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Visualizza Versione Completa : Cortina de fumaça



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20-05-11, 21:10
Presente alla VI Rassegna Brasil Cinema Contemporaneo (Milano, Cinema Gnomo fino al 22 maggio), Cortina de fumaça, del giovane Rodrigo Mac Niven, è una riflessione sull’uso e sulla possibile liberalizzazione delle droghe, con uno sguardo naturalmente più attento al Brasile ma che si estende anche ad altri paesi, come la Svizzera dove ogni anno si tiene una fiera dei prodotti ricavati dalla marijuana.

Il tema viene trattato in questo documentario come un problema “politico”, di relazione tra i compiti e i limiti dello Stato nei confronti dei cittadini e della loro vita privata. L’eccessiva criminalizzazione dell’uso di qualsiasi tipo di sostanza stupefacente dichiarata illegale, nello specifico della marijuana, viene considerata come un grimaldello per mezzo del quale vengono scardinate le difese dei diritti individuali e si permette l’intrusione delle forze dell’ordine nella sfera individuale.
Partendo dalla affermazione di studiosi e di clinici della sostanzialmente bassissima tossicità (quasi una completa innocuità) della marijuana e dei suoi effetti terapeutici indubbiamente benefici in moltissime patologie, oltre che nel suo possibile utilizzo in moltissime produzioni di utilità quotidiana, il documentario si sviluppa attraverso una lunga serie di intervistate, toccando altri punti ed altre sostanze, la cui scala di dannosità è stata “rivoluzionata” da recenti studi scientifici, che hanno dimostrato come sostanze eccitanti come il caffè e il tabacco, per non parlare dell’alcol, possano provocare danni ed assuefazioni maggiori della cannabis, risultata tra le droghe meno tossiche in assoluto.

Ciò non toglie che sempre di droga si tratta, quindi con la necessità di un uso regolamentato, che non implichi però il divieto, giudicato da molti immotivato, del suo uso per scopi terapeutici.
Il discorso si estende toccando il grave aspetto della crescente e violenta criminalità legata al mercato nero delle droghe, quindi sul discorso della responsabilità della crescita della violenza sociale di un regime di protezionismo che non elimina il problema dell’uso di droghe ma che, dichiarandolo illegale, lo consegna nelle mani della criminalità organizzata, dei trafficanti e degli spacciatori, con una tragica ripercussione sulla sicurezza di tutta la comunità urbana, come nel caso di Rio de Janeiro, una città tristemente travolta dalla violenza e dalla corruzione originate dal traffico di doghe. .

http://img14.imageshack.us/img14/8620/cortinadefumaa.jpg (http://img14.imageshack.us/i/cortinadefumaa.jpg/)

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