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Visualizza Versione Completa : Quello che la storia del sedicenne morto al Coccoricò ci dovrebbe insegnare



Dolce Vita magazine
22-07-15, 14:10
Quando si commentano eventi tragici come quello accaduto sabato scorso al Coccoricò di Riccione, dove un ragazzo di 16 anni ha perso la vita, è meglio aspettare un attimo e[Continua...] (http://www.dolcevitaonline.it/quello-che-la-storia-del-sedicenne-morto-al-coccorico-ci-dovrebbe-insegnare/)

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Pawan Kumar - ASCIA
01-08-15, 14:49
Ho trovato questo aggiornamento sul Cocoricò di Riccione:

http://www.iltempo.it/cronache/2015/08/02/riccione-ragazzo-morto-al-cocorico-il-locale-chiuso-per-4-mesi-1.1444210

02/08/2015 10:51

Riccione, ragazzo morto al Cocoricò. Il locale chiuso per 4 mesi
La società che gestisce il locale al centro anche di un'indagine per evasione fiscale

Sono trascorse due settimane da quando Lamberto Lucaccioni, ragazzo di 16 anni di Città di Castello, è morto per un'overdose di Ecstasy all'interno della discoteca Cocoricò di Riccione. E l'indagine iniziata quel giorno si conclude oggi con una decisione quasi epocale: da domani il locale rimarrà chiuso per 4 mesi. Una vera e propria "mazzata" per quello che viene considerato da tutti il tempio del divertimento e che, soprattutto d'estate, è metà per migliaia di ragazzi che decidono di trascorrere la notte in Romagna. La decisione è stata presa dal questore Maurizio Improta, in base all'articolo 100 del Tulps, e il provvedimento è stato notificato all'alba, proprio mentre il locale si svuotava, all'amministratore della società che gestisce la discoteca. Nell'atto il questore ripercorre gli interventi delle forze dell'ordine negli ultimi due anni, compresi quelli del 118.

I guai non sono finiti Ma l'amministrazione del Cocoricò si trova anche al centro di un'indagine per evasione fiscale riscontrata dalla Guardia di Finanza che ha avviato la verifica partendo dai 5 anni precedenti all’attuale gestione. Le Fiamme Gialle, a partire dal 2010, avrebbero scoperto redditi di esercizio non dichiarati al Fisco per alcuni milioni. L’attuale gestore non è stato denunciato.

Cosa prevede l'art. 100 del Tulps "Oltre i casi indicati dalla legge, il Questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l'ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini. Qualora si ripetano i fatti che hanno determinata la sospensione, la licenza può essere revocata".
Redazione online

Pawan Kumar - ASCIA
03-08-15, 11:57
Il caso del Cocoricò sta spaccando anche il fronte dei proibizionisti, che tanto la storia non la studiano, o non la vogliono ascoltare, comunque il proibizionismo si dimostra ancora sempre più fallimentare.
Nonostante tutto, c'è chi non riesce proprio a concepire niente di diverso dalla "tolleranza zero", neanche al costo di :faccina500:
Mi sembra interessante il commento di Donvito su droghe.aduc.it:

http://droghe.aduc.it/comunicato/droghe+discoteche+tolleranza+zero+ministro_23307.p hp

Droghe, discoteche e tolleranza zero del ministro. La situazione peggiorera'... Che fare?

Comunicato di Vincenzo Donvito 4 agosto 2015 11:54

Intervista del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, al quotidiano Corsera di oggi sulla morte di un 16enne nella discoteca romagnola Cocorico', la cui attivita' e' stata, di conseguenza, sospesa per 120 giorni (1): “Contro lo sballo che uccide adotteremo la tolleranza zero.... non esiste linea dura contro le discoteche, ma contro la vendita e la cessione di droga nelle discoteche.... ritengo che i controlli a tappeto nei locali dove più alto è il rischio di spaccio siano la strategia più efficace". Tutti consapevoli che non era la discoteca a promuovere consumi e spaccio... quindi le hanno sospeso l'attivita'. E' come se per evitare lo spaccio e il consumo in una piazza di una citta', invece di mettere un presidio di forze dell'ordine, decidessero di chiudere l'accesso a quella piazza, includendovi ovviamente i negozi e le altre attivita' e domicili che vi si affacciano: per esempio, uno studio professionale? Non ci va nessuno per 120 giorni! Io abito al n.19... niente, per 120 giorni non puoi entrare o uscire di casa.
Certo: il gesto esemplare -dicono in tanti, ministro incluso. A parte il prezzo e il metodo poco razionale, esempio di cosa? Che non ci si droga e non si deve favorire il drogarsi? No, c'e' piu' di qualcosa che non torna, legislazione e procedure vigenti:
- drogarsi non e' vietato dalle leggi;
- la discoteca non e' stata incriminata per favoreggiamento di qualche reato.
L'unico esempio ci sembra quello di una reazione sconclusionata di chi non sa che fare e che, senza esplicitamente dirlo, preferirebbe leggi diverse da quelle vigenti e, avendo il potere in merito, si comporta come se il proprio pensiero/desiderio fosse la realta'. La cosa che invece potrebbero fare e' controllare i luoghi dove ritengono che stiano per consumarsi degli illeciti e dei reati e, di conseguenza, multare (illeciti) o perseguire (reati). Questa e' prevenzione, altrimenti e' abuso di potere.
Piu' di qualcuno -e noi tra questi- ritengono limitate queste azioni preventive. Che fare? Quanto deciso dalla Questura a Riccione, e sostenuto dal ministro Alfano, oltre che abuso di potere (e quindi dannoso di per se') crea ulteriori danni perche' non mette nessun freno al fenomeno che ha portato alla morte del 16enne: discoteca chiusa? Vado altrove ad impasticcarmi e forse ad ammazzarmi in un'altra discoteca... che poi la Polizia fara' chiudere, cosi' come fara' chiudere la pineta dove sono andato a impasticcarmi perche' tutte le discoteche (e probabilmente anche i bar) dalla zona sono state chiuse... e poi.... e poi... Tutto chiuso... tranne chi fa il suo piccolo o mega business col mercato clandestino che, proprio perche' tale, e forte di un'alta domanda, e' ben organizzato per sfuggire ai rigori e controlli dei tutori dell'ordine, e quindi rigenerarsi, spostarsi, trasformarsi, adeguarsi, travestirsi... tutto l'armamentario creativo ed elusivo di una qualunque delinquenza piccola o grande.
Premesso che a questo mercato libero offerto alle delinquenze organizzate potra' essere arginato/sconfitto solo se la legge decide di regolamentarlo, nel frattempo che si fa? Prima di tutto si dovrebbe cercare di non peggiorare la situazione cosi come sta facendo, e ipotizza di estendere, il nostro ministro. Parallelamente evitare che gli acquirenti di questo mercato si facciano molto male, riduzione del danno: visto che i venditori di queste sostanze non sono controllati da nessuna legge, e quindi agiscono senza controlli sulle loro merci solo per il mero guadagno, ad ogni ingresso di discoteca e nei luoghi di incontro di molti giovani, ci dovrebbero essere punti mobili in cui esperti chimico/farmacologici invitino gli acquirenti di queste sostanze a fargliele loro vedere e analizzare prima di consumarle.