Legge di iniziativa popolare per la legalizzazione: dopo 5 mesi il Parlamento non ha

A 5 mesi e mezzo di distanza dalla consegna al Parlamento delle 60 mila firme a supporto, la proposta di legge d’iniziativa popolare per la legalizzazione della cannabis si trova[Continua...]

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Perché non osare?


Proposta semplificata :

Depenalizzazione e liberalizzazione del consumo se maggiorenni .
Regole restrittive valide solo per quanto riguarda guida di automezzi e/o o motocicli e l''uso che può in qualche modo compromettere la sicurezza propria e altrui... (ad esempio sul lavoro).
Verranno stabilitii termini di decadenza per eventuali test sulla sostanza...

Possibilità per chiunque di coltivare cannabis di qualunque tipo senza alcuna limitazione nella tipologia, principi attivi ecc...
La coltivazione domestica dovrà avere un tetto massimo di X piante per volta e finalizzata al solo scopo dell'uso personale.
Numero di piante stabilito secondo il metodo di coltivazione (per la loro grandezza o resa massima possibile).
È vietato cedere o vendere il proprio prodotto a livello domestico, che invece può essere consumato collettivamente e in ambito privato, mai in nessun caso in pubblico.

È consentito coltivare conto terzi fino ad un numero massimo di piante da stabilire anche secondo il metodo adottato di coltivazione...
Per farlo inoltre è necessaria una autorizzazione per costituire un'associazione di consumatori con numero massimo di iscritti da stabilire.
Tale associazione sarà soggetta a controlli periodici e nel caso di inadempienti punita o sanzionata secondo leggi amministrative e nel caso anche penali.
La regolamentazione di eventuali produzioni a scopo commerciale di cannabis e i suoi derivati saranno permesse e subordinate al rilascio di regolari licenze specifiche su mandato dello Stato diretto.
Tali attivita' saranno sottoposte a controlli e verifiche tecniche nonché a tassazione paritaria rispetto al tipo di attività intrapresa, con rendiconti e accertamenti fiscali.

La vendita al pubblico di prodotti potrà avvenire in luoghi preposti e con tassazioni maggiorate ma non sottostante ad alcun tipo di monopolio da parte di enti o dello stato.
Tali prodotti subiranno controlli di qualità predisposti dalla legge periodicamente e ogni produttore dovrà sempre garantire provenienza, n° di lotto e qualità su apposite etichette sotto piena responsabilita' civile e penale.

La cannabis ad uso terapeutico verrà prodotta e commercializzata parallelamente e regolamentata da modalità specifica non associabile in alcun modo alla produzione/vendita della cannabis comune.
Dispensari, farmacie o ospedali e cliniche potranno essere luoghi preposti per tale scopo.


È solo poco più di un gioco, ma sarebbe bello poterci credere almeno un po' :)

ehhh magari!!! DOVE BISOGNA FIRMARE? :biggrinthumb:

Purtroppo non siamo noi quelli che dovrebbero firmare ma quelli che stanno seduti comodi in poltrona in quel di Roma e pensano solo ai loro interessi

Tanto raga, fino a quando non avremo votato, non decideranno nulla...

Io purtroppo, ho una sfiducia crescente. Durante il mio lavoro, siccome il mio assistito non puo' fare molto, vedo un sacco di televisione, soprattutto dibattiti politici ( :faccina500: ), e non riesco a capire se il giorno delle elezioni, mi convenga stare a casa ad ammazzarmi di canne..

Il M5S non lo comprendo più: mi pare che dalla morte di Casaleggio e Dario Fo , la sinistra all'interno sia sparita, e questo per me , è un male.

Il PD , voterei Emiliano, ma non mi fido neanche di lui. Gli altri partiti lasciamo perdere...

L'unico coerente, mi pare Civati, uscito immediatamente, quando il sistema elettorale era maggioritario e quindi non gli conveniva (o sembrava comunque che Renzi vincesse il referendum e sarebbe passato l'Italicum), perché il PD andava verso destra, verso Alfano, Giovanardi, Formigoni , Verdini...

Ma Civati anche vincesse, potrebbe farlo solo all'interno di una coalizione, e io quindi temo, che morirò svappando:eek:

la questione è che manca la goccia che fa traboccare il vaso.

se da un punto di vista sono estremamente pessimista, soprattutto per questa spinta destrorsa che sta prendendo il paese, da un altro penso sia inevitabile nel momento in cui nazioni come gli USA imporanno un mercato internazionale.
serve che una lobby ci metta le mani sopra e quella del tabacco prima o poi sarà costretta a ripiegare.

non ci arriveremo mai per diritto acquisito, per motivazioni etiche, morali o mediche.
ci arriveremo per motivi di business di qualcun altro.
io non faccio altro che tifare la spirale ascendente del marketing americano: la globalizzazione è l'unica arma che può darci la marijuana in tempi brevi.

Il discorso fila...ma il prezzo da pagare seguendo quella logica e' alto e forse neppure sostenibile.
Continuo a credere o forse a sperare che se si riuscisse a divulgare una corretta informazine su questa così come su altre questioni anche piu' importanti, anche se piano piano ci sarebbero risultati diversi e duraturi perche' dati dalla consapevolezza.

è un prezzo altissimo ma credo che, proprio osservando l'america, sia chiaro quanto un mondo come quello della birra artigianale possa assomigliare a quello della cannabis.
ci sono voluti decenni di birre pessime industriali prima di tornare ad avere produzioni brassicole artigianali, fatte di cultura e passione.
e i due mercati si somigliano così tanto che in america l'aumento del consumo di cannabis ha diminuito il consumo di birra... probabilmente stiamo parlando sempre delle solite persone, e i politici lo sanno, che usano l'uno o l'altro..

personalmente considero sia l'america che amsterdam due legalizzazioni sbagliate sotto tanti punti di vista.
invece considero, proprio per la natura della pianta di cui parliamo, la libertà di associazione, e quindi i cannabis social club, l'unica forma attualmente intelligente e sensata.

la chiave per un futuro sostenibile è "sporcarsi le mani"