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BARRICATE non c'è più
In ritardo mi rendo conto di quello che e' successo....
Guardo mia figlia di 4 mesi e penso che non credo che ai genitori di Matteo sia bastato sentirsi dire che e' stato un \"tragico incidente\".
Morire a 28 anni... non perche' stai vivendo una vita al limite o perche' stavi guidando ubriaco, ma per colpa di un incosciente che chissa' che diavolo stava pensando in quel momento.
Caro Matteo, non so che altro dire se non che mi dispiace.
Per davvero, pero'.
Antonio Poddighe.
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BARRICATE non c'è più
:-o :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[
non ci posso credere...matteo...si, matteo ERA LUI!!!!
ma come è possibile, ma...ma come????????
eprchè così presto, perchè lui...
le volte che abbiamo condiviso interventi per occupazioni, per come comportarci in diverse situazioni...
sei con me nel mio cuore...certo che in sto periodo me ne stanno succedendo di tutti i colori
CIAO BARRICATEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[
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BARRICATE non c'è più
Duro, durissimo colpo. Anch'io faccio fatica a trovare le parole.
Era con noi un mese fa a Barcellona. UN GRANDE. Porca vacca, un GRANDE veramente.
Questo il suo ultimo post su OG.it, del 26 febbraio 2008
<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE> Spannabis 2008...
E' stata una faticaccia ma si è fatta anche questa esperienza...
22 ore di viaggio in furgone, ma ne è valsa la pena sicuramente!
8000 mquadrati di esposizione cannabinica non è veramente poco. Banche del seme spagnole (Vulcanian - Eva...) e canadesi (che avevano uno stand unico, in cui si raggruppavano svariate seedbank)...
Spettacolari le foto di un coltivatore di guerriglia delle Asturie che esponeva ad uno stand... degli alberi veri e propri....
Troppi stand di vaporizzatori di ogni forma/dimensione/prezzo, ma rollare con le cartine non va più di moda?!? La tecnologia ci ucciderà...
Spettacolare l'incrocio con Soma, l'ho trascinato sul furgone e gli ho fatto autografare un armadietto... Spread the light - firmato Soma... un maestro!
Allo stand Dolce Vita si sono passate allegramente le ore tra una cannetta, una Mary Jo e quattro chiacchiere!
StraPOSITIVA la totale assenza di sbirri e sbirrucoli vari, atmosfera rilassata e festosa!
Ringrazio OldGoblin e il super capo Ecko per l'ingresso offerto alla fiera (13 euri non erano così proporzionati...), Omshanty per l'ospitalità fantastica nel mitico Raval e un Saluto a DIZ!
Barricate</BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>
I siti Enjoint.com, OverGrow.it e DolceVitaOnLine.it rimarranno chiusi il giorno del funerale in onore e in ricordo di Barricate.
Io sarò al funerale (data in attesa), con altri amici e compagni. Chi volesse aggregarsi, mi contatti su [email protected]
Rest in peace man, and SPREAD THE LIGHT !
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BARRICATE non c'è più
IN SUO RICORDO..
[ Questo Messaggio è stato Modificato da: ecko il 05-04-2008 02:06 ]
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BARRICATE non c'è più
I notiziari seguitano continuamente a parlare dell'episodio, ed è veramente terribile pensare che la persona coinvolta sia proprio lui.
Ogni volta mi riappare davanti, e non posso credere che non vedrò mai più l'amico e compagno Barricate.
Ciao Matteo
:-[ :-[
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BARRICATE non c'è più
Sara' celebrato sabato nella chiesa della Comunita' Betania di Marore, alle porte di Parma, il funerale di Matteo Bagnaresi. Il tifoso del Parma e' stato investito domenica nell'area di servizio Crocetta Nord dell'autostrada Piacenza-Torino da un pullman di tifosi juventini. La messa sara' celebrata da don Luciano Scaccaglia, sacerdote vicino ai no-global e alla sinistra antagonista parmigiana,che conosceva da tempo il giovane, il cui corpo sara' tumulato nel cimitero di Imola.
http://www.raisport.rai.it/sportarti...,92963,00.html Preso da qui
[ Questo Messaggio è stato Modificato da: rouge il 04-04-2008 14:57 ]
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BARRICATE non c'è più
Dal Manifesto di domenica.
«Adesso okkupagli il paradiso, Bagna»
Ieri mattina, in una piccola chiesa alle porte di Parma, i funerali del tifoso gialloblù morto domenica scorsa in autogrill. L'ultimo saluto di ultras e compagni di militanza
Alessandro Braga
Parma
Spalti gremiti, direbbe lo speaker del Tardini. E con un pubblico così, tanto numeroso e partecipe, vero e proprio dodicesimo uomo in campo, il Parma sarebbe da scudetto. Matteo, sicuramente, sarebbe stato in curva coi suoi amici Boys. A saltare, urlare, tifare. Pronto a gioire per un gol. Ieri, suo malgrado, era al centro del campo. Lo stadio, la piccola chiesa della comunità Betania di Marore, alle porte di Parma, non bastava a contenerli tutti. Matteo faceva il volontario in quel posto. Stava insieme ai ragazzi, li aiutava a reintegrarsi nella società, a uscire dalla tossicodipendenza. Il sagrato era pieno. Il piazzale accanto, un parcheggio sterrato, strabordante di persone. Tutti lì per salutarlo, dopo la sua ultima partita, conclusasi domenica scorsa in quella maledetta area di servizio alle porte di Asti. Non si sa ancora esattamente come è andata. «Spetterà alla magistratura chiarire la dinamica dell'incidente», si dice in modo asettico. Matteo, però, è morto.
I Boys Parma, gli amici della curva, se ne stanno impalati, increduli: sciarpe gialloblù al collo, occhi lucidi. Qualcuno piange, qualcuno nasconde la commozione dietro lenti da sole. «Non può essere vero, non doveva finire così», dice un ragazzo sui trent'anni, capelli corti e stemma del Parma sulla maglietta. Sono in tanti: giovani e meno giovani. Qualche ragazzino probabilmente avrà fatto buca a scuola per esserci. Il Bagna era uno di loro: seguiva la squadra, sempre. In casa e in trasferta. Perché il tifo è il tifo. Ma non è violenza. Lo aveva scritto lui stesso, in un articolo per il sito dei Boys: «Non siamo tifosi violenti, ma un conciliabolo di amici che crede nei valori della pace, della solidarietà, del comune sentire. E cerchiamo di portarli avanti anche nello sport». Ora sul sito c'è la sua foto, in curva, e la scritta «il tuo urlo libero sempre nella Nord».
In un angolo, composti, alcuni tifosi della Lazio. Si riconoscono per il piglio severo: bomber neri, occhiali a specchio, braccia incrociate al petto. In testa, un cappellino con la visiera: c'è scritto «curva nord Gabriele Sandri». Sono diffidati, si dice, e domani non saranno allo stadio, ma al funerale ci sono voluti venire lo stesso: troppe coincidenze con la morte di Gabriele Sandri per non esserci. Poi Empoli e Sampdoria, le tifoserie gemellate col Parma. Ma anche Brescia, Cremonese, Spezia, Modena. E, sempre più a sud, Napoli e Bari. Pure il Catanzaro. E il Bordeaux, che ha voluto esserci dalla Francia. Tutti a salutare Matteo Bagnaresi, il tifoso.
Al centro del sagrato un ulivo, pianta di pace, ondeggia al vento. Assiepati vicino al muro della comunità, ci sono i militanti del centro sociale Mario Lupo di Parma. Matteo ci andava spesso la sera. Giovani coi capelli rasta, orecchini, piercing. Una ragazza piange, il suo ragazzo la abbraccia. Un'altra si gira una sigaretta artigianale: due boccate, poi la butta per terra. Singhiozza. Hasta siempre, pugni chiusi. Loro sono lì per salutare Matteo Bagnaresi, il compagno.
Dal pulpito don Luciano Scaccaglia, prete no-global, vicino alla sinistra antagonista parmense, lo ricorda a tutto tondo: lo chiama tifoso, fratello, amico, compagno. Matteo era tutto questo. Contestatore no. «Piuttosto portatore di valori rivoluzionari», specifica don Luciano. «Che poi - aggiunge - condividiamo anche noi». Quei valori di pace e fratellanza che lo hanno portato a dedicarsi agli ultimi, ai diseredati, agli emarginati e ai più poveri della società. Quando la bara esce, un lungo, lunghissimo applauso. Sopra, una sciarpa del Parma. Ci sono alcuni giocatori (Lucarelli, Coly, Morfeo, Pisanu). Tanti fiori, molti sono gialloblù. Lacrime, pianti. Si accende un fumogeno. I compagni del Mario Lupo alzano i pugni chiusi. Matteo verrà seppellito nel cimitero di Imola, cittadina d'origine della famiglia Bagnaresi. Sulla lapide, anticipa don Luciano, verrà scritto: «Ho cercato la mia anima, non ho potuto vederla. Ho cercato Dio, mi è sfuggito. Ho cercato il povero e li ho trovati tutti e tre». Su un muro di Parma campeggia l'ultimo saluto. Un augurio, una speranza: «Bagna, mò okkupagli il paradiso».
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano...008/art62.html
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BARRICATE non c'è più
Mamma mia che notizia maledetta :-[ :-[ :-[
Ciao Barry :-[ Ultimo boom virtuale insieme.... boooommmmmm :-[
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BARRICATE non c'è più
era tanto che non scrivevo, ma non si puo restare indifferenti di fronte a una tragedia simile. Arrivederci Matteo, prima o poi ci rivedremo tutti. Sarà difficile dimenticare tutto quello che abbiamo condiviso, e che andava ben oltre all'antiproibizionismo.
Se conoscete la data e il luogo dei funerali potreste pubblicarli al piu presto?
grazie mille
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BARRICATE non c'è più
Senza parole! Apro il sito dopo giorni e trovo sta notizia.... Sono congelato!!
Addio Barricate, ci mancherai!!! ..............