano altri scheletri nell’armadio, che non c’entrano con la strage, ma che qualche aspetto della strage potrebbe portare alla luce e che, invece, occorre tener nascosti”. O, conclude, “anche che nella vicenda le mani che intervengono a vario titolo (mandanti, organizzatori, utilizzatori occasionali, infiltrati, esecutori, intervenuti marginali ecc.) siano decisamente più di due, quattro o sei”.
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