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Visualizza Versione Completa : [Go] sabato 30 Parade



barricate
01-01-70, 01:33
Grandi! Solidarietà e pieno appoggio da Parma!
Noi saremo in corteo sabato per ribadire il diritto a spazi sociali autogestiti...
Avanti così!

Mkb
01-01-70, 01:33
ciao a tutti,
Sabato 30 a Gorizia
Parade di solidarieta ai ragazzi coinvolti nel operazione Cielo Aperto
http://img241.imageshack.us/img241/715/goriziamn2.th.jpg (http://img241.imageshack.us/my.php?image=goriziamn2.jpg)

seguirà comunicato stampa in giornata...

Mkb
01-01-70, 01:33
come promesso eccco il comunicato
<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>Sono un paio di mesi ormai che assistiamo in tutta la Venezia Giulia ad un fatto preoccupante: centinaia di giovani vengono privati delle loro libert‡ individuali, vengono perseguitati ed incriminati per le loro scelte personali. Da tempo ormai Ë chiaro che la polizia ed i carabinieri stanno attuando una chiara (re)pressione nei confronti di chi fa uso di sostanze stupefacenti, senza distinzioni ed accanendosi nei confronti dei consumatori con perquisizioni personali, svolte perfino in strada senza il rilascio di nessun verbale o con interrogatori senza l\'assistenza di un avvocato.

Infatti Ë ormai lampante il fatto che la famigerata operazione \"cielo aperto\", tanto sbandierata sui giornali dai carabinieri come operazione \"modello\" nel campo dei stupefacenti, non Ë altro che la persecuzione e la repressione di molti giovani consumatori, centinaia di intercettazioni, di perquisizioni e di pedinamenti nei confronti di giovani fra i quindici ed i venti anni di media.

Questa Ë l\'attivit‡ delle forze dell\'ordine della Venezia Giulia, arrivata al suo apice \"sequestrando\" ragazzi nelle loro case all\'alba, per portarli anche contro la loro volont‡ in comunit‡ di recupero da cui non possono neppure comunicare con la famiglia. Se una persona ha bisogno al massimo in comunit‡ ci va per scelta e non per costrizione.
Questo sta accadendo in un clima di arroganza e di terrore dove viene a mancare il rispetto dei diritti delle persone da parte delle forze dell\'ordine, un comportamento che assolutamente non si puÚ accettare. Non puÚ diventare normale che ogni giorno le persone vengono fermate e perquisite, non puÚ diventare consuetudine essere spiati e controllati continuamente, non puÚ essere la normalit‡ quella in cui si viene pedinati ogni qual volta usciamo in strada.

Giusto o sbagliato fumare marijuana non puÚ essere reato, deve essere una scelta libera che ogni persona ha il diritto di fare o non fare, non si puÚ perseguitare una persona per le sue scelte.
La legge Fini-Giovanardi ha inasprito le pene per i consumatori, prevedendo perfino arresti preventivi e permanenze obbligatorie in comunit‡ di recupero, sanzioni previste anche per i minorenni. Tutto in nome del proibizionismo quando invece queste politiche
portano guadagno solo alle persone che sulle droghe ci speculano, soldi che sappiamo finire in tasche di losche figure dai contorni mafiosi.

Autoproduzione e riduzione del danno, queste sono le vere carte da giocare contro le narcomafie, essere liberi di coltivare la propria marijuana ed interventi sociali mirati a ridurre il danno delle sostanze pesanti rendendo la loro assunzione \"tutelata\" dai rischi sociali e materiali. Queste sono strade che vorremmo vedere attuate nelle nostre citt‡, non poliziotti nei parchi ma operatori sociali, non perquisizioni in casa di noi giovani ma nelle ville dei mafiosi, non posti di blocco lungo le strade ma perquisizioni negli uffici dei corrotti e dei truffatori.
Vogliamo informazione scientifica e non dei mitomani desiderosi di fare carriera che si accaniscono sui deboli, perchË se il proibizionismo serve a qualcosa, quel qualcosa Ë proprio la carriera dei marescialli.</BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>

Mkb
01-01-70, 01:33
ciao, rettifico il comunicato precedente:

comunicato stampa della manifestazione
<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>Il proibizionismo uccide, rovina le famiglie e serve a far fare carriera ai marescialli.
Fermiamolo!

Cosa succede a Gorizia e nell\'Isontino?
In più di un anno e mezzo abbiamo assistito a oltre 60 perquisizioni, centinaia di denunce, decine di arresti, ragazzi sbattuti in comunità , genitori in ansia e giustamente preoccupati.
La nostra regione è sede di una centrale colombiana del narco-traffico? Oppure di una gigantesca associazione dedita allo spaccio internazionale? O forse la malavita ha deciso di coltivare le sue piantagioni di cannabis in Friuli piuttosto che in Albania?
Niente di tutto ciò. La \"brillante\" operazione \"Cielo Aperto\", che sta rovinando la vita a numerose famiglie e persone, si è rivelata una gigantesca bolla di sapone. La quantità di stupefacente sequestrata è talmente ridicola rispetto alle forze messe in campo che non è sbagliato avanzare alcuni ragionevoli dubbi.
Sicuramente l\'attuale Legge Fini-Giovanardi sulle droghe, oltre ad aver intasato le aule giudiziarie, ha dimostrato tutta la sua inutilità e pericolosità .
Il proibizionismo è fallito e oggi serve solo a uccidere e a rovinare le famiglie. Ma a qualcuno conviene ancora mantenere questo stato di cose.
Forse nei tribunali, nelle caserme e nelle questure del territorio molti stanno cercando di fare carriera a scapito di innocui cittadini. Forse una lobby delle comunità di recupero è riuscita a farsi alcuni amici influenti da queste parti. Forse ci sono alcune squadre di polizia e carabinieri, che non avendo altro da fare, spendono i soldi pubblici per andare a ficcanasare nei giardini dei cittadini alla ricerca di pericolosissime piante di Marijuana.
EÃ* arrivato il momento di dire Basta!
Non vogliamo pi? che giovani ragazzi che fumano qualche spinello vengano criminalizzati in questo modo. Tanto meno che finiscano in oscure comunità dove non si sa cosa succede allÃ*interno. E che dire di chi, decidendo di sottrarsi al mercato dello spaccio e della malavita, coltiva una piantina, che cresce naturalmente dalla terra, e finisce sbattuto sul giornale al pari di spioni e affaristi senza scrupoli, loro sÃ? veri attentatori della democrazia e del vivere civile?
Il dibattito sulle droghe deve principalmente basarsi su un approccio culturale e non militare.
EÃ* necessario riportare la discussione al di fuori delle aule dei Tribunali, Ë necessaria una battaglia culturale e non più una persecuzione repressiva.
Non vogliamo poliziotti nei parchi ma operatori sociali, non perquisizioni in casa di noi giovani ma nelle ville dei mafiosi, non posti di blocco lungo le strade ma perquisizioni negli uffici dei corrotti e dei truffatori.
Manifestazione regionale antiproibizionista
Sabato 30 settembre 2006, ore 9.00 Stazione FS di Gorizia


Rete antiproibizionista del FVG
</BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>

comunicato creazione Rete Antiproibizionista FVG

<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>FERMA IL PROIBIZIONISMO, RIPARTE LA LIBERTA\'

Comunicato stampa sulla nascita della Rete Antiproibizionista del FVG


da qualche parte nel FVG, 26 settembre 2006


La \"brillante\" operazione \"Cielo Aperto\", che sta rovinando la vita a numerose famiglie e persone, si Ë rivelata una gigantesca bolla di sapone.
In pi? di un anno e mezzo abbiamo assistito a oltre 60 perquisizioni, centinaia di denunce, decine di arresti, ragazzi sbattuti in comunità , genitori in ansia e giustamente preoccupati.
Ma il risultato dellÃ*inchiesta Ë evidente. La quantità di stupefacente sequestrata Ë talmente ridicola rispetto alle forze messe in campo, ai soldi spesi e alle sofferenze inflitte che non Ë pi? possibile far finta di nulla.
\"Cielo aperto\" è la goccia cha ha fatto traboccare il vaso.
LÃ*attuale legge sulle droghe e tutto lÃ*impianto proibizionista-repressivo messo in campo nel nostro paese negli ultimi anni hanno prodotto solo fallimenti, hanno intasato le aule dei Tribunali e mandato in galera centinaia di giovani che non hanno commesso nessun danno.
EÃ* necessario riaprire il dibattito sugli effetti di certe politiche e far uscire dai tribunali (oltre che dalle galere) le discussioni sulle droghe e sulle tossicodipendenze.
Sul nostro territorio la criminalizzazione e la repressione hanno raggiunto livelli inaccettabili, in certi casi si supera il grottesco. Le ìgrandiose operazioni antidrogaî delle caserme friulane nella maggiorparte dei casi si traducono in sequestri di ìalcuni spinelliî. Per aver coltivato una piantina di cannabis si finisce sul giornale al pari di terroristi e criminali incalliti.
Vogliamo invertire questa pericolosa tendenza, riaprire la discussione e impedire altri soprusi.
Per questo oggi Ë nata la Rete antiproibizionista del FVG.
Associazioni, operatori sociali, consumatori, singoli cittadini desiderosi di riportare ad una dimensione di buon senso la vita sociale di questa regione.
Tutti, chi pi? e chi meno, vittime del proibizionismo, non solo di quello contro le droghe ma anche di un proibizionismo sociale che sempre di pi? ci priva di brandelli di libert‡.
La Rete cercher‡ di portare sul piano culturale il dibattito sulle droghe. Lo far‡ nei prossimi mesi attraverso momenti di incontro e discussione, attraverso la rivendicazione del diritto alle libert‡ personali, con la creazione di un supporto legale per chi ne avr‡ bisogno, con la presenza fuori dai tribunali per portare solidariet‡ a chi Ë sotto processo, con la nostra voce nelle strade per gridare che il Proibizionismo Ë pericoloso e dannoso, e va fermato al pi? presto.


RETE ANTIPROIBIZIONISTA DEL FVG
</BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Mkb il 28-09-2006 08:23 ]


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Mkb il 28-09-2006 08:37 ]