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+++ DROGA: GARANTE PRIVACY BLOCCA TRASMISSIONE IENE +++
(ANSA) - ROMA, 10 ott - Il garante per la Privacy ha deciso
di bloccare il servizio delle Iene sul test antidroga a 50
deputati.
DROGA: IENE; CAPEZZONE, RISPETTO GARANTE, MA NO A CENSURA
LIBERTA' DI INFORMAZIONE VALE DI PIU' DI RISPETTO PRIVACY
(ANSA) - ROMA, 10 OTT - \"Rispetto molto il garante, ma
chiedo di 'liberare' e 'dissequestrare' le Iene\". Lo ha
dichiarato Daniele Capezzone, segretario di Radicali italiani,
che aggiunge: \"La privacy vale, ma la liberta' di informazione
vale anche di piu'. Dico no alla censura\". (ANSA).
DROGA: IENE, DA DIECI ANNI RISPETTIAMO LA PRIVACY DI TUTTI
CON NOI 'GARANTITI' PERFINO LADRI DI MOTORINI E GUARITORI
(ANSA) - ROMA, 10 ott - \"Andiamo in onda da dieci anni
rispettando la privacy di tutti, perfino dei guaritori filippini
e dei ladri di motorini, figuriamoci quella dei deputati\":
protesta con amarezza Davide Parenti, papa' e autore delle Iene,
alla notizia che il Garante della Privacy ha deciso di bloccare
il servizio sul test antidroga fatto a sorpresa su 50 deputati.
\"Abbiamo fatto decine di servizi in questi anni - spiega
Parenti - cancellando sempre i volti delle persone coinvolte.
Una delle nostre prime inchieste era sul mercato dei motorini
rubati: ebbene, abbiamo trovato un ladro che vendeva un motorino
quasi nuovo, ovviamente rubato, e perfino quello aveva il volto
schermato. Per non parlare dei guaritori filippini, dal mio unto
di vista veri gangster che speculano sul cancro, la paura della
morte e la buonafede: neanche loro erano riconoscibili. Potrei
continuare con le patenti false e gli infermieri che vendevano
i morti alle agenzie di pompe funebri. E per finire con gli
esempi, Amedeo Goria che fa le sue avances era stato schermato
e la sua voce contraffatta. Poi si e' scoperto, ma non a causa
nostra. Ovviamente - conclude Parenti - anche questo servizio
era stato costruito senza violare la privacy di nessuno.
Pazienza\". (ANSA).
SB
10-OTT-06 12:17 NNNN
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DROGA: IENE; CASINI, TEST OBBLIGATORIO PER PARLAMENTARI
LEADER UDC, CON TRASPARENZA SI EVITA DIBATTITO STUCCHEVOLE
(ANSA) - ROMA, 11 OTT - \"I cittadini italiani hanno il
diritto di sapere se i parlamentari che hanno eletto sono
tossicodipendenti o meno. Per questo sto elaborando una proposta
di legge per introdurre il test obbligatorio per tutti i
parlamentari\". Lo afferma l'ex presidente della Camera Pier
Ferdinando Casini commentando le polemiche successive
all'inchiesta delle 'Iene' sull'utilizzo di sostanze
stupefacenti da parte dei parlamentari.
\"Oggi - prosegue il leader centrista - ha poco senso
interrogarsi sulle scelte del Garante o delle Iene. Io, invece,
credo che se le istituzioni vogliono recuperare un po' di
credibilita' devono fare trasparenza. Solo grazie a un test
obbligatorio, a delle analisi scientificamente serie - continua
Casini - potremo uscire da questo dibattito stucchevole, questa
sorta di caccia al tesoro. Come un pubblico ufficiale, un pilota
di aerei, deve sottoporsi a questo tipo di esami, anche i
parlamentari perche' questo palazzo deve essere una casa di
vetro\".(ANSA).
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CAMERA: CAPEZZONE, POSITIVO A TEST ANTIDROGA SOLO PER SIGARO TOSCANO DI
PANNELLA** =
TUTTA QUESTA FACCENDA E' GIURIDICAMENTE INSOSTENIBILE
Roma, 12 ott. - (Adnkronos) - \"Sono pronto a sottopormi
all'esame anche tra mezz'ora perche' l'unico rischio che corro e'
farmi trovare positivo al fumo passivo del sigaro toscano di
Pannella\". Lo ha detto in una intervista a 'Il Messaggero'il radicale
Daniele Capezzone, dopo il caso esploso con l'indagine condotta dalle
Iene. Gia' due anni fa Capezzone aveva provocatoriamente affermato che
\"se un cane antidroga fosse entrato a Montecitorio, gli sarebbe
'saltato' il naso per la troppa attivita\"'. \"Eppure - ha precisato
ancora- dovremmo ammettere che tutta questa faccenda e' giuridicamente
insostenibile\".
\"I deputati avrebbero fatto meglio a dare la liberatoria alla
trasmissione delle Iene -ha spiegato - E ora possono fare di piu'
modificando l'orrida legge Giovanardi-Fini, alzando la dose minima di
hashish, 250 milligrammi, la piu' bassa d'Europa, oltre la quale si
viene trattati come spacciatori\".
\"Non voglio polemizzare con Casini -ha precisato Capezzone-
Ricordo pero' che sulla normativa per le droghe leggere il piu' saggio
e' stato il suo amico Aznar, cattolicissimo esponente popolare nella
cattolicissima Spagna, che arrivo' anche a prevedere esperimenti per
la somministrazione delle droghe pesanti sotto il controllo medico. Mi
aspetterei almeno lo stesso coraggio, se non dai moderati - ha
concluso- almeno dalla sinistra italiana\".
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DROGA: IENE;INDAGATA TROUPE CHE HA ESEGUITO TEST SU POLITICI
(ANSA) - ROMA, 19 ott - Sono indagati dalla procura di Roma per violazione della privacy i tre componenti della troupe del programma \"Le Iene\" che ha eseguito il test antidroga su 50 politici italiani. Nel registro degli indagati, secondo quanto si e' appreso, e' finito anche il nominativo del responsabile del programma che ha commissionato il servizio.
L' ipotesi di violazione della privacy configurata dal procuratore Giovanni Ferrara e dal sostituto Salvatore Vitello riguarda le modalita' di acquisizione del sudore degli interpellati attraverso un tampone che rivela se si sono assunte sostanze stupefacenti nelle ultime 36 ore. Secondo il programma di Italia 1 il test ha rivelato che 16 parlamentari sui 50 del campione analizzato avevano fatto uso di sostanze stupefacenti: di questi, 12 avevano assunto cannabis e quattro cocaina. L' indagine della procura e' partita in seguito ad alcune denunce. La vicenda aveva suscitato un vespaio di polemiche ed il Garante della Privacy aveva bloccato la messa in onda del servizio. Nei giorni scorsi sono stati sequestrati i tamponi ed i filmati realizzati dalla troupe. (ANSA).
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AhhAhAAAAH
BUFFONIII! :-D
Salvati dal garante della privacy, EH?!
A garante ma 'ndo stai quando CI sbattono in prima pagina come criminali?!
(be, si, almeno dei giornali locali)
BUFFONIIIII!!!!!
La polizia li dovrebbe trattare come ognuno di noi: entrargli in casa per \"sospetta detenzione di stupefacenti\" (NON serve il mandato, no) e rovistargliela da cima a fondo!
E se gli trovano qualcosa: detenzione a fini di spaccio!
[ Questo Messaggio è stato Modificato da: etrusco il 10-10-2006 18:58 ]
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Questa cosa rischia di prendere una brutta piega.
Ok prendere per il c..o i parlamentari che fanno leggi repressive e poi sono i + tossici del mondo.
Però poi succcede che la risposta, anziché essere la revisione delle leggi proibizioniste, diventano misure repressive pure in parlamento. (proposta UDC).
Questo sarebbe disastroso: gli unici parlamentari che magari, fumando, sanno di che si tratta e difenderebbero + facilmente posizioni antiproibizionisti rischierebbero poi il linciaggio politico se beccati \"positivi\".
Rischieremmo di finire man mano con un parlamento \"epurato\" dai potenziali o manifesti antiproibizionisti.
Quindi, viva i parlamentari drogati! e viva la loro privacy!! (nel senso che non ci deve essere un controllo obbligatorio).
Però il servizio delle Iene garantiva l'anonimato, quindi la privacy non c'entra...
Insomma, piano col linciaggio morale dei drogoparlamentari, altrimenti sull'onda dell'indignazione popolare, giustificheranno misure ancora + repressive.
Olà !
P.s.: ho letto adesso l'intervento del Doc alla pagina precedente: ecco, appunto, quello che volevo dire... :-)
[ Questo Messaggio è stato Modificato da: etrusco il 11-10-2006 17:30 ]
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<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
11-10-2006 alle ore 17:27, OldGoblin :
vorrei ricordarti che la maggior parte ha fatto uso di cocaina...
trai tu le conclusioni.
</BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>
Direi che pure loro sono aperti a un discorso di più ampio respiro, no? :-)
... Azz, mi sono perso Vespa che sbiancava di fronte alla proposta della Mussolini!
Lui ha potuto cambiare discorso, però intanto, a leggere il racconto di antiproibizionisti citato dal doc, i diritti delle persone normali li calpestano con gli anfibi chiodati.
Anch'io conosco persone che al momento di fare un contratto a tempo indeterminato sono state sottoposte a test.
Con oscure allusioni all'esito di quest'ultimo, in stile mafioso, sono stati giudicati \"non idonei\" e non assunti. O per meglio dire li hanno tenuti \"al chiodo\" con contratti a tempo...
Certo: io gli ho detto che è del tutto illegale e di fare qualcosa, ma come spesso capita in questi casi, non avendo garanzie e di fronte alla paura di perdere il lavoro hanno preferito stare zitti...
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Prima di tutto...quel tampone non è attendibile...
non lo possono usare su di me...non lo possono usare su nessun altro...anche se parlamentare... o le jene s'è fatta pagare dalla casa di produzione del tampone ??
Secondo. Odio il metodo quando lo usano su lavoratori e privati cittadini..lo odio altrettanto quando lo usano su parlamentari...
Terzo. Il garante sta difendendo il diritto di privacy. O esiste o non esiste...
Quarto. Le jene stavolta ci hanno fortemente danneggiato...ora voglio vedere se il parlamento oserà votare qualche apertura sugli stupefacenti..tutti potrebbero accusare il parlamentare a favore di essere uno di quei cinquanta...
quindi continuiamo soltanto a vedere come le leggi sugli stupefacenti valgono solo per il loro valore ricattatorio...nell'america kennediana venivano usate allo stesso modo... far fuori gli avversari..e far vincere i Giovanardi di destra e di sinistra...
Aduc non ha capito nulla stavolta...Capezzone anche meno..ma come si permettono di difendere un'azione illegale ??
Solo per colpire la credibilità del aprlamento... ? E quando si colpisce il parlamento con atti illegali lo sbocco che si vuol produrre è solo un fascismo strisciante...
Poi, a me chi gode delle altrui disgrazie non piace...
E quindi pienamente daccordo con Antiproibizionisti.it e col Garante...
ma tanto ci stiamo abituando a non avere più garanzie..
fra un po' applaudiremo quando ce le toglieranno...
:-[ :-[
e tutto diventerà un reality manipolato dalla regia...
p.s.
Antiproibizionisti.it
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Co sa fà il garante per noi ??
vabbeh...ecco una domanda e risposta sul servizio
legale.antiproibizionisti.it
varie volte il garante ha impedito videosorveglianze e test sul lavoro..
ma non fanno notizia...
Salve, sono un dipendente statale ed a gennaio di quest’anno, presso un istituto di medicina legale, a me e ad altri 29 colleghi hanno fatto il test del capello per vedere se avessimo fatto uso di stupefacenti.
Pochi giorni fa (dopo ben 7 mesi) ci hanno comunicato che in 15 (50%) siamo risultati positivi al THC, CBD, CBN.
Io, come gli altri colleghi, ci siamo allarmati perchè non abbiamo mai fatto uso di cannabis. In seguito a ciò abbiamo fatto privatamente di nuovo l’esame del capello, stavolta presso altri istituti di medicina legale. In questi giorni stiamo ricevendo le risposte che ovviamente sono tutte negative e confermano che nel primo esame si sono sbagliati.
Intanto però ci hanno notificato che stanno segnalandoci alla Prefettura in base all’art. 121 del DPR 309/90. Il tutto ripeto solamente in base alla dichiarazione di positività del primo istituto di medicina legale dove siamo riusultati positivi al solo test del capello.
Secondo voi possiamo fare ricorso contro tale segnalazione? E verso chi? Che costi si hanno per il ricorso? Cosa ci consigliate di fare per tutelarci?
grazie.
In relazione al quesito posto vi è subito da rilevare l’opponibilità delle contro-analisi effettuate nei confronti del procedimento amministrativo a vostro carico, evidentemente viziato da errore tecnico, e l’esperibilità del conseguente ricorso alla sezione lavoro del Tribunale competente per territorio.
D’altra parte, più volte si sono sollevate in dottrina ed in giurisprudenza questioni relative alla liceità ed all’attendibilità dell’analisi del capello.
Per altro verso, è da ricordare la vigenza dell’art. 125 del Dpr 309/90 il quale, disciplinando gli accertamenti di assenza di tossicodipendenza, prescrive che, “1. Gli appartenenti alle categorie di lavoratori destinati a mansioni che comportano rischi per la sicurezza, la incolumita’ e la salute dei terzi, individuate con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministro della sanita’, sono sottoposti, a cura di strutture pubbliche nell’ambito del Servizio sanitario nazionale e a spese del datore di lavoro, ad accertamento di assenza di tossicodipendenza prima dell’assunzione in servizio e, successivamente, ad accertamenti periodici. 2. Il decreto di cui al comma 1 determina anche la periodicita’ degli accertamenti e le relative modalita’â€?.
Il decreto del Ministero del Lavoro non è stato ancora emanato. Su una bozza di decreto è stato richiesto il parere, nel dicembre scorso, dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, la quale ha espressamente sancito il principio che “gli esami per accertare l´assenza di tossicodipendenza in particolari categorie di lavoratori devono essere compiuti nel rispetto della dignità e della riservatezza delle persone coinvolte, anche per prevenire ingiustificate discriminazioni o emarginazioni nella vita lavorativa e di relazioneâ€?.
Il parere approfondisce tale principio affermando la legittimità di tali controlli soltanto verso una particolare e specifica categoria di dipendenti – quelli appunto destinati a mansioni che comportano rischi per la sicurezza, la incolumita’ e la salute dei terzi – dove comunque gli stessi controlli sia basati sul presupposto del rispetto delle persone che vi vengono sottoposte e con la precisa garanzia di un’efficace protezione della loro dignità e riservatezza.
Il Garante prescrive quindi che gli accertamenti sanitari in questione debbono essere improntati a garantire in modo efficace anche i diritti dei lavoratori interessati, considerata la particolare natura dei dati trattati che possono essere idonei a rivelare lo stato di salute.
Ove poi, trattandosi di lavoro dipendente presso un’azienda pubblica economica, dovesse trovare applicazione la legge 300 del 1970 (Statuto dei lavoratori), dai fatti narrati potrebbe delinearsi un’ espressa violazione delle disposizioni di cui agli artt. 5, (con sanzionabilità di cui all’art. 38), in quanto la tutela della libertà e la dignità del lavoratore, impedisce che “gli imprenditori possano ricorrere ad accertamenti sanitari diretti, per mezzo di medici di loro fiducia, per soddisfare interessi estranei alla verifica dell’idoneità fisica dei lavoratori, con conseguente offesa appunto alla dignità e libertà di costoro� (Cass. pen. Sez.III, 30.5.80, ric. Dal Negro).
Secondo questultima sentenza il medico competente, a norma di appositi regolamenti aziendali debitamente comunicati ai lavoratori, deve limitarsi rigidamente ad accertare quegli elementi clinico-anamnestici necessari a verificare la idoneità fisica al lavoro (prevenzione di malattie professionali e infortuni) senza estendere arbitrariamente l’ambito delle proprie indagini ad altre situazioni che nulla hanno a che fare con la tutela della salute del lavoratore: lo stato di tossicodipendenza, i disturbi psichici, l’alcolismo, la gravidanza, etc. La sentenza prescrive come questi ultimi, in quanto elementi clinici il cui accertamento può anche comportare offesa alla dignità ed alla libertà del lavoratore, possono essere accertati solo da commissioni pubbliche, e soltanto in casi specifici.
Gli accertamenti narrati appaiono quindi, prima facie, arbitrari e non rispondenti alle indicazioni di legge.
Risulta del pari proponibile la legittimità di un ricorso, con richiesta di risarcimento dei danni subiti, presso il Tribunale competente, contro comportamenti ed atti lesivi dei diritti individuali e della dignità personale dei dipendenti.
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beh...considerando il fatto che il maggior azionista della fininvest, e quindi finanziatore e promotore del palinsesto di Italia 1, è lo stesso firmatario della legge 49/2006 sulla disciplina delle sostanze stupefacenti..io qualche dubbio me lo porrei...
poi Ivan...se noi siamo i BUONI...non possiamo MAI utilizzare metodi fascisti o mafiosi...non siamo fessi da rimaner fermi a farci rovinare...ma non possiamo usare mezzi illegali per fini legali...
ok hazico..allora aspettiamo fremendo le grandi novità in termini di cambiamento della legge sugli stupefacenti che saranno provocate dalle mirabolanti imprese delle Iene...
poi se le iene vogliono venire ad intervistare qualche sano professionista che utilizza sostanze, per un outing...sempre bene accette...
:-] :-]
un po' di vanità non guasta... :-D