rollala
01-01-70, 01:33
PRELIEVO COATTO DNA PER SCOPRIRE COLPEVOLI, OK GOVERNO /ANSA
MASTELLA, DDL RENDE STATO PIU\' FORTE CON CHI VUOLE FARLA FRANCA
(ANSA) - ROMA, 12 OTT - Incastrare i responsabili dei reati
e, soprattutto, tranquillizzare l\'opinione pubblica, preoccupata
dalla diffusione di crimini come i furti o le rapine che creano
forte allarme sociale: a questi obiettivi punta il ddl approvato
oggi da Palazzo Chigi che prevede il prelievo coatto di campioni
biologici per stabilire il Dna. Per il ministro della Giustizia,
Clemente Mastella, che lo ha messo a punto, il provvedimento
\"rende lo stato piu\' forte contro chi intende farla franca\".
I sei articoli del disegno di legge stabiliscono modalita\' e
procedure per il prelievo delle \"impronte biologiche\" (saliva,
peli, capelli...) di una persona arrestata in flagrante. L\'esame
non e\' invasivo (e\' escluso quello del sangue) e il risultato
diventa un elemento di prova. Puo\' essere disposto dal giudice
con provvedimento motivato nei casi in cui il reato ipotizzato
e\' punito con l\'ergastolo o con pene superiori nel massimo a tre
anni. Il prelievo, previsto per i casi di terrorismo e
criminalita\' organizzata, viene esteso ad una serie di reati che
comprende furti, rapine, stupri, e verra\' eseguito rispettando
tutte le garanzie della difesa e dell\'accusa. La persona
indagata viene invitata a sottoporsi all\'esame del dna. In caso
di rifiuto, il pm dispone il prelievo coatto ma la richiesta
deve essere convalidata entro le successive 48 ore. E\' prevista
la possibilita\' che il test si svolga attraverso l\'incidente
probatorio.
Il provvedimento, elaborato di concerto con il ministero
degli Interni, stabilisce che, dopo le analisi, i campioni
prelevati debbano essere immediatamente distrutti ad eccezione
dei casi in cui si ritenga indispensabile la loro conservazione
fino a quando la sentenza sara\' passata in giudicato. I dati del
dna confluiranno in una banca dati centrale la cui istituzione
sara\' disciplinata da un altro ddl che sara\' pronto nel giro di
un paio di settimane. Nella banca dati confluiranno sia i
campioni di dna rilevati sulla scena del crimine, sia quelli
compiuti sulle persone, sempre tutelando della privacy.
Secondo il ministro Mastella, il prelievo obbligatorio dei
campioni biologici per stabilire il dna dei responsabili di
reati vuole essere \"un modo per garantire anche quel grado di
sicurezza e per infliggere una sorta di paura piu\' forte a chi
e\' responsabile di delitti o attivita\' di natura criminale. E\'
anche un fatto tranquillizzante per l\'opinione pubblica perche\'
porta lo stato ad essere piu\' forte contro quelli che ritengono
di farla franca\". Ricordando che gia\' nelle indagini sulla
strage di Capaci \"si arrivo\' alla identificazione di alcuni
mafiosi attraverso questo stringente meccanismo\", il
Guardasigilli ha detto che \"le impronte biologiche prelevate
saranno messe a confronto con quelle rilevate sul luogo del
delitto per raggiungere una maggiore certezza sulle
responsabilita\' \".(ANSA).
GIUSTIZIA:DNA; RAGGETTI (RACIS), ORA PIU\' CASI RISOLTI /ANSA
PASSO SUCCESSIVO LA BANCA DATI DEL DNA
(ANSA) - ROMA, 12 ott - Per gli investigatori con i camici
bianchi il ddl sul prelievo coattivo di campioni biologici per
accertare il Dna e\' \"un arma in piu\', uno strumento d\'indagine
fondamentale, tanto piu\' quando verra\' completato con l\'
istituzione di una banca dati nazionale del Dna\". Lo afferma il
generale Nicola Raggetti,comandante del Racis, il Raggruppamento
carabinieri investigazioni scientifiche, secondo cui
\"aumenteranno i casi risolti\".
\"Tutta la nostra soddisfazione\", commenta Raggetti, per il
provvedimento varato oggi dal Consiglio dei ministri. \"Lo
aspettavamo da tempo. Adesso siamo sicuri - prosegue - che dopo
questo primo passo fondamentale il Governo in breve tempo
compira\' anche il secondo, quello dell\'istituzione di una banca
dati del Dna. In questo modo avremo uno strumento d\' indagine
importantissimo, utile si\' all\'investigatore, ma di cui
beneficeranno soprattutto i cittadini\".
Con la nuova normativa, spiega il capo del Racis all\'Ansa,
molti \'casi\' che hanno subito uno stop nelle indagini proprio
per il divieto di prelevare campioni biologici, potranno
proseguire speditamente. \"Il primo esempio che viene in mente -
dice Raggetti - e\' forse quello della Madonna di
Civitavecchia\", quando il proprietario della statua si rifiuto\'
di sottoporsi al prelievo ematico richiesto dal pm. Il gip, cui
spettava la decisione, sollevo\' la questione davanti alla Corte
costituzionale la quale stabili\' l\'illegittimita\' del prelievo
ematico coattivo e censuro\' la norma del codice di procedura
penale che, per la sua genericita\', di fatto lo consentiva.
\"Sono passati dieci anni - dice il generale Raggetti - ma alla
fine si colma un vuoto legislativo. Per noi e\' un passo avanti
importantissimo, come l\'aria che respiriamo\".
Ma il capo della \'scientifica\' dell\'Arma insiste sulla mossa
successiva adesso necessaria, e che del resto il Governo ha gia\'
annunciato di voler attuare nel giro di un paio di settimane:
\"a questo punto - ribadisce Raggetti - diventa indispensabile
una banca dati nazionale del Dna. In caso contrario, infatti,
avremmo si\' il campione, ma non la possibilita\' di raffrontarlo.
Sono due facce di una stessa medaglia, come mi pare sia del
resto a tutti ben chiaro\".
Secondo il comandante del Racis, la strada della costituzione
della banca dati del Dna e\' stata ormai \"decisamente intrapresa
e noi, da tecnici, non possiamo che esserne soddisfatti. E\'
naturale che la tutela della privacy deve essere salvaguardata e
saranno quindi previste tutte le garanzie in questo senso: ma a
noi il Dna serve solo a fini identificativi di polizia e a
nessun altro scopo. Si tratta di uno strumento troppo importante
per privarsene. Sicuramente aumenteranno i casi risolti\".
\"I vantaggi di una banca dati del Dna - prosegue il generale
- sono enormi: viene infatti dato un grossissimo contributo
all\'attivita\' investigativa, che si semplifica, diventa piu\'
piu\' celere e quindi anche meno costosa, ma soprattutto rendono
questa attivita\' piu\' certa, perche\' la prova scientifica e\'
inconfutabile. Il testimone puo\' sempre ritrattare la sua
deposizione, mentre la prova scientifica e\' quella e nessuno la
puo\' contestare\".
(ANSA).
http://ch.indymedia.org/images/2006/03/39119.jpg
MASTELLA, DDL RENDE STATO PIU\' FORTE CON CHI VUOLE FARLA FRANCA
(ANSA) - ROMA, 12 OTT - Incastrare i responsabili dei reati
e, soprattutto, tranquillizzare l\'opinione pubblica, preoccupata
dalla diffusione di crimini come i furti o le rapine che creano
forte allarme sociale: a questi obiettivi punta il ddl approvato
oggi da Palazzo Chigi che prevede il prelievo coatto di campioni
biologici per stabilire il Dna. Per il ministro della Giustizia,
Clemente Mastella, che lo ha messo a punto, il provvedimento
\"rende lo stato piu\' forte contro chi intende farla franca\".
I sei articoli del disegno di legge stabiliscono modalita\' e
procedure per il prelievo delle \"impronte biologiche\" (saliva,
peli, capelli...) di una persona arrestata in flagrante. L\'esame
non e\' invasivo (e\' escluso quello del sangue) e il risultato
diventa un elemento di prova. Puo\' essere disposto dal giudice
con provvedimento motivato nei casi in cui il reato ipotizzato
e\' punito con l\'ergastolo o con pene superiori nel massimo a tre
anni. Il prelievo, previsto per i casi di terrorismo e
criminalita\' organizzata, viene esteso ad una serie di reati che
comprende furti, rapine, stupri, e verra\' eseguito rispettando
tutte le garanzie della difesa e dell\'accusa. La persona
indagata viene invitata a sottoporsi all\'esame del dna. In caso
di rifiuto, il pm dispone il prelievo coatto ma la richiesta
deve essere convalidata entro le successive 48 ore. E\' prevista
la possibilita\' che il test si svolga attraverso l\'incidente
probatorio.
Il provvedimento, elaborato di concerto con il ministero
degli Interni, stabilisce che, dopo le analisi, i campioni
prelevati debbano essere immediatamente distrutti ad eccezione
dei casi in cui si ritenga indispensabile la loro conservazione
fino a quando la sentenza sara\' passata in giudicato. I dati del
dna confluiranno in una banca dati centrale la cui istituzione
sara\' disciplinata da un altro ddl che sara\' pronto nel giro di
un paio di settimane. Nella banca dati confluiranno sia i
campioni di dna rilevati sulla scena del crimine, sia quelli
compiuti sulle persone, sempre tutelando della privacy.
Secondo il ministro Mastella, il prelievo obbligatorio dei
campioni biologici per stabilire il dna dei responsabili di
reati vuole essere \"un modo per garantire anche quel grado di
sicurezza e per infliggere una sorta di paura piu\' forte a chi
e\' responsabile di delitti o attivita\' di natura criminale. E\'
anche un fatto tranquillizzante per l\'opinione pubblica perche\'
porta lo stato ad essere piu\' forte contro quelli che ritengono
di farla franca\". Ricordando che gia\' nelle indagini sulla
strage di Capaci \"si arrivo\' alla identificazione di alcuni
mafiosi attraverso questo stringente meccanismo\", il
Guardasigilli ha detto che \"le impronte biologiche prelevate
saranno messe a confronto con quelle rilevate sul luogo del
delitto per raggiungere una maggiore certezza sulle
responsabilita\' \".(ANSA).
GIUSTIZIA:DNA; RAGGETTI (RACIS), ORA PIU\' CASI RISOLTI /ANSA
PASSO SUCCESSIVO LA BANCA DATI DEL DNA
(ANSA) - ROMA, 12 ott - Per gli investigatori con i camici
bianchi il ddl sul prelievo coattivo di campioni biologici per
accertare il Dna e\' \"un arma in piu\', uno strumento d\'indagine
fondamentale, tanto piu\' quando verra\' completato con l\'
istituzione di una banca dati nazionale del Dna\". Lo afferma il
generale Nicola Raggetti,comandante del Racis, il Raggruppamento
carabinieri investigazioni scientifiche, secondo cui
\"aumenteranno i casi risolti\".
\"Tutta la nostra soddisfazione\", commenta Raggetti, per il
provvedimento varato oggi dal Consiglio dei ministri. \"Lo
aspettavamo da tempo. Adesso siamo sicuri - prosegue - che dopo
questo primo passo fondamentale il Governo in breve tempo
compira\' anche il secondo, quello dell\'istituzione di una banca
dati del Dna. In questo modo avremo uno strumento d\' indagine
importantissimo, utile si\' all\'investigatore, ma di cui
beneficeranno soprattutto i cittadini\".
Con la nuova normativa, spiega il capo del Racis all\'Ansa,
molti \'casi\' che hanno subito uno stop nelle indagini proprio
per il divieto di prelevare campioni biologici, potranno
proseguire speditamente. \"Il primo esempio che viene in mente -
dice Raggetti - e\' forse quello della Madonna di
Civitavecchia\", quando il proprietario della statua si rifiuto\'
di sottoporsi al prelievo ematico richiesto dal pm. Il gip, cui
spettava la decisione, sollevo\' la questione davanti alla Corte
costituzionale la quale stabili\' l\'illegittimita\' del prelievo
ematico coattivo e censuro\' la norma del codice di procedura
penale che, per la sua genericita\', di fatto lo consentiva.
\"Sono passati dieci anni - dice il generale Raggetti - ma alla
fine si colma un vuoto legislativo. Per noi e\' un passo avanti
importantissimo, come l\'aria che respiriamo\".
Ma il capo della \'scientifica\' dell\'Arma insiste sulla mossa
successiva adesso necessaria, e che del resto il Governo ha gia\'
annunciato di voler attuare nel giro di un paio di settimane:
\"a questo punto - ribadisce Raggetti - diventa indispensabile
una banca dati nazionale del Dna. In caso contrario, infatti,
avremmo si\' il campione, ma non la possibilita\' di raffrontarlo.
Sono due facce di una stessa medaglia, come mi pare sia del
resto a tutti ben chiaro\".
Secondo il comandante del Racis, la strada della costituzione
della banca dati del Dna e\' stata ormai \"decisamente intrapresa
e noi, da tecnici, non possiamo che esserne soddisfatti. E\'
naturale che la tutela della privacy deve essere salvaguardata e
saranno quindi previste tutte le garanzie in questo senso: ma a
noi il Dna serve solo a fini identificativi di polizia e a
nessun altro scopo. Si tratta di uno strumento troppo importante
per privarsene. Sicuramente aumenteranno i casi risolti\".
\"I vantaggi di una banca dati del Dna - prosegue il generale
- sono enormi: viene infatti dato un grossissimo contributo
all\'attivita\' investigativa, che si semplifica, diventa piu\'
piu\' celere e quindi anche meno costosa, ma soprattutto rendono
questa attivita\' piu\' certa, perche\' la prova scientifica e\'
inconfutabile. Il testimone puo\' sempre ritrattare la sua
deposizione, mentre la prova scientifica e\' quella e nessuno la
puo\' contestare\".
(ANSA).
http://ch.indymedia.org/images/2006/03/39119.jpg