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Visualizza Versione Completa : MAILBOMBING – La santa inquisizione Friulana



Mkb
27-09-11, 16:32
Un quarantunenne dovrà scontare sei anni e due mesi di reclusione e 28mila euro di multa per detenzione di marijuana
Maxi condanna per un udinese di 41 anni trovato in possesso di poco piu’ di 428 grammi di marijuana. L’uomo dovrà scontare sei anni e due mesi di reclusione e 28mila euro di multa per detenzione di sostanze stupefacenti.
E’ la ”maxi-condanna” inflitta oggi dal giudice di Udine, Carla Missera, ad A. G., 41 anni, accusato di detenzione e cessione di stupefacenti. Il 23 agosto 2010, fu trovato con 420 grammi di sostanza in casa e altri otto fuori dall’abitazione, in parte addosso.
L’imputato, con l’avvocato Francesco Vespasiano, si è difeso sostenendo il consumo personal! e terapeutico ma il giudice non si e’ convinto.
L’uomo e’ stato invece assolto dall’accusa di aver ceduto quello stesso giorno 16,7 grammi di marijuana a un amico, titolare di una lavanderia a Udine.
27 settembre 2011, 10.20


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Abbiamo visto come in precedenza la mailbombing sia servita non solo come strumento di fastidio, ma anche di pressione nei confronti di atteggiamenti persecutori e assurdamente preconcetti!
Anche questa volta invitiamo tutti i nostri associati, sostenitori e simpatizzanti ad esercitare il sacrosanto diritto di critica e manifestare la propria indignazione nei confronti dell’ennesima sentenza degna della “santa” Inquisizione!


Oggetto: c.a. Giudice C. Missera


Testo mail bombing:


Eg. Giudice Carla Misseri, venuto a conoscenza della condanna inflitta al sig. A.G. relativa al possesso di 428 g. di cannabis, esprimo il mio sdegno per una cond! anna che risulta assurdamente eccessiva, essendo il crimine contestato privo di elementi che constatino danni a terzi o vittime!
6 anni e due mesi di reclusione, aggravati da una multa di 28.000 euro, non vengono elargiti neanche a chi viene condannato per pedofilia o per violenza carnale!
Mi ritengo indignato per il metodo inquisitorio con cui certi “presupposti” crimini vengono trattati e non posso che augurarmi che certi metodi possano al più presto essere sostituiti dal buon senso.
Come cittadino mi ritengo offeso da una Giustizia che non fa onore all’impegno sociale che istituzionalmente dovrebbe svolgere!

Da inviare a:
[email protected]

e p.c.: [email protected]

Oggetto: c.a. Giudice C. Missera

Randagio
27-09-11, 16:45
Ma veramente è gia passato in condanna questo obrobrio??? Sei anni? am chi caxxo è il giudice? Aslinger???

mayoh
27-09-11, 16:48
Pazzesco, chi schifo amisci. A questo gli han rovinato la vita, cioè 6 anni di carcere e 28.000€ di multa: è una cosa indecente, la giustizia non ha proprio metri di giudizio ca volte.

Per quanto riguarda la mail, ho fatto la mia parte sperando possa servire a qualcosa!

Il tipo di campagna
27-09-11, 20:18
Quando ho letto la mail che mi è arrivata dalla loro newsletter, m'ha assalito un magone assurdo...
Che tristezza

GiacomoGiacomo
28-09-11, 10:56
Potrei pensare che certi giudici siano pazzi in libertà.

Mailbombo anch' io.

Mkb
28-09-11, 15:26
VERGOGNA!!!

http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=2624

Storie di ordinaria ingiustizia quelle che ci vengono rese note dalla stampa o dall’esasperazione di chi è vittima della superficialità dei giudici e dell’indifferenza degli avvocati. Storie di persone che non avendo la possibilità di difendersi degnamente e con le dovute risorse economiche, spesso, quasi sempre, aspettano la mannaia con rassegnazione e sconforto.
L’anno scorso circa 20.000 persone hanno varcato le porte di un carcere per rimanervi solo due o tre giorni, reati minori, socialmente e facilmente assorbibili, ma che pur hanno stravolto la vita e il portafoglio di migliaia di famiglie.
Ci chiediamo ingenuamente perché persone innocenti non possano avere la soddisfazione di vedere proclamata la loro estraneità ai crimini imputatigli, perché alcuni altri vengono perseguiti e tartassati per colpe che non hanno commesso e come altri debbano pagare per un crimine che non provoca per la collettività né danni né vittime.
Nello stesso momento l’indignazione per come vengono invece trattati altri casi di criminalità provata o di dissoluzione nei comportamenti personali e nei confronti dell’etica sociale, non riesce ad essere trattenuta.
E così, impotenti e nauseati veniamo a sapere che una persona di 40 anni viene condannata a sei anni e due mesi di reclusione per il possesso di circa 400 g. di cannabis (http://www.ilfriuli.it/if/cronaca/63043/), mentre consultando internet per sapere a quali condanne siano stati assoggettati i responsabili di crimini relativi ai reati di pedofilia o violenza carnale, ci risulta insopportabile constatare che le pene sono spesso inferiori ai sei anni affibbiati ad un detentore di cannabis, ci risulta ripugnante di come molti “don” riescano a farla franca, di come riescano il più delle volte a sfuggire alla condanna con un semplice trasferimento di diocesi, di come molti uomini che hanno violentato sia il fisico che l’anima di povere sventurate, riescano a cavarsela con pene più che miti, ci risulta difficile da digerire di come molti potenti possano gestire droghe, donne e denaro sporco ricevendo solo delle ammonizioni o delle energiche tirate di orecchie, ci crea un fastidio esistenziale vedere di come i piatti della bilancia della cosiddetta “giustizia” possano salire e scendere a seconda di chi sia giudicato, di come sia considerato diverso l’uso di cocaina praticato da Lapo Elkan, da Marrazzo o dagli amici di Berlusconi in confronto all’inflessibilità esercitata contro innocui detentori di cannabis.
Non possiamo sopportare ulteriormente che per noi, per distruggerci la vita, possa bastare la richiesta di un drug test o la spiata di un cittadino “esemplare”, mentre per i nostri politici viene prevista una richiesta e una prova anonima e volontaria, che i tutori dell’ordine possano avere il diritto di ribellarsi alla richiesta e riuscire ad evitarla, che monasteri e accoglienze riservate vengano concesse ad esponenti politici, nonostante l’evidenza dei reati!
Non possiamo e non dobbiamo più vivere con rassegnazione le storie di ordinaria ingiustizia, ma dobbiamo riprendere per i capelli quella dignità che cercano di sottrarci per il semplice fatto di non essere come loro, di credere in quei valori di cui l’autocrazia imperante si riempie la bocca e tradisce ogni momento.
Rendiamo note le nostre vicende, scriviamo ai giornali che ci dipingono come criminali per spiegare la nostra versione, rispondiamo alle accuse con delle lettere aperte indirizzate a chi ci giudica, e soprattutto non patteggiamo mai, per il semplice fatto che non abbiamo commesso alcun crimine!
Siamo pronti a reagire sull’onda dell’indignazione montante, ma nel frattempo stiamo serenamente seduti sulla riva del fiume, non si sa mai che qualche cadavere possa iniziare a galleggiare davanti a noi, trascinato da quella corrente che loro stessi hanno generato!
Giancarlo Cecconi – ASCIA
Legalizziamolcanapa org Team

punk lover
28-09-11, 15:36
se sei rumeno, ti ubriachi, e stermini una famiglia mentre sei al volante non fa niente, ma se sei italiano e coltivi la "droga" sul balcone sei un criminale e devi marcire in prigione!!!!

mayoh
28-09-11, 16:58
se sei rumeno, ti ubriachi, e stermini una famiglia mentre sei al volante non fa niente, ma se sei italiano e coltivi la "droga" sul balcone sei un criminale e devi marcire in prigione!!!!

ma che discorsi sono?!
Suvvia, lasciamo perdere questi luoghi comuni e troviamo argomentazioni più ferree per avvalorare la nostra tesi...quello che dici tu non centra assolutamente nulla

GiacomoGiacomo
28-09-11, 18:19
ma che discorsi sono?!
Suvvia, lasciamo perdere questi luoghi comuni e troviamo argomentazioni più ferree per avvalorare la nostra tesi...quello che dici tu non centra assolutamente nulla

Infatti. Punire chi coltiva è sbagliato. E BASTA.

Poi si potrebbero elencare altre ottocento migliaia di ingiustizie, ma... a che pro?

Haria
29-09-11, 08:21
se sei rumeno, ti ubriachi, e stermini una famiglia mentre sei al volante non fa niente, ma se sei italiano e coltivi la "droga" sul balcone sei un criminale e devi marcire in prigione!!!!

Accetto il tuo discorso... basta che togli la parola "rumeno", perchè questo ragionamento vale per tutte le nazioni o etnie.
Non mi risulta che "rumeno" sia un'aggravante, anche se con le spinte xenofobe nel nostro paese potrebbe anche diventarlo...

punk lover
29-09-11, 10:10
non era un discorso razzista, ma ubriacarsi e mettersi al volante e' molto piu' grave che coltivare sul balcone, non ve lo dire io, il brutto e' che questi bastardi quasi mai non vengono puniti mentre noi piccoli coltivatori appena beccati veniamo vessati con maximulte o addirittura carcere!!!!