PDA

Visualizza Versione Completa : Comunicato stampa di Denuncia - NON SIAMO CRIMINALI, FACCIAMOCI SENTIRE!



Legalizziamolacanapa.org
06-07-10, 14:36
legalizziamolacanapa newsletter

"A seguito del comunicato-denuncia inviato da Legalizziamolacanapa.org chiediamo alle testate giornalistiche e ai politici che ancora credono nello Stato di diritto, il coraggio di affrontare la verità e di rendere noto come in questa epoca di oscurantismo, migliaia di cittadini vengano inquisiti e incriminati in completa violazione di qualsiasi legge sulla privacy".

Questo sopra è il testo che vi invitiamo a copiare e spedire a tutte le testate giornalistiche che vorrete sensibilizzare attraverso i contatti con i loro siti e alla lista di politici già comunicata in precedenti news letter.
NON SIAMO CRIMINALI, FACCIAMOCI SENTIRE!


__________________________________________________ ______

Di seguito il testo del comunicato appena inviato alle agenzie di stampa, redazioni e Istituzioni politiche:


Comunicato- denuncia


Ci rivolgiamo a tutti coloro che credono ancora nella libera informazione , ma soprattutto a coloro che non vogliono darsi vinti nella speranza che in questo paese esista ancora un barlume di democrazia, di giustizia e di equità.

Già da qualche settimana è in atto un operazione di polizia giudiziaria in tutta Italia, che è ben lontana dai presupposti costituzionali e dai diritti giuridici attualmente vigenti in questo paese.

ANTEFATTO. Tutto è scaturito da un'indagine dei carabinieri di Merano che, già nel 2008, avevano scoperto alcuni siti web destinati alla vendita di semi di canapa, lampade da coltivazione, concimi ecc.
Matteo Filla il gestore di questi siti era già stato incriminato tempo fa e poi assolto dal tribunale di Rovereto dall’ accusa di spaccio di sostanze in qualche modo collegate alla droga.

Il nodo giuridico è proprio qui.

La sentenza di assoluzione di Matteo Filla si basa su una considerazione tecnica di fondo: i semi di marijuana o di canapa indiana, pur essendo potenzialmente fonte di produzione di droga, non possono essere considerati alla stregua di una sostanza proibita in quanto il seme non contiene alcun principio di sostanza attiva.
Da sottolineare il fatto che gli stessi semi vengono utilizzati da milioni di individui in tutto il mondo come alimentaz! ione alternativa e per diversi disturbi e patologie che le loro proprietà terapeutiche leniscono.

ENTRANDO NEL MERITO. A seguito di quest’indagine ormai chiusasi nel dicembre del 2009, la polizia entra in possesso di un archivio clienti di 2500 persone che avevano acquistato sui siti di Filla tra il 2005 ed il 2009, non solo semi di canapa (lo ricordiamo a tutt’oggi legali), ma lampade per la coltivazione, concimi a base di alghe, libri e materiale di ogni genere che se pur presupponendo il reato di coltivazione, di fatto non lo accerta.


In questi giorni quindi si sta svolgendo una vasta operazione in tutta Italia per la quale centinaia forse migliaia di persone vengono arrestate ed incriminate per l’articolo 73 (spaccio di stupefacenti), rei di aver semplicemente acquistato sul web (lo ricordiamo) nessuna merce illegale…
Tra l’indifferenza dei media “ufficiali” e le menzogne o la profonda ignoranza di quelli locali stiamo assistendo oltre che allo stillicidio dei più basilari diritti giuridici, ad un operazione che viola la privacy e forse la Costituzione.

Grazie al web ed ai blog, la rete di comunicazione capillare che questa redazione possiede insieme a molte altre, si sono potute raccogliere centinaia di testimonianze, alcune delle quali possono essere approfondite nei seguenti link

http://www.overgrow-italy.nl/forum/showthread.php?p=127642#post127642
www.overgrow.it
www.legalizzia! molacanapa.org
www.enjoint.net
www.dolcevitaonline.it
www.hempyreum.org

Dopo il lavoro svolto da queste redazioni ed a quanto risulta dalle prime stime, quest’operazione sembra potersi dichiarare fallimentare, dispersiva, inconcludente ed inutilmente repressiva dato che pochissime decine tra le migliaia di casi sono stati effettivamente trovati in possesso di sostanza stupefacente.

Imprenditori, casalinghe, professionisti, studenti di buona famiglia sono tutt’ora indagati per spaccio e sono stati brutalmente svegliati, ammanettati nella notte ed in molti casi gettati in pasto ai media locali, tacciati come criminali e spacciatori.
In qualche caso ci sono state addirittura denunce di maltrattamenti e percosse.

Tutto ciò per aver comprato sul web quello che la legge a tutt’oggi non vieta.

Che la democr! azia e l’informazione in questo paese stiano vivendo un ! periodo di crisi pericolosa, è sotto gli occhi di tutti.
Questa denuncia-comunicato auspica che tra la confusione e l’oblio delle redazioni “ufficiali” esistano ancora Esseri Umani che hanno a cuore oltre che questo mestiere, un ideale di giustizia e democrazia troppo spesso annichilito in questo periodo storico e vogliamo cogliere l’occasione per ringraziare le testate giornalistiche che hanno voluto dare risalto all’ultima mostruosità generata dal sonno della ragione: la vicenda che ha coinvolto Andrea Trisciuglio solo due giorni fa.
Il dirigente dell'Associazione Luca Coscioni e malato di Sclerosi Multipla, che per contrastare la malattia di cui è affetto, consuma Bediol mensilmente e regolarmente ricevuto dalla sua ASL, ha subito una perquisizione alle prime ore del mattino, con i carabinieri che rovistavano tra i suoi effetti personali alla ricerca di non si sa cosa e moglie e figlio terrorizzati per quello che! accadeva sotto i loro occhi.

Tutto questo non ha giustificazione e spiegazione alcuna!

E’ legale e costituzionale questo comportamento delle autorità giudiziarie?

Abbiamo chiesto il parere legale dell’Avvocato Carlo Alberto Zaina che ha vinto molte battaglie giudiziarie in merito di coltivazione e consumo di canapa:

Nessuno può, in linea teorica, impedire che l’autorità giudiziaria verifichi la sussistenza di ipotesi di reato, ciò che sorprende è la circostanza che si parta da un dato giuridico assolutamente irrilevante e neutro come quello della vendita dei semi (attività del tutto legale). Per inferire da ciò, conseguenze idonee a svolgere un indagine che altrimenti non potrebbe avere corso, in questo contesto, il ruolo della giurisprudenza risulta di difficile comprensione; in quanto si verifica una patente contraddizione fra giudici! di legittimità (corte di cassazione) e giudici di meri! to (trib unale di primo grado).
Questi ultimi in varie pronunzie (vedi sentenza G.U.P. Milano 13 ottobre 2009), hanno ribadito la evidente differenza sia sul piano giuridico, che su quello naturalistico, tra coltivazione domestica ed agraria: la prima non punibile, la seconda costituente reato.
Questa palese confusione è determinata, come più volte evidenziato dalla incapacità del legislatore e della politica in generale di farsi carico di un problema endemico e che necessita quindi di un intervento riformatorio sulla attuale legislazione in materia di coltivazione .
Gli odierni interventi delle Forze dell’Ordine e dei magistrati appaiono pertanto difficilmente condivisibili (ancorché formalmente ineccepibili ), perchè si indirizzano nei confronti di utenti finali che nulla hanno a che fare con percorsi criminali, ma anzi sottraggono ad associazioni criminali, fette di mercato cospicue e rilevanti introiti economi! ci.
Si tratta quindi di evidenziare il diritto del singolo a non essere punito in relazione all’uso personale come evidente nei casi descritti in questa indagine.

Avvocato Carlo Alberto Zaina

ecko
06-07-10, 14:46
errore nel comunicato... è enjoint.com .net .info .org (non .it)

Legalizziamolacanapa.org
06-07-10, 15:00
ops, scusa ho corretto con .net è quello a cui sono più affezionato.