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Visualizza Versione Completa : Casistica procedimenti penali



rastafari80
11-12-17, 12:54
A fronte di tanti suggerimenti che leggo sul forum per "spingere" la legalizzazione, mi chiedevo se ad oggi non esiste già una casistica tale che può costituire una sorta di "salvagente" per i grower e non.

E' abbastanza facile trovare nelle notizie informazioni su arresti, pene e quant'altro e come sappiamo in tanti casi polizia/questure/giudici non vanno oltre per una serie di ragioni.
Raccogliere queste ragioni sarebbe quantomeno un modo per capire se vi è un'inquadramento tale per cui la legge non procede.

Mi spiego meglio, banalmente ho letto di una persona arrestata con un etto in casa, non denunciato perchè rastafariano [quindi mi basta tenere in casa il libro di Re Solomone, per esempio?]
Due gg fa' leggo di un veterinario arrestato a seguito di un controllo dovuto a semi comprati online [...] e successivamente non perseguito perchè era per uso personale, non ne aveva mai venduto ecc.ecc. [Quindi non tengo contenitori "piccoli" in casa?]
Oggi leggo di madre e figlio presi con una piantagione [non una decina di piante eh], pena sospesa per lui, per lei obbligo di firma...

LO SO che tutto sta alle persone coinvolte, sia per chi commettere il reato, sia per chi è incaricato di perseguirlo, TUTTAVIA mi sembra strano che non vi sia già uno storico tale che delinea in modo preciso quando coltivare e/o consumare cannabis non rappresenta un illecito per il quale valga la pena procedere.
E prima che mi diciate "lo è sempre" leggete un po' in giro, ci sono tante sentenze in questo senso.

Sarebbe bello riuscire ad avere un confronto con un avvocato penalista a riguardo perchè, così come le stanno trovando le aziende di cannabis legale, le crepe ci sono.

E mi chiedo se non ci siano anche i numeri per una class action contro lo Stato sulla costituzionalità di leggi obsolete, volutamente ignorante e che spingono i cittadini a muoversi al di fuori della legge.

ermanno
11-12-17, 13:42
bel dibattito...seguo:polliceu:
io credo che dipende molto dall'avvocato che hai e dal giudice che trovi...
purtroppo ,come ben sai, LA LEGGE è UGUALE PER MOLTI,MA NON PER TUTTI:wallbash:
trovi in galera il pensionato che ha rubato la mela alla conad e poi trovi al bar a bere caffè il pluripregiudicato e chi più ne ha più metta...

PECCATO CHE IN ITALIA ,ci sentiamo ITALIANI, solamente ai mondiali oppure di fronte ad un maledetto pallone(CALCIO)....se solamente fossimo più UNITI E PATRIOTTICI...a quest'ora eravamo davvero IL BEL PAESE PIù INVIDIATO DI TUTTI....vabbè discorsi infiniti

Avv. Zaina
25-02-18, 18:40
Non bisognare fare confusione fra leggi e sentenze.
Queste ultime non sostituiscono le prime, ma si limitano ad interpretarle.
Dunque il consumo di sostanze stupefacenti (o la detenzione) non costituisce reato, sempre che il quantitativo detenuto non sia rilevante o, comunque, logicamente incompatibili con la costituzione di una piccola scorta.
La coltivazione, invece, è tuttora reato, salvo poi venire giudicata, in specifici casi inoffensiva e, quindi, non punibile.
E' possibile ricostruire un iter storico-giuridico delle oscillazioni giurisprudenziali, ma anche una volta conclusa un'opera del genere (particolarmente complessa e non agevole) non si avrebbe una linea guida sicura, in quanto i giudici - sia di legittimità, che di merito - hanno dimostrato di mutare opinione troppo spesso.