PDA

Visualizza Versione Completa : W zio Umberto (meglio di zia Livia)



solo_bong
01-01-70, 01:33
guarda caso stavo leggendo e mia madre stava spolverando il monitor...ho dovuto allargare il carattere,ma gliel\'ho fatto leggere tutto... :-]

rouge
01-01-70, 01:33
Massiccio l\'Umberto! 8-)
Booommm!!!!

favolantica_delete
01-01-70, 01:33
Discorso da applaudire, non c\'è dubbio... Mia madre stessa sostiene che per combattere l\'eccessivo consumo di caramelle da parte di noi figli, ce ne faceva trovare in abbondanza cosicchè le stesse, agli occhi di noi bimbetti, perdevano di importanza placandone l\'ingordigia e quindi il consumo eccessivo. In seguito all\'Operazione Foglia, un giorno, per farmi sorridere mi disse \"Mi spiace di aver riempito cestini di caramelle invece che di marijuana! Il dentista ti sarebbe costato meno di un avvocato e avrebbe usato l\'anestesia per non farti provare dolore\"
Vorrei anche sottolineare che tutti i figli adolescenti dei miei amici consumatori, mio figlio compreso, pur avendo una conoscenza totale sulla canapa, ne mostrano un estremo disinteresse. Questo vorrà pur dire qualcosa no? ;-)

positiveVibration
01-01-70, 01:33
è vero favola...niente di più giusto!
proprio tuo figlio, nel clima festoso del rototom, mi ha dato esempio di come un ragazzino di 15/16 anni ben istruito a riguardo, possa essere 100 mila volte più consapevole di un qualsiasi adulto... merito dei genitori eh!!! :-] :-]

Itsprobablyme
01-01-70, 01:33
un consiglio...fatelo leggere ai vostri genitori..

_______________________________________________

LE DROGHE NON SI BATTONO CON I DIVIETI, MA EDUCANDO I RAGAZZI
Tratto da Grazia del 18 dicembre 2006

Le tesi del fronte antiproibizionista sono più forti

di UMBERTO VERONESI

Le polemiche che continuano a lacerare il Paese sulla liberalizzazione delle droghe leggere non evidenziano il cuore del problema: come impedire che la gente cada nel tranello della droga? Io sono un oppositore di tutte le droghe, compresi alcol e fumo, perché mi sembrano un’amara forma di rinuncia alla vita. Ma sono altrettanto convinto che la repressione non serva. Penso che quando i legislatori si trovano a combattere i mali “sociali�, cioè i comportamenti diffusi che comportano danni per la salute individuale e per la collettività , debbano scegliere quello minore.
Non c’è dubbio che l’alcolismo costituisca una piaga in molti Paesi, ma l’esperienza proibizionisitica degli Stati Uniti degli Anni 20, basata su un legge severa e con pene pesanti, diede vita a una situazione ancora peggiore. L’alcolismo continuò in forma clandestina, dando origine a un mercato nero diffuso, gestito da bande criminali in lotta fra loro. Tanto che nel 1933 il proibizionismo cessò per legge. La conclusione è chiara: se l’alcolismo è un male, la sua proibizione è un male peggiore.
Nel caso della droga il problema è ancora più delicato e le tesi del fronte antiproibizionista sono più forti. Primo: la proibizione non è un deterrente, anzi spinge i ragazzi verso il piacere della trasgressione. Secondo: la proibizione rende costosissime le droghe e getta i ragazzi nelle braccia della criminalità perché sono obbligati a acquistare le sostanze con mezzi illeciti (rubare, prostituirsi o spacciare). Il proibizionismo è all’origine di un fortissimo mercato nero che alimenta la malavita internazionale e in Italia è una delle principali fonti di guadagno e di sopravvivenza per la mafia.
Allora, pur condannando le droghe, se veramente vogliamo proteggere i nostri ragazzi io credo che dobbiamo avvalerci, anziché di proibizioni, di importanti programmi educativi, nella scuola e nella famiglia, per ridurre al minimo l’isolamento, la solitudine e la demotivazione alla vita di molti dei nostri giovani.

Elune
01-01-70, 01:33
Sicuramente ha idee molto piu\' chiare dell\'attuale ministro della salute in merito all\'antiproibizionismo... grande zio.

allarme
01-01-70, 01:33
E tutti noi dovremmo aiutarlo[addsig]