PDA

Visualizza Versione Completa : CSC, un modello alternativo di regolamentazione dall’Europa



Mkb
08-11-11, 09:53
Da Encod.org



A causa della mancanza di una base giuridica riguardo alla coltivazione di cannabis per uso personale, noi, consumatori di cannabis di tutta l'Europa, abbiamo iniziato un nostro modello di regolamentazione e controllo. Questo modello, chiamato Cannabis Social Club, ha come obiettivo quello di prevenire che i consumatori di cannabis vengano coinvolti in attività illegali e assicurare che certi requisiti riguardanti la sicurezza e la salute pubblica vengano soddisfatti. I Cannabis Social Clubs (CSC) sono delle associazioni registrate e senza fini di lucro, formate da persone adulte che fanno uso di cannabis. I clubs possono essere aperti legalmente in tutti i paesi dove la coltivazione per uso personale di cannabis è stata decriminalizzata.

I CSC organizzano la coltivazione collettiva di un quantitativo di cannabis che è esclusivamente inteso per il consumo privato dei propri membri. La capacità di produzione di un CSC si basa sul livello di consumo annuale previsto dei propri membri, ragionevolmente aumentato di una quantità predefinita per contrastare il rischio di un raccolto fallimentare, tentativi di furto e per fornire una scorta di emergenza certa per coloro i quali consumano cannabis per ragioni di salute. Le regole interne di un CSC includono un protocollo riguardo la gestione di questo eventuale surplus di cannabis.

A differenza dei distributori di cannabis che operano attraverso il mercato illegale, I Cannabis Social Clubs sono ben disposti ad entrare in dialogo con le autorità per fare luce sui loro metodi di lavoro, nell'ottica della creazione di una regolamentazione legale della cannabis. Le autorità locali dovrebbero avere interesse in una regolamentazione di questo tipo, la quale permette loro di controllare i CSC in modo da assicurarsi sulla trasparenza e sicurezza del loro metodo di lavorare. Di conseguenza, creano una alternativa al mercato nero, prevengono l'accesso ai minorenni, aiutano a ridurre la spesa pubblica e generano nuove entrate fiscali. I CSC sono interessati a tale regolamentazione, in quanto garantirà lo status legale alla loro associazione ed alle sue attività.

I CSC sono caratterizzati da trasparenza, democrazia e mancanza di fine di lucro. Funzionano come una associazione, con una completa apertura verso i membri per quel che riguarda gli aspetti finanziari, tutti i membri possono vedere come i costi sono calcolati e come il denaro viene speso. I CSC organizzano una assemblea generale almeno una volta all'anno, dove le relazioni annuali sono discusse e approvate. Tali relazioni includono il completo equilibrio entrate/spese dell'anno fiscale trascorso, in accordo con le regole stabilite a questo scopo.

I CSC possono decidere di assumere personale di staff, i quali possono ricevere una retribuzione ragionevole. Così contribuiscono alla creazione di posti lavoro, alla riattivazione economica ed a risparmi sul budget delle forze dell'ordine.

I CSC hanno un protocollo di adesione per i nuovi membri che include una spiegazione sui loro diritti e doveri, un indicazione sul quantitativo stimato di consumo personale, e una conversazione privata sulla storia del consumo. Questo permette ai club di riconoscere un eventuale consumo problematico ( psicopatologie), e di far fronte alla situazione.
Prima di poter diventare membro di un Cannabis Social Club, il candidato deve dichiarare di essere un utilizzatore di cannabis, o portare un certificato medico riportante la diagnosi, in modo da verificare che alla persona sia diagnosticata una malattia per la quale l'uso della cannabis è indicato, in accordo con le liste pubblicate regolarmente dalla International Association for Cannabis as Medicine (IACM).

I CSC possiedono un registro scritto del consumo di cannabis dei membri derivante dalla coltivazione collettiva; il registro contiene almeno il numero identificativo del socio, i quantitativi prelevati e le date dei prelievi. In tale registro i dati personali sono protetti. Ci sarà un tetto al quantitativo che i membri possono ottenere, in modo da evitare la possibilità di facilitarne l'uso a terzi.

I CSC possiedono un registro ben dettagliato sulla produzione, per la quale la associazione certifica le date del ciclo di produzione, i metodi di coltivazione utilizzati e la quantità raccolte e disponibili per l'uso. Le ispezioni sono condotte in modo casuale da rappresentanti dell'associazione, per verificare l'area, le misure di sicurezza e il volume stimato di produzione.


I metodi di coltivazione, i trattamenti post-raccolto, etc, soddisfano gli standard della agricoltura biologica, con un uso sostenibile delle risorse naturali.

Una volta che il raccolto è stato controllato e la produzione finale quantificata, l'associazione presenterà una autorizzazione scritta a uno dei suoi rappresentanti per procedere al trasporto del raccolto dal punto di coltivazione fino al luogo dove avviene la distribuzione controllata.

Joep Oomen . Co-ordinator
ENCOD – EUROPEAN COALITION FOR JUST AND EFFECTIVE DRUG POLICIES
PLOEGSTRAAT 27 – 2018 ANTWERPEN – BELGIUM . Tel. +32 495 122 644 – [email protected] – www.encod.org (http://www.legalizziamolacanapa.org/www.encod.org)
Traduzione per ENCOD a cura di Matteo Gometz – ASCIA
Legalizziamolacanapa.org Team (http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=2816)

Mkb
08-11-11, 15:59
Cari amici,
Con la presente Encod presenta la versione preliminare di un codice di condotta che dovrà essere rispettato dagli European Cannabis Social Clubs . Invitiamo tutti gli interessati ( membri/ non membri di Encod ) ad inviare i loro commenti (http://[email protected]/) o a lasciarli qui sotto, se pensano che possa essere utile a migliorare il testo. Per favore fatelo prima dell’ 1 Dicembre 2011.
L’idea è quella di avere un testo definitivo entro il primo di dicembre, cosi che possiamo iniziare a promuovere il modello Europeo CSC e invitare le persone ad aprire ed attivamente organizzare il proprio club.

mayoh
09-11-11, 00:08
Mbk ma quest'iniziativa secondo te è abbastanza astratta o potrebbe concretizzarsi come cosa? Grazie!

Mkb
09-11-11, 11:08
ciao mayoh,

quello che forse non è chiaro a molti, è che tutti i CSC hanno incominciato ad operare in completa illegalità, visto che nessuno stato ne permetteva la creazione. Poi con il passare del tempo sono venuti a galla, e in alcuni stati come la Spagna hanno avuto vita facile; in Belgio hanno dovuto passare per i tribunali è fare ricorsi su ricorsi.... o come in Germania dove ne esiste uno ma completamente illegale.

Per quello che riguarda l'Italia, non essendo permessa la coltivazione ad uso personale, bisognerbbe trovare la strada che dall'illegalità ci porti almeno ad un riconoscimento; bisognerbbe cavalcare le sentenze della corte costituzionale che anno riconosciuto la coltivazione come reato amministrativo e non legale.

NB: Ricordiamoci che per guadagnare un nuovo diritto c'è sempre da lottare e fino a quando il diritto non viene riconoscuto si è costretti a restare nell'illegalità.

PS: l'unico dubbio che ho è come risolvere il probblema dell'ass. a delinquere per i CSC.


per rispondere alla domanda di chi chiedeva se esistono gia i Cannabis Social Club in Europa:



CSC Legali: Spagna, Belgio, Svizzera
http://encod.org/info/-EXAMPLES-OF-CANNABIS-SOCIAL-CLUBS-.html
http://encod.org/info/-CANNABIS-SOCIAL-CLUBS-.html
CSC Illegali: Germania
http://www.cannabis-clubs.de/schweiz-verein-medizinisches-cannabis-gegru... (http://www.cannabis-clubs.de/schweiz-verein-medizinisches-cannabis-gegruendet-15-08-2010)

Randagio
10-11-11, 12:17
So che in spagna funzionano alla grande... anche se non è che siano proprio "non a scopo di lucro"... :a045:..

Comunque grande cosa, peccato che qui è impossibile!

Mkb
11-11-11, 11:09
ciao randagio,

appunto per il problema spagnolo, Encod si è mosso per un Codice di Condotta unico... e poter proteggere il nome di CSC come ass. senza scopo di lucro.

per quanto riguarda noi Italiani ne stiamo discutendo, perchè forse con dei cavilli si potrebbe anche aprirli... es: Art. 4 e Art. 18 della costituzione per non parlare di alcune sentenze della corte di cassazione che avevano sancito la differenza tra coltivazione domestica (amatoriale ad uso personale) ed industriale (a fine di spaccio).
cmq c'è ancora molta strada da fare e studiare....

Randagio
11-11-11, 11:35
Sarebbe una cosa stupenda!!!!!

mayoh
11-11-11, 12:22
wow, le tue parole mi fanno sognare mbk :specool:

punk lover
11-11-11, 15:40
sarebbe una delle conquiste piu' importanti, forza ragazzi!!!!!!

Marco matto
12-11-11, 18:45
Che gran figata sarebbe :) in questi casi il diritto europeo non potrebbe servire come "precedente" e venire incontro a questa proposta?

mayoh
12-11-11, 20:29
Che gran figata sarebbe :) in questi casi il diritto europeo non potrebbe servire come "precedente" e venire incontro a questa proposta?

Mah...potrebbe essere se si fa richiesta e si raggiunge il numero di firme necessarie! Però dovrebbero farlo per tutta l'Europa mi sa...non emanano un regolamento solo ad un singolo stato; quindi mi sa che tutti gli stati membri debbano essere d'accordo a fare questa cosa...e le firme da raccogliere dovrebbero essere 2.000.000 per una proposta del genere!
Tutto ciò se non ricordo male quello che ho studiato 1 anno e mezzo fa :biggrin2:

p.s. non è un procedimento semplice da avvire in parole povere :euro: