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Visualizza Versione Completa : Unita' di tutte le cose



Hollyweed
16-10-20, 21:24
potpot23, ciao se ti va vorrei parlare un po di misticismo orientale, cosi' da chiarirmi alcuni dubbi. Se ricordo bene so che sei ferrato in materia...

Da un manuale ho letto che la caratteristica piu' importante della concezione del mondo orientale e' la consapevolezza dell'unita' di tutte le cose e della mutua interrelazione di tutte le cose e di tutti gli eventi, la constatazione che tutti i fenomeni nel mondo sono manifestazioni di una fondamentale unicita'.

Poi leggo, il paragrafo successivo (sotto) in cui invece si ribadisce la l'importanza dell'unicita' ma nel senso di indivuale! Ma non e' il contrario di quello che si dice all'inizio? Cioe' l'interconnessione del tutto?

Infatti dicono le upanisad:
"Laddove esistono dualita', ivi l'uno odora l'altro, l'uno vede l'altro, l'uno parla all'altro...
ma, allorche' tutto e' diventato il se' di ognuno, l'odore di chi e mediante che cosa potra' percepire?
Chi si potra' vedere, e mediante che cosa? A chi e mediante che cosa si potra' parlare?"

Ad esempio come mai la meccanica quantistica vuole stabilire l'unita' di tutte le cose e si rivolge ai mistici orientali ? Secondo me o c'e' un grosso travisamento scambiando il concetto del tutto-interconnesso con quello di totalita', che e' differente perche' puo' comportare anche la non armonia!
Oppure non ho capito niente io :biggrin2:

Scherzo!, oppure i mistici orientali vogliono proprio intendere unita' nel senso di non caotico, il che mi sembra un po' strano perche il mondo naturale mi pare tenda al caos.

potpot23
17-10-20, 13:34
Ciao, sono affascinato si ma non ferrato, comunque dai un'occhiata a questo:

http://spiritodiluce.blogspot.com/2016/02/la-foglia-di-pippala-ficus-religiosa.html?m=1

Qui spiega molto meglio di quanto potrei fare io.

Il concetto centrale è la vacuità (Sunyata)ovvero la mancanza di un'esistenza intrinseca.

Molto interessante. Ciao.

Hollyweed
17-10-20, 15:24
Ciao, sono affascinato si ma non ferrato, comunque dai un'occhiata a questo:

http://spiritodiluce.blogspot.com/2016/02/la-foglia-di-pippala-ficus-religiosa.html?m=1

Qui spiega molto meglio di quanto potrei fare io.

Il concetto centrale è la vacuità (Sunyata)ovvero la mancanza di un'esistenza intrinseca.

Molto interessante. Ciao.

Anche io sono affascinato mi piace dipingere e' conosco lo stato di meditazione a cui arrivo, perdo la percezione del tempo e dello spazio, non sento la fatica, sono in pace...credo che tutti possano arrivare a questo stato volendo.

Comunque riquardo al vuoto "relativo" del buddismo assomiglia molto ad una decostruzione dell'ego, dell'identita' che gli idealisti chiamavano oggettiva. Essi ricercavano la ragione che non fosse quella dualista, o empirica. Schopenhouer la chiama il mondo come volonta', uno stato in cui si predilige l'a priori soggettivo. Dunque se ho ragione io cio' potrebbe portare a problemi in caso di patologie come narcisismo e depressione, in quanto nel primo caso potrebbe sopraggiungere paura alla sensazione di diminuzione dell'ego, e nel caso di depressione in cui ci si apprezza poco, abbracciare la totalita' con troppo entusiasmo.

Il buddismo non offre una fuga dalla realta', e' la realta' stessa. Correggimi se sbaglio.

potpot23
17-10-20, 20:45
Il buddhismo , ma anche l'induismo e altre religioni, offrono una prospettiva sulla realtà cercando di penetrarne il mistero profondo, oltre le illusioni.

Lo scopo del "gioco" è quello di ottenere la liberazione dalle continue rinascite.
Leggi qui :

http://www.yogawaytrieste.org/karma.html

potpot23
17-10-20, 23:19
Questo non è il paradiso, ma non è nemmeno il peggiore dei mondi dove vivere.
In più noi abbiamo avuto una rinascita umana che è una grande fortuna (infatti è detta "preziosa") in quanto nella condizione umana può essere più facile ottenere la "liberazione" mentre gli animali sono più fortemente condannati a seguire gli istinti e quindi con più difficoltà a liberarsi dalle catene karmiche.

Quindi, se siamo in questo mondo e non in un mondo migliore è perché questo mondo ci appartiene, dobbiamo affrontare e risolvere delle cose, non siamo perfetti nella misura in cui non lo è il mondo in cui viviamo.

Se però è vero questo è anche vero che noi possiamo agire ed influire, migliorando il posto in cui viviamo e la qualità della vita altrui se miglioriamo noi stessi ("Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo")
Ovvero Noi siamo il mondo in cui viviamo...

Il mondo è il tempio così come il nostro corpo e la nostra mente sono il tempio dove vivere...
Come possiamo pretendere di vivere in un mondo senza inquinamento se noi per primi non ci manteniamo "puliti"?
Anche la Terra come il nostro corpo ha dei chakra, ovvero dei centri energetici (ad esempio il chakra della gola della Terra è Gerusalemme)....

ertica
17-10-20, 23:22
Le filosofie e le religioni orientali sostengono l'unita' e ti aiutano a capire la sofferenza che nasce dalla mente duale, la mente atta alla separazione, tipica del nostro pensiero orientale.. es. separazione della mente dal corpo separazione del sesso dell amore separazione delle piante dalla natura

Hollyweed
18-10-20, 05:04
Le filosofie e le religioni orientali sostengono l'unita' e ti aiutano a capire la sofferenza che nasce dalla mente duale, la mente atta alla separazione, tipica del nostro pensiero orientale.. es. separazione della mente dal corpo separazione del sesso dell amore separazione delle piante dalla natura

Ciao ertica, forse volevi dire nel nostro pensiero occidentale, si in effetti gia' gli idealisti come dicevo si erano accorti che il difetto del dualismo e' la separazione del soggetto dall'oggetto, anche se questa separazione cartesiana rende possibile il ragionamento empirico o scinetifico, la conseguenza e' l'utilizzo della natura come cosa da sfruttare, e l'utilizzo degli altri come mezzo... a livello individuale credo che sicuramente possa portare benefici per la mente, a volte sopraffatta dai problemi e pensieri, come in una prigione. Offre sicuramente una sensazione di liberta', ora pero' non so se possa portare anche qualche cambiamento nel nostro attegimento irrispettoso verso l'ambiente e gli animali.

potpot23
18-10-20, 09:12
ora pero' non so se possa portare anche qualche cambiamento nel nostro attegimento irrispettoso verso l'ambiente e gli animali.

Dal momento che "tutto è uno" e ogni cosa è interconnessa e interdipendente, sicuramente si, anzi direi che il rispetto verso l'ambiente e le altre forme di vita ne è naturale conseguenza.

Ti faccio una domanda Holly....hai mai avuto esperienze psichedeliche?

Hollyweed
18-10-20, 13:57
Dal momento che "tutto è uno" e ogni cosa è interconnessa e interdipendente, sicuramente si, anzi direi che il rispetto verso l'ambiente e le altre forme di vita ne è naturale conseguenza.

Ti faccio una domanda Holly....hai mai avuto esperienze psichedeliche?

Ho atteso un po' prima di rispondere volevo pensare cosa dire, non solo sul fatto che non ho mai provato enatactogeni o psichedelici, ma volevo dire qualcosa di costruttivo su queste sostanze anche me ne sono fatto una idea indiretta.

Comunque Claude Lévi-Strauss famoso antropologo ed etnologo riteneva che la risposta sull'uomo di queste sostanze dipende dalla cultura di un popolo, e non dalla miracolosita' in se. Io la penso cosi, comunque gia' kant nella citica della ragion pura, che in sostanza e' un modello di funzionamento della mente, aveva capito che la ragione con la sua tendenza naturale a cercare l'unita', la coerenza con le proprie idee, cade senza la prova dell'esperienza empirica in illusioni.

Uno specchio che amplifica secondo me. Detto questo penso che a livello scientifico vadano sicuramente studiate, infatti e' importante il luogo(set), ed il proprio umore di quel momento (setting).

potpot23
18-10-20, 23:07
Ho atteso un po' prima di rispondere volevo pensare cosa dire, non solo sul fatto che non ho mai provato enatactogeni o psichedelici,

Per la precisione io mi riferisco agli "enteogeni" e credo che mai come in questo caso un'idea te la puoi fare solo facendone esperienza.

Io non so se tu abbia studiato filosofia ma credo e temo (scherzo :biggrinthumb:) di si... beh, l'esperienza con gli enteogeni restituisce tutta la limitatezza dell'approccio intellettuale all'esistenza ("Troppo intelletto in me" ripetevo): insomma, l'approccio intellettuale è fatto di calcolo, di speculazione e di descrizione della realtà.... l'esperienza mistica è invece l'esperienza diretta della realtà, senza sovrastrutture, è la divina primordiale purezza: qualcosa di molto simile allo sguardo dei bambini, vedi quest' innocenza in tutto e comunque provi infinita gratitudine e amore e compassione per chiunque, per ogni cosa.



Il cosiddetto "brutto viaggio" porta con sé lo stesso messaggio dell' ansia...non un nemico da scacciare, ma un messaggio nascosto da capire: che cosa ci fa star male? Che cosa ci impedisce del nostro carattere di raggiungere quello stato di grazia?
Tolte certe zavorre mentali, si scopre che quello che ci aspetta è l'estasi....la comunione più completa, in armonia col tutto...la Gioia.


A leggere il Bardo Thodol, il Libro Tibetano dei Morti, si evince come la più grande esperienza psichedelica sia proprio l'evento della morte, per questo bisognerebbe arrivare a quel momento in uno stato di profonda pace mentale e serenità perché anche questo determinerà il viaggio nel Bardo e le rinascite successive.
La lezione è che bisogna imparare a morire, insomma, e per imparare a morire bisogna imparare a vivere.

Hollyweed
19-10-20, 04:20
l'esperienza con gli enteogeni restituisce tutta la limitatezza dell'approccio intellettuale all'esistenza ("Troppo intelletto in me" ripetevo): insomma, l'approccio intellettuale è fatto di calcolo, di speculazione e di descrizione della realtà.... l'esperienza mistica è invece l'esperienza diretta della realtà, senza sovrastrutture, è la divina primordiale purezza: qualcosa di molto simile allo sguardo dei bambini, vedi quest' innocenza in tutto e comunque provi infinita gratitudine e amore e compassione per chiunque, per ogni cosa.
Tolte certe zavorre mentali, si scopre che quello che ci aspetta è l'estasi....la comunione più completa, in armonia col tutto...la Gioia.


Vorrei sottolineare questo aspetto secondo me indicativo nel modo di concepire il misticismo orientale che non mi convince, secondo me si tratta di un sogno metafisico, che si suppone sia negato dal razionalismo occidentale. Se e' vero in chi crede questo, che uno spettro si aggira per l'occidente: la coscienza (o consapevolezza). Io rispondo che un altro spettro si aggira allora ad oriente: l'inconscio. E con questo voglio dire la spontaneita' dei sentimenti, tutto cio' che non e' riducibile alla ragione, e' questo che ci rende piu' simile all'innocenza dei bambini, e animali.

potpot23
19-10-20, 12:01
Ma io non stavo parlando di oriente, stavo parlando di esperienze mistiche.
La contrapposizione non è tanto tra Occidente e Oriente, sono approssimazioni, anche l'occidente ha avuto grandi mistici pensiamo a San Giovanni della Croce o Santa Teresa d'Avila....
La contrapposizione è tra il cieco materialismo di chi non crede in nulla (e vuole che anche gli altri non credano in nulla) e invece chi vuole sviluppare la propria sensibilità per riuscire a capire di più dell'esistenza.

Hollyweed
19-10-20, 14:20
Ma io non stavo parlando di oriente, stavo parlando di esperienze mistiche.
La contrapposizione non è tanto tra Occidente e Oriente, sono approssimazioni, anche l'occidente ha avuto grandi mistici pensiamo a San Giovanni della Croce o Santa Teresa d'Avila....
La contrapposizione è tra il cieco materialismo di chi non crede in nulla (e vuole che anche gli altri non credano in nulla) e invece chi vuole sviluppare la propria sensibilità per riuscire a capire di più dell'esistenza.
Beh in effetti questo lo penso anch'io:icon_smoke:

ertica
22-10-20, 07:37
Ciao Hollyweed, Grazie per la correzzione.. la mia vita e' in costante lotta contro i processi e le azioni di frammentazione che talvolta mi portano a sbagliare, quando scrivo sotto pressione!
Secondo me, alcune discipline orientali e ancestrali, quando sostenute da una corretta interpretazione culturale e da una vera prassi, portano a un rispetto dell'ambiente e della natura, in quanto questi sono percepiti come un tutt'uno. E in relazione a questa tematica, la cannabis, cioe' la "vera" cannabis, in alcuni casi rivela lo stato di non separazione dei fenomeni..

Hollyweed
23-10-20, 07:37
Ciao Hollyweed, Grazie per la correzzione.. la mia vita e' in costante lotta contro i processi e le azioni di frammentazione che talvolta mi portano a sbagliare, quando scrivo sotto pressione!
Secondo me, alcune discipline orientali e ancestrali, quando sostenute da una corretta interpretazione culturale e da una vera prassi, portano a un rispetto dell'ambiente e della natura, in quanto questi sono percepiti come un tutt'uno. E in relazione a questa tematica, la cannabis, cioe' la "vera" cannabis, in alcuni casi rivela lo stato di non separazione dei fenomeni..

Ertica,
Mi fa piacere il tuo contributo al discorso, pero' secondo me non e' semplice dire la frammentazione della societa' e' il problema. Anche se e' vero che l'individualismo ha i suoi lati negativi, ma e' anche portatore dell'universale. Il giovane Marx, ma anche dopo Nietzsche criticavano infatti l'idealismo che voleva essere una risposta all'atomizzazione della societa', dicendo che la realta' e' irrazionale. Non saprei quindi cosa sarebbe opportuno fare, poi ci sono i mistici orientali che negano sia idealismo sia materialismo. Un po' come Schelling, e Spinoza, ma penso anche il buddismo. Inquanto, a loro dire ponendo solo l'IO e negando il NON-IO si crea l'antitesi, l'universale opposto, quindi Schelling, con il suo panpsichismo (una sola sostanza da cui proviene la realta' duale illusoria), nega entrambi. Sempre se ho capito bene :biggrin2:, la filosofia mi incuriosisce, ma e' da interpretare

potpot23
25-10-20, 13:35
Vorrei correggermi... nell'ultimo post parlavo di "credere"...il credere comporta un atteggiamento fideistico...
Qui non si tratta di CREDERE....ma di CONOSCERE.

Era fondamentale precisarlo...ciao!

Hollyweed
25-10-20, 19:52
Sto leggiucchiando qua e la...riporto un paragrafo in cui ho letto che:

Questa contrapposizione tra il mondo delle idee e il mondo delle apparenze, verra' attuata tuttavia da platone a partire dal parmenide: da una nuova prospettiva che pensa le idee particolari come originatesi dalla pienezza dell'essere dell'Uno-Tutto.

Credo purtroppo che se si voglia salvare la natura in maniera radicale, cosa su cui non concordo, occorra ristabilire l'immutabile come episteme.