Il fenomeno della “Cannabis Light”, ovvero le infiorescenze di erba contenenti dove legali di Thc (tema che abbiamo analizzato in questo articolo) ha provocato molto interesse ed anche parecchie domande[Continua...]
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Il fenomeno della “Cannabis Light”, ovvero le infiorescenze di erba contenenti dove legali di Thc (tema che abbiamo analizzato in questo articolo) ha provocato molto interesse ed anche parecchie domande[Continua...]
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questa notizia è molto interessante, molto...
mah! Continuiamo ad andare verso il non senso. :icon_scratch:
La canapa che sarebbe possibile coltivare senza incorrere in possibili incriminazioni e' bene dirlo, non puo' essere coltivata in una grow box, non ha nessun senso diffondere notizie incomplete, si tratterebbe esclusivamente di canapa ad uso industriale bene difficilmente adattabile all'indoor...e anche ci si riuscisse con che risultati?
Quindi titolare : come coltivare in casa cannabis light...e' quanto meno fuorviante.
Poi se per casa si intende in giardino, serra o balcone ecc...comunque in out le cose cambiano al limite per i risultati ottenibili ma non certo per il tipo di prodotto che poi si raccogliera'.
Nella lista a cui si fa riferimento in Italia non esistono strain cbd di piu' o meno note seed bank (che pero' stanno in pratica invadendo il mercato) e di ben diversa qualita' rispetto ai canaponi industriali... come fatto notare nell'articolo anche rientrando nei limiti di legge per quanto riguarda il principio attivo "drogante" si rischia di incorrere in sanzioni legali.
Cosa che trovo contraddittoria da parte di chi ha scritto questa legge, chiaramente interpretabile almeno nella pratica in modo del tutto arbitrario se non fazioso.
Cosa che e' possibile probabilmente solo in un paese come questo. :wallbash:
@moran, grazie della precisazione, non sapevo non si potesse coltivarla in grow... perchè? se è legale è come piantare peperoncini... però magari non so qualcosa a riguardo.
nel mio grow shop tuttavia esistono genetiche legali che ho visto giusto quando ho comprato sto canapone da assaggiare. sicuramente non sono ancora certificate, ma mi sembra solo questione di tempo.
tra le righe, tra l'altro, se così fosse [compri una genetica certificata, ti controllano e in caso di thc rilevato più alto non sei responsabile se hai lo scontrino...] è uno sdoganamento storico...
non so, a primo acchitto invece a me è sembrato l'ennesima "camminata sul filo di lama", come la vendita delle talee, che porta una rottura di argini e un aumento di confusione mostruoso... fin quando lo stato non deciderà di pronunciarsi seriamente sulla cannabis invece che rimandare come sta facendo da decenni.
Ciao, dove trovo informazioni che attesterebbero che non si può coltivare la cannabis legale in growbox?Citazione:
Originariamente Scritto da moran
primo post passa in presentazioni, qui si usa cosi'. :)Citazione:
Originariamente Scritto da Carletto1
Poi per avere risposte alla tua domanda basta leggere, anche qui sul foro ci sono post dell'avvocato Zaina e qualcos'altro ancora...malgrado le leggi in Italia le cose possibili sono sempre diverse.
La legge per quanto assurda e poi possa anche essere eventualmente contestata in un dibattimento o magari anche prima dice che le uniche piante a poter essere coltivate sono quelle provenienti da semi industriali presenti in una tabella.
Se tu coltivassi piante che rispetterebbero i valori di thc imposti dalla legge ma provenienti da semi non certificati e quindi non riconosciuti non sarebbero legali...anche se e' una cosa incomprensibile visto che si importano un sacco di erbe con quelle caratteristiche e vengono vendute piu' o meno ovunque, non comunque senza problemi in qualche caso anche piuttosto seri.
Forse e' bene spiegarsi meglio anche perche' nel frattempo dalla data del thread sono cambiate un po' di cose almeno per quanto riguarda le possibili interpretazioni di giudici e fdo.
Il mio "non si puo' coltivare indoor la canapa industriale" voleva semplicemente dire che non era per niente conveniente, davvero una cosa quasi senza senso viste le difficolta', i tempi le rese e la qualita' finale ottenibile.
Sprecare tempo ed energie, corrente e fertilizzanti non e' il massimo, soprattutto considerando il fatto che ci sono ancora concrete possibilita' che in caso di intervento delle fdo si potrebbe comunque essere denunciati e sarebbero sequestrate sia l'attrezzatura che le piante.
Dopo passando attraverso un certo percorso forse si riuscira' ad ottenere la non imputabilita' e magari anche la restituzione del maltolto...ma francamente non so quanto valga la pena soprattutto a livello domestico.
Se per ipotesi si mettessero giu' semi che non risultassero tra quelli certificati (dove e' possibile invece trovare anche qualita' almeno decenti anche per l'indoor) e che e' bene dirlo, sono ben riconoscibili, anche se non risultassero superare i valori di legge (thc 02% con tolleranza fino a 06% max) si potrebbero avere fastidi e quasi sicuramente succederebbe quanto descritto sopra.
Ora se si vuole si puo' fare, la legge ha dei buchi e delle contraddizioni che e' possibile contestare poi pero' se si vuole essere realisti bisogna sperare, in caso di menate varie di trovare una situazione favorevole.
Se poi l'unica cosa che ti interessa e' non andare in galera, no non credo proprio che alla fine ci andrai per quel tipo di coltivazione.
pur non avendo apparente logica l'interpretazione di moran è sacrosanta. è canapa industriale: non sta scritto da nessuna parte della legge che l'obiettivo della coltivazione possa essere "infiorescenze descinate all'inalazione per consumo umano". le varietà certificate sono da semi e da fibra. alle tariffe attuali (ricordo che in Italia si paga la corrente molto più della media europea e se rapporti al costo della vita 10 volte più degli states) l'erba indoor ha come costo di produzione un euro di energia elettrica al grammo di infiorescenza secca se si è mediamente capaci. e parliamo di strain produttivi, è pure difficile pensare di fare un buon grammo/watt indoor con cannabis non selezionata. anche fosse possibile, io fossi un giudice troverei ingiustificabile l'indoor di Finola così come quello di Dinamed, almeno ragionando di fronte alla legge attuale, che ovviamente si rivolgeva ad agricoltori, non a investitori postmoderni. il seme alimentare e la fibra hanno un valore commerciale relativamente irrisorio. un conto è un azienda agricola che magari ha le serre e integra il sole con le lampade e i pannelli solari, ci potrebbe ancora stare. un conto è uno a casa che vuole convincere un giudice che nella sua stanzetta con 600w sta facendo dell'ottima Futura 74 con tanto di fatturina e certificatino.