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Visualizza Versione Completa : La madre di tutte le rivoluzioni!!!



Mkb
09-09-11, 14:39
La madre di tutte le rivoluzioni!!! (http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=2517)

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Da quando mi occupo di antiproibizionismo ho sempre avuto il sentore, poi confermato, che la lotta al proibizionismo in materia di cannabis, sia avvertita dalla stragrande maggioranza delle persone, come un problema marginale. Dopo la guerra, la fame nel mondo, la salute, la sicurezza, il lavoro, il precariato, il reddito, il debito, le minoranze, se rimane un po’ di tempo e di voglia, si può anche pensare di combattere questa battaglia.
Niente di più sbagliato!
Il proibizionismo verso le “droghe”, ma soprattutto verso la cannabis, o marijuana se preferite, racchiude in se innumerevoli aspetti, che oltre ad abbracciare tutte le problematiche sopra elencate, sono la vera essenza di come si mette su e si porta avanti per decenni, un complotto.
Senza alcuna base scientifica, senza alcuna emergenza sociale, o qualsivoglia pericolo reale avvertito, in quasi 80 anni, sono stati imprigionati, tartassati, eliminati socialmente (e a volte anche fisicamente) milioni di individui, rei solo di avere usato un comportamento ostile al potere.
In tutti questi anni, i più acerrimi detrattori della cannabis sono stati, in gran parte personaggi politici e qualche ricercatore stipendiato direttamente dal potere, che hanno portato avanti il progetto cominciato da facoltosi imprenditori e banchieri statunitensi (e non solo) negli anni 30 del secolo scorso.
L’unica arma che costoro hanno a disposizione, è la propaganda.
Ci hanno prima provato approcciando il problema dal punto di vista medico.
La prima mossa però fu un po’ troppo azzardata. “Fa morire!”.
Poi si accorsero di averla sparata un po’ grossa e corressero il tiro con un “Fa impazzire”.
Poi ci furono delle ricerche che smentirono il tutto e si cambiò strategia.
Si cercò di attaccare la sostanza dal punto di vista sociale.
“Rende violenti e lascivi!” ci fecero anche un film, ma passò poco tempo che una grossa ricerca commissionata dall’allora sindaco di New York, costrinse i proibizionisti a cambiare strada.
“Ci sarà qualcosa che questa fottuta pianta danneggia?”
La personalità! Cominciò così una campagna denigratoria verso la cannabis, accusata di demotivare, impigrire gli assuntori fino a farli diventare patologicamente apatici.
Intanto i cannabisti di tutto il mondo si incontravano, organizzavano concerti e comuni dove vivere insieme e dividersi il lavoro, si riunivano in associazioni e più di uno avrebbe voluto con la sola forza di volontà, cambiare il mondo, altro che apatici!
Quando sembrò che non ci fosse una valida accusa che potesse incutere terrore negli umani, si decise di mettere in campo una sostanza assai diversa e potenzialmente pericolosissima, l’eroina.
Pensarono: “Se proprio non si riesce a demonizzare questa pianta, almeno facciamo in modo di legarla all’eroina, che di morti ne fa”.
E qui nacque la parola droga (nel senso che noi ora conosciamo) e nacque la definizione “droga che porta ad un’altra droga”.
Fu quasi una sconfitta ammettere che la cannabis in se stessa non fosse così dannosa, ma l’importante era bandire la pianta dall’intero pianeta e bastò questa scemenza per aver finalmente ragione sugli scettici e impaurirli fino a costringerli a rinnegare questo vegetale in toto, fibra e semi compresi.
E’ passato più di mezzo secolo e nonostante in tutti questi anni non ci siano state grosse ricerche che condannassero la sostanza, anzi si direbbe il contrario, nonostante la popolazione mondiale non abbia mai avvertito sulla propria pelle un disagio, un fastidio causato da un consumatore di cannabis, nonostante ci sia gente che fumava agli albori del proibizionismo e continua a farlo ancora ora, stando da dio, nonostante chi si lega questa sostanza, rimane legato unicamente a questa, il proibizionismo è vivo e vegeto più che mai.
Come è possibile tutto ciò?
Eppure, basta informarsi un po’ per scoprire che la proibizione nei confronti della cannabis, è strettamente legata a meccanismi subdoli di potere che coinvolgono anche le altre problematiche avvertite come più importanti.
Salute: La cannabis è un vero e proprio medicinale per svariate patologie…Sclerosi multipla, glaucoma, inappetenza, dolore, spasmi, umore…miliardi di dollari che potrebbero essere sottratti al monopolio di Big Pharma. L’automedicamento è ostacolato con tutte le forze.
Sicurezza: La marijuana porta nelle casse della malavita miliardi di euro l’anno. Miliardi che vengono poi utilizzati per traffici sporchi, per determinare le gerarchie del potere mafioso e per consolidare rapporti di affari fra politica e criminalità.
Lavoro: Ogni anno, solo nel nostro Paese, centinaia di persone perdono il lavoro perché risultate positive ai cannabinoidi. Il metabolita cannabinoide rintracciabile nelle urine è riscontrabile anche 30/40 giorni dopo l’assunzione e sfido chiunque a dimostrate l’incapacità di qualcuno che si è fatto una canna un mese prima…ma nonostante questa evidenza scientifica, ogni giorno qualcuno cade nella rete proibizionista solo perché giudicato in base ai propri fluidi… e poi se si sdoganasse questa pianta così versatile, sorgerebbero innumerevoli occupazioni…nel campo agroalimentare, tessile, energetico, farmacologico, industriale, ludico.
Reddito e debito: Se si investisse sulla canapa tutta (semi, fibre, fusto, polpa, fiori) si potrebbe risollevare l’economia stagnante di un Paese allo sbando…come il nostro in questo momento.
Minoranze e diritti umani: Tutti i 30 articoli della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo vengono sistematicamente e quotidianamente minati, ma voglio ricordarvi solo il numero 9
Articolo 9
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.
Chi consuma cannabis viene imprigionato abusivamente, ad arbitrio, illegalmente, illegittimamente, senza prove, tirannicamente.
La maggioranza dei casi che vedono coinvolti i consumatori di cannabis, partono non da un reato, ma da una presunzione di reato. Nessuna indagine, nessuna raccolta di prove, nessuna flagranza di reato…solo una misera presunzione.
E allora come è possibile che venga ancora percepito come un problema marginale?
Per un unico fatto; Ottanta anni di menzogne hanno lavato il cervello della stragrande maggioranza dell’umanità che, nonostante oggi abbia maggior accesso alle informazioni, continua, anche se non a denigrare la sostanza come anni fa, ma a considerare l’assuntore di cannabis come un vizioso che potrebbe benissimo rinunciare al suo vizio senza rompere troppo le scatole.
Io non so se vedrò mai il giorno in cui questa assurda proibizione crollerà come un castello di carte, ma sono quasi certo che quando ciò accadrà, sarà la fine del mondo come noi lo conosciamo…e l’inizio di uno nuovo.
Ivan il terribile – ASCIA
Legalizziamolacanapa org Team
http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=2517

Dantep
09-09-11, 16:06
Amen fratello!sante parole!