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Mkb
05-10-11, 15:50
Sogno Quantico!!!

fonte: http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=2651

Seba, come tutte le mattine, mise su la macchinetta del caffè e nel frattempo andò ad innaffiare le piante. Bevve il caffè, fece una doccia e come tutte le mattine, prese il motorino per raggiungere l’università. All’incrocio…proprio prima di raggiungere l’edificio, Seba vide Andrea…un suo amico di studi.
- Ciao Andrea
- Oh Seba…fermati un momento che devo dirti una cosa…
I due si accostarono al marciapiede.
- Sto andando a versare la quota…perché mi sono associato
- Eh?
- Ad un’associazione antiproibizionista per la regolamentazione della cannabis nel nostro Paese, perché non vieni con me e lo fai anche tu?
- Che cazzata Andrè…tanto lo sappiamo che qui non ce la legalizzeranno mai…ci sono troppi interessi dietro…
- Il nostro obiettivo, non è la legalizzazione, ma l’abolizione di una legge ingiusta che sta mietendo un fottio di vittime…comunque ci sono già un migliaio di iscritti e ogni giorno se ne iscrivono di nuovi…e poi c’hanno diversi avvocati che possono seguirti nel caso tu venga perseguito…e poi…
- Andrè…e chi mi becca a me? Lo interruppe Seba, poi aggiunse: “No Andrea non vengo, sono già in ritardo per la lezione…e poi sai il mio motto qual è? Meno ti fai vedere, meglio è!”
Si salutarono, mise in moto e si diresse verso l’università.
Due mesi dopo, allo stesso incrocio…non c’era Andrea, ma una pattuglia dei carabinieri con due cani antidroga appena entrati in servizio.
I cani ci misero meno di 2,7 secondi per annusare le molecole di cannabinoidi che erano rimaste attaccate a Seba…nonostante la doccia e tutto quanto…
Due dei quattro carabinieri, ci misero meno di 7 minuti per chiedere: “Ci potrebbe accompagnare a casa sua?…sa, per un semplice controllo…”
Seba ci mise meno di 4 secondi per saltare in sella al motorino e scappare.
I due carabinieri, più uno dei cani a seguito, ci misero quasi 8 minuti per raggiungere Seba e tagliargli la strada…
Seba…ci ha messo un attimo per ribaltarsi…
Ora è in coma in una sala d’ospedale che lotta fra la vita e la morte.
Seba, come tutte le mattine, mise su la macchinetta del caffè e nel frattempo andò ad innaffiare le piante. Bevve il caffè, fece una doccia e come tutte le mattine, prese il motorino per raggiungere l’università.
All’incrocio…proprio prima di raggiungere l’edificio, Seba vide Andrea…un suo amico di studi.
- Ciao Andrea
- Oh Seba…fermati un momento che devo dirti una cosa…
I due si accostarono al marciapiede.
- Sto andando a versare la quota…perché mi sono associato
- Eh?
- Ad un’associazione antiproibizionista per la regolamentazione della cannabis nel nostro Paese, perché non vieni con me e lo fai anche tu?
- Non so Andrea, lo sai che per me, meno ci si scopre meglio è…
- Si, ma associarsi, può proteggerti…potrebbe anche salvarti il culo…dai vieni!
- Ok, mi hai convinto, ci vengo…quant’è la quota?
- Appena 10 Euro!!!
I due si avviarono verso il primo ufficio postale…ora Seba non era più solo, faceva parte di un’associazione che contava più di 1.000 iscritti…e si sentiva molto più sicuro…
Due mesi dopo, allo stesso incrocio…non c’era Andrea, ma una pattuglia dei carabinieri con due cani antidroga appena entrati in servizio.
I cani ci misero meno di 2,7 secondi per annusare le molecole di cannabinoidi che erano rimaste attaccate a Seba…nonostante la doccia e tutto quanto…
Due dei quattro carabinieri, ci misero meno di 7 minuti per chiedere: “Ci potrebbe accompagnare a casa sua?…sa, per un semplice controllo…”
Seba non si fece prendere dal panico, salì in auto con uno dei carabinieri, mentre l’altro li seguì in motorino.
Per il collega in auto (il cane ne era già certo) non ci fu nemmeno bisogno di arrivare a casa di Seba, per scoprire che fuori al terrazzino…nascoste, nemmeno tanto bene, c’erano 4 “White Widow” in piena fioritura.
Mentre i carabinieri gli sradicavano le piante, Seba contattò immediatamente l’avvocato componendo uno dei numeri stampati sul volantino dell’associazione.
Informò entrambi i carabinieri l’appartenenza all’associazione e li seguì per la prassi di rito.
Seba ebbe il minimo della pena, certo ha dovuto spendere un po’ di soldi e di tempo prezioso che avrebbe potuto usare per studiare e cominciare a farsi una vita, ma l’associazione lo ha seguito per tutto il processo.
Ora Seba sta bene, ma non coltiva più…il fumo lo compra dalla mafia…anche se indirettamente, ma dice che presto l’associazione, farà in modo che questa legge insulsa e criminale cambi…e lui potrà tornare a coltivare in maniera del tutto normale.
Ivan il terribile – ASCIA
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