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Visualizza Versione Completa : Solo una domanda



cheese
29-11-15, 00:42
Riesci a trovare un esempio di una popolazione o comunque un insieme di ‘’elementi’’ organici o non, la cui meno che milionesima parte riesce ad influenzare direttamente la totalità, senza passare per le unità che compongono il totale ma arrivando alla modifica finale in maniera simultanea?

sdrino
29-11-15, 01:22
dici a parte i pezzi di merda che ci governano?

cheese
29-11-15, 01:51
No no, proprio loro!

130 persone da una parte - 750 milione dall'altra. Se non sbaglio qualcunosa del tipo 0,0000001% o giù di lì.

Cioè zio, capiamoci. Complimenti :polliceu: Cose del genere in natura non se ne vedono tante...anzi a pensarci a me non vengono in mente altri esempi.
Come se con un contagocce ne fai cadere una in un lago e improvvisamente hai generato uno tsunami. Grandiso, davvero.

Che teste di cazzo che siamo!

potpot23
30-11-15, 00:30
In effetti chi ci obbliga, per esempio, ad avere la macchina?
Chi ci obbliga ad avere il telefonino, chi ci obbliga a lavorare, a pensare, a comportarci così?
L'uomo è anche un mammifero.
Siamo cioè esseri che vivono bene nel branco, esseri abili ad adeguarsi all'ambiente in cui si trovano.
Un bimbo che nasce e cresce qui, generalmente, avrà crescendo un certo tipo di problemi.
Un bimbo africano o nepalese ne avrà altri.

Dicevo, nessuno ci obbliga, ma lo facciamo.
Lo facciamo per essere accettati. Per essere "come gli altri".
Il grande fratello. Ognuno di noi è una telecamera.
Se per strada vediamo passare uno vestito strano o con un abito inconsueto, subito guardiamo, ci giriamo.

Generazioni intere sono vissute in uno "stagno mentale", senza mai aver avuto il coraggio di spingersi oltre con la curiosità.

Una cosa è certa. Se noi, tutti noi, volessimo davvero, il mondo migliorerebbe da subito.
Domani uscirete di casa e non ci saranno macchine.
La gente sorriderà.
Non si sentirà più il rumore incessante dei motori, l'aria diventerà respirabile; si sentiranno solo i bambini giocare, per la strada, senza la paura di venire travolti da un suv guidato da una lampadata rifatta.

Io penso sempre questo.
Il popolo è come un elefante, trainato da un topolino.
Il topolino è l'uomo che ha paura e che quindi vuole il potere in questa vita. E' avido, furbo.
L'elefante, che non sa il suo peso, il suo valore, forse è addormentato, si lascia condurre al guinzaglio da questo minuscolo essere: basterebbe che si risvegliasse e il topolino non potrebbe più fare nulla per condurlo dove vuole.
Sarebbe libero.
Ma finora l'incanto del topo vince.
A volte mi fermo a pensare all'Italia. Povera Italia questa volta lo dico senza ironia alcuna.
Pensateci un attimo. Eravamo degli staterelli divisi e diversi fra loro. Poi ci hanno unito, con uno scotch tricolore. Bene. Poi una guerra mondiale. Poi il fascismo e una seconda guerra. Poi, ricostruire il Paese, con i soldi "interessati" degli Americani, che hanno sempre tenuto per le palle i nostri politici, poi il boom economico, il mito del consumo, il miracolo italiano. Ringraziavamo i caroselli, la millecento, la partita la domenica.
E oggi, ci ritroviamo, rincoglioniti più che mai, che cerchiamo di tirarci fuori dalla melma, una volta che abbiamo capito che era solo un sogno. Cosa è rimasto? Che cosa abbiamo e che cosa abbiamo perso?
Facciamocele queste domande, seriamente.
Perché un giorno l'elefante possa tornare a correre libero.

tiffenau
30-11-15, 09:46
Uhm... Io mi limiterei a dire questo: il 99 per cento delle specie si e' estinto, prima o poi stara' a noi, sia che per noi abbiamo fatto il bene che non... Con un presupposto del genere occorrerebbe provare a migliorarsi, giusto per non sprecare tempo

potpot23
30-11-15, 19:36
Ieri mentre pensavo a questo argomento, mi è capitato di riascoltare queste parole:

S2Oem3zN6X8

GROOW
02-12-15, 08:47
Riesci a trovare un esempio di una popolazione o comunque un insieme di ‘’elementi’’ organici o non, la cui meno che milionesima parte riesce ad influenzare direttamente la totalità, senza passare per le unità che compongono il totale ma arrivando alla modifica finale in maniera simultanea?

Ahimè, se solo avessimo voluto, un altra milionesima parte, come un liquido di contrasto, avrebbe potuto colorare la restante massa, per distinguersi da quella prima milionesima, attaccarla e distruggerla.........solo cosi si potrebbe fare........questa è la forza dei colori, invece stiamo andando a cercare quella omogeneità cromatica che in natura non esiste.
A discapito della natura stessa............

bBerry
14-12-15, 14:16
Ahimè, se solo avessimo voluto, un altra milionesima parte, come un liquido di contrasto, avrebbe potuto colorare la restante massa, per distinguersi da quella prima milionesima, attaccarla e distruggerla.........solo cosi si potrebbe fare........questa è la forza dei colori, invece stiamo andando a cercare quella omogeneità cromatica che in natura non esiste.
A discapito della natura stessa............

E gli ormoni non sono un esempio? Solo "un paio" possono stravolgere l'intero sistema in un battibaleno !!!
Tra l'altro senza passare "dal via" :)

E per quanto riguarda noi, esseri più o meno infingarditi c'è un'unica coscienza collettiva (e connettiva) alla quale ci possiamo connettere, appunto, quando e come vogliamo, basta solo....volerlo!
Così promette Maharishi Mahesh Yogy con anni e anni di studi sugli effetti della meditazione trascendentale di pochi individui sulla massa: condusse vari esperimenti insieme ad esperti occidentali -lui è comunque laureato in fisica- in città americane e ne ha verificato il calo di criminalità generale in concomitanza alle sessioni di meditazione trascendentale....liberi di crederci oppure no.
Li hanno divullgati come dati scientifici anni fa, ora che ci sono molte coscienze sveglie, sarebbero capaci di dire che il metodo è una baggianata, quando, in realtà, i risultati sono stati studiati approfonditamente e i contenuti degli esperimenti riproprosti negli anni successivi. Ecco un link http://hearthaware.wordpress.com/2012/07/20/prove-scientifiche-delle-meditazioni-di-massa/

Yomi
14-12-15, 15:37
Mi vengono in mente, oltre agli esseri umani, i virus.....
:punkif5:

tiffenau
14-12-15, 18:36
Difficilmente esiste qualche tipo di essere vivente che non abbia patrimonio genetico in comune coi virus... Sembra che siano fattori fondamentali per la vita..
Invece riguardo al discorso di Berry, del quale anche io ero a conoscenza, un paio di considerazioni da fare ci sono: poca validita' scientifica come numero di campioni, e credo,ribadisco 'io credo', nessuna pubblicazione scientifica

potpot23
15-12-15, 00:52
E gli ormoni non sono un esempio? Solo "un paio" possono stravolgere l'intero sistema in un battibaleno !!!
Tra l'altro senza passare "dal via" :)

E per quanto riguarda noi, esseri più o meno infingarditi c'è un'unica coscienza collettiva (e connettiva) alla quale ci possiamo connettere, appunto, quando e come vogliamo, basta solo....volerlo!
Così promette Maharishi Mahesh Yogy con anni e anni di studi sugli effetti della meditazione trascendentale di pochi individui sulla massa: condusse vari esperimenti insieme ad esperti occidentali -lui è comunque laureato in fisica- in città americane e ne ha verificato il calo di criminalità generale in concomitanza alle sessioni di meditazione trascendentale....liberi di crederci oppure no.
Li hanno divullgati come dati scientifici anni fa, ora che ci sono molte coscienze sveglie, sarebbero capaci di dire che il metodo è una baggianata, quando, in realtà, i risultati sono stati studiati approfonditamente e i contenuti degli esperimenti riproprosti negli anni successivi. Ecco un link http://hearthaware.wordpress.com/2012/07/20/prove-scientifiche-delle-meditazioni-di-massa/


Infatti, se noi pensiamo che è la nostra mente ad aver creato l'universo e non il contrario, cioè che l'universo ha creato noi, se noi calmiamo le nostre menti, influiamo sulla "rete" collettiva...
e anche noi stiamo meglio...

io per esempio, che sono uno portato a pensare molto, anche troppo, e male probabilmente, a volte accuso proprio una certa fatica, stanchezza mentale...è così per molti di noi...e allora cosa facciamo? Non vediamo più la realtà, ma solo le miriadi di ombre proiettate sul muro, le illusioni..

vista da questo punto di vista, ti rendi conto davvero e sulla pelle sotto quale attacco continuo di informazioni viviamo...e poi ci si mette anche la televisione, e internet...

ma in generale è comunque nostra l'ultima parola, siamo noi che permettiamo o non permettiamo a tutti questi fantasmi di affollare le nostre menti e quindi le nostre vite..

pensiamo a quante voci abbiamo dentro: E' giusto, è sbagliato, pentiti, perdona, accetta, comprendi, reagisci.

a volte non ci sentiamo nemmeno padroni della nostra mente, ma solo spettatori attoniti...

eppure, tutto dipende da noi...l'importante è che il lavoro su di sé abbia inizio...non importa se ci vorrà tutta la vita per arrivare a qualcosa, ciò che conta davvero è iniziare, se si sente un disagio..


Secondo gli induisti, per esempio, noi siamo passati e dovremo passare attraverso 26 milioni di tipi di inferni!!!
E perché ritorniamo?
Perché le nostre vite sono come un film, che il Grande Regista si diverte a guardare.
Il nostro karma, la trama.
E come dice Battiato, "siamo angeli caduti, in terra dall'eterno, destinati a errare, nei secoli dei secoli, fino a completa GUARIGIONE".

Stiamo vivendo l'era del Kali Yuga...andate a vedere cos'è...e guardate se c'è un nesso tra quello che c'è scritto e quello che stiamo vivendo...
La notizia positiva, però, è che nonostante l'era oscura che ci troviamo a vivere, c'è ancora speranza.
Chi si vuole salvare può ancora farlo.

La vita è una prova, una scuola, una palestra.
Ognuno trova esattamente le difficoltà che non vorrebbe affrontare.
I problemi dunque sono solo l'altra faccia della loro risoluzione.
E' in questo gioco, di veli, di ombre, d'illusioni che ci dobbiamo muovere.
E il modo migliore per farlo è cercare di addomesticare la mente.

EmmetBrown
15-12-15, 14:43
E gli ormoni non sono un esempio? Solo "un paio" possono stravolgere l'intero sistema in un battibaleno !!!
Tra l'altro senza passare "dal via" :)

E per quanto riguarda noi, esseri più o meno infingarditi c'è un'unica coscienza collettiva (e connettiva) alla quale ci possiamo connettere, appunto, quando e come vogliamo, basta solo....volerlo!
Così promette Maharishi Mahesh Yogy con anni e anni di studi sugli effetti della meditazione trascendentale di pochi individui sulla massa: condusse vari esperimenti insieme ad esperti occidentali -lui è comunque laureato in fisica- in città americane e ne ha verificato il calo di criminalità generale in concomitanza alle sessioni di meditazione trascendentale....liberi di crederci oppure no.
Li hanno divullgati come dati scientifici anni fa, ora che ci sono molte coscienze sveglie, sarebbero capaci di dire che il metodo è una baggianata, quando, in realtà, i risultati sono stati studiati approfonditamente e i contenuti degli esperimenti riproprosti negli anni successivi. Ecco un link http://hearthaware.wordpress.com/2012/07/20/prove-scientifiche-delle-meditazioni-di-massa/

Radionica-psionica due spunti su cui approfondire imho se ti interessa l' argomento...

http://i66.tinypic.com/2mcgl8o.gif

cheese
15-12-15, 19:45
Gli ormoni?

Gli ormoni per funzionare devono essere prodotti in quantità abbondanti ed in continuazione. Come in una delle nostre amate piante, se la formazione degli ormoni della fioritura venisse inibita da un fotoperiodo troppo lungo, la pianta tornerebbe in vegetativa....e viceversa.

Oppure prendiamo come esempio la sensazione improvvisa di ''paura'' che provoca il rilascio immediato di ormoni che causano un cambiamento in tutto il nostro corpo in pochi secondi. Anche in questo caso, il rilascio dell'ormone adrenalina (che in questo caso è anche neurotrasmettitore) è massiccio. Non vi sarebbe alcun cambiamento se nell'organismo venisse rilasciata una dose di qualche centinaio di unità. Per il corretto funzionamento del meccanismo c'è bisogno di un rilascio abbondante ed immediato.....o in altri casi un rilascio minore ma costante.

Non so se mi spiego.....


Ritornando all'argomento principale da cui era partito il thread, l'episodio di Parigi ha avuto come fulcro, come nucleo, come condensato di tutte le azioni, come unità base, un numero di morti uguale a 130 o giù di lì.
Le politiche che verranno messe in atto e che sono già attive influiscono più o meno attivamente e direttamente sulla vita di almeno 750 milioni di persone. Se aggiungiamo a questo numero le persone che non vivono in ''Europa'' ma che vi passano soltanto, esso sale ancor di più.

Ecco, se analizzo i numeri rimango perplesso, perchè tuttavia non riesco a trovare un'analogia nel mondo al di fuori dell'essere umano. Voi ci riuscite?


Detto ciò, non voglio allungare il discorso su chi possa essere il colpevole. E' come chiedersi se esiste Dio, perchè per quanto mi riguarda poco posso fare con i miei limitatissimi mezzi a disposizione.

Però posso chiedermi: la situazione che si è venuta a creare (vuoi per un motivo, vuoi per un altro, cosa che adesso non mi interessa) a chi fa comodo?

A me? A noi? A loro? Agli altri? A tutti? A nessuno?

Non offenderò il vostro intelletto provando a rispondere al vostro posto, se vi interessa fatelo da soli :)

potpot23
15-12-15, 20:00
Ma se provassimo a pensare che ogni cosa che accade, avviene per una CAUSA, e cioè che ogni fenomeno è effetto di una causa...la naturale CONSEGUENZA di una causa precedente...
si potrebbe dunque arrivare a pensare che c'è un ordine che a noi spesso sfugge e che è preciso. E' naturale. E come deve andare lo abbiamo determinato, lo determiniamo e lo determineremo noi.
Ma non è facile. Perché siamo caduti nell'errore infinite volte e con questi dovremo fare i conti, finchè non risolveremo ogni cosa. E a quel punto avverrà la liberazione definitiva. Ma per arrivare a quel punto, c'è ancora tanta strada da fare.
Gli errori commessi da qualche parte dovevano finire...così come i miracoli della coscienza e ogni scintilla di luce...

EmmetBrown
15-12-15, 20:34
No il problema quì è che il disegno è stato fatto, e piano piano si sta vedendo la fine...serviranno altri 10 anni, deve avvenire in maniera graduale per convincere anche i più eretici, la Paneuropa vuoi o no è dietro l'angolo e poco possiamo fare se non una attenta analisi delle cause, le conseguenze nemmeno possiamo immaginarle.
Ma nessuno si pone il dubbio del come mai il nostro papa rivoluzionario, grande uomo di miseria e vicino ai popoli, sia gesuita e che putacaso dopo la sue elezione e dopo i suoi sepolcri in tutto il globo ci accompagna verso un'altra guerra?

tiffenau
16-12-15, 08:37
Se chi di dovere fosse lungimirante si potrebbe pensare che sappiamo calcolare e invece secondo il mio gusto personale e' solo kaos mal organizzato, rattoppate dell'ultimo secondo

moran
16-12-15, 16:08
a certi livelli il caos e' arte pura che poi viene trasformata in metodo scientifico al momento di riordinare o viceversa, secondo come la si vuole vedere.

potpot23
16-12-15, 17:31
Se chi di dovere fosse lungimirante si potrebbe pensare che sappiamo calcolare e invece secondo il mio gusto personale e' solo kaos mal organizzato, rattoppate dell'ultimo secondo

Chi è di dovere? Chi governa? Chi decide?
Renzi non può che essere Renzi. Merkel non può che essere Merkel. Io non posso che essere io.
Ognuno ha il dovere di essere lungimirante. Non c'è qualcuno che è "di dovere" e qualcuno che non deve.
E' questa la svolta. Cambiare prospettiva e prospettive.
Come dice la firma di EmmetBrown, "Who looks inside, awakens"..
Guardiamo dentro di noi quanto è difficile migliorare sé stessi, cambiare i propri comportamenti negativi, superare i limiti, le paure.
Eppure a volte riusciamo a farlo e quando succede, sentiamo che qualcosa cambia.
Può farlo.

potpot23
16-12-15, 17:43
La grande illusione è stata quella di provare a nascondere all'uomo il proprio potenziale sconosciuto.
Ci provano ancora adesso e continueranno a farlo. Perché su quello si basa la giostra.
Ma noi con ogni nostra più piccola azione possiamo cambiare completamente il quadro del gioco...
L'illusione è quella di non crederci. "Ma cosa vuoi che cambi......Uno in più uno in meno....." ecccc
E poi è molto comoda l'idea di essere povere vittime in un mondo cattivo.
Cambiare il mondo è difficile tanto quanto cambiare sé stessi.
Miglioriamo noi e avremo migliorato il mondo.

Yomi
16-12-15, 18:16
La grande illusione è stata quella di provare a nascondere all'uomo il proprio potenziale sconosciuto.
Ci provano ancora adesso e continueranno a farlo. Perché su quello si basa la giostra.
Ma noi con ogni nostra più piccola azione possiamo cambiare completamente il quadro del gioco...
L'illusione è quella di non crederci. "Ma cosa vuoi che cambi......Uno in più uno in meno....." ecccc
E poi è molto comoda l'idea di essere povere vittime in un mondo cattivo.
Cambiare il mondo è difficile tanto quanto cambiare sé stessi.
Miglioriamo noi e avremo migliorato il mondo.


Si. E' il principio del Buddismo, e di tutte le discipline spirituali e/o, volte a conoscere se stessi a fondo.

Assolutamente vero, e tremendamente difficile , da mettere in pratica.
:polliceu:

mozart
16-12-15, 19:06
qualcuno sostiene che sia piu' facile far fare qualcosa agli altri, oppure far si che si creino le condizioni perche' qualcosa possa accadere, che tentare di farla direttamente.
Uniche condizioni richieste oltre al pensiero, sono i mezzi e le risorse necessarie.
Del principio per estensione non ne vedo i limiti sia nel bene che nel male.

EmmetBrown
16-12-15, 19:25
Si. E' il principio del Buddismo, e di tutte le discipline spirituali e/o, volte a conoscere se stessi a fondo.

Assolutamente vero, e tremendamente difficile , da mettere in pratica.
:polliceu:

In cosa consiste essere una persona migliore?
Qualcuno saprebbe riassumerlo?

Yomi
16-12-15, 19:59
In cosa consiste essere una persona migliore?
Qualcuno saprebbe riassumerlo?

L'Illuminato (santo eccetera), colui che non ha più problemi suoi e dedica la sua vita ai problemi degli altri.

EmmetBrown
16-12-15, 20:41
L' illuminato non dedica la vita agli altri, ma è profondamente immerso nella sua di vita.L' unico modo che ha un' individuo di raggiungere questo stato è il completo isolamento dello stato e dell' essere per rinascere in qualcosa di nuovo...solo dopo che hai toccato il fondo puoi essere migliore, ma per te prima di tutto e poi per gli altri...
Se auspico il bene e dentro sono una merda il cambiamento non ci sarà mai, ma sono una merda non perché mi piace esserlo, sono una merda perché la base della conoscenza me lo insegna, la differenza tra bene è male oggi è quantomeno distorta e tutte le azioni che ne derivano provengono da una visione completamente deviante delle cose....io talmente sono deluso dal bene che nel male vedo la luce...fraintendetemi se questo vi dice il cervello, ma dietro un filo logico il male è la conoscenza, che ti porta a capire le cose fino in fondo e a decidere la direzione da prendere, nel bene non mi riconosco più, perché tutto il bene fino ad oggi ricevuto sono stati sonanti calci nelle palle sotto tutti i punti di vista...:yes:
Io non saprei spiegarlo cosa vuol dire essere una persona migliore.... salvo profondi fraintendimenti.

potpot23
17-12-15, 00:17
Perdonami Emmet, ma sei fuori strada...
intanto, "se sono una merda" è perché HO SCELTO DI ESSERLO...
...poniamo la prima pietra...

ognuno sceglie sempre...l'ultima parola spetta sempre a noi...

E quando chiedi cosa vuol dire migliorarsi, basta che leggi la frase che hai come firma..

Noi sappiamo benissimo cosa dobbiamo fare...

Finchè non diventeremo persone etiche, persone che sanno auto regolamentarsi, avremo sempre bisogno di una polizia, di un governo, della figura autoritaria che controlla e sanziona...

Per quanto riguarda l'ultima parte del discorso, non c'è bene assoluto e male assoluto...ogni cosa è relativa...
in poche parole ripuliamo la nostra coscienza (quando prendiamo i funghetti, per esempio, ogni cosa è chiara)..
Poi, seguiamola.

potpot23
17-12-15, 00:45
L'illuminazione, se avverrà, sarà il coronamento di esistenze fatte di conoscenza profonda della vita.

Non si chiede certo di arrivare all'illuminazione subito.

Loro cominciano con il concetto dell'essere gentili, di non essere di danno e se possibile di aiutare gli altri.

Perché, come ci insegnano gli psichedelici, noi esseri viventi siamo tutti un'unica grande mente.

Io non sono che una piccola parte dell'infinito.

E' come cantare in un grande coro. Ognuno è decisivo. Ognuno deve impegnarsi. Sono onorato di farne parte.

Noi viviamo invece nella cultura dei personalismi. La cultura dell'egoismo. Della sopraffazione.

Cerchiamo di distinguerci, comprando cose che hanno tutti. E per le strade, specie nelle grandi città, dov'è questo benessere sulle facce delle persone? Io vedo volti tirati, nervosi.
Certo, rispetto a certi paesi, hai l'acqua, l'acqua calda, hai da mangiare e da dormire, hai anche molto di più di quello che realmente ti serve. E non sei felice. Ma guarda mpò.

L'egoismo fa il vuoto intorno a noi, e noi ci sentiamo migliori o peggiori degli altri: comunque, soli.
Ma in quella solitudine ci siamo infilati noi e abbiamo chiuso la porta con serrature sempre più forti.

Allora cosa dobbiamo fare?

1. Innanzitutto, pensiamo che ogni essere vivente, dal più piccolo al più grande, cerca la felicità.
Nessuno vuole essere infelice, tutti vogliono stare bene.
Ogni essere è stato nostra madre infinite volte. Anche le zanzare che schiacciamo e i pesci che avveleniamo nel
mare. Pensate a quanti sforzi hanno fatto per nutrirci, per proteggerci.

Anche il bullo del quartiere che ti sta tanto sulle balle. Si.
Lui è così, non può essere altrimenti.
Se vai all'indietro nella sua storia, capirai anche il perché è così.

Essere gentili, per riconoscenza verso tutto quello che gli altri esseri hanno fatto per noi da sempre.
Essere gentili, perché i conflitti non risolvono niente, anzi, moltiplicano i problemi.
Essere gentili, perché la rabbia è un coltello che mentre ferisce gli altri, ferisce anche te.

Quando gli altri ci perseguitano, o ci insultano, o ci rendono la vita impossibile, noi dobbiamo avere compassione per ciò che hanno scelto di essere.
Perché la separazione è un'illusione.

Secondo me lo sanno bene, certi medici. Magari che operano nelle zone di guerra.
Quando salvi qualcuno, salvi anche te stesso.
Quando uccidi qualcuno, uccidi anche te stesso.

Se apri un libro di storia e leggi di Roma antica, ti accorgi che nulla è cambiato, in fondo: guerre, omicidi, lotte per il potere, per il denaro.
Siamo antichi romani con in mano l'aifon!

Impero, crollato. Cultura degenere, rimasta.
Pochi passi isolati e mirabili furono fatti spiritualmente.
Ma è grazie a quei pochi se oggi non siamo totalmente automi.

EmmetBrown
17-12-15, 01:03
Perdonami Emmet, ma sei fuori strada...
intanto, "se sono una merda" è perché HO SCELTO DI ESSERLO...
...poniamo la prima pietra...



Siamo delle merde già da piccoli, non perché nasciamo merde, io sono per il metodo Montessori quindi potrai intuire il mio modo di vedere, mi sarebbe piaciuto crescere così, invece per troppo oltre ho imparato le cose perché così dicono i libri o perché il docente dice che è così.Merde loro (mia madre è docente :biggrin2:)

Bisogna essere molto fortunati nell' aver avuto vicino genitori con una mentalità aperta...ma chi più chi meno veniamo tutti dalla stessa scuola eucarestica.

" Essere persone etiche" come lo definisci tu mi da di vecchio e di chiesa, l' etica deriva dall' etere, cioè l' essere, il carattere che manca a molte persone lobotomizzate, il segno che si lascia ai posteri...noi lasceremo tonnellate e tonnellate di plastica...

A tal proposito mi viene in mente lui...

QXvK359TL2Y

EmmetBrown
17-12-15, 01:07
Impero, crollato. Cultura degenere, rimasta.
Pochi passi isolati e mirabili furono fatti spiritualmente.
Ma è grazie a quei pochi se oggi non siamo totalmente automi.

Noi abbiamo solo l' illusione di essere liberi, avere il permesso di fare qualcosa non vuol dire essere liberi di farlo.

potpot23
17-12-15, 01:37
I genitori sono responsabili dell'educazione ma noi non siamo solo il frutto dei nostri genitori.
Noi possiamo essere degli angeli e nascere da due delinquenti...oppure il contrario..non sempre scegliamo la coppia da cui nascere...
nascendo, ci portiamo dentro le impronte delle passate esistenze, ma non ne abbiamo memoria. Non subito, almeno.

Comunque, capisco cosa vuoi dire, ma non sono d'accordo. Non sono d'accordo sul trovare altre responsabilità che non siano le nostre sulla persona che siamo stati, che siamo e che saremo.
Sarebbe come lasciare il controllo della nave a qualcun altro. Ma a chi?
Non c'è nessuno che può farlo al posto tuo. Perché io non so dove tu vuoi andare ma tu lo sai. Perciò prendi il controllo e vai dove devi.

Etica ti sa di vecchio e di chiesa?
Magari l'avessero usata più spesso, l'etica!

Etica mi rievoca la Grecia Antica...e infatti viene proprio dalla parola greca ETHOS (uso, abitudine, indole, carattere)....
....ma pensandoci bene, potrebbe derivare anche da E.T.ica.....cioè qualcosa che appartiene ad un altro mondo :biggrin2:

EmmetBrown
17-12-15, 03:28
....ma pensandoci bene, potrebbe derivare anche da E.T.ica.....cioè qualcosa che appartiene ad un altro mondo :biggrin2:

Nonostante possa sembrare paradossale in realtà sei molto più vicino di quanto tu possa immaginare...a mio modo di vedere le cose...

Nosce te ipsum c'è scritto sul tempio di Apollo

Gli "studiosi" pensano sia una sentenza divina iscritta nella pietra per ricordare all' uomo di stare al proprio posto, che ci fosse qualcuno di superiore da rispettare....e come vedi da allora (se non millenni prima) si è sempre rispettato un' entità superiore, che tanto bene non faceva, come sembra non lo faccia tutt' ora...

Invece il significato è conosci te stesso, scoprirti, scoprire, sperimentare, essere... quando vieni concepito e nasci non succede per caso, ci sono miliardi di variabili che possono andare storte e che facciano in modo che ognuno di noi non venga al mondo, però ogni volta succede il miracolo, come veniva definita allora la carta natale esiste dall' alba dei tempi letta seriamente da persone competenti, oggi si chiama oroscopominchiate perchè lo fà chiunque da Paolo Fox al Mago Oronzo.

Viviamo nell'era dell' illusione, la massa segue le mode e qualsivoglia cazzata gli si imbocchi, si vuole raggiungere il mito la notorietà senza sapere chi siamo veramente... le catene di sant' antonio sono ovunque, l' inculata è dietro l' angolo se non sei in modalità sopravvivenza, gli insabbiamenti le mezze verità... cioè ma dove viviamo.

Reperti fossili provano che prima della venuta di queste entità sulla terra gli uomini ed i dinosauri convivessero. come c'è la prova del fatto che giganti vivessero sulla terra.

Questo cosa centra?
Se volessimo fare un collegamento al discorso di cheese, io il link lo vedo, siamo il prodotto di un' esperimento venuto male, fatto di sapienza distorta , dentro di noi sappiamo che tutto questo non va bene ma andiamo avanti, è così che si deve fare ci dicono, e le pecore seguono il pastore rincorse dai cani, non sapendo però che il pastore le accudisce per sfruttarle.

Chiunque può utilizzare la maggior parte della materia grigia che solitamente ozieggia ma in realtà si va avanti senza capire mai a fondo in che dirupo ci stiamo imbattendo..
Si deve fermare la giostra per ripartire da 0.
E' come mettere la prima pietra non in bolla...


Ot quasi come se non lo fosse il resto del discorso...
Ora tu Darwin spiegami com' è possibile una cosa del genere
dRuxw-nZoJw
QbNpi2d5oEs

cheese
17-12-15, 07:18
Leggo i vostri post e ci vedo delle perle di saggezza qua e là. Argomenti che andrebbero approfonditi nel dettaglio perdendoci ore per l'importanza sociale e/o filosofica/logica, che snocciolati frettolosamente lasciano un pò il tempo che trovano e si perdono nel bailamme di pensieri della nostra mente. Almeno secondo il mio modesto e personalissimo parere.

Ma non è forse questa la normalità?

Non è forse la normalità farsi le guerre, homo hominis lupus, sfruttare il proprio simile a proprio vantaggio, tirare l'acqua al proprio mulino, il familismo amorale (nato da un autore americano in un piccolo paese della Basilicata tra l'altro)?
Perchè dobbiamo vederci qualcosa che non va?

Sarà perchè siamo fatti così?

Siamo esseri naturali, una costola dell'esistenza. Qualsiasi azione noi compiamo non da differenza alcuna per l'esistenza, che continua a scorrere, a fluire con o senza di noi. Non siamo importanti. Non abbiamo alcun valore.

Ma il nostro punto di vista puramente umano, soggettivo, limitato, ci impedisce di osservare il codice sorgente e ci lascia solo vivere matrix.


Perchè scrivo questo? Perchè la comprensione e la successica trascensione comincia con l'accettazione. Finchè ci vedremo come qualcosa che non funziona, che non va bene, che deve cambiare, non ci renderemo mai conto di chi siamo. E chi può davvero crescere socio/menta/spiritualmente senza sapere dove sta andando, dimenticando le basi?

La realtà è che cambiamo in base a quello che qualcuno ci suggerisce di fare. Tutti voi siete stati sedotti da una qualche filosofia di vita. Avete copiato e sostente un copione che non vi appartiene. Siete solo dei portavoce. Un pò dei pappagalli. Ed io come voi!
Tutto ciò è bene? Tutto ciò e male? Non ha importanza dargi un'etichetta, basta esserne consapevoli.


Ecco, per cui il mio pensiero, ciò che penso leggendo le vostre parole è che va bene così. Non c'è nulla da cambiare. Se siamo delle merde ben venga. Se siamo degli angeli ben venga. Nel frattempo evitiamo le pippe mentali e cerchiamo di vivere bene, felici, soddisfatti, appagati, pancia piena, mente libera.

Secondo voi l'universo si fa un cruccio della razza umana? Secondo voi una bestia qualsiasi passa le giornate ad interrogarsi su chi è, cosa ci fa lì e milioni di altre seghe mentali? No, vive e basta. Questo è meglio o è peggio rispetto ad un essere umano? Di nuovo, non c'è bene o male.

L'accettazione è la base da cui partire per comprendere se stessi in primis e il resto dell'esistenza poi. Gli ideali devono cadere come pilastri marci, e la mente diviene libera per essere usata come la macchina che è.


Per cui spesso leggo commenti negativi sull'intera razza umana collegati ad episodi percepiti come ''negativi'' dal senso comune dell'essere umano.
In episodi simili a quello di Parigi ho assistito sempre ad uno sbandieramento folle di ideali. Essi sono stati presi, innalzati e sbandierati come fossero verità universali. Amici miei, quante volte sono caduto anche io nella trappola costruita a misura per farmi pensare, credere, fare qualcosa di cui non avevo consapevolezza. Hanno sfruttato la mia ignoranza e il mio lato debole di uomo.

Perchè allora ci fanno cadere in queste trappole facendoci sostenere un'ideale piuttosto che un altro? Non è difficile, è molto semplice. Esso è una scusa per fare qualcos'altro. Una giustificazione a priori. E deve esserci perchè altrimenti il genere umano si ribella.
Se fino a ieri l'islam era mio amico, dopo un attentato lo considero mio nemico. Un'ideale cambia e con questo vi è la giustificazione per prendere provvedimenti che non riguarderanno solo l'islam.


La verità è li fuori, spesso si palesa al nostro intelletto e spesso non la vediamo perchè matrix è studiato bene, funziona bene con la massa. E seppur la vedessimo questa verità, abbiamo le mani legate, non abbateremo mai da soli un'ideale che viene difeso a spada tratta. Lo stolto è il più forte guardiano della fede e degli ideali e noi non siamo altro che piccoli frammenti di un'esistenza senza scopo e senza alcun senso.

potpot23
17-12-15, 21:04
Ma non è forse questa la normalità?

Non è forse la normalità farsi le guerre, homo hominis lupus, sfruttare il proprio simile a proprio vantaggio, tirare l'acqua al proprio mulino, il familismo amorale (nato da un autore americano in un piccolo paese della Basilicata tra l'altro)?
Perchè dobbiamo vederci qualcosa che non va?

Sarà perchè siamo fatti così?

Questa è la normalità di questo mondo. E se noi siamo qui piuttosto che altrove è perché dobbiamo fare i conti con questi aspetti dell'esistenza.
E ogni fatto è possibile viverlo in migliaia di modi diversi.
Questo mondo ci ha dato Hitler, ma ci ha dato anche Gesù Cristo e San Francesco.
Ci da Bush, ma ci da anche Gino Strada.



Siamo esseri naturali, una costola dell'esistenza. Qualsiasi azione noi compiamo non da differenza alcuna per l'esistenza, che continua a scorrere, a fluire con o senza di noi. Non siamo importanti. Non abbiamo alcun valore.

E' qui che secondo me sbagli.
E' naturale in una società come questa, credere questo.
Se ci pensi un attimo, è ciò che il potere cerca da sempre di farci credere. Che non contiamo una fava. Che qualsiasi cosa tu possa fare non cambierà nulla.
Tu sei nel mondo, si, ma sei anche il mondo.
Ogni ricercatore deve distendere i suoi sensi in maniera più ampia possibile: la ricerca è desiderio di conoscenza, quindi amore per la vita.
Pensa a questo esempio stupido: quando sei felice e sereno, tutto sembra più luminoso, c'è più energia positiva: cambia il mondo. Se tu conoscessi solo questo stato e dovessi riferire del mondo, in quel momento, a un paese lontano, diresti di trovarti in un luogo meraviglioso: è un mondo diverso.
In un altro momento, sei triste, o ansioso, o malinconico: tutto acquista un'altra atmosfera: allora ai tuoi occhi è più rilevante il dolore, il male di questo mondo.
Qual è la verità?
La verità, come dici tu, è accettare questa situazione, si. Questa sfida, in un mondo così difficile!
Ma se ci pensi è un'avventura straordinaria! Accettare la situazione, è il primo passo.
Ricorda, però, che noi potremmo ogni cosa. E' che ancora non lo sappiamo bene.





La realtà è che cambiamo in base a quello che qualcuno ci suggerisce di fare. Tutti voi siete stati sedotti da una qualche filosofia di vita. Avete copiato e sostente un copione che non vi appartiene. Siete solo dei portavoce. Un pò dei pappagalli. Ed io come voi!
Tutto ciò è bene? Tutto ciò e male? Non ha importanza dargi un'etichetta, basta esserne consapevoli.


Qui però insulti un po' la mia intelligenza: pazienza! però non serve a capire.
Si, io mi sono sentito molte volte pappagallo...ripetevo cose pensate da altri...
ero come una mosca che sbatteva contro il vetro cercando l'uscita...
non sapevo come...ma sapevo dove volevo andare..

Se sono arrivato a capire alcune cose...è perché mi sono messo in discussione...
non mi ricordo chi ha detto: "la libertà incomincia quando cominci a fare le pulci a te stesso"

Ho fatto degli errori, anche pesanti, nella mia vita.

Mi sono trovato in un deserto e quel deserto ero io.

E' stato lì e solo lì che è ricominciato un viaggio. Un ritorno forse.
Ma in questo cammino sento un'aria che mi piace. Certo, la mente se non è addomesticata, si oppone al cambiamento: cerca di spaventarti, lungo la via, con ombre e illusioni.
Qualche volta ci riuscirà. Bisogna sempre ricordare che anche questo è amore. E' la prova da affrontare per continuare ad andare.

Osserviamoli i nostri fantasmi. Sono così familiari.
Non ci lasceranno in pace, finchè non li perdoniamo.
Lasciamoli andare.
Concentriamoci sull'energia del sole.
La vita è da accettare, certo. E accettiamola tutta, dentro di noi. Accettiamo ogni cosa.
Chiudiamo gli occhi. Cerchiamo i nostri paesaggi, i nostri luoghi magici.
Sentiamo con i sensi spalancati e in silenzio. Come ospiti.

Prendiamo un po' di tempo per noi in cui non ci siamo per nessuno.
Poi, una volta finiti gli insegnamenti, torniamo agli altri per dare qualcosa. Per la loro felicità, che è anche la nostra, perché è sincera.




Ecco, per cui il mio pensiero, ciò che penso leggendo le vostre parole è che va bene così. Non c'è nulla da cambiare. Se siamo delle merde ben venga. Se siamo degli angeli ben venga. Nel frattempo evitiamo le pippe mentali e cerchiamo di vivere bene, felici, soddisfatti, appagati, pancia piena, mente libera..
:)


Secondo voi l'universo si fa un cruccio della razza umana? Secondo voi una bestia qualsiasi passa le giornate ad interrogarsi su chi è, cosa ci fa lì e milioni di altre seghe mentali? No, vive e basta. Questo è meglio o è peggio rispetto ad un essere umano? Di nuovo, non c'è bene o male...

Dai, tu non sei una bestia, sei un essere umano.
Sei mammifero, mangi, bevi, dormi, ti accoppi come un mammifero, ma sei un essere umano, cioè puoi scegliere di non obbedire agli istinti. Puoi scegliere.
Se pensi di essere una mucca, allora vivrai come una mucca.
E' una * possibilità * l'esistenza umana. Possibilità per te, possibilità che dai a te stesso e agli altri. Possibilità di cambiare il tuo destino e quello generale.
Ma a volte, è vero, preferiamo fare MU! E ci va bene così..ma fino a quanto?




L'accettazione è la base da cui partire per comprendere se stessi in primis e il resto dell'esistenza poi. Gli ideali devono cadere come pilastri marci, e la mente diviene libera per essere usata come la macchina che è.

La mente, una macchina? Con motore a scoppio? O a carbone? :icon_scratch::biggrin2:
Gli ideali...bè dipende da che ideali uno ha!



Per cui spesso leggo commenti negativi sull'intera razza umana collegati ad episodi percepiti come ''negativi'' dal senso comune dell'essere umano.
In episodi simili a quello di Parigi ho assistito sempre ad uno sbandieramento folle di ideali. Essi sono stati presi, innalzati e sbandierati come fossero verità universali. Amici miei, quante volte sono caduto anche io nella trappola costruita a misura per farmi pensare, credere, fare qualcosa di cui non avevo consapevolezza. Hanno sfruttato la mia ignoranza e il mio lato debole di uomo.

Perchè allora ci fanno cadere in queste trappole facendoci sostenere un'ideale piuttosto che un altro? Non è difficile, è molto semplice. Esso è una scusa per fare qualcos'altro. Una giustificazione a priori. E deve esserci perchè altrimenti il genere umano si ribella.
Se fino a ieri l'islam era mio amico, dopo un attentato lo considero mio nemico. Un'ideale cambia e con questo vi è la giustificazione per prendere provvedimenti che non riguarderanno solo l'islam.


La verità è li fuori, spesso si palesa al nostro intelletto e spesso non la vediamo perchè matrix è studiato bene, funziona bene con la massa. E seppur la vedessimo questa verità, abbiamo le mani legate, non abbateremo mai da soli un'ideale che viene difeso a spada tratta. Lo stolto è il più forte guardiano della fede e degli ideali e noi non siamo altro che piccoli frammenti di un'esistenza senza scopo e senza alcun senso.

Il quadro che fai è quello di un'umanità fatta di specie di tuberi abnormi che si muovono in un buco nero..non hanno occhi, né orecchie, né bocca...forse nemmeno dita per afferrare..e dentro sono vuoti, uguali a fuori, senza cuore né cervello.
Pensiamo a quanto contribuiamo noi a creare lo Stato di Cose, continuando a pensarla in questo modo...
è facile, ci sono cascato anch'io molte volte...e ogni tanto ci casco, ma è sconforto. non è la realtà.

cheese
18-12-15, 22:28
Intanto grazie, perchè avrai impiegato un tot tempo per rispondere seriamente e ne sono onorato :)



Questa è la normalità di questo mondo. E se noi siamo qui piuttosto che altrove è perché dobbiamo fare i conti con questi aspetti dell'esistenza.
E ogni fatto è possibile viverlo in migliaia di modi diversi.
Questo mondo ci ha dato Hitler, ma ci ha dato anche Gesù Cristo e San Francesco.
Ci da Bush, ma ci da anche Gino Strada.

Dover fare i conti con l'esistenza...no, non concordo. L'esistenza non ha alcuna volontà e non vuole nulla da noi. Noi siamo qui, punto.
Vedere un significato dove non c'è, è comune nell'essere umano, molto comune, anche per questo siamo speciali. Ciò non vuol dire però che significato vi sia.
Che vi sia un Hitler, che vi sia un Gesù o chicchessia, l'esistenza non ci sta chiedendo nulla. L'esistenza in realtà non esiste, è un concetto astratto che usiamo comunemente per indicare fenomeni molto diversi tra loro tutti accumunati da una sola cosa molto semplice: esistere.

A volte noi dimentichiamo persino di esistere.....in questo caso mi viene mente un uomo che insegnava delle cose ad altri uomini. Una di queste era prendere coscienza di sè attraverso le sensazioni che il nostro corpo ci dà. La sedia è fredda, i piedi sono caldi, sudati, senti il sangue che scorre, senti le vene che pulsano, senti il battito, senti il respiro, senti te stesso. Perchè la mente è parte del nostro corpo fisico e spesso ce lo dimentichiamo fino ad allontanarci dall'essitenza stessa, finendo per vivere in un sogno dove la realtà oggettiva è lontana da quella obiettiva.




E' qui che secondo me sbagli.
E' naturale in una società come questa, credere questo.
Se ci pensi un attimo, è ciò che il potere cerca da sempre di farci credere. Che non contiamo una fava. Che qualsiasi cosa tu possa fare non cambierà nulla.
Tu sei nel mondo, si, ma sei anche il mondo.
Ogni ricercatore deve distendere i suoi sensi in maniera più ampia possibile: la ricerca è desiderio di conoscenza, quindi amore per la vita.
Pensa a questo esempio stupido: quando sei felice e sereno, tutto sembra più luminoso, c'è più energia positiva: cambia il mondo. Se tu conoscessi solo questo stato e dovessi riferire del mondo, in quel momento, a un paese lontano, diresti di trovarti in un luogo meraviglioso: è un mondo diverso.
In un altro momento, sei triste, o ansioso, o malinconico: tutto acquista un'altra atmosfera: allora ai tuoi occhi è più rilevante il dolore, il male di questo mondo.
Qual è la verità?
La verità, come dici tu, è accettare questa situazione, si. Questa sfida, in un mondo così difficile!
Ma se ci pensi è un'avventura straordinaria! Accettare la situazione, è il primo passo.
Ricorda, però, che noi potremmo ogni cosa. E' che ancora non lo sappiamo bene.


Credo che alla fin fine non la pensiamo così diversamente anche se a leggere potrebbe sembrarlo.

La verità non è accettare la situazione, al massimo può essere una delle tante verità in un determinato contesto, ma la verità per me è relativa, è un concetto relativo, come l'umidità lo è per la temperatura, così la verità è relativa ad un contesto.

Scrivi che quando sei sereno è tutto luminoso. Quando sei triste il mondo è grigio. E' un pensiero saggio, anche sottovalutato a volte.
Io ti dico però che per me non fa differenza perchè purtroppo o per fortuna mi rendo conto che gran parte dell'esistenza non è da me condizionabile e in quanto tale, la mia percezione di essa, qualunque essa sia, lascia il tempo che trova, fondamentalmente è inutile.



Ogni ricercatore deve distendere i suoi sensi in maniera più ampia possibile: la ricerca è desiderio di conoscenza, quindi amore per la vita.

L'amore è un concetto confuso e astratto e troppe volte estremamente soggettivo da usare in un dialogo tra ''sconosciuti''.
Un ricercatore non deve per forza estendere i suoi sensi altrimenti perderebbe la sua minuziosa attenzione su particolari apparentemente insignificanti. Tutto dipende dal tipo di ricerca che si fa...è relativo.
Il desiderio di conoscenza non è da considerarsi ''positivo'' a prescindere, potrei elencarti vari esempi per cui il progresso e il desiderio di conoscenza ci si sono ritorti contro.



Qui però insulti un po' la mia intelligenza: pazienza! però non serve a capire.
Si, io mi sono sentito molte volte pappagallo...ripetevo cose pensate da altri...
ero come una mosca che sbatteva contro il vetro cercando l'uscita...
non sapevo come...ma sapevo dove volevo andare..

Non prenderla come un insulto, piuttosto prendila come una spinta all'autocritica.

Osserva da questa angolazione la vicenda: ci stiamo comportando esattamente come ci hanno detto di comportarci. Stiamo scrivendo come due buoni scolaretti su un forum tra milioni come milioni di altre persone. Comunichiamo un paio di concetti, forse li recepiamo forse no e tanti saluti.

Siamo il fottutto risultato del nostro passato, siamo prevedibili come lo è un cane di fronte ad una bistecca, ci rivoltano come calzini e non ce ne rendiamo conto, facciamo finta che noi siamo superiori agli altri per continuare ad avere un pò di autostima.

Questa discussione tra me e te, era già prevista da qualcuno, altrimenti non saremmo qui, non ci avrebbero lasciato la libertà.

Un pezzo estrapolato da un'altra parte...


La verità è sotto i nostri occhi, ogni giorno ci passano accanto decine e decine di informazioni che collegate nel giusto modo realizzano un quadro che seppur non definito, lascia intravedere uno schema, un percorso, un colore, una forma. La logica, la deduzione, la matematica, la nostra mente è capace di capire, sta solo a noi aprire gli occhi. Ma attenti, un giorno vi ritroverete ad occhi aperti senza capire il perché, senza sentirsi speciali ma solo comuni. Quando qualcuno riconoscerà in voi la potenzialità, o se vogliamo chiamarlo ‘’pericolo’’ non vi lascerà andare.
Cercheranno di eliminarvi o se non è possibile o non rappresentate un pericolo imminente vi compreranno. Badate bene, non ho scritto vi proveranno a comprare, ho scritto VI COMPRERANNO, senza se e senza ma.
Una volta che vi avranno comprato, voi potrete soddisfare i vostri capricci. Avrete così tanti soldi da poter fare tutto ciò che volete. Vi si apriranno tutte le porte di questo mondo e nel frattempo avrete smesso di essere un pericolo, che ne foste consapevoli o meno.



Dai, tu non sei una bestia, sei un essere umano.
Sei mammifero, mangi, bevi, dormi, ti accoppi come un mammifero, ma sei un essere umano, cioè puoi scegliere di non obbedire agli istinti. Puoi scegliere.
Se pensi di essere una mucca, allora vivrai come una mucca.
E' una * possibilità * l'esistenza umana. Possibilità per te, possibilità che dai a te stesso e agli altri. Possibilità di cambiare il tuo destino e quello generale.
Ma a volte, è vero, preferiamo fare MU! E ci va bene così..ma fino a quanto?


Scegliere cosa? Scegliere di illudermi di essere una mucca? O scegliere di illudermi di essere un aquila?
Certo, posso illudermi di essere qualsiasi cosa, la realtà non cambia. Sono ciò che chiamiamo mammifero, homo sapiens, dotato di 4 arti etc...che in questo frangente dell'esistenza fa parte di una società di esseri umani che....etc.. etc...
Ciò che dico è che basta farsi illusioni, scendiamo dai nostri cazzo di piedistalli e riconociamoci nelle bestie che siamo. Accettiamoci per quello che siamo, questo potrebbe essere un primo passo per toglierci di dosso la merda accumulata nei millenni passati. Basta pensare e credere in cose assurde, folli, maestose ed irrealizzabili, torniamo a vederci per quello che siamo, scegliamo di credere ai nostri occhi piuttosto che a qualche libro scritto da qualche cazzone.




La mente, una macchina? Con motore a scoppio? O a carbone? :icon_scratch::biggrin2:
Gli ideali...bè dipende da che ideali uno ha!

Bhè...macchina non vuol dire esclusivamente motore....ma a prescindere il termine non è preciso. Quello che avrei dovuto usare è elaboratore.

Gli ideali sono dei pilastri che ci impediscono di usare la nostra mente in maniera onesta. Se chiedo ad un razzista di analizzare delle statistiche sui crimini negli USA direbbe che loro sono il diavolo e vanno eliminati.
Se chiedo lo stesso ad un nero, lui proverebbe a giustificare la sua ''razza'' in qualche modo.

Dov'è la verità? Non sta a me deciderlo, ma entrambi non sono in grado neanche di concepirla. Perchè? Per i loro ideali.

Credi che per te ciò non sia valido? Lo è per te come lo è per me e per tutti gli altri. Siamo fatti così e chi ci sfrutta lo sa. Allora dov'è la differenza? Io credo sia nella consapevolezza. Spesso non è tanto utile conoscere la risposta, ma capire la domanda. La risposta non c'è, è inutile. Comprendi questo e avrai fatto un passo verso qualcosa...che alla fine non conta nulla comunque.




Il quadro che fai è quello di un'umanità fatta di specie di tuberi abnormi che si muovono in un buco nero..non hanno occhi, né orecchie, né bocca...forse nemmeno dita per afferrare..e dentro sono vuoti, uguali a fuori, senza cuore né cervello.
Pensiamo a quanto contribuiamo noi a creare lo Stato di Cose, continuando a pensarla in questo modo...
è facile, ci sono cascato anch'io molte volte...e ogni tanto ci casco, ma è sconforto. non è la realtà.

Sconforto? lasciatelo dire...neanche un pò. Quello è rimasto negli anni passati, ora è inutile.

E lasciati anche dire che hai travisato il senso delle mie parole affibiandogli un significato che non hanno.
Noi abbiamo un determinato potere, possiamo fare determiante cose, possiamo provare determinate emozioni, ma per quanto vogliamo darci poteri soprannaturali attraverso la creazione di miti ed idoli, la verità è che siamo animali come tanti altri.

Se il castoro avesse avuto un vantaggio storico di 374.567.999 anni la sua intelligenza si sarebbe sviluppata a tal punto che sarebbe stato lui a guidare il mondo. Potresti forse coerentemente negarlo?
Solo perchè siamo arrivati primi non vuol dire che siamo unici, dimostriamo solo la nostra saccenza e stupidità a pensare di esserlo. Come dei bambini che scoprono di poter fischiare e credono di essere gli unici a poterlo fare, finchè arriva qualcuno che fischia addirittura meglio e il bambino ci rimane male. E l'universo è grande...

potpot23
19-12-15, 00:50
L'esistenza non ha alcuna volontà e non vuole nulla da noi. ...

L'esistenza non ha volontà?
Io ho scritto che tutti noi esseri dobbiamo fare i conti con l'esistenza..
l'esistenza è la vita sulla terra...e la vita sulla terra sono gli esseri...
i minerali ""forse"" e dico ""forse"" non hanno volontà, come la intendiamo noi...
ma gli esseri senzienti come noi hanno eccome la volontà..
noi umani in più abbiamo il libero arbitrio...



L'esistenza in realtà non esiste, è un concetto astratto che usiamo comunemente per indicare fenomeni molto diversi tra loro tutti accumunati da una sola cosa molto semplice: esistere.

Dire che l'esistenza non esiste è ardua! :biggrin2:


A volte noi dimentichiamo persino di esistere.....in questo caso mi viene mente un uomo che insegnava delle cose ad altri uomini. Una di queste era prendere coscienza di sè attraverso le sensazioni che il nostro corpo ci dà. La sedia è fredda, i piedi sono caldi, sudati, senti il sangue che scorre, senti le vene che pulsano, senti il battito, senti il respiro, senti te stesso. Perchè la mente è parte del nostro corpo fisico e spesso ce lo dimentichiamo fino ad allontanarci dall'essitenza stessa, finendo per vivere in un sogno dove la realtà oggettiva è lontana da quella obiettiva.

Oggettivo e obiettivo mi sembrano sinonimi..forse avrai voluto dire soggettivo...
ma in questo ottimo esempio soggettivo e oggettivo sono la stessa cosa...
e forse anche in qualche esempio in più...








Credo che alla fin fine non la pensiamo così diversamente anche se a leggere potrebbe sembrarlo.

La verità non è accettare la situazione, al massimo può essere una delle tante verità in un determinato contesto, ma la verità per me è relativa, è un concetto relativo, come l'umidità lo è per la temperatura, così la verità è relativa ad un contesto. .

Certo! Accettare la situazione nel senso, rendersi conto della complessità della vita.
Io dico che c'è sempre la possibilità di capire le cose.
Siamo abituati ai viaggi brevi, alle gite di un giorno, anche mentalmente, e metà del cammino lo facciamo per tornare.
Se veramente vuoi capire qualcosa di più della vita, a volte devi spenderla la vita in questo viaggio...perdere cioè le sicurezze e partire...




Scrivi che quando sei sereno è tutto luminoso. Quando sei triste il mondo è grigio. E' un pensiero saggio, anche sottovalutato a volte.
Io ti dico però che per me non fa differenza perchè purtroppo o per fortuna mi rendo conto che gran parte dell'esistenza non è da me condizionabile e in quanto tale, la mia percezione di essa, qualunque essa sia, lascia il tempo che trova, fondamentalmente è inutile. .

Tu dici che le tue azioni non possono condizionare in nessun modo la vita sul pianeta, ma pensa un attimo.
Tu ti trovi di fronte a un formicaio. Puoi scegliere di osservarlo. Puoi scegliere di distruggerlo. In tutti e due i casi influisci su altre forme di esistenza.
Tu dici, ma cosa cambiano le mie azioni. Non cambierà certo nulla nell'economia generale delle cose del mondo.
Ma sei sicuro? Forse in questo momento siamo troppo limitati per capirlo.
Ma dire che quello che facciamo e che siamo non influisce sul resto della vita va contro le teorie, non solo quelle più recenti, della quantistica.
Una particella che si trova in Italia, ora, sa esattamente quello che sta facendo una particella che si trova dall'altra parte del mondo.

Hai mai provato ad assumere psylocibe?

Se si, sai benissimo cosa intendo. In quelle condizioni puoi vedere bene le onde di energia, positiva o negativa, che emanano i corpi..
Puoi SENTIRE, in un modo del tutto nuovo, o meglio, ritorni a sentire, in un modo che avevi dimenticato.
Via tutti gli intellettualismi, via i pensieri inutili, le parole inutili. Si torna come quando si era piccoli.
E in fungo, ogni negatività, ogni atto di violenza, fisica o verbale, è un'idea intollerabile.
Ti prendi male.
Come fai allora a dire che nulla influisce su nulla?
Anzi, siamo sempre nel mezzo di uno scontro di energie...





Il desiderio di conoscenza non è da considerarsi ''positivo'' a prescindere, potrei elencarti vari esempi per cui il progresso e il desiderio di conoscenza ci si sono ritorti contro.

E' chiaro: la motivazione è la cosa più importante: c'è chi usa la propria intelligenza per costruire bombe atomiche, c'è chi usa la propria intelligenza per vendere qualsiasi merdata in televisione...e poi c'è Pasteur...o Jonas Salk...che pur di salvare vite umane, decise di non aspettare a brevettare il vaccino contro la poliomelite...e regalò la sua scoperta al mondo..



Ciò che dico è che basta farsi illusioni, scendiamo dai nostri cazzo di piedistalli e riconociamoci nelle bestie che siamo. Accettiamoci per quello che siamo, questo potrebbe essere un primo passo per toglierci di dosso la merda accumulata nei millenni passati. Basta pensare e credere in cose assurde, folli, maestose ed irrealizzabili, torniamo a vederci per quello che siamo, scegliamo di credere ai nostri occhi piuttosto che a qualche libro scritto da qualche cazzone..

Ma non credi, guardando la storia dell'umanità, che il problema è stato proprio la mancanza di consapevolezza, la distorsione della verità che ha generato mostri: non è già una passione bestiale, quella di possedere, di sopraffare, di avere il controllo su altre persone?
Per millenni siamo andati avanti così, e l'ultima rivoluzione fatta parlava proprio di giustizia materiale.
Abbiamo già vissuto abbastanza come mammiferi, ma vederla così non ha mai risolto niente, anzi:
ci ha fatto dimenticare la nostra vera origine...la vita umana dovrebbe avere la bellezza e l'incanto di quando si è bambini...







Gli ideali sono dei pilastri che ci impediscono di usare la nostra mente in maniera onesta. Se chiedo ad un razzista di analizzare delle statistiche sui crimini negli USA direbbe che loro sono il diavolo e vanno eliminati.
Se chiedo lo stesso ad un nero, lui proverebbe a giustificare la sua ''razza'' in qualche modo.

Dov'è la verità? Non sta a me deciderlo, ma entrambi non sono in grado neanche di concepirla. Perchè? Per i loro ideali...

No: basterebbe studiare la storia...
Capire le cause.
Hai citato i neri americani: ricordiamoci che quella gente è stata DEPORTATA dalla propria terra, ridotta in schiavitù, e portata a lavorare in America: sai quante sofferenze?
E' sempre stato così, quando c'è da costruire un impero: chi ha costruito Roma? chi ha costruito le bellezze del mondo? I grandi templi, le Piramidi? Gli schiavi. A salario zero. Sfruttati, pestati, uccisi. Quante sofferenze, pensa!

Se vuoi capire cosa succede oggi, devi cercare le risposte nel passato.

La storia a volte è molto oggettiva: e ritorna sempre.

Oggi tutti si lamentano del terrorismo. Terrorismo, terrorismo, terrorismo. Bandiere della Francia. Je suis di qui, je suis di là...Politici razzisti in televisione pontificano, tentando di acchiappare qualche milione di preferenze di spaventati vecchietti: magari gli stessi politici sono stati coinvolti in traffici di armi, che l'Italia, ricordiamolo, è uno dei primi paesi esportatori di armi.
Noi creiamo le cause, noi subiamo le conseguenze.
Noi bombardiamo, noi verremo puniti.
Anche se qui, forse il gioco è ancora diverso...e riesce incredibilmente a essere ancora più subdolo e schifoso...

Noi pensiamo un attimo...a una cosa...

ora divago.....ma è doveroso....

tutti si riempiono la bocca con la parola CIVILTA'....

noi siamo la civiltà......

....magari detto da Gasparri in tv.......surrealismo che nemmeno Bunuel...


Ma pensiamo un attimo all'antica Roma......un covo di pastori, contadini...erano molto spartani, dei trucidoni diciamo...una società violentissima...

chi ha portato la civiltà nell'antica Roma?

I Greci. Gli schiavi greci.


nel Medioevo, noi eravamo veramente delle bestie...come dici tu..

chi ha portato la civiltà? Il mondo arabo...

Da lì più tardi abbiamo avuto il Rinascimento, ecc...


Se aspettavamo che ce la portassero sti quattro patatari pontificanti, la civiltà, saremmo ancora a saltare di albero in albero...




Credi che per te ciò non sia valido? Lo è per te come lo è per me e per tutti gli altri. Siamo fatti così e chi ci sfrutta lo sa. Allora dov'è la differenza? Io credo sia nella consapevolezza. Spesso non è tanto utile conoscere la risposta, ma capire la domanda. La risposta non c'è, è inutile. Comprendi questo e avrai fatto un passo verso qualcosa...che alla fine non conta nulla comunque.

Sconforto? lasciatelo dire...neanche un pò. Quello è rimasto negli anni passati, ora è inutile.

E lasciati anche dire che hai travisato il senso delle mie parole affibiandogli un significato che non hanno.
Noi abbiamo un determinato potere, possiamo fare determiante cose, possiamo provare determinate emozioni, ma per quanto vogliamo darci poteri soprannaturali attraverso la creazione di miti ed idoli, la verità è che siamo animali come tanti altri.

Se il castoro avesse avuto un vantaggio storico di 374.567.999 anni la sua intelligenza si sarebbe sviluppata a tal punto che sarebbe stato lui a guidare il mondo. Potresti forse coerentemente negarlo?
Solo perchè siamo arrivati primi non vuol dire che siamo unici, dimostriamo solo la nostra saccenza e stupidità a pensare di esserlo. Come dei bambini che scoprono di poter fischiare e credono di essere gli unici a poterlo fare, finchè arriva qualcuno che fischia addirittura meglio e il bambino ci rimane male. E l'universo è grande...

Tutto questo materialismo sfrenato, deriva senza dubbio dal fallimento della religione in questa parte di mondo.
La religione cattolica ha fatto disastri, sia direttamente, che indirettamente.
Perciò sono subentrati altre divinità...Dio è diventato D'Io....

Io sicuramente non sono cattolico. Sono bene a conoscenza di tutti i crimini commessi dalla Chiesa Cattolica.
Ma mi rendo conto che Gesù Cristo e il suo esempio sono stati SEQUESTRATI dalla Chiesa.
E' stato usato il corpo di Gesù Cristo e continua ad esserlo.

Gesù Cristo non fornisce dogmi.
Buddha non fornisce dogmi.
Se non vuoi seguirli, non ti obbligano.
Socrate, non forniva dogmi.
Ti rivolgeva delle domande, e tu rispondevi, se potevi, finchè la verità, una verità, non la trovavi tu, da te.

Questo non è indottrinamento: è aiutare gli altri tuoi fratelli a riflettere. A pensare.
C'è sempre la possibilità di capire. Ogni cosa.

tiffenau
19-12-15, 09:51
Non esiste differenza tra cio che vive e cio che non... Sempre un prodotto delle supernova siamo! Fino al ferro viene prodotto nei nuclei, dal ferro in poi nelle esplosioni... Arrogarsi diritti incosistenti e' molto 'umano'

Yomi
31-03-18, 01:27
Perché la comprensione e la successiva trascesone comincia con l'accettazione. Finché ci vedremo come qualcosa che non funziona, che non va bene, che deve cambiare, non ci renderemo mai conto di chi siamo. E chi può davvero crescere socio/menta/spiritualmente senza sapere dove sta andando, dimenticando le basi?


Grazie Cheese.
Leggevo qua e là, e ho trovato questo pensiero. Mi sarà di grande aiuto, per il proseguo del mio corso Oss. :polliceu: