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Visualizza Versione Completa : Oggi a Napoli steet parade antiproibizionista



favolantica_delete
25-06-11, 09:20
DISINTOSSICHIAMOCI DAL PROIBIZIONISMO!!!

ATTRAVERSEREMO LA CITTA' ... SEMINANDO ANCORA DISSENSO!
STREET PARADE ANTIPROIBIZIONISTA
25 GIUGNO 2011 - PIAZZA CAVOUR
...
csoa Officina99 - Lab Okk. SKA - Antiproibizionisti Campani

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• Il documento pubblicato dalla Global Commission on Drug Policies ammette chiaramente il fallimento di cinquant'anni di guerra alla droga!
Il proibizionismo non solo non ha minimamente scalfito il mercato delle droghe, che anzi in questi anni è vertiginosamente cresciuto di affari, ma ha determinato un processo di criminalizzazione e penalizzazione di massa!!

solo grazie alla conoscenza delle sostanze e al loro uso consapevole, solo attraverso l'informazione e alla diffusione delle esperienze può essere sconfitto il proibizionismo e le narcomafie.

RILANCIAMO LA LOTTA NELLA NOSTRA CITTA':

> per l’abolizione della
legge Fini-Giovanardi

> per dire no
all’equiparazione tra
droghe “leggere” e
“pesanti”

> no a ogni forma di
carcere, sia pubblico che
privato

> no allo Stato autoritario
e alla sua ingerenza
nelle scelte personali

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…DALLA FESTA DELLA SEMINA E DEL RACCOLTO,
ALLA STREET PARADE ANTIPROIBIZIONISTA…


Le numerose campagne antiproibizioniste, che da sempre hanno visto schierati in prima linea i militanti del C.S.O.A. Officina 99, come quelli del Laboratorio Okkupato S.K.A., nell’ultimo decennio hanno assunto un appuntamento stabile attraverso le Feste della semina e del raccolto; l’impegno dei compagni ha coinvolto, poi, anche rappresentanti di comunità terapeutiche più sensibili alla tematica al fine di realizzare lavori di inchiesta sull’uso consapevole degli stupefacenti, arricchendosi di ulteriori significati soprattutto a partire dal 2006, all’indomani dell’entrata in vigore della Legge Fini-Giovanardi.
La Legge 21 febbraio 2006, n. 49 (Fini-Giovanardi), interviene sul Testo Unico in materia di stupefacenti (D.P.R. n. 309/1990) e rappresenta un ritorno a un passato maggiormente oscurantista, poiché annulla i risultati del referendum del 18 aprile 1993, che aveva sancito la depenalizzazione dell’uso personale di stupefacenti al di sopra della quantità-limite ancorata a parametri stabiliti dal Ministero della Sanità (l’abrogata “dose media giornaliera”); la svolta autoritaria comporta, nuovamente, la criminalizzazione del mero consumatore di quantità di sostanze psicotrope superiori al limite fissato dalle tabelle ministeriali, colpito, in ogni caso, anche da sanzioni amministrative.
Gli effetti della Legge Fini-Giovanardi possono essere così sintetizzati: inasprimento del trattamento sanzionatorio attraverso la previsione di pene dai sei ai venti anni di reclusione; abolizione della distinzione tra droghe “leggere” e “pesanti” ai fini della punibilità; equiparazione dei servizi pubblici per l’assistenza ai tossicodipendenti (Ser.T.) alle strutture private autorizzate dal Servizio sanitario nazionale.
Tali strutture potranno accedere, adesso, ai fondi pubblici, attestare direttamente lo stato di tossicodipendenza, vagliare e accettare o meno le richieste di affidamento in prova al servizio sociale del soggetto tossicodipendente condannato, prendendolo, poi, direttamente in consegna; le sue sorti – detenzione in istituto penitenziario o misura alternativa alla detenzione – dipenderà anche dal potere decisionale di enti privati, cui viene delegata la funzione punitiva dello Stato. Si configura, così, una prima forma di carcere privato e si dà avvio a un vero e proprio business della disintossicazione.
Le strategie della “tolleranza zero” si articolano attraverso un doppio livello: da un lato, l’accentuazione del ricorso allo strumento penale per alimentare i processi di carcerizzazione, che consegnano alla cronaca, quando non si riesce a occultarli, sempre più frequenti episodi di brutalità, violenze e omicidi perpetrati, negli istituti penitenziari, ai danni di persone già vittime di una legislazione intollerante; dall’altro, l’intensificazione dell’ingerenza dello Stato nella vita e nei costumi dei “consumatori” (di droghe “pesanti” o “leggere”), sottoposti al controllo attraverso sanzioni amministrative (tra queste, la sospensione della patente di guida, del passaporto, del permesso di soggiorno; l’obbligo di seguire un programma terapeutico e socio-riabilitativo o di presentarsi all’autorità giudiziaria…)
L’antiproibizionismo rappresenta solo un aspetto della più ampia lotta contro la società della repressione e del controllo, che diffonde il moralismo per nascondere i propri interessi economici nei traffici illeciti. Condanniamo l’attacco al C.S.O.A. Officina 99, ai compagni denunciati e a tutti coloro che rivendicano la libertà di scelte che dovrebbero riguardare esclusivamente la propria sfera personale; rifiutiamo la logica dell’intolleranza in
tutte le sue estrinsecazioni (proibizionista, fascista, sessista…)

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1: gruppo samba Quebradera

2: csoa Officina99, Lab Okk, Ska, Area Antagonista, Sunweed sound system, Bruciatown fa-mass, Bababoom hi-fi, Milidanz Station

3: squalo 73: Jobbosound, PMK, Bancarella del Terrone, Magica riddim, Ass e Mazz, NoGun Hi Fi, Ekspo, Conscious Sound

4: nameless and friends

5: SpeZZone LGBT

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CONTRO IL NARCOTRAFFICO .. COLTIVA LA TUA PIANTA!!!

http://img27.imageshack.us/img27/9398/napoliw.jpg (http://imageshack.us/photo/my-images/27/napoliw.jpg/)

ingroow
25-06-11, 09:55
ci sarò...ci sarò.....!!!!!!

ingroow
25-06-11, 17:26
raga vado alla manifestazione a dopo.....!!!!!

favolantica_delete
25-06-11, 17:37
Divertiti !!!!