Risposta ASCIA alle accuse di Mefisto, dopo essere stati bannati
http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=7530
Risposta di ASCIA alle accuse di Alessandro Buccolieri (alias Mefisto)
Ce l’abbiamo messa tutta per non coltivare questa inutile e controproducente polemica, ma vista l’insistenza di Alessandro Buccolieri nel voler attribuire ad ASCIA comportamenti assolutamente inventati, con un post pubblicato il 4 marzo da <http://cannabistour.wordpress.com/>, ci troviamo forzatamente nelle condizioni di dover smentire punto per punto quanto sostenuto dal responsabile per l’Italia di Million Marijuana March.
Soprassediamo dal pubblicare la corrispondenza privata intercorsa tra Giancarlo Cecconi di ASCIA e Alessandro Buccolieri prima della manifestazione dell’8 febbraio, che da sola proverebbe l’assoluta malafede di chi voleva allontanarci dalla Rete già da tempo a prescindere dagli argomenti, che poi sono stati pretestuosamente trovati:
- nell’episodio che ha visto protagonisti gli organizzatori della manifestazione dell’8 febbraio e il gruppetto di radicali capeggiati da Pannella e dalla Bernardini
- nella proposta di legge del M5S che a detta di Alessandro Buccolieri sarebbe stata elaborata e fornita loro da ASCIA, nonostante tutte le contraddizioni che noi per primi rilevammo nella proposta e che abbiamo segnalato ai deputati 5 Stelle perché non concordavamo su molti punti e non solo su quelli che ad Alessandro Buccolieri risultano inaccettabili e irricevibili e ognuno, andando a vedere la proposta di legge ASCIA pubblicata sul nostro sito <www.legalizziamolacanapa.org> potrà constatare la diversità con quella del M5S, verso la quale ci risulta peraltro immotivata qualsiasi contrapposizione, in quanto è l’unica a non essere ancora stata depositata alla Camera e quindi fuori da qualsiasi confronto reale.
Entrando nel dettaglio delle accuse, citando Alessandro Buccolieri:
“Non hanno poi mai detto nulla a riguardo in mail list, e sono invece usciti il giorno dopo la manifestazione con un comunicato sul loro sito, che attaccava il cartello stesso, difendendo chi ci attaccava e mettendosi automaticamente contro il movimento, credo che nessun movimento in tutto il mondo avrebbe fatto nulla di diverso che cacciarli come abbiamo fatto noi“.
Vogliamo precisare che ASCIA, in relazione all’episodio a cui si fa riferimento, non ha difeso nessuno (tanto meno la Bernardini con la sua sciagurata uscita contro i centri sociali e nemmeno i radicali in genere, nei confronti dei quali abbiamo sempre mosso critiche per i metodi infruttuosi della loro politica antiproibizionista), ma ha semplicemente dissentito dal metodo usato dagli organizzatori per ottenere l’allontanamento di Pannella dalla manifestazione, ritenendo che sarebbe stata più utile una sana indifferenza alle provocazioni, piuttosto che il raccoglierle e cavalcarle come invece è stato fatto, e ha espresso solidarietà e rammarico per l’esclusione di Lapiantiamo, un’associazione creata e gestita da pazienti ed amici, che per noi è molto più importante del fatto che siano ‘radicali’!
Nell’articolo pubblicato il 9 febbraio sul nostro sito questo è chiaramente comprovabile: http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=7393, ma sembra che nel metodo politico attuale il dissenso non sia compatibile con il pensiero dei “capi” dei Movimenti e quindi abbiamo noi per primi chiesto di essere esclusi dalla Rete, perché per noi è inconcepibile lavorare e collaborare quando i parametri del confronto si basano sul “terrorismo psicologico” del “o con noi o contro di noi” e sui “tribunali del popolo” sempre a caccia degli “infami” di turno!
E a questo proposito vogliamo affermare che per noi i termini del confronto sono assolutamente fondamentali sia per la forma e sia per la sostanza e a seguito delle ingiurie, insulti e minacce fisiche ad appartenenti ad ASCIA da parte di Alessandro Buccolieri, abbiamo deciso di interrompere qualsiasi tentativo dialettico, sicuramente non per timore, ma solamente per una questione di incompatibilità nello stile comunicativo.
Continua Alessandro Buccolieri:
“Ci saranno evidentemente buoni motivi se tra le tantissime adesioni al cartello visionabili al link: http://www.leggeillegale.org/it/appello.html , molte delle quali nella nostra mail list, nessuno ha speso una parola per difenderli. Nessuno ha avuto nulla in contrario nel cancellarli dalla mail list e estrometterli dai nostri futuri percorsi, o siamo tutti impazziti decidendo di congiurare contro l’ASCIA o evidentemente il loro comportamento è indifendibile e ingiustificabile“.
Ci dispiace che nessuno della mailing list della Rete abbia avuto il coraggio di esprimere pubblicamente il proprio dissenso dalle convinzioni di Alessandro Buccolieri e questo, come dicevamo sopra, è comprensibile quando vige un clima di “terrorismo psicologico”, ma ci piace a questo punto informarlo che ASCIA ha ricevuto numerosi messaggi di solidarietà e di stima, forse solo a titolo personale da alcuni rappresentanti di diverse realtà antiproibizioniste, tra le quali ci piace però annoverare, PIC, Dolce Vita, LapianTiamo, SicilCanapa, Canapuglia, Onda Rossa, Indica Sativa Trade, ENCOD, i forum di Enjoint e Over Grow, alcuni responsabili di FreeWeed e i fitti commenti di solidarietà in nostro favore sui social network, oltre, chiaramente, quelli dei senatori e deputati 5 Stelle chiamati in causa pretestuosamente da Alessandro Buccolieri a causa della loro proposta di legge ‘irricevibile’ ma soprattutto…ancora inesistente in parlamento!
Insomma, abbiamo ricevuto attestati di solidarietà da tutti quelli che hanno avuto modo di verificare sul campo ed apprezzare quanto ASCIA abbia fatto in questi tre anni per la lotta antiproibizionista e da quanti ci conoscono come persone prima ancora che come associazione.
I tentativi di umiliarci e di isolarci, di additarci come infami e di farci apparire indesiderati da tutti, ci sembra solo un infantile gioco di ruoli, tra chi crede di avere il diritto di decidere chi sono i “buoni” e quali i “cattivi” e che così facendo sembra dimenticare l’importanza della lotta.
Il cercare nemici a tutti i costi tra i compagni di lotta e guardare al traguardo come ci fosse un premio da vincere, piuttosto che un obiettivo comune da raggiungere mediante percorsi condivisi e arricchiti dalle diversità di opinione, non è una modalità nella quale ci riconosciamo.
Noi di ASCIA abbiamo sempre lavorato per l’unità e mai per le divisioni, con non poca difficoltà, ma di fronte a simili immotivate, ingiuste e pretestuose accuse, di fronte alla violenza dei toni, alle minacce anche fisiche, ai divieti di poter partecipare alla MMM o di usare lo slogan ‘leggeillegale’ e agli insulti che ci sono piovuti addosso solo per aver espresso un dissenso, non possiamo che prendere atto di come questa strada sia assolutamente impossibile da percorrere quando prima dei contenuti delle proposte e delle obiettive analisi dei dissensi, vengono messi in priorità i pregiudizi precostituiti.
Dopo queste doverose precisazioni e informazioni, vogliamo anche dire che non risponderemo più alle provocazioni di Alessandro Buccolieri e non possiamo che rallegrarci per il differente percorso che hanno preso le nostre strade.
Direttivo ASCIA