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L’obiettivo è chiaro: conquistare*il multimilionario mercato italiano della cannabis ricreativa. I soggetti meno, nel senso che gli imprenditori che stanno dietro a Nativa, azienda che si propone come primo franchising[Continua...]
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:icon_twisted2: mmmmmm...c'è chi è pronto già da tempo ad ogni possibile sviluppo, carico di idee, provvisto di locali terreni e collaborazioni importanti solo che non è così ottimista.
................c'è un solo elemento fondamentale che nei "Business di nicchia" la fa da padrone, e sicuramente quel che conta non sono né i soldi e né il pararsi le palle anticipando tutti e tutto........ma quel che conta molto, e ripeto "mooooooltooooo"....sono l'esperienza e la passione di anni e anni di fango e sudore.....sopratutto di chi stando lontano dai riflettori e senza alcuna esposizione pubblica, lotta dietro le quinte per dare un futuro fisico ad un illusione che dura ormai da mezzo secolo.....
Spero solo una cosa, qualora vi fosse una legalizzazione o una pseudo-ital-legalizzazione, che non si facciano figli e figliastri su un mercato dove i meno seri "Avvoltoi".......si affilano già unghie e becco...........
Nulla contro "Nativa" ovviamente..........a cui faccio i miei migliori auguri.....questo e solo un mio personale parere........
Poi, se son Rose......."Fioriranno" :biggrinthumb: