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Visualizza Versione Completa : Operazione al Forte Prenestino



favolantica_delete
01-01-70, 01:33
Conoscendoti personalmente F4tt non posso che credere ciecamente alle tue parole. Ma io ne rimango sprovvista... :-o :-o :-o
Solidarietà e sostegno totale ai ragazzi del CSR!

OldGoblin_deleted
01-01-70, 01:33
già ... è sempre un problema quando si fa informazione senza sapere esattamente di cosa si sta scrivendo...

F4ttone
01-01-70, 01:33
Sono queste le operazioni di cui abbiamo bisogno. Invece di andare a rompere i coglioni ai consumatori. Per una volta un plauso alla procura di Roma.
<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE> IlGiornale:

Armi e droga: 11 arresti a Forte Prenestino

Alessia Marani

Assalto a «Forte Prenestino». Arrestati nove marocchini, un polacco e un\'italiana, denunciate altre sei persone. Le accuse vanno dal favoreggiamento all\'immigrazione clandestina, alla detenzione e spaccio di stupefacenti, fino al tentato omicidio (per cinque dei nordafricani) relativo a tre diversi episodi. Per la prima volta polizia e vigili urbani hanno «violato» l\'enclave autogestita di Centocelle, l\'ex fortezza ottocentesca costruita dai Savoia a difesa della città , abbandonata dopo il fascismo e «okkupata» dall\'86.
«In realtà - come spiega Federico Gazzellone, dirigente del commissariato Prenestino - l\'incursione ha riguardato un\'area dei circa 12 ettari di terreno che stanno attorno al corpo centrale e alla torretta, quella concentrata tra via delle Palme, via Chiovenda e via Romualdo Pirotta. Non c\'è collegamento diretto o concorso di reato tra gli arrestati e i ragazzi del centro sociale». Sarà . Di certo è che, nella zona, i residenti non hanno voluto perdersi nemmeno un minuto dell\'insolito «show»: poliziotti calati con delle funi in un fossato profondo fino a 10 metri, agenti e «pizzardoni» (quelli del VII e VIII Gruppo) sguinzagliati fra i cunicoli sotterranei della fortezza a bloccare eventuali fuggitivi. L\'obbiettivo? Recuperare armi e droga nascosti dalla rete di pusher nelle cavità oscurate da una fitta vegetazione di quello che ora i cittadini si augurino torni a essere un parco comunale. Un\'autentica santabarbara quella scovata tra sterpi e rifiuti: una Beretta calibro 12 con trenta cartucce, una pistola a replica uguale a quella in dotazione alle forze dell\'ordine, due spade di lunghe dimensioni, altre di vario, tipo, coltellacci e mannaie a iosa. Il tutto «condito» da circa 8 chili di hashish di ottima qualità . Un giro d\'affari particolarmente redditizio (nel corso dell\'operazione sono stati trovati 70mila euro in contanti) per i nove, capeggiati da Bouchaib E., meglio conosciuto come Boush, di 32 anni, già finito in galera a inizio indagini. Il marocchino, sebbene rinchiuso a Regina Coeli, riusciva comunque a mantenere le relazioni e a impartire ordini al suo clan.
Come quello per cui i «suoi» all\'inizio dell\'estate per poco non ammazzavano un «traditore» tenendolo a forza in tre su una panchina mentre un altro con una bottiglia rotta gli recideva la gola. Oppure quando un\'altra persona è stata aggredita con un pitbull e poi colpita alla testa con una mannaia. O ancora, quando un altro giovane accerchiato dal «branco» armato di spade e coltelli, è riuscito per miracolo a salvare la pelle. Ben organizzati, protetti e spietati: agli undici (di cui un polacco di 24 anni e una ragazza sarda di 31) la «roba» su piazza arrivava percorrendo la rotta Gibilterra-Spagna, quindi approdava alla Città Eterna lungo la direttrice Milano-Firenze-Roma su furgoni dotati di doppifondi. Per lo smercio al minuto, la rete, secondo i sostituti procuratori titolari dell\'indagine, Caputo e Lasperanza, si serviva anche di ragazzine del posto di 14 e 15 anni. Laconico un comunicato del Forte okkupato: «Il centro sociale è estraneo all\'attività di spaccio attorno al parco, contrastata dagli stessi occupanti a rischio della propria incolumità ». Loro, quelli della «Sagra della marijuana», a festa della ganja autoprodotta, che attira migliaia di consumatori ogni anno, incalzano: «Con la stessa forza in nome dell\'antiproibizionismo ribadiamo la nostra estraneità a qualunque tipo di operazione di polizia».
(Ha collaborato Emilio Orlando)
</BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>
Da IlGiornale (http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=128126&START=0)

Riporto anche il comunicato stampa del centro sociale:

<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE> Forte Prenestino: \"siamo estranei allo spaccio.\"

Il Comunicato stampa del Centro Sociale romano

Ecco il comunicato stampa del Centro Sociale Forte Prenestino dopo l\'operazione antidroga delle forze dell\'ordine nel parco vicino al Centro Sociale occupato.

\"In merito all\'imponente operazione di polizia compiuta contro il traffico di sostanze stupefacenti nel parco circostante il Centro Sociale Occupato ed Autogestito Forte Prenestino noi, occupanti del Forte, vogliamo precisare quanto segue:

1) Il centro sociale è assolutamente estraneo alle attività di spaccio che ormai da molto tempo si svolgono nel parco, continuamente contrastate dagli occupanti anche a rischio della propria incolumità . Da sempre i centri sociali si battono con la loro presenza e le loro innumerevoli attività sociali, culturali e politiche contro il disagio e l\'emarginazione che caratterizzano ampie zone della città . L\'uso collettivo degli spazi pubblici come luoghi di aggregazione e di socialità restituiti alla vita dei quartieri, si contrappone di per sè al degrado umano e sociale che prolifera laddove dilagano indifferenza, incuria ed abbandono.

2) Con altrettanta forza ribadiamo la nostra totale estraneità a qualunque tipo di operazione di polizia. Siamo infatti convinti che l\'unico vero argine al narcotraffico e a tutti i fenomeni di emarginazione e degrado che si collegano allo spaccio sia costituito da una coerente e costante politica contro il proibizionismo, politica che il Forte Prenestino porta avanti, alla luce del sole, da anni. Da sempre ci battiamo contro i racket delle droghe, frutto di una miope politica proibizionista che ipocritamente finge di risolvere la questione mentre in realtà alimenta il narcotraffico e gli enormi guadagni ad esso collegati, ostacolando un approccio serio e costruttivo su consumi, abusi e dipendenze.\"
</BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>
Da FuoriLuogo (http://fuoriluogo.it/dettagli.php?ID=5339)


Personalmente, anche se nn conosco la recente situazione che si era venuta a creare in quella zona, mi sento di confermare le parole del comunicato stampa del forte.
\'sti ragazzi si sono sempre impegnati attivamente contro il proibizionismo fino ad arrivare, l\'anno scorso, a decidere di <u>annullare le annuali \"sagre della marijuana\"</u>, citate anche nell\'articolo de IlGiornale, perchè ormai ritenute solo un\'attrazione mondana (e tra l\'altro la gente era ogni anno sempre di più, non so se ci siete mai stati ma, con quella folla, si rischia davvero che il ponte d\'ingresso venga giù) e perchè hanno deciso di non dedicare più una sola giornata all\'antiproibizionismo ma tutti i 365 giorni.

Concordo anche col secondo punto del loro comunicato stampa. Ma in questo caso mi sembra che un\'operazione fosse necessaria, e per una volta hanno perseguito i veri delinquenti.

p.s.
E` vero che il parco di cui si parla è adiacente al Forte, ma non ha niente a che vedere con esso, i ragazzi del Forte non hanno alcuna autorità sul parco stesso.

F4ttone
01-01-70, 01:33
Cos\'è che ti lascia alla sprovvista favole\'?

Nel mio post volevo far intendere che c\'è un\'imprecisione nell\'articolo de IlGiornale.
L\'operazione non riguarda affatto il centro sociale \"Forte Prenestino\", ma il parco ad esso adiacente che, ovviamente, non è mai stato occupato. E` quindi pubblico.

Il fatto che poi quest\'organizzazione (perchè a quanto pare di questo si tratta) sfruttasse la conformazione stessa del forte (che è un vero e proprio fortino dei tempi della guerra con tanto di fossato intorno) per nascondere il fumo, le armi e per nascondersi loro stessi non credo debba significare per forza che il centro sociale era connivente.

Forse questa è stata una ripetizione e una precisazione inutile, ma m\'andava di farla :-]