GiacomoGiacomo
10-10-11, 15:35
Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri.
http://www.overgrow-italy.nl/wp-content/uploads/2010/03/carlo-giovanardi-199x300.jpg
Ill sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi, intervenendo a KlausCondicio (programma in onda su YouTube) ha auspicato l'introduzione di indagini sull'utilizzo di stupefacenti anche nella Borsa di Milano: «Dopo piloti, autisti, funzionari pubblici, chirurghi, poliziotti e carabinieri, è assolutamente auspicabile che siano rapidamente effettuati controlli antidroga anche a Piazza Affari. Spero di farlo in collaborazione con Borsa Italiana».
UN RUOLO DELICATO VA CONTROLLATO. L'esigenza, secondo il sottosegretario è derivata dall'importanza e dalla delicatezza dei ruoli ricoperti. «Persone con grande responsabilità a cui vengono affidati i nostri soldi devono avere doti di equilibrio», ha ricordato Giovanardi. «Questo test è assolutamente accettabile. Dubito che un risparmiatore voglia affidare i suoi soldi a un trader drogato o alcolizzato. Ci sono pubblicazioni che collegano il crack di New York all'abuso di droga. Allarmi seri da prendere in considerazione».
PARERE CONDIVISO DA AUTOREVOLI PERSONAGGI. A sostegno della sua posizione Giovanardi ha citato il parere di personaggi autorevoli in materia: «Non possiamo non tener conto di denunce di luminari autorevoli come il professor Riccardo Gatti (direttore del Dipartimento delle Dipendenze della Asl di Milano), del professor Ezio Benelli (direttore della Scuola di Psicoterapia 'Erich Fromm' e fondatore del Polo Psicodinamiche di Prato) e dell'intellettuale francese Jacques Attali (già consigliere di Mitterand e Sarkozy, ndr) sul forte consumo di cocaina fra i trader di borsa». «Intendiamoci», ha concluso, «la droga non è la causa delle oscillazioni di Borsa, ma sicuramente una concausa, un allarme che va accolto».
Lunedì, 10 Ottobre 2011
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Ill sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi, intervenendo a KlausCondicio (programma in onda su YouTube) ha auspicato l'introduzione di indagini sull'utilizzo di stupefacenti anche nella Borsa di Milano: «Dopo piloti, autisti, funzionari pubblici, chirurghi, poliziotti e carabinieri, è assolutamente auspicabile che siano rapidamente effettuati controlli antidroga anche a Piazza Affari. Spero di farlo in collaborazione con Borsa Italiana».
UN RUOLO DELICATO VA CONTROLLATO. L'esigenza, secondo il sottosegretario è derivata dall'importanza e dalla delicatezza dei ruoli ricoperti. «Persone con grande responsabilità a cui vengono affidati i nostri soldi devono avere doti di equilibrio», ha ricordato Giovanardi. «Questo test è assolutamente accettabile. Dubito che un risparmiatore voglia affidare i suoi soldi a un trader drogato o alcolizzato. Ci sono pubblicazioni che collegano il crack di New York all'abuso di droga. Allarmi seri da prendere in considerazione».
PARERE CONDIVISO DA AUTOREVOLI PERSONAGGI. A sostegno della sua posizione Giovanardi ha citato il parere di personaggi autorevoli in materia: «Non possiamo non tener conto di denunce di luminari autorevoli come il professor Riccardo Gatti (direttore del Dipartimento delle Dipendenze della Asl di Milano), del professor Ezio Benelli (direttore della Scuola di Psicoterapia 'Erich Fromm' e fondatore del Polo Psicodinamiche di Prato) e dell'intellettuale francese Jacques Attali (già consigliere di Mitterand e Sarkozy, ndr) sul forte consumo di cocaina fra i trader di borsa». «Intendiamoci», ha concluso, «la droga non è la causa delle oscillazioni di Borsa, ma sicuramente una concausa, un allarme che va accolto».
Lunedì, 10 Ottobre 2011