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Visualizza Versione Completa : petizione costringe il governo inglese a discutere la proposta



sifone900
29-07-15, 17:11
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/29/legalizzazione-cannabis-il-successo-clamoroso-di-una-petizione-costringe-il-parlamento-inglese-a-discutere-la-proposta/1916336/

sifone900
29-07-15, 17:11
martedì 21 luglio, quando la raccolta firme ha preso il via, la pagina web è stata letteralmente presa d’assalto al ritmo di 15mila firme al giorno. Nel testo della petizione ideata da James Richard Owen si chiede la legalizzazione della produzione, la vendita e l'uso di cannabis
Arrivano 168mila 573 firme a favore della cannabis e il Parlamento britannico mette in agenda la discussione di una possibile legge ad hoc per liberalizzarla. La petizione all’inglese per legalizzare la marijuana ha ampiamente superato le 100mila firme richieste dal regolamento parlamentare per diventare ufficialmente materia di confronto in aula. Tanto che la Camera dei Comuni, secondo il sito web dell’Independent, ha stabilito che il tema sarà dibattuto nel prossimo mese di settembre.

In nemmeno una settimana, da martedì 21 luglio, quando la raccolta firme ha preso il via, la pagina web è stata letteralmente presa d’assalto al ritmo di 15mila firme al giorno. Nel testo della petizione ideata da James Richard Owen si chiede la legalizzazione della produzione, la vendita e l’uso di cannabis: “Legalizzare la cannabis potrebbe portare un guadagno di 900milioni di sterline in tasse ogni anno, un risparmio di oltre 400milioni di sterline per le indagini di polizia e creare oltre 10.000 nuovi posti di lavoro”. “È una sostanza più sicura dell’alcool e ha molti usi terapeutici – continua il comunicato della petizione – Si ritiene sia stata utilizzata dagli esseri umani per oltre 4000 anni. Ed è inoltre stata resa illegale nel Regno Unito nel 1925”.

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“Ci sono circa tre milioni di fumatori adulti di cannabis nel Regno Unito e non credo che sia giusto che il governo criminalizzi questa enorme fetta di società”, ha spiegato al Guardian l’ideatore della petizione James Owen, uno studente di economia presso l’Università di Aberystwyth. Nel marzo scorso sull’isola di Man, un costruttore edilizio, tal Martin Kewley, è stato fermato dalla polizia perché in possesso nel comodino di casa di una sterlina e sessanta di erba. Morale della favola: l’uomo è stato condannato a sei mesi di libertà vigilata, ma ciò che più ha fatto discutere giornali e opinione pubblica è stato che i costi giudiziari per avviare la causa contro Kewley sono ammontati a ben 5mila sterline. “Dopo la legalizzazione in Uruguay e in molti stati degli Stati Uniti, ma soprattutto in tempi di tagli alle spese governative, la gente non vuole spendere soldi pubblici per operazioni di polizia su qualcosa che si ritiene pressoché innocuo”, continua Owen. Infatti, nonostante la cannabis venga utilizzata in diversi farmaci nel Regno Unito, è comunque illegale possederla, coltivarla e distribuirla. Inoltre trafficare in questa sorta di droga di “serie B” può comportare fino a 14 anni di carcere e a multe dalla tariffa illimitata.

La petizione che in pochi giorni ha avuto un successo oltre ogni aspettativa, è nata poche ore dopo l’annuncio della polizia di Durham, città nel nord est dell’Inghilterra, che ha deciso di non perseguire più come criminali i piccoli produttori e i fumatori di cannabis, al fine di dare priorità nell’uso delle risorse economiche contro la criminalità più grave. Una decisione che ha subito fatto tuonare il ministro della Giustizia inglese, il conservatore Mike Penning: “La coltivazione della cannabis rimane illegale”. Ma il dado è tratto: la depenalizzazione dei reati riguardanti la marijuana sembra dietro l’angolo. Pochi giorni fa in Italia è stato presentata un proposta di legge bipartisan depositata in aula dal deputato Benedetto Dalla Vedova, dove viene chiesta la possibilità di detenzione di cannabis in modica quantità per uso ricreativo. La proposta ha raccolto la firma di 218 parlamentari. Tra le altre misure previste anche il permesso di coltivare piante in casa fino a un massimo di cinque e la vendita al dettaglio in negozi dedicati forniti di licenza dei monopoli di stato.

stefanoalfa
31-07-15, 08:23
https://secure.avaaz.org/it/petition/governo_italiano_legalizzazione_cannabis_e_suoi_de rivati/?aVRqibb

vediamo di batterli gli inglesi

sifone900
26-08-15, 16:07
http://www.west-info.eu/it/londra-non-ha-intenzione-di-legalizzare-la-cannabis/

sifone900
26-08-15, 16:09
Nonostante la petizione online che ha raccolto nel giro di pochissime settimane oltre 200mila firme, il governo britannico ha fatto sapere di non avere alcuna intenzione di legalizzare la marijuana. Una vera a propria doccia fredda per quanti avevano sperato in un cambio della legislazione inglese in tema di droghe. La legalizzazione invierebbe un “messaggio sbagliato” soprattutto a persone giovani e vulnerabili, sostiene l’esecutivo londinese. Secondo il quale “prove scientifiche mostrano che la cannabis è una droga nociva che può danneggiare la salute umana.” Tuttavia, nonostante questa battuta d’arresto da parte del governo, lo straordinario numero di firme raggiunto della petizione obbligherà il Parlamento ad occuparsi della questione. Secondo la prassi inglese, infatti, tutte le petizioni che raggiungono le 100mila firme debbono essere dibattute in aula dai parlamentari.

Caio_deleted
26-08-15, 16:18
In Inghilterra già fanno fatica a venderti le sigarette (ed a che prezzi!!!) figuriamoci le trombe.

sifone900
12-10-15, 17:36
http://www.west-info.eu/it/londra-torna-a-discutere-di-legalizzazione-della-cannabis/

sifone900
12-10-15, 17:39
Nel Regno Unito si continua a discutere sulla possibilità di arrivare presto alla legalizzazione della cannabis. Dopo una recente petizione sull’argomento firmata da oltre 155.000 persone, ora è la volta del Partito liberaldemocratico. Che chiede a gran voce una regolamentazione del mercato della marijuana. Una mossa che a loro dire porterebbe non solo a un sostanzioso risparmio in spese processuali e di polizia, ma farebbe guadagnare allo Stato centinaia di milioni di sterline in tasse ogni anno. E per sostenere le loro tesi guardano all’esempio del Colorado dove, dopo la legalizzazione della cannabis i principali risultati sono questi:

• L’aumento del consumo di cannabis è stato sostanzialmente in linea con quelli osservati altrove negli Stati Uniti;

• Non si è registrato alcun aumento di vittime della strada;

• Il 59% del mercato ricreativo ora è stato legalizzato, regolamentato e tassato, fatto che rappresenta una significativa contrazione per il mercato criminale non tassato.

• Lo stato del Colorado ha raccolto un fatturato totale di $73.5 milioni (circa €64,5 milioni) nei primi sette mesi del 2015.

pablos peyo
12-10-15, 19:26
In Inghilterra già fanno fatica a venderti le sigarette (ed a che prezzi!!!) figuriamoci le trombe.

Però per loro il dio alcol è sovratollerato. Che tristezza vedere ragazze della mia età conciate a merda con le calze tutte strappate

sifone900
13-10-15, 13:06
http://droghe.aduc.it/articolo/legalizzazione+cannabis+dipartimento+uk+tesoro_234 99.php

sifone900
13-10-15, 13:10
Legalizzare la cannabis potrebbe far aumentare gli introiti fiscali di milioni di sterline e produrre notevole benessere al sistema della giustizia penale. Cosi' i risultati di una analisi privata commissionata dal ministero del Tesoro.
Nello studio viene valutato che la regolamentazione della cannabis, consumata da piu' di due milioni di persone l'anno scorso nel Regno Unito, puo' generare "notevoli introiti fiscali” e “portare grandi risparmi ai servizi pubblici”.
Lo studio del Tesoro, analizzato dal quotidiano The Independent, e' stato commissionato dall'ex-vice primo ministro Nick Clegg in occasione delle elezioni generali per aiutare il partito Liberaldemocratico a formulare una nuova politica sulle droghe se il partito stesso riuscira' ad affermarsi. In seguito alla vittoria di David Cameron alle elezioni generali, il Governo si e' opposto alle riforme sulle leggi di 40 anni fa in materia di droga, rifiutando un nuovo approccio nei confronti del consumo di cannabis.
Ma questa ricerca ufficiale fa appello al ministero del Tesoro, ai tribunali e al sistema carcerario facendo riferimento all'esempio di alcuni Paesi e alcuni Stati americani che hanno legalizzato e regolamentato le droghe.
Normal Lamb, portavoce per la sanita' del partito Liberaldemocratico, dice che lo studio -per la prima volta su iniziativa del Governo- si aggiunge alla gia' crescente evidenza che bisogna avere un nuovo approccio nei confronti della cannabis. E aggiunge: “Questo e' un importante contributo al dibattito per la riforma delle droghe e mostra come il Regno Unito puo' risparmiare nelle spese pubbliche e produrre introiti fiscali dal mercato regolamentato della cannabis, probabilmente per centinaia di milioni di sterline, alcuni dei quali potrebbero essere spesi per informare sui pericoli nell'uso delle droghe".
“Si stanno affermando i mercati della cannabis in diverse parti del mondo, e dovremmo cercare di imparare da queste esperienze. E' nostro compito spiegare ai sostenitori della situazione attuale perche' occorre non continuare a fronte di queste rilevanti evidenze”.
La ricerca fa riferimento ad uno studio dell'Institute for Social and Economic Reasearch (ISER) dell'Universita' di Essex, che ha calcolato un introito annuale tra 500 e 800 milioni di sterline per il Tesoro se la cannabis fosse trattata allo stesso modo del tabacco.
Il Dipartimento di George Osborne (ndr. attuale Cancelliere dello Scacchiere) valuta che regolamentando e tassando la cannabis si potrebbe generare “un notevole introito fiscale, anche se al di sotto delle previsioni di 0,5-0,8 miliardi di sterline fatto dall'ISER”.
Ma le forme potenti di cannabis, come la cosiddetta skunk, dovrebbero restare illegali e sotto i 18 anni dovrebbe essere vietato acquistare la droga come fossero delle sigarette.
Il Tesoro ha detto che le aliquote delle tasse dipenderebbero da quanti soldi il Governo vuole raccogliere rispetto a voler anche diminuire il consumo di cannabis. Anche l'Iva dovrebbe beneficiarne in caso di legalizzazione.
La ricerca conclude sostenendo che la legalizzazione avrebbe un basso impatto sui costi del Sistema Sanitario Nazionale. Ci sarebbero una serie di risparmi di 16 milioni su costi che oggi sono di 128 milioni di sterline.
Nel contempo si avrebbero risparmi tra 55 e 147 milioni di sterline all'anno per il sistema della giustizia criminale. Se le persone non fossero incriminate per il possesso di cannabis, si risparmierebbero 18 milioni di sterline per la polizia, 24 milioni per i tribunali, 9 milioni per le sentenze, 3 milioni per i servizi di liberta' vigilata e 2 milioni per le prigioni. Inoltre calerebbero i costi connessi ai piu' gravi reati per droga.
La ricerca del Tesoro conclude facendo notare che il consumo di cannabis non e' strettamente legato alla produttivita' degli adulti, anche se diversi studi a lungo termini hanno rilevato effetti deleteri sui minori di 16 anni. “C'e' un alto livello di incertezza” in materia, ma per la ricerca l'impatto negativo della legalizzazione sulla produttivita' economica “sarebbe molto vicino ad un basso range, tra 0 e 3 miliardi di sterline”.
In un dibattito ai Comuni sulle legislazione in materia di cannabis, l'ex.ministro Conservatore del Governo Peter Lilley, ha detto che la cannabis potrebbe essere anche legalizzata ed essere utilizzata a fini terapeutici: “Anche la Regina Vittoria avrebbe usato la cannabis per alleviare i dolori mestruali, e se lo ha fatto la Regina, sicuramente si puo' pensare ad una maggiore disponibilita'”. Ed ha aggiunto: “Il divieto della cannabis spinge i consumatori di droghe leggere tra le braccia degli spacciatori di droghe pesanti. Solo istituendo dei luoghi legali per la cannabis possiamo evitare i contatti tra i consumatori di cannabis e gli spacciatori di cocaina, crack ed eroina”.

(articolo di Nigel Morris pubblicato sul quotidiano The Independent del 13/10/2015)