Che volete farci.. Napolitano ha la catarata, non vede la realtà!
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Che volete farci.. Napolitano ha la catarata, non vede la realtà!
Vi invito a dire la vostra nel sondaggio di Beppe, che si chiuderà domani.
Io ho risposto, chissà cosa risponderete voi :|
http://www.beppegrillo.it/
Carissimi amici dei partiti, vi faccio tanti saluti da Parma!
Così l' inceneritore il PD lo può fare a casa di Bersani, magari, invece che a Parma, INTANTO.
Bella Giacomo! Parma sarà con i riflettori puntati... in bocca al lupo al nuovo sindaco e alla sua giunta!
complimenti al nuovo sindaco di Parma
Sono invidioso dei Parmensi, sono Palermitano, abito in prov. di Lecce e sono invidioso dei Parmensi....Forza Parma.....Spero che sia la vera svolta e la svolta la stà dando la Regione e Parma in particolare.....W Movimento 5 Stelle:punkif5:
Non sono di Parma, ma adesso vorrei esserlo! :D Anche i miei riflettori saranno ben puntati sul movimento 5 stelle, spero che tutti i parmensi diventino cittadini attivi e suggeriscano copiosamente al loro portavoce ;)
riporto delle interessanti considerazioni sul movimento.......
http://www.enzodifrennablog.it/
Citazione:
Fuori Casaleggio dal Movimento 5 Stelle
Ma che razza di movimento democratico è quello che deve prendere ordini dal capo di un’azienda che realizza siti web? Chi è questo Casaleggio? Perché gentilmente non si fa da parte e lascia spazio a un sindaco eletto democraticamente dai cittadini di Parma? Perché Pizzarotti dovrebbe telefonare a Casaleggio e comunicare che ha scelto il nome del nuovo direttore generale? Ma scherziamo? E’ una concezione democratica figlia della Rete o una riedizione della vecchia partitocrazia? Un sindaco, eletto dai cittadini, seppur sostenuto da comici e movimenti, risponde solo ai cittadini. Se fa scelte giuste o sbagliate, sono cavoli suoi. Con questa logica un futuro presidente di Regione o deputato M5S dovrà prima telefonare a Casaleggio e chiedere il permesso? Se il Fatto Quotidiano ha scritto sciocchezze allora Gianroberto Casaleggio – che pubblica video in cui valorizza la condivisione e il dialogo sui social network – può smentire, rispondere a telefono e agli sms di un giornalista, oppure il suo silenzio accresce un sospetto che da tempo circola nella Rete.
Che Casaleggio fosse l’anima occulta del Movimento 5 Stella lo sapevo già: un pomeriggio del 2010 a Roma incontrai Serenetta Monti per intervistarla sui temi della sicurezza sul lavoro, di cui lei si occupa da molto tempo. La conoscevo già da alcuni anni, fin da quando era impegnata nei Meet Up di Grillo. Alla fine del nostro incontro, seduti in un bar tra gli alberi di villa Borghese, parlammo del suo rapporto con il comico genovese e mi spiegò la sua decisione di uscire dal “MoVimento”, aggiungendo che Casaleggio aveva troppo potere e vi era poca democrazia interna. Questi concetti li ha poi ripetuti ad Alessandro Gilioli, che li ha pubblicati sul suo blog piovonorane il 17 giugno 2011. Diceva Serenetta: «Io penso che la presenza di Grillo sul movimento sia troppo vincolante. E lo dimostra il fatto che non ci sia un sito vero del Movimento 5 Stelle, tutto passa attraverso il blog di Beppe e soprattutto la Casaleggio, che è la struttura fisica sia del blog sia del Movimento. E’ Casaleggio, ad esempio che per le amministrative ha organizzato i tour di Grillo nelle varie città, con tutto il rispetto per i ragazzi che si sono sbattuti localmente. Quella di Grillo e della Casaleggio – che fa il suo blog – è una presenza troppo ingombrante».
Ho avuto modo di conoscere il valore di Serenetta Monti. Ha partecipato al flash mob contro in Decreto Romani ammazza-internet che ho organizzato a febbraio 2010 con Claudio Messora, davanti all’ambasciata americana a Roma. Nelle elezioni a Roma del 2008, come candidato sindaco espressione dei Meet Up, aveva poi raccolto ben 44 mila voti. E’ una donna che partecipa a ogni manifestazione a sostegno di operai e precari. Una che sale sui ponteggi e protesta per i licenziamenti facili e lo smantellamento dei beni culturali. A Roma la conoscono in tanti e la rispettano. Quindi la critica al ruolo di Casaleggio nel movimento di Grillo non viene da una qualunque.
La questione ora ritorna alla ribalta con la vicenda di Pizzarotti e il nuovo direttore generale non gradito a Casaleggio, cioè Valentino Tavolazzi. Personalmente guardo favorevolmente a un Movimento che candida cittadini a gestire la cosa pubblica, ma non mi pare un segno di democrazia che candidature & epurazioni passino attraverso un blog e una srl. Ogni movimento associativo – sia il Wwf o Greenpeace – ha un consiglio direttivo e un presidente eletti democraticamente dagli associati. Il M5S chi ha? Chi ha eletto Grillo e Casaleggio? Perché un comico ha il copyright di un logo e fa campagna elettorale con un tour nazionale? Che ibrido è?
Credo che il potenziale politico del M5S – che oggi pesca a piene mani nella delusione dei cittadini verso la vecchia politica – rischia di naufragare su terreni paludosi se i problemi di democrazia interna, le candidature e le epurazioni passino attraverso i “niet” di solo due persone. Certo, uno vale uno. Ma forse un paio valgono più degli altri.
ed altra news sulla stessa linea........che caos!!!!!!!
http://elezioni.myblog.it/archive/20...no-grillo.html
Citazione:
Il neosindaco Cinquestelle di Parma Federico Pizzarotti ha messo i puntini sulle i cercando di staccarsi dal "papà" Beppe Grillo, tirandosi dietro molte critiche, ma anche plausi. E ora lo segue Alvise Maniero, 26enne neosindaco di Mira, che a Radio 24 dichiara: “Beppe Grillo è stato fantastico come cortesia ed energia ma non c’entra assolutamente nulla con le decisioni che prendiamo qui. Le decisioni non le prende lui, ma noi nella maniera più ampia possibile”. E ancora, per Maniero Grillo ha funzioni "di pubblicità e di essere garante minimo, per esempio impedisce che il simbolo Movimento 5 Stelle venga utilizzato da chi non rispetta condizioni elementari di base, tipo avere la fedina penale pulita. Ma le decisioni a Mira non le prende lui”.
I neosindaci del Cinquestelle tutti come Bruto con Cesare? Forse no, semplicemente vogliono continuare ad ascoltare i cittadini che li hanno votati e provare a governare, che pare la cosa più difficile, soprattutto per un 26enne come Maniero che candidamente ammette: “Se non approviamo entro pochi giorni il bilancio preventivo lasciato in sospeso dalla precedente amministrazione, cade il Comune. Sarà un caso, ma l'ultimo sondaggio dell'osservatorio di Renato Mannheimer quasi un italiano su tre simpatizza per il Cinquestelle, ma il 63% lo ritiene incapace di governare il Paese, attribuendogli un ruolo più incisivo a livello locale. Dove i neosindaci sembrano dire: ok la denuncia della classe politica da parte di Grillo e del suo circo mediatico, ma ora siamo noi a giocarci la faccia. E il Comune
La stessa cosa che ha sempre detto anche Beppe, che c' è di Nuovo?Citazione:
“Beppe Grillo è stato fantastico come cortesia ed energia ma non c’entra assolutamente nulla con le decisioni che prendiamo qui. Le decisioni non le prende lui, ma noi nella maniera più ampia possibile”. E ancora, per Maniero Grillo ha funzioni "di pubblicità e di essere garante minimo, per esempio impedisce che il simbolo Movimento 5 Stelle venga utilizzato da chi non rispetta condizioni elementari di base, tipo avere la fedina penale pulita. Ma le decisioni a Mira non le prende lui”.
Oh, per quanto riguarda Casaleggio...... è l' editore del blog di Beppe, magari ci metterà un' opinione, ma dire che controlla il blog e il Movimento, mi sembra: 1, inventato in mancanza di prove. 2, se questi sono i risultati, w Casaleggio.
In secundins, la vicenda del buon Tavolazzi è molto semplice: è andato contro il Non Statuto -------> FUORI DAL MOVIMENTO! Il mondo è pieno di gente capace, o vogliamo affezionarci alle solite facce e creare un' altra casta?
Di cosa parliamo quando parliamo di legge elettorale?
di Oliviero Beha
Adesso è tornata in evidenza la questione della legge elettorale da riformare, e il 31 di luglio- in un Paese abituato da sempre alla “balneazione politica” del tutti in vacanza agostano- un Presidente della Repubblica deve precisare che è lui a stabilire la data del voto se anticipato. Dovrebbe essere una faccenda di grande interesse per i cittadini, che hanno per ora solo il voto per scegliersi i loro rappresentanti e quindi i loro governanti: temo che trattata così abbia invece tutti i crismi della (solita) presa per i fondelli. Da sempre é stato così, cioè con i partiti che si sistemano i meccanismi elettorali a loro pro, una sorta di “Cicerones pro domo sua”, fregandosene di quella “domus”, ossia di quella casa comune magari crollata o in via di crollo che è lo Stato, e il Paese. Ma adesso siamo allo scempio perché sono stracci che non volano di nascosto ma sotto gli occhi di tutti, spesso in diretta tv.
Quando siamo passati al maggioritario, con le prime elezioni del 1994, era un maggioritario incompleto, corretto e/o inquinato dal proporzionale. Il referendum a favore delle preferenze era stato stravinto, anche perché a parte i politologi la gente comune aveva votato comunque contro qualcosa di ostile, ossia il proporzionale equiparato al peggiore di tutti i mali : non era stato un proporzionale guasto e inefficiente a tradursi nella stagione orrenda di Tangentopoli? Dunque se il referendum fosse stato -puta caso- tra il proporzionale e –che so-il buddismo, avrebbe vinto il buddismo…Quindi le forze politiche non applicarono il maggioritario emerso a furor di popolo referendario in modo assoluto soltanto perché i loro ragionieri non avevano la certezza che questo maggioritario assoluto convenisse al partito x o all’area politica y. Si tennero una porzione proporzionale come garanzia di non perdere tutto, e dal loro punto di vista la cronaca elettorale successiva ha dato loro ragione. Ai partiti, e ai loro interessi, di gente che non perde mai e non se ne va mai grazie anche a questi paracadute elettoralistici che si approntano da sé, legislativamente.
Poi c’è stato il ludibrio, 7 anni fa, della legge definita “porcata” dallo stesso Calderoli che ne era stato il più visibile promotore, in arte il “Porcellum”. Quale presa feroce per il culo (ma sì, diciamolo…) poteva essere peggio di una legge pensata sempre ad hoc da qualcuno per se stesso e dichiarata orrenda dallo stesso legislatore? Eppure abbiamo ingoiato tutto lo stesso. Adesso la legge elettorale da cambiare: a parole dovrebbe riavvicinare i cittadini alla politica (Napolitano dixit) attraverso un voto più libero e più incisivo, nei fatti sarà altro. Che cosa ? Ecco qua: taglieranno le cosiddette “ali” parlamentari, cioè gli estremi paventandone strumentalmente gli estremismi. Nessuno si autoimputa lo sfascio italiano tra coloro che sono stati in sella da decadi, ma tutti cercano di accusare il “nuovo” dello sfascio futuro.
In sostanza: si teme chi è fuori dal Parlamento e intercetta la protesta popolare come Grillo e il Movimento 5 Stelle? Ebbene, ovviamente e di conseguenza la nuova legge si proporrà di rendere il più difficile possibile tale ricambio, conservando il posto e il potere a coloro che in Parlamento già ci stanno e faranno l’impossibile per rimanerci e lasciandone fuori in termini di meccanismi elettorali quelli che ne sono fuori, almeno riducendone il potenziale afflusso (che le ultime amministrative hanno evidenziato molto chiaramente).
“Deus amentat quos perdere vult”, di semplice traduzione, dove “amentat” sta per “sconvolge la mente”. Peccato che così innescheranno un ulteriore cortocircuito tra la protesta e la politica. Ci prenderanno in giro ma si renderanno ancora più invisi alla popolazione. Spacceranno tutti quanti, istituzioni e partiti, una riforma come un toccasana, fregandosi le mani sulla plancia del Titanic. Non lo capiscono? La maggior parte no, qualcuno sì ma non sa o puo’ o vuole rischiare qualcosa oggi di suo per far resuscitare domani politicamente il Paese nel suo complesso. Se ne fottono dell’Italia, e poi danno la colpa di tutto a Grillo. Davvero un eccellente sistema. Per precipitare.
http://notizie.tiscali.it/socialnews...lettorale.html
I vari attacchi a Grillo e il Movimento 5 Stelle dei media e dei partiti, contano ben poco... ma queste sono rivelazioni "interne" e se non ci sarà un chiarimento netto sarà un bel casino.
Cosa ne pensate?
Le dichiarazioni di Favia creano sicuramente un danno al movimento. Non c'e' dubbio. A nessuno piace un movimento che dice di basare la sua forza sul web, sulla partecipazione paritaria degli iscritti e scoprire che tutto è scelto e deciso da Casaleggio. Sa di presa per il culo. Ma secondo me non è poi così grave alla fine. Sposterà ben poco nei voti. Io penso che il M5S abbia avuto un successo imprevisto persino per il mio concittadino Beppe e che i due non siano preparati a gestire un consenso così ampio e veloce. Credo che in questo momento storico sia assolutamente necessaria una gestione centralistica del movimento. Che sia una dittatura per certi versi giusta e positiva. Io il movimento lo vedo come una grossa nave che deve essere varata e affrontare il mare pieno di m....da e trappole della nostra politica. E' indispensabile che ci siano meno teste possibili a progettarla e il Capitano deve essere uno solo. Poi quando la nave comincerà il suo cammino si potrà e dovrà pensare alla democrazia interna. E poi una cosa mi fa ridere: oggi tutti attaccano il M5S per questa cosa, ma scusate nel Pdl come funziona? E nel Pd o nell'Italia dei Valori? Chi comanda in quei partiti di zombie? Fanno le primarie?
Io ho conosciuto Davide Bono, consigliere regionale piemontese del moVimento: Lui disse a me ed ai miei amici che lo incontrammo, che Favia non gli era piaciuto, che aveva dei dubbi sulla sua tenuta, che fosse troppo presenzialista e pieno di se.
Farei attenzione alle dichiarazioni di Davide in questi giorni.
Alla fine, secondo me, Favia ha dei propri obiettivi, anche se sicuramente Casaleggio è una figura ambigua.
Il discorso è uno: questa notizia farà perdere consensi, e con tutta la politica e i giornali contro, sarà dura riacquisirli.
:punkif5:
Post di Favia sulla sua pagina facebook ufficiale:
Già così, cambia parecchio il succo del discorso. Certo è, che confidarsi con un cronista non è proprio stato geniale...Citazione:
Cerchiamo di fare un bel respiro, tutti.
Ribadisco se ce ne fosse bisogno: le liste dell'm5s, dalle comunali alle regionali, nascono spontaneamente ed in democrazia diretta. I suoi consiglieri agiscono in piena autonomia, con una libertà a disposizione che non ha eguali. Chi è così bravo da poterci dare lezioni?
Nel mio sfogo del fuori onda, parlando di assenza di democrazia, non attaccavo il Movimento, ma un problema che oggi abbiamo e che presto dovrà risolversi. Ovvero la mancanza di un network nazionale dove poter costruire collettivamente scelte e decisioni, comprese le inibizioni e le attribuzioni del logo. Questa falla concentra tutto in poche mani, seppur buone e fidate, generando una contraddizione che spesso sul territorio ci viene rinfacciata. Non è un problema di sfiducia, è un problema d’efficienza, d’organizzazione e di principio. Basta leggere il nostro non-statuto.
Se di questi ed altri dubbi non ne parlavo in pubblico, è perché, come tanti altri di noi, avevo ed ho fiducia nel superamento di queste criticità, come abbiamo sempre fatto in questi anni, evolvendoci costantemente. E’ stato un grave errore lasciarmi andare ad uno sfogo privato e scomposto, rubato da un cronista di cui mie ero fidato. Capita in famiglia, capita tra amici, capita al lavoro, anche tra persone che si vogliono bene, avere reazioni esagerate in momenti di tensione. Ricordo che a Maggio, mese in cui mi fu fatta l’intervista, il MoVimento 5 Stelle dell’Emilia-Romagna era in ebollizione per l’espulsione di Valentino Tavolazzi di cui io ero un grande amico e che ho visto piangere. I miei rapporti con Gianroberto Casaleggio estremamente critici, anche se la storia è molto lunga. Lo scherzo del destino è che proprio in prima serata mi ero sentito al telefono con lui, per la prima volta chiarendo alcune cose e dopo tanti mesi di chiusura comunicativa e di voci riportate da terzi, che forse hanno scavato ancor più un solco tra noi. Ma oggi è secondario.
A prendermela col giornalista sarei ridicolo. La colpa è mia. Due anni in mezzo agli squali non mi hanno fatto crescere sullo stomaco tutto quel pelo che serve per reggere la pressione che c’è oggi intorno al MoVimento.
In questi anni, dando anima e corpo, credo d’aver portato tanta acqua al mulino del movimento. Ieri ne ho fatta drenare un po’. Non avete idea di quanto questo mi colpisca al cuore.
Tra qualche mese, come ogni semestre, rassegnerò le mie dimissioni e saranno i cittadini dell’Emilia-Romagna tramite votazione, a valutare se respingerle o accettarle.
P.S. è fantascienza ed un’offesa all’intelligenza pensare che un fuori onda, per me così degradante, potesse essere concordato.
Penso che la coincidenza non ha madre (per citare una frase del Guy Fawkes cinematografico preso a simbolo da questo movimento).Citazione:
Originariamente Scritto da ecko
Se ripenso alla storia recente del M5S e a tutti i problemi che ha avuto, da Tavolazzi, ai meeting autoproclamati dagli "scissionisti" di Rimini, i problemi per il copyright del logo, i consiglieri di Pizzarotti a Parma, le interviste pagate nelle emittenti emiliane e ora le dichiarazioni di Favia, non posso fare a meno di notare che tutti i problemi sono legati a doppio filo con l'Emilia-Romagna (e in parte con la Toscana).
Cosa succede in questa "zona rossa" tra centro e nord?
Per spiegarlo bisognerebbe ripercorrere tutta la storia politica dell'Italia dal dopoguerra ad oggi, soprattutto quella delle varie spaccature e correnti che hanno caratterizzato prima il PCI, poi il PDS (fondato a Rimini, escludendo le ali comuniste), poi l'Ulivo (Prodi, Università di Bologna) e ora PD (Bersani, presidente della Regione Emilia-Romagna tra il 1993 e il 1996).
Però sarebbe un discorso troppo dispersivo, quindi cercherò di spiegarlo in modo più conciso e chiaro:
Una parte del centro-sinistra, composta da giovani aspiranti politici riformisti e vecchi "burattinai" conservatori, ha cercato di insinuarsi nel M5S per farlo crescere abbastanza da poter poi attuare una "scissione" del movimento escludendo le ali più estremiste; tutto per mantenere il controllo di una regione ed una zona in cui il centro-sinistra ha sempre gestito gli affari più redditizi e loschi.
Volevano riproporre ciò che è accaduto a Rimini nel '91 con la nascita del PDS e la morte del vecchio PCI (sempre in nome della necessità di maggior democrazia...).
Ciò che non avevano considerato è la figura di Gianroberto Casaleggio, outsider preparatissimo e molto intelligente che ha capito subito il gioco ed è riuscito ad anticipare tutti di una mossa.
Quello a cui stiamo assistendo è solo l'evoluzione di una situazione in cui degli aspiranti politici di professione vogliono sfruttare il M5S per assicurarsi una poltrona a vita; non è un caso che la quasi totalità dei dibattiti interni che questi soggetti richiedono riguardano il limite dei due mandati, la rinuncia ai rimborsi, il libero utilizzo del logo e del nome, ecc.
Sfortunatamente per loro, la Storia (a qualcuno) ha insegnato.
grazie mad man per aver detto la tua....trovo la tua interpretazione molto interessante e probabilmente rispecchia la realtà delle cose......
io penso che la politica (ed in questo caso il MoVimento 5 stelle) in italia sia una soap opera ed invece di parlare di probelmi reali e seri si finisce sempre a parlare di soggetti politici e si perde l'oggetto vero della discussione politica....
In Sicilia sta succedendo qualcosa di nuovo. Ma non ditelo a nessuno, non si deve sapere...
"Signori stiamo per affrontare qualche cosa di straordinario, delle elezioni in Parlamento, un Movimento, elezioni via Web, non è mai stato fatto nulla di così straordinario. Facciamo quello che possiamo, le regole sono molte, poi stanno molto attenti se sbagliamo, bisogna non sbagliare nulla.
Quindi queste elezioni ci saranno e potranno votare tutti i nostri iscritti, che ovviamente sono quelli che hanno dato la documentazione, mandato la carta di identità, le solite cose che abbiamo chiesto, anche per garantire un po’ chi entra, sennò ti entra Toto u curtu e poi ce lo hai tutta la vita dentro, Toto u curtu.
Chi può essere eletto? Chiunque abbia già fatto una lista, perché più o meno le liste le abbiamo in tutta Italia, quindi per premiare quelli che sono stati con noi per 5 anni, che hanno combattuto sul territorio, che poi non sono stati eletti e si sono candidati. Quindi chiunque sia stato iscritto a una lista comunale o regionale può candidarsi. Ringrazio anche i 60 delegati che si sono offerti di fare questo compito di portare poi le liste in Tribunale, abbiamo bisogno di personale lì sul luogo, nelle circoscrizioni. Non si può candidare uno scelto in una circoscrizione che vive in un posto e si fa eleggere da un’altra parte, come succede nella politica normale, noi siamo qualche cosa di diverso. Quelli che vivono all’estero, gli italiani, è un’altra popolazione che c’è, che ci sta seguendo per la Sicilia, ci ha seguito, potranno iscriversi, mi raccomando di mandare un documento, l’iscrizione non costa niente, basta mandare i dati, ci stiamo organizzando. Tutte queste cose dovremmo metterle a punto anche insieme, io devo essere il capo politico di un movimento, però io voglio solo dirvi che il mio ruolo è quello di garante, di essere a garanzia di controllare, vedere chi entra, dobbiamo avere soglie di attenzione molto alte.
Chi entrerà in Parlamento si toglierà questo nomignolo ormai deleterio di onorevole: macchè onorevole! Niente onorevole, sarà Cittadino del MoVimento 5 Stelle, il leader sarà il MoVimento, il leader vero.
Terremo sempre un piede fuori dal Parlamento, quindi con i nostri rimborsi, con i nostri stipendi, che non dovranno superare un certo limite, con tutte le cose fatturate, messe online. Quelli di fuori controlleranno quelli dentro e quelli dentro saranno a disposizione di quelli fuori, cioè i Cittadini fuori potranno esporre una loro legge e proposta che verrà messa dentro attraverso i parlamentari e discussa in Parlamento.
Fare entrare nella Costituzione per esempio il fatto del referendum propositivo senza quorum, dell’obbligatorietà del Parlamento di discutere le leggi popolari di inserire dentro la Costituzione la legge elettorale del voto di preferenza, non si possono cambiare le leggi elettorali durante le elezioni.
Sarà un cambiamento epocale, duro, sbaglieremo, sbaglierò, mi accuserete di qualsiasi cosa, non lo so. Io credo che dovremmo affrontare insieme una grande cosa che stiamo facendo, ce ne renderemo conto tra qualche anno, quindi dateci una mano piuttosto che martellarci, a me e a Casaleggio, di darci delle martellate in testa, dateci consigli, una mano, abbiamo bisogno tutti uno dell’altro.Grazie." Beppe Grillo
Elezioni politiche 2013
Il MoVimento 5 Stelle (M5S) promuove la presentazione alle prossime elezioni politiche del 2013 di liste di candidati che si riconoscano nel Programma del MoVimento e nel suo capo politico Beppe Grillo, sotto il simbolo .
La selezione e la scelta dei candidati, che dovranno essere in possesso dei necessari requisiti e aderire al codice di comportamento degli eletti del MoVimento 5 Stelle in Parlamento, verranno effettuate attraverso la Rete dagli aderenti al M5S a tutto il 30 Settembre 2012, secondo la procedura di formazione delle liste pubblicata sul sito del M5S.
A fini organizzativi ed operativi, è stata acquisita la disponibilità di un gruppo di iscritti al M5S a farsi carico degli adempimenti tecnico-burocratici necessari a consentire la presentazione e partecipazione alle elezioni politiche delle liste di candidati scelti in Rete, nonché a svolgere campagne di sensibilizzazione sugli argomenti del Programma.
Essi rappresentano il gruppo politico organizzato che, riconoscendo come capo politico e suo rappresentante Beppe Grillo, depositerà il contrassegno quale segno distintivo delle liste dei candidati e del programma formati secondo le procedure in Rete del MoVimento 5 Stelle.
Tutti i membri del Gruppo hanno preventivamente rinunziato a presentare la propria candidatura e verranno designati quali rappresentanti circoscrizionali incaricati del deposito delle liste.
Prima delle elezioni politiche del 2013 tutti gli iscritti al M5S potranno contribuire ad integrare il Programma del MoVimento – che diventerà programma di governo – accedendo all'apposita procedura che verrà pubblicata sul sito del M5S.
http://www.beppegrillo.it/2012/10/pa....html#commenti
MAggior partito in sicilia (dopo l'astensionismo)... non è poca cosa!
Video inedito, interessante.
http://www.webl0g.net/2008/04/30/la-...-beppe-grillo/
Nel link c'è scritto tutto ciò che c'è da sapere sull'ipocrisia di Beppe Grillo.
Mi piacerebbe anche, dal momento che dice cose vere, ma non potrei mai affidarmi a una persona così incoerente.
Che sia un grower anche lui? :icon_lol:Citazione:
Grillo parla di risparmio e ha una fornitura da 20 kilowatt
Ha ha ha ma tu ci credi ancora a quello che scrivono i giornali? su Grillo poi , quello che lotta per togliere loro il finanziamento pubblico?:biggrin2:
La Ferrari ce l'aveva davvero e l'ha confermato, insieme al fatto di avere due case, una Genova e una in Toscana. Mi basta questo per dargli dell'ipocrita. Se il resto sono str****te inventate dai giornali, fa bene a volergli togliere il finanziamento e conferma ciò che ho scritto prima:Citazione:
Mi piacerebbe anche, dal momento che dice cose vere
I ho ancora molti dubbi su questo "movimento" aspetto ancora ad esprimere una opinione seria..
Io penso che dato che in Italia siamo dei pagliacci,é giusto che a capo ci sia un comico,almeno ci farà fare due risate mentre ce lo mette nel sottocoda....anche perché diciamoci la verità,in Italia siamo tutti comici,perché se non sei comico ti appendi ad una corda o ti butti dalla finestra
Io ho fiducia nel m5s, perché come si dice, la speranza è l'ultima a morire...
Ho fiducia, ma sono comunque molto scettico, non bastano le buone idee per mandare avanti un paese ma è necessario saperle mettere in pratica queste idee...e non 2-3 su un'intero programma!
Detto ciò non ci resta che aspettare le elezioni del 2013, io spero vivamente che vinca questo movimento per vedere se cambierà qualcosa o se siamo veramente alla frutta e iniziare a pensare dove andarsene..
Personalmente dopo un'esperienza di un anno di gazebo e riunioni coi grillini della mia città trovo il movimento alquanto "occulto", Casaleggio in primis...:icon_scratch:
Detto questo io adoro Beppe come comico e ancora di più quando parla di canapa.
Inoltre mi auguro che il M5S prenda una valanga di voti e rabalti tutto il sistema visto che i partiti sono asserragliati TUTTI nei loro fortini e non ne vogliono sapere di mollare soldi, privilegi e potere (vedi la rai).
Mia moglie li voterà, io non lo so, è un movimento dai troppi lati oscuri.:icon_scratch:
E' vero, è strano, è un po' oscuro, anche per come si sono svolte le elezioni dei candidati.
Ma in Piemonte c'è Marco Scibona, lo conosco.
E' un ragazzo come me, che si è sempre sbattuto un casino.
Se lo merita.
E se anche nel resto d'Italia sono come lui, voterò con piacere il MoVimento 5 Stelle.
:punkif5:
Il movimento 5 stelle e' il male minore
Vanno votati solo perche' non ci sono pregiudicati tra i candidati e perche' (come da referendum) non prendono i FINANZIAMENTI pubblici
Simboli, Grillo: “Ci siamo fatti un culo così e ora scatta l’imbroglio per fermarci”
“Siamo in un Truman show, sono indignato è poco, però sono anche determinato. Questa mattina al ministero dell’Interno c’è stato l’ennesimo tentativo di imbrogliare i cittadini italiani”. Beppe Grillo, portavoce del Movimento 5 stelle, si sfoga in conferenza stampa a Roma indetta dopo aver scoperto un simbolo elettorale pressoché identico a quello del Movimento 5 Stelle depositato stamane presso il Viminale. “Se il ministero dell’Interno accettasse questo simbolo impedirebbe ai cittadini di trovare il Movimento 5 Stelle sulle schede elettorali. Adesso – continua – il ministero dovrà decidere cosa fare di un simbolo che rappresenta le idee di milioni di cittadini italiani”. Il simbolo ‘tarocco’ è stato depositato, pare, da un trentenne di Catania “probabilmente mandato da qualcuno non lo so, ma dietro quel simbolo non c’è niente, non ci sono persone; qua ci sono persone che si sono fatte un culo così, centomila duecentomila firme abbiamo preso; milioni di persone – afferma Grillo – che sono o simpatizzanti o attivisti del movimento, ma dove siamo? Ma neanche in Uruguay fanno una roba così. Ragazzi – si rivolge ai giornalisti – datevi una mossa anche voi perché sennò è finita”. Te lo aspettavi? “Sì me lo aspettavo sì, tutte me le aspettavo, questa storia non finisce. “La legge prevede che dalle ore 16.00 di domenica 13 gennaio 2013 gli uffici del Viminale inizino l’esame dei contrassegni elettorali e – dichiara – nei due giorni successivi notifichino l’avvenuta accettazione o ricusazione, con invito a produrne uno differente. Solo a quel punto sapremo se dovremo presentare ricorso contro questo tentativo di imbroglio” afferma Vito Crimi, candidato Movimento 5 Stelle in Lombardia
Link alla notizia.
Link all'approfondimento del Fatto Quotidiano.
EDIT
Da quando voto, il fenomeno delle liste civetta è sempre stato presente; ciò non toglie che ogni volta costituisca un fenomeno molto grave che mina l'espressione della volontà popolare.
Oggi, sulla stessa vicenda:
Citazione:
Il M5S parteciperà alle elezioni?
Per depositare la scheda elettorale e i documenti correlati è necessario recarsi al Viminale. E' esentato chi è già presente in Parlamento, ma non chi ha già partecipato con il simbolo a cinque elezioni regionali e qualche centinaio di elezioni comunali, come il MoVimento 5 Stelle. Ma questo è un dettaglio. Dopo verifiche di legge, consultazioni con studi legali, firme dai notai, ordini, contrordini, gazzette ufficiali e interpretazioni e contro interpretazioni, giunge il giorno fatidico del deposito. Il deposito è aperto a tutti, anche a chi non ha raccolto una sola firma con il suo simbolo. I moduli con le firme vanno depositati la settimana successiva nei vari tribunali delle circoscrizioni, quindi chiunque può partecipare alla farsa. Il giorno fatidico arriva quando arriva, a sua discrezione, è come la sorpresa dell'uovo di Pasqua. All'improvviso, nella settimana del deposito, vengono poste le transenne davanti al ministero degli Interni: è il segnale che è scoccato il momento della coda. Se stai mangiando un maritozzo nel bar davanti o ti sei appostato nell'appartamento con vista sul Viminale o hai ricevuto una soffiata, allora hai un'alta probabilità di occupare il primo posto della fila. Una volta piazzato lì, in piedi, come uno stoccafisso, nessun pubblico ufficiale ti lascia un riscontro della tua posizione: un bigliettino, un pezzo di carta di formaggio, un numero della tombola. Devi difendere il posto come in trincea. Rimpiangi le Poste Italiane che hai sempre disprezzato, da loro almeno sai quando aprono, ti danno un numerino e stai in un luogo caldo. La fila si forma dal pomeriggio di lunedì 7 gennaio, ma gli uffici accettano il deposito solo dalle ore 8 di venerdì 11. 90 ore al freddo, di giorno e di notte, con i turni e le tazze di caffè caldo, con gli amici a darti il cambio, sembra il fronte orientale di "Centomila gavette di giaccio" nella seconda guerra mondiale. Siamo però a Roma settanta anni dopo.
Chiunque abbia gestito l'Italia nei secoli, dai Romani ai Goti, dai Longobardi agli Spagnoli, dai Borboni ai Savoia, si vergognerebbe di fronte a un simile spettacolo. Davanti al M5S ci sono ben tre gruppi con il loro simbolo che però tengono gelosamente segreto. Venerdì due avvocati e un tecnico di supporto del M5S si presentano all'ufficio elettorale. I documenti vengono letti e il deposito accettato. Nel caso ci siano delle richieste o delle contestazioni da parte dell'ufficio saranno comunicate da domenica pomeriggio. Da allora avremo due giorni per presentare ricorsi o integrazioni. Salutati i funzionari, i nostri vedono nel tabellone elettorale due simboli quasi identici. Chi era in fila prima di noi ha consegnato all'ufficio il simbolo del M5S senza l'indirizzo del sito. Assolutamente confondibile dall'elettore. Abbiamo fatto ricorso. Dovremo aspettare martedì pomeriggio per sapere se il M5S parteciperà alle elezioni. In caso della presenza di un simbolo confondibile non parteciperemo. Questa è l'Italia che non c'è più, che non ci appartiene, che va cambiata dalle fondamenta. Se entreremo in Parlamento lo apriremo come una scatola di tonno. Se non ci lasceranno partecipare si prenderanno la responsabilità della delegittimazione dello Stato e delle inevitabili conseguenze.
Link al post su Beppegrillo.it
Se fino a ieri c'era ancora qualche minima possibilità che la scelta finale per il mio voto andasse al M5S, dopo questo non ho più dubbi
E non posso che darti ragione: questa Grillo se la poteva risparmiare, il movimento perderà molti voti.
Per fortuna il programma prevede, l'assoluto rispetto della costituzione, e sicuramente Marco Scibona è antifascista.
Io, se si presenteranno, li voterò, sperando nell'assoluto futuro distacco, dalle parole di Grillo.
:punkif5:
poi uno come grillo che si è sempre schierato dalla parte del popolo non può fare una cosa del genere. io ero già non in pieno accordo con lui per via del suo modo di fare a volte troppo da dittatore e per una mia sfiducia personale. dopo questa però :icon_rambo: casapound è un movimento dai fondamenti completamente sbagliati da cui dovremmo solo allontanarci e che da me prende solo il disprezzo :icon_rambo: