l'operazione brushwood 23ottobre2007-grazie stato che tieni
si esprime l'avvocato da una fonte locale
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\"Al di là del ricorso in Cassazione per Michele Fabiani...\"
Giovedì, 6 Dicembre 2007 ore 15:21
Al di là del ricorso per cassazione per Michele Fabiani, sulla cui posizione processuale, ribadisco di non voler rilasciare commenti in quanto i provvedimenti vanno impugnati anche se nel caso di specie si commenta da solo, ed al di là di imminenti nuove iniziative di carattere giudiziario finalizzate alla liberazione del prigioniero politico Michele Fabiani,
nel ringraziare vivamente quanti rappresentati delle Istituzioni si stanno facendo carico del problema, desidero evidenziare, come Lista Trupiano-Movimento per la difesa umana, che l'isolamento a cui Fabiani e Di Nucci sono sottoposti, comprensivi anche dell'ora d'aria, è indegno di un Paese civile, specie ove si consideri cho finanche mafiosi conclamati e condannati in via definitiva, nonchè sottoposti al 41 bis, l'ora d'aria la fanno \"a gruppi\", così come nei raparti loro adibiti esiste un minimo di socialità.
Questo è un dato di fatto inoppugnabile e nel contempo vergognoso, che si traduce in un mezzo coercitivo antidemocratico, illegale e torturante.
Fabiani e Di Nucci non vedono altri se non i loro carcerieri, ad eccezione del colloquio con i familiari.
Mi rivolgo, pertanto, alla Società civile affinchè questa mortificazione per le Istituzioni repubblicane abbia a cessare quanto prima, invitando la stessa a considerare ed a riflettere che i due anarchici sono detenuti per un reato di opinione legiferato e codificato in piena era fascista.
Vittorio Trupiano
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l'operazione brushwood 23ottobre2007-grazie stato che tieni
COPIO E INCOLLO
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\"Inviamo alla stampa una seconda parte della controinchiesta sulle accuse mosse ai 5 ragazzi spoletini arrestati il 23 ottobre, con l'accusa di essere terroristi.
Emergono da una attenta analisi delle motivazioni del riesame fatti nuovi che non si spiega perchè non fossero presenti nei documenti del PM e del GIP. Fatti che rendono ancora meno credibile l'impianto accusatorio.
CONTROINCHIESTA 2° PARTE – L’”ATTENTATO” DEL 9 MARZO. L’OMBRA DELLA PROVOCAZIONE
Dalle motivazioni del Riesame emerge un fatto da noi finora non conosciuto che riteniamo prezioso al fine di capire meglio una vicenda che rimane oscura, ma attraverso la quale, sulla base di un sillogismo privo di qualsiasi riscontro nella realtà dei fatti, si tengono prigionieri Michele e Andrea.
Il fatto è che nelle motivazioni del riesame appare un mittente anche sulle lettere che hanno rivendicato l’episodio del 9 marzo a Colle San Tommaso. Il mittente a cui fanno riferimento i giudici del riesame è: M.G. Via Cacciatori delle Alpi 43, ovvero la sede del WWF della città di Spoleto.
Molto, molto strano, e per parecchie ragioni, perché Michele, che insieme ad Andrea viene accusato di quel fatto, dovrebbe aver messo come mittente l’indirizzo del WWF, una sede dell’ambientalismo più tradizionale dove tra le altre cose è “leader storico” da 25 anni suo zio, con il quale ha un ottimo rapporto personale ? Non ha alcun senso.
Certo chi ha messo il mittente, WWF, via Cacciatori delle Alpi 43, conosce il posto ( che non è sull’elenco telefonico ) e quindi si può pensare che conosce bene la situazione di chi frequenta quell’ambiente, tutte persone assolutamente inadatte a qualsiasi forma di azione non legale.
Allora il senso volutamente equivoco di mettere questo mittente è una questione centrale da risolvere, un atteggiamento sibillino che immette un elemento di provocazione.
Chi è che cerca la provocazione, chi è dietro la regia di questa pensata ? Quale mente può immaginare di rivendicare un attentato con una sigla, COOP-FAI, che si autodefinisce appartenente all’anarco-sindacalismo e poi come mittente mettere la sede del WWF di Spoleto; non funziona proprio, sembra il lavoro di un mitomane o di un esperto in provocazioni.
Il significato di mettere come mittente le iniziali MG e l’indirizzo della sede del WWF di Spoleto va ragionato in relazione a chi viene pensato come “responsabile” della rivendicazione dell’incendio doloso del 9 marzo.
Gli anarchici insurrezionalisti. Sembra assai improbabile che utilizzino un mittente riconoscibile per le loro azioni e ancora più improbabile che utilizzino l’indirizzo di una associazione ambientalista come il WWF, che nella logica irriducibile che in qualche modo gli è propria, è certamente considerata come sostanzialmente coerente con il sistema.
L’Anarchico Michele. Se pensare che a utilizzare il WWF Spoleto come mittente della lettera di rivendicazione del tentato incendio di un quadro elettrico il 9 marzo 2007, sia altamente improbabile, pensare che ad averlo fatto sia stato Michele Fabiani è semplicemente assurdo, per i legami di affetto che legano Michele ad alcuni degli ambientalisti che vi si ritrovano, a partire da suo zio, e per l’elemento oggettivo di rintracciabilità che il fatto di per se comporta.
Un mitomane. Non è da escludere, anzi, l’ambiguità della seconda “firma” delle tre presenti, cioè l’indirizzo del mittente, può portare a pensare ad una mente che si muove spontaneamente e con precipitazione mentale, oppure all’azione di qualche apripista.
L’esperto in provocazioni. Aprire più piste, o all’inverso depistare, è un’esercitazione che richiede un alto grado di specializzazione. La presenza di “tre mittenti” 1) MG, 2) WWF Spoleto via Cacciatori delle Alpi 43, 3) Coop-Fai, se non è un’operazione di una mente complicata è una operazione mentalmente complessa , e la cui equivocità può essere letta anche come messaggio inquietante verso i soggetti chiamati in causa, protagonisti di campagne di difesa ambientale che certamente sono state di disturbo a una serie di interessi di peso che insistono sul territorio cittadino e regionale.
Per meglio capire l’insieme è anche importante capire da quando Michele viene seguito dall’ “antiterrorismo”, se prima o dopo il 9 marzo.
E’ in ogni caso un fatto importante che deve far riflettere.
Perche’ il fatto che la rivendicazione dell’ “attentato” del 9 marzo ci sia come mittente il WWF Spoleto, non compare sui giornali che pubblicano, seppure con molto ritardo, la notizia, pur essendo stati i destinatari delle missive di rivendicazione, non compare negli atti del PM, non compare negli atti del GIP, mentre in tutti è ben evidenziato il mittente ( una persona di Collepepe ), della lettera di minacce inviata alla Lorenzetti, e si viene a sapere di questo solo nelle motivazioni del tribunale del Riesame ?
E perche’ negli allegati agli atti non c’e’ alcuna foto di queste buste contenenti il mittente, mentre ve ne sono in abbondanza per quanto riguarda la busta contenente i proiettili inviati alla Presidente della Regione dell’Umbria?
Perche’ questo comportamento ambivalente ?
Perche’ un mittente ( “attentato” 9 marzo ) rimane nascosto e un altro ( lettera di minacce alla Lorenzetti ) invece no ?
COMITATO 23 OTTOBRE\"
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grazie a te che t sta a cuore l'argomento e lo vieni a leggere...
per me è normale li conosco tutti.
michele dalle primissime manifestazioni
dario c'andavo a lezione d musica insieme
damiano veniva tutti i gg a casa mia e stavamo formando una tribe...tekno hunz stunz sbun sbbams
andrea lo conosco perchè i genitori hanno un bar su una via principale ed è l'unico24h
fabrizio nn sapevo chi fosse e neanche loro lo conoscevano più d tanto l'anno tirato in ballo perchè tramite microfono l'anno sentito vomitare sulla macchina d michele... e speravano nel perquisirgli casa d trovare l'armatore della banda cosi che tutta la montatura reggesse.
questa nn è una città grandissima quindi tutti conoscono tutti!
a breve un concerto raccolta fondi per loro, forse c'è, ci saranno anche nomissimi della scena musicale antagonista... (se lo leggete siete gl'unici a fare quel che predicano... vai raga!) ancora nn posso espormi con i nomi, ma nn sto nella pelle per poetrgli parlare, chi sà che nn risolvo i miei dubbi sul \"subliminale numerico audio\"?!!
cmq in attesa d voce continuiamo cosi! nn stiamo riscuotento gran successo anche se la nostra contrinchiesta va avantissimo!
i giornali eccetto qualche quotidiano locale nn ne parlano speriamo in questo concerto!
ciao ciao
p.s.
grazie stato per l'emozioni che c regali! :-Y
[ Questo Messaggio è stato Modificato da: zio_jessie il 12-12-2007 21:34 ]
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dal comitato
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Il silenzio annienta le persone e la verità. Libertà per Michele e Andrea.
L’intera città di Spoleto, il suo Consiglio Comunale, parlamentari ed esponenti della società civile hanno chiesto una soluzione rapida, due mesi di carcerazione senza prove l’ hanno negata.
Sono ormai quasi due mesi che Michele Fabiani e Andrea Di Nucci sono tenuti imprigionati nel carcere di Capanne a Perugia, accusati senza nessuna prova di far parte di una Associazione terrorista denominata Coop-Fai e di avere mandato una lettera di minacce alla Presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti.
Il Consiglio Comunale di Spoleto, l’onorevole Bellillo, i senatori Russo Spena, Zuccherini, Emprin, Ferrante, Boccia, esponenti politici di vari Consigli Comunali dell’Umbria, affermando fiducia nella magistratura, hanno concordemente auspicato una soluzione rapida della vicenda.
Tutto questo non sta avvenendo, anzi, al contrario è accaduto fino alla settimana passata che la reclusione sia stata accompagnata dall’isolamento totale.
Una misura disumana, ma Michele e Andrea, venti anni l’uno e venti anni l’altro, si sono dimostrati forti come rocce.
Le rocce non si piegano ma si scavano e scavandole si distruggono, così come fa l’acqua, anche una sola goccia d’acqua che ogni giorno cade sullo stesso punto della stessa roccia.
C’è il pericolo concreto della loro distruzione psicologica.
La legge italiana, concede ad un magistrato di poter privare della libertà fino ad un anno, sulla base di un teorema accusatorio senza riscontri, basato esclusivamente sul pregiudizio politico. Il 270 bis, che discende dal codice fascista del 1930, permette di arrestare cittadini che si presume possano commettere, associandosi, azioni contro lo stato.
Ma non c’è associazione, non ci sono armi, non ci sono basi, non ci sono finanziatori, non c’è la Coop-Fai, le accuse si sono dimostrate senza fondamento, sono state costruite su sillogismi, affinità lessicali, alterazioni semantiche
I magistrati stanno utilizzando il carcere per ottenere una confessione che non ci potrà essere. Michele e Andrea non possono confessare quello che non hanno fatto.
La mancanza di prove conferma che Michele è in carcere perché di idee anarchiche e Andrea perché è il suo più caro amico.
Questa situazione è inaccettabile, l’isolamento totale durato 50 giorni è stato un fatto disumano, la devastazione psicofisica che esso ha prodotto ha lasciato i suoi segni.
Ciò che la città di Spoleto, deputati democratici e garantisti hanno chiesto invano, una soluzione rapida, è negata.
Ognuno si prenda le sue responsabilità, la presunzione di colpevolezza non è degna di un paese civile ma di un paese che pratica l’ annientamento di quanti non riesce a inserire in modo subordinato nei suoi meccanismi di potere.
Per questo il Comitato 23 Ottobre chiama ad una rinnovata mobilitazione, per ottenere l’immediata liberazione di Michele e Andrea e per salvaguardare la loro integrità psichica e fisica. Per questo prepara nuove manifestazioni a Perugia e Spoleto.
INDICE A TAL FINE, PER SABATO 22 OTTOBRE, SOTTO IL CARCERE DI CAPANNE, A PARTIRE DALLE ORE 15, UN PRESIDIO DI SOLIDARIETA’ E DI LIBERTA’.
COMITATO 23 OTTOBRE
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daje zì! tutti fori!
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LIBERTA' PER MICHELE E ANDREA
PRESIDIO 22 DICEMBRE ORE 15 DAVANTI AL CARCERE DI CAPANNE - Solidarietà, Libertà, Verità
Allarghiamo la mobilitazione
APPELLO PER LA LIBERTA DI MICHELE E ANDREA
Il carcere annienta le persone e rischia di inquinare la verità. Se non ci sono prove Michele Fabiani e Andrea Di Nucci devono tornare liberi, va rispettato il principio democratico della presunzione di innocenza.
Sono ormai quasi due mesi che Michele Fabiani e Andrea Di Nucci sono tenuti imprigionati nel carcere di Capanne a Perugia, accusati di far parte di una Associazione terrorista denominata Coop-Fai e di avere mandato una lettera di minacce alla Presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti.
Molti esponenti politici e della società civile, tra i quali, Il Consiglio Comunale di Spoleto, lonorevole Bellillo, i senatori Russo Spena, Zuccherini, Emprin, Ferrante, Boccia, Consiglieri dei Comuni dellUmbria, affermando fiducia nella magistratura, hanno concordemente auspicato una soluzione rapida della vicenda.
I due mesi di carcerazione dicono che la richiesta di rapidità non è stata accolta e poiché, allo stesso tempo, a quanto è dato sapere, non sono emerse prove che supportino il quadro indiziario iniziale, attraverso il quale sono stati disposti gli
arresti, i sottoscritti esponenti politici, Parlamentari e Consiglieri, e rappresentanti della Società Civile, chiedono che venga rispettato il principio democratico della presunzione di innocenza e che in nessun modo si rischi che la detenzione preventiva possa divenire strumento per ottenere comunque un risultato dallindagine che riguarda i due giovani spoletini.
Se non ci sono prove Michele e Andrea devono tornare liberi, i due mesi trascorsi in carcere sono un tempo di privazione della libertà fin troppo lungo.
Facciamo appello perché ciò avvenga subito e a per questo aggiungiamo il nostro nome a quello di quanti hanno domandato verità e giustizia su questo caso e che oggi rinnovano con forza questa richiesta.
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THX
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il presidio davanti al carcere si è svolto regolarmente, ci saranno state un 100inaio d persone.
ma michele e andrea rimangono dentro...
è organizzato anche un citin senpre davanti al carcere per la vigilia d natale dalle 22 in poi...
:-?
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e quindi
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Nei giorni scorsi avevano già dato la loro adesione Legittima Difesa, il Gruppo Difesa Ambiente Spoleto, l'RdB-CUB, l'Associazione Culturale 1° Maggio, l'Associazione Culturale Casa Rossa, il Comitato per l'Ambiente di Gualdo Cattaneo, rappresentanti delle Istituzioni come l'onorevole Bellillo, il Consiglere Provinciale Luca Baldelli, il Consigliere Comunale di Perugia Fabio Faina e inoltre Don Andrea Gallo e tanti altri rappresentanti della società civile.
L'appuntamento è alle ore 22 del 24 dicembre davanti ai cancelli del carcere di Capanne a Perugia.
Ieri intanto si è svolto il Presidio di solidarietà a cui hanno partecipato Centri Sociali, Associazione Anarchiche, Sindacati di Base, il Coordinamento per l'Unità dei Comunisti, rappresentanti politici come l'assessore del PRC di Trevi Gianni Antonini. Presenti i famigliari di alcuni giovani Spoletini, è stata ribadita la richiesta della scarcerazione di Michele e Andrea, tanto più che due mesi di indagini non hanno portato ad alcuna prova. Si è espressa pertanto la più ferma condanna dell'utilizzo della carcerazione preventiva ai fini di esercitare pressioni psicologiche inaccetabili per ottenere comunque un qualche risultato da una iniziativa giudiziaria assolutamente impantanata e priva di prove.
Nei giorni scorsi infine è stato lanciato un appello perchè la richiesta della società civile, dello stesso Consiglio Comuale di Spoleto, di una soluzione rapida della vicenda che finora è stata negata, venga soddisfatta e porti alla liberazione dei giovani spoletini tenuti a Capanne. A questo appello che stiamo diffondendo in queste ore un po' ovunque, hanno già aderito rappresentanti delle più diverse forze politiche e le adesioni cominciano a giungere dalle più diverse parti d'Italia.
Comitato 23 ottobre
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tanto a natale che cxxxo volete fa?! annamo tutti in galera daje! :-]
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ciao zì!
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\"Michele e Andrea, innocenti dei reati di cui sono accusati, innocenti di far parte di una associazione terroristica che è stata inventata, oggi 25 dicembre festa cristiana del Natale sono al 63° giorno di prigione.
Prigionieri e ostaggi di un teorema che neanche una legge inquisitoria e incivile come il 270 bis, che consente di arrestare persone sulla base di ciò che potrebbero commettere, e non su quello che hanno fatto, può giustificare. Dietro agli arresti del 23 ottobre non ci sono basi, non ci sono armi, non ci sono finanziatori, non c’ è l’associazione, tra loro alcuni dei 5 giovani neppure si conoscono ).
Libertà e giustizia per Michele e Andrea.
Questo è il messaggio gridato nella notte davanti al carcere di Capanne da tanti giovani, dai rappresentanti di associazioni ambientaliste e democratiche, da consiglieri e parlamentari presenti ( Bellillo, Faina, Calabresi, Ciotti, Fabiani ).
Michele e Andrea sono prigionieri ingiustamente detenuti nel carcere di Capanne. Volutamente usiamo la parola prigionieri e non carcerati perchè ai poteri forti, politici, giudiziari, militari, che li hanno privati della libertà questa parola da fastidio, perché nell’immaginario della gente è stata creata l’associazione carcerato delinquente, mentre quella di prigioniero è vissuta ancora oggi come di chi è soggetto ad una situazione di ingiustizia, e a loro non piace perché è la verità.
Nessuno deve stare in carcere perché è innocente. Non può essere usate la prigione, l’isolamento, per ottenere comunque un risultato da una operazione male riuscita, tale lo scarto tra l’identità reale dei 5 giovani arrestati il 23 ottobre e l’enormità delle accuse.
Secondo l’accusa i due ragazzi spoletini sarebbero terroristi perchè avrebbero inviata una lettera con due proiettili alla Lorenzetti e tentato di bruciare un quadro elettrico a Colle San Tommaso. Anche se qualcuno tentasse di mettersi nei panni di chi li sta perseguitando ( ma noi al loro posto non ci sappiamo stare, come dice Fabrizio De Andrè ) arrivare anche con quello che gli viene attribuito all’associazione terrorista è come arrivare dalla Terra con una scala sulla Luna.
Michele è colpevole delle sue idee anarchiche e della sua militanza politica, Andrea di essere suo amico.
Oggi, giorno cristiano del Natale, occorre che uomini di coraggio, di buona volontà, di giustizia, si associno a quanti hanno lottato per 63 giorni per chiedere la libertà di Michele Andrea e degli altri ragazzi che sono agli arresti domiciliari, è necessario perché la lotta è dura, dato che coloro che li tengono prigionieri hanno la complicità di tanti, troppi, di ogni colore, interessati ai favori di quei potenti che hanno l’assoluto bisogno di non uscire con una cattiva immagine da questo orrore giudiziario.\"
Comitato 23 ottobre
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foto del 24/25 dic
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su questa almeno se magna
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W l'ItALiA
[ Questo Messaggio è stato Modificato da: zio_jessie il 26-12-2007 00:50 ]
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si ma sono quelle più gustose per il lupo :-? :-[ :-| :-Y
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Dopo 66 giorni di isolamento le condizioni fisiche e psichiche di Andrea sono notevolmente peggiorate.
Denunciamo con forza il pericolo grave che incombe sulla salute del ragazzo, provatissimo, a cui non è stato tolto l’isolamento. Perché questo trattamento differenziato, cosa vogliono tirar fuori dal suo fisico.
La situazione precipita nascosta dietro i muri di Capanne.
Andrea l’unico dei ragazzi arrestati a non aver mai avuto alcun impegno politico, è colui che sta subendo il trattamento più inumano, quale la ragione di tutto questo ?
Che nessuno si faccia complice di questa situazione, la linea politica della giustizia ha deciso per Andrea questo trattamento, la coscienza civile della collettività si levi a difendere il presente e il futuro di questo ragazzo, troppo solo e dimenticato, scrivete ad Andrea, fatevi sentire dai giudici.
COMITATO 23 OTTOBRE
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andrea sarebbe stato uno d quelli che se accadeva una cosa del genere se ne sarebbe sbattuto, ma sta pagando a caro prezzo la forte amicizia d un'altro che si batteva per i nostri diritti in modo lecito e trasparente...
...michele è un tipo pericoloso perchè a 18 anni ha publicato un libro d filosofia... e fino a ieri è dato in campagne ambientali e nn solo, si stava occupando anche d dorigo...quindi è un tipo che è meglio nn lascare in giro...
l'accusa del270bis nn si regge in piedi eppure ancora è agl'atti... :-|