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Visualizza Versione Completa : Controlli sul lavoro: the never ending story



Caramel
09-04-16, 22:48
Buone cose a tutti, apro questo 3d per raccontare la situazione poco chiara che io ed i miei colleghi di lavoro affrontiamo da qualche tempo a questa parte.
Premetto col dire che sono occupato da 16 anni come operaio in uno degli stabilimenti di una nota cartiera del nord Italia.

Andiamo con ordine:

Nel 2009 ci è stata consegnata una copia dell'articolo di legge secondo la quale determinate categorie di lavoratori (elencate e specificate) devono essere sottoposte, una volta all'anno e senza preavviso, al test tossicologico tramite esame delle urine, pena la sospensione dalla mansione lavorativa e la consegna del caso al Sert.
Tra le categorie citate vi era evidenziata la dicitura 'chi effettua trasporto materiale' che, se messa a paragone con le altre voci in elenco, si evinceva che fosse riferito a conducenti di automezzi pesanti.

Nel corso del 2010, facendo fede alla sopracitata frase, agli operai assunti ed impiegati come conduttori di carrelli elevatori (tra i quali il sottoscritto perché all'epoca lo utilizzavo saltuariamente) viene presentata la convoca per tale test presso l'infermeria in presenza del medico del lavoro e sotto l'attento controllo da parte di un medico esterno presentatoci in qualità di rappresentante del SERT.
Già dopo la prima giornata, gli operai si lamentano per l'arroganza e per le insinuazioni di tale medico nel caso di domande in merito, proteste o difficoltà di minzione, nonché per il fatto di dover donare il campione sotto stress e sotto stretta sorveglianza come deve fare chi è già in torto. Lamentele in parte accolte, in quanto il suddetto incaricato ha presenziato solo alle prime 3 giornate ed è stato poi sostituito.
La convocazione per me è arrivata nel mese di settembre, ovviamente mi son fatto trovare pulito e l'anno si è chiuso così.

Nell'anno 2011, l'obbligatorietà dei test viene estesa alla totalità degli operai in seguito ad un fantomatico accordo stipulato tra l'azienda e uno dei rappresentanti sindacali dell'epoca che dopo qualche mese ha cambiato posto di lavoro. Allo stesso tempo vengono indetti dei corsi di formazione per l'utilizzo del muletto, obbligatori per tutti, con tanto di consegna di attestato.
Nello stesso anno, a seguito dell'aggravarsi di una neuro-discopatia, chiedo ed ottengo (non senza ripercussioni) il cambio di mansione da jolly di reparto a conduttore di impianto di taglio carta. Dopo aver sottoposto il referto della mia rmn al medico aziendale durante la visita periodica, con rammarico mi disse che, nonostante le condizioni della mia schiena fossero peggiori di quelle di un uomo di 75 anni, non avrebbe potuto esentarmi da nessuna mansione (compreso l'utilizzo del carrello elevatore) poiché a suo dire ha ricevuto pressioni dall'alto. Ad ottobre, grazie ad un escamotage, passo pulito il test.

Arriviamo dunque al mese di marzo 2012, vengo convocato per il test ma, stremato dagli effetti collaterali prima del Diclofenac, poi del Bentelan, in quel mese stavo cercando di convivere coi dolori assumendo di tanto in tanto del Contramal, farmaco derivato da oppiacei e regolarmente prescrittomi dal medico condotto. A quel punto, rifiuto (come concesso dalla legge) di firmare la convoca ma, con effetto immediato vengo raggiunto dal direttore dello stabilimento che mi intima di persona di presentarmi in infermeria dove, una volta spiegata la situazione al dottore, vengo rinviato a nuova visita con la raccomandazione di presentare la dichiarazione scritta del mio medico con la prescrizione di quel farmaco. Il testo di legge, in caso di rifiuto, parla di ri convocazione entro e non oltre 10 giorni dallo stesso, ma per quanto mi riguarda sono stato richiamato 19 giorni dopo tale termine e sono risultato negativo.

Il 2013 è l'anno in cui risulto positivo ai cannabinoli. E' dicembre, so che prima della fine dell'anno torneranno a guardare dentro la mia pipì, mi astengo dalla fine dell'estate e mi aiuto smontando le sigarette e rollando il solo tabacco nelle cartine lunghe per patire meno la nostalgia. Una mattina mi sveglio, nel posacenere ci sono 3 rullini, due sono i resti delle canne della mia compagna, uno è sicuramente solo tabacco.
Fu così che, dopo il caffè del 2 dicembre, per sbaglio mi son fatto UN solo tiro di canna. Due giorni dopo, test. Nella convocazione, in linea con tanti miei colleghi, specifico in calce che ancora non ci é stato mostrato, per presa visione, il fantomatico accordo di cui sopra, inoltre segnalo che la mansione che ricopro non prevede l'utilizzo del carrello elevatore. Comunque entro dal medico, sicuro che mezzo tiro non abbia lasciato traccia, ma purtroppo mi sbagliavo e risulto positivo. Il dottore sigilla i campioni di urina che invierà al Sert e mi assicura che, come disposto dall'articolo di legge, la mia privacy è al sicuro ed avrò i risultati entro i 10 giorni successivi.
Nel frattempo ritorno piuttosto spaventato al mio lavoro, certo che la mia privacy sia tutelata, ma a malincuore scopro che sia il direttore, sia il mio capo reparto ed i suoi 3 sottoposti, sono stati avvisati della mia non idoneità ad una mansione che non è la mia... Non solo, sono inoltre così gentili da aspettare il 13 gennaio 2014 per farmi comunicare dal medico che il Sert ha rilevato una quantità di metaboliti inferiore al limite di 0,5 mg/l e che in sostanza risulto pulito e per questo io e la mia privacy abbiamo passato il Natale più brutto della nostra vita.

Nei primi mesi del 2014 scopro che, per far sì che tutti gli operai debbano sottoporsi a test tossicologico, è necessario che essi aderiscano al corso di formazione per carrellisti entro il mese di marzo del 2015. Pur non essendo un corso obbligatorio, in quanto disposto al di fuori dell'orario lavorativo, noi tutti abbiamo ricevuto una notevole quantità di pressioni affinché vi partecipassimo.
Dal canto mio, durante la prova pratica ho palesemente dimostrato (volontariamente) di non essere idoneo, andando a sbattere qui e là nel percorso previsto. Nonostante ciò sono stato abilitato alla guida e mi è stato perfino rilasciato un certificato.

Arriva così il 2015, a metà anno un mio collega, rappresentante sindacale degli operai, per l'ennesima volta chiede all'ufficio del personale che venga fatta chiarezza su questo benedetto accordo, riporta la richiesta anche sulla convocazione al test ed infine non si presenta in infermeria. Il giorno successivo viene interpellato dalla direzione e dall'ufficio del personale che gli chiede spiegazioni. Passano i 10 giorni utili per ripetere il test, ma niente. Altri 10 giorni dopo gli viene presentata una nuova convocazione, ma nuovamente non vi aderisce. Seguono vari incontri con la direzione del personale nei quali egli si oppone in quanto non ha ancora avuto risposta in merito alle nostre richieste di chiarimento. Gli viene assicurato più e più volte che la situazione verrà definita a breve. Addirittura si fanno sfuggire che negli altri stabilimenti dell'azienda, viene sottoposto a test SOLO chi il carrellista lo fa di mestiere, e non occasionalmente, per capirci, solo coloro che in busta paga hanno specificata la dicitura 'Carrellista'.

Ad oggi, nulla è cambiato. Con febbraio sono ricominciate le sessioni di test ed ora sto aspettando con ansia il giorno fatidico.
Il mio collega non è più stato chiamato e non ha più saputo niente, se non che c'è l'intenzione di introdurre il tampone salivare in alternativa all'esame delle urine. Soluzione più corretta, soprattutto per chi come me si fa un paio di cannette al giorno, certo, ma ancora basata su di una legge interpretata a discrezione dell'azienda in cui lavoro.

Ora, posso comprendere il fatto che ciò faccia parte di un piano per la tutela dell'azienda e di chi ne risponde, ma mi chiedo come mai non siano stati introdotti controlli rivolti ad individuare chi abusa di alcol (problema presente ed evidente da noi). Mi chiedo come mai gli stessi controlli che avvengono sulla strada, risultano di difficile applicazione tra le mura aziendali. Nello stesso momento mi chiedo perché debbano scavare fino a 40 giorni nel mio passato analizzandomi le urine, mentre se mi fermano le ffoo posso garantire di essere lucido al momento del fermo, grazie all'utilizzo del tampone.
Si vociferava su costo di tale operazione annua, tra stick per le urine e tempo perso dal medico. Pare ammonti a 80 euro a persona, moltiplicati per 180 operai.
Mi chiedo se esista un modo per essere tutelato e per far valere i miei diritti.
Vi chiedo dei consigli, su questo e su come mi devo comportare in futuro. Per quest'anno vorrei rifiutarmi, ma a differenza del mio collega non rappresento nessuno tranne me stesso e non godo della tutela di cui potrebbe godere un sindacalista.

Se siete arrivati fin qui vi ringrazio per l'attenzione, spero mi possiate consigliare.

Grazie in anticipo, Caramel.

Yomi
10-04-16, 06:10
Grazie della condivisione Caramel,
io direi di richiamare l'avvocato Avv. Zaina , affinché possa toglierti ogni dubbio.
A me pare, che tu debba per forza avere scritta sul contratto, una mansione per la quale sia necessario l'esame...:icon_scratch:

Comunque vada, in bocca al lupo! :wub:

Caramel
13-04-16, 05:42
Vorrei specificare che ho scritto in prima persona e continuerò così, ma la stessa mia situazione è condivisa dalla quasi totalità dei miei colleghi.
Dunque, il contratto è quello nazionale per cartai.
Sulla mia busta paga, la mansione specificata riporta 'bobinatrice', macchinario che non richiede l'utilizzo di carrelli elevatori.
Sulla busta paga di un carrellista, vi è riportata la dicitura 'carrellista'.
Sul referto che il medico ci consegna dopo il test, fino al 2013 era specificata la mansione 'carrellista' per chiunque, dal 2014 riportano 'operaio di allestimento con uso carrello'.
Torno a specificare che non è previsto l'uso del carrello per la mia mansione e, se fossi impiegato anche come tale, mi dovrebbero inoltre corrispondere in termini di denaro in quanto doppia mansione.
Per finire, personalmente, sui referti del medico aziendale che mi riguardano, egli stesso ha specificato 'limitare l'uso del muletto' a seguito della presa visione dei documenti medici che gli ho consegnato inerenti alla situazione del mio rachide. In sostanza, quindi, anche volendo non potrei ricoprire la mansione a rischio per la quale mi sottopongono agli accertamenti.

Caramel
11-05-16, 16:21
Fuga di notizie dalla mia 'talpa' personale: domani alle 14 ho la visita medica col test delle urine. Mi sto procurando del prodotto pulito da un mio amico.

asa82
01-06-16, 09:20
In bocca al lupo cream!!

Caramel
01-06-16, 12:30
Grazie asa82, è andato tutto bene nonostante il medico abbia avuto nuovamente l'ordine di assistere alla minzione. Avevo il piscio pulito in un sacchetto gelo per alimenti, nei boxer a contatto col calore del corpo da un paio d'ore, che ho forato con un unghia al primo momento di distrazione del doc.
Però questa storia deve finire, non si può vivere con l'ansia di essere trovati positivi ad un controllo con eventuali conseguenze poco piacevoli, che in termini legali non mi spetta.
Sono consapevole dei rischi che corro nella vita di tutti i giorni, sia sulla strada, così come sul lavoro. Per questo, allo stesso modo in cui evito di guidare fumato, evito pure di presentarmi così al lavoro.

calcifer
05-06-16, 10:37
ciao Caramel,
premesso che forse ho capito di che azienda stiamo parlando (se è in provincia di BG...), mi spiace molto per la situazione in cui ti trovi.
Anche perchè a rigor di logica per il lavoro che svolgi sarebbe ben più pericoloso un abuso di alcool, piuttosto che di cannabis.
Solo che con l'alcool nel giro di 24h hai il sangue pulito, mentre con la cannabis.....:icon_rolleyes:

Conosco altre persone che svolgono la tua tipologia di lavoro, che comporta l'utilizzo di mezzi di movimento, sia in industrie medie che grandi ma nessuno è sottoposto a controlli tanto vessatori. nel senso... si, una volta all'anno vengono sottoposti all'esame delle urine, ma senza nemmeno bisogno di chiedere, vengono avvisati con giorni di anticipo e nessuno controlla durante la minzione...... forse che nella tua azienda è capitato qualche incidente direttamente riconducibile all'assunzione di cannabis ?? Oppure che la tua azienda stia cercando di "sfoltire" il personale anche facendo ricorso a questi "trucchetti" ??

Caramel
05-06-16, 13:33
Da ciò che mi scrivi, calcifer, con dispiacere vedo che la mia non è l'unica azienda ad aver adottato un metodo così (cit.) vessatorio. Io lavoro in Trentino in una delle tre filiali la cui sede si trova in Veneto. Posso affermare con certezza che ne' in sede e nemmeno nelle filiali (in un totale di circa 800 operai, non siamo la Fiat) incidenti ne sono ancora successi, ma mai nessuno legato all'uso di cannabis.
Il fatto che forse non ho tenuto in considerazione è, come dici tu, che sia frutto di qualche trucchetto aziendale, ma finora, per loro, non ha prodotto nessun risultato...

calcifer
05-06-16, 16:04
niente, stiamo parlando di aziende diverse... ma poco importa.
Riguardo il motivo di tale accanimento... fai un semplice ragionamento : che vantaggi avrebbe, in termini di produttività e quindi di "guadagno" la tua azienda a fare di tutto per "beccare" chi fa uso di cannabis ??
Assolutamente nessuno, anzi..... potrebbe trovarsi con dei lavoratori "inabili" al lavoro che devono svolgere e quindi mansioni scoperte da un giorno all'altro.....
L'azienda una volta che dimostra che i controlli sono stati eseguiti, a livello legislativo è a posto... anche in caso di incidente.
Quindi la spiegazione più probabile è quella che ho ipotizzato, ovvero cercare di "incastrare" i lavoratori per avere un appiglio legale attraverso cui licenziarli... bella azienda !! :icon_rolleyes:

Comunque, tieni duro.... continua a fumare (fuori dagli orari lavorativi, ovviamente..) e non dargliela vinta !!

moran
05-06-16, 16:15
Ho dovuto fare test per oltre un anno...ho dovuto fare un ramadan forzato per diversi mesi e posso capirti bene, nel mio caso era quasi impossibile sfuggire o adulterare i test che erano molto accurati e indiscreti.
Alla fine con un pò di fantasia una soluzione efficace per fortuna e' saltata fuori e ho potuto risolvere.
Se sei un assuntore moderato nella maggiorparte dei casi bastano un paio di settimane, massimo tre per risultare pulito dalle urine, mentre se assumi quotidianamente cannabis a dosaggi medio alti potrebbe non bastare un mese intero.
Se quelle sono le regole giuste o sbagliate del tuo lavoro ci puoi fare ben poco, se non sviluppare qualche metodo fantasioso che possa funzionare, ormai visto che sono anni che va avanti dovresti avere avuto l'imput giusto. :biggrinthumb:

Caramel
06-06-16, 17:57
Diciamo che gli espedienti si trovano, ma bisogna essere pronti per tutto l'anno...
Volevo aggiornare la situazione: il mo collega rappresentante sindacale è stato chiamato a sottoporsi al test nonostante il direttore del personale gli avesse assicurato che prima di tutto si sarebbe provveduto a rispondere alle nostre ormai datate domande al riguardo. Contattato telefonicamente, quel giorno, il direttore del personale, che pareva aver completamente ribaltato la "gabbana", ha intimato al mio collega di presentarsi dal medico per non incorrere in azioni disciplinari. Non avendo alternative e volendo fugare ogni dubbio, ha accettato di sottoporvisi ed è risultato negativo.
Ora, in accordo con gli altri rappresentanti, sta lavorando per stipulare una vertenza sindacale sperando di mettere chiarezza su questo che è percepito un abuso.
Vorrei chiedere gentilmente all'avvocato Avv. Zaina un parere al riguardo

Yomi
07-06-16, 08:15
Diciamo che gli espedienti si trovano, ma bisogna essere pronti per tutto l'anno...
Volevo aggiornare la situazione: il mo collega rappresentante sindacale è stato chiamato a sottoporsi al test nonostante il direttore del personale gli avesse assicurato che prima di tutto si sarebbe provveduto a rispondere alle nostre ormai datate domande al riguardo. Contattato telefonicamente, quel giorno, il direttore del personale, che pareva aver completamente ribaltato la "gabbana", ha intimato al mio collega di presentarsi dal medico per non incorrere in azioni disciplinari. Non avendo alternative e volendo fugare ogni dubbio, ha accettato di sottoporvisi ed è risultato negativo.
Ora, in accordo con gli altri rappresentanti, sta lavorando per stipulare una vertenza sindacale sperando di mettere chiarezza su questo che è percepito un abuso.
Vorrei chiedere gentilmente all'avvocato Avv. Zaina un parere al riguardo

Hola Caramel,
ti conviene presentare la questione, nella sezione apposita. Ecko ha appena aggiornato, confermando la presenza dell'Avv. Zaina, che risponderà settimanalmente, ai topic aperti nella sezione stessa.

Intanto, un grande in bocca al lupo!!:polliceu:

Martani
07-06-16, 11:25
ehm.....


http://cleanu.de/it/fake-penis/


:icon_lol:

Yomi
07-06-16, 11:56
Hola Caramel,
ti conviene presentare la questione, nella sezione apposita. Ecko ha appena aggiornato, confermando la presenza dell'Avv. Zaina, che risponderà settimanalmente, ai topic aperti nella sezione stessa.

Intanto, un grande in bocca al lupo!!:polliceu:

Grande Martani :roflmao::roflmao:!! E intanto mi scuso con Caramel, visto che questo topic, è già nella sezione apposita!!:eek:

Martani
09-06-16, 11:58
Grande Martani :roflmao::roflmao:!! E intanto mi scuso con Caramel, visto che questo topic, è già nella sezione apposita!!:eek:

eh si, so magazziniere....


e lo uso da un po':whistling:

Caramel
09-06-16, 13:48
Martani, diventerai il nostro fornitore :yes:

Martani
09-06-16, 20:14
io e 2 altri amici lo abbiamo preso in comune (costa 150euro) e ce lo passiamo, tanto abbiamo gli esami in mesi diversi!!

comodissimo!!:icon_lol:

Avv. Zaina
11-06-16, 18:53
La questione è complessa e chiara al contempo.
Complessa perchè investe il sistema globale delle relazioni sindacali e dimostra come l'azienda si muova sempre nella logica della pressione e delle verifiche fatte in modo intimidatorio.
Non ho mai avuto particolare feeling con i sindacati e mi domando come mai in situazioni di questo genere, che richiederebbero proprio il loro intervento, non ci siano - invece - segnali di vita e di tutela dei lavoratori.
E' chiara perchè le verifiche vanno fatte nei confronti dei lavoratori che rivestano incarichi concernenti automezzi od altri mezzi di locomozione e trasporto merci interni alla azienda.
La necessità di verificare l'idoneità del singolo in relazione alla mansione da svolgere è condivisibile, anche se sono pienamente d'accordo sul fatto che i controlli dovrebbero coinvolgere anche l'uso di alcool.
Bisogna contestare la pretesa dell'azienda.

Sinclair
12-06-16, 12:52
i controlli dovrebbero coinvolgere anche l'uso di alcool. Come non quotare in pieno!