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Visualizza Versione Completa : Il mito dell'identita'



Hollyweed
09-06-19, 09:49
Il mito della caverna platonica dell’identita’

Vorrei per prima cosa chiarire quello che secondo me vuol dire fascismo. Il fascismo viene definito da chi lo vorrebbe diffondere come trascendente, relativista, femminista (almeno nella propaganda), anti-capitalista (nella sua versione contro il liberalismo e liberismo), irrazionale (contro apparato tecnico scientifico)…secondo la mia umile opinione potrebbe essere vero il contrario, e cioe’ fascismo, lo vedo piu’ come il comunismo, uniti nel essere sistemi politici materialisti, in quanto assolutisti, patriarcali, capitalistici, futuristi e razionalisti.

Tornando ad oggi, ed ecco il perche’ del mio discorso precedente, si vede un ritorno della destra alle radici giudaico cristiane dell’europa a cui pero’ secondo me si potrebbe ribattere con un opposizione delle sinistre, dal centro a quella estrema post-marxista, favorendo cosi’ un nuovo tipo di politeismo, a differenza di quello monoteistico occidentale, che in campo psicologico e sociale porterebbe ad una comprensione ed accettazione di se’ e degli altri e non da una identita’ forte.

...In fondo l'uno nella sua versione dei pagani era espressione del molteplice, in ognuno e negli altri. Un ritorno ad una forma politeistica sia nel sacro che nel profano secondo me sara' sempre piu' consono a rispondere ai problemi che si stanno creando nelle nostre societa' occidentali specialmente.

Libri da cui ho tratto le mie idee
“il nuovo politeismo” di david l. Miller – james hillman
“somiglianze, una via per la convivenza” di francesco remotti

potpot23
10-06-19, 14:14
Io in questi giorni ho veramente tanta nostalgia per il triumvirato di Cesare, Pompeo e Crasso.:biggrin2:

Hollyweed
10-06-19, 14:54
Io in questi giorni ho veramente tanta nostalgia per il triumvirato di Cesare, Pompeo e Crasso.:biggrin2:

Ridere e' sempre buon segno, ma ridere di qualcuno no. Naturalmente per politeismo non si intende pari pari quello antico, ma nemmeno magia e roba simile...si intende invece come politeismo dell'anima o psiche, al contrario del concetto di individuo, legato a quello di identita' fisso, non mutevole.

Aggiungo solo che fui preso in giro quando aprii il topic futuristi vs tradizionalisti...salvo poi che e' caduto il governo di estrema destra austriaco...il tempo mi dara' ragione ancora e gli italiani ma anche l'europa si sposteranno all'estrema sinistra? Vedremo...

potpot23
10-06-19, 15:20
Ma non ti voglio prendere in giro.

MA tu….come stai? come ti va la vita?

Hollyweed
10-06-19, 15:38
Ma non ti voglio prendere in giro.

MA tu….come stai? come ti va la vita?

Beh non c'e' male. Solo mi pesa a volta scrivere di queste cose. Comunque sono da parecchio su questo forum...so che ti piace il buddismo, hai scritto qualche anno fa in un altro mio thread mi pare "senza l'io" mi sembra. Ciaooo :polliceu:

Hollyweed
12-07-19, 15:53
Ciao a tutti, chiedo un attimo scusa se non partecipo molto al forum, se non per lasciare queste mie idee, comunque ringrazio per la pazienza dei curatori del sito e di chi avra' l'interesse di leggerle.

Detto questo, volevo condividere la mia opinione sull'ultimo libro di alain turaine "in difesa della modernita'" il sociologo francese difende la modernita' anche nella sua espressione razionalistica ipermoderna che stiamo vivendo, e in cio' secondo me in contraddizione con il concetto di liberta', e di identita' che lui attribuisce alla vecchie societa' d'ordine spazzate via dalle rivoluzioni alle soglie della modernita', ad esempio quella francese che sancisce i diritti dell'uomo. Dico in contraddizione, in accordo con la recenzione di emanuele severino sul corriere della sera, infatti e' il rovesciamento della tecnica da mezzo in fine nelle societa' ipermoderne a privarci della liberta', ed in ambito politico l'identita' ad esempio dei partiti di destra ad essere espressione della razionalita', e non come dice turaine ad averci liberato delle societa' dell'dell'ordine.
Insomma, razionalita' e identita' come espressione di una tarda modernita', o ipermodernita' che io associo alla societa' dell'ordine anziche' la loro negazione. Non vorrei ripetermi ma l' esempio piu' lampante sono comunismo e nazismo...

Da psiche e techne di galimberti la definizione di nazismo "primo esempio dell'irrazionalita' che scaturisce dalla perfetta razionalita' dell'organizzazione che cresce su se stessa al di fuori di ogni orizzonte di senso, e come evento che segna l'atto di nascita dell'eta' della tecnica".

Non sono un reazionario, riconosco i pregi della modernita', ma occorre anche riconoscerne i lati negativi.