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Visualizza Versione Completa : Prodi, il bugiardo



logos12
01-01-70, 01:33
Ricordate cosa disse Ferrando riguardo i vari prodi, d\'alema, fassino e come cerco\' di far ragionare il Fausto?
L\' Unione se vince dura tre mesi ( \" falce martello \" e \" scudi crociati \" non possono andare de\'accordo )
Meditate gente meditate

Fedeli alla linea
la linea è tornata
si chiama Ferrando.

ciao
logos12

logos12
01-01-70, 01:33
scappare sempre scappare................
xchè dottorzoid?
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BoNgUsTaIo
01-01-70, 01:33
sapevo che non c\'era da fidarsi del mortadellone...chi cazzo voto?rosa nel pugno?prc?scappo a vivere su un\'isola deserta?mi sparo?smetto di fumare?mi sbatto la testa al muro?vi ammazzo tutti? :-[ :-[ :-Y

Itsprobablyme
01-01-70, 01:33
Stiamo attenti.
Vogliono prenderci per i fondelli.
Ma noi abbiamo consapevolezza.
Antiproibizionisti.it e il suo segretario ne hanno veramente tanta.

Qui stanno giocando sulla nostra pelle.
Tutti. Anche Romano Prodi.

Ed allora non dobbiamo sfilare per dare un voto.
Dobbiamo combattere CONTRO chi ci vuole mandare in prigione
da SEI a VENTI ANNI...
e CONTRO chi tradisce le nostre speranze...

________________________________________________

di Marco Contini, Segretario dell’Associazione Politica Antiproibizionisti.it

ROMA, 8 marzo 2006 - Brutto scivolone per Romano Prodi a Porta a Porta. Nella puntata andata in onda ieri sera, il leader del centrosinistra inciampa su una maliziosa quanto opportuna domanda postagli da Marcello Sorgi.

Non si tratta semplicemente di una brutta figura. È una dimostrazione palese della doppiezza e dell’ambiguità che caratterizzano un uomo che si candida a governare il Paese. Uno di quei casi in cui l’unica cosa certa è che chi parla non dice tutta la verità e, probabilmente, non l’ha mai detta.

Quanti governi sono caduti per una bugia? Nelle grandi democrazie occidentali la credibilità , anche personale oltreché politica, di chi si propone un incarico di così grande responsabilità è sempre messa alla prova, anche nelle occasioni più banali e, apparentemente insignificanti.

Nulla può giustificare una menzogna. Nemmeno in casi estremi o in circostanze tremendamente drammatiche. Si pensi, ad esempio, a quanto recentemente accaduto in Spagna a Jose Maria Aznar, all’indomani dell’undici marzo di appena due anni fa.

In Italia, invece, pare che la licenza di mentire la si conceda a chiunque, senza troppi problemi.

E in questo caso di menzogna si tratta. Ma prima esaminiamo i fatti, poi arriveremo a trarre le conclusioni.

Sin dalle prime battute si intuisce chiaramente quali siano le reali intenzioni del candidato Premier dell’Unione. Tenta volutamente di mantenere un tono leggero e scherzoso, l’argomento è dei più spinosi: quali leggi cambierà la sua maggioranza, se vincerà le elezioni?

La prima risposta è cauta: « Le leggi ad personam le aboliamo. Le altre le cambiamo profondamente (quelle che van cambiate), ma discutendo punto per punto cosa va cambiato».

Poi arriva la prima doccia fredda per coloro che, ingenuamente, fino a quel momento avevano riposto sul Professore tutte le loro speranze di cambiamento: « Io non son mica matto a dire “adesso viene un nuovo governo e cambia tutto!�… Il Paese ha bisogno di certezza. Il Paese ha bisogno di serenità ».

La certezza dell’immobilismo perenne. La serenità , meglio detta rassegnazione, di chi abbandona ogni speranza.

Ma Sorgi lo incalza, non molla la preda. Non si fa distrarre dai tentativi, per la verità un po’ maldestri, di cambiare discorso e arriva al punto: la legge sulla droga. Che ne sarà ?

Il programma dell’Unione, in questo caso, parla chiaro. Tra le 280 pagine che lo compongono, non è difficile individuare il paragrafo di una ventina di righe che racchiude la ricetta per educare, prevenire, curare. L’ultima frase è esplicita (forse l’unica interpretabile in modo così univoco) e non lascia dubbi: “Il decreto legge del governo sulle tossicodipendenze deve essere abrogato�.

Eppure, Prodi tentenna, quasi a cercare di prendere tempo. Prima tenta di cavarsela con una battuta («era la legge sulle Olimpiadi, veramente…», ammicca sorridente rivolgendosi a Vespa), poi, di colpo, il tono si fa serio e compito, il volto assume un’espressione preoccupata e ha inizio il free-climbing a mani nude sugli specchi.

La prende alla lontana: «L’aver disciplinato un problema così delicato come quello de.. de.. della droga, no, messa lì in una disposizione che riguarda le Olimpiadi per me… è…». Tenta di spiegare con la mimica facciale ciò che a parole non riesce a esprimere.

Poi parte la sequela delle varie interpretazioni del Muccioli-pensiero, alla ricerca dell’esegesi perfetta del leader di San Patrignano.

Le voci si sovrappongono, si crea un po’ di confusione, ma Sorgi passa alla domanda diretta: «ma dico, ma lei la cambierà o no questa legge? ».

La risposta non arriva subito. Prodi lascia prima sfumare una frase iniziata precedentemente, quasi non riuscisse più a interrompersi. Poi capisce che non ha speranze di cavarsela. Deve rispondere.

«La cambierà … ehh… ahh… », allarga le braccia con fare interrogativo, come se ci stesse ragionando lì per lì, sul momento. «Non è certo una legge organica che tiene presente i problemi reali dei giovani, i loro drammi». Bofonchia qualche altra cosa che non si capisce. «Così… È una legge puramente punitiva quindi è chiaro che bisognerà … a tempo dovuto… fare una legge che sia anche uno strumento di aiuto, di educazione alle famiglie». Gesticola sempre più animatamente, disegnando dei grandi cerchi con le braccia. «Di-di… di… che metta anche una cornice di aiuto a questo problema. Questa legge ha voluto…». Non completa la frase, boccheggia come un pesce rosso in una vasca senza ossigeno, poi cambia discorso e chiama in soccorso Muccioli. «Muccioli ha detto una cosa terribile. Muccioli non è certo vicino al centrosinistra. Ha detto una cosa terribile: “è una legge elettorale�. Questa è una legge elettorale - i cerchi disegnati dalle braccia si fanno sempre più grandi, sembra quasi nuotare in un ambiente melmoso - poi, quando son finite le elezioni, faremo una bella riflessione, Governo e opposizione, su questo problema che è estremamente serio e estremamente grave».

Fine del discorso. Si passa a un altro argomento e la giostra continua.

Ora, la domanda è una sola: dov’è che Prodi mente? Tre le possibili risposte.
In una prima ipotesi, viene da pensare che sin da quando il programma dell’Unione è stato scritto, esistesse già l’intenzione di non rispettare quel punto specifico.
L’alternativa è che invece - temendo che mettere in discussione quella legge potesse rivelarsi una mossa impopolare, considerato il target di elettori che segue Porta a Porta – Prodi abbia preferito non rivelare il reale contenuto del suo programma, mentendo quindi ai telespettatori.
Se nessuna delle risposte precedenti è vera, si affaccia una terza possibilità , ancora più inquetante: non soltanto Prodi non ha scritto lui quel programma, ma non l’ha nemmeno letto.

Quale che sia la versione più attendibile, resta comunque il fatto che ci troviamo dinanzi a un candidato che tenta di prendere in giro i propri elettori e ciò, in un Paese normale, dovrebbe essere cosa piuttosto grave.

Ci chiediamo (e chiediamo a tutti coloro che in queste settimane hanno annunciato l’imminente avvento di una nuova era) per quale ragione dovremmo fidarci delle false promesse di un centrosinistra che ora finalmente rivela la sua unica vera ambizione: non governare per cambiare, ma governare per governare.

A che servono, dunque, e a chi si rivolgono le parate, le manifestazioni, le colorate proteste che in tanti si apprestano a mettere in scena nei prossimi giorni?

Che hanno da dire su questo quelle forze (dai Verdi alla Rosa nel Pugno, passando per Rifondazione Comunista) che riconoscono in Romano Prodi il loro leader, pur proclamandosi da sempre antiproibizioniste?

Appare forse più chiara, sotto questa nuova luce, la ragione per cui, da parte di diverse forze politiche che fanno parte di quella coalizione, si guardasse al referendum - e non già all’azione parlamentare - come unica via per tentare di sanare la situazione irresponsabilmente lasciata in eredità dall’attuale Governo. Ma se questo è ciò che ragionevolmente si può prevedere, non è onesto illudere gli elettori chiedendo il loro consenso per governare in cambio qualcosa che si può fare altrettanto bene stando all’opposizione.

Certo è che, di fronte a questa finta competizione elettorale, l’unica cosa certa è che, comunque vada, saranno le componenti più conservatrici e reazionarie, per loro stessa natura proibizioniste, ad averla vinta.

Anche di fronte a questa triste prospettiva, non rinunceremo mai a batterci per difendere la libertà . La nostra, la vostra e anche quella di coloro che, rassegnati a un destino che credono già scritto, non sanno di averla.

DrZoidBud_BAN
01-01-70, 01:33
Io vi dico solo questo: Se tutti i consumatori di canapa e derivati decidessero di smetterla di FARE gli italiani e emigrassero tutti in olanda o altri luoghi con leggi più diciamo elastiche, in cerca di asilo politico, forse i governanti italiani sarebbero costretti a ri-considerare le loro decisioni.Ma chi se la sente di lasciare la nostra bella italietta!?meglio agire come criminali, nascondendosi continuamente, passandosi un joint come fosse eroina....meglio approfittare della situazione, organizzando grandi feste all\'aria aperta e chiamandole \"manifestazioni\"...così da poter unire il necessario e l\'utile al dilettevole..

non vi sta bene la situazione \"droga\" in italia?
mandate a fanculo l\'italia... non è mica così difficile... l\'hanno fatto i nostri antenati a bordo di carrette del mare perchè non possiamo farlo noi?
Forse perchè l\'italia non può permettersi di \"far emigrare\" i suoi cittadini?
ci tenete così tanto alla vostra \"istruzione\"? al vostro futuro di italiani? anche se ormai ci stanno togliendo ogni diritto costituzionale?voglio un\'italia di extracomunitari che lavorano come schiavi fino al momento in cui si ribelleranno? che si accomodino... non sarò certo io a evitare che accada.
immagino già il discorso del silvio: E\' una vergogna! Italiani che emigrano in olanda come ALBANESI!Come africani!abbandonano la loro terra natia... e blabla... e ci credo: te ci fai sgobbare per due soldi, ci fai fare co co co, poi ci metti in gabbia perchè giustamente vogliamo rimbambirci un pò per \"dimenticare\", e perchè no, alcuni anche recuperare qualche quattrino in più così da poter pagare i libri per suo figlio, che non riesce a comprare con lo stipendio del suo lavoro interinale, e pretendi che ti diciamo pure grazie?
MA VAFFANCULO!
ma a quel punto sarà troppo tardi.. perchè chi se ne sarà andato, non avrà più voglia di tornare. :-?

Sai chi se ne frega dei loro scudi, delle loro falci e dei loro martelli...
Io voglio solo fumare spinelli...
senza rischiare di diventare come Rutelli. :-]