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Visualizza Versione Completa : Via libera nelle farmacie ospedaliere



OldGoblin_deleted
01-01-70, 01:33
bèh, so anche che per certi dolori reumatici, ossa articolazioni e quant\'altro, specie in persone anziane, vengono prescritti farmaci a base di codeina (oppiacei), che tra le altre cose fanno anche aumentare leggermente l\'appetito e l\'umore della persona.
Vengono prescritti dal medico, e la ricetta (semplice) viene ritirata dal farmacista.

OldGoblin_deleted
01-01-70, 01:33
la persona che mi ha portato questa testimonianza è stata guardata MALISSIMO dalla farmacista, ma tant\'è... carta alla mano e le ha dovuto vendere quel medicinale, e come dicevo la ricetta non era ripetibile... chissà perchè :-P

Wizard
01-01-70, 01:33
<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>Gangino: sarebbe interessante poter organizzare qulcosa per diffondere la notizia </BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>


just says KNOW! ;-) [addsig]

Gangino
01-01-70, 01:33
L’Ufficio Centrale Stupefacenti ha diramato una nota esplicativa concernente la gestione, da parte delle farmacie ospedaliere e delle farmacie territoriali della AUSL, dei medicinali stupefacenti a base di principi attivi derivati dalla cannabis, non registrati in Italia ed importati dall’estero.

Il testo della Circolare (pdf, 39 KB) è disponibile nella sezione di Normativa.

http://www.ministerosalute.it/imgs/C_17_normativa_852_allegato.pdf


(fonte: Ministero della Salute )


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Randagio il 11-10-2006 11:11 ]

Gangino
01-01-70, 01:33
infatti sarebbe interessante poter organizzare qulcosa per diffondere la notizia :-]

guest
01-01-70, 01:33
La strada maestra sono le farmacie territoriali (Asl) che accolgono le richieste dei pazienti, o meglio dei loro medici curanti, e possono avvalersi anche delle farmacie ospedaliere per la consegna al paziente tramite day-hospital.
Le farmacie Asl sono tenute per legge ad accettare le richieste dei pazienti e ad inoltrarle al ministero per l\' autorizzazione, le farmacie ospedaliere no (a meno che il paziente sia ricoverato o seguito lì, e che a richiedere il farmaco sia un medico interno), e quindi deve essere la f.asl a chiederglielo.
Niente di che, solo un chiarimento sulla procedura, ma almeno le Asl non potranno più dire che non è possibile. Medici e pazienti invece continuano a non saperne nulla...

guest
01-01-70, 01:33
Anche gli sciroppi per la tosse a base di codeina, anche la buprenorfina si prendono in farmacia con ricetta semplice, ma non ancora la cannabis...

Risposta (La Repubblica, 13/10/06, pag. 22) del Direttore Generale dell’Azienda Unità Sanitaria Locale Roma E, dr. Pietro Grasso, alle lettere a firma del dr. Paolo Michieletto pubblicate su “Il Messaggero� e su “La Repubblica� nel mese di ottobre.


“18 luglio 2006. Questa è la data dell’entrata in vigore, per la prima volta nel nostri Paese, dell’ordinanza del Ministero della Salute che prevede l’utilizzo di prodotti farmaceutici a base di cannabis a scopo terapeutico.
(in realtà era possibile anche prima, ndr)
I pazienti che lo vogliono e in mancanza di alternative terapeutiche, possono usufruirne.
Sono, infatti, le persone che lottano contro malattie importanti come il cancro, l’AIDS, la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, il glaucoma, l’epilessia ed altre, che possono trarre beneficio da questa nuova possibilità terapeutica oggi a loro disposizione.
Questi farmaci non sono in vendita in Italia, ma l’ordinanza di luglio ne consente l’importazione da altri Paesi europei come, per esempio, l’Olanda, previa richiesta del medico curante; importazione possibile solo attraverso l’autorizzazione dell’Ufficio Centrale Stupefacenti del Ministero della Salute.
È un fatto positivo che finalmente il Ministero della Salute abbia deciso di voler agevolale e sostenere il trattamento del dolore in pazienti critici con un farmaco meno invasivo di altri farmaci sintetici.
È già stato fatto molto, anche se si stanno muovendo i primi passi verso la giusta e corretta applicazione dell’ordinanza per l’utilizzo di tale specialità medicinale.
A tal proposito il Governo ha presentato un recentissimo disegno di legge (pubblicato su Sole 24 Ore Sanità del 26 settembre 2006) che riordina tra l’altro le disposizioni in materia di farmaci per il trattamento del dolore severo, introducendo delle piccole ma cruciali rivoluzioni quali l’inserimento dei principi attivi derivanti dalla cannabis nella Tab. II del Dpr 309/1990.
Questa nuova normativa è stata pensata a completamento di un definitivo riordino della materia, in moda da poter includere tali prodotti tra le sostanze stupefacenti e psicotrope che potranno essere commercializzati in Italia e dispensati tramite la semplice ricetta del Sistema Sanitario Nazionale.
Il dr. Michieletto ha portato alla nostra attenzione le sue difficoltà nel riuscire a ricevere il farmaco presso la ASL RM E, difficoltà sicuramente non giustificabili dall’esistenza di una disciplina legislativa in corso di definizione, e che non bastano a spiegare alcune carenze di tipo organizzativo e gestionale da parte delle nostre strutture sanitarie.
E, altrettanto inadeguato, può sembrare adesso presentare delle scuse per il disagio arrecatoGli.
Nello scusarmi vorrei cogliere l’opportunità di rendere noto al dr. Michieletto e a tutti i cittadini, che oggi nella nostra ASL il servizio è attivo, funzionante e a disposizione di tutti quei pazienti che dall’uso della cannabis possono trarre benefici terapeutici.�

Pietro Grasso