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Visualizza Versione Completa : indagine sociologica sulla coca



re-god
01-01-70, 01:33
l\'argomento e\' molto interessante trattato sotto questi punti di vista...e mi sento di fare qualche considerazione....

di base mi pare che ci sia un po\' la tendenza a generalizzare...cosi\' come ci siamo stufati dello stereotipo di fumatore-fattone, bisogna stare attenti a non cadere in luoghi comuni anche parlando di cocaina...non sempre chi la prende e\' il classico yuppie con orologio d\'oro e decapottabile, che pippa prima di ballare....spesso ho conosciuto persone del tutto \"comuni\" che la prendevano a casa senza aver nulla da fare dopo, solo per il gusto di assumerla...senza uno scopo \"prefissato\".....e spesso senza un motivo preciso....spesso magari la prima assunzione e\' venuta per caso, perche\' l\'amico l\'ha offerta o chissa\' per quale motivo, ed in seguito se si e\' continuato e\' perche\' di base la droga piace all\'uomo....gli fa bene, o almeno cosi\' crede, nel momento in cui la prende....

la pericolosita\' maggiore nella cocaina a mio avviso sta nella dipendenza che crea, da questo punto di vista e\' forse la droga piu\' bastarda, perche\' inevitabilmente la memoria cancella le sensazioni negative (il down, i rischi vari, ecc) ma conserva solo i ricordi positivi, di energia ecc, e ci si ritrova a desiderarne ancora.....e se non si ha sufficiente volonta\' o sostegno e\' un attimo diventarne dipendenti...non dimentichiamo che, sebbene vogliano farci credere il contrario, la cocaina e\' una droga pesante....pesantissima, se fumata (o \"basata\", come si usa dire...)..e se uno non magari non naviga nell\'oro e\' un problema, si fanno debiti nuovi senza riuscire ad estinguere quelli vecchi, ecc...

poi un altro fattore di rischio e\' nel fatto che se mi faccio una canna so che\' proviene da un vegetale, che magari ho visto crescere....in una polverina bianca chissa\' cosa ci puo\' essere....non sono rari racconti di gente morta o quasi perche\' magari allergica a qualche farmaco usato nel \"taglio\"....

un\'altra considerazione che mi viene, e poi concludo questi pensieri a ruota libera, e\' che recentemente sembra quasi che sia una droga di \"moda\"....linee di abbigliamento e magliette \"griffate\", rimandanti a qualche spacciatore colombiano o al traffico di cocaina in genere.....questo per me e\' sconcertante....oltre che molto pericoloso, perche\' su un ragazzo giovane la \"moda\" ha molto piu\' effetto di qualsiasi campagna di informazione (che sono comunque quasi assenti)...

per fortuna l\'uso consapevole di marijuana e\' una sorta di antidoto contro qualsiasi altra droga pesante, comprese quelle legali, perche\' una volta che hai quella buona ti accorgi che non ti serve altro :-D ....e che anzi, non ti serve nemmeno la ganja ;-) ...

vandrake
01-01-70, 01:33
A febbraio mi hanno fatto fare14gg di carcere perchè la mia medicina è la canapa.Lì ho incontrato un ragazzo di napoli di 22 anni abbastanza cocainomane che mi diceva\"la coca non fa male è la droga dei ricchi\",questo è il pensiero di molti giovani,l\'eroina ti distrugge,la coca non fa niente,anche se poco a poco ti mangia il CERVELLO,non fa MALE. Ne riparleremo fra 10 anni e vedremo.Finchè passa questo messaggio ho paura per mia figlia e molti giovani come lei. Per conto mio la canapa è l\'unica non DROGA disponibile,che curerebbe molti malesseri(stress,depressione,e altro)Vi dico che le sostanze le ho provate un po\' tutte

OldGoblin_deleted
01-01-70, 01:33
Come la vedo io:
Innanzitutto, benvenuto sulle pacifiche sponde di Enjoint, e ottima analisi della situazione.

Ora, in base ai fondamenti della legge attuale, che penalizza estremamente chi assume cannabis, rispetto a chi assume altro, e in base anche a qualche voce che sento in giro (siamo coetanei, e anche io non esco più spesso come prima e quindi vedo un pò meno di prima), una volta un ragazzo di 15/16 anni, parlando di \"parchetti\" mi ha detto che dopo sta legge, il mercato si è spostato su altre sostanze, aumentano i rischi, aumenta il business e il guadagno.
L\'impressione che mi ha fatto questa legge è di raggiungere l\'obiettivo di schiavismo. Dato che la cannabis NON da dipendenza, anche se loro dicono il contrario, ma di cose ne dicono veramente tante, hanno causato questo spostamento del mercato nero, anche alle fasce meno abbienti della società . Aumentando la domanda, ne fa aumentare la disponibilità e quindi l\'offerta (presumo a scapito della qualità , perchè non oso nemmeno pensare cosa passi su per le narici di chi sniffa... io personalmente non uso), il prezzo scende e molti di più acquistano. Il problema è la dipendenza che queste sostanze danno, il che porta a riempire i sert e soprattutto le strutture private, che si ritrovano un sacco di gente che gli lavora GRATIS, o quasi...
Questo il primo pensiero, formulato di fretta, in risposta al tuo post.
Poi quando ho tempo torno a rileggere :-)

logos12
01-01-70, 01:33
cut & paste

\" forse attualmente è tanto diffusa perche funziona meglio nell\'assetto attuale della società \"

vale anche x gli anni 80 con gli eroinomani?

a proposito che fine han fatto, dovremmo forse chiamarli metadonomani ( eroina di stato ), ora sono ghetizzati in zone delimitate, domani avremo le stanze del buco....... ma è un altro discorso x dire che l\'eroina non fa + business.
La disinformazione fa in modo che sia il mercato nero a dettare le leggi e non la domanda, ( la legge lo dice :\" le droghe sono tutte uguali \") le piazze del fumo diventano piazze della coca come 15 anni fa diventavano dell\'eroina, e il proibizionismo alimenta tutto cio.
La globalizzazione ha fatto in modo che le lobby divenissero un grande fratello, o forse il contrario l\'accordo fra le lobby ha creato il grande fratello?

ciao
logos12



[ Questo Messaggio è stato Modificato da: logos12 il 08-06-2006 20:48 ]

logos12
01-01-70, 01:33
\" the corporation \"
http://www.feltrinelli.it/SchedaLibro?id_volume=5000337
C\'è il documentario in italiano scaricabile dal mulo

cut & paste
\"Sugli eiromani anni 80, mi ha raccontato qualche tempo fa un operatore di strada, chi non è uscito, ne ha fatto una scelta di vita, alternativa e solitaria a quella gli veniva imposta dalla soceità e non poche volte da famiglie bene e mi ha raccontato alcuni di questi casi.\"

Io fino ad alcuni anni fa ero convinto che l\'eroina non era + di \" moda \", non si trovano + \"spade\" abbandonate e tossici x strada, finche non ho incontrato un amico ( operatore di strada ) che a questa affermazione mi ha risposto:
\" eroina? li copriamo noi con il metadone, non hanno + bisogno di eroina non la sentono, x le spade gli diamo noi quelle nuove se ci tornano le vecchie, e se non escono da questi ghetti nessuno gli rompe i coglioni.
Scelta di vita? come x tutte le cose dipende se hai i soldi?
La societa\'? occhio non vede cuore non duole.
Fino al famoso referendum ( compreso ), stavamo andando nella direzione giusta poi ci siam fermati e con la fini - joe vanardi un bel salto indietro.

ciao
logos12

logos12
01-01-70, 01:33
Ciclicamente ogni anno, prima delle ferie estive, come mai la cannabis e i suoi derivati spariscono dal mercato nero?
ciao
logos12

Itsprobablyme
01-01-70, 01:33
H Schnier..ottima analisi...
confermo, per mia esperienza, tutto quello che tu scrivi sul fenomeno.. di coca ne gira veramente tanta...e viene assunta anche in giovane età ...
Io sono contrario ad ogni ipotesi complottista sul fenomeno delle sostanze stupefacenti...ma oggi sto cercando \"falsificazioni\" (e cioè critiche) ad una mia teoria che esporrò in breve.

Le sostanze psicotrope accompagnano l\'uomo attraverso l\'intera sua evoluzione.
In ogni mito, religione, epopea vi è la presenza di una sostanza \"magica\".
le recenti scoperte archeologiche ci dicono che gli oracoli greci erano \"tossicodipendenti\" di etilene e che a fronte di scoperte \"misteriche\" vi è sempre l\'assunzione di qualche fungo magico.


Arriviamo alla contemporaneità . La psicoanalisi nasce dalla mente di un cocainomane. Le maggiori attività artistiche del \'900 sono legate all\'uso di assenzio e oppio. La marijuana è odiata perchè usata dalla totalità dei jazzisti neri, e la sua proibizione diventa un modo di controllare socialmente le minoranze che la utilizzano.

Non ho modo di controllare. Ma andiamo a vedere quante pasticche di anfetamine furono consumate dai soldati americano durante la guerra in Vietnam.
In ogni sport si fa uso di doping ed al tempo della \"guerra fredda\" sulla ricerca farmacologica per migliorare le prestazioni degli atleti di usa e Urss sifacevano investimenti di poco minori che sul nucleare.


Insomma. La sostanza stupefacente è una componente fondamentale della vita umana.

Concludo con la mia tesi.
Gli Stati Uniti d\'America persero la guerra in Vietnam ANCHE ad opere di intellettuali e masse di giovani che pubblicamente affermavano di consumare cannabis.

Quindi per gli USA la cannabis è il nemico.
Ora sto vedendo che gli alleati degli Usa nella guerra al mondo islamico stanno operando una guerra acerrima alla cannabis.

L\'Inghilterra sta per approvare una legislazione più pesante di quella italiana.
Insomma. La coca rende più nervosi ed egocentrici. Quindi la coca va bene.
La cannabis rende più introspettivi, problematici e pacifici.
Quindi la cannabis va male.

Che la cannabis sia \"da vecchi\", caro H, mi sta benissimo. Non mi sta bene che la coca sia \"da giovani\". Franco Casalone, a Bologna, ha detto una frase bellissima. Il THC aiuta particolarmente in vecchiaia, quando il meccanismo naturale degli ENDOcannabinoidi si inceppa.
Il THC fa vedere le cose come nuove, e questo per un anziano è fondamentale.
Quindi io la consiglio specificatamente per gli anziani.

La coca ? Per me costa troppo e non fa una mazza...

Continuo a dire ai giovani, sia ragazzi che ragazze, che la dopamina rilasciata
da baci e altri atti sessuali felicemente e consapevolmente compiuti, è la miglior sostanza che esista.

e non prendetemi per romantico... :-D

Itsprobablyme
01-01-70, 01:33
consiglio comunque l\'opera di Laborit \"Elogio della Fuga\"..(e non della figa...)..
lì praticamente si afferma, da uno dei più grandi biologi francesi, che le società ad alto livello di competizione gerarchica promuovono l\'uso di sostanze come l\'alcol e la cocaina e deprimono l\'uso di sostanze introspettive.
Vorrei anche ricordare che gli effetti tipici della coca (per i quali www.erowid.com) sono importanti per professioni rivolte all\'esecuzione di procedure altamente specializzate, quali la pratica chirurgica o la guida di mezzi ad alto rischio.

Diz
01-01-70, 01:33
cozzacozzacozzacozzacozzacozzacozzacozzacozzacozza cozzacozzacozzacozzacozza

non ci vedo più dalla cozza

cozzacozzacozzacozzacozzacozzacozzacozzacozzacozza cozzacozzacozzacozzacozza

non ci vedo più dalla cozza

cozzacozzacozzacozzacozzacozzacozzacozzacozzacozza cozzacozzacozzacozzacozza

non ci vedo più dalla cozza

.................................................. ...........................

http://www.msnmonkey.co.uk/Emoticons/Adult/SniffCoke.gif

eh, ma signori...che belle le ragazze...

AjejeBrazof
01-01-70, 01:33
.......a mio parere il problema della coca, così come per tutte le altre sostanze stupefacenti, compresa la cannabis e i suoi derivati è il contesto in cui queste vengono consumate....la cocaina crea in italia nel 2006 dei disagi e dei \"vantaggi\" che si plasmano in base a condizioni di vita che sono parecchio diverse da quelle riscontrabili nelle società sudamericane che per secoli ne hanno fatto uso se non \"abuso\".........cambiano prezzi, stereotipi, le motivazioni per cui si assume la sostanza e la consapevolezza che si ha di essa.
Ti verrebbe quasi da dire che la cocaina fà male perchè costa troppo......altrimenti sarebbe come la marjuana......i bambocci che la comprano si sentono importanti con due grammi di merda biancastra in tasca perchè in fondo sanno di avere qualcosa che non è alla portata di tutti, l\'effetto che segue l\'assunzione non fà altro che amplificare la loro stupida autostima......ma cosa vogliamo fare, dire che la coca è negativa perchè ha un effetto \"diverso\" da quello della marjuana??? Demonizziamo??
Perchè esalta e rende attivi? Perchè in fondo si potrebbe scambiare l\'effetto con una sorta di razionale lucidità in cui si ha l\'illusione che quadri tutto e che sia tutto sotto controllo???
Ci abbasseremmo al livello di chi parla senza conoscere.......ogni troca ha il suo effetto e non è quello in sè ad essere negativo....sicuramente un \"overdose\" di cannabis produrrà al massimo un temporaneo rigetto per la sostanza, non potremmo dire altrettanto per altre droghe, tra cui la cocaina, che ha un \"impatto sociale\" diverso in quanto la gente ci lascia anke le penne, oltre che ai patrimoni....ma non possiamo fare i soliti italiani con la i minuscola e puntare il dito, faremmo prima a mettercelo in c... il nostro dito.

E\' stato puntualizzato anke in questo 3d, che c\'è stato chi assumendo cocaina è riuscito a stendere un rapporto sull\'uso, abuso, effetti, e storia della stessa.........un analisi cosciente della propia dipendenza e degli aspetti positivi e negativi della sostanza, senza rimanerci sotto...Sigmund Freud è morto di cancro all\'esofago prechè gli gustava tanto il sigaro e la pipa non di overdose da cocaina.....e non ha sicuramente pippato fino all\'ultimo dei suoi giorni....nono....
Io questa la chiamo \"consapevolezza\", e in quanto Freud è stato un uomo, non una divinità mandata in terra da un dio maggiore per fare capire agli umani come si debba fare a domare la propia incoscienza, dico che ognuno di noi debba impegnarsi affinche il propio cervello resti funzionante e produttivo quanto più a lungo possibile (sempre che la cosa interessi, per carità ).
La stessa cosa vale per il caro dott. Hoffmann a cui noi tutti facciamo un augurio di lunga e fertile permanenza sul pianeta terra e tanti altri ankora...anke sconosciuti, che hanno usato intelligentemente il propio corpo......
Quindi Schnier, se cosa dire al tuo futuro figlio sulla cocaina è la domanda che ti ossessiona, stai tranquillo, non è da li che dovrà partire il discorso..........


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: AjejeBrazof il 13-06-2006 18:18 ]

Pelaus2
01-01-70, 01:33
C\'e\' chiaramente una logica commerciale, se mi faccio di canapa, se sono giovane (minorenne) la compro in piazza/ ai giardini dal pusher che cercherà prima o poi di piazzarmi mini-buste di coca da 20,30,50,100 euro.
Il frazionamento della coca è una chiara strategia di vendita: i pischelli non hanno grandi disponibilità e cercano il prezzo. Mischiare coca con anfetamine e mannite abbassa ancora più il prezzo, il consumatore è confortato dalla mancanza di sintomi e dalla conoscenza di un\'altra \"droga\" che non gli causa effetti a posteriori (sicuramente meno delle pastiglie o francobolli vari) il minorenne inoltre è completamente disinformato, ma sa quello che ha provato sulla sua pelle (la canapa) e comunque se ne fotte, grazie alla famosa incoscienza adolescenziale.
Pippare la cocaina è abbastanza diffuso e generalmente viene accettato se non addirittura invidiato il consumo: la mia storia personale è ricca di conoscenze femminili ben carrozzate che la davano via per cena + disco + pippata senza essere delle troie, ma semplicemente perchè è (mal)costume condiviso..
Poi si arriva ai 20,25,30 anni e oltre, oltre.. cambia l\'assunzione: si tenta di aumentare le performance e invece aumentano le frustrazioni, le incazzature, ci si rende conto che 1 grammo a week end influisce pesantemente sullo stipendio, che la coca ti dà dipendenza al punto da sentirti merda se non tiri... subentra il senso di inadeguatezza, l\'aggressività ingiustificata e collerica, le difficoltà di comunicazione, perchè si va a una velocità diversa.
Di base, visto che dici che siamo aperti e senza pregiudizi, ritengo che un consumo consapevole delle varie sostanze sia possibile e fisiologicamente accettabile entro certi limiti, purtroppo il mondo è pieno di deboli,ignoranti e teste di cazzo.

.. e mao mao 8-)

Pelaus2
01-01-70, 01:33
Pardon, il mao mao è un mio personale modo di salutare/cazzeggiare, una volta creato un alter ego virtuale (Pelaus) , è bello anche dargli caratteristiche proprie e originali, ma qua si esula dal discorso...

Il \"gruppo\" si consolida spesso attorno a pratiche comuni e condivise, con la cocaina la cosa cambia parecchio: la tirata di gruppo la puoi fare a cena , ma quando esci ognuno dovrà avere la sua dose per evitare di ingorgarsi in coda ai cessi, il consumo avviene in tre secondi, l\'agitazione da coca impedisce un vero dialogo (ognuno cerca di prevaricare e di avere una sua platea) perciò il gruppo da cocaina non è coeso come può esserlo un gruppo di fumatori di canne (sdruma,rolla,fuma,2 chiacchere in relax e si approfondisce la conoscenza)
Il gruppo da cocaina insomma non è un vero gruppo, oppure non si basa solo sul consumo e già pre-esisteva..

Uscirne è possibile, ma tutto dipende dal soggetto e dalle motivazioni: il Doc (ciao bell\'uomo) diceva dei chirurghi/medici e io confermo... utilizzo professionale... poi ci sono gli assuntori da 1 grammo che si chiudono in casa a giocare a carte, quelli compulsivi da 1 riga ogni 50 minuti, quelli che non diresti mai, che ne fanno una quando gli pare, o quando gli serve.

Come dice sempre un mio amico: \"ognuno conosce la Sua droga\" :-] è vero, siamo chimicamente diversi ma se stai pensando alla relazione con la tipa che sniffa, valuta bene i pro e i contro e controlla che non ti scopi alle spalle, amico.

Pelaus2
01-01-70, 01:33
ciao logos, i pusher vanno in vacanza oppure seguono i clienti in vacanza, è ovvio :-] .

La cocaina è socialmente accettabile e meno ghettizzata dell\'erba.
Perchè? Costa di più :-] Fa status symbol, ti compri la Golf non perchè è una bella macchina, ma perchè la pubblicità dice che è fatta bene e infatti costa di più... compri la coca perchè i divi, i vips, la sniffano e infatti costa di più.
Se la sniffano loro, vuol dire che non fa male... nella società moderna conta molto essere belli svegli, pimpanti, competitivi... questo non toglie che alle 5 del mattino uno si possa fare quelle due canne per calmarsi e riuscire a dormire.
Tutto questo viene vissuto in silenzio, in segreto.. dopo una certa età .
E\' ipocrisia, è ignoranza, è cecità e tra l\'altro mi dicono che il peggior regalo che puoi fare a un uomo è dargli consapevolezza.

Il figlio va affrontato, va fatto con (molta) calma, vanno dominati i brividi quando ti racconterà le sue esperienze, vanno dominate le reazioni, le punizioni che possono ammazzare il dialogo.
Perchè il problema è instaurare il dialogo, e poi capirsi. Il ragazzino mette la mano sul fornello e si scotta, ma solo se non sa cos\'e\' il fornello. A scuola nessuno parla di droga, i professori ignorano o sono a loro volta ipocriti o fingono di non vedere.
Non si può ignorare il fatto che il 50% dei 15-25enni si fa di qualcosa, guarda solo quanta coca tirano su dal Po o dagli scarichi fognari a Milano, vediti qualche servizio delle Iene sul consumo di droga nei locali notturni.
Ma soprattutto, leggi le testimonianze degli utenti del forum (a proposito, non per fare pubblicità occulta, ma c\'e\' anche
-- quest\'altro sito che potresti visitare -- (http://www.mariuana.it) e fatti una TUA idea sull\'argomento 8-)

P.s= è stato un piacere, saluto tutti, ottima gif, Sommo-Diz :-D e \'mao \'mao (ciao ciao ;-) )

Pelaus2
01-01-70, 01:33
<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>ecentemente sembra quasi che sia una droga di \"moda\"....linee di abbigliamento e magliette \"griffate\", rimandanti a qualche spacciatore colombiano o al traffico di cocaina in genere.....questo per me e\' sconcertante....oltre che molto pericoloso, perche\' su un ragazzo giovane la \"moda\" ha molto piu\' effetto di qualsiasi campagna di informazione (che sono comunque quasi assenti)... </BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>

ti riferisci a Traficante, Hijo de Puta o De Puta Madre... infatti costano un botto :-] .. ottima considerazione che avvalora le tesi sopracitate, regod..

ajeje c\'hai preso come al solito, vandrake buondi\', 420blues questo qui è un pò luogo comune/stereotipo/esagerazione: \" erano gli unici a non aver fatto uso di polvere, alla fine erano allucinati per come erano messi gli altri. Sfatti, sbavanti, col cervello fritto, mezzi pisciati addosso \" ;-)

Per il riconoscimento, è solo questione di esperienza. Quelli abituali li becchi quasi subito, hanno reazioni esagerate, pupille a spillo, magari un pò di bava biancastra agli angoli della bocca, ma fondamentalmente accade perchè comprano 90% cacca e 10% coca.. cambiassero pusher o spendessero di più, faresti più fatica a identificarli.
Mi giunge voce che ultimamente si usi la coca per sfuggire ai controlli stradali (palloncino) l\'assunzione prima di guidare consente la non individuazione dello stato alcolico, ma questa è tutta da dimostrare.

La foglia di coca (anche la coca è una pianta) si assumeva sciogliendo il principio attivo tramite alcaloide contenuto nelle patate. Foglia di coca+fetta di patata= resistenza e pochissime controindicazioni.

Già che ci sonoVi linko questo (clic) (http://www.beverfood.com/public/v2/modules/news/article.php?storyid=98) mi sembra in tema 8-)

420blues
01-01-70, 01:33
<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
10-06-2006 alle ore 23:08, h_schnier :

Perchè uno sceglie coca e non fumo?


</BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>

Innanzitutto, perché trovandosi entrambe le sostanze al mercato nero, uno che non sa e non si è informato pensa che la pericolosità sociale e medica sia più o meno simile per tutte le sostanze. Sembra assurdo ma ti assicuro che c\'è gente che lo pensa, e non sono nemmeno pochi (del resto qual è il messaggio dei media? solo \"droga\" senza distinzione -anzi \"Troca\" come direbbe il dottor Tiacca!)
Visto quant\'è pericolosa la disinformazione?
Poi, gli stereotipi comportamentali e sociali: il fumatore di erba è identificato o col ragazzino col jeans sfatto, o l\'ex fricchettone, mentre il cocainomane è \"pulito\", di un livello sociale più elevato, magari con un buon lavoro (=ben remunerato), medico, avvocato, calciatore, pieno di fighette che gli ronzano attorno. Ben vestito, pieno di griffes. Naturalmente sono solo stereotipi; ma siccome la coca è stata a lungo andare la droga della \"upper class\", adesso qualsiasi ragazzo crede che, pippando, può entrare nel mondo dorato dei Lapi. Cosa si dice, tra sé, il ragazzo di borgata? \"ho un lavoro di m****, uno stipendio altrettanto, non becco mai una donna, però adesso pippo una striscia e mi sento dritto come un Vip al Billionaire. Vorrai mica che mi faccia solo le canne, come gli sfigati da strada\"
Così è come la vedo io... poi ci saranno anche una serie di altri motivi, ma questi mi sembrano abbastanza calzanti! Per l\'esperienza che ho in materia.
C\'è anche da dire che dopo aver fumato erba nessun chirurgo sarà in grado di operare, l\'erba non serve a reggere la fatica, è introspettiva, rilassante, al limite euforizzante ma di certo non ti tiene sveglia l\'attenzione. Invece la cocaina viene dalla coca, è un anestetico, tant\'è che uno dei suoi scopi primigenii era quello; placa la fame (chiedi alle modelle), toglie la fatica, ti rende lucidissimo (chiedere ai broker di borsa), certo che poi arriva il down e ti devasta, o l\'overdose e ti ammazza. Ma finché non si fa informazione, e si trova tutto dallo stesso pusher, uno può continuare a pensare che sia tutto poco dannoso...

420blues
01-01-70, 01:33
Qualche volta ho talmente tanti impegni che mi dico: \"vuoi che mi faccia male se mi prendo un \'aiutino\' una volta sola?\"
Poi però, un po\' il gusto di giocare comunque pulito, un po\' il rispetto per il mio corpo, un po\' il fatto che dopo la prima volta ce ne sarebbero probabilmente altre, mi fa dire, sempre: e vabbè, se sono stanca, vorrà dire che mi riposo. Pagherò le conseguenze lavorative ed economiche di non riuscire a star dietro a quattro impieghi, ma la mia salute è più importante di qualsiasi altra cosa. Così stacco, mi prendo un po\' di tempo per me, mi faccio un bagno caldo (magari non in questa stagione), una corsa in bicicletta giù per l\'argine, una nuotata in piscina o semplicemente una serie di buone dormite. E\' l\'ossessione del controllo che ci frega. Staccare la spina non vuol dire \"perdere\". E\' che siamo ossessionati dal risultato, dalla competizione senza regole, dal dover essere sempre presenti. E\' una schiavitù più pericolosa di qualsiasi droga, perché in fondo, anche l\'uso di cocaina, caffeina a nastro o altri stimolanti, altro non è se non la conseguenza di un modo fasullo e frenetico di vivere la vita. Ossessione per essere vincenti, quando in realtà la vera vittoria sarebbe gustarsi con lentezza tutti i piaceri. Una buona mangiata, del sesso ben fatto, poltrire all\'ombra di un albero, ascoltare della bella musica.

Mi raccontava un mio amico che ad una festa si è trovato in mezzo a gente che pippava di tutto e di più. Lui e un altro, che erano gli unici a non aver fatto uso di polvere, alla fine erano allucinati per come erano messi gli altri. Sfatti, sbavanti, col cervello fritto, mezzi pisciati addosso. E poi sono cose che si pagano per tutta la vita. L\'erba non è così. Ok, magari un tiro di RooR ti devasta ;-) ma basta che ci dormi su, e passa tutto, e non dovrai farci i conti per sempre!

h_schnier
01-01-70, 01:33
Sono completamente nuovo a questo tipo di forum on line, per cui chiedo venia se non seguirò la netetiquette, ma giuro che se redarguito imparo velocemente.

Sono d\'accordo con chi dice nella vostra discussione \"la coca non serva ad un mnkia\", che qualcosa è cambiato.
Parto da una esperienza personale per arrivare a una o più domande di carattere sociale.

Ho passato da un pò la 30ina, da alcuni anni non frequentavo gli ambienti giovanili, però prima fino a 26/27 anni sì.

Sapevo che le droghe erano diffuse, ho sempre avuto una grandissima simpatia culturale e politica per chi si fa le canne, non disdegnando mai una sana condivisione e l\'amicizia e una specie di anticorpo culturale ad ogni altro genere di sostanza più pesante e poche volte mi erano state proposte.

Ora di colpo, mi pare di avere aperto gli occhi su un mondo completamente diverso
prima senza accorgermi sono stato per alcuni mesi vicino ad una persona più giovane che tirava su (purtroppo il fatto di averle detto straincazzato che se lo avesse fatto, con me aveva chiuso non deve aver facilitato il dialogo)
poi ho iniziato a studiare il fenomeno (la diffusione della coca, in particolare tra i giovani, gli oggetti di uso comune come porta cd, schede telefoniche, il linguaggio) e mi pare di capire
che in giro ce n\'è tantina di coca (così tanta che da interviste e interventi è emersa la preoccupazione di gente che fino a qualche anno prima conosceva bene il fenomeno).

Che c\'è una contaminazione di generi (almeno rispetto all’immagine che mi ero fatto) rispetto una decina di anni fa, esemplifico brutalmente:

il tossico per vena lo potevi riconoscere perché si portava dietro una panchina del parco, aveva vestiti neri sdrucidi e diceva cose senza senso

il cocainomane era il ritratto perfetto di Lapo ELkan nella campagna della Doblo e tutti i figli di papà di centro destra e rampanti a vario titolo che volevano rassomigliare a quell\'immagine (allora c\'era ancora il nonno), portavano gli occhiali di sole, ma solo di notte o all’alba e quello che diceva aveva un senso, borsisticamente parlando, ma bisogno mandarlo al rallentatore

e poi c\'erano quelli che erano impegnati nel sociale, banchetti per la pace e contro la guerra, spesso caratterizzati dalla presenza delle più belle e dolci ragazze, culturalmente e sempre di sinistra, senza disdegnare qualche influsso cristiano ma sempre riferito all\'America Latina, mai al Papa, vestiti mai firmati, e che fumo e che profondità di discorsi e di esperienze e sempre sul punto di aprire una comune o partire per terre lontane

Ultimamente ho conosciuto più persone che in apparenza potevano appartenerere dell’ultima tipologia appena menzionata, ma non era così...e i confini tra gruppi caratterizzati da certi consumi culturali, stili di vita e valori si è polverizzato nel vero senso del termine, e in tutti questi, se la cocaina sta diventando la sostanza primaria, non si disdegna il poliabuso, speed e ketamine incluse.

Aprire una discussione sull’argomento, attraverso testimonianze dirette, mi sarebbe di grande aiuto per capire e studiare il fenomeno:
se è davvero così diffusa la coca?
allora perché se ne parla solo per Kate, Lapo e Paolo?
ci si preoccupa per il divo del cazzo e non per i nostri figli
Se è vero che permette di fare una vita normalissima (l’uso controllato di coca), o questa è solo una percezione di chi vi è dentro, del datore di lavoro e dei nonni ma chi rimane fuori vede gli effetti su amici e partner?
Permette di uscirne dopo qualche anno, tranquillamente?
Stili e rituali di consumo?
Che la coca sia la conquista del mercato capitalista in uno spazio dove si poteva ancora sognare un mondo migliore e di pace (ciò che offre la coca e come lo offre è la sintesi perfetta del capitalesimo, alimentato dal consumismo sorretto dai messaggi dei media: si consuma rapidamante, da le emozioni e sicurezze del vincente, le prestazioni del superlavoratore e del superconsumatore, lo sballo del divo, e non rallenta o distrugge il cliente, ma lo tiene dipendente e attivo per produrre e consumare rapidamente)?

Mi pongo con voi queste domande, perchè ho letto i vostri interventi e vi ritengo persone culturalmente aperte senza pregiudizi, che putroppo, per una cecità legaiola condividiamo i rischi , le esperienze di una terra di confine tra ciò chè è lecito e ciò che sano, tra ciò che è buon senso è ciò che è borghesemente accettato e ipocritamente nascosto e vorrei dedicare una pubblicazione (non so ancora se letteraria o scienifica, da quando ho proposto il tema, qualche mio superiore - sono un semplice assegnista di ricerca, precario dunque- è interessato, qualcuno mi ha suggerito cautela, qualcunaltro mi guarda come un drogato e mi ha invitato ad andare a lavorare nel sociale) a chi in questa terra di confine ha smarrito la via, spinto anche dal senso di colpa forse di non aver capito forse una richiesta di aiuto e cercare di capire e spiegare a me e agli altri della mia generazione che cazzo sta succedendo con la coca.

Concludo ammettendo che ho la triste sensazione che le canne siano diventata roba da vecchi e tutto ciò, mi fa sentire un dinosauro anche se ho meno di 35 anni e mi fa paura l’idea di fare un figlio in un mondo di drogati con la C maiuscola, mi sarebbe piaciuta l’idea di fumare con i miei nipoti, ma cazzo, se mi dicessero: nonno, all’asilo, mi sono fatto la prima striscia, che bello!!! Forse farei una strage

H_Schnier



[ Questo Messaggio è stato Modificato da: h_schnier il 08-06-2006 16:25 ]


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: h_schnier il 08-06-2006 16:27 ]

h_schnier
01-01-70, 01:33
interessante replica

Non vorrei portare però la discussione sulla teoria sistemica: neanch\'io credo ad un unico grande fratello, ma alla lotta di più lobby con interessi e mezzi diversi e la cocaina forse attualmente è tanto diffusa perche funziona meglio nell\'assetto attuale della società (utopisticamente non mi piace ne la deriva della società attuale ne l\'idea di farmi di coca per essere al passo coi tempi)

é vero che le droghe sono sempre esistite, ma gestite attraverso ritualità e simboli, che delimitavano l\'uso, dall\'arte, alla religione o almeno a certi espressioni culturali o rappresentazioni (come riportato nelle tipologie)

si è sgretolato ciò con la trasversalità della coca (ma è solo un ipotesi): attraverso più gruppi, non solo con più ritualità e simboli, ma forse senza alcuna e dunque nessuna cultura (che rechi in se simboli e pratiche) che la gestisca

e questo che non riesco a capire, il dire che la coca fa più male del fumo è solo una posizione ideologica di chi apprezza, ha provato, e ha condiviso la cultura del fumo (ad esempio credo che non faccia praticamnte nulla, e l\'alcool invee possa essere devastante, ma anche su questo vi consiglio un saggio on line diPeter Coehen, appena trovo il link, ve lo aggancio)

h_schnier
01-01-70, 01:33
MI hai fatto pensare logos 12
Forse la risposta potrebbe essere:
negli anni 80 non si entrava in depressione se non si avevano le Nike e il yuppismo e nato proprio in quegli anni, quindi la società è velocemente cambiata

Per il resto,vermante, le mie domande e perplessità sono di uno che sull\'argomento non ne sa praticamente nulla, lo sto \"leggendo\" da poco più di un mese, ma è una sorta di ribellione, quando mi sono accorto, che molti di quelli che studiano e insegnano sociologia non conoscono la società veramente attuale, ripeto quello che ho detto nell\'incipit: l\'essere stato a contatto con certe realtà , per un certo tempo, non averle lette, mi ha posto l\'attenzione su,
per questo ho bisogno di testimoanianze di persone che hanno visto, perchè quello che mi hanno detto, dalla parte dei sanitari, è appunto di parte

Sugli eiromani anni 80, mi ha raccontato qualche tempo fa un operatore di strada, chi non è uscito, ne ha fatto una scelta di vita, alternativa e solitaria a quella gli veniva imposta dalla soceità e non poche volte da famiglie bene e mi ha raccontato alcuni di questi casi. Altro non saprei.

Cercando il link su COhen ho trovat oquesto
http://www.fisu.it/wcm/fisu/sezioni/sezione_3_progetti/progetti_ricerca/ReportDroghe.doc
che non ho lancroa etto
mentre quello che ho letto è
http://www.cedro-uva.org/lib/cohen.social.it.html

h_schnier
01-01-70, 01:33
ti ringrazio pelaus2
mi sto convincendo ahime che basterebbe qualche conoscenza economica e di marketing per spiegarne il successo e la diffusione

\"Poi si arriva ai 20,25,30 anni e oltre, oltre.. cambia l\'assunzione: si tenta di aumentare le performance e invece aumentano le frustrazioni, le incazzature, ci si rende conto che 1 grammo a week end influisce pesantemente sullo stipendio, che la coca ti dà dipendenza al punto da sentirti merda se non tiri... subentra il senso di inadeguatezza, l\'aggressività ingiustificata e collerica, le difficoltà di comunicazione, perchè si va a una velocità diversa. \"
Mi interessa molto questo punto.
Amici che erano dentro il giro (chiedo venia per termini da film anni 80, ma per un pò è come se avessi vissuto altrove) ne sono usciti uscendo appunto dal giro e magari non disdegnando ritorni ogni 6 mesi..
Quello che mi interessa, ma se diventa così diffusa, poi si riesce ad uscirne, una volta che si è abituati almeno 1 volta alla settimana e se la trovi venduta asisieme ai dvd pirata e tutti intorno i tuoi amici la tirano?

E poi come ti condiziona e ti relazioni agli altri: selezioni il gruppo, amici e partner in base alle pratiche di consumo?

\".. e mao mao\" il mio studio sullo slang giovanile non è arrivato ancora al mao mao, magari apro una discussione in un forum per capire che vuol dire

Thank\'s
H. Schnier

h_schnier
01-01-70, 01:33
Pelaus
ti ringrazio delle approfondite dritte.
Mi sembra che il libro lo dovresti scrivere tu e non io (ma spesso chi fa l\'antropologo e proprio colui che viene da fuori una culutra, per cui tutto gli sembra così notevole da essere narrabile, mentre se viene totalmente assorbito dalla nuova cultura gli sembra tutto scontato e non degno di nota)
Grazie anche a te e ad altre narrazioni sto rivedendo e ricostruendo un mondo che avevo sfiorato senza capirne il senso fino in fondo.
Ma secondo te perchè?
Perchè uno sceglie coca e non fumo?
Dovrebbe avere effetti completamente diversi o sbaglio?
Mi pare che la coca vada bene per più obbietvi o in più contesti, mentre il fumo no: forse è differente fare un\'operazione chirurgica, correre in pista o sballare fino al mattino fumando e pippando.
Non vorrei offendere mai nessuno con la mia ignoranza e similpregiudizi, ma soltanto ascoltare narrazioni che davvero mi facciano capire la situazione attuale sull\'uso della coca, che non sia il solito racconto di chi lavora al Sert.
Se fossi genitore ora, come ti relazioneresti con i tuoi figli su argomento coca(ovviamente la domanda vale anche per chiunque altro volesse rispondere)?

H. Schnier
P.S. Per la tipa, non credo fosse solo quello il problema c\'erano anche altre variabili (ahimè)

h_schnier
01-01-70, 01:33
Caro Pelaus
ti ringrazio delle perle di saggezza.
La cosa che più mi brucia e aver distrutto con quella persona per mia ignoranza e pregiudizi il dialogo sull\'argomento
oltre il senso di colpa per non aver ascoltato una richiesta di aiuto, forse, quella di non capire un cazzo se un domani un mio figlio, oltre che la convinzione di essere un pirla, da lì la mia vocazione a studiare più possibile l\'argomento
La cosa assurda è che sull\'argomento ci sono così tanti pareri, anche scientifici discordanti.
Se sono convinto che il fumo, non solo non faccia male, ma possa anche far bene, non so più cosa pensare della coca: ho visto persone con una vasta rete di amici, bravi studenti, che veramente il pericolo principale è prendere roba di merda e venire beccati e stigmatizzati, perdere il lavoro e un sacco di altre brutte conseguenze, per non parlare se uno o una non ha i soldi di tasca sua (ma il prezzo ovviamnte è legato al rischio), dal micro spaccio al gruppo o anche un pò più allargato, ahimé, ma questo me l\'avevano già detto, esperti del settore, alla più o meno vellutata prostituzione.
Un mio collega ricercatore è convinto che se uno si fa di coca per anni si brucia il cervello, ma da nessuna parte ho trovato scritto ciò, neppure nella biografia degli Agnelli.
Se hai, o avete voglia di aggiungere altro, farò tesoro di ogni riga, eh, volevo dire parola



[ Questo Messaggio è stato Modificato da: h_schnier il 12-06-2006 23:53 ]

h_schnier
01-01-70, 01:33
vi ringrazio di ogni risposta che mi date

vorrei anche sapere, se persone, che iniziano a farne uso (di coca, sempre s\'intende), cambiano carattere, se cambiano come persone, magari diventando più ciniche e opportuniste, visto che l\'obiettivo primario dovrebbe essere il bene che da la coca (oltre ovviamente, già riscontrate, l\'impazienza, la scontrosità e il sospetto) e se poi fanno ritorno a come erano (che invece della sostanza sia il mondo che devono frequentare per consumarla, quindi casuato dal proibizionsimo e via dicendo, mercato nero e contatto mondo criminale, a renderli, se avviene davvero. così? Un mondo, dove, testimonianza di una persona, tutti fregano tutti, questo è il mondo della droga mi è stato detto, cazzo, allora è la prova che il fumo non è una droga)

in merito alle mode
inizio a chiedere, ma sarebbe difficile da dimostrare (dovrei intervistare un centinaio di cocainomani, per cui trovare 100 persone che mi dicano io mi faccio di coca, non me la vedo proprio), se oltre la vista della sostanza di cose simili da una desiserio intenso anche a distanza di anni, anche la vista degli effetti:
ovvero se mi faccio di coca per essere sicuro ed eccitato come la Ventura, poi decido di smettere, e sono dawn a lungo, e smetto di frequentare il gruppo, ma se mi affaccio ad una cultura dello sballo, dove solo in una pubblicità vedo dei marziani (ma voi vi siete mai soffermati sugli occhi di Lapo?) e giuro (questo lo porterò ad un convegno a costo di sputtarnami la carriera, vuol dire che farò l\'operatore di strada) prendete in mano un Topolino (il fumetto), ditemi dove hanno gli occhi i personaggi: verso il naso con delle pupille grandi e dolci, sbagliato!!! Questo era il topolino di 20 anni fa, ora pupille piccole e spesso al centro degli occhi e tutti sopra le righe (mi ricordo il monologo di Bisio su paperoga e pippo fumati, appunto una decina di anni fa, altri temi, ahimè) e le riviste per ragazze adoelscenti sono stracolme di messaggi da tachicardia per la velocità del linguaggio, il numero dei contenuti, le sensazioni che descrivono, robe da evitare ai cardiopatici (da una tesina documentata di una studentessa)

Se a livello di linguagio e comunicazione corporea, che ha provatoa, ha frequenato l\'ambiente sa e decifra questo come uso di coca, e rievoco quelle sensazioni, come si fa a smettere in una società dove tutti nei media, o quasi, comunicano come cocainomani che sono up e uno è depresso e si sente una merda perchè sta cercando di uscirne?
Posso solo aggiungere che tutte le volte che mi affaccio a questo stracazzo di velociraptormondo, mi viene voglia soltanto di farmi una canna

Grazie di ogni interssante osservazione e testimonianza a tutti

h_schnier
01-01-70, 01:33
ad AjejeBrazof
per secoli le popolazioni americane hanno fatto uso delle foglie di coca, non della cocaina mi sembra, potrebbe essere un belo slogan della cococola, da sempre in Sudaamerica la numero uno, ma è una altra cosa
Per il resto sono d\'accordissimo con te, per questo mi faccio tutte queste domande
Da una parte c\'è una posizione utopica: voglio una società diversa
Dall\'altra ideologica: che merda ciò che non quadra con la mia utopia (il fumo, pace e amore e via dicendo)! Ho paura di fare entrambi gli errori nel pormi di fronte a questo problema.
E ripeto, come ho detto fin dal primo post, di coca e del mondo giovanile, non ne so un cazzo, ma ne parlo, propio perchè lo voglio capire, e se esprimo una preferenza, a me paice il colore blu, non vuol dire che manderei a morte gli altri colori e i loro degustatori, per come sono fatto io voglio capire che cosa mi perdo che gli altri apprezzano negli altri colori e soprattutto la relazione con le persone che apprezzano colori diverse dal mio, perchè sono innazitutto persone, una cosa unica, e speciale, per cui pregiudico il rapporto dicendo che merda il verde, e purtroppo ho fatto di peggio verso tre persone che pippavano, tra l\'latro tutte donne (non mi è mai stata posta la questione da un uomo, se non 14 anni fa un barman, ma era davvero, visibilmente strafatto, non era un buon reclame) e la cosa che mi brucia, ero innamorato di tutte e tre, e forse con tutte e tre non dicendo un velato \"no, ho smesso\" o cose di questo genere, ma ad una stavo per tirare un cartone, non deve aver fatto bene per una relazione, di una perfortuna, sono ancora un buon amico, ed ero ultimamente tentato, lo ammetto, di provare un giorno attraverso di i suoi contatt, ma ho sempre paura poi di non riuscire a smettere e di sputtanarmi patrimonio e obiettivi

Per il buon uso della mente
so che vicino dove vivo in un Sert c\'è uno psichtra che va spesso in tibet e che spira a curare le dipendenze non con i farmaci ma con la meditazione, un giorno di questi voglio andarlo a trovare

A vandrake
in carcere per la canapa???????????????????????????????????????????? ??????????????????????
QUESTO E\' UNO STATO DI MERDA IN MANO A DEI FASCISI DEL CAZZO
Lo so che le parole non riparano i torti, ma hai veramente tutta la mia solidarietà , e ti ringrazio della tua testimonianza

Mi piacerebbe sapere come e se le persone che ne fanno uso a lungo periodo cambiano, se è la sostanzao l\'ambiente (o entrambi) , dove vengono a contatto con dei criminali e si comportano di conseguenza, con la paura della polizia, con l\'esigenza di salvarsi il culo ad ogni costo, con il rischio di sapere che potresti sniffare merda, per cui aumentano l\'individualismo, il cinismo, il bastardismo...

Come si riconoscon tra di loro (se si riconoscono), da che linguaggi, da che gesti, tra di loro, come comunicano
Se è vero che visibilmente stando abbastanza vicino, le narici un pò dilatate
Cosa portano o usano con se oltre specchietti, porta cd e schede telefoniche, carte di crediti o tessere, con cosa si fanno il pippotto (ad esempio oltre la banconta, ad esempio una penna a biro smonata, o non si usa il pippotto più e via dicendo)

E poi sto chiedendo a molti amici della mia gerazione: perchè no?
Perchè abbiamo detto no, anche se fumati, ubricati, proposto da ragazze che ci piacevano?
Vi ringrazio e spero che lerisposte possano essere interessanti a più persone





[ Questo Messaggio è stato Modificato da: h_schnier il 14-06-2006 13:13 ]

vandrake
01-01-70, 01:33
Per h-schnier volevo informarti che i 14 gg di carcere sono dovuti ad un ass. sociale di quei sert a cui vuoi rivolgerti.Ho passato parecchio tempo al sert ma l\'unica cosa che hanno fatto è stato di darmi parecchio\"metadone\" e basta.Pensi che ti aiutino??? Quà da noi NO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

vandrake
01-01-70, 01:33
Hai ragione Giovanni, bisogna legalizzare al più presto,nel bel paese di Olanda come mai è quasi legale,perchè avevano una generazione di ragazzi devastata da LSD e così hanno ridotto il danno,da noi si vuole aumentare il DANNO e lo sanno anche se fanno finta di non sapere;bisogna cambiare tutta la classe POLITICA!!!!!!!!!!!!!!!

BoNgUsTaIo
01-01-70, 01:33
ho letto anche io quell\'articolo su panorama...sono rimasto a bocca aperta,visto il fatto ke panorama è della mondadori che è del berlusca...

giovanniforesti
01-01-70, 01:33
http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Cronaca&loid=1.0.652911644

Moda, Lapo Elkann lancia il marchio Italia Independent
Il rampollo di casa Agnelli di nuovo sulla scena: \'\'Ringrazio tutti, perché verso di me siete stati tutti molto affettuosi per il mio ritorno. Ho fatto un errore, non bruciatevi la vita con la cocaina\'\'
Firenze, 10 gen...

:-]

la legge è uguale per tutti? io non ho nulla contro Lapo, ma speravo che tornasse dicendo qualcos\'altro. qualcosa del tipo: si, sono omosessuale e uso droghe illegali. la mia vita dimostra che è possibile usare droghe illegali e fare una vita normale. se ho sbagliato nei dosaggi questo è dovuto al mercato nero. da ora in poi sarò impegnato in prima fila nel movimento antiproibizionista e, tanto per cominciare sottoscrivo 50.000 euro per finanziare l\'assemblea cannabista che si farà il 28 a Bologna.... :-D

ma lui non ha fatto così anzi, dice di aver sbagliato, che non lo farà mai più e che naturalmente... nessuno lo deve fare più...

e allora, caro Lapo così ci deludi e saremo costretti a portarti come esempio, nei tempi a venire, dell\'ingiustizia ancora così gravemente presente nel nostro Paese. Hai avuto l\'occasione di passare dall\'altra parte ma, facendo finta di niente, sei rimasto dalla parte tua...

peccato per te :-[

giovanniforesti
01-01-70, 01:33
Ecco come creano i mostri! e poi saremmo noi quelli che pensano ai complotti
:-|

http://www.kataweb.it/news/item/259151/strage-erba-marzouk-indagato-per-droga-da-gdf-como
Strage Erba: Marzouk indagato per droga da gdf Como
14 dicembre 2006 alle 10:13 — Fonte: repubblica.it — 0 commenti
Da un anno e mezzo la Guardia di finanza della compagnia di Erba e del comando provinciale di Como sta svolgendo una vasta indagine su un traffico di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, che coinvolge direttamente Azouz Marzouk, il venticinquenne tunisino considerato baricentro delle indagini per risalire ai feroci killer che lunedì sera hanno compiuto il massacro di via Diaz a Erba.

È questa una delle novità che emergono in queste ore e che potrebbe dare importanti spunti investigativi al sostituto Simone Pizzotti della Procura lariana che, con il procuratore capo Alessandro Maria Lodolini, da inizio settimana si sta occupando di una delle vicende più sconvolgenti mai accadute in provincia di Como. Secondo quanto si apprende, l’indagine della Guardia di finanza riguarderebbe un traffico di stupefacenti che si consumerebbe tra Milano, Merone, Valassina e l’Erbese. L’attenzione è concentrata non solo su Marzouk, ma anche sul fratello Fami, residente a Merone, e su un’altra trentina di persone. Secondo stime approssimative, proprio nella zona di Erba verrebbero piazzati ogni mese non meno di quattro chilogrammi di cocaina.

giovanniforesti
01-01-70, 01:33
e invece...

http://canali.libero.it/affaritaliani/misterodroga1301.html
Erba/ La confessione di Rosa: \"Ho sollevato Youssef per i capelli e l\'ho sgozzato\"
Sabato 13.01.2007 11:26


Angela Bazzi (foto AP)

C\'è qualcosa di non detto nella vicenda di Erba che sembra affiorare dalle mezze parole degli inquirenti. In particolare, ci sarebbero alcune indiscrezioni nei confronti di Rosa Bazzi, moglie di Olindo Romano, che potrebbero spiegare la sua furia nel compiere la mattanza contro il piccolo Youssuf e sua madre Raffaella Castagna. Sembra infatti che la donna facesse uso di stupefacenti, pare cocaina. Forse anche insieme a suo marito.

E non mancherebbero i riscontri nel suo passato, per cui l\'attenzione di chi indaga è ora concentrata nella verifica delle ipotesi. Del resto, a suggerire quella dello \"sballo\" prima dell\'azione, un modo forse di darsi coraggio, l\'allentare qualsiasi freno per far esplodere meglio la furia omicida, tante cose sembrano suggerirlo, come ad esempio questo particolare: mentre si compiva il massacro, prima di infierire sul piccolo Youssuf \"colpevole\" di strillare e piangere, Rosa ha infatti rincorso Raffaella mentre cercava di affacciarsi per chiedere aiuto e le ha sferrato una coltellata alla schiena.

Ora i coniugi Romano si difendono sostenendo che l\'incontro con Raffaella degenerato nella strage voleva solo essere \"una lezione\". Che l\'uso di stupefacenti, questa la nuova ipotesi, potrebbe aver dunque alterato. Intenzionalmente?

:-|

diciamo che la cocaina è una merda!
e sta facendo il sio ingresso TRIONFALE in Italia...
sempre più repressione
sempre più proibizionismo
sempre più guadagni alle mafie
sempre più tossicodipendenti che, a differenza dei \"tossici\" di altri tempi che facevano danni solo per procurarsi la dose.
questi fanno danni perchè la cocaina fa incazzare e, se sono già fuori di testa, magari assuntori di psicofarmaci o alcolisti, possono diventare mostri.

chi è stato in sud america sa benissimo che è così. qua non conosciamo ancora il fenomeno ma c\'è da preoccuparsi...

d\'altra parte la legge berluscono-fini-giovanardi che equipara canapa e cocaina ha reso molto più conveniente spacciare cocaina e i risultati si vedono...

occorre legalizzare la canapa al più presto, prima che sia tropo tardi :-Y

giovanniforesti
01-01-70, 01:33
http://www.antiproibizionisti.it/notizia.asp?n=5939

PROIBIZIONISMO SCONFITTO NEI FATTI
Tratto da Panorama.it del 9 febbraio 2007


Potrebbe essere questo il significato dell\'allarme cocaina lanciato dal ministro Giuliano Amato

di Sergio Romano

Non mi sembra che le dichiarazioni del ministro dell\'Interno a Napoli sul «gigantesco» consumo di cocaina in Italia possano considerarsi una rivelazione.
Qualche mese fa gli organizzatori di un programma televisivo si servirono di uno stratagemma per sottoporre a una prova medica (l\'analisi del sudore) un campione abbastanza rappresentativo di parlamentari.
Il programma violava alcune fra le più elementari norme sulla privacy e non andò in onda, ma gli italiani appresero che un parlamentare su tre, secondo il campione, farebbe un uso occasionale di sostanze stupefacenti.

Nello stesso periodo l\'Università di Pavia comunicò che le acque del Po portavano ogni giorno l\'equivalente di 4 chili di cocaina corrispondenti a 16 mila dosi quotidiane. A Milano una indagine analoga dette risultati altrettanto clamorosi.

Oggi le parole di Giuliano Amato, insieme a qualche altro dato reso pubblico recentemente, rendono il quadro più completo. Soltanto in Campania, nel 2006, è stata sequestrata una tonnellata di cocaina. Non passa mese senza che i corpi di polizia mettano le mani su 300 chili di droga. Gli italiani che ammettono di farne uso sono ben più di 300 mila. Alcuni dati comparativi confermano l\'importanza del fenomeno. L\'Italia ha scavalcato i Paesi Bassi (considerati un tempo il paese più permissivo d\'Europa) ed è al terzo posto dopo Gran Bretagna e Spagna.

Conosciamo anche alcuni dei fattori che contribuiscono all\'aumento dell\'offerta. La Colombia è in guerra contro i narcotrafficanti e ha raggiunto qualche buon risultato, ma non li ha sconfitti. La Bolivia ha un presidente «indigenista», Evo Morales, che rifiuta di trattare la coltivazione della coca alla stregua di un crimine e ha fatto della foglia una sorta di simbolo nazionale. In Afghanistan, dopo la fine del regime talebano, i contadini hanno ricominciato a coltivare papaveri e forniscono al mondo il 90 per cento del suo «fabbisogno» di eroina.

L\'aumento dell\'offerta ha provocato la caduta dei prezzi. Un grammo di cocaina (100 euro nel 2003) costa oggi 40 euro e permette quattro dosi. Una dose costa più di un biglietto per il cinema, ma i clienti che la considerano meglio di un film sono evidentemente numerosi. Il problema della distribuzione, apparentemente non esiste. Il business della droga è una macchina che genera il proprio carburante e non ha bisogno di ricorrere alle banche per finanziare la propria attività . I consumatori poveri diventano spacciatori, gli impiegati a tempo pieno cadono spesso nelle mani della polizia, ma l\'organizzazione è probabilmente disposta a garantire una certa previdenza sociale agli infortunati e alle loro famiglie.
Molti sostengono che l\'aumento dei consumi registri un fenomeno nuovo perché investe una fascia sociale composta da giovani uomini d\'affari, dinamici, mondani, continuamente alla ricerca di efficienza e benessere, insomma una parte di quella che potrebbe definirsi la classe dirigente del Paese. Non ne sono sicuro.

Ho l\'impressione che le vere ragioni dell\'aumento vadano ricercate in una sorta di assuefazione sociale e culturale. Aumenta, sia pure gradualmente, il numero di coloro che non temono di cadere nel buco nero della dipendenza e sono convinti di poter fare buon uso della loro dose più o meno occasionale. In una parte delle società moderne questa convinzione, sommata alla diminuzione dei prezzi, sta provocando un\'attrazione difficilmente resistibile.

Se le cose sono in questi termini, la reazione di Giuliano Amato è perfettamente giustificata. Non è facile combattere un nemico che può contare parecchi alleati fra le persone che dovremmo proteggere dalle sue insidie. Ma non è possibile abbandonare i ceti sociali più poveri e indifesi dove la droga produce effetti molto più devastanti di quanti ne produca nei ceti più alti della società .

Per i liberali alla Milton Friedman la soluzione del problema è la liberalizzazione di un certo numero di droghe. Taglieremmo l\'erba sotto i piedi del narcotraffico, svuoteremmo le carceri e renderemmo più sicure le strade. Mi rendo conto che non sarà semplice, ma temo che la battaglia proibizionista sia perduta e mi chiedo se non fosse proprio questo, sotto sotto, il messaggio di Amato.


[DATA: 09/02/2007]


ato a Vicenza nel 1929, laureato in giurisprudenza alla Statale di Milano, Sergio Romano ha lavorato come giornalista a Milano, Parigi, Londra e Vienna e ha poi iniziato la carriera diplomatica nel 1954. È stato direttore generale degli Affari Culturali del Ministero degli Esteri (1977-1983) e dopo essere stato rappresente alla NATO (1983-85) dal settembre 1985 è stato ambasciatore a Mosca, durante i cruciali anni della perestrojka, fino al momento in cui si è dimesso dalla carriera diplomatica, nel marzo 1989.

Come storico si è occupato prevalentemente di storia italiana e francese tra Otto e Novecento.

Ha insegnato nelle università di Firenze, Sassari, Pavia, Berkeley e Harvard. Dal 1992 al 1998 è stato professore di Storia delle relazioni internazionali alla Bocconi di Milano. È dottore honoris causa dell’Institut d’Etudes Politiques di Parigi, dell’Università di Macerata e dell’Istituto di Storia Universale dell’Accademia delle Scienze della Russia. È editorialista del «Corriere della Sera» e di «Panorama» e collabora a «Limes», la rivista di strategia e relazioni internazionali, «Affari Esteri», «Corriere del Ticino» e «Le Matin» di Losanna... http://www.italialibri.net/autori/romanos.html



:-D

chala
01-01-70, 01:33
calma,calma,che questa è soltanto la prima che combina :-] :-] pensi che non tira più? e che non le piace più il terzo sesso? :-] :-]