Le Iene indagano sulle morti in carcere
E' il segno dei tempi. Chi vuole giustizia per le decine di 'misteriose' morti in carcere deve sperare in una trasmissione televisiva (una delle migliori, quanto a giornalismo investigativo), piuttosto che nelle Istituzioni, ormai poco credibili.
Tutti i media hanno parlato in questi giorni della terribile vicenda di Stefano Cucchi, arrestato dai carabinieri il 15 ottobre scorso perche' trovato in possesso di una modica quantità di sostanze stupefacenti e deceduto dopo una settimana in circostanze non ancora chiarite. Altrettanto scalpore hanno destato le immagini - diffuse dai mezzi d`informazione - del suo corpo e del suo volto, in cui erano ben visibili lesioni e traumi di grave entità. Le 'Iene' in onda martedí 3 novembre su Italia 1 si occuperanno di un un caso di cronaca analogo, quello di Aldo Bianzino, un falegname di 44 anni morto il 14 ottobre 2007 in circostanze ancora sconosciute. Due giorni prima del decesso, Aldo e la compagna Roberta, residenti a Capanne - nell`Appennino umbro marchigiano - vengono arrestati e portati presso il carcere di Capanne perche', in seguito ad una perquisizione, vengono trovate nella loro tenuta alcune piante di marijuana.
La mattina del 14 ottobre Roberta viene scarcerata e solo in quel momento apprende della morte del marito. Tuttora non si sa niente sulle cause del decesso, quel che è certo è che al momento dell`ingresso in carcere il certificato medico dimostra che entrambi godevano di perfette condizioni di salute. Il medico legale nominato dalla famiglia assiste alla prima autopsia dichiarando che il corpo dell`uomo presentava lesioni al fegato, alla milza, al cervello e due costole rotte.
Dell`argomento si era già interessato Michele Pietrelli, un collaboratore attivo sul blog di Beppe Grillo il quale aveva raccolto la testimonianza della moglie della vittima, scomparsa quest`anno, di cui le Iene mostrano il filmato. Un servizio di denuncia ma non solo; la coppia aveva un figlio che ora ha 16 anni e che, dopo la morte della madre, vive con lo zio, tornato dalla Germania apposta per accudire il nipote e che, per questo, ha perso il suo posto di lavoro. fonte: Aduc