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Tutti in Uruguay
L'Uruguay legalizza la marijuana
La Camera dei deputati vota «sì»
Adesso la legge passa al Senato per la ratifica. L'obiettivo è stroncare la criminalità organizzata
L'Uruguay potrebbe essere il primo Paese al mondo a produrre e commercializzare legalmente la marijuana. Anche per i consumatori abituali (purché adulti) senza ricetta medica. La Camera dei deputati ha votato la legge a favore della legalizzazione con 50 voti favorevoli e 43 contrari, dopo un dibattito in aula di quasi 13 ore e e grazie ai voti del Frente Amplio (coalizione governativa di sinistra), che detiene la maggioranza anche in Senato. Adesso tocca proprio al Sanato ratificare il provvedimento. La legalizzazione della cannabis ha un obiettivo: frenare l'avanzata della criminalità organizzata che la gestisce la droga e che si macchia di crimini violenti per mantenere il predominio. Per molti la mossa del governo è rischiosa, ma i politica hanno comunque intenzione di provarci e giocare questa carta. Finora ogni tentativo di bloccare la criminalità organizzata non ha dato buoni risultati e adesso si prova con un azzardo. L'idea non piace agli uruguayani. Secondo i sondaggi i due terzi della popolazione sono contrari a questa decisione. Mentre i sostenitori della legalizzazione fanno festa e alla notizia della votazione sono scesi in strada esultando. «Questa legge consacra una realtà che esiste già: il mercato della vendita di marijuana esiste da molto tempo, ma illegalmente, e si compra dai trafficanti. In futuro, chi vuole potrà avere piante in casa senza rischiare la prigione» ha detto Camilo Collazo, un 25enne, studente di antropologia. Non sarà proprio così.
LE LICENZE - Secondo il disegno di legge il governo dovrebbe concedere le licenze per produzione e vendita e poi creare un registro confidenziale sui consumatori, permettendo alle persone di acquistare più di 40 grammi al mese. La vendita senza autorizzazione, potrebbe comunque essere punita con il carcere, come anche la coltivazione sul terrazzo di casa: sono consentite fino a sei piante per persona. «La proposta di legge deve essere migliorata. Bisogna affrontare il problema educativo, soprattutto la questione che riguarda il divieto di guidare sotto gli effetti della cannabis» ha detto il deputato Sebastian Sabini- E ha precisato: «Sarà possibile acquistare la marijuana nelle farmacie» ma la produzione in serie sarà affidata ad aziende private. In programma c'è pure la realizzazione di un Istituto per la regolamentazione e il controllo di cannabis che deciderà a chi concedere le licenze. Ma c'è chi teme che il nuovo corso possa avere l'effetto opposto, invece di combattere la criminalità, potrebbe darle una mano
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L'Uruguay insegna al mondo la via da seguire. E noi abbiamo Serpentoni, Giovanardi, Gasparri, etc. Mi viene da piangere. cosa abbiamo fatto di male?
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Citazione:
Mi viene da piangere. cosa abbiamo fatto di male?
... li abbiamo eletti o abbiamo lasciato che questo accadesse!:wallbash::whistling:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
bluedigit
... li abbiamo eletti o abbiamo lasciato che questo accadesse!:wallbash::whistling:
.. Lasciamo perdere và :icon_puke_r::icon_lol:
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prima o poi il cambiamento arriverà anche da noi, ne sono sicuro...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
LuxFly
prima o poi il cambiamento arriverà anche da noi, ne sono sicuro...
dalle mie parti si dice chi vive sperando ... muore c*****o ! siamo noi che dobbiamo sbatterci !se aspettiamo loro ...
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erba a 1 dollaro , senza parole...
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Ragazzi, è passata anche al senato. BIG UP per questo Paese oltre il Civile.
Uruguay: marijuana di Stato, storica riforma è legge
Licenze a privati e produttori, 40 grammi al mese a persona in famacia
(di Javier Fernandez) Fonte: www.ansa.it (ansia.it!!)
Il Senato uruguayano ha approvato in via definitiva il progetto di legge che prevede che sarà lo Stato a farsi carico della produzione, distribuzione e vendita della marijuana, dopo una lunga giornata di dibattito. La norma è stata approvata con i soli voti del Fronte Ampio - la coalizione di sinistra al governo a Montevideo - mentre i partiti dell'opposizione si sono opposti alla storica riforma, con un risultato di 16 voti a favore e 13 contrari, su un totale di 30 seggi (uno dei senatori dell'opposizione era assente) La legge prevede la creazione di un Istituto di regolamentazione della cannabis (Inc), che concederà licenze ai privati per la coltivazione delle piante da parte di singoli (massimo sei piante a testa), associazioni di consumatori (massimo 45 soci e 99 piante) e produttori più importanti, che venderanno la marijuana attraverso una rete di farmacie autorizzate, per un massimo di 40 grammi mensili a persona. Per rendere possibile il controllo del mercato della marijuana sarà creato anche un registro di consumatori, la cui privacy sara' garantita dalle norme gia' esistenti in materia di protezione dei dati. Il presidente José Mujica ha ribadito oggi che l'obiettivo della riforma non è "diventare un Paese del fumo libero", ma piuttosto tentare un "esperimento al di fuori del proibizionismo, che è fallito" per riuscire a "strappare un mercato importante ai trafficanti di droga". I senatori del Fronte Ampio hanno argomentato, durante le 12 ore che è durato il dibattito, che la riforma rappresenta un punto di equilibrio fra la proibizione e la legalizzazione del cannabis, attraverso la regolamentazione e il monitoraggio del ciclo produttivo della marijuana in ognuna delle sue fasi. L'opposizione, da parte sua, ha sostenuto che la legge approvata rappresenta una chiara violazione dei trattati internazionali in materia di droghe, presenta grosse difficoltà di implementazione e potrebbe risultare incostituzionale, perché prevede la creazione di un organismo statale, l'Inc, meno di un anno prima delle elezioni politiche e presidenziali previste per novembre del 2014, il che è proibito dalla carta magna uruguayana. Lo stesso Mujica ha ammesso che "forse l'Uruguay non è pronto per questa esperienza", come dimostrano i sondaggi, secondo i quali oltre il 60% dei cittadini si oppone alla riforma, sottolineando che se l'opposizione riunisce le firme necessarie non si opporrà alla convocazione di un referendum abrogativo della discussa riforma. Concluso l'iter parlamentare, l'anno prossimo - dopo l'estate australe - si passerà alla prova dei fatti. Responsabili del governo hanno detto che la produzione e la vendita della marijuana di Stato sarà pronta verso giugno o luglio e hanno garantito un prezzo competitivo con quello del mercato illegale: un dollaro al grammo.
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immigrazione di massa in Uruguay!!! se andiamo tutti magari ci fanno anche un simpatico omaggio basta poco un appezzamento di terra
http://i.i.cbsi.com/cnwk.1d/i/tim/20...99_620x350.jpg
non ci starebbero bene anche i nostri faccioni assieme a questi tre fattoni??
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comincia la guerra psicologica alla signora :biggrin2:
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ahah, tanto cosa vuoi che costi la cittadinanza???
ma quello di sinistra più che altro, sembra irlandese!!!