PDA

Visualizza Versione Completa : PROIBIZIONISMO: un fallimento planetario



CanapaioPR
15-09-11, 01:59
PROIBIZIONISMO: UN FALLIMENTO PLANETARIO
E' il titolo del dibattito, con annessa presentazione del libro
“NARCOECONOMY – Busines e mafie che non conoscono crisi”, che si terrà SABATO 17 SETTEMBRE ALLE 21 ALLA FESTA PARMIGIANA ANTIPROIBIZIONISTA.

IL CONTRASTO ALLA PRODUZIONE DI DROGA HA FALLITO, MENTRE AUMENTANO I CAPITALI A DISPOSIZIONE DEGLI IMPERI CRIMINALI. QUANTO INFLUISCONO QUESTI TRAFFICI ILLEGALI SULLE SCELTE DELLE MAGGIORI DEMOCRAZIE?

Dal Plan Colombia degli Stati Uniti negli anni Novanta alla War on Drugs di Calderon in Messico partita nel 2006, passando per le numerose iniziative dell’Onu in Afghanistan, in Thailandia, in Birmania. Per la lotta al narcotraffico negli ultimi due decenni si sono spese ingenti quantità di denaro. Narcoeconomy è il primo libro che analizza a fondo i risultati pressoché fallimentari delle strategie adottate dai vari Paesi impegnati in prima linea. Sullo sfondo di una crisi che ha prodotto shock geopolitici profondi in cui molte potenze mondiali sono finite sull’orlo della bancarotta, le uniche economie che non risentono della forte recessione sono proprio quelle fondate sul narcotraffico. Secondo le stime qui riportate, equivalgono a quasi i due terzi delle intere economie criminali. Un volume di denaro enorme, stimato in circa 500 miliardi di dollari, pari al giro d’affari complessivo delle prime sette case automobilistiche del mondo e quasi a un terzo del Pil dell’intero continente africano. Un business che genera morti, violenza, corruzione e connivenza da parte dei governi. Secondo le stime, le tossicodipendenze sono in crescita in molti Paesi asiatici e africani, mentre restano sostenute tanto in Europa quanto negli Stati Uniti.
Carlo Ruta, uno dei maggiori esperti italiani di narcomafie, attraverso una ricca documentazione, un’approfondita ricerca dei dati e interviste fatte ai più importanti giornalisti sudamericani, traccia con esattezza le nuove rotte del narcotraffico e disegna gli inquietanti scenari futuri di un mercato che non conosce crisi.
“Esiste ed è realizzabile [un modo reale per contrastare i traffici di droga]. Si tratta della legalizzazione del consumo di droghe, reclamato da tempo da numerose agenzie nazionali e internazionali. Pure per effetto della crisi, in questa direzione stanno avvenendo fatti significativi. In America latina la Commissione sulle Droghe e la Democrazia, guidata da tre ex capi di Stato, Cardoso, Gaveria e Zedillo, propone di trattare il consumo di droghe come problema sanitario anziché criminale. La Commissione dell’Unione Europea si è detta interessata a ridiscutere il paradigma. Richieste di legalizzazione, sostenute anche da ambienti moderati e perfino tradizionalisti, vanno sommandosi poi nel Regno Unito e negli stessi Stati Uniti, mentre la Commissione dell’Unione Africana, per voce del suo presidente Jean Ping, continua a denunciare i danni che il narcotraffico sta provocando all’intero continente. Serie perplessità insorgono inoltre negli ambiti proibizionisti, inclusi quelli più accesi. Nell’ultimo rapporto dell’U.S. Government Accountability Office sulle wars on drugs in America latina si parla di una guerra perduta, a fronte dei miliardi di dollari erogati ai paesi produttori di cocaina. E questo convincimento, secondo un recente sondaggio, è condiviso dal 71 per cento dei cittadini statunitensi. In definitiva, mentre il ricatto criminale diventa sempre più oneroso, le comunità e numerose realtà pubbliche s’interrogano su cosa fare. La posta in gioco è altissima. Negli anni trenta la fine del proibizionismo degli alcolici indusse Lucky Luciano, Meyer Lansky e altri grandi gangster a investire sull’eroina, ritenuta allora l’affare del futuro. Oggi una riconversione del genere sarebbe impossibile, perché le droghe formano il business illegale supremo. Allo stato delle cose, sopra di esse non c’è nulla. Sugli imperi criminali il cambio di paradigma potrebbe avere quindi effetti devastanti. Ma gli Stati sono disposti ad azzardare, ad andare fino in fondo?” Carlo Ruta
Oltre all’autore, interverranno:
Riccardo Magi, membro della Giunta nazionale di Radicali Italiani,
Luigi Notari, membro della direzione nazionale del sindacato di polizia SIULP.

In serata è previsto dal palco centrale un breve intervento di Mario Staderini, segretario di Radicali Italiani.

L’intero convegno verrà registrato e trasmesso su Radio Radicale e radioradicale.it.
L’audio di tutti i dibattiti delle scorse edizioni sono rintracciabili sul sito di Radio Radicale cercando le parole chiave “festa parmigiana antiproibizionista” e “canapaio ducale”